Tag: andrea mandorlini

  • Comi risponde a Cacia: è pari tra Reggina e Verona

    Comi risponde a Cacia: è pari tra Reggina e Verona

    Termina in parità l’anticipo di Serie B. Reggina-Verona  regala un 1-1 che permette alle due compagini di dividersi la posta in palio trovando un gol per tempo, risultato giusto considerando quanto visto in campo con i veneti meglio nella prima frazione di casa ed i calabresi che invece hanno mostrato qualcosina in più nella ripresa. Decisivi i due centravanti: Cacia, ex di turno, ha portato avanti gli ospiti mentre nel finale Comi ha ristabilito la parità. Un mezzo passo falso che rischia di allontanare nuovamente gli uomini di Mandorlini da Sassuolo e Livorno mentre dall’altro lato per la Reggina è un pareggio da accogliere positivamente non tanto per la classifica quanto per il morale considerando che finalmente è arrivato un risultato positivo anche contro una grande, cosa che potrebbe essere da stimolo in vista della seconda parte della stagione. Nessuna sorpresa in campo con le due squadre che si presentano con gli undici annunciati alla vigilia. Che Cacia sia in serata positiva lo si capisce già dopo 8’ quando di testa va vicino al gol del vantaggio.

    La Reggina dall’altro lato fa leva sull’esperienza e sull’agilità di Di Michele che però non riesce mai a pungere davanti alla porta avversaria. Ma al 24’ la storia della partita cambia: cross di Hallfredsson e colpo di testa di Cacia che insacca alle spalle di Baiocco. Un gol firmato da due ex amaranto che cosi permettono agli ospiti di andare avanti nel punteggio. Il Verona controlla e i calabresi ci provano, prima della fine del tempo, con Di Michele, ma Rafael è bravo a sventare il pericolo. Nella ripresa, dopo un intervento risolutore di Baiocco su Sgrigna, comincia a macinare gioco la Reggina. Sugli sviluppi di una punizione concessa per fallo su Barillà è Di Michele a colpire la traversa a seguito di una grande mischia scatenatasi in area.

    La Reggina esulta dopo il gol di Comi © Maurizio Lagana/Getty Images
    La Reggina esulta dopo il gol di Comi © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il match comincia a salire di intensità vivendo di rapidi coinvolgimenti di fronte, con Hallfredsson ispiratore della manovra ma anche finalizzatore da una parte, mentre dall’altra gli amaranto ci mettono tanta buona volontà ma poca precisione. Martinho e Laner sono le mosse di Mandorlini che fa cosi uscire Gomez e Bacinovic. Dall’altro lato Dionigi risponde con Bombagi. Sgrigna ha una buona opportunità per mettere a segno il 2-0 e non la sfrutta. E cosi Comi, al 28’, la mette dentro con un preciso colpo di testa sotto l’incrocio. Fischnaller e Armellino rilevano Comi e Colucci tra i padroni di casa. Di Michele è scatenato ma come al solito pecca nella conclusione a rete. Mandorlini intanto opta per Cocco ma negli istanti conclusivi è la Reggina a collezionare una palla gol con Armellino che arriva di un soffio in ritardo sull’assist di Rizzato.

    Finisce cosi con un pareggio che forse accontenta di più i padroni di casa mentre gli ospiti rischiano di vedersi un’altra volta distanziati dal duo di testa. Il cuore della Reggina dunque alla fine ha riequilibrato quella differenza, vista anche al Granillo, sul piano tecnico rispetto ai veneti che ancora una volta falliscono nel momento del possibile aggancio alle primissime posizioni.

    Le immagini video di Reggina-Verona
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  • Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Dopo un esordio 2013 scoppiettante con terreno guadagnato su Sassuolo e Livorno, il Verona scende nuovamente in campo ospite della Reggina. Un match tra squadra che navigano in acque diverse e che hanno ambizioni diametralmente opposte. I veneti sembrano essere in ascesa e cercano il colpaccio per rimanere attaccata alle altre due battistrada, mentre gli amaranto sono coscienti che per trovare la salvezza bisogna fare punti anche in match proibitivi come quello di stasera. Per quanto riguarda gli amaranto Dionigi deve rinunciare a Lucioni, fermo per un brutto infortunio alla spalla. Al suo posto Di Bari. Per il resto formazione fatta con Hetemaj che ha vinto il duello con Armellino e Comi quello con Fischnaller. Alla prima presenza con la maglia dei calabresi l’ultimo arrivato Antonazzo.

