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  • Nba,Toronto con un Bargnani da dimenticare, i Nuggets di Gallinari ok

    Nba,Toronto con un Bargnani da dimenticare, i Nuggets di Gallinari ok

    Nelle sei partite andate in scena nella notte in Nba troviamo la vittoria dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari e la sconfitta dopo due tiratissimi overtime dei Toronto Raptors contro i San Antonio Spurs, con un Andrea Bargnani in ombra e davvero poco incisivo durante la gara. Vincono facile i Knicks contro Detroit, Philadelphia supera i Phoenix Suns, Brooklyn s’impone sui Portland Trail Blazers mentre Boston piega all’overtime gli Orlando Magic sul parquet della franchigia della Florida.

    Bargnani (4 punti per l’azzurro) spento ma i Raptors danno comunque del filo da torcere agli Spurs: sono stati necessari due overtime ai texani per avere la meglio all’Air Canada Center e vanificare una possibile impresa della squadra di casa trascinata dalle giocate di De Rozan e all’apporto offensivo  notevole del lituano Valanciunas, cui si è aggiunto un ottimo Kyle Lowry, che hanno confezionato 71 punti dei 106 totali della squadra canadese. Alla lunga cestisti del calibro di Tony Parker, Tim Duncan e Manu Ginobili sono capaci di risolvere le partite più complicate da soli, e nonostante i due tempi supplementari hanno trascinato la franchigia texana al successo. Anche per le tre stelle nero-argento 71 punti, ma il playmaker francese, fenomenale come sempre, ha spezzato l’equilibrio del match regalando l’undicesima vittoria stagionale agli Spurs.

    Passa senza non troppi problemi New York che si sbarazza dei Detroit Pistons grazie ad una grande prestazione di squadra ma soprattutto di Carmelo Anthony, top scorer di serata con 29 punti, e al solido contributo del ritornato Rasheed Wallace, autore di 15 punti, e ad una verve offensiva micidiale di Novak, autore di 18 punti con un 5/7 da 3 punti. Per i Pistons buona prova di Knight che ha totalizzato 21 punti, e di Charlie Villanueva (17 punti), ma è davvero poco per impensierire questi Knicks.

    Andrea Bargnani | © Ronald Martinez / Getty Images

    Vittoria a domicilio dei Nuggets contro gli Hornets: Gallinari mette a referto 9 punti ma la scena è tutta per Andre Iguodala, grande trascinatore della serata con 23 punti. Denver inanella così la quarta vittoria consecutiva senza troppe difficoltà, complice anche la grande difesa su Ryan Anderson, limitato a soli 16 punti tutti totalizzati nel primo tempo. New Orleans, orfana di Anthony Davis, cade ancora e subisce la settima sconfitta di fila.

    I Celtics passano all’overtime contro dei buoni Magic che dopo due vittorie consecutive si arrendono alla franchigia biancoverde. Strepitoso come al solito Rajon Rondo, autore di 15 punti e 16 assist, ben coadiuvato dall’ottimo apporto in fase realizzativa di Garnett e Pierce, autori rispettivamente di 24 e 23 punti. Ad Orlando non sono bastati i punti dei due playmaker Redick e Nelson, entrambi sopra i 20 punti, e del solito Glen Davis, che ha totalizzato 15 punti contro la sua ex-squadra.

    Brooklyn vola con Deron Williams e Joe Johnson, schianta i Blazers con un secco 98-85 e arriva a otto vittorie in campionato. I Nets, sempre padroni del match, seppur con qualche insidia, scappano via ad 8′ dal termine del match con un parziale di 15-4 che ha di fatto chiuso la gara. I Blazers senza Aldridge hanno comunque portato 5 uomini in doppia cifra, con un Wes Matthews in grande spolvero autore di 20 punti ma non sufficienti ad indirizzare l’incontro a favore dei suoi.

    Show di Jrue Holiday al Wells Fargo Center di Philadelphia: il playmaker 22enne ha sfoderato una prestazione monster nella vittoria dei suoi 76ers contro i Phoenix Suns per 104-101, nella quale ha totalizzato 33 punti e 13 assist, firmando il suo career-high e onorando alla grande il rinnovo contrattuale di 4 anni con la franchigia della Pennsylvania. Nonostante ciò i Suns sono rimasti in partita grazie alla prova di Beasley(21 punti) che ha fallito la tripla del possibile sorpasso a 2 secondi dalla fine permettendo a Philadelphia di portare a casa il risultato.

