Tag: andrea caracciolo

  • Il Salary Cap rivoluziona la Serie B

    Il Salary Cap rivoluziona la Serie B

    Il salary cap, cioè l’istituzione del tetto massimo per gli stipendi dei giocatori in riferimento in questo caso al Campionato di Serie B, rappresenta un viatico imprescindibile per la futura struttura del calcio italiano e per la sua credibilità. La crisi economica diffusasi a livello mondiale, ma in maniera alquanto accentuata anche in Italia, hanno ridotto sensibilmente gli introiti in favore del dorato mondo del pallone e quindi costretto, direi in modo saggio e sapiente, i vertici del calcio italiano ad introdurre il salary cap, al momento per il campionato cedetto, ma che la cui formula con contenuti diversi possa essere estesa anche al torneo di Serie A. In sostanza un giocatore del campionato di Serie B con questa riforma potrà gudagnare al massimo 300.000 euro. Un tetto che costringerà le società e gli operatori di mercato a rivedere almeno un quarto degli attuali stipendi cadetti.

    L’introduzione del salary cap in Serie B dovrebbe comportare, quindi, di riflesso anche l’adeguamento degli ingaggi per le categorie inferiori come quelle di Lega Pro e di Serie D.

    Abdel Kader Ghezza | © Massimo Paolone / Iguana Press Getty Images
    Abdel Kader Ghezza | © Massimo Paolone / Iguana Press
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    In sostanza un forzato adeguamento a quelle che sono le esigenze economiche del paese. Del resto il calcio sprecone ed ultramiliardario non era più sostenibile da diversi anni. Anche l’estate prossima, infatti, assisteremo ad un’ecatombe di club che falliranno oppure che non avranno la possibilità di iscriversi ai vari campionati. La pretesa e l’ambizione sono quelle di ridare credibilità ad un calcio in grave difficoltà, oberato dai costi di gestione troppo alti e dagli introiti sempre più esigui. Pochi tagliandi staccati ai botteghini dello stadio, anche in Serie B, e difficoltà a coinvolgere sponsor di aziende, costrette d’altra parte a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti o nel peggiore dei casi a chiudere i battenti.

    Attualmente i calciatori che guadagnano di più in Serie B sono il francese del Bari Ghezzal con 1 milione e 300 mila euro lordi, seguito dall’argentino del Novara Gonzalez con circa 100.000 euro di scarto. Ma anche altri giocatori italiani esperti o meno della categoria sono vicino al milione di euro, come il bresciano Caracciolo ed il patavino Vantaggiato. All’orizzonte anche un ridimensionamento delle rose da 24 a 20, ma a partire dalla prossime stagione, con l’incremento però di una lunga lista di under da cui attingere. Il calcio dunque spera di cambiare volto e di guadagnare maggiore credibilità.

  • Anticipi Serie B, la Juve Stabia vola con Mbakogu. Novara, poker al Brescia

    Anticipi Serie B, la Juve Stabia vola con Mbakogu. Novara, poker al Brescia

    Nove gol in due partite. Il sabato di Serie B si dimostra piuttosto scoppiettante grazie alle sfide tra Juve Stabia e Bari, giocata nel pomeriggio e terminata 2-1 e a quella tra Novara e Brescia, nella quale si sono imposti i piemontesi per 4 a 2.

    JUVE STABIA-BARI 2-1 
    Vittoria nel segno di Jerry Mbakogu per la Juve Stabia che batte 2-1 il Bari e lo scavalca in classifica. Le Vespe, dopo un pessimo avvio di stagione, dimostrano di essersi ripresi e conquistano un successo importante non foss’altro perché raggiunto con una squadra in piena emergenza, specie in attacco, viste le defezioni di Bruno, Cellini e Danilevicius. Partono meglio i padroni di casa che dopo appena un quarto d’ora si trovano in vantaggio: Caserta conquista palla in mezzo al campo e appoggia per Erpen il quale lancia subito Mbakogu. Quest’ultimo si beve sia Dos Santos che Lamanna e in diagonale fa centro.

    Pronta la risposta dei pugliesi con Caputo, ma sulla linea Nocchi e Figliomeni sventano la minaccia. La Juve Stabia gioca una gara attendista tanto che il Bari prende coraggio e il solito Caputo manca di un soffio il pari. Nella ripresa i pugliesi spingono e dopo una punizione di Bellomo trovano il pareggio con Caputo che in contropiede fa 1-1. A questo punto i biancorossi vogliono il colpaccio ma si espongono ai contropiedi con Mbakogu che però vede svanire la gioia del gol a causa di una scivolata di Ceppitelli sulla linea di porta. Alle mezz’ora il risultato cambia. Sempre il solito Mbakogu si fionda in velocità e dopo aver superato un paio di difensori gioca d’anticipo anche su Lamanna insaccando in rete. Genevier per poco non cala il tris ma sarebbe stato veramente troppo per il Bari.

