Tag: andrea bargnani

  • Per Andrea Bargnani ipotesi Montegranaro

    Per Andrea Bargnani ipotesi Montegranaro

    Nei giorni scorsi si era parlato di un probabile ritorno in italia di Andrea Bargnani a cui la Montepaschi Siena aveva offerto un contratto per giocare fino a quando il lockout NBA non si fosse sbloccato (leggi l’articolo). La notizia clamorosa è che sulle tracce della stella italiana dei Toronto Raptors ora ci sarebbe anche la Sutor Montegranaro che per bocca del suo sponsor Emanuele Fabi apre alla clamorosa trattativa:

    • Il progetto c’e’, stiamo lavorando. E’ difficile, non impossibile. Dobbiamo sfruttare il lockout della NBA, come sta cercando di fare la Virtus Bologna con l’operazione Kobe Bryant. Noi vorremmo fare un regalo alla Sutor”.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Poi aggiunge:

    • ‘La situazione e’ venuta allo scoperto, ci risentiremo con il procuratore di Andrea. Siamo costantemente in contatto con il manager e sappiamo che ci sono anche altre societa’ interessate: si parla fortemente di Siena e forse anche di Roma. Ripeto: per la Sutor è difficile, ma non impossibile!“.

    Fabi, che ha già stabilito contatti con l’agente di Bargnani, non si sbilancia sull’entità dell’offerta ma si parla di circa 800.000 dollari per 3 mesi a Montegranaro.

  • Bargnani verso Siena, Bologna tenta Kobe Bryant

    Bargnani verso Siena, Bologna tenta Kobe Bryant

    La firma, nella giornata di ieri, di Danilo Gallinari con l’Olimpia Milano potrebbe presto portare ulteriori sviluppi nel marcato delle nostre squadre di basket. L’ala dei Denver Nuggets giocherà nel campionato italiano fino a quando il lockout NBA non avrà fine. Ma questa operazione “Ritorno” potrebbe proseguire ed arrivare a compimento nei prossimi giorni dato che la Montepaschi Siena ha intenzione di ingaggiare Andrea Bargnani, prima scelta assoluta dei Toronto Raptors al Draft del 2006. La trattativa non è facile, ma tra qualche giorno si potrebbe aprire qualche spiraglio per Siena dato che un accordo per porre fine al lockout NBA pare veramente fantascienza in questo momento. Da qui Bargnani, per tenersi in forma, allenato e disputare partite di livello per mantenere il suo standard di rendimento, potrebbe prendere la strada che porta in Toscana dove la squadra Campione d’Italia e terza classificata nell’ultima Eurolega (battuta in semifinale solo dal Panathinaikos poi trionfatore nella Finalissima) lo accoglierebbe a braccia aperte. Ma non c’è solo Bargnani ad entusiasmare il pubblico ed i tifosi del grande basket italiano: la Virtus bologna sarebbe pronta ad offrire un ricco contratto alla Star NBA Kobe Bryant, asso dei Los Angeles Lakers. Il patron Sabatini sta cercando sostegno fra le istituzioni cittadine , finora la proposta è ferma ad un totale di 3 partite casalinghe (contro Roma, Milano e Cremona) con un compenso di 600mila euro per partita di cui il patron delle V-Nere è disposto a pagare la metà (con il compenso assicurativo già coperto). Queste le parole del Presidente:

    • Abbiamo cominciato a trattare con l’agente di Kobe lunedì scorso per fargli giocare con la nostra maglia 3 gare in casa. Ho fatto questa proposta e allo stesso tempo ho chiesto di convocare un tavolo istituzionale a Bologna per avere un sussidio, io mi accollo il 50% del costo imprenditoriale. Quanto siamo disposti ad aspettare? Con le belle donne bisogna avere pazienza e per una star come lui siamo disposti ad attendere, anche perché il lockout sembra che si prolunghi. L’idea sarebbe di avere Bryant fino al 13 novembre, ma se anche Ginobili volesse venire a Bologna sarebbe ben accetto. Il progetto gioverebbe molto all’immagine del nostro campionato e del nostro Paese“.

    Una ricchissima avventura a gettone consentirebbe a Bryant, cresciuto in Italia negli anni in cui il padre Joe calcava i parquet nostrani, di tornare nella sua “seconda patria”, cosa di cui non ha fatto mai mistero in numerose interviste dato che ha sempre dichiarato di voler chiudere la sua strepitosa carriera in Italia. In attesa di avere sviluppi su queste trattative i tifosi di basket del nostro campionato possono continuare a sognare…

  • Italia, KO con la Francia e addio agli Europei

    Italia, KO con la Francia e addio agli Europei

    Termina mestamente l’avventura dell’Italia agli Europei di basket di Lituania: la squadra Azzurra crolla nell’ultimo periodo (84-91 il risultato finale, 17-31 il parziale accusato nel quarto quarto) e lascia strada libera alla Francia che ringrazia per il gentile omaggio e si assicura la qualificazione alla seconda fase con una giornata di anticipo. Un crollo (questa è purtroppo la parola giusta) davvero inspiegabile dato che per 3 quarti di partita i ragazzi di coach Pianigiani si erano ben comportati mostrando anche di poter avere la meglio sugli avversari, più confusionari e pasticcioni rispetto alle altre uscite. C’è rabbia nel clan italiano dato che 2 uomini cardine del quintetto transalpino come Parker (bruttissima la sua prova) e Noah (leggermente meglio rispetto al compagno ma pur sempre insufficiente al cospetto di un ottimo Bargnani) sono rimasti largamente in panchina ma nonostante queste importanti assenze gli azzurri si sono fatti beffare da giocatori di secondo piano che fino ad ora praticamente non avevano neanche visto il campo (Traore e Tchicamboud) o erano stati utilizzati come ripiego (Gelabale e Florent Pietrus). Un indubbio vantaggio non sfruttato e forse è anche giusto che sia arrivata l’eliminazione perchè una vera squadra (vincente) deve essere anche cinica nei momenti che contano e l’Italia ha dato ampia prova di non saperlo fare, mai, neanche per una volta!

