Tag: andrea poli

  • Stankovic saluta l’Inter e vola negli Stati Uniti

    Stankovic saluta l’Inter e vola negli Stati Uniti

    Tira aria di addii importanti nel mondo del calcio, soprattutto nell’Inter dove si iniziano a seguire più che le logiche del cuore, quelle delle mercato e del fair play finanziario. Stop con i legami emotivi e con i sentimentalismi, i senatori e i giocatori a fine carriera con gli ingaggi e l’età anagrafica maggiore hanno le valigie pronte per salutare senza troppi rimpianti i loro tifosi e i colori nerazzurri. Dopo i sacrifici economici necessari di Eto’o e Thiago Motta, sono arrivati i saluti finali di Cordoba, ai quali si sono aggiunti gli ultimi di Lucio, intenzionato a cambiare aria per ritrovare gli stimoli persi nell’ultima stagione. Sembra voler seguire questa strada un’altra colonna dell’Inter come il centrocampista serbo Dejan Stankovic, che dopo aver vinto praticamente tutto e aver dato l’anima in 7 anni di militanza nell’Inter, potrebbe salutare i suoi compagni per provare l’esperienza della MLS, ovvero nel calcio statunitense.

    Dejan Stankovic © Claudio Villa/Getty Images

    Stankovic classe 1978, condizionato dai continui guai fisici non sarebbe certamente più un elemento centrale del nuovo progetto Inter e a questo punto prima di realizzare il suo sogno di chiudere la carriera con la sua prima squadra la Stella Rossa di Belgrado, vorrebbe arricchire il suo curriculum seguendo le orme di altri campioni del calibro di Henry e del pioniere David Beckham. L’Inter qualora si dovesse separare da Dejan, ne ricaverebbe un alleggerimento certamente notevole per quanto riguarda la riduzione del monte stipendi, considerando come il centrocampista serbo fosse legato in nerazzurro fino al 2014 con un ingaggio netto di 3,5 milioni di euro a stagione.

    Il legame che lo stringe ai colori nerazzurri è certamente qualcosa di viscerale, considerando come abbia in più occasioni dimostrato l’attaccamento alla maglia. Arrivato nel 2004 dopo l’addio alla Lazio negli anni a seguire il serbo entra subito nelle grazie di Roberto Mancini, che lo schiera come centrocampista avanzato nel ruolo di trequartista. Nel 2007 le strade tra l’Inter e Stankovic sembrano dividersi, con il serbo destinato a finire alla corte degli eterni rivali della Juventus, mentre l’affare sfumerà (soprattutto per un diretto rifiuto dei tifosi bianconeri) con il centrocampista che continuerà a servire l’Inter e con Mourinho diventerà come vertice basso del centrocampo, una pedina fondamentale del portoghese. Memorabile il suo gol nei quarti di Champions League 2011 contro lo Schalke04, realizzando al volo da centrocampo una rete da cineteca. Stankovic dovesse salutare oggi l’Inter, avrebbe raggiunto oltre 300 presenze con 42 gol realizzati e un palmares nerazzurro da fare invidia: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League e un Mondiale per club.

    In attesa che Stankovic valuti le offerte statunitensi l’Inter si è già mossa per i possibili sostituti, con la ricerca già iniziata da tempo. Considerando come il rinnovo di Andrea Poli (fissato a quota 6 milioni) sia un affare da chiudere in brevissimo periodo, il candidato numero uno per prendere il suo posto potrebbe essere già in rosa. Destino diverso in mediana per un altro ex sampdoriano come Palombo, che arrivato a gennaio per aiutare un reparto in affanno, non è riuscito a trovare la fiducia né di Ranieri né di Stramaccioni, con un ritorno alla base doriana ormai scontato.

