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  • Juventus – Roma 4-0, le pagelle. Furia Vidal

    Juventus – Roma 4-0, le pagelle. Furia Vidal

    Noi vogliamo questo scudetto” canta lo Juventus Stadium, e la Juve ce la sta mettendo tutta per accontentare i suoi tifosi. La vittoria di misura contro la Roma ipoteca buona parte dello scudetto staccando il Milan a +3 dopo il passo falso in casa contro il Bologna. Partita già virtualmente chiusa all’ 8′ quando Vidal insacca per la seconda volta alle spalle di Stekelenburg; la Roma non riesce ad entrare mai veramente in partita e assiste inerme alla battaglia bianconera.

    JUVENTUS

    Buffon sv: Non è colpa sua se la Roma a parte qualche tiro da lunghissima distanza, non tira mai in porta.
    Bonucci 6,5: In assenza di attaccanti avversari da fermare, si fa notare come regista arretrato di difesa, esibendo alcuni pregevoli lanci a scavalcare il centrocampo Romanista.
    Chiellini 6,5: La serata non è particolarmente impegnativa in difesa e quindi si spinge in attacco sfiorando il gol di testa.
    Barzagli 6,5: Quasi una scampagnata per lui, non lascia nemmeno le briciole a Osvaldo.
    Lichtsteiner 6,5: Si trova molto più a suo agio nella difesa a quattro che non sulla linea dei centrocampisti, ma svolge senza particolari affanni il suo compito.
    De Ceglie 6,5: Un treno su quella fascia, sbaglia la misura di qualche cross ma indovina quello giusto per quello del vantaggio, sfiora anche il gol con un tiro al volo dal limite.
    Marchisio 7,5: E’ finalmente tornato il principino di inizio stagione, rigore ed espulsione guadagnati, gol del 4-0 e un altro salvato per miracolo del portiere, oltre ad aver annullato i centrocampisti avversari, e scusate se è poco.
    Vidal 8: Otto come i minuti che ci ha impiegato per mandare il Milan a -3 in classifica, corre per i compagni, pressa gli avversari, recupera palloni, finalizza e costruisce, sicuramente un acquisto fondamentale. (dal 22’ s.t.) Giaccherini 6: Partecipa alla fase di controllo dell’ultimo quarto di gara.
    Pirlo 7,5: Se il campionato della Juve finisse con la conquista dello scudetto, qualcuno non deve piangere per un gol non visto, ma deve rimpiangere un grandissimo campione come Pirlo; ciliegina sulla grande prestazione il gol sulla respinte del suo calcio di rigore.
    Quagliarella 6,5: Conte ha finalmente trovato il partner giusto da affiancare a Vucinic, anche se non arriva il gol lui lavora per la squadra pressando e facendo salire la squadra, un giocatore ritrovato. (dal 16’ s.t.) Del Piero 6,5: Entra quando la Juve ha smesso di attaccare ma lui ci prova ugualmente, si rende protagonista di un doppio scambio con Marchisio con miracolo finale del portiere su quest’ultimo.
    Vucinic 7: Entra in tutti e quattro i gol bianconeri non segna ma quando decide di cambiare passo la squadra gira che è una meraviglia, esce tra il tripudio dello Juventus Stadium. (dal 12’ s.t.) Borriello 4,5: Ha davanti a se intere praterie e lui si ferma a pascolare, fischiatissimo da tutto lo stadio il suo prestito è l’unica sconfitta della Juve fino ad oggi.
    Conte 7: Da una lezione di gioco al suo collega, non sbaglia nulla per quanto riguarda gli undici iniziali, la Juventus scende in campo con la convinzione di essere una grande squadra, un peccato vedere Matri rimanere in panchina e far entrare Borriello al suo posto, Luis Enrique non avrebbe firmato per il pareggio, Conte invece si è accontentato di vincere con 4 gol all’attivo visto che la sua Juventus per 40 minuti del secondo tempo ha smesso di attaccare.

