Tag: andrea pirlo

  • Juve, Pirlo a rischio Lazio. Del Piero in cabina di regia?

    Juve, Pirlo a rischio Lazio. Del Piero in cabina di regia?

    Brutte notizie per Antonio Conte in vista dello scontro al vertice di sabato sera allo stadio Olimpico di Roma tra le due capoliste del campionato Lazio e Juventus. Durante l’allenamento odierno infatti si è fermato Andrea Pirlo che ha terminato la seduta anzitempo rientrando negli spogliatoi accusando un problema fisico.

    Andrea Pirlo | © Dino Panato/Getty Images

    Il primo responso è stato risentimento muscolare. Le condizioni del regista bianconero verranno verificate e valutate accuratamente dallo staff sanitario della società nelle prossime ore, niente di grave ma il rischio che possa saltare il big match contro i biancocelesti di Edy Reja esiste.
    Se così fosse la Juventus si troverà per la prima volta a giocare senza il suo vate in cabina di regia che in questa stagione è risultato decisivo ai fini del gioco prodotto dai bianconeri e dei risultati conseguiti dalla Vecchia Signora.

    Il tecnico Conte, se gli esami al quale si sottoporrà l’ex rossonero dovessero dare parere negativo per un suo impiego sabato sera, si troverà quindi a dover far fronte ad un’assenza pesantissima, con la Lazio quindi potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto Michele Pazienza, arrivato in estate a parametro zero dal Napoli, e lasciare il compito di impostare la manovra bianconera a Claudio Marchisio, splendido in questo avvio di stagione e vero uomo tuttofare, oltre a svolgere le sue mansioni a centrocampo, il numero 8 si è rivelato prezioso con i suoi inserimenti che gli hanno permesso di realizzare in questo primo scorcio di stagione ben 5 reti, capocannoniere della squadra insieme ad Alessandro Matri.

    Ma non ci sorprenderemmo se il tecnico leccese decidesse di affidare il ruolo di vice Pirlo a capitan Alessandro Del Piero, ipotesi che qualcuno aveva già avanzato ad inizio stagione, visto l’affollamento nel reparto offensivo bianconero dove il numero 10 non riesce a ritagliarsi molto spazio. Chissà che Conte non ci stia pensando per davvero, del resto in casi di emergenza tutto è concesso e la classe del capitano bianconero, anche se schierato fuori ruolo, non è per niente inferiore a quella del regista ex Milan.

  • Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Per un piccolo comune come quello di Rizziconi ma in generale per tutto il meridione un fine settimana senza serie A è noioso, è un fine settimana senza aver nulla da fare. Ieri però è stata una domenica diversa, la Nazionale a Rizziconi per dar un segnale di speranza ad una terra troppo spesso flagellata dalla prepotenza della criminalità organizzata.

    L’evento nato alcuni fa da una intuizione di Don Luigi Ciotti a Bologna durante un convegno sull’etica e lo sport ha subito trovato il consenso di Cesare Prandelli e poi sposato appieno dalla Federazione cambiando per una volta il calendario degli impegni e prestandosi dunque ad un impegno sociale. La Nazionale a Rizziconi ha riportato entusiasmo in tutto il paese lasciando scontenti chi non ha potuto assistere all’allenamento azzurro per la mancanza di posti.

    Gli azzurri sul campetto di Rizziconi | ©Francesco Falleti/Il Pallonaro

    L’attesa è iniziata sin dalla mattina presto con i giovani della scuola calcio composti in attesa dei loro beniamini sulle nuove tribune per l’occasione colorate con i cappellini rossi, bianchi e verdi. Tante le autorità presenti dal Presidente della Ragione Giuseppe Scoppelliti a quello della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente della commissione contro la Ndrangheta Salvatore Magarò, il vescovo della Diocesi Oppido Palmi, mons. Luciano Bux ma la festa è tutta per loro, per gli azzurri, che arrivano alle 12:30 venendo accolti da un boato di gioia ed incredulità.

