Tag: andrea ranocchia

  • Inter a Torino in cerca di riscatto

    Inter a Torino in cerca di riscatto

    Una sconfitta utile l’aveva definita Andrea Stramaccioni, nell’immediato post gara che aveva visto la sua Inter soccombere per 3 a 1 in casa contro i giallorossi guidati da Zeman. L’aggettivo che forse meglio di tutti racchiude questo inizio di stagione nerazzurro è ‘altalenante’, considerando le buone prove in trasferta, prima contro l’Hadjuk di Spalato, poi contro il Vaslui e contro il modestissimo Pescara, rimediando al tempo stesso nelle partite successive sconfitte e pareggi sul campo di San Siro, a dimostrazione di una continuità totalmente assente. I campionati si vincono con la continuità, e la Champions (quest’anno l’Europa League) con i dettagli, volendo citare Josè Mourinho. Questo Stramaccioni lo sa benissimo, ed è per questo motivo che l’Inter dovrà già domenica sera nel posticipo contro il Torino in trasferta, rialzare la testa, (prendere il toro per le corna, volendo fare un gioco di parole) e ritrovare i tre punti per ritrovare quella spinta motivazionale utile per le prossime settimane piene di impegni calcistici.

    Antonio Cassano © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Cosa c’è da salvare dopo la sconfitta e la lezione presa da Zeman? Bè sicuramente è chiaro come il reparto arretrato sia quello più sotto accusa, capace di subire in tre partite casalinghe ben 7 gol, dimostrando come la solidità difensiva assente nella passata stagione sia ancora da risolvere in questa prima parte di campionato. Walter Samuel, il ‘muro’, sta mostrando come la condizione fisica migliore sia ancora lontana, e Matias Silvestre, acquistato per completare il reparto arretrato, e per fare il salto di qualità sta deludendo sotto ogni punto di vista. Rimane Andrea Ranocchia, che nonostante la passata stagione assolutamente al di sotto di ogni aspettativa, sta dimostrando di essersi guadagnato la riconferma, e soprattutto sta scalando ogni tipo di gerarchia per il posto fisso da titolare al centro della difesa. Rimangono i dubbi sulla tenuta fisica di Chivu, ancora alle prese con la lussazione del dito al piede, e sull’inesperienza del giovanissimo Juan Jesus, forse troppo acerbo per un campionato difficile come la Serie A. L’ultimo arrivato sulla corsia sinistra, Alvaro Pereira, dopo l’iniziale periodo di ambientamento dovrà dimostrare il suo reale valore, e scalzare ogni dubbio di ballottaggio sulla corsia tra lui e Nagatomo, dirottando magari il nipponico a destra, e permettendo l’avanzamento di Zanetti in mediana.

    Risolti i problemi in difesa, le brutte notizie arrivano davanti, con Palacio fermo per un affaticamento muscolare, e quindi con molta certezza out per la trasferta torinese. Il ‘Trenza’ si è infortunato con la maglia della propria nazionale nel match contro il Paraguay, ipotizzando a questo punto un suo plausibile rientro nella trasferta europea, contro il Rubin Kazan nella prima partita valida per i gironi dell’Europa League. Spazio, quindi, dal primo minuto, come già capitato contro la Roma al tandem offensivo composto da Cassano e il Principe Diego Milito. Proprio il talento di Bari vecchia, vede nel Torino una delle sue vittime preferita con 5 gol all’attivo messi a segno contro i granata.

    Fiducia consolidata per Stramaccioni, ma a questo punto della stagione per evitare strascichi polemici infinitamente lunghi il riscatto nerazzurro è più che un obbligo!

  • Antonio Conte interrogatorio “top secret” dalla procura di Bari

    Antonio Conte interrogatorio “top secret” dalla procura di Bari

    I guai sembrano non finire più per Antonio Conte che, durante la scorsa settimana, nella mattinata di giovedì, è stato interrogato in gran segreto dalla Procura di Bari presso la caserma dei carabinieri di Monopoli. L’allenatore della Juventus, che sta ancora scontando i 10 mesi èper l’ormai famosa squalifica per le presunte combine del Siena, si è infatti recato in Puglia con un suo legale ma, quest’ultimo, non ha partecipato all’interrogatorio: Conte sarebbe infatti stato ascoltato solamente come persona informata sui fatti e, per ora, non come indagato. Di certo se il tecnico è stato chiamato a rispondere alle domande del procuratore Laudati un motivo valido ci sarà e, anche se solamente come persona che sapeva di cosa è successo potrebbe inciampare in un altro casino con conseguente squalifica.