    Claudio Marchisio | © GIUSEPPE CACACE / Getty Images

    ROMA

    Stekelenburg 5: Due gol subiti dopo nemmeno 10 minuti di gioco ed ennesima espulsione stagionale.
    Rosi 4,5: Dalla sua parte sfonda chiunque.
    Kjaer 4: Possibile che la rosa della Roma non disponga di un difensore che sia migliore di questo ragazzo?
    De Rossi 5: Mezzo voto in più soltanto perché non è un difensore di ruolo, serata pessima.
    Josè Angel 4.5: Non esce dal campo umiliato soltanto perché dalla sua parte gioca Lichtsteiner (non certo un fenomeno con i piedi) se avesse giocato un laterale offensivo di ruolo sarebbe stato sicuramente affondato.
    Gago 5,5: Il meno peggio del centrocampo giallorosso.
    Pjanic 5: In 61 minuti di gioco non è riuscito a trovare la posizione in campo. (dal 63’ s.t.) Lamela 3,5: Entra e si fa notare solo per lo sputo a Lichtsteiner, la prova tv farà il suo dovere.
    Perrotta 4,5: Era da Dicembre che non giocava titolare, Luis Enrique ha scelto per lui la serata peggiore.
    Marquinho 4,5: Non tocca un pallone, Vidal lo ridicolizza.
    Osvaldo 4: Un giocatore sceso in campo solo per bisticciare con gli avversari e con l’arbitro invece di giocare a pallone, si rende protagonista in negativo anche in conferenza stampa. (dal 57’) Bojan 5: Entra a partita già chiusa ma lui si becca un giallo per un brutto e inutile fallo a centrocampo.
    Borini 5,5: Non in perfette condizioni fisiche esce dopo 27’ minuti per la squalifica di Stekelenburg e far posto al portiere di riserva. (dal 27’ p.t.) Curci 6,5: Neanche il tempo di entrare e para un calcio di rigore ma Pirlo segna sulla ribattuta, evita almeno altri 2 gol, sicuramente il migliore dei suoi.

    Luis Enrique 3: Totti in panchina per mettere in campo un inutile Perrotta è uno schiaffo a chi ama il calcio, se da 33 partite la Roma fa i soliti errori è anche colpa sua, non avrebbe firmato per un pareggio invece ne esce con 4 gol subiti e zero segnati e con la 13° sconfitta stagionale, un allenatore Italiano sarebbe stato già esonerato.

  • Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    C’era grande attesa per il big match Juve Roma dove gli uomini di Antonio Conte, con una grande prova di forza, ipotecano una buona parte di scudetto nella sfida del posticipo della trentaquattresima giornata di serie A. Dopo lo scivolone in casa del Milan contro il Bologna, la Juventus allunga le mani sul tricolore battendo con grande autorità una Roma quasi del tutto assente all’appuntamento allo Juventus Stadium, portandosi a +3 dai rossoneri a 5 giornate dalla fine.

    Parte subito a mille all’ora la Vecchia Signora e a Vidal bastano appena 8 minuti per sfoderare una doppietta: il primo goal arriva al 5′ di sinistro su cross di De Ceglie, il secondo invece è un potente destro diagonale su appoggio di Vucinic. La scelta di Luis Enrique di preferire De Rossi al centro della difesa al fianco di Kjaer (escludendo Heinze), e di inserire Rosi e Perrotta (quest’ultimo non in perfette condizioni fisiche) non si è dimostrata molto sensata, e infatti la Juventus dilaga. Al 26′ Marchisio si trova tutto solo davanti a Stekelenburg grazie ad un raffinato lancio di Vucinic, il centrocampista si allunga il pallone ma il numero uno giallorosso alza il ginocchio quel tanto che basta per far fischiare all’arbitro il calcio di rigore con conseguente, eccessiva, espulsione. Luis Enrique è costretto a richiamare in panchina Borini per consentire l’ingresso di Curci il quale ha il merito di parare il rigore calciato da Pirlo prima che lo stesso, sulla respinta, ridabisca in rete il il colpo del 3-0.

    Arturo Vidal doppietta in Juventus – Roma | GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude senza alcun accenno di risposta da parte della Roma che già nella ripresa sa che può solo cercare di limitare i danni. Come non detto perchè la Juve di questo anno ha più volte dimostrato di non volersi risparmiare e così al 52′ un colpo di tacco di Vucinic libera un gran tiro di Marchisio che di precisione chiude definitivamente il match sul 4-0. A risultato ormai acquisito (ma a dire il vero non è mai stato in pericolo) Conte pensa già al prossimo impegno con il Cesena per il recupero della 33° giornata, per questo sul finale c’è spazio anche per Giaccherini, Borriello e Del Piero al posto di Vidal Quagliarella e Vucinic, ma il loro ingresso non cambia il risultato anche perchè la Juventus ormai è soddisfatta della grande impresa e la Roma rassegnata attende solo il fischio della fine. Unica nota stonata in una partita perfetta è la querelle che ha visto protagonisti Lamela e Lichtsteiner: il primo avrebbe sfoderato all’indirizzo dell’avversario  le sue migliori doti da lama (il suo sputo potrebbe passare al vaglio della prova TV) come conseguenza del famoso gesto del 4 (ricordate quello di Totti a Tudor nel 2004?) che lo svizzero avrebbe esibito al giocatore giallorosso.

