Tag: andrea bargnani

  • NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    NBA, Bargnani trascina Toronto. Bene Gallinari, Knicks inguardabili

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Uno straordinario Andrea Bargnani con 31 punti (11/16 dal campo per lui) a cui aggiunge 7 rimbalzi trascina i suoi Toronto Raptors alla vittoria (la seconda di fila) contro i Cleveland Cavaliers. DeMar DeRozan aggiunge 25 punti e 5 triple segnate e per gli ospiti non c’è nulla da fare. Delude Irving con 3 soli canestri su 13 tentativi.

    Toronto Raptors | © Mike Lawrie/Getty Images

    Successo agevole per gli Orlando Magic contro i disastrati Wizards che infilano la sesta sconfitta consecutiva. Anderson (23 punti e 15 rimbalzi) ed Howard (18 punti e 20 rimbalzi) distruggono la debole difesa avversaria. Ottima prova anche per Turkoglu con 14 punti ed 8 assist. Washington ora si interroga sul futuro.

    Terzo quarto decisivo a Boston dove con un parziale di 29-12 i Celtics chiudono la pratica Nets dopo aver sofferto oltremodo nel primo tempo. Pierce guida i suoi compagni con una prestazione da 24 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre tra le fila di New Jersey viene pagata a caro prezzo l’assenza della stella Deron Williams.

    Incredibile sconfitta interna per i Knicks che dopo aver perso 2 giorni fa contro Toronto cedono il passo ad un’alta squadra tutt’altro che irresistibile, i Charlotte Bobcats: dopo 2 iniziali canestri di Chandler gli ospiti prendono il comando delle operazioni e non si voltano più indietro. Non basta il rientro di Stoudemire e Shumpert a risvegliare una squadra che sembra priva di un’identità di gioco nonostante i fenomeni in campo. Anthony piazza 32 punti,”Stat”ne aggiunge 25 con 12 rimbalzi ma Douglas continua a fare danni nei possessi decisivi ed alla fine viene fischiato dal pubblico presente. Charlotte porta tutto il quintetto titolare in doppia cifra con un Diaw autore di 27 punti.

    Pur privi dell’infortunato Dwyane Wade i Miami Heat surclassano gli Indiana Pacers. Mattatore del match il solito LeBron James che infila una doppia doppia da 33 punti e 13 assist.Per gli ospiti si salva il solo Hibbert (16 punti e 12 rimbalzi), orrido il secondo periodo dove Miami prende il largo e con i Pacers capaci di segnare un solo canestro su 15 tentativi.

    Tutto facile anche per i Bulls che sbancano Detroit grazie ai 17 punti e 10 assist di Derrick Rose ed ai 14 punti del grande ex Rip Hamilton. Monroe è il migliore per i Pistons, per lui doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi.

    Continua la crisi degli Hornets di Marco Belinelli che perdono la quarta partita consecutiva. Non basta il ritorno in campo di Eric Gordon per una squadra che tira molto male sul parquet. A Philadelphia basta un Holiday da 23 punti per espugnare New Orleans. Buona la prova di Evan Turner che mette a referto 21 punti.

    Nonostante la brutta notizia che il leader Randolph resterà fuori causa per 2 mesi dopo l’infortunio subìto a Chicago (è stato preso per sopperire all’assenza il lungo Speights da Philadelphia), i Memphis Grizzlies sbancano Minneapolis e ringraziano il perfect game di Tony Allen (20 punti con 8/8 dal campo). Ai Timberwolves non bastano le buone prove di Love (27 punti e 14 rimbalzi) e Rubio (12 punti e 10 assist).

    Match tutto sommato tranquillo per Dallas che porta a casa un altro successo questa volta contro i Suns. Alla sua 1000esima partita nella Lega Dirk Nowitzki segna 20 punti con 6 rimbalzi e 7 assist. Inutili per Phoenix i 22 punti e 10 rimbalzi di Gortat.

    Senza Manu Ginobili (out per circa 6 settimane, verrà operato oggi alla mano fratturata), gli Spurs battono lo stesso i Warriors. Protagonisti del match Parker (21 punti) e Duncan (15 punti ed 11 rimbalzi). Super Ellis (38 punti) non basta a Golden State.

    Vittoria in scioltezza anche per Danilo Gallinari (8 punti) ed i suoi Denver Nuggets che arrivano contro i Kings ad avere anche un vantaggio di 31 punti. La squadra del Colorado segna con qualsiasi giocatore, mentre Sacramento si accontenta, per il momento, della buona prova del ribelle Cousins che chiude con 26 punti in appena 25 minuti di gioco.

    Infine largo successo dei Clippers contro Houston: i californiani giocano e si divertono guidati dalle magie di Paul (20 punti e 10 assist) e Griffin (22 punti e 9 rimbalzi). Per i Rockets il top scorer è il solito Lowry che infila 17 punti.

    Risultati NBA 4 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 92-77
    Tor: Bargnani 31, DeRozan 25, Calderon 13
    Cle: Jamison 19, Irving 2, Casspi 10

    Orlando Magic-Washington wizards 103-85
    Orl: Howard 28, Anderson 23, Turkoglu 14, Redick 14
    Was: Young 17, Wall 14, Blatche 10

    Boston Celtics-New Jersey Nets 89-70
    Bos: Pierce 24, Bass 15, Garnett 14
    N.J.: Brooks 17, Farmar 11, Morrow 9

    New York Knicks-Charlotte Bobcats 110-118
    N.Y.: Anthony 32, Stoudemire 25, Shumpert 18
    Cha: Diaw 27, Henderson 24, Mullens 16

    Miami Heat-Indiana Pacers 118-83
    Mia: James 33, Bosh 22, Jones 14, Chalmers 14
    Ind: Hibbert 16, Hansbrough 14, George 13

    Detroit Pistons-Chicago Bulls-83-99
    Det: Monroe 19, Jerebko 13, Wilkins 10, Bynum 10
    Chi: Boozer 19, Rose 17, Hamilton 14

    New Orleans Hornets-Philadelphia 76ers 93-101
    N.O.: Gordon 22, Landry 21, Jack 19
    Phi: Holiday 23, Turner 21, Hawes 17

    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 86-90
    Min: Love 27, Ridnour 13, Rubio 12
    Mem: Allen 2o, Gay 19, Mayo 14