  • Inter, Ranieri verso l’esonero. Pronto Stramaccioni

    Inter, Ranieri verso l’esonero. Pronto Stramaccioni

    L’ Inter che non perdeva da addirittura quattro turni, torna ad assaggiare l’amaro boccone della sconfitta proprio contro gli eterni rivali bianconeri della Juventus. Ranieri ci ha provato, ha schierato una formazione che per 60 minuti ha retto contro una Juve più tonica più scattante e con molta più corsa sulle corsie esterne,  prima di ripetere lo stesso copione delle ultime partite nerazzurre: disattenzione mostruosa difensiva e tutto quando di buono fatto si squaglia come neve fresca al sole. Forse si è vista nel primo tempo, la miglior Inter della stagione. La luce nerazzurra splendeva prima del gol di Caceres, a cui poi è seguito il buio totale a testimoniare come quella scintilla di cui parlava Massimo Moratti si sia spenta da tempo, e per riaccenderla servirebbe qualcosa in più delle semplici motivazioni dovute all’importanza di un big match come quello di ieri. Bye bye terzo posto e sogno Champions League, ora si può e si deve riprogrammare nell’immediato il futuro di una squadra che dovrà ripartire da zero.

    OBI E POLI – Ranieri sempre indicato come non colpevole delle disfatte e delle cadute nerazzurre, non rimane esente da colpe nella sconfitta di ieri sera. Analizzando la partita, rimane inspiegabile la sostituzione di Obi, risultato essere il migliore in campo dei suoi e di Andrea Poli, che arginava e spegneva la luce del fulcro del gioco bianconero, ovvero Andrea Pirlo. Usciti loro due l’ Inter è praticamente rimasta vulnerabile e scoperta sotto ogni punto di vista. Puntare nuovamente su un Forlan apparso più che demotivato e assolutamente spento in attacco evidenzia il poco coraggio del tecnico romano, che preferisce affidarsi allo zoccolo duro della rosa, composta dai senatori, quasi per cercare di rimanere aggrappato alla sua panchina più che ‘rischiare’ di lanciare qualche giovane in grado di dare freschezza e mobilità a una squadra davvero a corto di ossigeno.

    Andrea Stramaccioni © Christopher Lee Getty Images Sport

    STRAMACCIONI- Serpeggia nell’aria il dubbio sulla permanenza di Claudio Ranieri alla guida dell’Inter. Un segnale chiaro è stato lanciato ieri dallo stesso presidente Massimo Moratti, che ha preferito volare a Londra per gustarsi di persona il trionfo della sua primavera nella Next Gen Series, ad opera di un brillantissimo tecnico come Andrea Stramaccioni, mentre a Torino in tribuna era presente Angelomario il figlio del presidente. A questo punto fuori dalla Champions, senza nemmeno la possibilità di raggiungere il terzo posto, e senza aver dimostrato in serata di possedere quella scintilla in grado di far ripartire i nerazzurri, il posto di Ranieri più che saldo sarebbe definibile come traballante. L’immagine del forte abbraccio tra il presidente nerazzurro e il tecnico dei golden boys Stramaccioni, parla in maniera eloquente da sola. Considerando come questo finale di stagione non avrà grandi emozioni da regalare ai tifosi e che dopo sette anni l’Inter chiuderà la stagione con il proprio slogan da ‘Zeru tituli’, forse è proprio ora il momento migliore per dare un’enorme opportunità a Stramaccioni, permettendogli perché no di far assaporare il calcio dei big a quei giovani talenti che stanno maturando nel migliore dei modi nella cantera nerazzurra.

  • Chievo – Inter, Ranieri recupera Maicon e sceglie Sneijder

    Chievo – Inter, Ranieri recupera Maicon e sceglie Sneijder

    Nel giorno del suo 104esimo compleanno, l’Inter cerca in trasferta contro il Chievo, una vittoria fondamentale per rompere una striscia negativa che dura da troppo, gettando al tempo stesso un occhio  alla gara di coppa contro l’Olympique Marsiglia. Ranieri incassata la fiducia a tempo determinato, non dovrebbe avere le stesse pressioni degli ultimi giorni, poiché il banco di prova fondamentale per la sua permanenza fino a giugno sarà proprio nel ritorno di Champions League contro i francesi. A meno di una debacle clamorosa, la sfida contro il Chievo dovrebbe rappresentare, un’occasione utile a portare in alto il morale prima della sfida decisiva europea. Occhio però, perchè i gialloblu sono storicamente un avversario ostico per i colori nerazzurri, con Pellissier che vede proprio in Julio Cesar una delle sue vittime preferite. Moratti si aspetta i tre punti per festeggiare nel migliore dei modi il compleanno della sua Pazza Inter. Solo il campo dirà se Ranieri si presenterà alla festa con o senza regalo.