    Le immagini di Juve Stabia Bari
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    NOVARA-BRESCIA 4-2 
    Si rialza il Novara che dopo due ko consecutivi ha la meglio su un Brescia che invece dopo oltre un mese di imbattibilità conosce un’amarezza. In avvio meglio i lombardi con Marina Rini ma Kosicky gli dice di no. Il Novara pian piano esce fuori e alla mezz’ora sblocca la partita: lancio di Marianini per Gonzalez che fa sponda su Mehmeti il quale a tu per tu con Arcari non sbaglia. Sino alla fine del tempo non cambierà più nulla. Nella ripresa il Novara sembra adottare un modulo più difensivo, grazie anche all’inserimento di Perticone per Lepiller e al 13’ Gonzalez fa 2-0 con un bel tiro a giro dalla distanza.

    Allan Pierre Baclet
    Allan Pierre Baclet © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il Brescia però non ci sta e riapre subito il match con un colpo di testa di Caracciolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Calori a questo punto le prova tutte inserendo anche Mitrovic ma quest’ultimo si fa espellere quasi subito. Il Novara ne approfitta e fa il tris con la complicità di Stovini, il quale devia verso la propria porta un cross di Faragò destinato a Gonzalez. Il solito Caracciolo però riapre il match sempre di testa ma negli istanti finali Baclet ci mette lo zampino su un tiro cross di Del Prete chiudendo definitivamente i giochi.

    Le immagini di Novara-Brescia 4-2
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  • Comproprietà Borini alla Roma, Diamanti al Bologna

    Comproprietà Borini alla Roma, Diamanti al Bologna

    L’apertura delle buste, avvenuta alle 11 in punto di questa mattina, ha scritto la parola fine – almeno per ora – sulla questione comproprietà in bilico, risolvendo ciò che le trattative non erano riuscite a sistemare. Le notizie più attese erano quelle che riguardavano due giocatori attualmente impegnati con la Nazionale Azzurra di Cesare Prandelli che domani affronterà l’Inghilterra, ossia la comproprietà fra Roma e Parma per Fabio Borini, e la comproprietà fra Bologna e Brescia per Alessandro Diamanti.

    Ebbene, Fabio Borini è stato riscattato alle buste dal club giallorosso, che ha offerto la cifra di 4,9 milioni di euro a fronte di 4,1 messi sul piatto dal Parma: una differenza di 800 mila euro che ha premiato il club capitolino, assicurando a Borini un posto nella squadra di Zeman per la prossima stagione. Per Alessandro Diamanti l’ha spuntata, invece, il Bologna che ha offerto 3,3 milioni di euro contro il 3,1 presentati dal Brescia: una differenza davvero sottile che, però, premia i rossoblu che riescono ad assicurarsi, così, uno dei centrocampisti offensivi più importanti del nostro campionato.

    Fra le altre buste, di rilievo il riscatto di Lazzari da parte della Fiorentina per la cifra di un milione e mezzo di euro, che ha battuto la concorrenza del Cagliari, così come il riscatto del Brescia dell’attaccante Andrea Caracciolo, strappato al Genoa. Il Genoa ha perso alle buste anche Bolzoni, riscattato dal Siena (considerando che Bolzoni gioca dal 2010 in Toscana mentre non ha mai indossato la maglia del grifone rossoblu), mentre lo stesso Genoa ha deciso di riscattare i giovani Cane (strappandolo alla Vigor Lamezia) e Bertoncini (superando il Piacenza).

    Alessandro Diamanti, riscattato dal Bologna | © Claudio Villa/Getty Images
    A sorpresa, poi, è giunto anche il riscatto da parte del Catania di Antenucci, con 1,1 milioni di euro offerti, strappandolo al Torino che ha presentato 0,9 milioni di euro nonostante, alla vigilia, sembrava fermamente intenzionato a trattenerlo in maglia granata per la prossima stagione in serie A.

    Davide Lanzafame, dopo una stagione davvero deludente, resta al Catania, mentre Karja diventa al 100% un giocatore della Fiorentina dopo che il Genoa aveva deciso di non presentare alcuna offerta per il marocchino. Perico rimane al Cagliari che supera, così, la concorrenza dell’Albinoleffe, mentre il Chievo si assicura Antimo Iunco “soffiandolo” allo Spezia.

    In serie B, Cutolo viene riscattato dal Padova che supera il Crotone, mentre la sempre attiva Udinese riesce ad assicurarsi il riscatto di Chara Lerma. Il Cesena riscatta De Cenco, Esposito va al Campobasso, Giovanni Formiconi riscattato dal Grosseto, Luca Ghiringhelli dal Milan, Massimo Gotti dalla Ternana, Luca Miracoli dalla Valenzana, Makris Petrozzi dal Parma, Mohamed Lamine Traore – a metà fra Foggia e Parma – viene riscattato dal Foggia, Alessandro Tuia dalla Lazio, mentre Davide Zappacosta va all’Atalanta.

