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  • Genoa-Palermo, un divertente posticipo finisce 1-1

    Genoa-Palermo, un divertente posticipo finisce 1-1

    Tante emozioni e sicuramente poca noia nel posticipo della 12° Giornata di Serie A andato in scena questa sera  a Marassi. Genoa e Palermo hanno giocato la partita a viso aperto, provando entrambe, con il proprio stile di gioco, a conquistare i 3 punti. Alla fine è uscito fuori un 1-1 che non permette al Genoa di agganciare il terzo posto ma che consente alle due compagini di proseguire il buon momento di forma e risultati positivi.

    Da segnalare l’eurogol di Dybala e l’ennesima grande prestazione di Perin.

    Veniamo al racconto della gara.

    Gasperini manda in campo i suoi con il 3-4-3 che vede Antonelli e Edenilson esterni di centrocampo ed un tridente offensivo formato da Iago Falque, Matri e Perotti.

    Iachini risponde con un 3-5-1-1 con Chochev che vince il ballottaggio con Quaison per sostituire l’infortunato Bolzoni e con Vazquez pronto ad agire alle spalle di Dybala.

    Paulo Dybala
    Paulo Dybala

    La partenza è su alti ritmi con le squadre che fanno grande pressing per evitare facili impostazioni all’avversario. Al 7° il Palermo passa in vantaggio, Dybala riceve, punta Burdisso e lascia partire un sinistro sul palo lontano dove Perin non può arrivare. Il Genoa prova ad abbozzare una reazione ma il Palermo sa rendersi insidioso in ripartenza. Al 20° il Genoa troverebbe anche il pareggio ma il colpo di tacco di Matri arriva dopo che la palla era uscita sul fondo. I rossoblù crescono e provano ad aumentare la pressione offensiva. Al minuto 27 però ghiotta occasione per il Palermo con Lazaar che lascia partire il tiro da fuori, Perin non trattiene, arriva Dybala che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Marchese che salva. Al 30° il Genoa pareggia grazie ad una bella conclusione di Bertolacci, forse sfiorata da Antonelli, che si infila in rete. Nel giro dei successivi 5 minuti il Genoa ha due grandi palle gol con Antonelli prima, salvato da Sorrentino e con Iago Falque poi, respinta di Gonzalez. Sul ribaltamento di fronte Dybala effettua un controllo geniale e si presenta davanti a Perin ma il portiere del Genoa compie una prodezza e salva il pareggio. I padroni di casa continuano a premere ma il risultato non cambia, si va al riposo sul 1-1.

     

    Andrea Bertolacci
    Andrea Bertolacci

    Si riparte con un cambio nel Genoa, entra Pinilla per Iago Falque. Anche nella ripresa la partita la fanno i rossoblù senza però costringere Sorrentino ad alcun intervento. Dopo circa 10 minuti inizia a riaccendersi il Palermo, i rosanero al 59° sfiorano il vantaggio con il gran tiro di Vazquez che si stampa sul palo. Al 68° ancora Perin protagonista con uno splendido riflesso su un colpo di testa di Quaison da pochi passi. Il Genoa sembra spento, il Palermo cresce e al 72° Vazquez colpisce di testa ma spedisce fuori. Invece la partita si mantiene dalle mille emozioni e al 76° Antonelli serve a Pinilla un pallone forse un po’ troppo alto e il cileno con la porta spalancata colpisce oltre la traversa. Negli ultimi minuti una bella azione di Fetfatzidis prova ad innescare Kucka ma lo slovacco non riesce a calciare verso la porta. Il Genoa ci prova e al 5° minuto di recupero Pinilla reclama per un contatto con Munoz in area, Fabbri decide di lasciar correre e poco dopo fischia la fine, a Marassi finisce 1-1.

     

    GENOA – PALERMO 1-1 (1-1) (7° Dybala (P), 30° Bertolacci (G))

    Genoa (3-4-3): Perin; Roncaglia, Burdisso, Marchese; Edenilson, Greco, Bertolacci (78° Kucka), Antonelli; Iago Falque (46° Pinilla), Matri (60° Fetfatzidis), Perotti.

    Allenatore: Gasperini.

    Palermo (3-5-1-1): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Barreto, Maresca (90° Ngoyi), Chochev (66° Quaison) , Lazaar; Vazquez (83° Belotti); Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Arbitro: Fabbri.

    Ammoniti: Roncaglia (G), Greco (G).

  • A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    Bertolacci e Tonelli sono stati i marcatori del posticipo della settima giornata  del Campionato di Serie A Genoa-Empoli, terminata con il punteggio di 1-1; la squadra di Gasperini si è portata in vantaggio con la rete di Bertolacci; il pareggio della squadra di Sarri  è stato messo a segno da Tonelli, ma non sono mancate le polemiche sul tocco di braccio dello stesso difensore al momento della rete del pareggio.

    L’Empoli è partita bene con il piglio giusto e si è portata in vantaggio con Maccarone ma il direttore di gara ha annullato la marcatura per un presunto fallo in attacco dubbio nella stessa azione di Verdi su Burdisso. La risposta del Genoa è stata la rete realizzata da Bertolacci il quale è stato abile, dopo un’ottima sponda di Matri, a superare Bassi;

    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio
    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio

     

    l’occasione migliore della prima frazione gli ospiti la costruiscono con Pucciarelli ma il tiro dell’attaccante esce di pochissimo.