    Maicon Inter Chievo © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CHIEVO- Di Carlo, vorrà sicuramente approfittare del momento negativo dei nerazzurri, considerando inoltre come il Chievo al Bentegodi  rappresenti un avversario duro da affrontare per qualsiasi squadra. Accortezza tattica, ordine e ripartenze veloci per innescare una prima punta di valore come Sergio Pellissier, in grado ogni anno di arrivare in doppia cifra. Out Sardo, infortunatosi nel riscaldamento pre partita contro la Juventus, Di Carlo non dovrebbe regalare sorprese schierando l’undici visto in campo contro i bianconeri. Nel dettaglio il modulo scelto dovrebbe essere il 4-3-2-1 con Sorrentino tra i pali, la coppia centrale Andreolli-Acerbi mentre sulle corsie laterali spazio a Frey e Dramè. In mediana per fermare le avanzate nerazzurre, agiranno l’americano Bradley supportato da Rigoni e Luciano. Leggermente più avanzato nelle vesti del trequartista spazio a Thereau in aiuto della coppia Paloschi Pellissier ad insidiare l’area interista.

    INTER– Ranieri deve fare a meno dei soliti indisponibili: Guarin, Alvarez che accusa ancora dolori al ginocchio e Ranocchia. Recuperato e arruolabile un pezzo da novanta come Maicon, che tornerà a riappropriarsi della sua fascia destra , permettendo a Zanetti di avanzare in mediana. Per il modulo rimangono alcuni dubbi, con l’utilizzo di un possibile 4-3-1-2, provando nuovamente Sneijder nella sua posizione di trequartista puro. Nel dettaglio: davanti a Julio Cesar linea a quattro uomini con Lucio e Samuel centrali, il rientro di Maicon a destra e Nagatomo sul lato opposto in ballottaggio con Chivu. In mediana ci saranno i cambiamenti più evidenti con il turno di riposo quasi obbligato per Cambiasso, dopo l’episodio sgradevole dello scorso turno. Al suo posto dovrebbe giocare Poli, apparso in buonissima condizione, affiancato da Obi e il rientrante Stankovic. Più avanzato a ridosso delle due punte, spazio dal primo minuto per il numero dieci Wesley Sneijder,  ad innescare il ‘double Diego’ : Milito e Forlan.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO – INTER

    Chievo (4-3-2-1): Sorrentino; Frey, Andreolli, Acerbi, Dramé; Bradley, L.Rigoni, Luciano; Thereau; Pellissier, Paloschi.

    A disp.: Squizzi, Dainelli, Cesar, Cruzado, Hetemaj, Sammarco, Moscardelli.

    All.: Di Carlo.

    Inter (4-3-1- 2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Obi, Stankovic, Poli; Sneijder; Forlan, Milito.

    A disp.: Castellazzi, Chivu, Faraoni, Palombo, Zanetti, Cambiasso, Pazzini

    All.: Ranieri

  • Inter, Forlan, Poli e Palombo nella lista Champions. Fuori Guarin

    Inter, Forlan, Poli e Palombo nella lista Champions. Fuori Guarin

    Archiviato il rocambolesco pareggio di ieri sera contro il Palermo, l’Inter di Ranieri butta l’occhio alla prossima Champions League, comunicando all’Uefa le nuove liste di giocatori utilizzabili nella competizione europea. A differenza di quelle consegnate all’inizio della stagione calcistica, questa volta si potevano inserire solo 3 nuovi nuovi di giocatori nella lista dei 25.

    C’è pero da ricordare come in estate la lista nerazzurra contasse solo 24 giocatori, visto il pasticcio firmato Branca e soci per il caso Forlan, con l’uruguaiano non inseribile poiché aveva già giocato il primo turno preliminare con l’Atletico Madrid. La nuova lista ne conta solo 23, poiché le partenze dettate dal mercato di riparazione sono state quattro, con gli addii di Thiago Motta, Jonathan, Coutinho e Caldirola. Quindi i nuovi nomi inseriti nella lista sono stati quelli di Forlan, di Poli che ieri ha giocato un’ottima partita e dell’ultimo arrivato Angelo Palombo. L’escluso di lusso dunque è Cordoba. Rimane fuori anche il giovane olandese Luc Castaignos.