    La Juventus si sbarazza anche dell’ultimo ostacolo grande del campionato, mancano solo 15 punti per la conquista del tricolore, il primo dell’era post Calciopoli. E se finora per Conte la parola scudetto era un sogno da raggiungere, ora quel sogno comincia ad avvicinarsi alla realtà. Intanto la vittoria contro la Roma ha decretato per i  bianconeri la certezza di aver raggiunto la qualifica alla prossima Champions League. La Roma invece perde la buona occasione di avvicinarsi al terzo posto rimanendo a 50 punti, -5 dalla Lazio.

  • Milan, Gattuso bacchetta Pirlo “una cosa non bella”

    Milan, Gattuso bacchetta Pirlo “una cosa non bella”

    Dopo la vittoria di ieri contro il Chievo, il Milan è tornato al lavoro per preparare la sfida casalinga di sabato contro il Genoa.

    Fanno ancora discutere però le dichiarazioni di Gattuso rilasciate nel post partita del Bentegodi, con il centrocampista rossonero che ha riservato parole dure nei confronti dell’ex compagno di squadra Andrea Pirlo.

    Lo “scontro” verbale fra i due è l’ultimo episodio della guerra fredda che vede protagonisti i due club. In ogni caso la consolidata amicizia tra Gattuso e Pirlo non sembra essere in pericolo, considerata la serietà dei due calciatori. Dopotutto si tratta di calcio, dopotutto è sempre Milan Juve.

    L’ultima scintilla che ha fatto scattare l’allerta in casa Milan sarebbe stata accesa dal grande ex Pirlo, trasferitosi la scorsa estate a Torino. Stando a quanto riportato dai quotidiani sportivi negli ultimi giorni, il centrocampista della Juventus starebbe convincendo Nesta e Seedorf a vestire la maglia della Signora nella prossima stagione. Entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno, e la dirigenza del Milan come nel recente passato non sembra intenzionata a discutere il rinnovo prima della fine del campionato.

    Evidentemente non l’ha presa bene Rino Gattuso, ieri sera tornato titolare nel Milan dopo oltre nove mesi e insignito della fascia da capitano. Ringhio ha espresso la propria amarezza nell’apprendere dai giornali il ruolo di acchiappa-giocatori interpretato dall’amico Pirlo, etichettando la caccia del bianconero come “una cosa non bella”. Vuoi per una questione professionale, vuoi per il glorioso passato rossonero, il giocatore del Diavolo non si è fatto scappare l’occasione per lanciare una frecciata all’ex milanista.

    rino gattuso | © PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images

    Gattuso e Pirlo insieme hanno scritto pagine indimenticabili nel recente passato del Milan. Un decennio di vittorie, in campo nazionale e sopratutto in Europa. Hanno rappresentato le colonne portanti del Milan di Ancelotti, una squadra che dal 2003 al 2007 ha vinto due Champions League (2003-2007), due Supercoppe Europee (2003-2007), un Mondiale per club (2007), uno scudetto (2004), una Coppa Italia (2003) e una Supercoppa Italiana (2004). Insieme poi hanno alzato la Coppa del Mondo sotto il cielo di Berlino, un successo che ha definitivamente consacrato i due alla storia recente del calcio italiano.

    Oggi a muso duro, domani è un altro giorno. Oltre dieci anni sotto lo stesso tetto non si dimenticano. Una cosa sono gli arabi e i soldi, un’altra l’amicizia e le mille gag a Milanello.

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    Pirlo chiama Nesta e Seedorf alla Juventus

  • Pirlo chiama Nesta e Seedorf alla Juve

    Pirlo chiama Nesta e Seedorf alla Juve

    Andrea Pirlo, dieci anni di ricordi rossoneri, presente a forti tinte bianconere. E’ lui l’emblema di questa stagione Juventina. E’ lui la fonte del gioco di Conte. E’ su di lui, che il tecnico salentino ha fondato le basi di questa magnifica cavalcata, consegnandogli le chiavi di questa macchina, che fin’ora non si è mai fermata.

    Andrea Pirlo è sinonimo anche di Nazionale. Prandelli si gode le ultime fasi del campionato, coccolandosi il suo metronomo in vista degli Europei: “Andrea è l’esempio di come dovrebbe comportarsi un calciatore, su come si lavora per diventare un grande professionista. Non mi soffermo sulle qualità del giocatore perchè le conoscete tutti e stanno sotto gli occhi di tutti. Ciò che mi preme sottolineare è l’uomo non il calciatore. Pirlo è un fuoriclasse anche come persona oltre che come calciatore”.

