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  • Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Fabio Concato cantava di una “Domenica bestiale”, beh quella andata in scena oggi per quanto riguarda il Motorsport italiano è stata davvero una domenica perfetta e fantastica.

    Dal primo successo con la Ferrari per Sebastian Vettel, che ha aperto la giornata, al ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, accompagnato sul podio da altri due italiani, Dovizioso e Iannone, con moto italiana, la Ducati.

    Insomma il Made in Italy motoristico grazie a Vettel e Rossi ha vissuto una giornata stupenda.

    Partiamo dalla Malesia, dal Gran Premio di Formula Uno che ha visto Vettel portare la Rossa sul gradino più alto del podio.

    Le premesse per una buona gara c’erano tutto, il podio in Australia, la prima fila conquistata in prova a soli 74 millesimi da Lewis Hamilton e con la seconda Mercedes di Rosberg costretta alla seconda fila.

    Sebastian Vettel | Foto Twitter
    Sebastian Vettel | Foto Twitter

    Allo spegnimento del semaforo Vettel ha voluto subito dimostrare a Rosberg chiudendogli ogni pertugio, che per lui passare la rossa sarebbe stata un’impresa. Dopo pochi giri la svolta della gara, Ericsson si gira e rimane nella ghiaia con la sua Sauber, entra la gru e di conseguenza la Safety Car. Durante la neutralizzazione le Mercedes ne approfittano per fare il pit-stop, Vettel no, il tedesco rimane in pista, al comando della gara e con una serie di giri davvero molto veloci, approfitta delle due frecce d’argento imprigionate nel traffico per costruirsi un buon margine. Ci si aspetta un calo delle gomme di Vettel, che si ferma una volta in meno rispetto ad Hamilton e Rosberg, ma questo non accade, il ferrarista guida con dolcezza, non stressa le gomme e al termine dei 56 giri può festeggiare sul traguardo con un Team Radio pieno di gioia e di ringraziamenti. Strepitosa anche la gara di Raikkonen che precipitato in fondo dopo una foratura ad inizio gara, rimonta sino ad ottenere uno strepitoso 4° posto.

     

    Le emozioni venute dalla Malesia in mattinata si amplificano la sera durante la gara della MotoGp in Qatar. Protagonista Valentino Rossi, ma non solo.

    Valentino Rossi | Foto Twitter
    Valentino Rossi | Foto Twitter

    Al via del gran premio Il Dottore parte male e rimane imbrigliato nella mischia, peggio di lui fa Marc Marquez che dopo un contatto finisce in fondo al gruppo (rimonterà ma non oltre al 5° posto), in testa intanto i ducatisti Dovizioso e Iannone insieme a Jorge Lorenzo tentano la fuga. Valentno non ci sta e pian piano, a suon di giri veloci torna sotto e si aggancia al terzetto. Sorpassi a non finire, le Yamaha vanno meglio in trazione, le Ducati sono fulmini in rettilineo. Prima sembra arrendersi Iannone, poi Lorenzo. La sfida si fa a due, Rossi contro Dovizioso. I due italiani non se le mandano a dire, prima passa Valentino, poi Il Dovi risponde ma va lungo e Vale lo ripassa. Insomma si arriva all’ultimo giro con la gara ancora aperta e con Iannone che intanto, alle spalle dei due, si è sbarazzato di Lorenzo. Rossi si porta avanti nell’ultima tornata, Dovizioso ci prova ma non riesce sostanzialmente mai a rispondere. Dopo la Rossa al mattino, trionfa Rossi di sera ma anche la Rossa di Borgo Panigale, oltre a quella di Maranello, può esultare.

    Dopo Sepang anche a Losail torna a suonare l’Inno di Mameli e viste le premesse, questo sembra solo l’inizio di una stagione emozionante, Hamilton e Marquez non saranno d’accordo e torneranno a provare a recitare il ruolo da protagonisti ma siamo certi che il biondino tedesco e l’eterno Vale, non si arrenderanno e ci faranno vivere altre domeniche così, c’è poco da attendere, il 12 aprile F1 e MotoGp torneranno in pista contemporaneamente.

  • Salom e Espargaro padroni ad Aragon. Fenati ko, Iannone 4°

    Salom e Espargaro padroni ad Aragon. Fenati ko, Iannone 4°

    Luis Salom e Pol Espargaro si aggiudicano il Gran Premio di Aragon delle classi Moto2 e Moto3. I due spagnolo trionfano nelle rispettive categorie sul tracciato di casa precedendo Sandro Cortese, sempre più leader della classifica della “vecchia” ottavo di litro, e Marc Marquez, che pur restando saldamente in vetta al Mondiale della Moto2 vede diminuire il suo vantaggio dal connazionale. Giornata non proprio positiva per gli italiani, con Romano Fenati ritirato a causa di un problema alla moto e Andrea Iannone per poco fuori dal podio. Male anche Simone Corsi, che nonostante la pole non è andato oltre la settima posizione.