    Diego Forlan | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    I nerazzurri questa volta non dovrebbero avere particolare problemi in attacco come nella fase a gironi quando con il pasticcio Forlan e i continui acciacchi di cui soffriva Diego Milito ad inizio stagione, erano arruolabili i soli Giampaolo Pazzini e Mauro Zarate, quest’ultimo fu decisivo nella trasferta di Mosca siglando il 2-3 definitivo nella vittoria che fu crocevia poi del cammino nerazzurro in Champions seguente la sconfitta all’esordio a San Siro contro i turchi del Trabzonspor.

    Ovviamente rimane fuori anche l’acquisto più illustre del mercato di gennaio, Fredy Guarin, poiché avendo già giocato nelle competizioni europee con il Porto, dovrà aspettare il prossimo anno per vestire la maglia nerazzurra nelle partite di coppa.

    Ecco la lista Champions nerazzurra:

    Portieri: Julio Cesar, Castellazzi, Orlandoni;
    Difensori: Maicon, Lucio, Ranocchia, Samuel, Chivu, Nagatomo, Faraoni;
    Centrocampisti: Zanetti, Stankovic, Sneijder, Alvarez, Palombo, Poli, Cambiasso, Obi, Crisetig;
    Attaccanti: Pazzini, Forlan, Milito, Zarate

  • Inter Genoa 2-1, le pagelle. Poli sente aria di derby

    Inter Genoa 2-1, le pagelle. Poli sente aria di derby

    Il carattere della squadra vincente è ormai un marchio ben evidente che Ranieri ha impresso nelle mente di tutti i suoi giocatori che scendono in campo. Dati alla mano l’Inter sta seguendo lo stesso strano percorso della passata stagione, quando Leonardo dovette rivitalizzare un gruppo dato per finito. L’arduo compito è capitato nelle mani di Ranieri che con questo filotto di vittorie e il morale alle stelle con la vittoria nel derby è riuscito a ridare colore ad una stagione più nera che azzurra. Il tecnico romano è riuscito nell’integrazione graduale dei più giovani, e nel rigenerare i vecchi senatori come Cambiasso e Maicon che molti davano per bolliti. L’Inter si disfa della pratica Genoa senza troppi problemi, grazie a una perla del terzino destro brasiliano, e con un’azione corale di rara bellezza tra Obi e Poli, a dimostrazione che il valore della panchina nerazzurra non sia così basso. La nota positiva è anche il buon rientro di Sneijder, che mette nelle gambe ottanta minuti e lotta sfiorando il gol in più di un’occasione. Poco da dire per un Genoa rinunciatario ancor prima di scendere in campo nelle parole del suo tecnico e di Preziosi, che hanno snobbato questa competizione per il campionato.

    Andrea Poli | © Marco Luzzani/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Maicon 7,5 Il colosso. Assolutamente devastante, ricorda a tutti chi è il terzino destro più forte del mondo, mettendo la freccia e asfaltando la sua fascia destra. Nemmeno inizia la partita e fa partire un destro che toglie le ragnatele sotto il sette difeso da Lupatelli. Partenza col botto! Non bastasse recupera mille palloni e entra di diritto anche nell’azione del raddoppio servendo l’assist per Poli. Stakanovista della corsa.

    Cambiasso 7 E’ tornato ai suoi livelli migliori, con delega di vice allenatore in campo consegnata direttamente da Ranieri. Urla, lotta e recupera una quantità innumerevole di palloni in mediana, riuscendo a deliziare il suo pubblico anche con qualche giocata di fino. Da segnalare come sia l’unico giocatore a non aver mai riposato da quando c’è Ranieri in panca.

    Poli 7 Contro il Genoa sente ancora l’aria del derby della Lanterna e scende in campo con il coltello fra i denti, ringhiando e rincorrendo ogni avversario. Mette la ciliegina sulla torta trovando il gol del 2-0 nella ripresa, scambiando in maniera spettacolare con Obi e battendo Lupatelli. Primi applausi sentiti per lui di San Siro.