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 98-89
    Dal: Nowitzki 20, Terry 18, Odom 15
    Pho: Gortat 22, Nash 15, Hill 14

    San Antonio Spurs-Golden State Warriors 101-95
    S.A.: Parker 21, Jefferson 17, Duncan 15
    G.S.: Ellis 38, Curry 20, Lee 13

    Denver Nuggets-Sacramento Kings 110-83
    Den: Harrington 15, Fernandez 12, Mozgov 11, Afflalo 11
    Sac: Cousins 26, Thornton 23, Fredette 7

    Los Angeles Clippers-Houston Rockets 117-89
    Cli: Griffin 22, Paul 20, Foye 16
    Hou: Lowry 17, Martin 14, Scola 12

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”117571″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”117568″]

  • NBA, Bargnani sbanca New York. OK Gallinari, cadono Heat e Thunder

    NBA, Bargnani sbanca New York. OK Gallinari, cadono Heat e Thunder

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    I Suns battono i Warriors grazie alla buona prova di Steve Nash tornato sui suoi livelli standard. Per il playmaker canadese 21 punti e 9 assist, continua la crescita costante del rookie Morris autore di 16 punti e 9 rimbalzi. Decisivo il parziale di 11-3 nel quarto periodo che porta Phoenix a +11 a 2 minuti dal termine del match. Inutili i 18 punti ed 11 assist di Monta Ellis per gli ospiti.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Seconda partita in 2 giorni tra Washington e Boston e seconda vittoria per i Celtics, questa volta sul parquet amico del Garden. Decisivi ai fini del risultato Ray Allen (27 punti di cui 11 nell’ultimo quarto con 6/7 da 3) e Paul Pierce che chiude a quota 21 punti. I Wizards, ancora a secco di vittorie in 5 gare giocate (unica squadra in NBA a non aver ancora ottenuto un successo) hanno 28 punti da Blatche ma non sono sufficienti.

    Un incredibile Paul George (21 punti con 5/5 da 3 punti) è il protagonista della vittoria dei Pacers sui Nets. Grande prova balistica di Indiana che infila 13 delle 21 triple tentate. Deron Williams segna 22 punti con 8 assist, il rookie Brooks ne aggiunge 21 (ottimo inizio di stagione per lui) ma non serve per portare a casa la vittoria.

    Andrea Bargnani con 21 punti, di cui 4 negli ultimi secondi di gioco, espugna il Madison Square Garden di New York. Ad aiutare l’italiano ci pensa DeMar DeRozan che infila 21 punti mentre i Knicks, sempre costretti ad inseguire i canadesi, trovano 35 punti di Carmelo Anthony ma pagano le defezioni di Stoudemire e Davis.

    Detroit ottiene la seconda vittoria di fila battendo a sorpresa i Magic. I Pistons tengono a soli 32 punti segnati nella ripresa gli avversari e trionfano grazie alla buona prova di Ben Gordon, autore di 26 punti e 6 assist. Per gli ospiti 19 punti e 7 rimbalzi di Dwight Howard.

    Dopo 5 vittorie consecutive termina l’imbattibilità dei Miami Heat che si arrendono sul parquet amico al grande quarto periodo degli Atlanta Hawks. Decisivo Tracy McGrady che segna 11 dei suoi 16 punti nell’ultimo quarto, ottima performance anche per Joe Johnson con 21 punti. Miami ha 28 punti da LeBron James ma deve fare i conti con la brutta serata al tiro di Wade che chiude con 4/17 al tiro per 12 punti totali anche se aggiunge 10 assist.

    Continua il buon periodo di forma di Minnesota che dopo aver messo paura a Miami ed Oklahoma City perdendo di misura nel finale, miete un’altra vittima illustre dopo aver battuto ieri Dallas. A cadere a Minneapolis è un’altra squadra texana, gli Spurs che si inchinano al duo Beasley Love che insieme combinano per 43 punti e 20 rimbalzi sotto l’attenta regia di Ridnour. Decisivo l’infortunio di Ginobili per i neroargento che nel secondo quarto si frattura il quinto metacarpo della mano sinistra. Senza di lui nelle prossime gare si farà dura per San Antonio.

    Oltre agli Heat cadono anche i Thunder ed ora nella Lega non ci sono più squadre imbattute. A Dallas il protagonista è Dirk Nowitzki con i suoi 26 punti e 6 rimbalzi. Inutili i 27 punti di Durant mentre Westbrook continua a fare più danni della grandine segnando 18 punti ma con 20 tiri presi di cui alcuni veramente scriteriati nel finale di gara con Oklahoma City in grande rimonta, utili solo a stroncare il tentativo di raggiungere nel punteggio gli avversari.

    La doppia doppia di Danilo Gallinari, da 21 punti e 10 rimbalzi, guida i Nuggets al successo sui Bucks. Ottimo Harrington uscendo dalla panchina con 17 punti ed 8 rimbalzi, mentre a Milwaukee non bastano i 17 punti di Stephen Jackson.

    Infine terzo KO di fila per gli Hornets di Marco Belinelli (deludente con soli 6 punti in 37 minuti di gioco). Pesa l’assenza di Eric Gordon, non bastano quindi i 27 punti ed 11 assist di Jarrett Jack. Utah si impone nel finale grazie a Millsap ed Harris (per lui 19 punti) mentre Al Jefferson si dimostra dominante in area con 22 punti.