    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Davanti a Baiocco dunque difesa composta da Adejo, Freddi e Di Bari. In mezzo al campo Hetemaj, Colucci e Barillà con Antonazzo e Rizzato esterni. In avanti Di Michele e Comi. Dall’altra parte Mandorlini deve rinunciare solamente ad Albertazzi, avendo cosi a disposizione il resto della rosa. Nel solito 4-3-3 dell’allenatore veneto, stasera squalificato e sostituito in panchina da Bordin, davanti a Rafael ci sarà una difesa formata da Moras e Maietta centrali con Cacciatori e Martinho laterali. In mezzo al campo Jorginho, Bacinovic e Halfredsson mentre in avanti Gomez e Sgrigna saranno di supporto a Cacia, ex (sono in due considerando anche l’islandese Hallfredsson) con il dente avvelenato non essendosi lasciato nel migliore dei modi con la compagine calabrese ai tempi di Novellino.

    Le probabili formazioni di Reggina-Verona:
    REGGINA (3-5-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Di Bari; Antonazzo, Hetemaj, Colucci, Barillà, Rizzato; Di Michele, Comi. Allenatore: Dionigi.
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna. Allenatore : Mandorlini (squalificato).

  • Verona sul mercato a caccia di esperienza per la Serie A

    Verona sul mercato a caccia di esperienza per la Serie A

    Una campagna acquisti, quella estiva, piuttosto importante considerando che si parla di Serie B. Ma al Verona tutto ciò non è stato sin qui sufficiente per accaparrarsi uno dei due posti che porta dritti in Serie A. Sassuolo e Livorno si sono dimostrate più forti ma gli scaligeri non mollano e si tuffano sul mercato di gennaio, consci di poter dire ancora la propria. Nessun affare in entrata ancora concluso in maniera ufficiale, ma sono diverse le piste che la dirigenza veneta sta seguendo, alcune delle quali appaiono vicine a concretizzarsi.

    Su tutte quelle che concernono due elementi attualmente in forza al Torino ma ormai prossimi a vestire il gialloblu: si tratta dell’esperto difensore Alessandro Agostini, una vita al Cagliari e adesso pronto a lasciare il Piemonte visto il suo impiego con il contagocce, e dell’attaccante Alessandro Sgrigna, 32 anni, anch’esso impiegato poco da Ventura e pronto a ritornare in quella Serie B che l’ha visto protagonista diverse volte nel corso della sua lunga carriera, già in Veneto a più ripresa ma con la casacca del Vicenza. Ma non è finita qui: nonostante un attacco atomico, con Cacia superlativo in questo senso, si sta pensando ad un altro colpo per la zona offensiva del campo.

    Interessa infatti il palermitano Franco Brienza, elemento di indiscutibile esperienza per la categoria. Ed è proprio tale caratteristica che i veneti hanno sin qui cercato nel loro mercato, eccezion fatta per il giovane Daniele Ragatzu, arrivato dopo l’addio al Cagliari ma che potrebbe essere girato in prestito ad un’altra squadra di Serie B. A fronte di arrivi però non mancano le partenze. Ufficiale quella del terzino Matteo Abbate alla Pro Vercelli, operazione questa che di fatto ha preannunciato l’arrivo, in quella stessa posizione, di Agostini. Rispetto a quest’ultimo potrebbe fare invece un percorso inverso l’attaccante Emanuele Rivas che piace molto ai granata. Con le valigie in mano anche Cocco, la cui destinazione privilegiata sembra essere Novara.

    Alessandro Sgrigna &copy: Maurizio Lagana/Getty Images
    Alessandro Sgrigna &copy: Maurizio Lagana/Getty Images

    L’innesto di Sgrigna inoltre potrebbe voler significare l’addio del bulgaro Bojinov: sull’ex attaccante della Juventus ci sarebbe l’interesse di diverse squadre estere. Insomma un gennaio movimentato per la truppa di Mandorlini il quale ha chiuso il 2012 con un invidiabili primato, ovvero l’essere la sua l’unica squadra dalla Serie A alla Lega Pro imbattuta tra le mura amiche. L’obiettivo di inizio stagione, ovvero il salto nel massimo campionato nazionale, appare possibile, ma gli investimenti societari in questo mercato di riparazione fanno capire come gli scaligeri vogliano centrare uno dei primi due posti senza passare dall’imprevedibile lotteria dai play off che spesso sorprende le squadre meglio piazzate in campionato.