    Sneijder 6,5 Parte bene, cercando il gol con un paio di conclusioni dal limite dell’area, poi cala un po’ cercando giocate che non gli riescono alla perfezione. Nella ripresa scarta due avversari con un tunnel e prova una conclusione a giro che sfiora il palo lontano. C’è tempo per provare un pallonetto da fermo e prendersi i complimenti da Ranieri che lo toglie concedendogli la standing ovation per un rientro importante.

    Castaignos 5 Ranieri gli concede l’occasione e le chiavi dell’attacco nerazzurro ma lui si dimostra troppo timido in una serata in cui avrebbe dovuto dimostrare quanto vale. Spreca l’unica occasione buona nel primo tempo, senza lasciare il segno se non per un retropassaggio sciagurato a servire Pratto lanciato a rete contro Castellazzi.

    PAGELLE GENOA

    Sculli 6 L’aria di ‘casa’ gli fa bene, poiché entra nei minuti finali della ripresa e riesce a incidere sul risultato finale con un gran colpo di tacco al volo che si trasforma nell’assist per Pratto prima della ribattuta di Birsa sul gol del 2-1.

    Kucka 5,5 Sarà che ormai ha già le valigie in mano, o meglio ha già la maglia nerazzurra addosso, che stasera gioca una partita senza lodi, limitandosi a fare il minimo sindacale. Perde di netto il duello con Cambiasso in mediana.

    Birsa 6,5 Buona la sua partita, costellata di buone giocate, un bel tunnel ai danni di Poli, e il gol cercato e arrivato nel finale di match. Come un rapace d’area si è inserito con i tempi giusti per sfruttare la ribattuta sulla traversa di Pratto, per bucare Castellazzi.

    Ze Eduardo 4 Chi? Il suo nome si sente solo nel momento della lettura delle formazioni. Assente ingiustificato.

    HIGHLIGHTS INTER GENOA 2-1

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  • Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Continua il momento d’oro per l’Inter che dopo aver vinto il derby e riacceso i sogni scudetto, stacca il biglietto per i quarti di Coppa Italia in programma al San Paolo contro il Napoli, battendo un rimaneggiato Genoa. Ancora meriti e lodi per Ranieri che riesce a far quadrare la squadra inserendo forze fresche e giocatori inutilizzati, (trovando il gol di uno che siede in pianta stabile in panca come Poli) risparmiando i senatori in vista della prossima sfida contro la Lazio. Pochi spunti e troppa sterilità offensiva per il Genoa che trova la rete della bandiera solo negli ultimi minuti. I rossoblu già privo di moltissimi titolari devono inoltre fare i conti con due infortuni occorsi durante il match.

    Maicon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Novità per entrambi i tecnici alla lettura delle formazioni ufficiali: Ranieri risparmia Chivu per un leggero affaticamento schierando Zanetti al suo posto e avanzando Faraoni in mediana; Marino lancia il primavera Sampirisi dai primi minuti, preferendo Birsa a Biondini e schierando Ze Eduardo con Pratto davanti.