    MOTO3 – Luis Salom conquista la sua terra andando a vincere il suo secondo GP della carriera dopo quello ottenuto sempre in questa stagione sul tracciato di Indianapolis. Lo spagnolo ha la meglio in una gara tipicamente da Moto3, con ben 12 piloti a giocarsi la vittoria sino alle battute finali di gara. Alla fine è proprio il pilota spagnolo a spuntarla sul tedesco Sandro Cortese, secondo al traguardo ma soddisfatto per aver incrementato il suo ventaggio in classifica sul secondo, che ora è proprio Salom che lo segue però a 51 lunghezze di distanza.

    Pol Espargaro © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Il vincitore della corsa scavalca nel Mondiale Maverick Vinales, approfittando dello stop del pilota spagnolo abbandonato dalla sua moto per un problema meccanico proprio nel giro di ricognizione. Stessa sorte qualche giro più avanti per Romano Fenati, anche lui nel gruppetto dei primi per tutta la gara, ma costretto al ritiro all’ 11esimo giro per un problema alla moto.

    Così a salire sul podio è un altro tedesco, Jonas Folger, che completa una giornata magica per la Kalex KTM che che chiude il week-end spagnolo con due moto a podio.  Quarta posizione per Denny Kent, sempre su KTM, a dimostrazione della netta superiorità della scuderia austriaca ad Aragon, che piazza quattro moto nelle prime quattro posizioni.

    Efren Vasquez chiude in quinta posizione davanti ad Alex Rins, Miguel Oliveira e Louis Rossi. Niccolò Antonelli dopo una bella rimonta  chiude la top-ten in decima posizione alle spalle di Artur Sissis, ma a soli due secondi dalla vetta. Buona anche la prova di Alessandro Tonucci in 12esima posizione.

    MOTO 2 – Come in Moto3 anche in Moto2 trionfa un pilota spagnolo. Questa volta però si tratta di Pol Espargaro che vince cosi la sua terza gara stagionale ridando un pò di speranza alle sue chance iridate. Il pilota spagnolo dopo aver battagliato a lungo con Marc Marquez e Andrea Iannone decide di rompere gli indugi nelle battute finali di gara e approfittando della bagarre tra il leader della classifica e l’italiano riesce a mettere da parte quel secondo e mezzo di distacco dai due rivali che gli permettono di arrivare in solitaria al traguardo e firmare una splendida vittoria in terra di casa.

    Marquez, nonostante la velocità supersonica della sua Suter si attarda per troppo tempo nel duello con un mai domo Iannone che al contrario del suo rivale paga la scarsa velocità della sua moto in rettilineo. E nel finale perde anche la terza posizione in favore di Scott Redding che chiude la sua gara sul gradino più basso del podio. Quinto posto per Bradley Smith davanti a Johann Zarco.

    Delusione invece per il pleman di giornata Simone Corsi che soffre il calo di gomme della sua moto nel finale e non va oltre il settimo posto. Nono Claudio Corti che chiude nella top-ten.

  • Iannone-Spies coppia Ducati Pramac per il 2013

    Iannone-Spies coppia Ducati Pramac per il 2013

    La Ducati Pramac ha ufficilizzato la coppia dei piloti che parteciperà al Mondiale 2013 con la casa satellite di Borgo Panigale. La notizia, che circolava già nell’ambiente da qualche settimana, è stata ufficializzata in giornata, alla vigilia del Gran premio di Misano Adriatico, che domenica sarà teatro del 13esimo appuntamento del Motomondiale, e il duo che farà parte della squadra italiana sarà composto da Andrea Iannone e da Ben Spies.

    Il pilota abruzzese compirà il salto di qualità dopo aver provato per due volte nei test quest’anno la nuova Ducati Desmosedici e a partire dal prossimo anno correrà nella classe regina lasciando senza neanche troppi rimpianti la Moto2 che quest’anno sarà, a meno di clamorosi colpi di scena, terra di conquista di Marc Marquez, anche lui passato in MotoGP con il difficile compito di sostituire il due volte campione del mondo Casey Stoner in sella al team ufficiale Honda Repsol.

    Iannone andrà a formare una coppia tutta italiana con la moto di Bologna e sarà affiancato da Ben Spies, che lascerà la Yamaha ufficiale per far posto a Valentino Rossi. Lo statunitense, dopo una stagione fino a questo momento a dir poco deludente, avrà voglia di rivalsa, e porterà l’esperienza accumulata nei tre anni di Yamaha in MotoGP contando anche sul fatto di aver vinto un campionato del mondo sempre in sella alla moto giapponese in Superbike. I due piloti, nonostante facciano parte di un team satellite, disporranno comunque di materiale ufficiale.

    Andrea Iannone © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La Ducati dunque potrà contare su due delle coppie più forti del campionato. Detto del team satellite, che anche per l’anno prossimo continuerà il rapporto con Pramac che gestirà la squadra, nelle scorse settimane la casa di Borgo Panigale aveva ufficializzato anche la coppia del team ufficiale. Dopo l’addio di Valentino Rossi ha deciso di puntare su uno dei piloti più forti di questa categoria, il forlivese Andrea Dovizioso che molto bene sta facendo in sella alla Yamaha del team Tech 3. L’italiano infatti è l’unico pilota di una moto satellite ad essere salito quest’anno sul podio, per ben 5 volte si è classificato terzo, stracciando il compagno di squadra Cal Crutchlow ma soprattutto “Texas Terror”, che tra cadute e infortuni quest’anno non ne ha combinato una giusta.