    Prima delle buste, in extremis, erano state concluse le operazioni El Shaarawy, con il Milan che si è assicurato la completa proprietà del cartellino del giovane attaccante, e l’operazione legata a Juraj Kucka, rilevato completamente dal Genoa. Di rilievo, poi, anche il colpo del Cagliari che ha riscattato dalla Juventus la totalità del cartellino del centrocampista svedese Albin Ekdal, mentre è stata rinnovata la comproprietà fra Palermo e Inter per il portiere Emiliano Viviano.

  • Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio finisce 2-1 con i padroni di casa che tengono ancora viva una salvezza appesa ad un filo mentre la Lazio sciupa il vantaggio per il raggiungimento del terzo posto, valido per i preliminari di Champions League. decide una punizione magistrale di  Giuseppe Mascara a dieci minuti dalla fine.

    Il ballottaggio alla vigilia in attacco nel Novara, fra Mascara e Morimoto, viene vinto dal giocatore nipponico mentre mister Edy Reja decide all’ultimo minuto di non lasciare Tommaso Rocchi solo in attacco, affiancando al capitano biancoceleste un Libor Kozak, voglioso di ben figurare finalmente dal primo minuto.

    I primi minuti del match sono all’insegna dell’equilibro, si lotta molto a centrocampo con i giocatori delle due squadre molto attenti a non lasciare occasioni da gol. Dopo 35’ di calcio non sicuramente spumeggianti, ecco l’episodio che apre la partita: Mazzarani scappa a destra, mette in area, Diakité cerca di ribattere, ma colpisce male il pallone e beffa Marchetti per l’1-0. La Lazio non si scompone e nemmeno un minuto dopo, riagguanta il risultato grazie a Candreva che ribatte di testa in gol un tiro di Mauri ribattuto in un primo tempo da Fontana. Il pareggio ravviva i biancocelesti che nel finire della prima frazione di gioco sfiorano il vantaggio in due occasioni: nella prima incredibile pasticcio di Kozak solo in area servito da Rocchi, nella seconda Cana solo a due passi dalla porta colpisce di testa fuori dallo specchio. Tutto in un minuto nel primo tempo con la Lazioche spreca nel finale.

    Giuseppe Mascara ©Marco Luzzani/Getty Images

    Il pareggio non serve molto ai padroni di casa che scendono in campo nella ripresa vogliosi di portare a casa il bottino pieno. Entra Mascara per un evanescente Morimoto ed il cambio effettuato da Attilio Tesser si rivelerà, di lì a poco, assolutamente decisivo. I tanti infortuni si fanno sentire fra gli ospiti che scendono drasticamente dal punto di vista fisico consentendo al Novara di sistemarsi con continuità nella meta campo laziale. Diakitè e Dias riescono comunque a fermare bene le offensive di Caracciolo e compagni e non può non essere un calcio piazzato a decidere il match. Pennellata sontuosa di Mascara a 10’ dalla fine del match con Marchetti costretto a guardare impotente il pallone insaccarsi alle sue spalle e dedica speciale di Mascara al suo Napoli, che viene di fatto rimesso in corsa per la lotta Champions.

    Vittoria per il Novara di carattere che forse non eviterà la retrocessione ma che sicuramente consentirà ai piemontesi di chiudere con assoluta dignità un Campionato giocato tutto sommato, su buoni livelli. Molta sfortuna in casa Lazio che viene beffata nel finale come domenica scorsa contro il Lecce e nel prossimo turno,  spareggio Champions contro l’Udinese con una rosa quasi decimata.

    Tabellino e Pagelle Novara Lazio 2-1

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana 6; Morganella 6, Lisuzzo 6,5, Paci 6,5, Garcia 6; Porcari 6, Rigoni 6,5, Pesce 6; Mazzarani 5,5 (dal 31′ s.t. Radovanovic 6); Morimoto 5 (dal 12′ s.t. Mascara 7), Caracciolo 5,5 (dal 38′ s.t. Centurioni s.v.). (Coser, Gemiti, Jensen, Rubino). All. Tesser.

    LAZIO (4-4-2): Marchetti 6; Scaloni 5,5, Diakité 5, Dias 6, Garrido 5,5; Mauri 6, Ledesma 6, Cana 5,5 (dal 32′ s.t. Matuzalem 5,5), Candreva 6,5 (dal 38′ s.t. Rozzi s.v.); Kozak 5,5, Rocchi 6 (dal 17′ s.t. Alfaro 5,5). (Bizzarri, Biava, Konko, Zauri). All. Reja.