    La Nazionale a Rizziconi, allora è tutto vero! Da capitan Buffon, fino agli osannati Pirlo e Marchisio al “bad boy” Balotelli gli azzurri, spiazzati all’arrivo si calano poi nell’atmosfera regalando sorrisi e tanta passione. Con gli azzurri ma da ambasciatore per la Calabria, di quella Calabria che è riuscita ad imporsi c’era anche Ringhio Gattuso chiamato in causa proprio da Don Ciotti come più grande esempio dell’impegno e della determinazione per non esser preda semplice delle mafie.

    Pirlo porta palla durante il mini torneo | © Enzo Barresi/Il Pallonaro

    Prima del mini torneo organizzato da Prandelli, vinto per la cronaca dagli arancioni grazie ad un gran gol di Marchisio, proprio le parole di Don Ciotti sono state da stimolo per le coscienze toccando i tanti giovani sugli spalti ma anche gli stessi azzurri. Prandelli ha definito l’evento come “una giornata storica”, Marchisio “ci siamo sentiti piccoli” sono i significativi commenti della truppa azzurra tornati a Roma per preparare la partita contro l’Uruguay per l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia.

    A Rizziconi da domani si tornerà alla routine quotidiana ma siamo sicuri che nella testa dei presenti e nella loro memoria resterà per molto tempo le emozioni di una giornata di festa.

    Il video dell’intervento di Don Ciotti (canale youtube Inquietonotizie)
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    Qualche scatto della Nazionale a Rizziconi (altri scatti qui)

  • Juve verso l’Inter favorita e capolista

    Juve verso l’Inter favorita e capolista

    Era il 14 maggio 2006 quando la Juventus di Fabio Capello conquistava lo scudetto guardando tutti dall’alto, poi la giustizia sportiva e Calciopoli stravolsero tutto e la Vecchia Signora fu costretta a ripartire dal calvario della serie B in una e difficile risalita. Quando ti chiami Juve però la vittoria, il primeggiare deve esser il tuo unico obiettivo e in questa stagione con l’avvento di Antonio Conte in panchina insieme alla chimica e l’entusiasmo data dallo Juventus Stadium sembra aver fatto invertire finalmente la rotta. I bianconeri guardano tutti dall’alto nonostante qualche partita di troppo sbagliata ed una squadra che ancora si porta dietro qualche strascico degli errori delle passate stagioni ma per una volta mi sento di esser dalla parte della società. Tutti anche dopo la vittoria contro la Fiorentina guardano l’incertezza finale, l’incapacità di chiudere la partita, la paura di saper vincere. Io invece voglio fissarmi sui i primi 45 minuti di partita, belli, spumeggianti e con una intensità che se solo replicata nel corso del campionato garantirà vittorie e solidità.

    Conte e Pirlo | ©Marco Luzzani/Getty Images Sport
    Sabato ci sarà forse il match che può dare consapevolezza alla Juventus e distruggere forse definitivamente i sogni di risalita dell’Inter. Il derby d’Italia non vedeva la Juventus favorita e capolista da oramai ben cinque anni e le polemiche innescate quest’oggi da Moratti per l’ennesimo rigore dubbio stagione non possono che far riportare alla memoria dei tifosi nerazzurri i ricordi di un periodo felcie. La Juventus arriva all’appuntamento con il morale alto e forse con una identità di gioco che in casa Inter cercano sin dal momento successivo all’addio di Mourinho. Pirlo è il direttore d’orchestra, Matri la punta di diamante, Pepe il gregario tutto cuore chi sa se a San Siro poi ci sarà la firma d’autore di Del Piero.

  • Juve all’ostacolo Genoa, Malesani prepara lo sgambetto a Conte

    Juve all’ostacolo Genoa, Malesani prepara lo sgambetto a Conte

    Stasera nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A la Juventus ospiterà allo Stadium, finito nei giorni scorsi sotto la lente d’ingrandimento della procura di Torino, il Genoa di mister Malesani.