    Per quanto riguarda la situazione attuale di Ducati, si saprà in questo week-end se le novità apportate negli ultimi test avranno portato i benefici che da tanto tempo nel team si auspicano, anche se in vista del prossimo anno non ci dovrebbero essere stravolgimenti rispetto alla moto costruita sotto precise indicazioni di Valentino Rossi.

  • Al Sachsenring Marquez e Cortese sempre più leader

    Al Sachsenring Marquez e Cortese sempre più leader

    Moto 2 e Moto 3 dai due volti con in mezzo la MotoGP a fare da spartiacque tra le due categorie minori. La prima ad aprire la giornata motociclistica è stata la Moto 2 con Marc Marquez vittorioso sull’asfalto asciutto del Sachsenring e sempre più leader della classifica iridata. A tre ore di distanza invece ha chiuso la Moto 3, posticipata anche di una mezz’ora a causa di un’acquazzone che ha costretto i piloti a correre su pista bagnata. Vincitore dopo una grande rimonta l’idolo di casa Sandro Cortese che è sempre più leader del Mondiale.

    MOTO 2 – Marc Marquez bissa il successo ottenuto soltanto una settimana fa nel Gran Premio d’Olanda all’Università del Motomondiale ad Assen vincendo anche al Sachsenring, ottava prova del Motomondiale valevole per il GP di Germania. Sul circuito tedesco il campione spagnolo si impone per la quarta volta in stagione, seconda consecutiva appunto, dando lo strattone decisivo per l’allungo nel Mondiale. Complice anche la caduta del suo diretto inseguitore Andrea Iannone scivolato al nono giro mentre si trovava nei tubi di scarico del pilota della Suter Repsol.

    Il pilota italiano, partito decimo rimonta fino alla seconda posizione ma nel tentativo di attaccare Marquez alla prima curva perde l’avantreno della sua moto finendo a terra dando con tutta probabilità un addio alle sue chances mondiali. Peccato perchè su un circuito come il Sachsenring dove poco conta il motore l’abruzzese poteva sicuramente dire la sua. Ripartito dalla 26esima posizione Iannone riesce a guadagnare 10 posizioni, non la 15esima, ultima disponibile per l’acquisizione  di punti mondiali.

    Cosi dopo la caduta di Iannone Marquez si trova a dover affrontare due veterani della categoria, ovvero Mika Kallio e Alex De Angelis, anche lui in grande rimonta dalle retrovie. Ma il passo dello spagnolo è inarrivabile e gli consente di arrivare con oltre due secondi di vantaggio in tranquillità al traguardo. Kallio e De Angelis si giocano la seconda posizione con il sammarinese che tenta l’attacco all’ultima curva arrivando però lungo e cedendo il secondo gradino del podio al rivale.

    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Bella comunque la battaglia dei due ritrovati protagonisti della Moto 2 che hanno dato vita ad una dura lotta fatta di sorpassi e controsorpassi, soprattutto De Angelis che sembra aver trovato un beneficio dal cambio di telaio Suter all’FTR, mentre il leader della classifica Marquez con l’ennesima vittoria vola a 152 punti, 43 in più di Pol Espargaro che oggi non è andato oltre la quarta posizione nonostante una grande rimonta dovuta però a tanti errori individuali.

    Il migliore degli italiani è Simone Corsi in sesta posizione alle spalle dello svizzero Thomas Luthi ma davanti a Bradley Smith. Nono Claudio Corti mentre un altro protagonista del Mondiale Scott Redding viene steso appena dopo la partenza da Toni Elias che si stende anche lui poco dopo.

    MOTO 3 – Sandro Cortese trionfa nel Gran Premio di casa conquistando il suo secondo successo stagionale dopo aver trionfato all’Estoril nel GP di Portogallo. Il tedesco partito dalla pole position e scattato malissimo in partenza è autore di una grande rimonta dalle retrovie nonostante nonostante il grip con le gomme rain su pista che andava asciugandosi diminuiva giro dopo giro. Cortese è il più abile a capire le condizioni dell’asfalto piazzando il sorpasso decisivo a tre giri dal termine ai danni di Alexis Masbou, al primo podio in carriera.

    Per Cortese una vittoria che gli vale il primato nella classifica mondiale, complice anche la gara opaca di Maverick Vinales che chiude la sua gara in 17esima posizione con uno zero nella casella punti. Lo spagnolo ora è costretto ad inseguire il tedesco con 18 punti di distacco (148 a 130 il passivo).

    Terzo posto per lo spagnolo Luis Salom che precede di pochi secondi la sorpresa Jack Miller, bravo a giocarsi la vittoria fino a pochi giri dal termine. Quinto Efren Vasquez mentre per trovare il primo italiano bisogna scendere in 12esima posizione per trovare Niccolò Antonelli. Fuori a pochi giri dal termine Danny Kent , che aveva conquistato il primo podio ad Assen, Adrian Martin, Brad Binder e Louis Rossi, piloti tutti in lotta per la vittoria a pochi giri dal termine, a dimostrazione del grande equilibrio della classe quarto di litro.