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    Il match parte mettendo in mostra il grande atletismo dei nostri avversari che nei primi minuti mostrano agli spettatori presenti come si schiaccia nel canestro. L’Italia però regge grazie ad un superbo Bargnani che inizia a martellare il canestro avversario mettendo in grande difficoltà un centro NBA difensivamente tostissimo come Joakim Noah (incredibile una sua giocata con finta proprio su Noah ed affondo a 2 mani sul povero Diaw che commette anche fallo nel tentativo inutile di stopparlo). Si gioca sul filo dell’equilibrio ma gli Azzurri arrivano alla fine del primo quarto in vantaggio per 23-20 e ben 13 di questi punti provengono dal “Mago”. Nel secondo periodo ad ergersi assoluto protagonista è Belinelli che bombarda letteralmente il canestro avversario con 3 triple (di cui una sulla sirena finale) portandoci avanti di 7 lunghezze sul 48-41. Una grande difesa di squadra compensa la mancanza a rimbalzo con i francesi che ne catturano ben 19 a fronte dei soli 9 italiani. Sono Diaw e Batum (con 10 ed 8 punti) a reggere l’urto di Bargnani (17 punti) e Belinelli (15) letteralmente infuocati. Parker non pervenuto, Noah discreto con 6 punti ma in difficoltà nel confronto con Bargnani.
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    In apertura di terzo quarto qualche dubbia chiamata arbitrale permette ai transalpini di tornare sotto (54-52 al 25esimo) ma per nostra fortuna si accende anche la stella di Danilo Gallinari che si carica letteralmente la squadra sulle spalle e ci porta all’ultimo mini-intervallo ancora avanti di 7 punti (67-60). Arriva però il momento cruciale: nei primi 2 minuti del quarto quarto un parziale di 9-3 (difesa orribile) riporta a contatto i francesi (70-69) e come conseguenza le gambe degli atleti Azzurri iniziano a tremare anche perchè la Francia opera questa rimonta con le seconde linee mentre Pianigiani pur schierando i titolari non riesce ad ottenere una difesa ed un attacco adeguati alla situazione. Al minuto 34 arriva il pareggio transalpino sul 74 pari (non accadeva dal 37-37 del 18esimo) sempre con il confusionario Tony Parker tranquillamente panchinato dal C.T. Collett. I vari Traore, Tchicamboud, Gelabale risultano indigesti al nostro sistema difensivo trovando rimbalzi offensivi in quantità industriale per secondi possessi molto produttivi. A dare il vantaggio ai “Bleus” è una tripla di Gelabale (77-76) mentre in attacco l’Italia annaspa provando inutili azioni personali, Bargnani è stanco e Gallinari e Belinelli diventano improvvisamente imprecisi. Ecco che a schiantare le ultime resistenze Azzurre ci pensa l’accoppiata Diaw (in area inarrestabile) e Batum (con alcune giocate di puro atletismo che annichiliscono i nostri difensori). La Francia si trova così sull’85-82, Belinelli si mangia 2 possessi vitali con 2 azioni personali da dimenticare, ovvio che mandando i nostri avversari in lunetta il divario aumenti considerevolmente e per la Francia arriva il successo per 91-84 con Parker (24 minuti in campo sui 40 totali) e Noah (20 minuti sul parquet) spettatori aggiunti, lasciandoci un mare di rammarico per quello che poteva succedere ed invece non è accaduto.
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    Per l’Italia da sottolineare la buona prova di Hackett (10 punti) che ha limitato nel migliore dei modi il talento degli Spurs Tony Parker (3/11 al tiro, solo 8 punti per lui che prima di questa partita era il capocannoniere del torneo), i nostri 3 Big si sono divisi un quarto a testa crollando poi nell’ultimo dove nessuno dei 3 è riuscito ad imporsi: per Bargnani 22 punti, per Belinelli 19, per Gallinari 18. Straordinarie per la Francia le prove di Diaw (21 punti, 4 rimbalzi e 4 assist) e Batum (20 punti, 5 rimbalzi e 4 recuperi). L’Italia ha retto bene in difesa (un pò meno efficace nel quarto periodo) ma ha clamorosamente fallito a rimbalzo concedendo ben 11 rimbalzi offensivi (38 totali) a fronte dei soli 19 catturati (solo 3 in attacco) venendo quindi doppiati in questa specialità. E’ questo che ha fatto la differenza per la Francia dato che sui primi possessi la difesa italiana ha retto l’urto degli atletici avversari ma concedendo la seconda occasione ovviamente ci si trovava stanchi nel dover riprendere le posizioni e siamo stati ripetutamente puniti. Lezione da imparare in vista del futuro. Intanto ritorniamo a casa, con poco onore a dir la verità. Ultimo appuntamento domani con Israele ininfluente per le nostre sorti, almeno bisogna evitare ulteriori figuracce. ITALIA-FRANCIA 84-91 (23-20, 48-41; 67-60) ITALIA – Carraretto 7, Bargnani 22, Gallinari 18, Belinelli 19, Hackett 10; Maestranzi 0, Mancinelli 4, Mordente 4, Cusin 0, Datome 0. N.e.: Cinciarini e Renzi. All.: Pianigiani. FRANCIA – Noah 10, Batum 20, Parker 8, De Colo 4, Diaw 21; Seraphin 0, Albicy 2, Kahudi 0, Traoré 11, Pietrus 4, Tchicamboud 3, Gelabale 8. All.: Collett.