    Risultati NBA 25 Novembre

    Toronto Raptors – San Antonio Spurs 106-111 (2 overtime)
    Tor: De Rozan 29, Valanciunas 22, Lowry 20
    Sas: Parker 32, Duncan 26, Ginobili 15

    New York Knicks – Detroit Pistons 121-100
    NY: Anthony 29, Novak 18, Smith 15
    Det: Knight 21, Villanueva 17, Singler 16

    Brooklyn Nets – Portland Trail Blazers 98-85
    Bro: Johnson 21, Lopez 15, Williams 15
    Por: Matthews 20, Hickson 19, Lillard 13

    Philadelphia 76ers – Phoenix Suns 104-101
    Phi: Holiday 33, Turner 16, Allen 11
    Phx: Beasley 21, Gortat 18, Telfair 12

    Orlando Magic – Boston Celtics 110-116 (overtime)
    Orl: Redick 21, Nelson 20, Davis 15
    Bos: Garnett 24, Pierce 23, Rondo 15

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets 102-84
    Den: Iguodala 23, Lawson 17, Faried 14
    NO: Roberts 17, Anderson 16, Lopez 14

  • NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    Dopo la sosta per il Giorno del Ringraziamento, l’NBA è tornata sui parquet di tutti gli States con ben 12 partite disputate nella notte. Il risultato più sorprendente è la sconfitta dei New York Knicks travolti a Houston dai Rockets di James Harden che trascina i texani con 33 punti e 9 assist e 4 rimbalzi. Sugli scudi anche Chandler Parsons autore di 31 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate, buona la prova anche dell’ex Jeremy Lin (13 punti e 7 rimbalzi). Non basta alla franchigia newyorkese la prestazione eccellente di Carmelo Anthony 37 punti con 7/12 dall’arco dei 3 punti per evitare ai Knicks la “lose” per 131-103.

    I Boston Celtics fermano la marcia degli Oklahoma City Thunder, 108-100 il risultato finale che premia i padroni di casa: in evidenza il capitano Paul Pierce con 27 punti e Kevin Garnett autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Miglior marcatore della serata Kevin Durant (29 punti), inutili anche i 26 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Russel Westbrook.

    James Harden e Jeremy Lin
    James Harden e Jeremy Lin © Scott Halleran/Getty Images

    Seconda sconfitta consecutiva, la quarta in trasferta, per i Los Angeles Lakers che vanno ko 106-98 contro la franchigia con il miglior record della Lega, i Memphis Grizzlies. Nella sfida che vedeva di fronte i due fratelli Gasol, Marc e Pau vinta nettamente dal primo, il solo Bryant (30 punti) non può nulla con i Grizzlies che mandano tutto il quintetto in doppia cifra: 21 punti per Rudy Gay, 19 per Mike Conley, 17 per Zach Randolph (anche 12 rimbalzi), 14 per Gasol (anche 8 assist) e 12 per Tony Allen. I gialloviola tornano ad avere un record negativo (6-7).

    Non basta ai Raptors un monumentale Andrea Bargnani da 34 punti ai quale aggiunge anche 5 rimbalzi e 4 assist. Toronto cedono nel finale ai Detroit Pistons, avversario alla portata della franchigia canadese, di un solo punto (91-90) con il canestro decisivo di Brandon Knight. Vince invece l’altro italiano in campo Danilo Gallinari con i Denver Nuggets sul proprio parquet contro i Golden State Warriors (102-91). Per l’ex ala di Milano e New York 20 punti e 7 rimbalzi.