    Risultati NBA 2 gennaio 2012

    Phoenix Suns-Golden State Warriors 102-91
    Pho: Nash 21, Morris 16, Dudley 15
    G.S.: Ellis 18, McGuire 14, Rush 13

    Boston Celtics-Washington Wizards 100-92
    Bos: Allen 28, Pierce 21, Bass 14
    Was: Blatche 28, McGee 17, Wall 11

    New Jersey Nets-Indiana Pacers 94-108
    N.J.: Williams 22,Brooks 21, Gaines 12
    Ind: George 21, Granger 15, West 13

    New York Knicks-Toronto Raptors 85-90
    N.Y.: Anthony 35, Douglas 22, Chandler 11
    Tor: Bargnani 21, DeRozan 21, Butler 13

    Miami Heat-Atlanta Hawks 92-100
    Mia: James 28, Bosh 19, Wade 12
    Atl: Johnson 21, McGrady 16, Horford 16

    Detroit Pistons-Orlando Magic 89-78
    Det: Gordon 26, Prince 14, Stuckey 14
    Orl: Howard 19, Turkoglu 13, Anderson 13

    Minnesota Timberwolves-San Antonio Spurs 106-96
    Min: Love 24, Beasley 19, Ridnour 19
    S.A.: Jefferson 16, Duncan 16, Splitter 12

    Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 100-87
    Dal: Nowitzki 26, Marion 17, Terry 15
    Okl: Durant 27, Westbrook 18, Harden 16

    Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 91-86
    Den: Gallinari 21, Harrington 17, Lawson 16
    Mil: Jackson 17, Delfino 14, Jennings 12, Bogut 12

    Utah Jazz-New Orleans Hornets 94-90
    Uta: Jefferson 22, Harris 19, Howard 13
    N.O.: Jack 27, Smith 16, Kaman 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”117360″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”117361″]

  • NBA, riscatto Gallinari. Bargnani e Belinelli KO, vincono Heat e Bulls

    NBA, riscatto Gallinari. Bargnani e Belinelli KO, vincono Heat e Bulls

    9 le partite disputate nella notte NBA.

    Boston vince a Washington grazie alla 14esima tripla doppia in carriera del suo playmaker Rajon Rodo che infila 18 punti (con 7/10 al tiro), 11 rimbalzi e 14 assist, bene anche Garnett autore di 24 punti. Per i Wizards, sempre sotto nel punteggio e costretti a rincorrere per tutta la gara, ci sono i 19 punti di Wall, i 18 di Young e la doppia doppia di McGee da 16 punti e 14 rimbalzi (a cui aggiunge anche 5 stoppate).

    Danilo Gallinari | © Dilip Vishwanat/Getty Images

    Nonostante i 28 punti di un ottimo Andrea Bargnani i Raptors crollano negli ultimi 7 minuti di gioco, subiscono un parziale di 24-7 e buttano via una probabile vittoria ad Orlando. Per la squadra della Florida si conferma ancora una volta top scorer Ryan Anderson con 24 punti, Redick ne aggiunge 21 dalla panchina ed Howard contribuisce con la sua solita doppia doppia da 19 punti e 15 rimbalzi.

    Qualche giorno fa a Charlotte era stato Dwyane Wade ad evitare la sconfitta ai suoi Heat con un gran canestro nel finale di gara, nella partita di ieri a Miami invece non c’è stata storia con James e compagni che hanno ridicolizzato i Bobcats infliggendo 39 punti di scarto. Doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi per Bosh, 22 per Wade e 16 a testa per James, Chalmers ed il rookie Cole che si conferma su livelli altissimi.

    Contro i disastrati Nets hanno la meglio anche i Cavaliers: la franchigia dell’Ohio si impone grazie alle ottime performance di Jamison (23 punti e 3/3 da oltre l’arco), Gibson (19 con 5 triple a referto) ed Irving autore di 13 punti. New Jersey ha 16 punti da Deron Williams (ma con 16 tentativi dal campo) e 15 da Morrow che esce dalla panchina.

    Prima vittoria stagionale per Minnesota che batte i campioni in carica dei Dallas Mavericks: i Timberwolves costruiscono un buon margine di vantaggio ma rischiano di buttarlo via quando i texani si rifanno sotto a 5 minuti dalla fine arrivando sul -2. Da quel momento in poi però i Mavs non segnano più e Minnesota può esultare. Solita doppia doppia per Love da 25 punti e 17 rimbalzi, ancora una grande gara per Rubio che chiude con 14 punti e 7 assist. Dallas ha in Nowitzki il miglior realizzatore (21 punti) ma deve trovare in fretta il bandolo della matassa per rimediare a questo brutto avvio di torneo.

    Severa lezione dei Chicago Bulls ai Memphis Grizzlies, annichiliti sotto 40 punti di gap. L’infortunio di Zach Randolph priva gli “Orsi” del loro leader e della prima opzione offensiva, i Bulls ne approfittano chiudendo il primo tempo in vantaggio per 54-28. Per Chicago quindi il match si trasforma in una passeggiata con ampio riposo per tutti i titolari. Alla fine del match Boozer chiude in doppia doppia (17 punti ed 11 rimbalzi), Brewer aggiunge 17 punti e Rose 16. I Grizzlies hanno in Young e Davis (dalla panchina) i top scorer con 10 punti e poco altro per una squadra che riesce a segnare a malapena 64 punti totali.

    Denver e Danilo Gallinari si prendono la rivincita sui Lakers: l’italiano dopo aver consegnato su un piatto d’argento la vittoria sabato ai gialloviola sbagliando un comodo contropiede nel finale di gara, si riscatta ed infila 20 punti. Buon apporto anche da Lawson (17 punti e 10 assist) mentre Harrington chiude in doppia doppia (12 punti ed 11rimbalzi). Orrenda prestazione di Bryant per i Lakers che per segnare 16 punti deve prendersi 28 tiri! inutili quindi le doppie doppie di Bynum (18 punti e 16 rimbalzi) e Gasol (20 punti ed 11 rimbalzi).

    Fulmine a ciel sereno a Sacramento con il centro Cousins (atleta dal potenziale notevole) che ha chiesto ufficialmente di essere ceduto. In attesa di sviluppi i Kings comunque hanno la meglio sugli Hornets guidati dai 25 punti di Thornton e dai 27 di Evans. New Orleans, ancora priva di Gordon, non segna neanche un canestro da 3 in 15 tentativi, delude Belinelli con 6 punti tirando ben 12 volte.

    Infine i Clippers battono i Blazers che ancora non avevano subìto sconfitte: decisivi Griffin (20 punti e 10 rimbalzi) e Paul (17 punti e 7 assist). Inutili per Portland i 23 punti di Crawford.