    Antonio Conte | © Dino Panato/Getty Images
    Come dicevamo, lo Juventus Stadium è stato dichiarato agibile dal prefetto del capoluogo piemontese Alberto Di Pace dopo una riunione tenutasi ieri con il sindaco Piero Fassino e il presidente del club bianconero Andrea Agnelli accompagnato dal dg Beppe Marotta e quindi si giocherà regolarmente nel nuovo impianto nonostante la procura abbia aperto un fascicolo l’altro ieri ai danni dei due direttori dei lavori e di un responsabile del comune incaricato al collaudo della struttura ipotizzando il reato di crollo colposo, frode in commercio e falso ideologico. Stasera ci sarà il tutto esaurito, 41 mila spettatori per una gara che entrambe le tifoserie sentono molto: la Juve, dopo lo 0-0 di Verona, è in cerca di conferme e cercherà di ripetere la grande prestazione fornita con il Milan. C’è da difendere un primo posto, insieme all’Udinese, inaspettato ad inizio anno anche se c’è da dire che la classifica è molto corta con ben 13 squadre racchiuse in soli 4 punti. Conte, che deve fare a meno di Buffon e Vidal, dovrebbe tornare al suo 4-4-2 con gli esterni di centrocampo molto alti: qui dovrebbe trovare spazio dall’inizio il paraguaiano Estigarribia, se così fosse si tratterebbe del suo esordio da titolare dopo lo scampolo di partita giocato la settimana scorsa al Bentegodi contro il Chievo; in mediana la solita coppia Marchisio e Pirlo mentre sull’altro fronte, quello destro agirà Pepe, l’esterno che sta dando le maggiori garanzie al tecnico bianconero. Matri e Del Piero si contenderanno una maglia da titolare al fianco di Vucinic in attacco mentre tra i pali, vista l’indisponibilità di Buffon, prendere posto Marco Storari. In difesa Chiellini confermato terzino sinistro. In casa Genoa c’è voglia di fare punti e di non regalare nulla all’avversario. Malesani per l’occasione ha preparato la gara nei minimi dettagli cercando di ingabbiare sia faro che l’anima del centrocampo bianconero, ovvero Pirlo e Marchisio. Per farlo ha bisogno del dinamismo di Kucka in mezzo al campo ma anche chiesto al giovane talentino Jorquera, di supporto all’unica punta Palacio, di sacrificarsi in copertura e disturbare la manovra bianconera. Una maglia da titolare se la giocano Jankovic e Merkel mentre in difesa il tecnico del Grifone dovrà fare a meno di Kaladze squalificato e affiancherà Moretti a Dainelli. L’ultima vittoria del Genoa in casa della Juve risale al ’91 quando i bianconeri persero, per il gol di Skuhravy, l’imbattibilità nel nuovo stadio. Allora era il Delle Alpi, chissà che la storia non si ripeta anche per lo Stadium….

  • Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    L’anno scorso Verona segnò l’inizio della fine dell’ennesima rinascita juventina dell’ultimo periodo, quest’anno i tifosi della Vecchia Signora si augurano che sia crocevia di qualcosa di più importante di un settimo posto. 21 i convocati da parte di Conte, il tecnico salentino ha pienamente recuperato De Ceglie e Giaccherini e ha deciso di lasciare a casa oltre ai soliti, anche Elia che pareva poter concorrere per una maglia da titolare e invece assisterà alla gara comodamente seduto sul divano. Chi dovrebbe tornare a far parte della formazione titolare a fianco a Vucinic, dovrebbe essere capitan Del Piero e questo vorrebbe dire ritornare al tanto caro modulo con due centrocampisti e due ali che molto verosimilmente saranno Pepe e Krasic atteso da tutti ad una prova migliore di quella contro il Milan e desideroso comunque di dimostrare di essere importante per il progetto bianconero, mentre in mezzo non si discute la presenza del duo nazionale Pirlo-Marchisio. 