    RISULTATI NBA 23 NOV 2013

    Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 91-101
    Cha: Sessions 22, Taylor 16, Walker 16
    Atl: Horford 26, Korver 16, Teague 13

    Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 108-104
    Orl: Nelson 22, Afflalo 19, Redick 18
    Cle: Waiters 25, Varejao 19, Pargo 15

    Boston Celtics – Oklahoma City Thunder 108-100
    Bos: Pierce 27, Garnett 18, Green 17
    Okl: Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 17

    Brooklyn Nets – Los Angeles Clippers 86-76
    Bro: Lopez 26, Johnson 19, Williams 11
    Cli: Paul 14, Griffin 14, Crawford 13

    Detroit Pistons – Toronto Raptors 91-90
    Det: Monroe 19, Prince 16, Knight 16
    Tor: Bargnani 34, Lowry 19, Valanciunas 9, Davis 9

    Indiana Pacers – San Antonio Spurs 97-104
    Ind: West 22, George 15, Hill 11
    SA: Parker 33, Duncan 22, Ginobili 19

    Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers 106-98
    Mem: Gay 21, Conley 19, Randolph 17
    Lak: Bryant 30, Jamison 16, World Peace 16

    Houston Rockets – New York Knicks 131-103
    Hou: Harden 33, Parsons 31, Asik 18
    NY: Anthony 37, Felton 17, Smith 12

    Denver Nuggets – Golden State Warriors 102-91
    Den: Iguodala 29, Gallinari 20, Lawson 18
    GS: Lee 21, Landry 19, Jack 17

    Utah Jazz – Sacramento Kings 104-102
    Uta: Hayward 23, Ma. Williams 20, Jefferson 19
    Sac: Evans 19, Thorton 18, Brooks 17

    Phoenix Suns – New Orleans Hornets 111-108 (overtime)
    Pho: Morris 23, Dragic 20, Tucker 15
    NO: Anderson 34, Vasquez 25, Aminu 16

    Portland Trail Blazers – Minnesota Timberwolves 103-95
    Por: Matthews 30, Lillard 28, Hickson 14
    Min: Love 24, Pekovic 18, Ridnour 14

  • Nba, Sconfitte per Belinelli e Bargnani, bene Gallinari

    Nba, Sconfitte per Belinelli e Bargnani, bene Gallinari

    Quattordici le sfide disputate nella notte Nba nelle quali spiccano le sconfitte dei Chicago Bulls di Marco Belinelli e dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani piegati in trasferta dai Charlotte Bobcats, mentre Danilo Gallinari e i suoi Denver Nuggets hanno battuto Minnesota. Sconfitte per New York e Lakers, mentre San Antonio ha sconfitto i Boston Celtics al Garden e gli Oklahoma City hanno avuto la meglio all’overtime sui Los Angeles Clippers. Vittorie casalinghe per Atlanta, Phoenix, Orlando, Indiana, Golden State e Cleveland, mentre i campioni in carica dei Miami Heat hanno vinto a domicilio contro i Milwaukee Bucks.

    Gli Houston Rockets rialzano la testa e battono i Chicago Bulls al Toyota Center per 93-89. Marco Belinelli è sceso in campo per soli 5 minuti totalizzando una stoppata e nemmeno un punto all’attivo. E’ la terza sconfita di fila per i “tori” a cui non sono bastati i 21 punti dell’ottimo Nate Robinson e i 13 punti e 15 rimbalzi di Carlos Boozer: Houston, infatti, ha ottenuto una vittoria sofferta grazie ad una prova di sostanza di James Harden, 28 punti per lui, ben coadiuvato da Patterson e Parsons, autori rispettivamente di 20 e 18 punti, con quest’ultimo che ha arricchito la sua grande prestazione con 13 rimbalzi.

    Inciampa Toronto sconfitta di misura dai Bobcats per 98-97, nonostante un maestoso Andrea Bargnani, capace di mettere a referto 25 punti contro la franchigia del North Carolina. Ottimo anche il contributo di Kyle Lowry, autore di 21 punti e 8 assist, e del lituano Valanciunas che ha totalizzato 16 punti e 10 rimbalzi. Per Charlotte ben sette giocatori in doppia cifra nel tabellino dei punti, con i 19 messi ha segno da Kemba Walker e i 14 dell’ex Lakers Ramon Session, decisivo per l’inerzia del match a favore dei suoi con la tripla del sorpasso a 28 secondi dalla fine. Le quattro conclusioni sprecate da Toronto nell’ ultimo possesso della gara permettono a Charlotte di vincere la sesta partita in stagione, candidandosi come vera rivelazione del campionato.