    Nella ripresa ci ha provato ancora Bertolacci al 66° con un tiro basso a giro pericolosissimo su cui però è bravissimo ad andare giù Bassi; il Genoa ha provato ad imbastire trame pericolose ma Bassi è apparso inoperoso; al minuto 78 è arrivato il pareggio dell’Empoli: il gol realizzato da Tonelli farà molto discutere, palla dentro su calcio d’angolo che Maccarone ha deviato verso il centro, il centrale di difesa dell’Empoli ha colpito di petto e poi probabilmente con una mano beffando Perin. Grandi proteste da parte dei giocatori del Genoa con Perotti in primis.

     

     

    Con questo pareggio il Genoa si porta a quota 9 punti in classifica agganciando Inter e Fiorentina mentre l’Empoli raggiunge quota 7 punti a pari dell’Atalanta.

     

    GENOA-EMPOLI 1-1 (14° Bertolacci (G); 78° Tonelli (E))

    Genoa (4-3-2-1): Perin; Edenílson, De Maio, Burdisso, Marchese; Rincón (53° Antonini), Bertolacci, Antonelli (80° Greco); Iago Falqué (63° Lestienne), Diego Perotti; Matri.

    All. Gian Piero Gasperini.

    Empoli (4-3-1-2): Bassi; Mário Rui, Tonelli, Rugani, Hysaj; Croce, Valdifiori, Vecino; Verdi (69° Zieliński); Pucciarelli (59° Tavano), Maccarone (84° Mchedlidze).

    All. Maurizio Sarri.

    Arbitro: Angelo CERVELLERA.

    Ammoniti: 71° Antonini (G), 76° Croce (E), 92° Bertolacci (G).

    Espulsi: nessuno.

  • Europei Under 21, in semifinale è Olanda-Italia

    Europei Under 21, in semifinale è Olanda-Italia

    Dopo il meritato pareggio nelle fasi finali degli Europei Under 21, ottenuto nei minuti finali della gara contro la Norvegia, l’Italia Under 21, si ritroverà in semifinale l’Olanda, reduce da una brutta sconfitta per 3-0 rimediata contro la Spagna. (altro…)

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 36 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 36 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, Consigli Fantacalcio per la 36esima giornata di Serie A, un turno infrasettimanale che offre interessanti spunti soprattutto in ottica Champions League e permanenza in serie A considerato che la lotta per lo scudetto risultava essere praticamente terminata più di un mese fa. I match clou sono senza dubbio quello del “Barbera” fra il Palermo a caccia disperata di punti salvezza e l’Udinese che vuole continuare il trend positivo e sigillare una nuova qualificazione in Europa ed ovviamente lo spareggio salvezza fra il Genoa ed il Torino. Sfide interessanti anche a San Siro fra l’Inter e la Lazio e a Bologna con il Napoli che vuole chiudere la pratica secondo posto e la matematica qualificazione diretta in Champions League.

    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Consigli Fantacalcio giornata 36 guida alla formazione

    Roma-Chievo martedì ore 20:45
    Match apparentemente già scritto con però molti dubbi di formazione per Andreazzoli in vista della sfida contro il Milan. Dovrebbero riposare Totti e Lamela e quindi inseriamo Florenzi, Destro, Osvaldo e Marqhinho mentre nel Chievo spazio al solo Thereau.

    Pescara-Milan mercoledì ore 18:00                   
    Tre punti praticamente già scritti per la compagine rossonera contro un Pescara in caduta libera. Dentro tutto il reparto offensivo rossonero oltre a Nocerino ed Abate mentre nel Pescara inseriamo solo Sculli e Cascione.

    Atalanta-Juventus  mercoledì ore 20:45
    Partita senza controllo a Bergamo con le due compagini che non devono chiedere più nulla al campionato e quindi prevediamo tanti gol con l’inserimento dei rispettivi reparti offensivi oltre a Lichsteiner, Vidal e Bonaventura.

    Bologna-Napoli  ore 20:45
    Partita decisiva per i partenopei che vogliono chiudere qualsiasi discorso Champions. Dentro Cavani, Armero, Hamsik ma non dimentichiamoci di Diamanti, Gilardino e Kone fra i padroni di casa rossoblù.

    Cagliari-Parma ore 20:45
    Match tranquillo per le due formazioni, prevediamo gol ed allora spazio ai rispettivi reparti offensivi tenendo a riposo le difese.

    Inter-Lazio  ore 20:45
    Partita molto importante per diverse ragioni con la Lazio decisa a chiudere il discorso Europa League e l’Inter ad evitare l’ennesima brutta figura stagionale. Dentro Lulic, Hernanes, Floccari e Klose ma anche Guarin, Alvarez ed Alvaro Pereira.

    Palermo-Udinese ore 20:45
    Partita delicatissima per ambedue le formazioni in campo, dentro ovviamente Totò Di Natale, Muriel e Basta fra gli ospiti mentre nelle fila del Palermo inseriamo Hernandez, Ilicic e Miccoli.