    La differenza, almeno con il Livorno, non sembra essere tanta, e con questi aggiustamenti di esperienza per la categoria tutto potrebbe rivelarsi più semplice. Serve presumibilmente una maggiore continuità rispetto a quella sin qui dimostrata: spesso infatti sono arrivati dei tonfi impensabili alla vigilia, e ciò anche dal punto di vista del morale ha rallentato un po’ la corsa e gli obiettivi di una squadra spinta da una tifoseria numericamente sempre massiccia sia in casa che in trasferta.

  • Mandorlini recidivo, singolare squalifica e penitenza

    Mandorlini recidivo, singolare squalifica e penitenza

    Eravamo abituati alle squalifiche convenzionali attribuite dalla Commissione Disciplinare nei confronti di allenatori e calciatori che si rendevano protagonisti di episodi non conformi alle regole: alcuni turni di stop lontano dal campo di gioco e, magari, nei casi più gravi anche un’ammenda pecuniaria giusto per rimarcare meglio il concetto e cercare di creare un deterrente per la reiterazione delle “scorrettezze”. Questa volta, però, la decisione della Disciplinare appare realmente “originale” ed insolita, e riguarda Andrea Mandorlini, il tecnico dell’Hellas Verona.

    Mandorlini, infatti, lo scorso 20 Ottobre nel pre-partita del match tra il Verona ed il Livorno si era reso protagonista di una infelice intervista in cui pronunciò alcune parole contro la città toscana e la squadra ma, in particolare, riferite agli abitanti: “Odio i Livornesi”, completando e rendendo maggiormente esplicito il suo “pensiero” con un dito medio alzato all’indirizzo della curva Picchi dopo la rete del 2-0 realizzata dal suo Verona.

    Mandorlini, squalifica singolare | © Dino Panato/Getty Images
    Mandorlini, squalifica singolare | © Dino Panato/Getty Images

    Dopo quell’episodio, ne era stata informata la Procura della Federcalcio ed, ora, si è giunti alla punizione che si può considerare composta da due “parti”: una squalifica fino al 31 Gennaio ed un’ammenda da ventimila euro – e fin qui la parte “convenzionale” del provvedimento – ed, una volta scontata la squalifica, per le successive sette gare ossia per circa quaranta giorni, dovrà impegnarsi a ribadire nelle interviste pre e post partita che rilascerà di credere “fortemente nei valori sportivi”.

    Una sorta di mantra, da ripetere in maniera costante per “redimere” i propri peccati, per espiare la colpa e purificare lo spirito facendo propri i sani valori sportivi che conducono ad un comportamento più appropriato per un tecnico che spesso si è reso protagonista di episodi discutibili, tra cui il coro contro i “terroni” all’indirizzo dei tifosi salernitani: un metodo di certo molto inconsueto che, però, potrebbe fare scuola ed essere adoperato anche in altre circostanze simili. Quel che è certo, però, è che resta l’impressione di una decisione realmente strana, che potrebbe essere ricondotta ai metodi adoperati dalle dittature più ferree per inculcare ai dissidenti il pensiero predominante.

    Resta da scoprire se dopo tale “pena” Andrea Mandorlini avrà realmente capito la lezione…

  • Djokovic sorprende il Verona. Cesena, punto d’oro al Bentegodi

    Djokovic sorprende il Verona. Cesena, punto d’oro al Bentegodi

    Spreca una ghiottissima chance il Verona di Mandorlini fermato in casa sull’1 a 1 dal Cesena. Per gli scaligeri sfuma cosi la possibilità di agganciare il Sassuolo dal quale adesso si rischia di subire un altro allungo. Un punto d’oro in chiave salvezza per i romagnoli salvati dalla prodezza di Djokovic che ha reso cosi vano il vantaggio veneto di Rivas. Per quanto concerne le due formazioni scese in campo Mandorlini come al solito schiera i suoi con il 4-3-3 nonostante l’assenza del capocannoniere Cacia, squalificato. In attacco agiscono Juanito, Rivas e Cocco. Dall’altro lato qualche grattacapo di troppo per Bisoli il quale si affida ad un’unica punta che è Graffiedi ma con un centrocampo piuttosto folto.