    Va meglio a Denver e a Gallinari, unico italiano vittorioso nella notte, il quale ha messo a referto 19 punti (top scorer dei suoi) e 6 rimbalzi. Ottima prova anche per Ty Lawson e Andre Igoudala, entrambi autori di 18 punti che hanno contribuito alla vittoria dei Nuggets sul parquet di Minnesota, trascinata da uno strepitoso Kevin Love al rientro dopo l’infortunio che, malgrado i 34 punti conditi da 14 rimbalzi, non è riuscito ad impedire la sconfitta ai Timberwolves.

    Portland Trail Blazers v Phoenix Suns | © Christian Petersen / Getty Images

    Faticano più del previsto gli Oklahoma City Thunder con i sempre più temibili Clippers di Chris Paul. Kevin Durant e compagni hanno avuto ragione della franchigia californiana soltanto dopo un overtime, dopo una partita intensa e spettacolare nella quale Los Angeles è stata sempre ad inseguire fino a raggiungere i padroni di casa a 36 secondi dalla sirena finale. Dopo il pari nel tempo regolamentare, ci ha pensato l’Mvp della scorsa regular season a tagliare le gambe a Paul e compagni, siglando in totale 35 punti che hanno interrotto la striscia di vittorie dei Clippers dopo 6 risultati utili consecutivi. 23 punti per Blake Griffin, ala dei biancorossi ma nativo di Oklahoma City, che ha avuto un gran da fare contro l’atletismo eccezionale di Serge Ibaka, protagonista di una grande gara sia in difesa che in attacco, autore di 15 punti e 12 rimbalzi. Entrambe le squadre si candidano comunque per recitare un ruolo da protagonista nella Western Conference, che se per i Thunder non è una novità, essendo già una grande squadra e finalista Nba la scorsa stagione, per i Clippers è una bella realtà dopo anni di buio vissuti sempre all’ombra dell’altra più blasonata squadra di Los Angeles.

    Vittoria anche per gli Spurs di Parker e Duncan, che ritornano alla vittoria dopo il brusco ko contro i Clippers che ha fatto infuriare (e non poco) il coach dei nero-argento Greg Popovich, definendo i suoi giocatori “imbarazzanti”. La squadra texana ha sconfitto nettamente i Boston Celtics con una grande prestazione di squadra, con Splitter (23punti), Parker (26) e Duncan (20) autori di una prova maiuscola. Nonostante la sconfitta, i Celtics hanno sfoderato un ottima prova collettiva, con tutto il quintetto titolare finito in doppia cifra. Migliore dei suoi Rajon Rondo, che ha totalizzato ben 22 punti e 15 assist e protagonista di un duello emozionante contro un superbo Tony Parker che ha visto prevalere il playmaker francese.

    Brutta sconfitta per i Los Angeles Lakers e per Mike D’Antoni, sconfitti dai Sacramento Kings per 113-97, che la dice lunga sulla negativa prestazione dei gialloviola, eccezion fatta per Kobe Bryant, autore di 38 punti e come al solito fenomenale quando si carica la squadra sulle spalle.  Il Mamba si è arreso soltanto allo strappo decisivo dei Kings nell’ultimo quarto dopo che grazie alle sue conclusioni i Lakers avevano recuperato dapprima uno svantaggio di 11 punti in poco più di un minuto, e successivamente un parziale di 9-0 grazie alla prolificita di Marcus Thornton che era stata vanificata dalle prodezze del numero 24 gialloviola. A 3 minuti dal termine dal match Thornton spezza l’inerzia del match portando i suoi a +7 punti con Sacramento che poi dilaga nel finale grazie alla scarsa vena realizzativa degli avversari.