  • Novara – Lazio, sarà Champions o Serie A?

    Novara – Lazio, sarà Champions o Serie A?

    Il mercoledì della liberazione italiana targata Serie A, si aprirà con l’anticipo delle 12.30 fra Novara Lazio. Un match in cui tutte e due le compagini hanno molto da chiedere sia in ottica salvezza che per la conquista di un posto nei preliminari di Champions League.

    Sul sintetico di del “Silvio Piola” i biancocelesti tenteranno di dare la stoccata decisiva e di scoraggiare tutte le pretendenti al terzo posto mentre, il Novara, deve assolutamente conquistare il bottino pieno se vuole ancora avere un barlume di speranza nella conquista di una salvezza tuttavia molto difficile da conquistare.

    Edy Reja ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mister Edy Reja non ha vissuto sicuramente una vigilia facilissima con la notizia dell’infortunio del brasiliano Hernanes che sarà costretto a saltare tutto il finale di stagione a causa di una lesione muscolare di 1° e 2° sulla coscia sinistra. Gli altri assenti portano i nomi di Klose, Radu, Lulic, Stankevicius, Brocchi e Makinwa. Anche per gli ultimi tre il campionato 2011-12 è già terminato. “Il terzo posto è nelle nostre mani, ma continuiamo a perdere giocatori”: il grido di dolore di Edy Reja dice tutto.

    Il Novara ha perso tre delle ultime quattro sfide – contro Napoli, Parma e Roma – aggravando ulteriormente una situazione già molto difficile. Il ritorno in panchina di mister Attilio Tesser ha portato un po’ di entusiasmo all’inizio, ma ha esaurito rapidamente il suo effetto. Per la gara saranno indisponibili il portiere Ujkani, oltre a Jeda, Ludi e Marianini. Un’assenza per reparto, dunque, che renderà non facili le scelte di formazione dell’allenatore ma molto importante è il recupero di Rigoni sulla trequarti che darà sicuramente linfa alle percussioni del duo formato da Mascara in ballottaggio con il giapponese Morimoto e Caracciolo.

    Le Formazioni di Novara Lazio

    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Rigoni; Mascara, Caracciolo. Panchina: Coser, Paci, Centurioni, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All: Attilio Tesser.

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Diakitè, Dias, Garrido; Cana, Ledesma; Matuzalem, Mauri, Candreva; Rocchi. Panchina: Bizzarri, Zauri, Biava, Zampa, Alfaro, Kosak, Rozzi. All: Edy Reja.

  • Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli Novara è apparentemente una gara a senso unico, dove il solo Napoli ha l’obbligo di vincere. Ma così non è. Se i partenopei sperano nel successo per alimentare le speranze “terzo posto”, il Novara, attualmente condannato alla retrocessione, giocherà con il coltello tra i denti, reo che le vicende del calcioscommesse a fine anno,potrebbero alterare vistosamente l’epilogo della classifica di questa stagione.

    Passiamo alla gara. Mazzarri si affida al 3-4-1-2 irrobustendo il centrocampo per via delle diverse assenze. Out Lavezzi, squalificato Pandev, il peso dell’attacco graverà sulle spalle del solo Cavani, reduce da un mese contornato da poche luci e molte ombre. Solita difesa a tre, con Cannavaro pronto a dettare i movimenti e le marcature ai propri compagni. A centrocampo agiranno sugli esterni Zuniga e Maggio, mentre Dzemaili affiancherà Inler in mezzo al campo. Il solito Hamsik giocherà a supporto dell’attaccante uruguagio, nella speranza di sfruttare i suoi tipici inserimenti  in zona goal. Napoli agguerrito dunque, ma occhio alle soprese che quest’anno sono all’ordine del giorno.

    Stadio San Paolo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Tesser opta per un 5-3-2 apparentemente difensivista. In difesa Morganella e Gemiti giocheranno come esterni fluidificanti, pronti a spingere in fase offensiva, ma allo stesso attenti a contenere le incursioni di Maggio e Zuniga. A centrocampo Jensen partirà dal 1′ minuto, ai suoi lati agiranno capitan Porcari e Pesce, rivitalizzato dalla cura Tesser. Ancora panchina per Radovanovic dunque. Coppia d’attacco formata da Caracciolo e dall’ex di turno Mascara.

    Napoli ai nastri di partenza con il favore del pronostico quindi, ma il Novara, ancora con una minima speranza di salvezza, alimentata per altro dai tribunali, giocherà le sue ultime cartucce a mille all’ora. Mazzarri sa benissimo di essere al crocevia della stagione, anche se in molti immaginano già un addio imminente a fine anno ,a prescindere dalla posizione in calssifica al termine del campionato.