    Risultati NBA 1 gennaio 2012

    Washington Wizards-Boston Celtics 86-94
    Was: Wall 19, Young 18, McGee 16
    Bos: Garnett 24, Rondo 18, Allen 13

    Orlando Magic-Toronto Raptors 102-96
    Orl: Anderson 24, Redick 21, Howard 19
    Tor: Bargnani 28, Calderon 18, DeRozan 17

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 129-90
    Mia: Bosh 24, Wade 22,James 16, Chalmers 16, Cole 16
    Cha: White 21, Walker 17, Brown 14

    Cleveland Cavaliers-New Jersey Nets 98-82
    Cle: Jamison 23, Gibson 19, Irving 13
    N.J.: Williams 16, Morrow 15, Humphries 11, Gaines 11

    Minnesota Timberwolves-Dallas Mavericks 99-82
    Min: Love 25, Rubio 14, Tolliver 13
    Dal: Nowitzki 21, West 13, Terry 10

    Chicago Bulls-Memphis Grizzlies 104-64
    Chi: Brewer 17, Boozer 17, Rose 16
    Mem: Young 10, Davis 10, Gasol 8

    Denver Nuggets-Los Angeles Lakers 99-90
    Den: Gallinari 20, Lawson 17, Nenè 13
    Lak: Gasol 20, Bynum 18, Bryant 16

    Sacramento Kings-New Orleans Hornets 96-80
    Sac: Evans 27, Thornton 25, Salmons 13
    N.O.: Ariza 17, Kaman 14, Okafor 13

    Los Angeles Clippers-Portland Trail Blazers 93-88
    Cli: Griffin 20, Butler 19, Paul 17
    Por: Crawford 23, Aldridge 19, Batum 15

    LE CLASSIFICHE 

     

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”117211″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”117213″]

  • NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    NBA, vincono Bargnani, Gallinari e Belinelli. Lakers e Bulls KO

    12 le partite giocate nella notte NBA, da sottolineare l’esordio stagionale con vittoria per i 3 italiani della Lega, con Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets che espugnano Dallas, Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland e Marco Belinelli ed i New Orleans Hornets che nel finale sbancano il parquet di Phoenix.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Dopo un brutto avvio di partita i Nets si ricompattano e grazie al duo Deron Williams (23 punti, 8 rimbalzi ed 8 assist) Kris Humpries (21 punti e 15 rimbalzi) hanno la meglio sui Washington Wizards che pagano la brutta serata del leader John Wall (solo 13 punti per lui).

    D.J. Augustin ed il rookie Kemba Walker con 4 punti nel finale di gara ribaltano il risultato e permettono ai Bobcats di battere Milwaukee. Grande prova per Boris Diaw che va molto vicino alla tripla doppia con 9 punti, 11 rimbalzi e 9 assist mentre ai Bucks non bastano i 22 punti di Jennings.

    Buona la prima per Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors che vanno a vincere a Cleveland. Il “Mago” è decisivo nel finale con 2 grandi giocate, alla fine per lui 13 punti, sono 7 i giocatori canadesi in doppia cifra tra i quali spiccano le doppie doppie di Amir Johnson (13 punti e 13 rimbalzi) e di Calderon (15 punti ed 11 assist). Delude la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft Kyrie Irving che non va oltre i 6 punti segnati e per i Cavs è notte fonda.

    Il redivivo Turkoglu segna 23 punti e permette ai Magic di superare Houston. Bene anche Howard che infila 21 punti e torna a dominare a centro area. Per i Rockets da segnalare la doppia doppia di Kyle Lowry da 20 punti e 12 assist e la pessima gara della “Stella” Kevin Martin che sbaglia ben 9 delle 10 conclusioni tentate.

    Tutto facile per i nuovi Pacers contro Detroit: esordio convincente tra le fila di Indiana per David West autore di 11 punti e 12 rimbalzi (di cui 7 in attacco), doppie doppie anche per Hibbert (16 punti e 14 rimbalzi) ed Hansbrough (15 punti e 13 rimbalzi). Per i Pistons ottimo rientro sul parquet, dopo un anno di stop per infortunio, di Jerebko (17 punti).

    I Minnesota Timberwolves dimostrano che saranno un brutto cliente per qualsiasi avversario in questa stagione e fanno sudare i Thunder fino alla fine. La gara si decide negli ultimi 90 secondi quando a schiodare la parità ci pensano Perkins e Westbrook. Per Kevin Durant altra prova da oltre 30 punti segnati (33 per la precisione), 28 invece quelli di Westbrook. Per i Wolves non basta la coppia Love-Beasley (46 punti in combinata), esordio nella Lega promettente per Rubio.

    Gli Spurs si prendono una piccola rivincita sui Grizzlies che lo scorso anno eliminarono i texani dai playoff pur partendo molto sfavoriti. Decisivo Manu Ginobili ed i suoi 24 punti. Per Memphis non basta l’ottimo ritorno sul parquet di Rudy Gay autore di una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    Altra delusione casalinga per i Dallas Mavericks che vengono distrutti dai Denver Nuggets di Danilo Gallinari (15 punti per l’Azzurro) e da un Ty Lawson incontenibile (27 punti). Buono l’apporto della panchina di Denver mentre ai texani campioni in carica sono inutili i 20 punti del tedesco Dirk Nowitzki.

    Sorride anche Marco Belinelli (10 punti per lui) dato che i suoi Hornets espugnano Phoenix grazie al neo arrivato Eric Gordon nel finale di gara. Per l’ex Los Angeles Clippers ci sono 20 punti ed il canestro decisivo a 5 secondi dalla sirena finale. Nelle fila dei Suns bene il solito Steve Nash con una doppia doppia da 14 punti e 12 assist e Robin Lopez con 21 punti.

    Portland si dimostra più forte delle avversità (ritiro di Brandon Roy qualche giorno fa, Oden ancora out per tutta la stagione, Aldridge in campo ma con problemi cardiaci) e batte i Sixers. I Blazers guidano sin dal primo minuto di gioco ma vengono recuperati da Williams ed Iguodala che però nel finale sbaglia la tripla del pareggio. Per gli ospiti nonostante la sconfitta c’è la superba prestazione del centro Spencer Hawes che dimostra di avere 2 mani fantastiche (per lui tripla doppia sfiorata con 10 punti, 14 rimbalzi e 9 assist).

    Sorpresa Kings che battono di autorità i più quotati Lakers nel derby californiano: Sacramento conduce il match sin dalla palla a 2, e ringrazia le prove di Thornton (27 punti) ed Evans (20 punti), per i gialloviola 29 punti di Bryant, 19 di Metta World Peace (il fu Ron Artest) ed un orrido 5% da 3 punti (1/19)!