  • Europei basket: Italia, serve l’impresa contro la Francia

    Europei basket: Italia, serve l’impresa contro la Francia

    Bisogna vincere contro la Francia (ore 16.45), e poi sperare in qualche risultato che possa favorirci nelle altre partite del girone B. E’ questa la situazione, molto difficile, della nostra Nazionale poco prima della quarta giornata dell’Europeo di basket in corso di svolgimento in Lituania. Innanzitutto serve, per poter sperare ancora in vista dell’ultima giornata, un successo contro la fortissima Francia di Tony Parker (ma non solo lui) che finora è stata la formazione più convincente (in testa con la Serbia con 6 punti) nel nostro raggruppamento.

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    Chi fa più paura, come già detto, è proprio Parker: il playmaker dei San Antonio Spurs sta letteralmente dominando l’Europeo visto che si trova in testa alla classifica marcatori con 28 punti di media (a cui aggiunge ben 7 assist e percentuali dal campo mostruose come il 60% da 2 ed il 55% da 3!). Ma la Francia può contare anche su altri atleti di spessore internazionale tra i quali spiccano gli NBA Nicolas Batum (Portland Trail Blazers), Joakin Noah (Chicago Bulls), e Boris Diaw (Charlotte Bobcats). Una squadra fortissima che apparentemente non ha nessun punto debole e che fa dell’atletismo la sua arma di forza visto che nessun team pare attrezzato come i francesi in questa caratteristica fisica. Quello che dovrà fare l’Italia sarà di non concedere il campo aperto ai transalpini che in queste situazioni di gioco diventano letteralmente devastanti. La speranza Azzurra di poter ottenere un risultato positivo, che ci terrebbe ancora in corsa per il passaggio alla seconda fase, sarebbe quella di avere l’apporto contemporaneo dei nostri 3 atleti migliori, ovvero Danilo Gallinari, Andrea Bargnani e Marco Belinelli che necessariamente dovranno “scollinare” oltre quota 20 punti per garantire un buon apporto in attacco. Si spera che “Gallo” e “Beli” possano anche sbloccarsi nel tiro da 3 che finora li ha visti protagonisti di percentuali orrende (soprattutto Belinelli!) perchè sfruttando questo tipo di gioco non è detto che la Francia abbia la strada spianata verso il successo. Chi avrà maggior raggio d’azione è proprio la guardia degli Hornets a cui la Francia difficilmente potrà opporre un pariruolo di altrettanto talento (forse si dirotterà Parker sulle sue tracce, ma è un’ipotesi che potrebbe anche non avere sèguito) mentre più difficile sarà il compito di Gallinari (se la vedrà con uno dei migliori difensori NBA come Batum) e Bargnani (scontro da scintille contro Noah). Queste sfide personali i nostri “Big 3” le hanno già vissute in NBA quindi non partono battuti e soprattutto i nostri giocatori conoscono le potenzialità dei diretti avversari. Servirà però dare sul campo il “200%” quindi il doppio di quello che è il massimo per ottenere l’importante risultato. Queste le parole di coach Pianigiani sulla sfida di oggi pomeriggio:

    • Servirà ‘un’extra-partita per avere speranza. Non riusciremo a limitare tutto il loro potenziale. Dovremo fare un extra-sforzo perché abbiano una serata normale e perché il loro attacco non ci ammazzi in contropiede. Non possiamo concedere loro campo aperto, altrimenti rischiamo di essere spazzati via. Quello che dobbiamo fare è giocare in attacco e mettergli un tarlo riuscendo a segnare con un po’ di continuità dall’altra parte del campo. Oggi dobbiamo pensare a fare ancora un passo avanti, pur in un percorso di grande fatica, con un girone così duro e un avversario di primissimo livello. Per questa squadra significa mostrare di avere la capacità di reggere questi ritmi come atteggiamento, di non scomporsi anche quando si andrà sotto e rimanere attaccati alla partita. I francesi sono guidati da un Parker giunto alla sua maturità e in armonia con sé stesso e con la squadra. Si sente bene a far giocare i compagni e si vede.

    Concentrato anche Danilo Gallinari:

    • Le sensazioni sono più che positive perché abbiamo insistito dall’inizio sul discorso dell’atteggiamento: cercare di emozionare ed emozionarsi, e questo entusiasmo è la prima cosa che penso tutti abbiano visto. Qualificarci sarebbe meglio ma, come ci dice sempre il coach, l’idea è quella di proseguire sul discorso iniziato lo scorso anno. C’è un percorso che è iniziato e noi dobbiamo vincere queste 2 partite finendo con un’idea positiva. Vincere sarebbe importante come risultato in sè, ma anche e soprattutto per questo percorso che stiamo facendo e quindi per il futuro“.
  • Super Bargnani contro la Lettonia, l’Italia è ancora viva

    Super Bargnani contro la Lettonia, l’Italia è ancora viva

    Arriva finalmente la prima vittoria Azzurra agli Europei di basket in Lituania: i ragazzi di coach Simone Pianigiani battono per 71-62 la Lettonia in una partita da “dentro o fuori” e restano quindi ancora aggrappati alla speranza di qualificarsi alla seconda fase pur dovendo vincere necessariamente sia contro la temibile Francia (domenica) che contro Israele (lunedì nell’ultima gara del Gruppo B).