    I Riusltati NBA del 21 Novembre 2012

    Charlotte Bobcats – Toronto Raptors 98-97
    Cha: Walker 19, Session 14, Kidd-Gilchrist 14
    Tor: Bargnani 25, Lowry 21, Valanciunas 16

    Orlando Magic – Detroit Pistons 90-74
    Orl: Nicholson 15, Afflalo 12, Davis 11
    Det: Monroe 19, Stuckey 13, Prince 10

    Cleveland Cavaliers – Philadelphia 76ers 92-83
    Cle: Pargo 28, Waiters 16, Gee 14
    Phi: Holiday 16, Richardson 16, Young 13

    Indiana Pacers – New Orleans Hornets 115-107
    Ind: George 37, West 16, Hill 16
    NO: Lopez 21, Smith 18, Anderson 17

    Boston Celtics – San Antonio Spurs 100-112
    Bos: Rondo 22, Pierce 19, Bass 16
    Sas: Parker 26, Splitter 23, Duncan 20

    Atlanta Hawks – Washington Wizards 101-100
    Atl: Smith 25, Korver 16, Horford 15
    Was:  Seraphin 21, Price 14, Ariza 12

    Miami Heat – Milwaukee Bucks 113-106
    Mia:  James 28, Wade 28, Bosh 24
    Mil: Jennings 19, Henson 17, Dunleavy 16

    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Clippers 117-111
    Okl: Durant 35, Westbrook 23, Martin 20
    Cli: Griffin 23, Crawford 20, Barnes 19

    Houston Rockets – Chicago Bulls 93-89
    Hou: Harden 28, Patterson 20, Parsons 18
    Chi: Robinson 21, Deng 19, Boozer 13

    Minnesota Timberwolves – Denver Nuggets 94-101
    Min: Love 34, Barea 12, Pekovic 10
    Den: Gallinari 19, Igoudala 18, Lawson 18

    Dallas Mavericks – New York Knicks 114-111
    Dal: Mayo 27, Carter 25, Collison 19
    NY:  Anthony 23, Chandler 21, Felton 18

    Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 114-87
    Phx: Gortat 22, Morris 19, O’Neal 17
    Por:  Lillard 24, Matthews 13, Batum 13

    Sacramento Kings – Los Angeles Lakers 113-97
    Sac: Thornton 23, Evans 18, Thompson 13
    Lak: Bryant 38, Meeks 15, World Peace 13

    Golden State Warriors – Brooklyn Nets 102-93
    GS: Curry 25, Thompson 23, Lee 20
    Bro: Lopex 22, Johnson 13, Blatche 11

  • NBA, i Lakers battono i Brooklyn Nets. Toronto non basta Bargnani

    NBA, i Lakers battono i Brooklyn Nets. Toronto non basta Bargnani

    I Los Angeles Lakers di Mike D’Antoni, per la prima volta sedutosi in panchina da quando ha assunto l’incarico di head coach della franchigia californiana dopo l’operazione al ginocchio, trovano contro i Brooklyn Nets la terza vittoria consecutiva dopo l’avvio di stagione disastroso che ha portato al licenziamento di Mike Brown. 95-90 per i gialloviola che hanno portato 4 giocatori in doppia cifra: 25 punti, 5 assist e 4 rimbalzi per Kobe Bryant, 23 punti e 15 rimbalzi per colui che in estate sarebbe dovuto andare ai Nets Dwight Howard, 17 punti, 11 rimbalzi e 7 assist per Pau Gasol e 17 punti e 8 rimbalzi per Metta World Peace. I Lakers vanno in record positivo (6-5). Ai Brooklyn Nets non bastano Deron Williams (22 punti e 10 assist), Brook Lopez (23 punti e 7 rimbalzi) e Joe Johnson (14 punti e 6 assist).

    Non c’è storia tra New Orleans e New York (80-102): dopo un primo tempo equilibrato i Knicks dominano la seconda metà di gara spegnendo le speranze di successo della franchigia della Louisiana ancora orfana di Anthony Davis e Eric Gordon. New York trascinata dal solito Carmelo Anthony (29 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) tocca quota 8 successi (e una sola sconfitta), miglior record della Lega. Da segnalare anche le belle giocate di Raymond Felton e di J.R. Smith.