    Sampdoria-Catania  ore 20:45
    Anche qui prevediamo un match a viso aperto fra due formazioni votate all’attacco, dentro Eder, Obiang ed Icardi mentre nel Catania diamo spazio a Gomez, Castro, Barrientos, Lodi e Bergessio

    Siena-Fiorentina ore 20:45
    Padroni di casa con le spalle al muro ma anche i viola devono vincere per sperare una difficile qualificazione in Champions League. Lasciamo a riposo le difese tranne Pasqual ed inseriamo i rispettivi reparti offensivi.

    Torino-Genoa ore 20:45
    Importantissima sfida all’Olimpico di Torino con le due compagini a giocarsi la permanenza in serie A. Dentro Cerci, Barreto e Bianchi mentre nel Genoa diamo spazio a Borriello, Bertolacci e Floro Flores.

  • Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali

    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali

    Parma-Genoa, il match del lunch time della domenica termina con un pareggio a reti inviolate che si può considerare un buon punto rimediato per entrambe le formazioni, che per motivi differenti cercavano un risultato positivo che facesse punti-classifica. Il Parma di Roberto Donadoni avrebbe voluto riscattare i due stop  consecutivi rimediati contro Napoli e Fiorentina, che avevano interrotto un periodo proficuo in termini di risultati, oltre che di imbattibilità interna; il Genoa di Ballardini, invece, dopo il buon successo rimediato domenica scorsa con la Lazio ed il precedente pari a Torino con la Juventus voleva continuare la striscia positiva iniziata con il cambio di tecnico in panchina, utile a muovere la classifica delle zone basse. Lo 0-0, dunque, può accontentare entrambe le formazioni anche se, probabilmente, il Genoa avrebbe meritato qualcosa in più se non altro per le maggiori occasioni da gol costruite nel corso del match. La prima, al 12′ del primo tempo con Bertolacci su colpo di testa, ma il portiere Pavarini è stato abile a deviare in corner; nel primo tempo, da segnalare anche l’occasione al 37′ per il Parma con colpo di testa insidioso da parte di Belfodil, di poco fuori.

    Nel secondo tempo, al 48′ occasione per il Genoa con un grande tiro di Bertolacci che colpisce di collo esterno, indirizzandolo con precisione laddove Pavarini non sarebbe arrivato: la fortuna, però, non assiste la sua iniziativa personale e la palla si stampa sull’incrocio dei pali. Ancora Bertolacci protagonista al 57′ ed è ancora il palo a negargli la gioia del gol, su un bel diagonale di destro. Al 65′ il Parma prova a rispondere con Amauri, ma Frey devia in angolo così come al minuto 68′ quando Belfodil è impreciso a colpire di testa da posizione molto favorevole. Il Genoa continua a premere con buone combinazioni di Borriello e Bertolacci, e poi Ballardini inserisce Immobile al posto di Borriello per dare maggior velocità alla manovra offensiva nel finale: nulla da fare, la gara termina dopo quattro minuti di recupero a reti inviolate con uno 0-0 che muove la classifica di entrambe le formazioni, mettendo in mostra un ottimo Bertolacci, senza dubbio il migliore in campo fermato soltanto dai legni della porta di Pavarini.

    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali | © Marco Luzzani/Getty Image
    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali | © Marco Luzzani/Getty Image

    Parma-Genoa, le pagelle:

    Bertolacci 7 Attivo in zona offensiva, si propone anche con occasioni personali: la fortuna non lo assiste e colpisce due pali ma è senza dubbio il migliore in campo in assoluto

    Ninis 6.5 Buona prova propositiva, anche se subentra al posto di Mariga a gara in corso. Si fa trovare pronto e sforna buoni assist per Amauri e Belfodil che però non riescono a sfruttarli a dovere

    Biabiany 5.5 Delude la sua prova, poco presente nel vivo del gioco a parte qualche scatto in velocità che però non si rivela pericoloso

    Parma-Genoa, il tabellino: 

    Parma (3-5-2): Pavarini 6.5; Benalouane 6 (dal 62’ Coda), Paletta 6, Lucarelli 6.5; Gobbi 6.5 (dal 78’ Mesbah), Parolo 6, Mariga (dal 7’ Ninis 6.5), Valdes 6, Biabiany 5.5; Amauri 5.5, Belfodil 5. Allenatore: Roberto Donadoni

    Genoa (3-5-2): Frey 6; Manfredini 6.5, Portanova 6, Granqvist 6.5; Antonelli 6, Rigoni 6 (dal 67’ Vargas), Matuzalem 6.5 , Kucka 6, Pisano 5.5; Bertolacci 7 (dall’80’Olivera), Borriello 6.5 (dall’85’ Immobile). Allenatore: Davide Ballardini

    Ammoniti: Benalouane, Antonelli, Valdes.

  • Genoa-Lazio 3-2: Mauri e Floccari rimontano, Rigoni beffa al 95′

    Genoa-Lazio 3-2: Mauri e Floccari rimontano, Rigoni beffa al 95′

    Genoa-Lazio si è trasformata in un vero e proprio incubo per i biancocelesti di Vladimir Petkovic, scesi in campo a Marassi per cercare i tre punti in classifica in chiave-rincorsa scudetto, e beffati proprio allo scadere da un colpo di testa di Rigoni, dopo essere andati in svantaggio per gran parte del match ed esser riusciti a compiere un’insperata rimonta con Floccari e Mauri. Un match emozionante e combattuto, teso e tirato, da cuori forti, che nel finale mostra un verdetto pesante per la Lazio (al secondo ko consecutivo in campionato nonostante la conquista della finale di Coppa Italia) e dolcissimo per il Genoa di Ballardini, che conquista un successo fondamentale in chiave lotta per la salvezza, dando seguito alla prova di carattere della scorsa settimana contro la Juventus.