    Comincia molto meglio il Verona che già dopo un quarto d’ora passa: Hallfredsson imbecca Rivas il quale si inserisce dalla sinistra e con un gran tiro sul secondo palo infila l’estremo difensore ospite Belardi. Il Cesena tuttavia non riesce a reagire e l’iniziativa resta in mano al Verona che poco prima della mezz’ora trova il raddoppio con Cocco ma l’arbitro annulla per un fuorigioco molto contestato. Sul finire di tempo si fa notare anche Juanito ma il suo cross a centro area non trova nessuno pronto alla conclusione a rete.

    Il Verona esulta
    L’esultanza del Verona © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa è un altro Cesena e dopo 8’ arriva il gol del pareggio: dalla distanza Djokovic di sinistro mette la sfera sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Rafael. Il Verona non ci sta e le tenta tutte, con Juanito che prova a risolvere più volte la contesa senza mai tuttavia trovare l’acuto vincente prima di piede poi di testa. Alla fine ne vien fuori un punto d’oro per l’opportunista Cesena mentre per il Verona è un passo falso inatteso proprio nel momento in cui si sognava l’aggancio in vetta.

    Le immagini video di Verona-Cesena:
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  • Serie B, il big match va al Verona. Modena di misura sulla Juve Stabia

    Serie B, il big match va al Verona. Modena di misura sulla Juve Stabia

    Un gol a gara nei due posticipi della tredicesima giornata di Serie B. La partita più attesa dell’intero campionato va al Verona che batte 1-0 il Sassuolo accorciando cosi la classifica e portandosi a tre punti dalla vetta. Nell’altro anticipo il Modena ha la meglio sempre per 1-0 della Juve Stabia.

    MODENA-JUVE STABIA 1-0
    Vittoria nel finale di partita per il Modena che grazie ad un gol di Ardemagni ha la meglio contro una delle migliori squadre del momento, la Juve Stabia. Gli emiliani grazie a questi tre punti salgono al sesto posto, in piena zona play off dunque. Nel primo tempo comincia meglio la Juve Stabia che già al 20’ ci prova con Cellini ma il portiere Colombi con una grande uscita sventa tutto. Il Modena è tutto in due azioni di rimessa targate Nardini e Zoboli che però non portano a nulla di concreto. Nella ripresa i campani vanno subito vicinissimi al gol con Acosty che da ottima posizione centra in pieno la traversa.

    Marcolini getta nella mischia Moretti nel tentativo di correggere la sua squadra sin lì non brillante e alla fine i risultati si vedranno. Intanto un’incursione di Improta mette i brividi ai Canarini che al 39’ passano: Greco, da poco entrato, appoggia il pallone per Ardemagni che non ha problemi a battere Nocchi. Un gol comunque viziato da un tocco di mano di Greco. La Juve Stabia a questo punto non riesce a fare nulla incassando cosi tre punti di platino.

    Le immagini di Modena-Juve Stabia
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    Il Verona esulta
    Il Verona applaude i propri tifosi dopo la vittoria sul Sassuolo © Dino Panato/Getty Images

    VERONA-SASSUOLO 1-0
    Tre punti pesantissimi per il Verona che piega il Sassuolo grazie ad un gol di Gomez e si riprende il secondo posto in classifica. Ma non è stato facile per gli scaligeri che l’hanno spuntata al termine di una bella gara giocata davanti ad oltre 18 mila spettatori. Mandorlini recupera Moras e preferisce Laner a Bacinovic. Nel Sassuolo a sorpresa fuori Catellani e Boakye. In avvio meglio gli emiliani almeno in termini di predominio territoriale ma la prima chance è tutta veneta con Cacia che gira al gol un pallone servitogli da Grossi. Poco dopo Laner avrebbe una ghiotta chance a tu per tu ma non riesce a superare Pomini.

    Dall’altra parta la reazione arriva quasi immediata ma Pavoletti davanti a Rafael manca la zampata del possibile vantaggio. Non sbaglia invece Gomez al 42’ quando sugli sviluppi di un corner raccoglie alla grande una sponda di Maietta depositando in rete. Nella ripresa il Sassuolo prova a fare la gara ma per mezz’ora la meglio occasione è quella di Hallfredsson ben respinta da Pomini. I veneti sono temibili nelle ripartenza ma anche sprecano con Cacia e Hallfredsson. La difesa però regge e il Sassuolo, alla seconda sconfitta stagionale, non può più fare nulla. Adesso le distanza in classifica tra le due formazioni sono di appena tre punti, per la gioia non solo del Verona ma anche del Livorno.