    Mike D'Antoni, Kobe Bryant e Pau Gasol
    Mike D’Antoni, Kobe Bryant e Pau Gasol © Stephen Dunn/Getty Images

    Non bastano i 22 punti di Andrea Bargnani ad evitare ai suoi Toronto Raptors l’ottava sconfitta stagionale: la franchigia canadese cade sul parquet dei Philadelphia 76ers per 106-98. Per il Mago anche 7 rimbalzi, bene anche DeRozan (24 punti) e Calderon (13+12 assist). Protagonisti per i padroni di casa il trio Thaddeus Young, Jason Richardson e Jrue Holiday che hanno messo a referto rispettivamente 23, 21 e 19 con l’ultimo citato che ha anche condito la sua prestazione con 12 assist. Philadelphia con questo successo raggiunge il quinto posto nella Eastern Conference prenotando un posto nei playoff.

    RISULTATI NBA 20 NOV 2012

    Philadelphia 76ers – Toronto Raptors 106-98
    Phi: Young 23, Richardson 21, Holiday 19
    Tor: DeRozan 24, Bargnani 22, Calderon 13, Lowry 13

    New Orleans Hornets – New York Knicks 80-102
    NO: Anderson 15, Rivers 14, Roberts 13
    NY: Anthony 29, Felton 15, Smith 15

    Los Angeles Lakers – Brooklyn Nets 95-90
    Lak: Bryant 25, Howard 23, Gasol 17, World Peace 17
    Bro: Lopez 23, Williams 22, Johnson 14

  • NBA, terminata la preseason via alla regular season

    NBA, terminata la preseason via alla regular season

    Si è conclusa la preseason NBA. In attesa del’inizio della nuova stagione che prenderà il via domani notte, 30 ottobre 2012,  con 3 match in programma (Cleveland Cavaliers-Washington Wizards, Miami Heat-Boston Celtics e Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks le sfide della prima giornata), proviamo ad estrapolare qualche indicazione dalle partite amichevoli che si sono giocate in questo mese di ottobre, tenendo ben presente che i dati messi in luce ed emersi sono ovviamente molto sommari trattandosi di match non ufficiali.

    Il primo tra tutti i dati che emerge da questa preseason è il record negativo dei Los Angeles Lakers, il peggiore nella storia gloriosa della franchigia con ben 8 sconfitte e nessuna vittoria ottenuta. Un evento impensabile vista la faraonica campagna acquisti che ha portato tra le fila gialloviola campioni del calibro di Steve Nash (in cabina di regia) e Dwight Howard (sotto canestro) e l’aggiunta di un sesto uomo di lusso come Jamison. Ovviamente tutti hanno avuto un minutaggio limitato onde evitare infortuni, da Bryant a Gasol, da Nash allo stesso Jamison per non parlare poi di Howard che ha saltato la prima parte del pre-campionato per rientrare solo nelle ultime partite. Ovviamente la brutta preseason disputata non toglie ai Lakers lo status di team favorito della Western Conference ma comunque tutto ciò ha dimostrato che nessuna squadra è imbattibile per quanto forte possa essere sulla carta.

    Non molto meglio è andata ai campioni in carica dei Miami Heat, che chiudono con un record in parità d 4 successi ed altrettante sconfitte. Anche per loro vale lo stesso discorso dei californiani, in regular season si vedranno altri giocatori e un altro tipo di gioco, i favoriti per il titolo restano sempre loro grazie al talento straordinario di LeBron James.

    LeBron James | © Ronald Martinez/Getty Images

    Chi sorride è invece Philadelphia che ha ottenuto il miglior record (6-1) al pari dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani, reduci da 5 vittorie di fila. Il nuovo corso canadese promette bene, con 3/5 dello starting five nuovi di zecca (Kyle Lowry playmaker, Landry Fields in guardia e Jonas Valanciunas come centro) ed un leader nel “Mago” chiamato alla stagione della consacrazione.

    Un gradino sotto ai Raptors troviamo i Chicago Bulls di Marco Belinelli (5-2) che attendono con ansia il ritorno in campo dell’infortunato Derrick Rose (previsto per gennaio dopo la rottura dei legamenti del ginocchio nei passati playoff). Belinelli però dovrà elevare il suo rendimento dato che è stato uno dei più deludenti in preseason e se vorrà avere spazio dovrà migliorare anche la sua fase difensiva, da sempre la sua lacuna.