    Il Genoa va subito avanti al 15′ del primo tempo sugli sviluppi di un calcio d’angolo sul quale Borriello sferra un sinistro al volo potente e preciso, sul quale Marchetti non può nulla: 1-0 e settimo gol in campionato per Borriello.  Al 21′ altro gol dei padroni di casa, con Bertolacci che scarta Radu e tira dai venticinque metri per la rete del raddoppio: 2-0.

    La Lazio sembra aver incassato pesantemente il colpo e  per tutto il primo tempo non riesce mai a rendersi pericolosa davanti a Frey: nel secondo tempo di Genoa-Lazio, però, gli uomini di Petkovic entrano in campo con uno spirito ben differente ed al minuto 13′ Floccari accorcia le distanze con un gran tiro che colpisce la traversa e poi termina in rete: 2-1. Il gol carica ancor di più i biancocelesti che iniziano a imbastire trame di gioco e si rende pericolosa anche al minuto 20′ con gran tiro di Konko che, però, trova un attentissimo Frey a respingere. Quest’azione, però, è solo il preludio per l’azione successiva, con fallo di Borriello su Kozak in area e successivo calcio di rigore assegnato dal direttore di gara alla Lazio. Stefano Mauri dal dischetto non sbaglia e realizza il pareggio che sembra completare la rimonta al minuto 36′: 2-2.

    Quando tutto sembra destinato a far sì che la gara si concluda in pareggio, arriva al minuto 41′ la traversa del Genoa su colpo di testa di Kucka e, poi, i cinque minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale: proprio al 95′, sugli sviluppi di una rimessa laterale in zona d’attacco, Marco Rigoni colpisce di testa ed infila Marchetti per il definitivo gol del 3-2 alla sua prima gara con la maglia del Genoa.

    La gara finisce, così, con  la Lazio che paga probabilmente lo sforzo della gara di martedì scorso in Coppa Italia e perde terreno dalla coppia di testa composta da Juventus e Napoli ed il Genoa che sembra rispondere bene alla cura Ballardini e si porta momentaneamente fuori dalla zona retrocessione.

    Genoa-Lazio 3-2, Rigoni beffa al 95' i biancocelesti | ©  Valerio Pennicino/Getty Images
    Genoa-Lazio 3-2, Rigoni beffa al 95′ i biancocelesti | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa-Lazio, le pagelle:

    Radu 5 Impreciso e distratto, è suo l’errore decisivo che permette a Rigoni di saltare indisturbato per il gol del 3-2

    Ciani 4.5 Come il compagno di difesa Radu, il suo pomeriggio è da dimenticare

    Floccari 6.5 E’ in stato di grazia, segna sempre: riesce a realizzare il gol del 2-1 e rendersi pericoloso in altre occasioni, non risparmiandosi nel lavoro sporco

    Rigoni 6.5 E’ l’uomo partita per il gol che vale la vittoria ed i tre punti, esordio perfetto

    Genoa-Lazio, il tabellino:

    Genoa (3-5-1-1): Frey 6; Granqvist 6.5, Portanova 6, Manfredini 5.5; Cassani sv (dal 24’ Ferronetti 6), Rossi 6 (dal 68’ Rigoni 6.5), Matuzalem 6, Kucka 6.5, Moretti 6; Bertolacci 6.5 (dal 74’ Olivera); Borriello 6.5 Allenatore: Ballardini.

    Lazio (3-5-2): Marchetti 6.6; Ciani 4.5, Cana 5.5, Radu 5; Konko 5.5, Gonzalez 5.5, Ledesma 5 (dal 64’ Brocchi, dal 71’ Pereirinha), Mauri 6.5, Lulic 6; Floccari 6.5, Klose 5 (dal 46’ Kozak). Allenatore: Petkovic.

    Marcatori Genoa-Lazio: 16’ Borriello, 22’ Bertolacci, 58’ Floccari, 82’ rig. Mauri, 95′ Rigoni.

    Ammoniti: 29’ Ciani, 37’ Manfredini, 69’ Matuzalem, 81’ Moretti

    Video Genoa-Lazio:

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  • Il Napoli si sveglia nel finale, per il Genoa quinto ko di fila

    Il Napoli si sveglia nel finale, per il Genoa quinto ko di fila

    Al Genoa la vittoria sarebbe servita come il pane, ma contro il Napoli l’illusione è durata solo  un tempo. Al “Ferraris” di Genova i partenopei si impongono per 4-2, riuscendo a rimontare per ben due volte il vantaggio dei padroni di casa e sfornando un finale di match da urlo. Roba per cuori forti. I rossoblù non hanno demeritato per almeno 60’, ma i conti si fanno con l’oste. Leggasi Cavani, Hamsik e Insigne. Alla fine per il Grifone arriva la quinta sconfitta di fila. E la cura Delneri, al momento, ha prodotto zero punti. Insomma, per Preziosi si vanno prospettando periodi di intensa riflessione.