    Antonio Conte | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dal canto suo Mimmo Di Carlo e anche il portiere Sorrentino hanno sottolineato come il Chievo quest’anno abbia cominciato forte in casa, battendo sempre tutte le capolista passate dal Bentegodi, la Juventus è quindi avvisata. Certo il tecnico dei clivensi ha ribadito l’importanza dell’avversario e il blasone della squadra, ma si è detto certo che i suoi ragazzi sopporteranno a pieno la pressione che danno certe partite, per bloccare l’avanzata bianconera l’allenatore gialloblu s’affiderà in attacco alla bestia nera juventina il capitano di grande esperienza Sergio Pellissier che sarà affiancato da Thereau, mentre sarà solo panchina per il giustiziere di Napoli e Genoa, Moscardelli. Per il resto la formazione dovrebbe essere confermata in blocco con qualche piccola variante solo in mediana probabili, infatti, le esclusioni di Bradley e Cruzado a beneficio di Sammarco  e Vacek, lo schieramento di questi due uomini consentirebbe di fatto alla compagine veneta di mantenere un assetto meno spregiudicato in attacco e più contenitivo affidando la fase offensiva alle ripartenze in contropiede.

  • Bonucci, gli elogi a Chiellini, Barzagli passando per Pirlo

    Bonucci, gli elogi a Chiellini, Barzagli passando per Pirlo

    Il campionato di Leonardo Bonucci non è ancora entrato nel vivo complici un pò di scorie, bagaglio della scorsa sfortunata stagione, che lo hanno relegato in panchina nelle prime giornate di campionato in veste di riserva di Barzagli e Chiellini, coppia centrale.

    Leonardo Bonucci | © Marco Luzzani/Getty Images
    Contro il Milan, però, nell’ultima gara disputata prima della sosta, mister Conte ha voluto concedere fiducia all’ex difensore del Bari, spostando Chiellini sulla fascia, e formando una nuova coppia “sperimentale”, proprio con Bonucci e Barzagli. Un esperimento riuscito, a giudicare dall’importante vittoria conquistata, senza gol subiti e con pochi pericoli accorsi alla retroguardia bianconera. Qualche brivido, in realtà, con le giocate di Leonardo Bonucci “sul filo dell’errore”, mister Conte lo avrà patito, ma – da uomo di campo – avrà capito che un filo d’emozione nel “ritorno” ci può stare, soprattutto se la pressione è alta e la posta in gioco si chiama “vetta della classifica”. Un ritorno bissato in Nazionale, contro la Serbia, dove la presenza di Giorgio Chiellini sulla fascia ha dato una sicurezza in più a Bonucci ed il suo rendimento ne ha risentito in positivo. Ecco perchè il difensore elogia Chiellini e le sue doti da “centrale prestato alla fascia”, che riesce a dare un ottimo contributo in fase di spinta ed in copertura. Elogi non completamente disinteressati però: se Chiellini accettasse di tornare al suo ruolo originario, infatti, per Bonucci ci sarebbe un posto da titolare al fianco di Andrea Barzagli, nella Juve come in Azzurro. Elogi anche per Barzagli, “un grande colpo” compiuto dalla Juve nello scorso mercato di riparazione, oltre che per Andrea Pirlo, il “faro” della Juventus di Conte, una “banca”, dall’intuizione geniale e la battuta pronta, nonostante lo sguardo cupo, ma solo in apparenza. Dopo la pausa Bonucci e la Juventus sono pronti a calarsi di nuovo nel campionato, continuando a martellare, con lo spirito di sacrificio delle provinciali, come mister Conte chiede, anzi esige.

  • Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    L’Italia supera l’esame serbo mantenendo l’imbattibilità nel girone di qualificazione e dando una bella prova di carattere e qualità in un campo tutt’altro che semplice. La Serbia, infatti, aveva bisogno di far punteggio pieno per evitare il sorpasso dell’Estonia nella lotta al secondo posto. Prandelli nonostante una qualificazione raggiunta ha mandato in campo la migliore formazione possibile con il centrocampo tutto qualità che è sin dall’inizio il suo marchio di fabbrica. Proprio il centrocampo è in settore migliore con Pirlo e Marchisio autori ancora una volta di una partita maiuscola e De Rossi tornato finalmente ai suoi alti standard di rendimento. Qualche problema di tenuta in difesa e la mancanza di gol da parte degli attaccanti. Proviamo ad analizzare la partita attraverso le pagelle. Pagelle Serbia: Ivanovic: 7 Dimostra ancora una volta perchè Ancelotti stravedeva per lui, prezioso in fase difensiva riesce a trovare la rete del pari anche se in modo fortunoso. Kolarov: 7 Il calcio italiano lo rimpiange, la Juve lo cerca e anche ieri sera ha messo in luce le sue immense qualità. Stankovic: 5,5 Non è al meglio della condizione e si vede. Krasic: 6,5 Merita la sufficienza piena per la capacità di superare il diretto avversario in ogni occasione manca ancora però di cattiveria sotto porta. Tosic: 7 Un gran bel giocatore, macina km sulla sinistra e mette spesso in difficoltà Maggio.

    Pirlo vs Krasic | ©Claudio Villa/Getty Images
    Pagelle Italia Buffon: 6,5 Pochi interventi ma di alta qualità Maggio: 5 Con Chiellini difensore aggiunto avrebbe più libertà per affondare e metter il luce tutto il suo valore. Vive però una giornata storta condizionata anche dalla presenza di Tosic sul suo lato. Bonucci: 5,5 Fa tante, tantissime cose buone ma denota ancora qualche calo di concentrazione di troppo. Pirlo: 7 Abbiamo oramai consumato tutti gli aggettivi per elogiarlo. Fa sempre la differenza dà tranquillità al centrocampo. Marchisio: 7 Terzo gol consecutivo, il primo in azzurro e la consapevolezza di esser nella stagione della definitiva consacrazione. Montolivo: 5,5 Un pò sottotono rispetto alle ultime uscite azzurre. Manca di coraggio in due occasioni non sprigionando il suo tiro seppur da posizione favorevole. Giuseppe Rossi e Cassano: 5,5 Che cosa vogliamo dalle punte? Se il loro compito si limita ad allargare gli spazi per i centrocampisti e far respirare la squadra in alcune occasione allora meritano almeno un punto in più ma se devono anche segnare il loro apporto è insufficiente.

  • Serbia-Italia, ultime e formazioni. Prandelli vara l’Ital-Juve

    Serbia-Italia, ultime e formazioni. Prandelli vara l’Ital-Juve

    Poco meno di un’ora (20:45) e Serbia e Italia scenderanno in campo per la nona giornata del gruppo C delle qualificazioni agli Europei del 2012. Con gli azzurri che hanno già staccato il biglietto per la Polonia e l’Ucraina, la partita è fondamentale in chiave qualificazione per la Serbia che deve difendere il secondo posto nel raggruppamento dagli attacchi di Estonia e Slovenia per potre accedere agli spareggi che la porterà a scontrarsi con un’altra seconda degli altri gruppi.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images
    Non per questo però Prandelli manderà in campo delle seconde linee, anzi. Il ct della Nazionale nonostante in settimana abbia dovuto far fronte ai numerosi infortuni che hanno colpito Mario Balotelli, Giampaolo Pazzini, Mimmo Criscito (rispediti a casa) e i recuperati in extremis, Giuseppe Rossi, o in via di guarigione, Federico Balzaretti, schiererà la formazione migliore possibile con difesa e centrocampo composta per sei/ottavi da giocatori della Juventus ad eccezione di Maggio, che agirà come terzino destro, e Daniele De Rossi: capitan Buffon tra i pali, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, quest’ultimo traslocato sulla corsia sinistra visto anche l’emergenza nel ruolo, in difesa e Claudio Marchisio e il direttore d’orchestra Andra Pirlo in mediana sono i bianconeri titolari. Dietro le punte spazio a Riccardo Montolivo (che ha vinto il ballottaggio con Giovinco) mentre di punta giocheranno Antonio Cassano e Pepito Rossi, recuperato dall’infortunio al ginocchio. Il ct della Serbia Petrovic ha un solo dubbio di formazione, chi farà d’ariete tra Zigic (favorito) e Pantelic. Per il resto saranno regolarmente in campo gli “italiani” Dejan Stankovic e Milos Krasic, quest’ultimo andrà a comporre il trio dietro l’unica punta con Tosic e Jovanovic, mentre al fianco del capitano in mediana ci sarà Petrovic. Difesa con terzini “inglesi”, Ivanovic (Chelsea), a destra, e Kolarov (Manchester City), a sinistra, con al centro Subotic e Rajkovic. In porta Jorganovic. All’andata, a Genova, finì con un 3-0 a tavolino per l’Italia, assegnato dalla Uefa dopo i vergognosi disordini della tifoseria serba nel settore riservato ai tifosi ospiti dello stadio Marassi che ne impedì lo svolgimento regolare del match e che portò all’arresto di diverse persone tra cui il capo di quei teppisti Ivan Bogdanov, che sta scontando una condanna di 3 anni e 3 mesi nel nostro paese. FORMAZIONI SERBIA – ITALIA (ore 20:45) SERBIA (4-2-3-1): Jorgacevic; Ivanovic, Subotic, Rajkovic, Kolarov; Stankovic, Petrovic; Krasic, Tosic, Jovanovic; Zigic. Panchina: Saranov, Tomovic, Simic, Ninkovic, Tomic, Ljajic, Pantelic, Mrdja. Allenatore: Petrovic. ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Rossi, Cassano. Panchina: Sirigu, Cassano, Astori, Nocerino, Aquilani, Giovinco, Osvaldo. Allenatore: Prandelli.

  • Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Pagelle Juventus Buffon 6,5 una sola parata salva-risultato, per il resto viene chiamato in causa dai fraseggi con i compagni di reparto. Lichtsteiner 7,5 inesauribile motorino mette le ali sulla corsia destra difende-attacca con quantita’ e qualita’, corre dal primo al 96esimo minuto

    Antonio Conte ©Marco Luzzani/Getty Images
    Bonucci 6,5 un paio di chiusure poche sbavature, rischia di andare in rete; contribuisce alla vittoria Barzagli 7 e’ lui a comandare la difesa con i tempi e i movimenti giusti sempre attento non sbaglia un solo intervento Chiellini 7 lottatore, anticipa gli avversari, e chiude sia sulla fascia sia al centro della difesa, anche se l’unico pericolo della partita viene dalla sua zona di competenza Krasic 5 unica nota stonata di questa Juve, non entra mai in partita: non difende e attacca poco e male senza un ruolo tattico in campo Pirlo 7,5 tutti i palloni passano dai suoi piedi, splendide aperture e cambi di gioco, e’ lui a cambiare il ritmo e a dettare i tempi di gioco; un giocatore unico, stasera ha recuperato molti palloni. Marchisio 8 non soltanto i 2 gol ma una gara perfetta sotto tutti i punti di vista. Pepe 7,5 a volte incontenibile corre, attacca, difende allo stesso modo, salva su Ibra lanciato a rete Vidal 7 è l’uomo in più a centrocampo, è lui che non fa ripartire l’azione del Milan pressando costantemente i portatori di palla rallentandone le ripartenze, si propone al tiro un paio di volte Vucinic 7 cerca gli scambi veloci, attacca gli spazi e chiude il triangolo per la rete dell’uno a zero; colpisce l’incrocio dei pali e sfiora la rete in altre 3 occasioni – Giaccherini 6,5 salta l’uomo, porta palla e fraseggia con i compagni, quello che si chiedeva a Krasic per 55 minuti – Matri e Pazienza sv Conte 8 non sbaglia una mossa
    Delusione Abbiati ©Oliver Morin/Getty Images
    Pagelle Milan Abbiati 4 E’ vero, il suo errore non incide sul risultato ma è il secondo stagionale. Bonera 4 E’ sempre il tappabuchi e di solito svolge senza infamia e senza lode il suo compitino. Questa volta però lascia il segno, in negativo. Nesta 5,5 La mancanza di una punta di peso lo manda spesso fuori giri. Thiago Silva 6 E’ sempre lucido Zambrotta 4,5 Aver a che fare con Krasic sembra un compito agevole ma quando dalle sue parti arriva Pepe inizia a balbettare. Perde tantissimi palloni. Nocerino 5 Dovrebbe metterci almeno il suo dinamismo invece manca di posizione e sbaglia tantissimi appoggi. Van Bommel 5 Qual è il vero Van Bommel? Il combattente della scorsa stagione o il giocatore che il Bayern ha lasciato andar via? Seedorf 5 Di solito queste partite lo esaltano, questa sera invece non entra mai in partita non riuscendo a dar il suo apporto alla manovra. Boateng 4 Doveva esser il messia, il guardiano di Pirlo invece complica i piani rossoneri rimendiando un rosso da pollo. Cassano 5,5 L’attacco rossonero è lasciato troppo solo e il barese ne soffre parecchio, dai suoi piedi però nasce l’unica occasione. Ibrahimovic 5 Litiga con tutti i compagni e si limita a far a sportellate con difensori bianconeri. – Emanuelson 4 Qual è il suo ruolo? Siamo sicuri sia un giocatore da Milan? Sbaglia tutto – Antonini 5 Potrebbe dar dinamismo e altenative alla manovra fa invece tanta confusione – Ambrosini sv Allegri 4,5 Le assenze possono esser un attenuante ma il Milan non convince sul piano fisico e non convincono le sue scelte iniziali e durante la partita.