    Le immagini di Verona-Sassuolo
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  • Serie B, oggi doppio posticipo. Verona-Sassuolo promette spettacolo

    Serie B, oggi doppio posticipo. Verona-Sassuolo promette spettacolo

    Due posticipi di fuoco in questo turno di Serie B: alle 19 Modena e Juve Stabia si giocano punti d’oro in ottica play off, con i Canarini che sanno di non poter sbagliare per non perdere terreno mentre i campani sono lanciatissimi. Alle 21 però la partita che rappresenta la madre di tutte le sfide stagionali: al Bentegodi il Verona affronta il Sassuolo, capolista indiscussa di questo campionato che farà cosi visita a quella che sembra la rivale più accreditata per il primato.

    MODENA-JUVE STABIA
    Un Modena a caccia del riscatto e senza successi da ben quattro partite ha necessità di vincere contro la Juve Stabia, capace nelle ultime sei giornate di vincere cinque volte arrendendosi solo alla capolista Sassuolo. In vista di questa sfida Marcolin recupera Signori che rientrerà al posto di Moretti mentre in avanti largo a Pagano e Lazarevic che agiranno a supporto di Ardemagni. Dall’altro lato Braglia, che curiosamente giocherà in uno stadio “omonimo”, dovrà rinunciare a Mbakogu infortunato e Figliomeni squalificato. Acosty e Murolo verranno schierati in sostituzione degli stessi.

    Le probabili formazioni di Modena-Juve Stabia:
    MODENA (3-4-3): Colombi; Gozzi, Zoboli, Perna; Nardini, Dalla Bona, Signori, Minarini; Pagano, Ardemagni, Lazarevic. Allenatore: Marcolin.
    JUVE STABIA (4-3-3): Nocchi; Baldanzeddu, Murolo, Scognamiglio, Gorzegno; Genevier, Mezavilla, Caserta; Erpen, Cellini, Acosty. Allenatore: Braglia.

    Sassuolo
    Sassuolo atteso da un match difficile © Dino Panato/Getty Images

    VERONA-SASSUOLO
    Il giorno della grande sfida è arrivato. Stasera al Bentegodi in campo Verona e Sassuolo per quello che rappresenta il big match dell’intero campionato. Il team neroverde mira deciso ai tre punti per allungare ancora di più ma dall’altro lato c’è un Verona che ha momentaneamente perso il secondo posto in classifica e che mira a riconquistarlo. Mandorlini recupera il portiere Rafael ma convive con il doppio dubbio legato a Moras e Hallfredsson, convocati ma non al top. Tanto che il primo dovrebbe cominciare dalla panchina. Dall’altro lato torna Missiroli in mezzo al campo con Valeri che sembra favorito su Chibsah per una maglia da titolare. Per il resto non dovrebbero esserci sorprese.

    Le probabili formazioni di Verona-Sassuolo
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Ceccarelli, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Grossi. Allenatore: Mandorlini.
    SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Gazzola, Marzorati, Terranova, Longhi; Valeri, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Pavoletti, Boakye. Allenatore: Di Francesco.

  • Serie B, Raimondi al 94′ stende il Verona

    Serie B, Raimondi al 94′ stende il Verona

    Si decide allo scadere il derby Padova-Verona, anticipo dell’ottava giornata di Serie B. A spuntarla sono i padroni di casa che grazie ad un gol del giovane Raimondi riescono a vincere 2 a 1 un confronto ormai destinato al pareggio. E’ questa la prima sconfitta stagionale per gli scaligeri di Mandorlini che rischiano di perdere quota in classifica in caso di successo delle rivali in campo tra oggi e lunedì. Tre punti d’oro per i biancoscudati di Pea che continuano a risalire in classifica e che potrebbero trarre grosso giovamento in termini psicologici da questo successo.

    D’altronde alla vigilia del campionato era stata allestita una squadra per puntare almeno ai play off e nonostante l’avvio stentato adesso l’obiettivo sembra essere raggiungibile. Tornando alla partita non ci sono grosse sorprese nei due schieramenti iniziali con Pea che getta nella mischia Farias dietro le due punte al posto di Zè Eduardo. Dall’altra parte invece Mandorlini esclude Carrozza, dirottato in panchina, inserendo al suo posto Cacia. Ed è proprio quest’ultimo il primo a farsi pericoloso dopo 6’ con un bel colpo di testa sul quale però il giovane Silvestri, schierato al posto dello squalificato Anania, si fa trovare pronto mettendo in calcio d’angolo.