  • Assen, Marquez batte Iannone. Vinales beffa tutti

    Assen, Marquez batte Iannone. Vinales beffa tutti

    Due splendide gare delle sorelle minori della MotoGP hanno aperto il sabato del Motomondiale, giorno in cui di consueto si corre il GP d’Olanda sul circuito di Assen, l’Università del Motomondiale, valevole per il settimo appuntamento della stagione. Nella classe Moto 2 Marc Marquez si impone battendo nel finale di gara dopo una splendida rimonta Andrea Iannone, allungando inesorabilmente nella classifica Mondiale. Nella classe Moto 3 invece successo per l’altro spagnolo Maverick Vinales che proprio all’ulima curva beffa gli altri tre piloti in lizza per la vittoria.

    MOTO 2 – Dopo la pole position conquistata nelle qualifiche del venerdi Marc Marquez non delude le aspettative e conquista il successo in uno dei circuiti più storici del Motomondiale. Qui ad Assen lo spagnolo ottiene anche il suo terzo centro stagionale consecutivo allungando nella classifica del Mondiale che ora lo vede primeggiare con 127 punti, grazie anche all’aiuto inconsapevole di Pol Espargaro che chiede troppo alle sue gomme ancora fredde e si stende dopo soli due giri mandando a monte le sue possibilità di vittoria e soprattutto riducendo al lumicino quelle Mondiali.

    Della caduta di Espargaro sembra poterne approfittare Andrea Iannone che in pochi giri accumula un vantaggio di oltre tre secondi favorito anche dalla battaglia tra Marquez e Scott Redding che si danno fastidio e lasciano scappare l’italiano. Ma   lo spagnolo, sempre più prossimo al passaggio alla Honda HRC nel prossimo campionato, dopo essersi scrollato di dosso il britannico compie una grande rimonta sfruttando anche il calo di gomme di Iannone ritrovandosi a tre giri dalla fine l’uno dietro l’altro.

    Dopo aver subito il primo sorpasso nel corso dell’ultimo giro Iannone tenta la stessa strategia vincente di Barcellona cercando di riportrasi davanti al più veloce rivale ma questa volta dopo un controsorpasso è costretto ad un lungo ad una curva cedendo di fatto al vittoria a Marquez costretto ad accontentarsi della seconda posizione dopo una gara passata al comando. L’italiano però ora è il diretto antagonista nel Mondiale dello spagnolo anche se lo segue a 23 lunghezze di distacco.

    Completa il podio della Moto 2 Redding che batte in volata Esteve Rabat e Alex De Angelis, sesto Bradley Smith. Oltre ad Espargaro abbandonano la corsa anche Simone Corsi, che durante la gara perde anche letteralmente il codone della sua Ioda Racing e Thomas Luthi, centrato in pieno all’inizio da un altro pilota costringendolo ad una brutta battuta d’arresto.

    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    MOTO 3 – Nella ottavo di litro successo per Maverick Vinales, al suo quarto successo stagionale, che dopo una lunga battaglia durata quasi tutta la gara è riuscito ad avere la meglio su un gruppetto composto da ben 4 piloti in lotta per la vittoria.

    Lo spagnolo, nonostante tantissimi errori commessi per tutta la gara è sempre riuscito a recuperare grazie anche agli screzi tra i due compagni di squadra Sandro Cortese, poleman di giornata, e Danny Kent, che inaspettatamente hanno dato vita ad un duello quasi al limite del regolamento rischiando più volte di stendersi in terra.

    Il duello tra ledue KTM è il preludio di un ultimo giro davvero da brividi in cui Luis Salom grazie ad uno staccatone si porta in testa alla gara proprio prima della chicane che porta al traguardo, ma esagera nella frenata regalando un sorpasso agevole al connazionale Vinales e arrivando al fotofinish con le due KTM di Cortese e Kent. Il tedesco ha la meglio sui due rivali per 11 millesimi e chiude in seconda posizione, mentre neanche la fotocellula per pochi istanti è riuscita a far capire chi tra gli altri due avesse avuto la meglio, con Kent decretato terzo ai danni di Salom per un solo millesimo di vantaggio, in pratica un nulla. Lo spagnolo si ritrova cosi da primo a quarto, e di fatto fuori dal podio,  nel giro di una sola curva.

    Staccato di un secondo Louis Rossi in quinta posizione, mentre per tutti gli altri distacchi più importanti. Caduto Niccolò Antonelli, che partiva dalla prima fila, a pochi giri al termine della gara mentre era in 11esima posizione, lasciando il titolo di migliore degli italiani a Romano Fenati che chiude 12esimo.

  • MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    Il quinto appuntamento della stagione se lo aggiudica Jorge Lorenzo, che nel Gran Premio di casa sul circuito di Barcellona, piazza il sorpasso nel numero di vittorie stagionali rispetto al rivale numero uno nel mondiale, Casey Stoner (3-2 il parziale momentaneo) con conseguente allungo sull’australiano, che ora insegue con 20 punti di distacco.