    PRIMO TEMPO – L’Inter è l’emblema della concretezza e al primo tiro in porta trova il gol del vantaggio: capolavoro calcistico di Maicon che al 9’ fa partire un destro violentissimo dal limite dell’area ad incrociare e battere Lupatelli, con il pallone che si infila nell’angolino alto, facendo esultare la curva nerazzurra.
    L’Inter arretra il baricentro, con il Genoa che si butta a testa bassa davanti senza riuscire a creare però azioni degne di nota. Al 23’ il freddo fa la sua prima vittima, con Rossi per il Genoa che accusa un dolore muscolare e viene sostituito da Constant. Alla mezz’ora si riaffaccia davanti l’Inter, con una bella discesa di Obi a servire Sneijder: l’olandese dal limite dell’area calcia di potenza trovando una pronta risposta di Lupatelli ad evitare il gol del raddoppio. Il primo vero e proprio tiro in porta del Genoa arriva al 40’ con Constant che prova la conclusione col sinistro da quasi 30 metri senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. Assenti ingiustificati in questa prima frazione di gioco sia Pratto che Ze Eduardo, annullati dalla difesa interista. Nonostante il Genoa abbia un maggior possesso palla, la squadra di Marino non riesce mai ad essere incisiva, sfruttando pochissime le verticalizzazioni e abusando dei passaggi in orizzontale, rende in questo modo prevedibile ogni azione offensiva.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa con i tecnici che si affidano agli stessi uomini della prima frazione di gioco. Al 5’ arriva il raddoppio nerazzurro, frutto di un’azione bellissima: Maicon crossa dall’esterno, triangolazione tutta di prima tra Poli e Obi in area con l’ex doriano che segna la sua prima rete in nerazzurro. Al 9’ ancora un infortunio tra le fila del Genoa con Constant che a seguito di uno scontro di gioco lascia il posto al capitano della Primavera del Genoa Marchiori.
    Al 13’ grande spunto di Sneijder che con un tunnel salta Marchiori e Sampirisi provando un gran tiro a giro da posizione defilata: se fosse entrato sarebbe stato il gol dell’anno. Ranieri effettua il primo cambio togliendo Castaignos e inserendo Zarate. Pochi minuti più tardi Marino toglie uno spentissimo Ze Eduardo facendo vestire la maglia rossoblu ad una vecchia conoscenza come Giuseppe Sculli. Segnali di risveglio per il Genoa al 25’ quando su una brutta palla persa da Cambiasso è il cileno Jorquera ad approfittarne calciando dal limite dell’area e impegnando in una parata in due tempi Castellazzi.  Ultimi cambi in casa Inter, prima con Nagatomo a sostituire Poli e poi Sneijder che mette 80 minuti nelle gambe prima di lasciare il posto ad Alvarez. Nei minuti finali arriva il gol della bandiera per il Genoa: colpo di tacco di Sculli, Pratto di testa colpisce la traversa e Birsa sulla ribattuta, complice una dormita della difesa interista batte Castellazzi infilando la palla in rete. Fischio finale a distanza di un minuto, con i nerazzurri che continuano a vincere staccando il pass per i quarti di finale contro il Napoli di Mazzarri.

  • Inter ko anche contro il Lugano. Ranieri tranquillo, Poli sorride

    Inter ko anche contro il Lugano. Ranieri tranquillo, Poli sorride

    Sicuramente non era il risultato l’obiettivo principale dell’amichevole che ha visto questa mattina di fronte l’Inter e il Lugano dell’ex Checco Moriero. La squadra svizzera militante nel campionato di serie B ha fatto sua la partita grazie ad una doppietta di pregevola fattura di Bebeto.

    Andrea Poli | ©Giuseep Aresu/Getty Images
    L’Inter ovviamente in formazione rimaneggiata per l’assenza di tutti i nazionali doveva e poteva esser l’occasione per metter a punto la fase difensiva apparsa però ancora in affanno nonostante l’utilizzo di Maicon, Lucio e Samuel. Ranieri comunque può dirsi soddisfatto per il recupero di Poli in mediana e di Cordoba in difesa, notizie positive anche da Milito costretto alla tribuna contro il Napoli e perfettamente recuperato. Le occasioni più pericolose per i nerazzurri sono state sui piedi di Jonathan nel primo tempo con il brasiliano che becca il palo e nella ripresa da Coutinho a cui non riesce il tapin vincente sottoporta. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni post partita di Ranieri e Poli tratte da Goal.com Claudio Ranieri: “La sconfitta non mi preoccupa affatto. Quello che mi interessava oggi era vedere la condizione di alcuni giocatori al rientro come Cordoba e Poli. Poli è un giocatore molto bravo., ma già lo conoscevo”. ANdrea Poli “Non scendevo in campo dal 14 di agosto, sicuramente ho provato delle belle sensazioni e posso dire che essere rientrato a giocare su campo grande è molto positivo. E’ chiaro che devo riprendere la migliore condizione fisica, devo cercare di farlo il più presto possibile. Posso dire che giocare con questi compagni così forti è incredibile, aiuta a far venire voglia di allenarsi, quindi tutto risulta più facile. Cercherò di entrare in forma al più presto. Sono giovane, ho voglia di fare bene e desidero dare il mio contributo il prima possibile”. INTER-LUGANO 0-2 20′ st e 25′ st Bebeto Inter: 12 Castellazzi (15′ st Tornaghi); 13 Maicon (1′ st Zanetti), 6 Lucio (38′ Giannetti), 25 Samuel (1′ st Galimberti), 2 Cordoba; 42 Jonathan, 18 Poli (15′ st Mella), 19 Cambiasso (30′ st Benassi), 29 Coutinho; 22 Milito (1′ st Castaignos), 28 Zarate. Panchina: 21 Orlandoni, Bessa. Allenatore: Claudio Ranieri Lugano: 30 Russo (39′ st Badalli); 16 Thrier (31′ st Maffi), 14 Sarhi, 6 Bega (20′ st Dankwah), 3 Iapichino (31′ st Preisig); 4 Baldo, 8 Basic; 11 Chatton (11′ st Bottani), 9 Bonanni, 7 Da Silva (1′ st Colina); 31 Pimenta (1′ st Bebeto). Panchina: 15 Maggetti, 19 Rey, 2 Shala. Allenatore: Moriero