    Il caso del momento ha infatti colpito il Bari, società con cui Antonio Conte ha lavorato come allenatore dalla fine della stagione 2008/2009: raccolte le redini della squadra pugliese, l’attuale tecnico bianconero, aveva deciso di continuare a seguire i galletti anche nel campionato successivo dove è riuscito a compiere una grande impresa riportando il Bari in Serie A. Proprio in questo anno e mezzo sarebbero state indicate due partite compromesse e precisamente Bari-Treviso, gara conclusasi con la vittoria dei trevigiani con un 0-1 ancora durante il finale della prima stagione, e Salernitana-Bari del 2009/2010, finita 3-2.

    Antonio Conte © Paolo Bruno/Getty Images

    In merito a questi due match è infatti stata aperta un’indagine approfondita in quanto sono arrivate dichiarazioni proprio da calciatori del posto che avrebbero spiegato anche la modalità di consegna del denaro. La sconfitta subita dalla Salernitana non sarebbe stata quindi un caso in quanto alla fine del match, sarebbe apparso il denaro direttamente in spogliatoio dove è avvenuta poi la divisione della cifra stipulata dalle due squadre. Se quanto raccontato dai giocatori, tra cui spunta anche fosse però gli indagati sarebbero più di uno: già nel mirino della Procura di Bari vi è Davide Lanzafame, ora giocatore del Grosseto, e soprattutto Andrea Ranocchia, difensore dell’Inter, che è stato chiamato in causa dai propri ex compagni di squadra Vittorio Micolucci e Andrea Masiello proprio per la partita con la squadra campana.

    Ovviamente Antonio Conte ha dichiarato di non essere a conoscenza di quanto accaduto e di quanto raccontato dai giocatori del Bari, cercando di togliersi anche questo problema, mentre aspetta con ansia il verdetto del Tnas. Poche ore fa è stato anche annunciato che l’udienza si terrà entro il 20 settembre: la Juventus spera che la richiesta della difesa di Conte, e quindi il proscioglimento, sia accolto, ma ci sono molti dubbi che tengono in piedi tutto il resto. In ogni caso se venisse respinta sarebbe accettato lo sconto della pena fino a tre mesi, cosa già decisa durante la sentenza di primo grado.

  • Calcioscommesse, Ranocchia indagato per frode sportiva

    Calcioscommesse, Ranocchia indagato per frode sportiva

    Oggi è il giorno del debutto ufficiale dell’Inter di Stramaccioni impegnata nel terzo turno preliminare di Europa League. Andrea Ranocchia era tra i convocati per la trasferta in Croazia, ma non è partito alla volta di Spalato e non sarà quindi della partita. La sua partita il difensore ex Genoa e Bari la giocherà in Procura perchè anche lui risulta invischiato nel filone calcioscommesse dopo che ieri ha ricevuto un invito a comparire dalla Procura di Bari in riferimento alla partita Salernitana- Bari 3-2 del 23 maggio 2009. L’ex difensore del Bari dovrà rispondere all’accusa di frode sportiva che incombe sulla sua testa e il suo coinvolgimento è emerso dopo le ultime rivelazioni fatte da Vittorio Micolucci e Andrea Masiello, entrambi ex compagni di squadra di Ranocchia al Bari. L’Inter aveva giustificato l’assenza in Croazia del proprio difensore per motivi personali e in effetti la piaga del calcioscommesse vedrà protagonista anche Ranocchia.