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    Una partita, quella contro la formazione lettone, caratterizzata dalla super prestazione di Andrea Bargnani (36 punti e record personale in Nazionale), tornato finalmente su livelli che gli competono, letteralmente trascinatore emotivo di una squadra sull’orlo del baratro che al momento resta viva nella speranza che qualcosa all’interno dei meccanismi mentali dei nostri giocatori si sia sbloccato. Bisogna andare piano con i trionfalismi dato che davanti c’era la povera Lettonia tutta entusiasmo, giovinezza e niente più, ma è pur sempre un’affermazione importante perchè a questi livelli ormai si è visto che di partite facili non ce ne sono. Ed infatti l’inizio di match non è dei migliori perchè i nostri avversari riescono a stare abbastanza facilmente davanti, con evidenti difficoltà Azzurre ed è solo grazie ad un Bargnani letteralmente infuocato che l’Italia resta ancorata ai lettoni (21-18 in chiusura di primo quarto e ben 14 di questi 18 punti provengono dal “Mago”). Nel secondo periodo la musica sembra non cambiare perchè l’atletismo, la fisicità e la pericolosità dal perimetro (Kuksiks firmerà un ottimo 4/8 da oltre l’arco) permettono ai baltici di restare avanti di sole 2 lunghezze (33-31). La partita si accende nella ripresa: fiammata italiana che ci porta sul provvisorio +4, contro-sorpasso lettone con un mega parziale di 9-1 (con protagonisti il solito Kuksiks e Selakovs). L’inesperienza però viene pagata a caro prezzo dagli uomini di Bagatskis che vedono Mancinelli, il solito Bargnani e Belinelli (con la sua unica “bomba” di giornata su 8 tentativi) infilare il canestro a ripetizione e così si arriva in vista dell’ultimo quarto con l’Italia finalmente avanti per 55-53. All’inizio del quarto periodo 2 triple di Mordente e Bargnani regalano il +8 (61-53 al 32esimo), passano altri 3 minuti e 5 punti in fila del “Mago” permettono un ulteriore incremento del divario (66-56). I lettoni sono stanchi ed in campo si vede perchè iniziano a sparare inutili tiri da 3, Mancinelli segna grazie a l ferro e Bargnani in chiusura blinda l’area con 2 stoppate. Termina 71-62, ora sotto con la Francia, con la stessa intensità difensiva e con un trio NBA (si spera) al massimo della forma. Come già detto sono i 36 punti di Bargnani a tenerci a galla in questo Europeo (oltre la metà di quelli segnati in totale dagli Azzurri), molto più in ombra invece Gallinari (7 punti) e Belinelli (11 ma con un brutto 1/8 da 3 punti, ormai queste basse percentuali stanno diventando una pessima abitudine). Bene Mancinelli (8 punti e tanta grinta) e Mordente (ottima la sua difesa quando è stato in campo). La Lettonia ha in Kuksiks il top scorer con 19 punti, Selakovs ne aggiunge 10 ma non sono sufficienti. Delude Blums, finora miglior marcatore dei suoi con 23,5 punti di media, autore di un orrendo 1/10 per soli 4 punti a referto. Queste le parole di Andrea Bargnani, assoluto protagonista oggi pomeriggio, al termine del match:

    • E’ stata una gara tosta fino alla fine, di una grande durezza mentale ma abbiamo tenuto per tutti i 40 minuti. Il record? Certo che mi fa piacere e devo dire che sono stati bravi i miei compagni a trovarmi, ma sono più contento per la vittoria. E’ stato frustrante perdere 2 gare consecutive nell’ultimo quarto nelle sere precedenti. La vittoria di stasera ci dà più fiducia per cercare di vincere anche le prossime 2 gare, anche se adesso siamo legati agli incastri degli altri risultati. Domenica contro la Francia lasceremo tutto quello che abbiamo sul campo“.

    Soddisfatto per la vittoria (e per l’atteggiamento) anche il C.T. Simone Pianigiani:

    • Sono contento, perché la squadra ha mostrato quello che dovrà fare nelle ultime 2 partite come spirito di attitudine e sacrificio. Oggi per noi doveva essere la continuità di un certo tipo di atteggiamento anche perché per noi il gioco della Lettonia è complesso e sapevamo che se avessimo mollato anche solo un attimo in difesa ci avrebbero punito. Lo sapevamo e abbiamo fatto una partita attenta e molto dispendiosa, nonostante fosse il terzo giorno e avessimo speso tanto contro avversari di primo livello. I ragazzi ci provano a stare nel piano partita e costruiscono in attacco ma dobbiamo abituarci a giocare facendo questo sforzo a questi livelli. Oggi ci siamo stati fino in fondo, non scomponendoci in difesa anche quando non entrava niente, li abbiamo portati a fare degli errori alla fine quando erano stanchi. Da questa continuità e da questa base di atteggiamento si può e si deve cercare di migliorare ancora. Oggi mentalmente la squadra è stata presente e ha continuato a parlarsi in difesa e avere una faccia positiva anche quando ci sono stati momenti di difficoltà. Abbiamo giocato una gara di continuità rispetto a quella di ieri e ora dobbiamo continuare così facendone un’altra e poi un’altra con la stessa tenuta mentale, anche se gli avversari saranno molto più forti!“.

    LETTONIA-ITALIA 62-71 (21-18, 33-31; 53-55) LETTONIA – Meiers 5, Blums 4, Kuksiks 19, Mejeris 0, Strelnieks 2; Dai. Bertans 8, Freimanis 4, Jeromanovs 0, Dav. Bertans 5, Berzins 5, Selakovs 10. N.e.: Jurevicus. All.: Bagatskis. ITALIA – Carraretto 2, Bargnani 36, Gallinari 7, Belinelli 11, Hackett 2; Maestranzi 0, Mancinelli 8, Mordente 3, Cinciarini 0, Cusin 0, Datome 2. N.e.: Renzi. All.: Pianigiani.