    Illusione Immobile – Rientrata l’allerta meteo, a Marassi si gioca sotto un cielo tutto sommato sereno. Mazzarri si riserva il colpo di teatro inserendo Dzemaili per Inler, mentre il Genoa con l’infermeria piena, parte con un 4-1-4-1 dove Immobile agisce da unica punta. Ed è una scelta che paga, quella di Delneri, perché l’under 21 macina gioco creando qualche grattacapo ai difensori napoletani. La pressione iniziale si concretizza al 23′ su una delle tante ripartenze: Tozser calcia a botta sicura, Campagnaro respinge, ancora Tozser, palla deviata da Cannavaro e Immobile da due passi insacca. Il Napoli prova a reagire, ma la densità creata a centrocampo dai rossoblù disinnesca  la manovra degli azzurri troppo molli. Immobile e Bertolacci intuiscono il momento favorevole e spingono in cerca del gol che chiuda la gara. Ma il primo tempo termina 1-0.

    Edison Cavani festeggia il gol contro il Genoa
    Edison Cavani ormai è una leggenda del calcio napoletano Gabriele Maltinti
    Getty Images Sport

    Delirio azzurro – Nella ripresa Mazzarri toglie Campagnaro per Mesto passando al 4-4-2. Scelta azzeccata, perché al 9’ proprio il nuovo entrato firma il pareggio. Incursione di Cavani, giocata di Insigne per Mesto (in mezzo un mani di Antonelli) che da due passi non sbaglia. Il parziale cambia ancora dopo 2’. Sull’asse ImmobileAntonelli si viaggia che è una meraviglia, palla a Bertolacci  e Genoa di nuovo sopra. Il ritmo cresce ancora, e la partita ne guadagna il spettacolo. Il Napoli intanto sbaglia l’impossibile, ma non molla la presa con Insigne e a Maggio sugli scudi in supporto di un Cavani irresistibile. Mazzarri pesca dal cilindro Inler per un Behrami sottotono. Il forcing dei partenopei si fa devastante nel finale. Al 34’ Cavani pareggia i conti. Al 45’ Hamsik, servito da Mesto, mette dentro da due passi di testa. Insigne al 49′ firma il poker azzurro. Per il Napoli tre punti sofferti, per i grifoni rimpianti da non dormirci la notte.

    GENOA-NAPOLI 2-4  (primo tempo 1-0)

    GENOA (4-1-4-1): Frey; Sampirisi, Canini, Granqvist, Moretti, Tozser (16’st Seymour), Kucka, Jankovic, Bertolacci (25’st Merkel), Antonelli (38’st. Piscitella), Immobile. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Krajnc, Melazzi, Borriello, Said, Hallenius. Allenatore: Delneri.

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro (6’st Mesto), Cannavaro, Gamberini, Maggio, Berhami (28’st Inler), Dzemaili, Dossena, Hamsik, Pandev (38’pt Insigne), Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Britos, Donadel, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

    ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

    MARCATORI: 23’ pt Immobile, 9’ st Mesto, 11’st Bertolacci, 34’st Cavani, 45’st Hamsik, 49’st Insigne.

    LE PAGELLE

    Mesto 7 – Cambia il match. Segna e spinge senza sosta sulla fascia di competenza.

    Maggio 5 – Non certo la sua partita più bella. Sbaglia molto in fase difensiva, e anche in attacco conclude poco. Disperso.

    Hamsik 7 – Meno lucido di altre volte, riesce comunque a catalizzare il gioco offensivo del Napoli. Il suo gol chiude la pratica Genoa.

    Insigne 7 – Parte dalla panchina, ma il suo contributo è fondamentale. Firma il poker azzurro, ma è la prova nel suo complesso ad essere di grande qualità.

    Cavani 7 – Gioca a tutto campo, in attacco e quando serve in difesa. Sforna giocate da fuoriclasse a ripetizione, e sul tabellino la sua firma la lascia sempre. Insostituibile.

    Canini 4,5 – Scadente la sua prova difensiva. Nella sua zona il Napoli imperversa.

    Antonelli 6,5 – Grande prova la sua. Imposta, fa filtro e riesce a proporsi spesso anche in attacco.

    Tozser 6,5– Appena lascia il campo il Genoa perde l’orientamento. Forse non è un caso. Da una sua incursione nasce il primo gol dei rossoblù.

    Immobile 6,5 – Là davanti è isolato, ma in mezzo ai difensori partenopei il suo lavoro lo fa. E anche bene. Segna il gol del momentaneo vantaggio, poi si sacrifica per la squadra.

    VIDEO GENOA-NAPOLI 2-4

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  • Lecce – Fiorentina, Jovetic non recupera. Cosmi all’ultima chiamata salvezza

    Lecce – Fiorentina, Jovetic non recupera. Cosmi all’ultima chiamata salvezza

    Vincere o con ogni probabilità sarà retrocessione. E’ questo l’imperativo del Lecce che oggi pomeriggio nel primo anticipo della 37esima giornata di Serie A, la penultima, ospita al Via del Mare una Fiorentina ancora scossa da quanto accaduto mercoledì sera tra Delio Rossi e Adem Ljajic. Il tecnico viola, squalificato anche per tre mesi e che ieri si è scusato pubblicamente, è stato esonerato dopo l’aggressione all’attaccante serbo scatenata dalle provocazioni e insulti dello stesso giocatore che non aveva gradito la sostituzione alla mezzora del primo tempo durante Fiorentina – Novara.