    I Chicago Bulls pagano lo sforzo della partita giocata 24 ore fa contro i Lakers e perdono ad Oakland: i”Tori” dell’Illinois provano la grande rimonta nel finale di match, dopo una partita condotta sempre dai Warriors (da -19 a -6 nell’ultimo quarto), ma questa volta la fortuna non assiste la squadra di coach Thibodeau. Rose paga lo sforzo della sera prima chiudendo con 13 punti ma solo 4/17 dal campo, si conferma arma micidiale Deng con 22 punti e 10 rimbalzi. Per Golden State 26 punti di Ellis, 22 di Lee e 21 di Curry.

    Risultati NBA 26 dicembre 2011

    Washington Wizards-New Jersey Nets 84-90
    Was: Young 16, Crawford 15, Wall 13
    N.J.: Williams 23, Humpries 21, Morrow 16

    Charlotte Bobcats-Milwaukee Bucks 96-95
    Cha: Augustin 19, Henderson 18, Walker 13
    Mil: Jennings 22, Bogut 17, Livingston 14

    Orlando Magic-Houston Rockets 104-95
    Orl: Turkoglu 23, Howard 21, Redick 20
    Hou: Lowry 20, Scola 19, Lee 15

    Cleveland Cavaliers-Topronto Raptors 96-104
    Cle: Sessions 18, Jamison 15, Gee 15
    Tor: DeRozan 15, Calderon 15, Barbosa 14, Davis 14

    Indiana Pacers-Detroit Pistons 91-79
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Hansbrough 15
    Det: Jerebko 17, Stuckey 17, Gordon 14

    Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 100-104
    Min: Beasley 24, Love 22, Barea 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 28, Harden 16

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 93-115
    Dal: Nowitzki 20, Kidd 12, Williams 12
    Den: Lawson 27, Miller 18, Harrington 18

    San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 95-82
    S.A.: Ginobili 24, Parker 15, Jefferson 14
    Mem: Gay 19, Gasol 13, Conley 11

    Phoenix Suns-New Orleans Hornets 84-85
    Pho: Lopez 21, Nash 14, Gortat 13
    N.O.: Gordon 20, Landry 14, Ariza 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-91
    Sac: Thornton 27, Evans 20, Salmons 13
    Lak: Bryant 29, World Peace 19, Gasol 15

    Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 107-103
    Por: Aldridge 25, Wallace 21, Matthews 16
    Phi: Williams 25, Iguodala 22, Holiday 13

    Golden State Warriors-Chicago Bulls 99-91
    G.S.: Ellis 26, Lee 22, Curry 21
    Chi: Deng 22, Rose 13, Watson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”116502″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”116503″]

     

  • NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    Iniziamo la nostra analisi della stagione NBA, dopo mesi e mesi di un estenuante lockout, dall’Atlantic Division. Negli ultimi anni i Boston Celtics hanno avuto il predominio di questo raggruppamento, riuscendo sempre a prevalere con relativa facilità. Ma in questo campionato dovranno guardarsi molto bene le spalle dall’attacco dei rinnovati New York Knicks che da febbraio, tra scambi ed acquisizioni di free agent, hanno completamente rivoluzionato il roster, ponendo delle ottime basi per arrivare a primeggiare nella Lega. Più staccati i Philadelphia 76ers, che si aspettano risposte importanti dai tanti giovani presenti in squadra, ed i New Jersey Nets, che proveranno a convincere Deron Williams (la stella della squadra) a prolungare il contratto in scadenza a giugno, con l’acquisizione di qualche giocatore importante (Dwight Howard?) dato che il playmaker ha fatto presente che resterà solo se avrà una squadra pronta a competere per il titolo. Chiude la divisione Toronto, in fase di ricostruzione dopo l’addio di Chris Bosh nell’Estate 2010. Per Andrea Bargnani si prospettano tempi duri, dovrà essere il leader emotivo di una squadra che dovrà crescere con il passare dei mesi.

    Amar

    BOSTON CELTICS: Il ruolo di favoriti nella Division è ancora appannaggio dei “Verdi” del Massachusetts. Il quintetto, sebbene un pò anziano, regala ancora ampie garanzie a coach Doc Rivers che punterà tutto sulla fame di vittorie dei suoi Big. Rajon Rondo in cabina di regia sarà affiancato dal solito Ray Allen, diventato nell’ultima stagione il miglior tiratore da 3 punti nella storia della NBA. Paul Pierce, il capitano, sarà l’anima della squadra, l’uomo dei momenti decisivi, mentre sotto i tabelloni Kevin Garnett dovrà tenere a bada i lunghi avversari. Il ruolo di centro sarà affidato a Jermaine O’Neal ed è qui che potrebbero sorgere grossi punti di domanda. Peserà tanto l’assenza di Jeff Green, il probabile sesto uomo dei Celtics, che dovrà sottoporsi ad un delicato intervento al cuore e salterà tutta la stagione. Per arrivare a lui lo scorso febbraio era stato sacrificato il centro Kendrick Perkins, mossa che al momento, per  i problemi fisici di Green, non ha pagato. Il suo posto nelle rotazioni sarà preso da Brandon Bass, arrivato dai Magic in cambio di Glen Davis, beniamino del Boston Garden. Occhio anche alla tenuta atletica dei giocatori nelle partite ravvicinate data l’età non più verdissima. L’obiettivo resta comunque quello di vincere il titolo NBA.

    ROSTER BOSTON CELTICS

    NEW JERSEY NETS: Tutto ruoterà sull’asse Deron Williams-Brook Lopez. I risultati dei Nets saranno legati necessariamente alla buona intesa tra i 2 giocatori. Per il resto la formazione di coach Avery Johnson presenta molti punti interrogativi: dati per certi i posti in quintetto a Williams (playmaker) e Lopez (centro), il resto appare poco definito con tanti giocatori a giocarsi il posto in squadra. La guardia titolare comunque dovrebbe essere Anthony Morrow, mentre l’ala piccola Damion Jones. A completare il tutto il neo arrivato Shelden Williams (strappato ai cugini dei Knicks), atleta che però potrebbe soffrire a giocare come ala grande non avendo i chili necessari per il ruolo. Sarebbe importante per questo la riconferma di Kris Humpries ma ancora il giocatore non è stato rinnovato. Poca roba dalla panchina, da cui emergono gli ex Lakers Vujacic e Farmar. Tutto però potrebbe cambiare se i Nets riuscissero ad arrivare a Dwight Howard nei prossimi mesi: il team potrebbe in quel caso anche pensare ai playoff!

