Prima uscita stagionale della Juventus di Antonio Conte. I bianconeri a Bardonecchia hanno superato con un netto 12 a 1 la rappresentativa della Val di Susa facendo intravedere qualche spunto interessante del gioco ideato dal nuovo allenatore. juventus.com Sia chiaro, l’impegno non è probante e la Juve è ancora un cantiere aperto, i tifosi però hanno potuto apprezzare le prime giocate di Pirlo autore di una ottima prova e di qualche spunto di quelli che lo hanno reso famoso in rossonero. Il 4-2-4 ideato da Conte ha proposto nel primo tempo Sorensen al fianco di Chiellini in difesa, Lichsteiner e Grygera sugli esterni, Pazienza al fianco di Pirlo e Krasic, Matri, Quaglierella e Marchisio a divedersi l’attacco. Sotto di una rete, la Juve ha reagito ed ha trovato il pari con Marchisio, positivo anche nell’inedita posizione di attaccante di sinistra, poi doppietta di Matri. Nella ripresa due reti a testa anche per Pepe e Toni e sigilli di Quagliarella, ancora Matri, Melo e De Silvestro. A riposo capitan Del Piero, De Ceglie e Martinez.
Un insolito e loquace Andrea Pirlo incontra i tifosi nel ritiro della Juventus a Bardonecchia e grazie al dilagante entusiasmo si dice sicuro di poter raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società. L’ex rossonero, nonostante il suo passato, è subito diventato un beniamino dei tifosi della Vecchia Signora e coglie l’occasione dei microfoni del Summer Village per ringraziarli per stima e fiducia dimostratagli. Pirlo elogia anche mister Conte per il passato glorioso ma sopratutto per la grande mentalità vincente che ha impartito al gruppo sin dal primo allenamento.
L’allenamento odierno sostenuto davanti a 3500 tifosi è stata l’ennesima occasione per vedere i progressi fisici di Quagliarella autore di una conclusione di rovesciata che ha strappato applausi ai tifosi, bene anche Matri in partitella, la nota stonata invece è l’ennesimo ko di Iaquinta.
Dal ritiro della Nazionale italiana Andrea Pirlo, nuovo acquisto della Juventus, parla del mercato bianconero in vista della prossima stagione indicando Giuseppe Rossi, suo compagno in nazionale e autore della prima rete nella gara giocata venerdì contro l’Estonia, come l’acquisto ideale per far compiere il salto di qualità alla Vecchia Signora: “Rossi alla Juve? Sarebbe bello, è un grande giocatore e lo ha dimostrato in questi anni“.
Il regista, che ha vinto praticamente tutto nella sua carriera con il Milan, si sente di dare anche qualche consiglio ai dirigenti bianconeri nella speranza di fare una stagione finalmente all’altezza del blasone della società: “Per poter lottare alla pari con le big bisogna comprare campioni, trovare continuità e fare stagioni per puntare a vincere. Ci sono tutte le premesse per riuscirci, sono sicuro che faremo una grande annata“.
La strada che porta a Giuseppe Rossi però non è delle più semplici: sul giocatore, che lascerà sicuramente il Villarreal, c’è da tempo il Barcellona che però negli ultimi giorni ha raffreddato il suo interesse virando con decisione, pare su indicazione dello stesso tecnico blaugrana Pep Guardiola, su Alexis Sanchez. La Juve potrebbe approfittare di questa brusca frenata nella trattativa per provare ad inserirsi nella corsa all’attaccante italo-americano per il quale però c’è da battere la concorrenza dell’Inter che se dovesse vedere svanire il sogno Sanchez allora punterebbe con decisione su Rossi.
Questa sera l’Italia di Prandelli sfida a Modena l’Estonia per staccare il biglietto per Euro 2012, il ct azzurro come ampiamente preannunciato ieri in conferenza stampa si affida ad un attacco inedito con Cassano a far coppia con Giuseppe Rossi con il chiaro intento di prediligere il possesso palla e il controllo del gioco al contropiede e ad ai lanci verso la prima punta.
Formazione praticamente con l’unico dubbio in difesa tra l’acciaccato Ranocchia e Gamberini. I nostri avversari non sono un ostacolo probante ma come spesso è capitato in passato non bisogna sottovalutarli e calare la concentrazione. All’andata gli azzurri si imposero 2-1 in rimonta grazie alle reti di Cassano e Bonucci.
La partita di questa è interessante anche in ottica Juventus con Antonio Conte nelle vesti di telespettatore super interessato. La madiana azzurra vedrà infatti giocare insieme Pirlo, Marchisio e Aquilani, tre uomini che ipoteticamente potrebbero guidare la zona nevralcia della Vecchia Signora per non tralasciare il fatto che il quarto elemento è Montolivo, nei giorni addietro indicato come possibile rinforzo della Juventus.
C’è curiosità per capire come si integreranno i tre, chi sopperirà al poco dinamismo di Pirlo permettendogli di esprimere la sua tecnica in fa se di impostazione. Insomma per il popolo bianconero un primo spunto per vedere come sta nascendo la nuova Juve.
Dopo le notizie trapelate sullo scandalo partite falsate in serie B e Lega Pro, non tardano ad arrivare le reazioni da parte dei giocatori convocati in Nazionale da Cesare Prandelli, in un clima di stupore ed indignazione generale. Soprattutto alla luce del coinvolgimento di molti nomi illustri fra gli indagati, come gli ex Azzurri Beppe Signori, Stefano Bettarini e Cristiano Doni.