  • Europei basket: Italia, ultima chiamata contro la Lettonia. Vincere per sperare

    Europei basket: Italia, ultima chiamata contro la Lettonia. Vincere per sperare

    Dentro o fuori: sarà questo il verdetto di fronte al quale si troverà la Nazionale italiana di basket al termine della gara di oggi pomeriggio contro la Lettonia, con inizio alle ore 16.45, valida per la terza giornata dell’Europeo in corso di svolgimento in Lituania. L’imperativo è vincere perchè dopo le 2 sconfitte accumulate sinora (all’esordio con la Serbia ed ieri contro la Germania) un’altro KO condannerebbe il team di Pianigiani a sicura eliminazione senza dover neanche attendere le sfide contro Francia ed Israele che risulterebbero per il cammino Azzurro ininfluenti. Ma neanche con un successo si potrebbe avere la speranza dell’accesso alla seconda fase perchè perdendo lo scontro diretto contro serbi e tedeschi urge necessariamente (avendo gli scontri diretti sfavorevoli con queste 2 squadre) che slavi e teutonici battano la fortissima Francia di Tony Parker, unica squadra con cui al momento si può competere (in classifica) visto che ancora non si è disputato il confronto diretto (in programma nella quarta giornata).

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    Una situazione davvero molto complicata: questo pomeriggio però bisognerà avere la mente sgombra da qualsiasi calcolo e concentrarsi sulla Lettonia, che nelle prime 2 partite del girone, pur perdendo entrambi i match in doppia cifra, ha dimostrato comunque di potersela giocare con tutti. Un avversario da non prendere sotto gamba quindi, il forfait di Andris Biedrins, centro NBA dei Golden State Warriors, avvantaggia i nostri giocatori che potranno dare qualcosa in più sotto canestro (soprattutto “Mago” Bargnani) visto che Biedrins garantiva quella stazza fisica per poter competere con chiunque nelle battaglie sotto i tabelloni. Con la sua assenza la Lettonia perde tantissimo anche in attacco, sarebbe stato proprio lui l’uomo al quale sarebbero stati affidati la maggior parte dei tiri. La leadership della squadra baltica è stata presa così da Janis Blums che nelle prime 2 partite giocate ha segnato una media di 23,5 punti e smistato 4,5 assist. Sarà il numero 7 il perno attorno al quale ruoterà tutto l’attacco lettone. L’analisi sull’Italia è un pò più complessa. Non è una questione di quintetti (“alti” o “bassi” che dir si voglia), di giocatori, di stile di gioco, quanto di continuità: gli Azzurri non riescono a mantenere alta la concentrazione per tutti i 40 minuti, i momenti di blackout sono pericolosi e preoccupanti perchè sistematicamente accusiamo dei parziali dalle altre squadre che in pratica compromettono in modo irreversibile ed irrimediabile le partite. E’ questo l’aspetto sul quale oggi dovrà lavorare coach Simone Pianigiani, al di là di qualsiasi schema e giocatore. Un altro aspetto del gioco che va riveduto è il tiro dalla lunga distanza. I nostri atleti hanno delle capacità straordinarie in questa specialità ma finora le percentuali sono state davvero brutte: 6/25 ieri contro la Germania (24%), ancora peggio all’esordio contro la Serbia con un orrido 2/17 (11%). Un 8/42 complessivo per una percentuale di realizzazione da oltre l’arco pari al 19%. Con queste statistiche non si va da nessuna parte! Tutti davanti al televisore dunque, match fissato per le 16.45: serve la vittoria e necessariamente vittoria dovrà essere. Danilo Gallinari ci crede:

    • Ci sono ancora 3 partite, dobbiamo provarci fino alla fine. Non è finita!
  • Nowitzki e Kaman bastonano l’Italia, secondo KO per gli Azzurri

    Nowitzki e Kaman bastonano l’Italia, secondo KO per gli Azzurri

    Seconda partita all’Europeo di basket in corso di svolgimento in Lituania e seconda sconfitta per la Nazionale italiana di Simone Pianigiani: gli Azzurri cedono di schianto nel quarto periodo alla Germania del fantastico duo Nowitzki-Kaman ed iniziano ad intravedere lo spettro di una prematura eliminazione visto che per qualificarsi ora dovranno vincere necessariamente le prossime 3 partite contro Lettonia, Francia ed Israele. Il successo sembra a prima vista non impossibile contro lettoni ed israeliani ma pare proibitivo contro i fortissimi francesi ed a questo punto serve davvero un’impresa storica per dare una svolta ad un torneo che fin qui ci ha regalato solo delusioni ed in cui nulla è stato fatto per meritare una qualche piccola soddisfazione.