  • Troppa Juve per questo Milan. Marchisio fa esplodere l’entusiasmo

    Troppa Juve per questo Milan. Marchisio fa esplodere l’entusiasmo

    Cinque partite son troppo poche per bollare il Milan ed esaltare la Juventus ma la partita di questa sera può esser un doppio campanello d’allarme per i campioni d’Italia in carica e per tutti le contendenti allo scudetto: la Vecchia Signora ha ritrovato la sua anima. Antonio Conte dimostra ancora una volta di esser un tecnico valido e camaleontico cambiando ancora una volta la sua Juventus con lo slittamento a sinistra di un ritrovato Chiellini e affidando un pò a sorpresa all’inedita coppia Barzagli Bonucci il centro della difesa. In avanti Vucinic funge da unica punta con Pepe e Krasic esterni e Marchisio e Vidal a supporto. La regia, ovviamente, ad Andrea Pirlo. In casa Milan Allegri sceglie il jolly Bonera come sostituto di Abate e affida la traquarti al rientrante Boateng.

    La gioia di Marchisio ©Alberto Pizzoli/Getty Images
    La partita sin dall’avvio vede i padroni di casa propensi a far la partita occupando tutti gli spazi e cercando di metter la partita sull’agonismo e l’aggressività. Il Milan, invece, cerca di giocare a ritmi bassi affidandosi ad uno sterile possesso palla. Nonostante la grande aggressività bianconera il primo vero pericolo per Abbiati arriva al 36′ con Vucinic che inventa una palombella dal limite che centra la traversa. Nella ripresa, tutti si aspettano la reazione del Milan ma è ancora invece la Juve a spingere con Pirlo che si beve Nocerino servendo un assist d’oro per Bonucci con Abbiati a compiere un miracolo. L’unica e sottolineo l’unica occasione rossonera della partita arriva da un assist di Cassano per il piattone di Boateng che trova la pronta respinta di Buffon. Poi è solo un mologo bianconero con Vucinic che sfiora senza fortuna il gol in più di una occasione e Vidal che spreca due ghiotte palle dal limite. Quando la partita sembra incanalarsi sul binario dello 0-0 la Juve trova finalmente la fortuna con Marchisio che sfrutta una carambola di Bonera per bucare Abbiati e far esplodere il Juventus Stadium al termine però di un azione che non ha nulla da invidiare a quelle del Barcellona. In pieno recupero il centrocampista azzurro trova poi anche il raddoppio con la complicità questa volta di un incerto Abbiati. La JUve vince e convince mantenendo la vetta per un altra settimana. In casa Milan è il secondo ko in uno scontro diretto e la percezione che forse qualcosa non va.