    Pirlo, dal canto suo, ha parlato del magico momento dei bianconeri: “Stiamo attraversando una stagione fantastica, oltre ogni aspettativa. Non mi aspettavo la sconfitta del Milan, ci ha dato una carica enorme a Palermo. Ma stiamo calmi, un passo falso può capitare in ogni partita e abbiamo solo 50% di possibilità di vincere lo scudetto”. Il discorso poi è scivolato sulla prossima stagione, dove la Juventus, salvo imprevisti, disputerà nuovamente la Champions League: “Ritornare in Champions per questa piazza vuol dire ritornare a vivere. La Juventus è una squadra abituata a calcare questi palcoscenici, non dobbiamo prenderlo come un punto d’arrivo però! E’ indubbiamente bello, il merito di tutto questo va diviso con ogni singolo componente della società, dall’allenatore, a noi giocatori fino ad arrivare ai magazzinieri.”

    Andrea Pirlo © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Pirlo ha parlato anche di alcuni suoi ex compagni rossoneri, che da quel che si vocifera sono stati accostati alla Juventus per la prossima stagione. Da Clarence Seedorf ad Alessandro Nesta, entrambi in scadenza di contratto pronti a ripercorrere lo stesso percorso di Andrea in ottica Juventus. A tal proposito Pirlo ha deviato l’argomento con molta semplicità: Nesta alla Juve l’anno prossimo? Gli ho parlato anche di questo, ma sono cose personali. Lui ora gioca in una grande squadra, vedremo cosa farà a fine campionato, idem per Clarence”.

  • Pirlo sogna lo scudetto “lavorando” per Nesta alla Juve

    Pirlo sogna lo scudetto “lavorando” per Nesta alla Juve

    Mattinata di lavoro a Vinovo e, poi, pranzo pasquale in famiglia: questo il programma dell’ 8 Aprile, il “day after” in casa Juventus. Un programma reso ben noto dai twit e dagli aggiornamenti facebook dei protagonisti di ieri, da Chiellini a Buffon, da Marchisio a Del Piero. Anche il perno di centrocampo Andrea Pirlo, nella domenica pasquale, ha voluto dire la sua in merito alla gara di ieri con il Palermo, confermando quello che è l’indirizzo complessivo della squadra e di mister Conte.

    Il centrocampista, dall’alto della sua esperienza, ha già vissuto momenti “topici” come questo, ma sembra entusiasta di ritrovarsi a vivere tali sensazioni: “Fa un bell’effetto essere tornati in testa, possiamo continuare a sognare in grande”. Una soddisfazione che, affinchè possa perdurare, deve essere supportata dall’ impegno costante, dall’allenamento e dal sacrificio; a tal proposito, però, Pirlo non si tira indietro, tutt’altro: “Ora bisogna fare un sacrificio, sarei disposto a lavorare il doppio da qui alla fine della stagione perchè è un momento davvero decisivo”.

    Andrea Pirlo | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Uno sforzo che vale la pena fare, di certo, considerando soprattutto quella che è la posta in gioco, ancor di più a seguito del “regalo”, quantomai inatteso, che il Milan ha offerto alla Juve. Secondo Andrea Pirlo quel punto di vantaggio conquistato con il sorpasso compiuto ieri “conta tantissimo”, e la Juventus per difenderlo “giocherà sette finali da qui al termine del campionato, pur avendo le stesse probabilità del Milan di vincere il campionato, ma la partita con la Lazio sarà il primo grande scoglio”.

    Infine, restando in ambito Milan, il suo passato decennale, Andrea Pirlo affronta anche il tema-Nesta, difensore rossonero che a fine stagione vedrà scadere il proprio contratto e che, dunque, potrebbe liberarsi a parametro zero, proprio come accaduto lo scorso anno allo stesso Pirlo: nel suo caso, la scelta di approdare alla Juventus fu più che mai felice. Cercando un parallelo fra le due situazioni, in molti hanno accostato il nome di Nesta alla Juventus del prossimo anno; sul “tema” in questione, però, Andrea Pirlo risponde chiaramente: “Gli ho parlato anche di questo, ma sono cose personali. Lui gioca in una grande squadra, vedremo cosa farà a fine campionato”. 

  • Juventus – Napoli 3-0, le pagelle. Vidal e Pirlo immensi

    Juventus – Napoli 3-0, le pagelle. Vidal e Pirlo immensi

    Grande prova per la Juventus che nel posticipo di ieri della 30° giornata di Campionato ha battuto il Napoli per 3-0 in quella che era una sfida importante per entrambe le squadre. Bianconeri e azzurri erano infatti obbligati a vincere per approfittare del passo falso di Milan e Lazio negli anticipi di sabato. La Juventus si riporta ora a -2 punti dai rossoneri rendendo ancora più avvincente la corsa allo scudetto, gli azzurri invece non riescono nell’aggancio al terzo posto rimanendo a 3 punti dalla Lazio.