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    Pianigiani parte con il quintetto piccolo ed i risultati sono tutt’altro che disprezzabili: Gallinari tenuto in ala grande svolge alla perfezione il suo compito di marcatura su Nowitzki, spauracchio per qualsiasi difesa, ed anche Mancinelli (che con il “Gall0” si scambia spesso e volentieri di ruolo) riesce a limitare l’asso tedesco. Il gioco di pressione a tutto campo permette ai nostri giocatori di andare avanti di 2 punti al primo intervallo (18-16). Anche Bargnani non concede nulla in difesa al suo dirimpettaio Kaman ma l’enorme sforzo profuso lo rende poco lucido e molto statico in attacco, motivo per cui sulla fine del secondo quarto un parziale di 6-0 dei tedeschi firmato da Benzing e 4 punti di Nowitzki porta i teutonici al riposo lungo sul +6 (36-30). Nella ripresa il buon momento di Gallinari e Belinelli porta nuovamente gli azzurri avanti (40-38) dopo appena 4 minuti di gioco del terzo parziale. Nowitzki con 3 falli viene richiamato in panchina per un piccolo riposo ma l’Italia non riesce ad approfittare di questo grande vantaggio sprecando numerose occasioni e tirando malamente dalla linea dei 3 punti. Proprio per questo motivo la Germania si riappropria della testa dell’incontro sul 46-45. Il peggio però deve ancora venire: la partenza sprint con un piccolo parziale di 6-2 (che regala il provvisorio +3 sul 51-48) viene letteralmente gettata alle ortiche dalla poca concretezza di Belinelli che forza oltremodo quando invece dovrebbe cercare soluzioni alternative o quantomeno tiri più comodi. I tedeschi si riappropiano dell’area pitturata, Kaman diventa inarrestabile, Benzing gli dà una grossa mano e Nowitzki continua a martellare il canestro (60-55 per i nostri avversari al 35esimo). Pianigiani chiama timeout per cercare di fermare l’emorragia di punti e spezzare il ritmo degli avversari ma non serve a nulla perchè 6 punti ancoradi Kaman ed una bomba di Herber ci spediscono indietro di 9 punti (69-60). Nuovo timeout Italia ma ormai la frittata è fatta perchè al ritorno in campo nè Gallinari, nè Belinelli sono concreti e la Germania può allungare sul +14 che alla fine sarà anche il distacco finale (76-62). Si è rivista in sostanza la stessa Italia altalenante e poco continua già “ammirata” contro la Serbia all’esordio, in più c’è da dire che il confronto tra le 2 filosofie opposte di gioco ha premiato lo stile tedesco che ha fatto fruttare la sua superiorità fisica, rispetto all’agilità ed alla velocità del quintetto “piccolo” italiano. Il tiro dalla distanza, inoltre, che doveva essere, nelle intenzioni del nostro Commissario tecnico, il punto forte della squadra sta dando risultati scarsissimi pur potendo contare su elementi di spessore in questa specialità: contro i tedeschi c’è stato un bruttissimo 6/25 pari al 24% di realizzazione (contro il 60% della Germania). Miglior realizzatore Azzurro Danilo Gallinari con 17 punti (ed 11 rimbalzi catturati), seguito da Belinelli con 15 e da Mancinelli con 11. Per Bargnani partita di sofferenza con soli 8 punti messi a referto, stretto nella morsa Kaman-Nowitzki autori rispettivamente di 17 punti e 17 rimbalzi e di 21 punti e 12 rimbalzi. Domani sul nostro cammino incrociamo la Lettonia, o si vice o si torna a casa in anticipo dato che poi 2 eventuali vittorie non basterebbero per acciuffare il terzo posto nel girone. Questo il commento di Simone Pianigiani alla fine del match contro la Germania:

    • “Questa sera non ho niente da imputare ai miei giocatori. Abbiamo fatto il massimo. Abbiamo avuto 12 possessi in più e abbiamo sporcato le loro percentuali di tiro. Abbiamo perso perché non siamo abituati a giocare partite di questo tipo. I ragazzi hanno rispettato in ogni zona del campo il piano partita.Il punteggio finale è bugiardo, nel senso che non dimostra che la Germania sia più forte di noi. Il punteggio dice che la Germania ha una consistenza mentale maggiore della nostra in partite come questa. Quando era chiaro che avremmo perso loro hanno continuato a giocare, noi abbiamo mollato“.

    GERMANIA-ITALIA 76-62 (16-18, 36-30; 46-45) ITALIA – Carraretto 0, Gallinari 17, Belinelli 15, Cusin 2, Hackett 5; Mancinelli 11, Bargnani 8, Mordente 4, Cinciarini 0. N.e.: Maestranzi, Datome, Renzi. All.: Pianigiani. GERMANIA – Benzing 14, Hamann 0, Schaffartzik 11, Kaman 17, Nowitzki 21; Herber 6, Schultze 0, Ohlbrecht 4, Schwethelm 3. N.e.: Pleiss, Staiger, Jagla. All.: Bauermann.