    Il campione del mondo in carica pare aver perso quella brillantezza che per lungo tempo gli ha permesso di dominare le gare e ora si trova in difficoltà. Piccoli segni di ripresa per Valentino Rossi, che anche sull’asciutto riesce a compiere una gara più che accettabile. Bravo anche Andrea Dovizioso, al suo primo podio stagionale. Diamo i voti ai protagonisti del GP.

    Lorenzo 9,5: non gli diamo il massimo dei voti solo perchè ha avuto qualche difficoltà in più a ripetere la gara diLe Mans, pur avendone tutto il potenziale. Questo però non significa che la vittoria conquistata sia sta meno importante, anzi sicuramente più bella per come è avvenuta visto che ha dovuto lottare per tutta la gara con un osso duro come Pedrosa, che giocava anche lui in casa. Ma in questo periodo battere il binomio Yamaha-Lorenzo sembra quasi un’utopia, e pur commettendo qualche errore di troppo recupera e vince la gara, aumentando il vantaggio in classifica su Stoner. Comunque perfetto.

    Pedrosa 9: viene battuto per l’ennesima volta in qualifica da Stoner, che proprio in casa sua gli fa fare l’ennesima figuraccia. Poi in gara le cose si capovolgono vincendo nettamente il duello in famiglia tra HRC avendo anche la stessa configurazione di moto. Lui va forte ma questa volta (e non solo questa volta) ha trovato in Lorenzo un avversario più forte di lui.

    Dovizioso 8,5: parte bene e pare tenere alla grande il passo dei primi due che giravano fortissimo. Ad un certo punto però sparisce dalle telecamere e da che lottava per la prima posizione a causa di un lungo lo ritroviamo indietro a cercare di difendere il terzo posto da Stoner. Lui ci riesce senza nemmeno troppa difficoltà dimostrando di essere un pilota all’altezza, conquistando il primo podio stagionale, unico a riuscirci con un team satellite, il che non è poco.

    Stoner 5,5: è da due gare che sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori, proprio dal suo annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. In qualifica pare voglia far ricredere tutti anche se in gara si scioglie clamorosamente sbagliando anche la scelta della gomma per cercare di ridurre al minimo i problemi di chattering. Risultato disastroso, mai protagonista in gara e lui che aveva intenzione di lasciare le corse da campione del mondo deve darsi una mossa perchè Lorenzo è in condizione strepitosa. Per la prima volta dopo un anno buono scende giù dal podio. Non è un caso

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Bautista 7,5: era anche per lui il GP di casa e l’aria di casa pare aver fatto bene allo spagnolo che mette in atto la sua solita gara consistente pur avendo una Honda leggermente inferiore rispetto alle HRC Repsol. Sempre in costante crescita.

    Rossi 7,5: l’obiettivo era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha. Detto fatto Valentino è stato buon profeta, arrivando settimo e praticamente primo tra i piloti della sua scuderia. Qualche segno di miglioramente, almeno da parte sua lo si è visto, ora deve continuare a spingere per arrivare almeno a livello dei primi, che hanno almeno ancora 8 decimi di vantaggio al giro.

    Honda 7: pur avendo evidenti problemi tecnici è ancora li davanti, quando con Stoner, quando con Pedrosa a lttare per la vittoria. Ma non è più la moto perfetta dell’anno scorso e questo è almeno un punto a sfavore.

    Yamaha 9: la moto è ben equilibrata e soprattutto quella che tratta meglio e consuma meno le gomme che in GP infuocati come quello di ieri fa davvero la differenza. Ne sono la dimostrazione le prestazioni delle moto satelliti che viaggiano al passo delle Honda ufficiali. Sicuramente la migliore del lotto.

    Spies 6,5: veniva da un inizio di stagione disastroso e in un GP dove è stato finalmente competitivo ha provato ha cercato di essere il più aggressivo possibile tentando il sorpasso a Pedrosa, con scarsi risultati visto che la sua gara in pratica è finita là per una caduta. Ha fatto bene comunque a provarci ma per la riconferma deve fare di più.

    Iannone 10: è il protagonista assoluto del week-end spagnolo, e ha dimostrato che pur avendo una moto inferiore, quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Per compiere un ulteriore salto di qualità dovrebbe correrle tutte cosi ma intanto è l’unico portabandiera italiano che in questo momento può aspirare veramente al titolo. E noi glielo auguriamo.

  • Super Iannone vince a Barcellona. Vinales domina

    Super Iannone vince a Barcellona. Vinales domina

    Nel Gran Premio di Catalunya, quinto appuntamento stagionale del Montomondiale, successo spagnolo nella classe minore della Moto 3, dove Maverick Vinales vince davanti al suo pubblico sul tracciato di casa di Barcellona dominando praticamente la gara. Un super Andrea Iannone si impone invece nella classe intermedia della Moto 2 grazie ad una gara condotta dall’inizio alla fine con un intensità strepitosa e combattuta fino all’ultimo giro. I successi ottenuti nella giornata odierna permettono ai due piloti vincitori del GP di avvicinarsi in vetta alla classifica dei rispettivi campionati a pochi punti dai primi.