    La squadra è stata affidata al team manager Vincenzo Guerini che dovrà traghettare i viola alla conquista della salvezza aritmetica. Manca infatti un solo punto ai toscani per raggiungere quest’obiettivo, per tale motivo anche un pareggio, dopo tutto quello che è successo in settimana, oggi pomeriggio potrebbe risultare come una vittoria: sono infatti 42 i punti contro i 36 del Lecce terzultimo che, reduce dal pari esterno conquistato contro la Juve nella bolgia dello ‘Stadium’, nutre ancora speranze di salvezza che passeranno inevitabilmente anche dal risultato di Genoa che sarà di scena ad Udine domani pomeriggio.

    Cosmi in conferenza stampa non ha risparmiato critiche verso Cuadrado, secondo il tecnico reo di aver “affossato” il Lecce nell’ultimo periodo con i suoi comportamenti poco corretti (il colombiano è squalificato dopo il cartellino rosso rimediato mercoledì); Oddo non è stato convocato inoltre non saranno del match neanche Muriel e Carrozzieri perchè squalificati. A supporto dell’unica punta Di Michele ci sarà l’autore del gol alla Juve Bertolacci che ha nei bianconeri la vittima prediletta. Centrocampo a 5 con Delvecchio, Giacomazzi e Blasi in mezzo e Di Matteo e Brivio sulle corsie esterne, in difesa davanti a Benassi i centrali Tomovic, Esposito e Miglionico.

    Serse Cosmi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La Fiorentina si presenta con lo stesso modulo utilizzato nelle ultime uscite da Delio Rossi, ovvero il 3-5-2: in attacco mancheranno Amauri, stagione finita per l’italo-brasiliano, e Jovetic; l’estroso montenegrino non è riuscito a recuperare in tempo dall’infortunio per essere del match, out anche Vargas, Nastasic e Kroldrup. Boruc prenderà il suo posto tra i pali, Camporese, Natali e Gamberini formeranno il trio di difesa, sulle ali ci sanno Cassani, a destra, e Pasqual, a sinistra, in mediana Lazzari e Behrami con Montolivo che torna a prendere il suo posto in cabina di regia per quella che è la sua penultima apparizione in viola prima di trasferirsi al Milan a partire dalla prossima stagione. In attacco Cerci e Olivera con il protagonista di mercoledì scorso Ljajic che è stato messo fuori rosa e non andrà neanche in panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI LECCE – FIORENTINA

    LECCE (3-5-1-1): Benassi; Tomovic, Esposito, Miglionico; Di Matteo, Blasi, Giacomazzi, Delvecchio, Brivio; Bertolacci; Di Michele.
    Panchina: Petrachi, Ingrosso, Giandonato, Obodo, Bojinov, Ofere, Seferovic.
    Allenatore: Cosmi.

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Camporese, Natali, Gamberini; Cassani, Behrami, Montolivo, Lazzari, Pasqual; Cerci, Olivera.
    Panchina: Neto, Felipe, De Silvestri, Romulo, Salifu, Marchionni, Acosty.
    Allenatore: Guerini.

  • Pasticcio Buffon, Juventus – Lecce 1-1. Milan a -1

    Pasticcio Buffon, Juventus – Lecce 1-1. Milan a -1

    Annullato il primo match ball per la Juve, doveva essere la partita della vita, una partita da non sottovalutare, come chiedeva Conte e invece alla fine succede quello che non ti aspetti: Juventus in vantaggio contro un Lecce che non è mai stato in partita, contro una squadra ormai quasi retrocessa, costretta a giocare quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Juventus Lecce finisce 1-1 riaprendo così il campionato a 2 partite dalla fine con il Milan che insegue ora solo a una lunghezza.

    In uno stadio gremito che sembra una bolgia, la Juventus parte al solito a 1000 ma già dal 6′ le cose non si mettono bene per Conte che è costretto ad effettuare il primo cambio per infortunio a de Ceglie con l’inserimento di Caceres. All’8 minuto i bianconeri si portano in vantaggio grazie alla rete siglata da Marchisio: su cross di Pirlo Marchisio riesce ad insaccare di testa con un tiro che non è irresistibile ma che beffa Benassi. Per il Principino il miglior modo di festeggiare le 200 presenze in serie A tra Juventus ed Empoli. Poco dopo due minuti dal vantaggio bianconero pronta arriva la risposta del Milan che risponde a Marchisio con il gol di Muntari sull’Atalanta. E poi comincia il solito gioco asfissiante dei padroni di casa che provano a testa bassa a chiudere la partita, ci prova ancora Marchisio, tra i più ispirati dei suoi, e ci prova Vidal che sbaglia clamorosamente il raddoppio calciando a fil di palo da posizione più che ghiotta.
    Il Lecce è assente e spaesato nel tentativo di contenere la furia bianconera ma, contro ogni previsione, riesce comunque nell’impresa di chiudere la prima parte della gara con un solo gol di svantaggio.