    Diego Farias © Dino Panato/Getty Images

    Ma sugli sviluppi del corner, dopo un tiro di Gomez respinto dalla difesa, ecco che Hallfredsson da due passi non sbaglia per il gol del vantaggio scaligero. Un avvio non certo positivo per il Padova che si riorganizza e al 19’ ci prova con Cutolo ma Rafael è attento e sventa la minaccia. Da questo momento in poi i padovani salgono di tono e poco dopo la mezz’ora centrano il pareggio: incursione di Renzetti sulla corsia laterale e palla bassa al centro per Farias che non ha problemi a superare Rafael. Tutto da rifare per il Verona che prima della fine del tempo ci prova con Maietta, ma gli esiti non sono entusiasmanti.

    Nella ripresa la gara, almeno dal punto di vista dello spettacolo, si infiamma. Meglio il Verona in avvio grazie a Gomez e Hallfredsson ma Silvestri non si fa sorprendere. Risponde Granoche di testa, ma senza fortuna. Solo a questo punto Mandorlini decide che è l’ora di far scendere in campo Carrozza per Rivas ed è proprio il neo entrato a concludere a rete, cosa che di li a qualche minuto farà anche Viviani. Il match è un tourbillon di emozioni e anche i cambi faranno la loro parte.

    Mandorlini punta tutto su Abbate e Bojinov al posto di Hallfredsson e Martinho mentre Pea inserisce Ze Eduardo e l’esordiente Raimondi per Cutolo e Farias. Viviani e Cacia tengono alta la concentrazione con due conclusioni a pochi giri di lancette dalla fine ma la gara sembra avviata verso un pareggio finale. Sembra appunto visto che nel corso del 4’ di recupero Raimondi sfugge via a Moras sulla corsia laterale e dopo essersi accentrato con un bel tiro beffa sul palo opposto Rafael. Una rete che manda in visibilio l’Euganeo ma anche il 22enne Raimondi che ricorderà a lungo questo match.

    Padova-Verona 2-1 video highlights
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  • Serie B, ostacolo Padova per il Verona. Pea si affida a Cutolo

    Serie B, ostacolo Padova per il Verona. Pea si affida a Cutolo

    E’ il derby veneto Padova-Verona l’anticipo dell’ottava giornata del campionato di Serie B. Un modo niente male per dare l’avvio a questo turno visto che di fronte ci saranno due squadre in forma. Quella di Pea, dopo un pessimo inizio, nelle ultime giornate sembra essersi ripresa e punta decisa a conquistarsi un posto in zona play off. Dal canto suo il Verona di Mandorlini sino al momento è imbattuto e fuori casa è riuscito a fare grandi cose. Dunque ci sono tutte le credenziali affinché all’Euganeo si assista ad una sfida equilibrata e con tanto spettacolo, considerando che anche sotto questo punto di osservazione le due compagini sino al momento non si sono risparmiate.

    Fulvio Pea dal canto suo deve fare i conti con qualche assenza. Agli infortunati Babacar, Nwankwo e Gallozzi si è aggiunto il portiere Anania, appiedato per due turni dal giudice sportivo. Cosa questa che lancerà tra i pali il giovane Silvestri, che già ha collezionato un paio di apparizione in questa stagione. Ma non mancano i dubbi all’allenatore biancoscudato: in tre infatti si giocano due maglie e sono Zè Eduardo, Farias e Cutolo, con gli ultimi due che sembrano essere in vantaggio sul primo. Nel 3-4-1-2 predisposto da Pea dunque davanti a Silvestri ci sarà una retroguardia composta da Cionek, Piccioni e Trevisan.

    Aniello Cutolo © Dino Panato/Getty Images

    In mezzo al campo Viviani e Cuffa con Rispoli e Renzetti esterni. Farias dovrebbe agire dietro le due punte Granoche e Cutolo. Dall’altro lato Mandorlini deve far fronte a due sole defezioni, ovvero quelle di Bacinovic e Cocco. Per il resto tutti a disposizione e un solo dubbio da sciogliere. E’ in avanti dove Carrozza, Bojinov e Rivas si giocano una maglia da titolare, ma il primo è favorito. Nel suo 4-3-3 dunque Mandorlini dovrebbe schierare Rafael tra i pali, davanti a lui Moras e Maietta centrali con Cacciatore e Martinho laterali. In mezzo al campo Laner, Jorginho e Hallfredsson mentre in avanti ecco il trio Gomez, Cacia, Carrozza.