    Juventus – Napoli, la partita

    JUVENTUS

    Buffon s.v.: Non si registra un tiro in porta da parte del Napoli.
    Bonucci 6,5: A parte la rete (fortunata) non sbaglia un solo intervento.
    Barzagli 6,5: Il suo rientro è coinciso con zero gol subiti nelle due partite contro Inter e Napoli, una sicurezza.
    Chiellini 6,5: Alza un muro e i tre tenori non riescono a superarlo mai, ormai è una colonna di questa squadra, all’ennesimo anticipo su Zuniga riceve una gomitata che verrà espulso.
    Lichtsteiner 6: Riceve un’ammonizione per le continue proteste con un guardalinee e rischia il rosso per una goffa simulazione, questo basta per cancellare il buono che aveva fatto fino a quel momento, viene giustamente sostituito. Dal 65’ Caceres 6,5: Si piazza sulla corsia di destra e macina chilometri, sfiora anche il gol.
    Marchisio 6,5: Così come è successo contro l’Inter rifiata nel primo tempo per poi dare tutto il meglio di sé nella ripresa, cerca più volte il gol ma con poca fortuna.

    Andrea Pirlo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Pirlo 7,5: Si sprecano ormai gli aggettivi per questo signore del calcio, aperture magistrali, chiusure precise, carezze al pallone, magia con i piedi, colpi di tacco a smarcare i compagni, si permette un tunnel in piena area di rigore bianconera e questo dice cosa sta facendo questo signor giocatore, da una sua parabola nasce il gol dell’ 1 a 0.
    Vidal 8: Aveva davanti a sé Inler che doveva arrivare alla Juventus al suo posto, lui non lo ha fatto rimpiangere, un giocatore strepitoso che corre per 90 minuti e recupera decine di palloni, gli inserimenti poi, non sono mai casuali come quello del 74’ minuto quando con un doppio degno del miglior Ronaldo e un tiro preciso, chiude la gara guadagnandosi gli applausi del pubblico.
    De Ceglie 6,5: Annulla prima Maggio e poi Zuniga, sbaglia la misura di qualche cross ma non sbaglia tutto il resto.
    Borriello 5: Prova inguardabile, con la sua uscita dal campo la Juventus si è trasformata. Dal 71’ Quagliarella 6,5: In venti minuti crea più occasioni che Borriello in 70′ di partita. Sfiora l’eurogol con un pallonetto dai 50 metri e poi castiga De Sanctis con un destro sul primo palo.
    Vucinic 5,5: Qualche lampo di classe, un passo indietro rispetto alle precedenti uscite, ma si sacrifica molto per la squadra. Dall’ 81’ Del Piero 6,5: Gli bastano 10 minuti di partita per regalare alta classe ai tifosi, sfiora per 2 volte il gol e fornisce l’assist per il gol del 3 a 0.

    Allenatore Conte 7: E’ grazie a lui se la Juventus e i suoi tifosi possono ancora coltivare il sogno scudetto, ma Borriello andava sostituito molto prima.

    NAPOLI

    De Sanctis 7: Salva in un paio di occasioni, anche se sul terzo gol poteva fare di meglio, ma sono dettagli.
    Campagnaro 5,5: In occasione del gol di Vidal viene addirittura deriso dal gioco di gambe del Cileno, ma fino a quel momento era stato il migliore del reparto difensivo.
    Cannavaro 5,5: Finchè dalle sue parti gioca Borriello, il capitano dei napoletani ha avuto vita facile, il discorso cambia con l’entrata di Quagliarella e Del Piero, qui si vedono i suoi limiti.
    Aronica 5: Non è entrato mai in partita è stato travolto dalla furia bianconera.
    Gargano 5,5: Ha dovuto lottare contro un guerriero come Vidal, e ne è uscito con le ossa rotte.
    Inler 4,5: Non è riuscito a giocare un solo pallone, e a centrocampo ha perso tutti i duelli. Dal 60’ Pandev 6: Il suo ingresso dà vivacità in attacco al Napoli, è l’unico che salta l’uomo, per fermarlo a volte i giocatori della Juventus ricorrono al fallo “tattico”.
    Maggio 6: Finchè è rimasto in campo era stato il migliore dei Napoletani infortunato è stato sostituito. Dal 24’ Dossena 5: Prima Lichtsteiner e poi Caceres lo hanno travolto sulla fascia destra.
    Zuniga 4: Il cartellino rosso sventolato in faccia per una gomitata a Chiellini ci ha fatto accorgere che era in campo.
    Hamsik 4,5: Solo davanti a Buffon si trascina la palla sul fondo, per il resto della gara non combina nulla. Dal 71’ Dzemaili 5: Con il suo ingresso la Juventus sigilla il secondo e il terzo gol.
    Cavani 4,5: Mai visto giocare così male, in 90 minuti effettua una ciabattata che Buffon nemmeno accompagna con lo sguardo.
    Lavezzi 5: Qualche spunto in velocità e qualche pallone recuperato, ma poco per un giocatore come lui.