  • Zarate, Forlan e Poli: Inter torna tra le favorite?

    Zarate, Forlan e Poli: Inter torna tra le favorite?

    Se lo scontento dei tifosi nerazzurri si era materializzato pochi giorni fa in diversi messaggi contro la dirigenza interista, con un particolare“Tutti comprano tranne te” (in stile Fabri Fibra) rivolto al presidente Massimo Moratti, quest’ultima finestra di mercato cancella la delusione portando in nerazzurro colpi importanti del calibro di Forlan, Poli e Zarate.

    ©Dino Panato/Getty Images
    “Il Rubio”  Forlan arriva direttamente dall’Atletico di Madrid, per una cifra vicina ai 6 milioni di euro a 32 anni per sostituire il vuoto lasciato da un bomber prolifico come Samuel Eto’o. L’addio o come si voglia definirlo, il sacrificio, di un top player come il camerunense ha permesso in un certo modo di sbloccare il mercato in entrate per il club nerazzurro, e solo dopo la sua partenza i vertici interisti sono riusciti a dare al nuovo tecnico i giocatori richiesti. PALACIO? NO ZARATE!- Secondo le ultime notizie l’Inter avrebbe provato a strappare Palacio a Preziosi fino all’ultimo momento, arrivando ad offrire cifre importanti vicine ai 10 milioni di euro, ma i continui rifiuti della società rossoblu avrebbero fatto balenare l’idea Zarate nella testa di Massimo Moratti. Dalle ultime indiscrezioni il presidente nerazzurro avrebbe ricevuto un sms dal giocatore che l’avrebbe colpito a tal punto da puntare in maniera forte su di lui.  L’operazione si è conclusa facilmente sulla formula del prestito (a 2,7 milioni di euro) con diritto di riscatto (a 15 milioni). Ed è notizia dell’ultim’ora dalla redazione di Sky Sport 24, di una clausola speciale legata al contratto di Zarate che preveda bonus in base al numero di assist serviti ai compagni. Una specie di incentivo per un giocatore che è sempre stato indicato come troppo egoista e troppo spesso innamorato della pallone.  Lo stesso Moratti parlando del colpo Zarate ha spiegato : “Quella di Zárate è stata una soluzione interessante, anche perché lui è stato felicissimo di venire all’Inter. L’ho trovato davvero apprezzabile come gesto. Adesso abbiamo tanti giocatori in rosa e toccherà al tecnico utilizzarli al meglio: ci sono svariate possibilità, merito anche di un mercato ricco in entrata”. Sulla possibilità che Gasperini possa ritenersi soddisfatto, il presidente nerazzurro non ha dubbi: “Certamente, adesso avrà i giocatori che voleva. Era lui che ci chiedeva esterni adatti al suo gioco e mi pare che siano arrivati. Ora bisognerà vedere come il tutto sarà gestito. Un attacco brillante deve essere supportato anche da un centrocampo e una difesa che diano tranquillità e solidità”. BILANCIO– Ovviamente con questi ultimi colpi messi a segno si potrà parlare di un mercato discreto della dirigenza nerazzurra. L’arrivo di Poli servirà a dare respiro ad un centrocampo davvero troppo in avanti con gli anni, e l’operazione Forlan dovrebbe garantire il giusto peso in attacco, soprattutto nel caso il miglior Milito non riesca a ripetere le gesta eroiche della sua migliore stagione. Zarate invece rappresenta la necessità ribadita più volte da Gasperini di avere un esterno offensivo da schierare in attacco per cercare di far rendere al meglio il nuovo modulo. La nuova Inter adesso potrà iniziare a prendere forma, cercando di capire come ancora una volta ha precisato Moratti, se la difesa a tre uomini sia la scelta giusta. Senza dimenticare di trovare la giusta collocazione all’olandese Sneijder che sembrava essere il predestinato per lasciare l’Inter e invece adesso si trova in un nuovo progetto e soprattutto in un nuovo ruolo che non gli sembra calzare a pennello. La palla passa in mano a Gasperini, che almeno in fase offensiva non potrà lamentarsi disponendo di un reparto davvero capace di far male. I nomi?: Milito e Pazzini al centro, con Forlan, Zarate e Alvarez ad agire sugli esterni.  Il buco lasciato da Eto’o ,almeno sul mercato è stato senza ombra di dubbio colmato, ,ora resta tutto nelle mani di Gasperini, che dovrà dimostrare sul campo di avere le idee chiare e di ottenere i risultati che ogni grande squadra richiede.   Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Lorenzo Tassi, “il nuovo Baggio” è dell’Inter