  • Europei Basket: Alle 20 Italia-Germania. Nowitzki fa paura ma bisogna vincere

    Europei Basket: Alle 20 Italia-Germania. Nowitzki fa paura ma bisogna vincere

    Si potrebbe già definire una sfida-spareggio, più per l’Italia che per la Germania, visti i 2 diversi esordi delle squadre di ieri che hanno portato in dote una sconfitta Azzurra contro la fortissima Serbia ed una netta vittoria teutonica contro Israele. Italia-Germania, partita valida per la seconda giornata del Gruppo B, mette la formazione di coach Simone Pianigiani già con le spalle al muro dato che una nuova sconfitta complicherebbe (e non poco) il cammino della nostra Nazionale nella massima competizione europea.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Un match da vincere assolutamente dunque, perchè a conti fatti, per la qualificazione alla seconda fase bisogna mettere qualche punticino in classifica. Non sarà una sfida facile dato che nelle fila tedesche c’è sicuramente il giocatore europeo (assieme a Pau Gasol della Spagna) più forte e decisivo in assoluto, quel Dirk Nowitzki che già nella prima giornata ha fatto vedere di cosa è capace anche nelle situazioni con regole Fiba e con ritmi di gioco di basket europeo: per lui 25 punti e tanta leadership nel 91-64 che la Germania ha rifilato ad Israele. Ma non ci sarà solo il neo campione NBA con i Dallas Mavericks (eletto anche M.V.P. delle Finali) da tenere d’occhio. Infatti anche Chris Kaman, centro dei Los Angeles Clippers, ha letteralmente dominato sotto i tabelloni nel primo incontro chiudendo alla fine con 18 punti e 10 rimbalzi, una doppia doppia che non lascia per niente tranquilli gli Azzurri visto che proprio in mezzo all’area la nostra Nazionale ha il suo punto debole, con Bargnani unico elemento di spessore dato che le 2 riserve Renzi e Cusin probabilmente non avranno i mezzi tecnici e fisici per contrastare la batteria di lunghi teutonica. Sicuramente sarà interessante vedere quale dei 2 sistemi di gioco potrà prevalere: la più rapida, veloce agile e scattante Italia oppure la potente, muscolare e fisica Germania. I nostri avversari concentreranno il loro gioco più vicino a canestro potendo sfruttare un duo inarrivabile come Nowitzki e Kaman, l’Italia si affiderà a ritmi alti, magari a quel quintetto “piccolo” (small-ball) che contro la Serbia per poco non ci rimetteva in carreggiata, sperando di avere magari una migliore sorte dalla lunga distanza visto che i nostri tiratori sono nettamente superiori rispetto ai pari ruolo avversari (e si sa che le triple in determinati momenti del match possono tagliare letteralmente le gambe a chi le subisce). Servirà anche continuità, quella che è mancata contro la Serbia dato che in definitiva l’Italia si è espressa bene complessivamente per un quarto e mezzo, Gallinari inoltre non sarà al 100% della condizione fisica per via di una distorsione alla caviglia, Belinelli dovrà sicuramente dare qualcosa in più rispetto alla gara contro i serbi in cui ha deluso, mentre Bargnani sarà chiamato a superarsi (a seconda dei ruoli in cui sarà impiegato) sia in marcatura sul numero 41 dei Mavericks e su Kaman (cosa tutt’altro che semplice) che in attacco, magari condizionando la partita dei 2 tedeschi gravandoli di falli. Insomma le insidie sono tante in vista di questo match, ma è necessario rimediare alla sconfitta subita ieri, gran parte delle nostre chance di passare il turno dipendono dalla vittoria di oggi contro Nowitzki e compagni!

  • L’Italia dura un quarto, Azzurri KO contro la Serbia

    L’Italia dura un quarto, Azzurri KO contro la Serbia

    L’Italia apre i suoi Europei di basket in Lituania con una sconfitta contro la Serbia (ancora più netta di quanto dica il risultato finale che resta comunque pesante con un -12 che non lascia scampo ad alcuna scusa): partita largamente insufficiente, giocata bene solo in avvio e poi per qualche minuto nel terzo quarto quando ci si è riavvicinati ai nostri avversari, cosa che ha fatto sperare qualche tifoso in una miracolosa rimonta.

    Niente di tutto ciò è accaduto, la Serbia si è dimostrata squadra di grande valore e di immenso talento e conferma così le ambizioni della vigilia che la vedono come principale antagonista della super favorita Spagna. Al contrario tutto ciò che di buono gli Azzurri avevano mostrato nei giorni precedenti al torneo sembra scomparso improvvisamente nel nulla. Serve un necessario cambio di rotta (non tutto è da buttare, perchè il quintetto “piccolo” utilizzato da coach Simone Pianigiani nel terzo quarto per la rimonta è un’arma da sfruttare maggiormente visti i buoni risultati portati in quei pochi minuti)

    Come dicevamo l’Italia parte bene, costringe la Serbia a giocare veramente male, Danilo Gallinari va subito in doppia cifra ma un pò tutti, da Hackett a Bargnani (entrato dalla panchina) mostrano di essere in partita, cosa che lascerebbe ben sperare in vista degli altri quarti (al riposo del primo periodo si va sul 18-10 in nostro favore). Nel secondo quarto però i serbi si trasformano, le seconde linee slave travolgono letteralmente una piccola Italia che non riesce ad opporre la minima resistenza, Tepic e Macvan fanno il bello e cattivo tempo sia in attacco che in difesa ed ecco servito un super parziale di 25-11 che sconvolge letteralmente l’equilibrio della partita e porta avanti i nostri avversari sul 35-29 punteggio con cui si chiude il primo tempo.

    Nella ripresa la musica non cambia ed a salire in cattedra è Milos Teodosic che mostra tutta la sua classe guidando il parziale di 17-5 che porta la Serbia sul +18 (52-34). Con il quintetto “piccolo” e la zona, Pianigiani sembra azzeccare la mossa giusta perchè nei minuti che separano le squadre dalla fine del terzo quarto i nostri giocatori riescono a portarsi sul -4 (57-53) per merito di un ottimo Bargnani. Tuttavia è un fuoco di paglia perchè Teodosic e Macvan si accendono all’improvviso nell’ultimo periodo e per Gallinari e compagni non c’è scampo: nuovo allungo serbo sul +16 (73-57), poi gestione oculata degli uomini di Ivkovic che chiudono sul +12 con risultato finale di 80-68.

    Tra le fila italiane da segnalare i 22 punti di Bargnani ed i 15 di Gallinari (spentosi però relativamente presto), prova insufficiente per Belinelli che chiude con 9 punti ma poco incisivo nei momenti cruciali. Tra i serbi ottimi Teodosic, campione assoluto, che mette a referto 15 punti, così come Tepic. Macvan (esordio col botto per lui in questo Europeo) arriva fino a 14 punti mentre Krstic, come al solito autoritario sotto i tabelloni, ne firma 8. Prossima partita per l’Italia domani contro la Germania. Inutile dire a questo punto, che sin tratta, per noi, di sfida già decisiva! Chissà come la penserà Dirk Nowitzki.