    Juventus Lecce – Gigi Buffon | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La ripresa inizia con il boato per il riscaldamento di Del Piero anche se per vedere in campo il capitano si dovrà attendere 77′. Al 53′ l’episodio che cambia le sorti della partita: Cuadrado, il più vivace dei pugliesi, si fa espellere per doppia ammonizione dopo un fallo inutile quanto stupido su Caceres. Il Lecce rimane in inferiorità e, paradossalmente, a pagarne le conseguenze è la Juventus, che subisce un calo di concentrazione e permette all’avversario di ragionare ed organizzarsi.
    La Juventus, che è parsa più stanca del solito, ci prova comunque con Vidal che in serata no, calcia malissimo a tu per tu con Benassi. Ci prova anche Quagliarella con un gran tiro dalla distanza che esce di poco e infine ancora il portiere leccese nega la gioia del gol al neo entrato Matri. Buffon si accinge a disputare l’ennesima partita da spettatore non pagante, ruolo che ricoprirà fino a 5 minuti dal termine: un retropassaggio di Barzagli che il portiere stoppa male regala il pallone a Bertolacci per la rete dell’1-1 che ammutolisce lo Juventus Stadium e fa esplodere San Siro riaprendo il discorso scudetto. Eppure Conte lo aveva detto “niente cali di concentrazione il cammino è ancora lungo“, ma evidentemente non è stato troppo convincente con i suoi in questa settimana.
    Il Lecce nonostante il punto conquistato vede complicarsi la salvezza dato che il Genoa ha portato a casa i tre punti contro il Bologna aumentando il distacco dai giallorossi di altri due punti.

    JUVENTUS LECCE LE PAGELLE

    Buffon 4: Non avremmo mai pensato di dover dare un voto del genere a Super Buffon in questa stagione ma la superficialità con cui ha gestito quel pallone a 5 minuti dalla fine di una partita già vinta non ci permette di fare altro. Il suo erroraccio potrebbe costare le fatiche di una intera stagione, ma sicuramente GiGi saprà come riparare al danno, già dalla prossima partita.

    Barzagli 6,5: E’ il giocatore del reparto difensivo più continuo del campionato. Non ha colpe sul pasticcio che ha portato al gol di Bertolacci.

    Pirlo 7: L’assist che confezione per il gol che porterà al vantaggio bianconero è uno dei pezzi più belli del suo repertorio. Sul finale perde un po’ di lucidità come il resto dei suoi compagni.

    Marchisio 7: Festeggia nel migliore dei modi le sue 200 presenze in serie A. Ci prova più volte ad andare a segno nel secondo tempo ma con meno fortuna.

    Vucinic 5: Le ultime prestazioni sembrano un ricordo, confezione qualche bell’assist nel primo tempo ma non prova mai la via del gol.

    Benassi 6.5: viene preso controtempo in occasione del gol di Marchisio, frastornato esce a vuoto qualche minuto dopo rischiando di subire la seconda rete poi nella ripresa salva prima su Vidal, aiutato anche dalla conclusione debole del cileno, e soprattutto su Matri distendendosi e mandando la palla in angolo.

    Cuadrado 4.5: uno degli uomini più temibili a disposizione di Cosmi, commette una leggerezza imperdonabile facendosi espellere per un fallo inutile su Caceres lasciando i compagni in 10.

    Bertolacci 6.5: è ancora lui a far male alla Juventus, dopo la rete del 24 febbraio 2011 scorso in un Lecce – Juventus 2-0, il centrocampista romano entra e segna, ha il merito di crederci e andare in pressione su Buffon che sbaglia il controllo sul retropassaggio di Barzagli.

    Juventus (3-5-2): Buffon 4; Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 5.5, Vidal 5.5, Pirlo 7, Marchisio 7, De Ceglie sv (6′ Caceres 6); Quagliarella 6 (27′ st Matri 6.5), Vucinic 5 (33′ st Del Piero 6). Panchina: Storari, Padoin, Giaccherini, Borriello. Allenatore: Conte 6

    Lecce (3-5-2): Benassi 6.5; Tomovic 6, Carrozzieri 6, Miglionico 6; Cuadrado 4.5, Blasi 6, Obodo 6 (26′ st Bertolacci 6.5), Delvecchio 6, Brivio 6; Seferovic 5 (5′ st Muriel 6), Di Michele 5 (15′ st Giacomazzi 5.5). Panchina: Petrachi, Di Matteo, Giandonato, Bojinov. Allenatore: Cosmi 6

    VIDEO JUVENTUS – LECCE 1-1 

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  • Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cosmi gongola. Vincere a Cagliari non è semplice per nessuno e il successo di ieri è da considerarsi un’autentica impresa. La salvezza non è più un miraggio, e i suoi contorni iniziano a diventare realtà difronte agli occhi dei tifosi del Lecce. Muriel e Cuadrado hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più che rende alcuni calciatori speciali rispetto ad altri. Tra le fila dei sardi si salvano in pochi. Thiago Ribeiro e Canini riescono a giocare peggio di Larrivey, e questo la dice lunga sulla prestazione complessiva dei rossoblu contro la squadra salentina.

    Cagliari Lecce 1-2, le pagelle

     

    CAGLIARI

    Agazzi 5,5: incolpevole sui gol, ma per tutto l’arco dei 90′ minuti mostra la solita insicurezza sulle uscite. Sembra quasi che una calamita lo attragga a restare fermo sulla linea di porta ogni qual volta che giunge un cross. E se non compie alcuna prodezza il voto in pagella non può essere sufficiente.