    Ampiamente previsti i record negativi di Charlotte Bobcats (1-7), Orlando Magic (in piena ricostruzione dopo la cessione di Dwight Howard, 2 sole partite vinte e 6 sconfitte) e Washington, sorprende in negativo invece la preseason dei Boston Celtics che chiudono con 3 successi e 5 KO. Male anche Denver che fa registrare 3 vittorie e 4 sconfitte, ma al di là di questo si è intravisto un bel gioco e la crescita della squadra procede molto bene, i Nuggets faranno strada anche nei playoff molto probabilmente e Danilo Gallinari ha ormai assunto la leadership del team. Anche per lui sarà la stagione della verità.

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  • NBA, Siena fa paura a Cleveland. Bargnani batte il Real Madrid

    NBA, Siena fa paura a Cleveland. Bargnani batte il Real Madrid

    Nella notte si sono disputate 3 partite valide per la preseason NBA, in campo anche la nostra Montepaschi Siena, che a Cleveland ha affrontato i Cavaliers, ed Andrea Bargnani che con i suoi Toronto Raptors ha sfidato il Real Madrid.

    Non è andata bene a Siena, che perde anche la seconda ed ultima gara in territorio americano, ma a differenza del match disputato 2 giorni fa contro San Antonio (una disfatta con i campioni d’Italia seppelliti sotto 30 punti di scarto), gli uomini di coach Banchi giocano una gara ottima sotto tutti i punti di vista ma devono cedere nel finale agli avversari ed escono sconfitti per 91-85.

    Un KO onorevole però quello della formazione italiana, che è rimasta in partita per tutto il match e, cosa più importante, è riuscita in alcuni frangenti anche a fare paura alla franchigia NBA (certamente di un livello inferiore rispetto agli Spurs ma pur sempre una squadra professionistica americana).

    Siena riesce a chiudere in vantaggio il primo quarto (22-17 il parziale) ed anche il primo tempo (36-33), poi però si fa riprendere dai Cavaliers, va sotto nel punteggio fino al -10 nel terzo periodo ed a 3 minuti circa dalla fine della gara, i Cavs sono sopra di 11 e in totale controllo. O così Almeno sembra, perché i campioni d’Italia con una tripla di Kangur a 18 secondi dal termine si riportano a -4 (85-89) mettendo i brividi ai tifosi di Cleveland. Solo il tiro dell’israeliano Casspi, pochi attimi dopo, fissa il punteggio sul 91-85 chiudendo la pratica. Rispetto alla prova contro gli Spurs, netto miglioramento nella selezione dei tiri e mira più precisa, anche se ancora non eccelsa (34.6% dal campo contro il 49.3% dei Cavs), alcuni giocatori sono saliti di livello. Come Hackett (14 punti con 5/6, 5 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 1 stoppata) e Janning (21 punti con 2/6 da 2 ed un ottimo 5/8 da 3). Anche Brown ha fatto un’ottima gara (22 punti, miglior realizzatore, ma con 6/18 dal campo). Per quanto riguarda Cleveland il top scorer è Samardo Samuels con 14 punti. Ora per Siena ci sarà il lungo ritorno a casa poche ore prima del debutto (venerdì) in Eurolega.

    Andrea Bargnani | © Chris Chambers Getty Images

    Bene anche i Raptors di Andrea Bargnani che affondano il Real Madrid: gara in salita per i canadesi che vanno sotto di 10 punti in avvio (20-10). Il secondo quintetto dei Raptors sistema le cose ed alla fine del primo quarto il punteggio è di 29-22 per Toronto (parziale di 19-2). La partita procede a fiammate, il Real ritorna avanti sul 44-40, i canadesi rispondono ribaltando il punteggio ed arrivando anche sulla doppia cifra di vantaggio. Il Madrid non ci sta e pareggia a quota 65. E’ il rookie Terrence Ross (settima scelta assoluta all’ultimo Draft) a dare lo strappo decisivo in favore dei suoi con 2 triple di fila. Il Real non si rialza più e Toronto vince 102-95. Per i Raptors il top scorer è DeRozan con 18 punti, 16 sono di Lucas e 14 di Bargnani, per gli spagnoli 17 punti di Mirotic e 10 dell’ex NBA Rudy Fernandez.