    MOTO 2 – L’unico pilota italiano ad uscire pienamente soddisfatto dal week-end spagnolo è sicuramente Andrea Iannone, che con la vittoria conquistata a Barcellona ottiene il primo successo stagionale in Moto 2. Il pilota abruzzese, pur avendo qualcosa in meno in termini di prestazionalità della moto rispetto agli avversari, riesce a condurre una gara perfetta tutta grinta e cuore tenendo dietro Thomas Luthi e Marc Marquez che tentano il tutto per tutto pur di portarsi davanti all’italiano che ad ogni sorpasso subito risponde prontamente con grandi controsorpassi, strategia che ha ricordato molto quella adottata nei confronti di Casey Stoner da Valentino Rossi a Laguna Seca nel GP degli Stati Uniti del 2008.

    E cosi a spuntarla dopo una lunga battaglia è proprio il pilota della Speed-up che precede al traguardo lo svizzero della Suter sceglie una strategia di gara differente da quella dei piloti di testa optando per una gomma più dura al posteriore, scelta che avrebbe potuto rivelarsi vincente se Iannone non avesse tirato fuori il coniglio dal cilindro che gli ha permesso di vincere la gara. Luthi ritorna comunque dalla Spagna con il primo posto nel Mondiale a quota 88 punti, davanti ad Andrea Iannone che lo segue a 18 lunghezze di distacco.

    Terzo al traguardo il poleman Marc Marquez, che alla fine del Gran Premio, nonostante la proclamata innocenza, viene anche penalizzato dalla Direzione di gara con un minuto aggiuntivo al suo tempo totale di gara per aver causato il brutto incidente di Pol Espargaro. Lo spagnolo, dopo un errore a “La Caixa” durante gli ultimi giri di gara, per rientrare nella traiettoria ideale centra in pieno la moto del connazionale causandone la caduta e costringendolo al ritiro. Le lacrime del povero Espargaro a fine gara testimoniano come le conseguenze per il pilota siano state solo morali poichè sicuramente teneva a far bene davanti al pubblico di casa, ma per fortuna non ha riportato nessuna conseguenza fisica. Per Marquez invece uno zero in classifica che pesa tantissimo in ottica Mondiale.

    Andrea Iannone © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La retrocesione di Marquez promuove al terzo posto Esteve Rabat, unico portabandiera spagnolo a salire sul podio, davanti a Simone Corsi che conquista la cosiddetta medaglia di legno con il quarto posto ai piedi del podio. 12esima e 13esima posizione per  Claudio Corti e Alex De Angelis.

    MOTO 3 – Gara avvincente anche quella della categoria minore, che apre la giornata dopo poche ore dalla pioggia che aveva bagnato il warm-up della mattina. Nonostante ciò la gara si svolge su condizioni assolutamente da asciutto e a spuntarla è il padrone di casa Maverick Vinales, che dopo metà gara decide di salutare la compagnia e di andare a tagliare il traguardo in assoluta tranquillità. Per lo spagnolo si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta nel Gran Premio inaugurale in Qatar.

    Dietro il numeroso gruppetto di piloti che inseguiva Vinales si da un pò fastidio permettendo allo spagnolo ad un certo punto della gara di andarsene da solo. La lotta per il secondo posto coinvolge ben otto piloti compreso il nostro Romano Fenati che dopo una partenza non proprio eccellente riesce a risalire e ad agguantare il gruppo dei primi. Alla fine a spuntarla è Sandro Cortese che chiude secondo con la KTM davanti al portoghese Miguel Oliverira che completa il podio del GP di Catalunya. Grazie al secondo posto il tedesco si trova ora da solo in vetta alla classifica del campionato piloti con 87 punti davanti proprio al vincitore della gara Maverick Vinales che lo segue con sette punti di svantaggio.

    Quarto ai piedi del podio Louis Rossi, vincitore del Gran Premio di Francia a Le Mans la scorsa settimana, che però cede leggermente nel finale a causa di un problema anomalo sulla sua Honda FTR, sulla quale si è letteralmente staccato, anche pericolosamente, il tubo di scarico. Il francese termina comunque la gara senza alcun provvedimento da parte dei commissari di gara chiudendo davanti al connazionale Alexis Masbou e ad Alex Marquez, fratello minore di Marc.

    Serttimo posto per Hector Faubel mentre Fenati dopo la rimonta non riesce a guadagnare nessuna posizione finendo la gara in nona posizone. Chiude la top-ten lo spagnolo Luis Salom. 12esima posizione per Niccolò Antonelli, anche lui alle prese con un problema al silenziatore sulla sua FTR,ma comunque autore di una bella gara.

  • Moto2, Luthi non sbaglia a Le Mans. Moto3, vince Rossi. Fenati ko

    Moto2, Luthi non sbaglia a Le Mans. Moto3, vince Rossi. Fenati ko

    Nel Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans, quarto appuntamento stagionale del Motomondiale, la fa da padrona la pioggia, caduta copiosa durante la mattinata, che caratterizza le gare delle classi Moto2 e Moto3, nelle quali hanno la meglio l’idolo di casa Louis Rossi e Thomas Luthi, entrambi al loro primo successo stagionale. Va male invece agli altri protagonisti, su tutti Romana Fenati, out dopo pochi giri e Alex De Angelis. Ottimo secondo posto nella classe intermedia per Claudio Corti.