    Questa l’analisi di coach Pianigiani dopo la partita:

    • “Dobbiamo essere più regolari nei 40 minuti, i nostri alti e bassi non li risolviamo in un giorno ma possiamo provare ad attutire questo aspetto. C’è comunque molto da salvare perché abbiamo disputato una partita vera contro avversari di assoluto livello e questo un anno fa non era per niente scontato. Dopo un buon avvio, andato anche oltre le nostre migliori aspettative, abbiamo perso il momento della partita tutti insieme e in quello siamo colpevoli. Nella seconda frazione abbiamo rallentato e quando ci siamo fermati non abbiamo raccolto nulla, subendo il loro fisico e le loro mani addosso. Nel terzo quarto li abbiamo messi in difficoltà con la zona e negli ultimi dieci minuti, con un antisportivo e qualche errore di troppo siamo finiti di nuovo sotto”.

    SERBIA-ITALIA 80-68 (10-18, 35-29; 57-53)

    SERBIA – Teodosic 15, Tepic 15, Savanovic 5, Krstic 8, Keselj 7; Rasic 5, Bjelica 3, Markovic 2, Perovic 6, Macvan 14. N.e.: Marjanovic. Paunic. All.: Ivkovic.

    ITALIA – Mancinelli 8, Gallinari 15, Belinelli 9, Cusin 2, Hackett 7; Maestranzi 0, Carraretto 2, Bargnani 22, Mordente 3, Cinciarini 0, Datome 0. N.e.: Renzi. All.: Pianigiani.

  • Basket: Alle 14 Italia-Serbia. Debutto da brividi all’Europeo

    Basket: Alle 14 Italia-Serbia. Debutto da brividi all’Europeo

    Oggi 31 Agosto prenderanno il via gli Europei di basket che si disputano in Lituania. Per l’Italia l’esordio non sarà dei più semplici visto che il sorteggio non solo ci ha inserito nel girone B, quello sicuramente più forte (definito il gruppo della morte) assieme a squadre di assoluto valore come Francia, Serbia, Germania, Israele e Lettonia, ma ci ha giocato anche un brutto scherzo nel calendario dato che la prima partita sarà contro la Serbia, favorita nella corsa al primo posto nel raggruppamento.

    ©Javier Soriano/Getty Images
    Tuttavia ci sono validi motivi per sperare di fare bene: in primis il fatto di poter schierare assieme le nostre 3 stelle NBA, ovvero Danilo Gallinari (al primo grande appuntamento con la maglia  Azzurra), Andrea Bargnani e Marco Belinelli. Il nostro trio di atleti non teme il confronto con nessuno (solo la Spagna ha potenzialmente dei giocatori superiori), ma oltre a Bargnani sotto canestro non abbiamo nè qualità e nè quantità, oltre a difettare in centimetri e muscoli. Ecco perchè il Commissario Tecnico Simone Pianigiani utilizzerà molto spesso un quintetto agile e veloce che potrà usare come arma a proprio favore la mancanza di quei centimetri e di quei chili nei confronti della Serbia, mettendo in campo giocatori “piccoli” che alzeranno i ritmi dell’incontro per mandare i serbi “fuori giri”. La tattica dello “small-ball” da handicap potrebbe anche rivelarsi arma micidiale, perchè se l’alchimia tra i nostri giocatori sarà di alto livello, metterà in grossa difficoltà qualsiasi avversario che ci troveremo davanti. In pratica si dovrà fare di necessità virtù, ma non è affatto detto che usando uno stile di gioco del genere non se ne possano ricavare più benefici che svantaggi. La cosa importante comunque è partire bene ed una vittoria oggi pomeriggio potrebbe darci veramente la spinta psicologica per poter diventare la sorpresa della manifestazione. I serbi dispongono di una squadra di altissimo valore tecnico (Krstic e Teodosic su tutti) però bisogna restare concentrati e non pensare di essere battuti in partenza. Il trio Gallinari-Bargnani-Belinelli (magari associato all’esplosione di Mancinelli ed Hackett) potrebbe regalarci grosse soddisfazioni! Alla vigilia del match queste le parole del C.T. Pianigiani:

    • “La Serbia ha già dimostrato di essere squadra. Al di là del risultato, in questo Europeo, questo aspetto è di per se’ importante.I serbi hanno un proprio sistema e una propria identità e, all’interno di questi, hanno tanto talento individuale. Il loro gioco è caratterizzato da una durezza e da una costanza difensiva che rischiano di stritolarti. Segnano poi tantissimo in contropiede. La nostra idea è di rimanere aggrappati alla partita e poi di provare a dare una svolta. Anche l’Italia ha dimostrato di avere una propria identità in questo periodo, anche se non ho dubbi che giochiamo in un girone molto forte. E’ già capitato che un pizzico di emozione ci abbia guastato gli esordi, come al Torneo di Rimini, dove abbiamo perso con la Bosnia. Ma è anche vero che questa squadra, come già lo scorso anno, ha dimostrato di saper reagire. Se facciamo canestro difendiamo meglio. È una questione di fiducia. L’importante è non farci prendere dagli incubi“.

    Questo il commento di Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors in NBA e leader della nostra squadra:

    • Il nostro è un girone molto difficile ma noi siamo pronti e soprattutto siamo ansiosi di scendere in campo. Non vediamo l’ora che inizi l’Europeo. Il nostro staff è di primissimo livello e noi abbiamo lavorato bene durante la preparazione. 5 gare così tirate in 6 giorni sono tante e sarà importante recuperare bene tra una gara e l’altra. Logico che ci sia più pressione rispetto ad una partita di qualificazione ma allo stesso tempo è anche bello poter giocare contro squadre forti come Serbia, Francia e Germania“.