    Andrea Ranocchia indagato per frode sportiva © Claudio Villa/Getty Images

    Il difensore nerazzurro domani sarà interrogato dalla Procura di Bari, dove gli investigatori baresi ascolteranno la versione di Ranocchia in merito al suo coinvolgimento nella combine di Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, partita risalente all’ultima giornata del campionato di Serie B 2008/2009 vinto proprio dal Bari di Antonio Conte. Nella partita incriminata i baresi persero 3-2 a Salerno, con i padroni di casa che si guadagnarono proprio con la vittoria sui biancorossi la permanenza nella serie cadetta. Nella stessa partita Ranocchia andò anche in gol siglando il 2-3 finale e in difesa accanto a lui giocava Andrea Masiello.

    Proprio le ultime confessioni di Masiello aggravano la posizione del difensore azzurro, reo secondo il pentito di aver partecipato alla combine di quella gara,  per la quale era stata concordata la vittoria della Salernitana e l’over, ovvero la realizzazione di almeno 3 gol. Il risultato sul campo ha premiato l’associazione a delinquere ma potrebbe adesso arrecare gravi danni alla carriera di Andrea Ranocchia, ennesimo nome illustre del nostro calcio finito nel vortice squallido delle calcioscommesse.

  • Intrighi Juve, Milan e Inter per Ranocchia, Pazzini, Quagliarella

    Intrighi Juve, Milan e Inter per Ranocchia, Pazzini, Quagliarella

    Intrighi sull’autostrada Torino-Milano, la medesima percorsa già negli ultimi 365 giorni da Pirlo e Lucio. Se dalla sponda rossonera dei Navigli nella scorsa stagione il playmaker migliore al mondo si incamminò verso Vinovo così come ha fatto, da quella nerazzurra, appena poche settimane fa il centrale brasiliano, da Torino potrebbe invece partire, direzione Appiano Gentile, il bomber Quagliarella.

    L’Inter cerca un vice Milito e la Juve una punta, in attesa del famigerato Top Player, per puntellare il reparto offensivo. L’idea è nata presto ma, al di là delle remore di entrambe le società nel rinforzare una diretta concorrente, potrebbe concretizzarsi. In realtà la Juventus, priva di Bonucci e alla ricerca di un difensore, oltre a Bocchetti, Peluso, Armero, Bruno Alves ed Astori, sta facendo più di un pensierino ad un vecchio allievo di Conte: Andrea Ranocchia. Nelle ultime ore è spuntato anche un nome nuovo per la retroguardia dei bianconeri piemontesi, quello di Danilo dell’Udinese (i friulani, dopo Isla ed Asamoah, sembrano essere diventati una succursale del team di Marotta e Paratici), ma l’azzurrino di Prandelli è indiscutibilmente in cima alla lista di preferenze (intanto i bianconeri stanno per prelevare dalla Samp il mediano Poli, che sarà girato in prestito altrove).

    Ranocchia e Pazzini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il centrale è un pupillo di Antonio Conte e risolverebbe parecchie problemi alla Vecchia Signora. Sulla situazione di Andrea Ranocchia, che vede addensarsi nubi sempre più fitte sul suo futuro in nerazzurro. L’agente del giocatore non chiude a una sua possibile partenza, trincerandosi dietro un laconico: “Resta. Però il calcio è strano e tutto può succedere…”. Queste le parole dll’agente Tullio Tinti (lo stesso di Pippo Inzaghi, ora tecnico degli Allievi del Milan), rilasciate a SpazioMilan. Attenzione però ad una pista sotterranea alla quale si lavora in silenzio e potrebbe scatenare polemiche: proprio il Milan di Galliani e Berlusconi, orfano di Thiago Silva e Nesta oltre che di Gattuso, Seedorf, Inzaghi ed Ibrahimovic, starebbe facendo più di un pensiero al difensore ex Bari ed Arezzo. Boutade o pista percorribile? Lo scopriremo solo vivendo, avrebbe proferito in musica Lucio Battisti….