    MOTO 2 – Prima vittoria della stagione per Thomas Luthi che vince il GP nella classe intermedia. Da vero svizzero l’ex campione del mondo 125 gestisce la gara con la lucidità giusta per poter arrivare fino in fondo prendendo la vetta della classifica nell’ultima parte di gara complice le tante cadute degli avversari.

    Lo svizzero ringrazia lo spagnolo Marc Marquez, autore della pole position ma caduto a metà gara, che gli spalanca le porte del primato solitario nella corsa, cosi come Alex De Angelis protagonista di una scivolata alla curve Chapelle, in cui è rimasto pericolosamente in mezzo alla pista per fortuna senza essere centrato da nessuno, cosi come non ci sono conseguenze per Simone Corsi, caduto alla prima curva con la stessa modalità.

    Il tutto a favore di Claudio Corti che conquista il primo podio della carriera nel Motomondiale sfruttando la caduta negli ultimi giri della gara del padrone di casa Johann Zarco, che esagera nella rimonta e che è costretto a dire addio ai sogni di gloria. A podio assieme a Luthi e Corti, anche Scott Redding, mentre Andrea Iannone deve accontentarsi della medaglia di legno ai piedi del podio. Piccola impresa anche per Julian Simon, che caduto a pochi metri dal traguardo riesce a portare a piedi la moto alla bandiera a scacchi, chiudendo in 13esima posizione

    Thomas Luthi © JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP/GettyImages

    Pol Espargaro, nonostante il sesto posto alle spalle di Mika Kallio, balza ora solitario in vetta alla classifica con 71 punti davanti a Marquez, con 70. Il vincitore della corsa Luthi è terzo a sole tre lunghezze di distacco dalla vetta, mentre è più staccato Andrea Iannone, che segue con 46 punti. Sale anche Corti, settimo a quota 32.

    MOTO 3 – La prima gara della domenica invece , apertasi sotto una pioggia torrenziale, va al francese Louis Rossi, che con il successo odierno regala al proprio pubblico la sua prima vittoria nel Motomondiale. In una gara ad eliminazione diretta l’idolo di casa è bravo a non commettere errori e rimanere in sella alla sua moto sfruttando al massimo le cadute degli avversari, ritrovandosi incredibilmente primo da quinto e ultimo del gruppetto.

    A farne le spese sono nell’ordine i più quotati Hector Faubel e Miguel Oliveira, in lotta fino a quel momento per la prima posizione, e successivamente anche a Maverick Vinales e Luis Salom. Stessa sorte per Romano Fenati che non è altrettanto bravo come a Jerez dove in condizioni simili aveva ottenuto una strepitosa vittoria, è il primo a provare l’asfalto di Le Mans dopo soli due giri.

    Grandissima gara per il nostro Niccolò Antonelli con la Honda del team Gresini, che rimonta dalla 27esima fino alla quarta posizione. Alla fine poteva poteva portare a casa un risultato ancora più positivo ma un errore engli ultimi giri della corsa gli nega la gioia del podio, sul quale salgono Alberto Moncayo, e Alex Rins.

    Alla fine soltanto 15 i piloti al traguardo, ben 18 quelli ritirati a causa della scarsa aderenza al tracciato. Ride il tedesco Sandro Cortese che nonostante il sesto posto scavalca Vinales in testa alla classifica mondiale con 12 punti di vantaggio sullo spagnolo. Fenati torna a casa con il quarto posto a 22 punti vantaggio dalla vatta staccato di 4 punti dallo spagnolo Salom.

  • Moto2 e Moto3, Marquez e Vinales vincono in Qatar

    Moto2 e Moto3, Marquez e Vinales vincono in Qatar

    MOTO 2 – Marc Marquez va a vincere la prima gara dell’anno sul circuito di Losail teatro del GP del Qatar, portando a quota 18 i successi in carriera nel Motomondiale. Bella soddisfazione per lo spagnolo che aveva trascorso tutto il periodo dei test invernali (e non solo) a lottare contro un problema ad un’occhio infortunato lo scorso anno nel GP della Malesia e che gli aveva causato tanti grattacapi, ma che ora con la vittoria di oggi dimostra di essere completamente recuperato.

    La categoria si conferma ancora una volta molto combattuta. Alle spalle del vice campione del  mondo 2011, troviamo il nostro Andrea Iannone, che paga a caro prazzo la sua scarsa velocità in rettilineo perdendo la prima posizione proprio sotto la bandiera a scacchi per soli 61 millesimi. ma l’italiano ha mostrato una guida praticamente perfetta e si è dimostrato il più veloce nei tratti guidati, fatto che fa ben sperare per il prosieguo del Mondiale.