    Le probabili formazioni di Padova-Verona:
    PADOVA (3-4-1-2): Silvestri; Cionek, Piccioni, Trevisan; Rispoli, Viviani, Cuffa, Renzetti; Farias; Cutolo, Granoche. In panchina: Maniero, Feltscher, Legati, Ze’ Eduardo, De Vitis, Galli, Raimondi. Allenatore: Pea
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Carrozza. In panchina: Berardi, Abbate, Ceccarelli, Crespo, Grossi, Rivas, Bojinov. Allenatore: Mandorlini

  • Serie B, negli anticipi vince solo la Ternana. Verona bloccato dal Novara

    Serie B, negli anticipi vince solo la Ternana. Verona bloccato dal Novara

    Grandi sorprese nei due anticipi del venerdì. A Empoli passa la Ternana che centra cosi il primo successo stagionale. Crisi nera invece per i toscani, sempre più giù in classifica. Al Bentegodi invece il Verona vede svanire sul filo della sirena la terza vittoria stagionale di fila. Merito di un Novara che non ha mai smesso di crederci.

    EMPOLI-TERNANA 0-2
    Primo acuto per la Ternana di Mimmo Toscano che anche grazie alla fortuna riesce ad espugnare il Castellani di Empoli per 2 a 0 al termine di un match dove le emozioni non sono mancate. Rossoverdi premiati da un autogol e salvati da tre legni con l’Empoli che invece racimola la terza sconfitta consecutiva condita da un passivo di 9 gol. Ma nemmeno ciò sembra far traballare la panchina del tecnico Sarri come confermato al termine del match dal presidente dei toscani Fabrizio Corsi. Che per l’Empoli sia una giornata no lo si capisce dopo un quarto d’ora quando Vitale mette in mezzo un cross senza grosse pretese ma Pratali in spaccata anticipa tutti, compreso il proprio portiere Dossena, depositando maldestramente in rete.

    La reazione dell’Empoli è veemente ma la Ternana, aiutata dalla fortuna, si difende. Tre le traverse colpite dagli uomini di Sarri con Moro e Saponara (due volte) ma gli umbri sono lesti ad approfittarne in contropiede con il neo entrato Dumitru, ex di turno, il quale sfrutta un errore di Tonelli e deposita alle spalle di Dossena. Lo stesso marcatore, poco dopo, si fa espellere per un fallo evitabilissimo su Pratali.

    Masahudu Alhassan © Gabriele Maltinti/Getty Images

    VERONA-NOVARA 1-1
    Si ferma a due la striscia di vittorie consecutive per il Verona che spreca cosi la grossa chance concessagli dal calendario di poter disputare il quinto turno in casa a differenza delle tre di testa impegnate domani in trasferta. Merito di un Novara che ci ha creduto sino all’ultimo agguantando quel pareggio per 1 a 1 che se da un lato non gli permette di volare in classifica dall’altro però gli fa aumentare la convinzione dei propri mezzi. Davanti ad un pubblico piuttosto numeroso rispetto a diversi campi di Serie B i padroni di casa passano subito in vantaggio.

    Hallfredsson dimostra grande visione di gioco nel servire in profondità Martinho, schierato al posto di Bojinov, e lo stesso attaccante scaligero non sbaglia con un bel diagonale. Il Verona fa la gara, con Hallfredsson che sfiora il raddoppio ma sul finire di primo tempo per due volte i piemontesi di Tesser sono pericolosi: prima ci prova Gonzalez ma il tiro termina di poco a lato mentre Lazzari si fa fermare da un super Rafael che si ripete su Piovaccari. Nella ripresa Mandorlini si gioca la carta Laner ma è la formazione ospite a cercare il pari ma senza grossa convinzione nonostante gli inserimenti di Buzzegoli, Baclet e Lepiller. Quando il match sembra destinato a terminare sull’1-0 ecco che dalla distanza Alhassan beffa un incerto Rafael per il gol del pareggio. E poco dopo Gonzalez manca di un soffio la segnatura che sarebbe valsa il successo finale in rimonta.