  • Il ritorno di Matri, Galliani tratta con la Juve

    Il ritorno di Matri, Galliani tratta con la Juve

    Tra i vari Damiao, Dzeko, Tevez e Van Persie potrebbe spuntarla Alessandro Matri. Adriano Galliani, ieri all’uscita dall’incontro in Lega Calcio è stato chiaro, non arriverà nessun top player al Milan. Un cambio di strategia che non renderà felici i tifosi rossoneri che dopo la cessione di Ibrahimovic si aspettavano un acquisto importante in attacco. Dicevamo di Matri, obiettivo numero uno della dirigenza di via Turati. L’ha visto crescere e poi esplodere in quel di Cagliari quando in Sardegna allenava niente meno che, Massimiliano Allegri, attuale mister milanista. Per l’attaccante della Juventus si tratterebbe quindi di un ritorno a Milanello, soluzione che non dispiacerebbe al giocatore che, in un mese, ha visto il proprio nome in partenza, prima verso Napoli, poi in Russia e infine a Firenze.

    LA TRATTATIVA – La Juventus chiede almeno 15 milioni, il Milan punterà inizialmente al prestito oneroso con diritto di riscatto. Gli ottimi rapporti tra Marotta e Galliani aiuteranno alla conclusione dell’affare. Se la società rossonera arrivasse a offrire 12 milioni, si potrebbe arrivare ad un accordo in tempi rapidi.

    Alessandro Matri © Giuseppe Bellini/Getty Images

    ALESSANDRO MATRI – 28enne, professione attaccante, cresciuto nelle giovanili del Milan con la quale ha esordito in Serie A nel maggio 2003 contro il Piacenza, prima e unica presenza con la maglia rossonera. Poi un susseguirsi di prestiti, da Prato a Lumezzane e infine a Rimini. Nel 2007 il Cagliari decide di investire sul giocatore e acquista metà cartellino dal Milan. Rimane in Sardegna per quattro stagione e mezzo, realizzando 36 gol in totale. Il Cagliari lo riscatta per poco meno di due milioni e mezzo e nel gennaio 2011 lo cede alla Juventus per 18 milioni di euro. A Torino, nonostante non sia sempre partito da titolare, mette a segno 19 gol in un anno e mezzo.

    MASSIMILIANO ALLEGRI – Un ruolo fondamentale per la conclusione della trattativa l’avrà l’attuale mister rossonero, che ha lanciato al grande calcio Matri, e l’avrebbe voluto a Milano dal primo giorno in cui divenne allenatore del Milan.

    ALTRE TRATTATIVE Per la difesa spunta il nome dell’interista Andrea Ranocchia, sul versante cessioni rimane sempre vivo l’interesse del Santos per il brasiliano Robinho.

  • Il solito calcioscommesse “tutto a posto”, “sono credibile”

    Il solito calcioscommesse “tutto a posto”, “sono credibile”

    Se Sky ha il tormentone Melioni di Melioni, se l’Inter ha l’inno Amala, se il Napoli può contare su San Gennaro, la Procura della Figc non è da meno. Anche Palazzi infatti conosce alla perfezione il ritornello, che ogni mattina riempie le aule spoglie del palazzo. E’ ormai diventata l’hit parade del tifoso, sopratutto dopo che ci siamo giocati il classico “Po po po po po” con la Spagna qualche settimana fa. Signori e signore ecco a voi il tormentone del calcioscommesse: “tutto a posto”, “sono credibile”. Due semplici frasi, che se sommate sono composte da cinque parole, semplici, efficaci, che arrivano dritte nel cuore della gente. Al nuovo cd in uscita nelle prossime settimane ci saranno anche le voci di Andrea Ranocchia, Leonardo Bonucci e Mimmo Criscito. Per non farci mancare nulla.

    domenico criscito | ©Claudio Villa/Getty Images

    Ascoltati oggi dal procuratore federale Palazzi, i tre calciatori di Inter, Juve e Zenit hanno sbrogliato la matassa “interviste post-colloquio” con il classico “tutto a posto”. Mi chiedo e mi domando, è mai possibile che non riescano a dire altro che “tutto a posto”? Anche Cristiano Doni ai suoi tempi, quando usciva dal medesimo palazzo pronunciava tali “verba”, salvo poi non trascorrere un felice natale. Il tempo però gli ha dato ragione, e ora quel “tutto a posto” si è trasformato in una nuova vita a Tenerife, lontano dal carcere, lontano dai riflettori di Palazzi, immerso nel divertimento e baciato dal sole dell’Atlantico.