    Allenatore Mazzarri 5: Quando le cose vanno bene è giusto fare gli elogi, ma quando le cose vanno male è giusto essere criticati, contro la Juventus il Napoli era messo malissimo in tutte le zone del campo.

    Arbitro Orsato 6: Sbaglia la distribuzione dei cartellini gialli, sicuramente ha graziato Lichtsteiner che andava ammonito per simulazione e quindi espulso, ha la pecca di annullare un gol probabilmente regolare di Vucinic e qualche vistosa trattenuta in area Napoletana, giusto il rosso diretto per la gomitata di Zuniga a Chiellini.

    VIDEO JUVENTUS – NAPOLI 3-0

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  • Nesta alla Juve, Pirlo prova a convincere l’ex compagno

    Nesta alla Juve, Pirlo prova a convincere l’ex compagno

    Se in campo Juventus e Milan sono acerrimi rivali, destinati a darsi battaglia fino all’ultimo minuto alla conquista del tricolore, in ambito del business le cose non sembrano andare diversamente, forse. Una nuova operazione di mercato infatti potrebbe portare presto in maglia bianconera Alessandro Nesta.

    Il condizionale è d’obbligo se si considera che affinchè il colpo possa andare a segno occorre superare due grossi ostacoli: il Milan, che vorrebbe provare a tenere il campione, e lo stesso giocare in oggetto che dalla sua ha la voglia di chiudere la carriera proprio nella squadra che in ambito sportivo gli ha regalato i maggiori successi.

    Già nei mesi scorsi si è ipotizzato un possibile passaggio di Nesta nella città della Mole, ma nei giorni scorsi questa ipotesi pare abbia irrobustito le sue fondamenta grazie anche all’intervento di un altro ex rossonero illustre, Andrea Pirlo, intestarditosi nel voler convincere l’ex compagno a vestire la maglia bianconera. Al fianco del fantasista nella “battaglia” da vincere per portare Nesta alla Juve vi è anche la società di corso Ferraris la quale sembra disposta ad offrire garanzie davvero ghiotte e difficili da rifiutare.

    Alessandro Nesta | © Claudio Villa/Getty Images

    Il difensore infatti avrebbe a disposizione una serie di privilegi nelle clausole contrattuali come quella di essere utilizzato a cadenza non assidua. Ipotesi questa che alletterebbe molto il giocatore visto che nell’ultimo periodo la sua presenza in campo si è notevolmente ridotta a causa degli infortuni che lo hanno colpito. Giusto qualche giorno fa, in occasione della partita di andata di Champions contro il Barcellona, si è registrato il suo ingresso in campo, da titolare, dopo un lungo periodo d’assenza.

    Toccherà a Marotta ora lavorare al meglio la trattativa e riuscire laddove altri a suo tempo non furono in grado, Nesta infatti già in passato è stato molto vicino ad indossare la maglia bianconera ma poi, proprio all’ultima giornata di calciomercato estivo nel 2002, l’annuncio a sorpresa del club di via Turati che aveva avuto la meglio sui rivali. Ora Galliani dovrà pensare al rinnovo del contratto prima di commettere un nuovo errore, quello di vedere partire un altro campione a parametro zero, proprio come è avvenuto la scorsa estate con Pirlo. E chissà che a Milano qualcuno non stia ancora rimpiangendo quella scelta….

  • Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus era una partita attesa per molti motivi, in primis per la rincorsa al Milan, poi per spegnere le critiche sulla carenza di gol della squadra allenata da Conte. La Juve ha centrato entrambi gli obiettivi: una cinquina ai Viola che ora si inguaiano nella zona calda della classifica e un chiaro segnale al Milan di non voler mollare nella lotta al tricolore.

    Al Franchi il big match della 28° giornata di campionato inizia tra i fischi per gli ospiti, con i supporters viola che, come annunciato alla vigilia, si sono dotati di parrucche viola per schernire Antonio Conte. Quei fischi già sul finale del primo tempo erano indirizzati al palco d’onore che ospitava la dirigenza fiorentina.