Il portierone Gigi Buffon, capitano e leader indiscusso dello spogliatoio Azzurro, usa parole all’insegna della cautela, andando con i piedi di piombo prima di lanciare accuse, anche se la delusione per questa ennesima vicenda non pulita che coinvolge il nostro calcio è evidente: “Decisamente non ci voleva, in questo momento, maora però aspettiamo. Finchè non si sa qualcosa di più definitivo, non è il caso di dare giudizi”.
Più diretto e drastico, invece, Andrea Pirlo, usando poche parole ma molto sincere: “E’ uno schifo”. A lui fa eco l’altro Juventino Alessandro Matri, che aggiunge: “Non so molto, ci stiamo informando, ma se davvero davano dei calmanti ai giocatori per far calare le prestazioni, questo è uno schifo, davvero uno schifo“. Impossibile dargli torto.
Con l’avvento di Andrea Pirlo il recupero di Momo Sissoko e l’arrivo low cost di Michele Pazienza, il sacrificato per la prossima stagione nel mercato bianconero sarà il brasiliano Felipe Melo uno dei flop più grandi della storia juventina.
Comprato nell’estate 2009 per 18 milioni di euro più Marchionni e Cristiano Zanetti il brasiliano non ha mai veramente convinto sotto la Mole anche se, dopo la disastrosa stagione scorsa con Ciro Ferrara, quest’anno è andato un po’ meglio ma era veramente difficile fare peggio.
Andato via Delneri che inspiegabilmente intravedeva doti nascoste nel brasiliano, Antonio Conte ha subito fatto presente alla dirigenza juventina che il numero 4 bianconero non è assolutamente in grado di vestire la maglia bianconera e quindi Beppe Marotta ha subito colto la palla al balzo proponendo all’Atletico Madrid proprio il brasiliano che ha una valutazione intorno ai 10 milioni più altri 25 cash.
Tuttavia quest’offerta potrebbe anche non bastare perché la pressione del Real è molto forte e naturalmente la preferenza del Kun andrebbe verso i Blancos che garantirebbero una vetrina internazionale maggiore rispetto a quella offerta dalla Vecchia Signora.
La Juventus e Sergio Aguero sembrano molto più vicini rispetto a pochi giorni fa dopo la dichiarazione rilasciata ieri da Miguel Angel Gil Marin, Direttore del club spagnolo in cui ha ufficialmente dichiarato che l’unica proposta formale per il Kun è pervenuta solo dal club di Corso Galileo Ferraris.
Queste le parole del dirigente spagnolo: “Agüero non giocherà con i nostri eterni rivali perché farebbe del male a me, al club ed ai tifosi dell’Atletico. Non ho ricevuto nessuna offerta del Real per il Kun e Perez mi ha assicurato che non sono interessati al giocatore. L’unica società con la quale ho parlato è la Juventus: sono stato contattato dal club italiano, ho parlato con Marotta“.
È sicuro che la vecchia Signora non si presenterà nel nuovo tempio bianconero del Delle Alpi senza un acquisto di spessore ed uno tra Aguero, Benzema o Tevez sicuramente arriverà sotto la Mole.
Per un fuoriclasse che entra, altri che cercano di diventarlo sono in procinto di lasciare il club bianconero. Con l’arrivo di Andrea Pirlo Manuel Giandonato lascerà la Juventus, infatti i gialloblù puntano con decisione al giovane centrocampista della Primavera bianconera, classe 1991, autore dello splendido gol su punizione che ha steso il Manchester United all’Old Trafford. Ma non solo: nel mirino di Pietro Leonardi ci sarebbe anche un altro promettente giovane di proprietà della Juventus, Cristian Pasquato (1989), reduce da un’ottima stagione a Modena. Il club ducale, inoltre, ha intenzione di riscattare dalla Vecchia Signora la metà del cartellino di Sebastian Giovinco (1987).
Il passato rossonero, per quanto importante sia stato, è già archiviato per Andrea Pirlo, in cerca di nuovi stimoli nell’ intraprendere l’ appena iniziata avventura bianconera. Nella conferenza stampa di presentazione, in centrocampista bresciano è parso già calato nell’ ottica bianconera, e volenteroso di dare il suo contributo alla causa, per riportare la squadra alla vittoria.
Senz’ altro, l’ arrivo di Pirlo dà un contributo fondamentale in termini di mentalità vincente e di esperienza internazionale, dato il suo passato da campione del Mondo con la Nazionale e d’ Europa con il Milan.
I motivi della scelta juventina sono stati legati al prestigio della squadra: “E’ una delle squadre più importante in Italia insieme a Milan e Inter, tra le migliori al mondo. C’è voglia di tornare a vincere, dato che le vittorie mancano già da qualche anno”. Pensa, dunque, di aver fatto la scelta giusta, tuffandosi in una sfida affascinante, consapevole di cosa lo aspetterà e proiettato a dare il suo contributo per riportare la squadra al vertice, nel posto che le compete.
Il suo arrivo, però, non sarà solo un rapido passaggio, perchè Andrea Pirlo vuol giocare ad alti livelli ancora per 4-5 anni, anche in virtù del fatto che nella stagione appena conclusasi ha avuto modo di riposarsi, prendendosi una sorta di “anno sabbatico”, che potrebbe essere decisivo per allungargli la carriera.
I presupposti per un buon inizio, dunque, ci sono tutti: ora tocca a lui dare il meglio per essere decisivo in bianconero così come lo è stato per dieci anni al Milan.