    Tra Ranocchia, Bonucci e Criscito, quello che “rischiava” di più era il difensore dello Zenit, per i suoi trascorsi a Genova, sponda rossoblu, e alcune foto compromettenti che lo ritraevano insieme a persone poco raccomandabili appartenenti al famigerato gruppo degli zingari e l’allegra famiglia degli ultrà di Marassi. Considerata la durata media di ciascun interrogatorio di oggi (inferiore ai 60′ minuti, neanche il tempo per chiedere la sostituzione), verrebbe anche a noi quasi quasi canticchiare il ritornello che nelle ultime settimane va di moda tra gli ombrelloni, da Trieste in giù: “tutto a posto”.

  • Inter, Silvestre affare chiuso grazie a Moratti

    Inter, Silvestre affare chiuso grazie a Moratti

    Il tempo della riconoscenza e dei sentimentalismi in casa Inter è ufficialmente finito. Salutato in primis Lucio, con l’imminente rescissione di Forlan (mai amato dai tifosi nerazzurri) e i possibili addii di Julio Cesar e Maicon l’opera di rifondazione è partita con un abbattimento netto delle fondamenta del vecchio gruppo del triplete. La manovra decisiva per far decollare l’attuale mercato in entrata (dopo il riscatto di Guarin, e l’ingaggio di Palacio) è partita direttamente da un summit tra il presidente Moratti, l’area tecnica con Branca e Ausilio e il nuovo allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni. La partenza di Lucio è servita per bloccare una situazione di stallo e sovraffollamento nel reparto difensivo, riuscendo a far ripartire alla svelta la trattativa già ben intavolata tra Zamparini e Moratti per strappare al Palermo il difensore centrale argentino Matias Silvestre. L’accordo sembra essere in dirittura d’arrivo dopo una fumata grigia nel primo incontro tra le parti, con Moratti che sarebbe sceso in campo in prima persona telefonando a Zamparini per sbloccare la trattativa.

    Matias Silvestre © Gabriele Maltinti/Getty Images
    ACCORDO RAGGIUNTO- La base dell’affare era su una richiesta iniziale del Palermo di circa 10 milioni di euro per Silvestre, con il club nerazzurro fermo invece su cifre inferiori vicine ai 7-8 milioni. Nel primo incontro l’Inter avrebbe proposto un prestito oneroso (circa 2 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni più bonus. L’affare non avrebbe convinto la dirigenza rosanero che avrebbe in effetti risposto picche, e solo a quel punto la scesa in campo di Moratti, solo attraverso una telefonata a Zamparini e un avallo nei confronti di Branca ad aumentare l’offerta avrebbe sbloccato la trattativa. Oggi manca ancora l’ufficialità, ma l’affare è praticamente fatto, con la stessa formula: prestito con diritto di riscatto, sulla base di due milioni di euro per il prestito con il riscatto aumentato fino a 6,5 milioni, accontentando in questo modo le richieste del Palermo. Il pagamento inoltre sarebbe dilazionato in quattro anni, cercando di non appesantire troppo le casse societarie con un investimento importante.

    Silvestre in attesa dell’ufficialità si presenterebbe al ritiro di Pinzolo carico e pieno di motivazioni per questa nuova avventura, trovando un suo connazionale e compagno di reparto come Samuel pronto a diventare il suo nuovo mentore. A questo punto rimane qualche dubbio sulla permanenza di Andrea Ranocchia, con qualche spiraglio londinese ancora aperto, considerando la corte di Roberto Mancini del Manchester City e l’interesse dell’Inter per Kolarov mai sopito.

  • Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Il futuro di Andrea Ranocchia sembrava essere lontano da Milano e invece ieri i dirigenti della società nerazzurra hanno rinnovato la fiducia nel difensore italiano, che nella prossima stagione è chiamato quindi a riscattare gli ultimi dodici mesi infelici vissuti con la maglia dell’Inter. Nonostante le prove deludenti dell’ultima stagione tanti club importanti avevano messo gli occhi su di lui. La Juventus lo avrebbe accolto a braccia aperte vista la stima di Antonio Conte per l’ex difensore del Bari ma l’Inter giustamente ha risposto picche alla proposta bianconera di 12 milioni di euro. Il Manchester City e il Paris Saint-Germain lo tengono sotto osservazione da tempo ma dovranno mirare ad altri obiettivi perchè la società di Corso Vittorio Emanuele sembra essersi decisa nel trattenere un difensore considerato tra i più importanti a livello nazionale.