    ROSTER NEW JERSEY NETS 

    NEW YORK KNICKS: Al momento la franchigia più interessante in NBA. Della squadra che ha iniziato il campionato 2010/2011 sono rimasti in 3 (Fields, Douglas e Stoudemire che era appena arrivato dai Suns come free agent). In 12 mesi a New York hanno smantellato il roster e lo hanno ricostruito tramite scambi e giocatori liberi acquisiti nell’ultimo mercato. Ed il risultato finale non è niente male. I Knicks hanno 2 dei migliori lunghi della Lega con Tyson Chandler ed Amar’è Stoudemire, una superstar come Carmelo Anthony capace di segnare da qualsiasi posizione e cambiare l’esito di un incontro ed in più hanno aggiunto il tassello mancante, quello del playmaker, con l’acquisizione di Baron Davis. Ecco perchè New York appare ora completa sotto ogni punto di vista, anche in panchina dove ci sono giocatori capaci di entrare subito nel vivo del match. Nelle prime partite il play titolare sarà comunque l’ottimo Toney Douglas, dato che Davis deve recuperare da alcuni problemi alla schiena. Da tenere in considerazione il rookie Iman Shumpert. Dopo 8 anni di assenza il team bluarancio nello scorso torneo è tornato ai playoff venendo eliminato al primo turno dai Celtics. Ora l’obiettivo è migliorarsi, con la speranza che riuscendo in tempi brevi a trovare il giusto gioco di squadra, si possa arrivare anche al titolo.

    ROSTER NEW YORK KNICKS

    PHILADELPHIA 76ERS: La concorrenza nella Eastern Conference è aumentata ma i giovani Sixers proveranno lo stesso a farsi strada. Il quintetto di partenza è uno dei più atletici della Lega, il playmaker sarà Holiday, affiancato dalla seconda scelta assoluta al Draft del 2010 Evan Turner. Iguodala sarà il leader della squadra e giocherà in ala piccola, mentre Elton Brand in ala grande. Centro il possente Spencer Hawes capace di segnare anche dalla distanza. Dalla panchina sarà importante il contributo di Louis Williams e di Thaddeus Young. Difficilmente però Philadelphia riuscirà a migliorare il risultato della scorsa stagione, ovvero l’approdo al primo turno della post season. Per risultati migliori serve che i giovani maturino un pò di esperienza in più ed i frutti potrebbero essere raccolti tra un paio di stagioni.

    ROSTER PHILADELPHIA 76ERS

    TORONTO RAPTORS: I Raptors al momento sono una squadra in forte ricostruzione e lo spettro di un’altro campionato perdente aleggia pericolosamente in Canada. Il roster di Toronto presenta tanti giocatori di talento (ma ancora troppo acerbi) ad iniziare dal nostro Andrea Bargnani, reduce dalla sua migliore stagione in NBA ad oltre 21 punti di media. DeMar DeRozan, guardia dai numeri pazzeschi, potrebbe essere la sorpresa del campionato, Amir Johnson ed Ed Davis 2 giocatori pronti all’esplosione. C’è però da coprire un buco in ala piccola, dove Kleiza non offre le necessarie garanzie. Calderon in cabina di regia è chiamato a smentire gli scettici. Il nuovo coach Dwane Casey baserà tutto sulla difesa (punto dolente nelle ultime stagioni). Tuttavia per i Raptors è probabile una nuova stagione da Draft Lottery.

    ROSTER TORONTO RAPTORS 

    Leggi anche:

  • NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    Sarà un anno importante per i giocatori italiani impegnati in NBA. Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari saranno chiamati a dimostrare tutto il loro valore in un campionato che non si prospetta per nulla facile.

    Belinelli, Gallinari e Bargnani | © foto tratta dal web

    Il “Mago”, che qualche giorno fa ha ricevuto la consacrazione del suo nuovo head coach Dwane Casey (che ha preso il posto del disastroso Jay Triano) il quale ha espressamente dichiarato alla stampa specializzata che Bargnani sarà la prima opzione offensiva dei Toronto Raptors, dovrà necessariamente risollevare le sorti di un team che nell’ultima stagione ha profondamente deluso riuscendo a racimolare appena 22 vittorie a fronte di ben 60 sconfitte, terminando la regular season al terz’ultimo posto tra le 30 franchigie del campionato. Estremamente soddisfatto di lui, del suo potenziale offensivo e delle sue doti di leader all’interno dello spogliatoio mostrate in questi primi giorni di training camp, è proprio coach Casey che ha paragonato il lungo italiano al tedesco Dirk Nowitzki, campione in carica con i Dallas Mavericks che proprio Casey conosce molto bene essendo stato fino a qualche mese fa il primo assistente dell’allenatore Rick Carlisle nella squadra texana. Nel 2010-2011 il 26enne romano ha chiuso con la media di 21,4 punti e 5,2 rimbalzi a partita, uno score notevole che però non ha aiutato molto il suo team. Queste le dichiarazioni del “Mago” alla stampa locale dopo gli allenamenti di ieri:

    “Tutto il lavoro è concentrato sulla difesa: è l’aspetto che dobbiamo migliorare di più dopo l’ultima stagione. Lo scorso anno siamo andati molto male, il coach ora ci sta chiedendo di fare di più, ognuno deve dare un contributo extra. In attacco mi sento a mio agio, mi piace il modo in cui vengo utilizzato nei primi schemi che abbiamo provato, da ala grande. Abbiamo giocatori che possono ricoprire il ruolo di centro, è sempre positivo avere centimetri e chili in mezzo all’area!”