    Parte con il tridente la compagine bianconera che vede tra le fila Matri, Vucinic e Pepe. E anche questa volta, ma con più fortuna rispetto a Genova, è Vucinic a salire in cattedra e a guidare i compagni alla vittoria. Il montenegrino ci prova subito al 6′ con un destro dal limite dell’aria che trova la via del palo. Le premesse per il proseguo della gara non sembrano buone ma appena dieci minuti più tardi è lo stesso Vucinic a portare in vantaggio la Vecchia Signora: Pirlo tocca di prima per Marchisio che serve Vucinic, questa volta il destro del montenegrino è preciso e si infila laddove Boruc non può arrivare.

    Vucinic scatenato in Fiorentina Juventus | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Al 16′ la Juventus si porta già sull’ 1-0 e pochi minuti più tardi, esattamente al 20′, ci sarà l’episodio che delineerà le sorti del match, Cerci infatti perderà la lucidità rifilando un calcetto nel “di dietro” a De Ceglie reo di averlo strattonato. Questa volta Bergonzi è aiutato dal suo assistente che segnala l’accaduto e per l’attaccante il rosso è inevitabile. La Fiorentina sarà costretta a giocare per più di un’ora in dieci uomini. La Juventus forse più cinica della stagione ne approfitta e infatti al 29′ Vucinic lavora una gran palla per per Vidal che colpisce al volo, Boruc respinge ma nulla può sul secondo tentativo a rete dello stesso giocatore cileno. 2-0 e si va negli spogliatoi. Al rientro in campo, dopo un timido tentativo di reazione d’orgoglio per i Viola con le numerose discese di Vargas che si traducono in un nulla di fatto è  Marchisio che al 56′ spegne le speranze viola e innesca le proteste sugli spalti all’indirizzo dei Della Valle. Anche in questo caso la rete trova la firma di Vucinic servendo il “principe” che nient’altro può fare se non mettere comodamente in rete di testa. Una timida reazione della Fiorentina si ha sul tiro di sinistro di Lazzari che Buffon devia quel tanto che basta per fargli scheggiare il palo. Pericolo passato per la Juve che ancora a testa bassa riacutizza i dolori dei toscani già impegnati sugli spalti a contestare squadra, tecnico e dirigenza, con la quarta rete. Vucinic questa volta serve Pirlo che con un tocco sotto batte Boruc. Nel finale c’è gloria per il primo gol bianconero di Padoin entrato a rilevare Vidal. Un tiro deviato del centrocampista bresciano si trasforma in assist per l’ex atalantino che da due passi infila in rete per il risultato definitivo di 5-0.

    Conte voleva una reazione dei suoi che hanno accontentato nel migliore dei modi le richieste del tecnico. Il segnale per il Milan è chiaro, la Juve non molla e si appresta ad arrivare ai prossimi due importanti appuntamenti (con il Milan in Coppa Italia e con l’Inter in campionato) con il morale alto ed una ritrovata condizione fisica.
    Per la Fiornetina invece si aspetta una reazione repentina per uscire fuori dal pericolo zona calda che rimane a 7 punti dalla terzultima. Già nel pomeriggio è fondamentale guardare il risultato di Lecce-Palermo.

    Video Fiorentina Juventus 0-5 highlights Youtube
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  • Nesta raggiungerà Pirlo alla Juventus?

    Nesta raggiungerà Pirlo alla Juventus?

    Alessandro Nesta potrebbe seguire le orme dell’ex compagno di squadra Andrea Pirlo, secondo Tuttosport infatti, il difensore in scadenza di contratto a termine di questa stagione sarebbe sul taccuino di Marotta per il calciomercato Juventus 2012 per dar quella dose in più di esperienza in difesa in vista della prossima stagione e sopratutto per il ritorno in Champions League.
    Il Milan ha praticamente già trovato il sostituto di Nesta, acquistando in estate Mexes e aspettandolo fino a proporlo sistematicamente al fianco di Thiago Silva in coppia e in campionato, un po’ come avvebbe con Van Bommel che rubò il posto a Pirlo nella scorsa stagione, il rinnovo in rossonero non è poi cosi scontato. Nesta potrebbe dunque decidere di trasferirsi allo Juventus Stadium per un ultimo importante periodo della sua gloriosa carriera e nel contempo inserirsi in un progetto, quello bianconero, che prevede la conquista di grandi trofei nei prossimi anni, e aggiungerli alla sua già ricca bacheca da calciatore.