    Andrea Ranocchia in azione © Giuseppe Bellini/Getty Images
    A breve è previsto un incontro tra Ranocchia e i dirigenti nerazzurri, incontro dove il difensore ex Genoa chiederà delle certezze anche perchè è vero che nella passata stagione non ha figurato bene in campo ma bisogna ricordare che il più delle volte è stato relegato in panchina. Il talento del ragazzo non è in discussione e quale occasione migliore per dimostrarlo una volta per tutte nella stagione del rilancio nerazzurro? La concorrenza sarà stimolante per il centrale italiano che dovrà sbracciare in un reparto che conta le presenze di Christian Chivu, Walter Samuel e molto probabilmente Matias Silvestre, che dovrebbe sostituire il partente Lucio.

    Nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni il titolare sicuro sembra essere “the wall” Samuel ma Ranocchia ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance come partner dell’argentino. Le tantissime richieste di mercato ricevute dall’Inter per Ranocchia hanno dato la dimostrazione della stima di cui gode il ragazzo tra gli addetti ai lavori e l’Inter con le difficoltà che ha nel fare mercato non può permettersi il lusso di perdere uno dei suoi giocatori più importanti. Siete d’accordo?

  • Inter, si lavora per le fasce. Debuchy e Cissokho nel mirino

    Inter, si lavora per le fasce. Debuchy e Cissokho nel mirino

    Il calciomercato Inter stenta a decollare. Tanti nomi, tante missioni ma l’unica cosa certa è che mancano i soldi. Proprio per questo la società di Corso Vittorio Emanuele deve prima cedere e poi comprare. In quest’ottica va vista anche la situazione di Mathieu Debuchy. Il terzino francese del Lille ha ben figurato ad Euro 2012 con la maglia della nazionale francese e Marco Branca lo tiene d’occhio da parecchio tempo. Per arrivare a lui però l’Inter deve liberare la corsia destra occupata, molto bene, negli ultimi anni da Douglas Maicon. Il terzino della nazionale brasiliana è la chiave che può sbloccare la trattativa tra Inter e Lille per Debuchy. Il Real Madrid spinge per avere Maicon ma i nerazzurri oltre a liberarsi dell’ingaggio esoso del brasiliano vogliono ricavare dalla sua cessione una decina di milioni, che verrebbero poi girati proprio al Lille in cambio del 25enne Debuchy.

    Mathieu Debuchy © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages
    Tutto procede secondo un quadro ben preciso, come quello che dovrebbe portare Matias Silvestre alla Pinetina in sostituzione di un altro illustre partente: Lucio. Ma l’Inter guarda in Francia anche per la fascia sinistra, ruolo che al momento vede presente il solo Nagatomo visto che Chivu ha chiesto e ottenuto di giocarsi le sue chance come centrale difensivo. Ecco che spunta quindi il nome di Aly Cissokho, terzino sinistro del Lione ricercato soprattutto dal Napoli. I francesi chiedono 10 milioni di euro per liberarlo mentre i nerazzurri al momento sembrano non voler arrivare a quella cifra mantenendo viva quindi la pista che porta a Kolarov del City, con il quale l’Inter potrebbe imbastire uno scambio che vedrebbe coinvolto Andrea Ranocchia.

    Il probabile arrivo di Silvestre infatti renderebbe dura la convivenza nerazzurra per il centrale italiano che potrebbe per questo cercare fortuna altrove. In conclusione fase di stasi per l’affare Destro, per il quale si prevedono giornate calde e intense prima della definizione della sua prossima destinazione. L’Inter ha una corsia preferenziale con il Genoa, la Juve è sempre vigile mentre la Roma potrebbe affondare il colpo in caso di cessione di Osvaldo, ricercato dal Malaga.