    Danilo Gallinari avrà un compito ancora più difficile: per l’ala dei Denver Nuggets l’obiettivo minimo è quello di entrare nuovamente nei playoff (lo scorso anno la squadra del Colorado fu estromessa dai giovani e talentuosi Oklahoma City Thunder al primo turno con un secco 4-1). La missione non sarà però poi così semplice dato che i Nuggets hanno perso molti giocatori, alcuni veramente fondamentali, sul mercato e dispongono attualmente solo di 8 giocatori nel roster. Si cercherà di trattenere qualche “big” che attualmente è free agent: in primis il centro Nenè Hilario e poi l’utile e duttile guardia Arron Afflalo. Più difficile la situazione di J.R. Smith e Wilson Chandler che hanno firmato dei contratti annuali in Cina senza clausola d’uscita per la fine del lockout ed a meno di clamorosi tagli da parte delle loro squadre cinesi saranno costretti a terminare la stagione in Asia. Gallinari, 15,6 punti e 4,9 rimbalzi di media ad incontro nello scorso torneo tra Knicks e Nuggets, si è dimostrato già in ottima condizione nei primi giorni di training camp tutto frutto del lavoro svolto in Italia negli ultimi mesi con l’Olimpia Milano, squadra che lo aveva temporaneamente tesserato e dalla quale ha dovuto separarsi per ritornare agli ordini di coach George Karl che lo ha eletto come principale terminale offensivo delle “Pepite”. Gallinari si è dimostrato ottimista, ecco le sue parole ai giornalisti di Denver:

    “Ho giocato gli Europei con la Nazionale, poi sono rimasto in Italia con l’Olimpia. Sono state 2 esperienze preziose, entrambe mi hanno regalato molte emozioni . Giocare per Milano e per la maglia azzurra lascia sensazioni speciali. Sarà una stagione incredibile, tosta, senza un attimo di pausa. Io sono pronto per un’annata da protagonista. Sono contento di essere una pedina importante per la società e sono felice del fatto che il coach creda molto in me. La squadra non è al completo, quindi è difficile capire dove possiamo arrivare. Senza Nenè perdiamo molto sotto canestro ma abbiamo comunque un buon settore lunghi”

    Chi invece ha una situazione particolare è Marco Belinelli, al quale i New Orleans Hornets hanno fatto pervenire un rinnovo di contratto da 3,5 milioni a stagione, ma la guardia italiana ancora non ha dato una risposta alla dirigenza del suo team dato che essendo free agent con restrizione potrebbe approfittare della situazione per andare a giocare in una grande squadra (si parla sempre dei Chicago Bulls). Tuttavia gli Hornets potrebbero ugualmente trattenerlo pareggiando l’offerta contrattuale più alta che perverrà a Marco. Intanto però il “Beli” temporaneamente non potrà, per via di questa situazione, partecipare al training camp di New Orleans dato che senza contratto decade anche la necessaria copertura assicurativa. Per lui nell’ultima stagione 10,4 punti di media in Louisiana. In un team che ha già perso David West (andato ad Indiana da free agent) e che rischia di perdere la “Stella” Chris Paul per poco o nulla (per lui ci sono i Clippers), Belinelli diventerebbe uno dei giocatori più importanti nel roster ed avrebbe molto spazio sul parquet ed una “visibilità” (per altre squadre interessate) molto maggiore.

    Leggi anche:

  • NBA, Bargnani pronto a giocare. Casey lancia il Mago in attacco

    NBA, Bargnani pronto a giocare. Casey lancia il Mago in attacco

    La nuova stagione NBA è alle porte e dopo la grande paura del lockout che ha bloccato la Lega per oltre 160 giorni ormai le squadre ed i giocatori si preparano all’esordio stagionale.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Chi non vede l’ora di mettere piede sul parquet è Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors, squadra chiamata al pronto riscatto dopo una stagione deludente da sole 22 vittorie e 60 sconfitte, score che ha lasciato i canadesi al terz’ultimo posto assoluto nella classifica generale della Lega.

    Andrea sembra molto carico in vista della nuova stagione:

    Sono stato in Europa per 6 mesi, volevo tornare a Toronto e sono rientrato a novembre. Ho ricominciato ad allenarmi qui da solo. Sto facendo un po’ di tutto per entrare in forma: corsa, pesi, tiro. In campo faccio un po’ di tutto, quindi devo migliorare ogni aspetto del gioco. Baseremo tutto sulla difesa, quello sarà la cosa principale su cui ci concentreremo. Lo scorso anno il rendimento difensivo è stato il principale problema. Siamo stati una delle peggiori squadre della Lega. In questo campionato sarà importante sfruttare tutti i momenti per riposare, non ci saranno tanti giorni liberi in un campionato così compatto. Bisognerà aver cura del proprio fisico. E’ la mia sesta stagione, devo aiutare i giovani ad adattarsi in fretta. Non abbiamo troppo tempo dobbiamo fare gruppo subito e sfruttare al meglio il training camp. Siamo tutti molto carichi, siamo pronti per partire“.

    Queste le parole del numero 7 sul sito ufficiale dei Raptors.

    A consacrare il giocatore della Nazionale italiana poi ci ha pensato anche il suo coach Dwane Casey, da quest’anno nuovo allenatore al posto dell’esonerato Jay Triano:

    Bargnani ha il dono di essere un grande attaccante e noi dovremo proteggerlo in difesa. E’ stato sottoposto da sempre a grandi pressioni. Non è un gran difensore ma è uno splendido tiratore da 3 punti, un’arma offensiva, un giocatore in grado di allargare il campo. Il lavoro dello staff tecnico deve portare a ridurre le situazioni in cui lui è esposto in uno contro uno, la nostra difesa e i nostri schemi dovranno evitare che ogni giocatore sia particolarmente esposto. Avevamo questa filosofia anche a Dallas.

    Il lavoro di Casey sarà incentrato soprattutto sulla difesa:

    Cambiare la cultura di un gruppo è difficile, si tratta di diventare una squadra difensiva. Un passo avanti a partita è quello che ci serve, sappiamo che il processo sarà lungo, non è un qualcosa che si crea in una sera. Vogliamo avere una mentalità che ci consenta di proteggere l’area, vogliamo sfruttare le nostre qualità con la difesa a zona per raggiungere questo obiettivo“.

  • NBA, il calendario definitivo. Italiani in campo il 26 dicembre

    NBA, il calendario definitivo. Italiani in campo il 26 dicembre

    La NBA ha ufficializzato per intero il calendario per la regular season 2011/2012. Finora era stato reso noto solo il primo turno che prevedeva (e tutt’ora prevede) 5 gare nella sera del 25 dicembre, giorno di Natale. Il primissimo match della nuova stagione metterà di fronte al Madison Square Garden di New York i padroni di casa dei Knicks contro gli eterni rivali dei Boston Celtics (squadra che tra l’altro ha eliminato la franchigia della “Grande Mela” negli ultimi playoff, precisamente al primo turno).