    Le probabili formazioni:

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Vargas; Cavani. All.: Mazzarri.  Panchina: Colombo, Grava, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Ammendola.

    NOVARA (5-3-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Paci, Gemiti; Porcari, Pesce; Jensen; Mascara, Caracciolo. All.: Tesser. Panchina: Coser, Dellafiore, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto.

     

  • Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Il lunch match tra Roma e Novara della 30esima di Serie A vede il successo dei giallorossi in rimonta per 5 a 2. Una partita costellata da molti errori da parte delle due squadre e anche della terna arbitrale, una Roma come al solito molto svagata in difesa sfrutta un Novara catenacciaro che non sembra in grado di raddrizzare una stagione fallimentare per convinzione e qualità della rosa. Nonostante tutto i piemontesi tengono vivo il match insidiando il risultato con qualche squillo.

    L’avvio nella pentola bollente dell’Olimpico è sotto il segno dei ritmi bassi con la Roma che trotterella con la palla tra i piedi. Così dopo un pericoloso tiro cross di Osvaldo, al 17′ l’Airone Caracciolo si avvita splendidamente su un cross di Jeda e anticipando De Rossi di testa realizza il gran gol del vantaggio piemontese. La risposta di una Roma disordinata, però, non si fa attendere e al 25′ Marquinho pareggia di testa su cross di Bojan sfruttando la totale solitudine in mezzo all’area. Il Novara non è brillante e pensa solo a difendersi, ma la Roma non fa meglio col classico possesso sterile. Al 34′ così arriva il gol del 2 a 1 giallorosso da palla inattiva: calcio d’angolo di Totti e Osvaldo ancora una volta solo in piena area batte di testa Ujkani. Il primo tempo si conclude con la Roma in lieve crescita e tanti passaggi sbagliati da entrambe le parti con un Novara che da la sensazione di poter mettere in difficoltà la Roma con semplice lanci lunghi.

    Osvaldo e Bojan © Paolo Bruno/Getty Images

    Il caldo si fa sentire per gli uomini di Luis Enrique che cominciano la seconda frazione di gioco in affanno con un Novara redivivo che si rende pericoloso con Caracciolo ancora una volta. Poi lo snodo della partita al 56′ con Simplicio che dopo una percussione centrale sfrutta un batti e ribatti e gela il neoentrato Fontana con un delizioso cucchiaio: è 3 a 1. La partita sembra in discesa per i giallorossi che trovano molti spazi nella disastrosa retroguardia del Novara tant’è che al 63′ Bojan sfrutta una prateria sulla destra si presenta davanti a Fontana e fa 4 a 1 con freddezza. Il gol dello spagnolo sembrerebbe aver ucciso la partita, ma la fragilità difensiva della Roma la riapre: è Taddei che regala un assit a Caracciolo che serve Morimoto che al 78′ accorcia le distanze e riporta i suoi sul 4 a 2. Il Novara però non ne ha più e la Roma è in controllo del match. Al 92′ c’è gloria poi per il neoentrato Lamela che fissa il punteggio sul 5 a 2.

    LE PAGELLE

    ROMA

    Luis Enrique 5,5 Il risultato abbondante potrebbe nascondere le inammissibili lacune difensive che invece sono il vero problema della Roma.

    Bojan 7 E’ l’uomo più in palla della Roma. Quando accelera è imprendibile, salta uomini come birilli e riesce a essere lucido nelle giocate di rifinitura. Il gol legittima una bella prestazione.

    Osvaldo 6,5 Non è molto brillante, ma segna ed è questo che conta per un attaccante.

    Marquinho 6,5 E’ fra i migliori della Roma, segna, corre e si propone con discreta qualità.

    Simplicio 6 Partita anonima. Sembra un fantasma fino al momento del delizioso gol.

    Totti 5,5 Il capitano non è in forma e sbaglia qualche appoggio non da lui. Di positivo c’è qualche sventagliata alla sua maniera, ma fa troppi errori e non trova più la porta.

    De Rossi 5,5 Nel nuovo ruolo di centrale difensivo ha più di un problema. Caracciolo lo anticipa sullo 0-1 e in generale balla insieme a Kjaer contro un Novara che attacca con due uomini e sfrutta una Roma messa male dietro.

    Kjaer 5 Come al solito soffre tantissimo la tattica difensiva di Enrique, ma abbina una costante insicurezza e irruenza negli interventi.

    Stekelenburg 6; Taddei 5,5; Jose Angel 5; Gago 5,5; Lamela 6

    NOVARA

    Tesser 5 La sua squadra è ormai condannata alla retrocessione, ma questo non giustifica l’atteggiamento e lo schieramento rinunciatario.

    Caracciolo 6,5 Realizza un grandissimo gol e si batte per tutta la partita contro l’intera difesa romanista.