    Nesta alla Juve dopo Pirlo? | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Particolare non trascurabile è la profonda amicizia che lega Nesta a Pirlo che erano anche compagni di stanza nei ritiri e che ora potrebbero tornare a farlo nella Juventus. Al momento è un’idea, proprio come lo era all’inizio di un’anno fa quella per Pirlo. E tutti sappiamo come è andata a finire poi. Nesta deciderà quindi a breve il da farsi e aspetterà segnali dai piani alti di via Turati, che al momento non si vedono, e dovrà decidere se smettere di giocare oppure se chiudere la carriera al Milan, se scartasse le due ipotesi allora potrebbe seguire davvero le orme del suo amico Pirlo.

    Se l’acquisto di Nesta garantirebbe la tanto agognata qualità ed esperienza in difesa dall’altro potrebbe far storcere il naso ai tifosi che dopo aver accettato e osannato l’arrivo di Pirlo iniziano a temere in un calciomercato Juventus orientato a giocatori avanti con l’età e in scadenza di contratto.

  • Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Mancano appena un centinaio di giorni all’inizio di Euro 2012  in Polonia e Ucraina ma già, complice anche gli ultimi test amichevoli, ci sono già i primi pronostici. Ovviamente la favorita numero uno è la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, inserita tra l’altro nel girone dell’Italia insieme a Croazia ed Irlanda. Le Furie rosse al momento attraversano uno stato di grazie, e il 5-0 inflitto al Venezuela nell’ultima uscita ne è la controprova. Del Bosque dal canto suo ha tantissimi uomini di alto livello a disposizione potendo contare prima di tutto sul numeroso gruppo del Barcellona. Basti pensare che ieri sera ha lasciato fuori uno come Xavi, titolare in qualsiasi squadra di club o nazionale del mondo. Per il resto accanto ai soliti noti ecco spuntare Soldado, autore di un’ottima stagione sin qui e che, al ritorno dopo tanti anni in Nazionale, ha siglato una tripletta. Per gli iberici, dunque, tutto sembra girare al meglio.

    Spagna © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images

    Come al solito una squadra dalla quale ci si attende tantissimo è la Germania, capace di sorprendere quando non parte favorita e di farsi trovare pronta quando inizia le manifestazioni con i pronostici dalla propria parte. Non tragga in inganno il ko rimediato contro la Francia ieri sera: per Klose e compagni era il primo ko negli ultimi dodici mesi ed è inoltre arrivato complice anche una serie di pesanti assenze. Stranamente però, rispetto al passato, la formazione teutonica sembra ballare un po’ dietro.

    Da tenere d’occhio ovviamente l’Olanda, capace in settimana di vincere contro l’Inghilterra. Ma al di là di tale successo, la formazione di Van Marwijk sembra quella con il maggiore potenziale offensivo. In particolare se Van Persie e Sneijder ritroveranno la migliore forma in vista dell’appuntamento di Polonia e Ucraina. Da migliorare invece il rendimento del reparto arretrato. Ovviamente nel novero delle possibili vincitrici va inserita l’Italia. Al contrario dell’Olanda la formazione di Prandelli sembra avere qualche problemino in fase avanzata. Gli Azzurri infatti sembrano da non poter prescindere, per via del loro gioco, da Balotelli, considerando che Rossi attualmente è ancora ai box per via del grave infortunio patito qualche mese fa. A patto che, dal punto di vista comportamentale, cominci a cambiare. Molto però ruota attorno a Pirlo: è lui a dare luce alla manovra. In difesa, se si riuscirà a trovare la giusta quadratura, non ci dovrebbero essere problemi. D’altronde il blocco più importante è quello della Juventus, la squadra che ha subito meno gol di tutte in campionato.

    Sembra aver perso qualcosina, dopo l’addio di Fabio Capello, la nazionale dell’Inghilterra. Una squadra forse troppo “vecchia” e molto dipendente da Rooney. Per i Leoni il cammino non sarà facile. Occhio invece alla Francia, nazionale che sta cambiando parecchio svecchiando una rosa rimasta sino a poco tempo fa ancorata a troppi senatori che avevano fatto il proprio tempo. Ribery a parte, nonostante l’età ancora al top, c’è il talento di Nasri da tenere d’occhio, così come altri giocatori emergenti come Giroud, Cabaye e M’Vila. Per Blanc dunque c’è la possibilità di poter contare su una rosa giovane e vogliosa di emergere. Sin qui le big.

    Non è escluso poi che possano uscire fuori delle sorprese. Tra queste la prima è il Portogallo, inserita in questo gruppo solo perché negli ultimi tempi ha dimostrato qualche difficoltà di troppo nonostante un talento cristallino quale quello di Cristiano Ronaldo. Occhio anche alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic, anche se dovrà vedersela contro avversarie piuttosto difficili nel proprio girone.