    Canini 4,5: giornata no per il difensore centrale. In occasione del primo gol degli avversari fornisce il tele-pass a Muriel per imboccare l’autostrada cagliaritana con un intervento goffo. Nella ripresa non trova niente di meglio che farsi espellere per doppia ammonizione lasciando i suoi compagni in 10, sotto di un gol e con tutti i cambi già effettuati.

    Nainggolan 6,5: il belga è il migliore dei sardi. Ci crede fino alla fine, a centrocampo è l’unico che riesce a competere in forza con i diretti avversari, corre anche per il capitano Conti (5). Difficile immaginare una linea mediana del Cagliari senza di lui, onora al meglio la chiamata in Nazionale.

    Thiago Ribeiro 4,5: il brasiliano ha l’attenuante di giocare in un ruolo non suo, per via dell’assenza del fantasista Cossu. Attenuante che però scompare quando lo si vede tentare gesti tecnici impossibili e del tutto fini a se stessi. La Sardegna non è il Brasile, ma sopratutto Thiago Ribeiro molte volte è lontano parente dei suoi concittadini.

    Ibarbo 6: rispetto alle ultime uscite il colombiano è apparso sottotono. Gioca un buon primo tempo, con accelerazioni impetuose e dribbling “fortunosi” ai danni dei giocatori del Lecce. Da solo però non può fare molto, anche perché dentro l’area c’è Larrivey e non Pinilla. Nella ripresa si spegne. Anche lui come Ballardini aspetta il tempo delle “vacche grasse”.

    Larrivey 5: la tentazione di scrivere un numero di gran lunga inferiore è tanta, anche perché è emblematico come il pubblico del Sant’Elia faccia gli scongiuri appena lo vedono sistemare il pallone per calciare il rigore o quando incitano l’arbitro ad ammonirlo per una simulazione (non si è mai visto che i tifosi chiedano l’ammonizione per un proprio giocatore). In ogni caso Larrivey riscatta la prestazione del primo tempo assumendosi la responsabilità della trasformazione del calcio di rigore e sfiora addirittura la rete del sorpasso ma Benassi è miracoloso. Quando viene sostituito per l’ingresso di Ceppelini lo stadio si divide tra fischi e applausi. L’argentino rimane un caso ancora da studiare dopo 4 anni dal suo arrivo nell’isola.

    andrea bertolacci | © Enrico Locci/Getty Images

    LECCE

    Benassi 6,5: la parata sul colpo di testa di Larrivey potrebbe rappresentare uno dei passaggi fondamentali della cavalcata salentina verso la salvezza. Prima del miracolo devia sul palo una insidiosa punizione calciata da Thiago Ribeiro. Per il resto non viene impegnato quasi mai dai padroni di casa.

    Carrozzieri 6,5: l’ex giocatore del Palermo guida bene la retroguardia leccese, che spesso può contare su 5 uomini con Cuadrado e Brivio bravi a ripiegare quando il Cagliari attacca. Stravince il duello fisico con Larrivey.

    Bertolacci 6,5: segna la rete della vittoria piazzando un tiro chirurgico alla sinistra del portiere rossoblu, regalando tre punti fondamentali per i propri compagni di squadra. Si disimpegna alla grande sia nella fase di difesa che nei movimenti offensivi, sganciandosi regolarmente dalla linea di centrocampo durante i contropiedi.

    Cuadrado 7: una velocità fuori dal comune per il colombiano, che non sfigura difronte all’idolo di casa Ibarbo. In casa Udinese gongolano, l’ennesimo campione scovato dalla rete di scout friulana che saprà fare le “fortune” della squadra bianconera il prossimo anno.

    Muriel 7,5: è l’uomo partita. Cambia le sorti dell’incontro allo scadere del primo tempo con la rete del momentaneo 1-0. Le sue discese mettono in continuo allarme la difesa cagliaritana. Offre a Di Michele un pallone da depositare solamente in rete ma il suo compagno di reparto fallisce clamorosamente. Anche Muriel fa parte dell’officina Udinese, ed il Barcellona avrebbe già sondato il terreno con la famiglia Pozzo per averlo la prossima stagione.

    Di Michele 4,5: l’attaccante giallorosso smentisce se stesso sbagliando due facili occasioni da gol nell’arco dei 90′ minuti di gara, che avrebbero potuto rendere il passivo dell’incontro ancora più importante per i giocatori del Cagliari. I tifosi del Lecce auspicano una pronta inversione di marcia fin dal prossimo incontro.

    Tabellino Cagliari Lecce 1-2

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5,5, Pisano 6 (80′ Ekdal s.v.), Astori 5,5, Canini 4,5, Agostini 6 (46′ Ariaudo 5,5), Nainggolan 6,5, Conti 5, Dessena 5,5, Thiago Ribeiro 4,5, Ibarbo 6, Larrivey 5 (68′ Ceppelini 5)
    Panchina:  Avramov, Gozzi, Perico, Nenè. Allenatore: Ballardini 5

    Lecce (3-5-2): Benassi 6,5, Carrozzieri 6,5, Tomovic 6, Miglionico 5,5, Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Bertolacci 6,5 (77′ Giandonato 6), Brivio 6, Di Michele 4,5, Muriel 7,5 (90′ Esposito s.v.).
    Panchina: Julio Sergio, Di Matteo, Piatti, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi 7