    Jeda 6 Insieme all’Airone attacca la Roma sgusciando ai difensori in più di una occasione ma non è supportato dalla squadra.

    Jensen 6 Partita di grande sostanza e ordine a centrocampo.

    Morganella 6 Difende molto bene sulla sua fascia di competenza, ma probabilmente gli ordini di scuderia gli impediscono di spingere.

    Lisuzzo 4,5 Insieme agli altri due centrali combina solo disastri. Non marca mai l’avversario sulle palle inattive, sbaglia spesso il posizionamento del fuorigioco e tra l’altro fallisce il gol dell’ipotetico 2 a 2 a fine primo tempo.

    Ujkani 6; Fontana 5,5; Paci 4,5; Garcia 4,5; Gemiti 6; Porcari 5; Pesce 5,5

    VIDEO ROMA – NOVARA 5-2

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  • Inter Novara 0-1, le pagelle. Caracciolo bestia “nerazzurra”

    Inter Novara 0-1, le pagelle. Caracciolo bestia “nerazzurra”

    Quattro partite e un solo punto raccolto dall’Inter, questo racconta la sfida con la favola del Novara di Mondonico che scende in campo con ordine e riesce a strappare con le unghie e con i denti i tre punti in un campo ostico se non impossibile per una neopromossa. Ranieri ha scelto di giocare con un modulo più abbottonato lasciando spazio ai due trequartisti Sneijder e Alvarez con l’unica punta Milito, ma nel primo tempo ne è venuto poco o nulla di buono. Nella ripresa scelte sconfessate con Pazzini al posto di Alvarez e si ritorna al modulo a due punte. Dopo essere stata colpita e affondata come spesso accade ultimamente, la difesa nerazzurra ha mostrato i suoi evidenti limiti senza la giusta copertura della linea dei centrocampisti. Ancora stravolgimenti dopo il gol di Caracciolo con l’uscita di un buon Poli per far spazio a uno spaesato Forlan con il nuovo modulo a tre punte. A questo punto un po’ per la sfortuna (vedere la traversa di Sneijder) un po’ per la fretta e la troppa voglia di fare gol in mezz’ora di gioco anche con l’uomo in più per l’espulsione di Radovanovic l’Inter ha mostrato tutta la sua approssimazione. Imprecisa e frettolosa, questi sono i due aggettivi che potrebbero descrivere la squadra di Ranieri nella partita di ieri. Viceversa un Novara cinico e spietato con un Caracciolo che vede nell’Inter una delle sue vittime preferite realizzando gol davvero da cineteca. Ranieri per curare l’Inter a questo punto dovrà tirar fuori un vero e proprio numero di magia.

    PAGELLE INTER

    Chivu 4,5 Ha sempre detto che odia giocare da terzino e che si sente più un centrale e puntualmente lo dimostra con le sue prestazioni sul campo che le sue dichiarazioni sono fondate. Permette a Caracciolo di stoppare la palla dal limite dell’area lasciandogli libero l’angolo per calciare e battere Julio Cesar. Spinge più nel primo tempo e nella ripresa Nagatomo fa molto meglio di lui in fase offensiva. A questo punto perché non schierare  sin dal primo minuto il nipponico?

    Poli 6 Forse il migliore in campo dei suoi. Corre recupera palloni e ha il giusto tempo degli inserimenti. Si vede negare un rigore da Russo inspiegabilmente quando viene atterrato in area da Garcia, con l’arbitro che fa cenno di rialzarsi. Lascia il campo per Forlan nella ripresa .

    Sneijder 5,5 L’olandese è un oggetto misterioso, perché invece di integrarsi nei meccanismi di gioco della squadra gioca praticamente da solo. È sfortunato nel finale quando colpisce la traversa che avrebbe potuto regalare il gol del pari, ma mostra un’imprecisione figlia della voglia di riprendersi il suo posto da leader che ora non ha.

    Forlan 4,5 Lui e Sneijder in teoria dovrebbe essere le armi in più per la sua squadra, ma il loro  inserimento nei meccanismi della squadra è abbastanza lontano. Viene fischiato dal pubblico in un paio di cross sbagliati malamente. Gioca troppo lontano dalla porta e non gli riesce nulla di buono. Irriconoscibile.

    Pazzini 4,5 Entra nella ripresa per dare peso all’attacco ma praticamente è come se non fosse entrato mai in campo. Non è nel suo momento migliore e quando ha sui piedi la palla del possibile pari, da un metro la calcia troppo centrale facendosi neutralizzare la conclusione.

    PAGELLE NOVARA

    Ujkani 6,5 è sempre pronto e reattivo, e dalla sua parata su un tiro di Lucio nasce l’azione della ripartenza che porterà al gol di Caracciolo. Nel finale tiene a galla il risultato impedendo a Pazzini di mettere in rete da due passi.