    Alle spalle dei primi due, staccato di quasi un secondo e mezzo, lo spagnolo Pol Espargaro che conquista il podio a discapito del suo connazionale e compagno di squadra Esteve Rabat per soli due decimi. Ancora una volta la Spagna si conferma padrona con ben tre piloti nelle prime quattro posizioni. Quinta posizione per il poleman Thomas Luthi, che proprio nell’ultimo giro perde la testa della classifica a causa di un contatto con il vincitore della corsa che lo ha portato largo ad una curva facendogli perdere vittoria e podio.La sfida è continuata anche dopo la bandiera a scacchi con lo svizzero che ha accusato lo spagnolo di aver compiuto una manovra, se non oltre, al limite del regolamento, il che fa presagire un’altra battaglia nel prossimo GP di Spagna a Jerez.

    Per trovare il primo italiano dobbiamo invece scendere fino all’ottava posizione dove troviamo Simone Corsi che precede Bradley Smith e Mika Kallio che chiudono la top-ten. Soltanto 16esimo Claudio Corti, mentre Roberto Rolfo, proveniente dalla Superbike, inizia la sua stagione con un ritiro.

    Marc Marquez © KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images

    MOTO 3 – Nella classe minora Maverick Vinales si aggiudica la prima gara della stagione a Losail. Il giovane spagnolo, alla sua seconda stagione, vince la prima storica gara della Moto 3, la quale da quest’anno sostituisce la 125 che ha salutato il Motomondiale l’ultimo Gran Premio dello scorso anno corso sul circuito di Valencia.

    Il pilota del team Avintia è protagonista di una grande rimonta dopo una partenza non del tutto esaltante che lo ha relegato indietro nella prima parte di gara, riscattandosi nel prosieguo della corsa raggiungendo e superando l’ottimo Romano Fenati, al suo esordio nel Motomondiale, che inizialmente aveva tentato la fuga per poi essere ripreso dallo spagnolo, e che non è riuscito per pochissimo nell’impresa di vincere un Gran Premio alla sua prima gara assoluta. Il campione del mondo europeo della 125, classe 1996, però può consolarsi alla grande per aver conquistato appena 16enne uno strepitoso secondo posto precedendo sul podio il tedesco Sandro Cortese.

    Quarto posto ai piedi del podio per lo spagnolo della Kalex Luis Salom, che precede il portoghese Luis Salom. Dalla sesta alla ottava posizione troviamo le tre KTM degli esordienti Zulfahmi Khairuddin, Arthur Sissis e Danny Kent, racchiusi nell’arco di pochi secondi e che avrebbero potuto lottare anche per il podio. Chiudono la top-ten Luis Rossi e Alex Rins.

    A parte Romano Fenati vanno male gli altri italiani, con Niccolò Antonelli in 17rsima posizione e Simone Grotzky Giorgi in 22esima. Ritiro invece per Luigi Morciano e Alessandro Tonucci.

  • Rossi al Rally Monza con il 58 di Simoncelli

    Rossi al Rally Monza con il 58 di Simoncelli

    Prenderà il via in questo week-end, da giovedì 24 a domenica 27 novembre, il Rally di Monza 2011, tradizionale evento delle quattro ruote che chiude la stagione motoristica dell’Autodromo brianzolo giunta alla nona edizione nel quale si sfidano veri e propri specialisti del Rally, piloti del mondo delle corse ma anche personaggi dello spettacolo.

    Ford Fiesta Vale Rossi | foto profilo Twitter Valentino Rossi

    La manifestazione ricorderà Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota della MotoGP che ha perso la vita nello scorso Gran Premio della Malesia un mese fa e che avrebbe dovuto partecipare al Rally al volante di una Citroen C4 WRC, al quale verrà dedicato la prova più spettacolare di tutto l’evento, il Master Show di domenica pomeriggio, come ha annunciato il vice presidente dell’Automobile Club di Milano Geronimo La Russa.
    Tra i tanti tributi non poteva mancare quello dell’amico Valentino Rossi, da sempre grande appassionato di Rally e vincitore di due edizioni nel 2006 e nel 2007, che ieri ha svelato in anteprima sul suo profilo Twitter la livrea della Ford Fiesta WRC, disegnata da Aldo Drudi, con la quale gareggerà portando con sè il numero di Marco, il 58, con la scritta Sic stampato sulla carrozzeria accanto al suo VR 46.

    E’ lunga la lista dei partecipanti “professionisti” all’evento di Monza di questo fine settimana, la leggenda del Rally e l’otto volte campione del Mondo Sebastien Loeb, il 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Rinaldo “Dindo” Capello che vanta il maggior numero di successi nel Rally di Monza (ben 4 ottenuti nel 2004, 2005, 2008 e nel 2009 dove ha preceduto Rossi), il due volte campione italiano Piero Longhi, il vincitore della scorsa edizione, la 2010, Dani Sordo, Paolo Andreucci, Alessandro Perico, Andrea Dallavilla, Bernardo Sousa e Aaron Burkart. Oltre a Rossi ci saranno i piloti del Motomondiale Andrea Dovizioso, che correrà con una Peugeot 207, Andrea Iannone e Claudio Corti ma anche il giornalista e celebre commentatore del Motomondiale Guido Meda e l’inviato ai box Paolo Beltramo.