  • Inter, Lucio ai saluti con Silvestre pronto alla ‘staffetta’.

    Inter, Lucio ai saluti con Silvestre pronto alla ‘staffetta’.

    Vendere per comprare. Questo è stato il messaggio lanciato dal presidente dell’Inter, Massimo Moratti al suo uomo di mercato Marco Branca. Proprio per questo motivo, nonostante il continuo vociferare di nomi accostati ai nerazzurri per il calciomercato estivo in entrata, nessun affare era realmente vicino alla conclusione. Silvestre, Debuchy e Handanovic sono in lizza per vestire la maglia dell’Inter nella prossima stagione, ma in realtà ci sarebbero da ‘sistemare’ le relative posizioni con i padroni di casa della difesa carioca nerazzurra: Julio Cesar, Maicon e Lucio. Per Julio Cesar è nato un vero e proprio caso, con il portiere brasiliano che non vorrebbe affatto abbandonare la maglia dell’Inter, rinunciando al suo sontuoso ingaggio. Discorso diverso per Maicon che in attesa del ritorno di fiamma da parte del Real Madrid di Mourinho, è di fatto in attesa del saluto finale ai colori nerazzurri. Per Lucio è invece quasi certo l’addio, con la destinazione turca che accontenterebbe lo stesso giocatore e le casse societarie per un taglio d’ingaggio non indifferente.

    Matias Silvestre © Gabriele Maltinti/Getty Images
    SILVESTRE-  Come in una sliding doors, con i saluti del centrale brasiliano Lucio, l’Inter dovrebbe aprire le sue porte ad un altro difensore di ruolo: il più corteggiato da lungo tempo è Matias Silvestre del Palermo. L’addio di Lucio verrà verosimilmente formalizzato a metà settimana, con i calciatore che volerà in Turchia, per trovare l’accordo con il Fenerbaçhe con un biennale con opzione per il terzo, lasciando il via libera alla dirigenza nerazzurra di muoversi sull’affare Silvestre. L’operazione benedetta anche dal presidente rosanero Maurizio Zamparini, (che ha definito l’affare con l’Inter vicino alla conclusione con una percentuale del 99%), dovrebbe portare il  27enne centrale argentino ad affiancare Samuel, in attesa di una garanzia che Andrea Ranocchia ancora non ha dato ad Andrea Stramaccioni. L’accordo tra le due società è vicinissimo sulla base di una cifra vicina agli 8 milioni di euro, con un ingaggio per l’argentino intorno ai 2,5 milioni, risparmiando notevolmente rispetto al biennale proposto a Lucio solo lo scorso anno.

    DUBBI- Rimangono nell’aria alcuni dubbi proposti nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che legherebbe l’affare Silvestre soltanto a un’ipotetica cessione di Andrea Ranocchia. Questo considerando come il reparto dei centrali difensivi sia fin troppo affollato: Chivu ha ottenuto le garanzie da Stramaccioni di giocare al centro e con Samuel, Ranocchia e Juan Jesus (senza considerare la possibile salita in prima squadra di uno o più primavera) il centro dell’area sembra essere davvero un posto fin troppo affollato. Per questo motivo la dirigenza nerazzurra starebbe riflettendo e prendendo tempo prima di ingaggiare Silvestre, valutando inoltre la reale possibilità di girare Juan Jesus al Bologna dopo le ottime prestazioni nella nazionale brasiliana, per far crescere il ragazzo nel campionato italiano. Rimane comunque difficile pensare che Andrea Ranocchia possa salutare l’Inter, considerando come su di lui sia stato fatto un investimento importante (18 milioni di euro) e nonostante Conte e la Juventus continuino a corteggiarlo, i nerazzurri a scanso di improvvisi colpi di scena o offerte difficilmente rifiutabili difficilmente si priveranno di lui. In attesa di ulteriori sviluppi, dopo l’arrivo di Palacio, Silvestre vestendo i colori nerazzurri allargherebbe ulteriormente la già numerosa colonia argentina dell’ Inter, per la felicità di capitan Zanetti e compagni.