    Radovanovic 5 In mediana non demerita dove insieme ai suoi compagni cerca di fermare le continue avanzate nerazzurre. Poi compie un’autentica stupidità quando già ammonito calcia via il pallone allontanandolo, attirando l’attenzione di Russo che non può che ammonirlo di nuovo, con conseguente espulsione per doppio giallo.

    Garcia 5,5 Viene graziato dall’arbitro per l’intervento sciagurato che falcia in piena aera Poli. Per il resto tiene a bada gli attaccanti nerazzurri con diligenza.

    Caracciolo 7 L’airone vola alto quando vede nerazzurro. Stop e tiro a giro da vero campione per segnare un gol da ricordare, e per regalare ai suoi una vittoria storica a San Siro.

  • Inter Novara 0-1, crollo nerazzurro a San Siro

    Inter Novara 0-1, crollo nerazzurro a San Siro

    Terza sconfitta nelle ultime quattro partite per l’Inter. Definirla crisi sarebbe davvero riduttivo a questo punto. Sconfitta che lascia il segno, con i nerazzurri che perdono in casa contro il fanalino di coda Novara, di fatto perdendo ulteriore terreno nella rincorsa al terzo posto con la Lazio staccata di sei lunghezze. Caracciolo si conferma la bestia nera dell’Inter e Mondonico può sorridere visto che la sua squadra aveva realizzato solo due punti in trasferta prima di questo match, mentre i nerazzurri  mostrano un rullino di marcia da retrocessione: un punto in quattro partite. La panchina di Ranieri balla.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo nerazzurro al 9’ sugli sviluppi di un’azione corale nerazzurra finalizzata da una bella conclusione dal limite dell’area di Sneijder che si vede negare il gol da una pronta respinta di Ujkani. Buona Inter nei primi minuti che tiene palla, cerca il fraseggio stretto con i suoi centrocampisti e costringe come era da copione il Novara a schiacciarsi con tutti gli uomini dietro la linea del centrocampo. Al 14’ problemi fisici per Dellafiore  che lascia il campo e costringe Mondonico a giocarsi il primo cambio con l’ingresso di Morganella. Ancora pericolosa la squadra nerazzurra al 25’ sulla corsia sinistra: bella combinazione tra Chivu e Sneijder con l’olandese che da posizione defilata mette dentro un tiro cross che attraversa tutta l’area senza trovare il tap in vincente di Milito, sfiorando il palo. Rischia moltissimo l’Inter su una ripartenza del Novara, con Julio Cesar costretto a un’uscita spericolata su Caracciolo per togliergli dai piedi il pallone. Molti dubbi su una decisione arbitrale al 35’ con Poli che viene letteralmente abbattuto da Garcia  in area prima di riuscire a calciare, ma Russo fa cenno di proseguire tra le numerose proteste nerazzurre. Il primo tempo si chiude senza regalare troppe emozioni, con due minuti di recupero.

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa altro cambio per Mondonico che manda in campo Pesce al posto di Porcari, mentre Ranieri inserisce Pazzini al fianco di Milito togliendo Alvarez. Ottima verticalizzazione di Cambiasso al 7’ con l’inserimento con i tempi perfetti di Milito che entra in area salta un uomo e calcia, indirizzando troppo centrale la conclusione con Ujkani ben piazzato. I nerazzurri spingono molto, ma senza trovare mai l’affondo vincente e come spesso accade nel calcio su uno splendido contropiede è il Novara a essere letale. La doccia fredda arriva per l’Inter al 11’ dai piedi di Caracciolo che inventa un gol bellissimo: l’airone stoppa la palla tra Lucio e Chivu e da fuori area fa partire un tiro a giro sul palo lontano a battere Julio Cesar, confermandosi la bestia nera dei nerazzurri. La risposta dell’Inter arriva subito con una buona conclusione di Stankovic che calcia forte dal limite dell’area sfiorando il palo. Ranieri al 16’ si gioca il tutto per tutto inserendo Forlan al posto di Poli, schierando tre punte per cercare di ribaltare il risultato, mentre Mondonico pochi minuti dopo si copre togliendo Gemiti e inserendo Paci. Paradossalmente nonostante l’Inter si riversi nella metà campo avversario è il Novara ad avvicinarsi nuovamente al gol con un grande anticipo di Julio Cesar su Caracciolo.