    Lorenzo Tassi, “il nuovo Baggio” è dell’Inter

    Lo abbiamo detto in parecchie occasioni, tifosi nerazzurri abbiate pazienza il futuro è dell’Inter. La società del patron Moratti adesso impegnata nel rimpiazzare il partente Eto’o ha messo a segno un colpo importantissimo acquistando dal Brescia Lorenzo Tassi trequartista classe ’95 ribattezzato da Corioni come il nuovo Baggio.

    dal web
    Classe cristallina sin dalle sue prime apparizioni si è messo in luce guadagnosi il rispetto degli avversari e la curiosità degli addetti a lavori. Qualche anno fa fu il Milan a provarci trovando però la porta sbarrata da parte del Brescia, questa notte però, come svela la Gazzetta dello Sport, una telefonata tra Corioni e Moratti ha sbloccato la trattativa con Tassi pronto a trasferirsi a Milano e guidare la nuova Primavera nerazzurra completando la maturazione per poi prendersi una maglia da titolare della prima squadra. Il club nerazzurro ha speso 2,5 milioni di euro per la comproprietà a dimostrazione del valore del ragazzo. La strategia nerazzurra è preziosa e darà sicuramente i suoi frutti, se Francesco Bardi acquistato lo scorso anno dal Livorno e adesso ai labronici in prestito sostituirà Julio Cesar tra qualche anno. Poli ha tutte le carte in regola per imporsi nel centrocampo nerazzurro imparando da Cambiasso e Stankovic in questa stagione raccogliendone poi l’eredità nelle prossime. Tassi lo scorso anno ha debuttato in serie A con la maglia del Brescia a soli 16. Ecco l’intervista post partita tratta da Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”93832″]

  • Inter, arrivano i rinforzi. Domani Forlan e Poli

    Inter, arrivano i rinforzi. Domani Forlan e Poli

    Il nuovo allarma lanciato da Gasperini dopo la sconfitta contro il Chievo subita ieri sera è stata accolta dalla società che domani annuncerà un doppio colpo di mercato. E’ praticamente fatto il passaggio di Andrea Poli dalla Samp, il centrocampista, adesso infortunato, ha già sostenuto le visite mediche e domani sarà presentato in prestito oneroso con diritto di riscatto. L’operazione porterà 7 milioni di euro nelle casse blucerchiate e in nerazzurro uno dei migliori prospetti del calcio italiano.

    Insieme a Poli domani dovrebbe esser il giorno dell’ufficialità di Diego Forlan dopo le conferme arrivate da Moratti e Branca anche da Madrid arrivano pareri positivi all’operazione per un trasferimento che per costo complessivo sembra un grosso affare per le casse nerazzurre. All’Atletico Madrid andranno cinque milioni di euro mentre al giocatore un biennale da 4 milioni di euro a stagione più vari bonus legati al rendimento individuale e di squadra.

    Scartata l’ipotesi Tevez negli ultimi giorni di mercato si cercherà di trovare l’accordo con il Genoa o con la Lazio per portare in nerazzurro uno tra Palacio e Zarate. La prima scelta resta l’eclettico esterno del Grifone richiesto da Gasperini in persona ma per il quale al momento non si riesce a trovare l’accordo con Preziosi.