    Nba | foto tratta dal web

    Il via è fissato per le ore 12.30 negli Stati Uniti, le 18.30 in Italia quindi sarà una sfida che visto l’orario permetterà a molti appassionati di seguirla interamente in diretta. A seguire (ore 14.40 in America, le 20.30 in Italia) la tanto attesa rivincita delle ultime Finals NBA tra i padroni di casa dei Dallas Mavericks campioni in carica ed i vice campioni dei Miami Heat del fantastico trio LeBron James-Dwyane Wade-Chris Bosh che proverà anche quest’anno un nuovo attacco al titolo. Poi si passerà alle 3 gare notturne con i Los Angeles Lakers del pluricampione Kobe Bryant che ricevono i Chicago Bulls dell’ultimo M.V.P. stagione Derrick Rose alle ore 23.00 italiane, gli Oklahoma City Thunder dell’asso Kevin Durant che attendono la visita degli Orlando Magic dell’uomo mercato Dwight Howard (ore 2.00 in Italia) e per finire il derby californiano tra Golden State Warriors e Los Angeles Clippers (orario 4.30 di notte), 2 formazioni in rampa di lancia dopo aver “accumulato” tantissimo talento negli ultimi Draft. Una prima giornata dunque molto interessante e con tanti spunti tecnici, da seguire molto attentamente per capire i nuovi rapporti di forza all’interno della Lega.

    Per quanto riguarda i 3 italiani che giocano oltreoceano l’esordio in vista del nuovo campionato è fissato per il giorno seguente, il 26 dicembre: all’una di notte nel nostro Paese i Toronto Raptors di Andrea Bargnani sfideranno a Cleveland i rinnovati Cavaliers dei rookie Irving e Thompson (rispettivamente prima e quarta scelta assoluta all’ultimo Draft), poche ore più tardi (alle 2.30) Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets faranno visita ai campioni in carica dei Dallas Mavericks e del fenomenale Dirk Nowitzki. A mezz’ora di distanza poi il via alla gara tra i Phoenix Suns ed i New Orleans Hornets di Marco Belinelli (che dovrebbe essere riconfermato in queste ore dal team della Louisiana). Il primo “derby italiano” della stagione andrà in scena a New Orleans il giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2012, con gli Hornets di Belinelli che ospiteranno i Nuggets di Gallinari. Il primo confronto invece tra Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani si terrà a Denver il 27 gennaio mentre Belinelli sfiderà Bargnani il 29 febbraio quando i Raptors giocheranno a New Orleans. In tutto i “derby Azzurri” programmati per la stagione 2011/2012 saranno 7 e saranno ovviamente tutti da seguire.

    Per completare il discorso sul calendario c’è da ricordare che ogni team deve disputare 48 incontri con squadre della propria Conference e solamente 18 con avversarie della Conference opposta. L’unico momento nel quale i giocatori potranno per così dire “tirare il fiato” sarà durante l’All Star week end, che quest’anno si giocherà ad Orlando (All Star Game il 26 di febbraio).

    QUI IL CALENDARIO NBA 2011/2012 

    Leggi anche:

  • Salta l’acquisto di Andrea Bargnani per la Virtus Roma

    Salta l’acquisto di Andrea Bargnani per la Virtus Roma

    Salta definitivamente l’acquisto di Andrea Bargnani da parte della Virtus Roma. Il tutto dovuto alla rinuncia da parte del club capitolino di avere come sponsor un noto sito di incontri extraconiugali canadese che avrebbe portato nelle casse dei giallorossi ben 6 milioni di euro in 4 anni.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Con parte di questi proventi la squadra della capitale avrebbe coperto l’assicurazione fisica per Andrea Bargnani, realizzando così il sogno di tutti i tifosi di Roma di vedere il numero 7 dei Toronto Raptors, prima scelta assoluta nel draft NBA del 2006 (nella storia della NBA mai un europeo era stato scelto con la prima chiamata assoluta), con la maglia giallorossa, la maglia della città in cui Bargnani è nato e per cui fa da sempre il tifo. Molti tifosi hanno protestato per la scelta operata dal Presidente Toti, che ha sacrificato l’ingaggio di Bargnani in onore dei principi suoi e della città (anche il Vaticano si è mobilitato alla notizia che era uscita nei giorni scorsi, che ovviamente non vedeva di buon occhio quel determinato tipo di sponsorizzazione sulle maglie della squadra della Virtus), ovvio che la marea di insulti e di critiche (dei fans delusi che aspettavano invece l’ufficializzazione di Bargnani) piovuta su Facebook abbia portato i vertici dirigenziali alla decisione di chiudere la pagina della società capitolina sul famoso social network. In compenso Toti ha ricevuto l’appoggio del sindaco Alemanno per avere la sponsorizzazione dell’Acea (l’impianto di gioco sarà dunque il PalaAcea), si parla anche di Intralot come sponsor di supporto. Ma purtroppo di Bargnani se ne dovrà fare a meno con buona pace non solo dei tifosi di Roma ma da parte di tutti gli altri appassionati di basket che non vedranno il talento dei Raptors nel campionato italiano.

  • Andrea Bargnani vicino all’accordo con la Virtus Roma

    Andrea Bargnani vicino all’accordo con la Virtus Roma

    Andrea Bargnani è vicinissimo alla Virtus Roma: la societa’ capitolina avrebbe infatti risolto il problema dellla copertura assicurativa del giocatore dei Toronto Raptors, unico ostacolo all’ufficializzazione dell’affare, grazie ad un sito di incontri canadese, che si è assunto il costo dell’operazione e della sponsorizzazione dell’accordo, circa 1,5 milioni di euro, che così permetterà al cestista romano di indossare la maglia giallorossa almeno fino a dicembre (oppure in caso di una serrata totale della stagione americana, fino a giugno).

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Bargnani ora si sta allenando presso la Stella Azzurra, la società che lo ha fatto crescere e lanciato nel giro del grande basket, ma gia’ in settimana dovrebbe raggiungere i suoi nuovi compagni al Palatiziano. Dopo Danilo Gallinari un altro giocatore italiano che milita in NBA ha deciso di arricchire il nostro campionato con la sua presenza, all’appello ora mancherebbe solo Marco Belinelli.