    Al 33’ Morganella impegna in una parata in tuffo il portiere nerazzurro su una gran conclusione al volo ad incrociare. Novara in dieci al 34’ con Radovanovic che allontana il pallone dopo un fallo di Nagatomo dal limite dell’area: il serbo era già ammonito  e con il secondo giallo si guadagna gli spogliatoi in anticipo. Sfortunata la squadra di Ranieri che nel finale con Sneijder impatta la traversa con un destro violentissimo dal limite dell’area. L’ultima occasione capita sui piedi di Pazzini che da un passo calcia centrale facendosi neutralizzare la conclusione, con Ujkani che blocca il pallone e deve solo aspettare il fischio finale che regala i tre punti al Novara e condanna l’Inter a un punteggio inaspettato alla vigilia.

  • Inter Novara, Stankovic e Forlan le sorprese di Ranieri

    Inter Novara, Stankovic e Forlan le sorprese di Ranieri

    Cancellare e dimenticare totalmente la brutta sconfitta subita all’Olimpico nell’ultimo turno di campionato è l’obiettivo principale degli uomini guidati da Ranieri. Inter Novara che si giocherà oggi pomeriggio alle 15, sarà nuovamente un crocevia della stagione nerazzurra, ricordando come nel girone d’andata la sconfitta per 3-1 costò il posto e la panchina all’allora tecnico Gian Piero Gasperini.

    Dopo aver ottenuto le sette vittorie consecutive la banda Ranieri di fatto ha come mollato i remi in barca, perdendo a Lecce, racimolando un rocambolesco pari contro il Palermo e rimediando una dura lezione proprio a Roma. Rialzarsi diventa fondamentale e obbligatorio per rimanere incollati a un terzo posto più lontano, con una Lazio in versione lepre che scatta e si distanzia di 6 punti, mentre l’Udinese incassato lo stop contro il Milan subisce un leggero rallentamento. Occhio anche alle spalle perché la Roma di Luis Enrique è sempre in agguato e potrebbe rappresentare un’altra rivale per la corsa alla zona Champions.

    INTER – Ranieri ha di fatto mescolato un po’ le carte in tavola dopo la sconfitta romana, dovendo rinunciare a Samuel per infortunio (meno gravi di quanto sembra), al nuovo acquisto Guarin ancora fermo in infermeria e a Maicon che dovrà scontare il turno di squalifica. In allenamento sono stati provati diversi moduli, con il 4-3-1-2 che sembra poter offrire maggiori garanzie di copertura, visti gli otto gol presi in sole due partite. Tra i rientri più importanti ci sono quelli di un senatore come Stankovic, e uno come Forlan che deve ancora dimostrare il suo vero valore in maglia nerazzurra.

    Nel dettaglio in difesa c’è un ballottaggio aperto per un posto al centro, dove Ranocchia e Cordoba si giocano una maglia al fianco di Lucio. Sulle corsie esterne Chivu a sinistra e il capitano Zanetti al posto di Maicon. In mediana la linea a tre dovrebbe vedere Cambiasso al centro con Poli e Stankovic ai lati, mentre più avanzato nel ruolo di trequartista torna titolare Sneijder a supporto delle due punte Milito e Forlan. Pazzini dovrebbe rimanere in panchina poiché è stato recentemente colpito da un’influenza.

    NOVARA – Mondonico non ha molto da sorridere vista la lunga lista di indisponibili che conta i nomi di Ludi, Marianini, Coser e Morimoto. Non bastasse la classifica parla da sola con il Novara fermo a quota 13 punti, ultima ruota del carro di questo campionato. Motivazioni opposte dunque per una squadra che cerca punti salvezza utili a staccarsi dal fondo, ma sa, che di fronte troverà un avversario nettamente superiore almeno sulla carta.

    Per battere i nerazzurri serve una grande partita e Mondonico va verso la conferma di nove undicesimi della formazione vista contro il Cagliari: linea a quattro dietro con al centro Lisuzzo e Centurioni, mentre Dellafiore e Garcia agiranno sulle corsie laterali. A centrocampo rimane il dubbio tra la scelta di Radovanovic (che stringe i denti per la pubalgia) e Pesce, con Gemiti e Morganella più larghi. Più avanzati davanti dovrebbero agire Rigoni e Mascara a supporto dell’unica punta l’airone Caracciolo, che più volte ha saputo punire i nerazzurri realizzando reti importanti con le squadre in cui ha militato. Se Mondonico dovesse schierare le due punte, spazio a Jeda in coppia con Caracciolo, ed ad accomodarsi in panchina dovrebbe essere Mascara.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER NOVARA

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Cordoba, Chivu; Poli, Stankovic, Cambiasso; Sneijder; Forlan, Milito. A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Faraoni, Palombo, Alvarez, Nagatomo, Pazzini. All.: Ranieri

    Novara (4-3-2-1): Ujkani; Dellafiore, Lisuzzo, Centurioni, Garcia; Morganella, Pesce, Gemiti; Rigoni, Mascara, Caracciolo. A disp.: Fontana, Paci, Rinaudo, Radovanovic, Porcari, Rubino, Jeda. All.: Mondonico