    Nell’ultima gara della notte prosegue il momento positivo dei Golden State Warriors che dopo aver battuto ieri i Los Angeles Lakers hanno la meglio per 83-80 sugli Utah Jazz. Rientro dall’infortunio per Stephen Curry (11 minuti, solo 2 punti ma 6 assist), brilla il solito David Lee (19 punti, 14 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi) che quando rientrerà il centro Bogut formerà una coppia da sogno sotto canestro. 14 punti sono di Rush, 11 di Thompson e 9 del rookie Barnes (partito dalla panchina). Per i Jazz 13 punti a testa per Millsap e Marvin Williams mentre Kanter chiude con una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi.

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  • Basket, l’Italia conquista la qualificazione ad Euro2013 in Slovenia

    Basket, l’Italia conquista la qualificazione ad Euro2013 in Slovenia

    L’Italbasket di Simone Pianigiani non si ferma più e conquista la qualificazione ai prossimi Europei che si terranno in Slovenia nell’ Estate del 2013 grazie alla sesta vittoria su altrettante gare in un girone di qualificazione letteralmente dominato.

    Altra bella vittoria dei ragazzi azzurri che hanno superato al PalaTrieste la Repubblica Ceca con il punteggio di 68 a 56. Protagonisti della vittoria ancora il trio composto da Pietro Aradori, Danilo Gallinari e Gigi Datome.

    Grazie ad un ottimo Stefano Mancinelli in avvio ed alla solidità di Daniel Hackett, l’Italia si porta subito avanti nel match con la Repubblica Cecadisorientata e incapace di arginare la difesa azzurra, vero punto di forza in questo torneo di qualificazione. Il primo tempo si chiude con gli azzurri nettamente avanti e con la sensazione di poter comandare sino alla fine ed a proprio piacimento, il ritmo partita.

    Il coach azzurro Simone Pianigiani ©JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    L’inizio della ripresa vede però un Italia forse sin troppo rilassata dall’ottimo primo tempo disputato con la Repubblica Ceca che cerca di rifarsi sotto soprattutto nel punteggio. Per oltre 4’ la squadra di Pianigiani resta a secco ed i cechi prendono coraggio limando fino al 44-34 del 25’ dove però inizia lo show di Danilo Gallinari con l’ala di Denver che piazza 5 punti consecutivi “ammazzando” psicologicamente la partita. Si va al +21 al 33’ con Datome e Gigli sugli scudi con la partita che praticamente finisce qui per la gioia immensa del Presidente Federale Dino Meneghin.

    Grandissima prova soprattutto di carattere dei nostri azzurri che in Slovenia ritroveranno le altre due stelle Nba Andrea Bargnani e Marco Belinelli che in questo torneo non sono stati presenti a causa del recupero dell’infortunio al polpaccio subito dal Mago durante la Regular Season Nba e la situazione contrattuale di Belinelli che fortunatamente si è risolta con l’approdo dell’ex Fortitudo ai Chicago Bulls di Derek Rose.

    Adesso per avere anche la matematica certezza del primo posto nel girone, che consentirebbe una posizione privilegiata all’Italia nel sorteggio dei prossimi europei sloveni, basterà battere la Bielorussia in casa sabato prossimo e sempre a Trieste.

     

  • NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    Nella notte si è conclusa la regular season NBA, una stagione leggermente più corta rispetto al normale (invece delle canoniche 82 partite per ogni squadra ne sono state giocate 66 per via del lockout che ha tenuto tutti fermi fino al giorno di Natale del 2011). Con le magnifiche 16 franchigie che parteciperanno ai playoff già designate restavano da definire solo alcune posizioni per determinare gli accoppiamenti della post season. In programma quindi 13 partite, turno di riposo solo per Indiana Pacers, Oklahoma City Thunder, Los Angeles Clippers e Phoenix Suns che hanno giocato ieri la loro ultima partita di campionato regolare.

    Toronto batte i Nets: per la squadra di Andrea Bargnani (infortunato) un discreto arrivederci al prossimo anno quando i canadesi saranno chiamati al salto di qualità.

    Pochi stimoli per i Sixers a Detroit che chiudono all’ottavo posto della Eastern Cionference. Per Philadelphia quindi difficile serie di playoff contro i Chicago Bulls.

    Boston supera Milwaukee ma nonostante ciò giocherà il primo turno playoff contro Atlanta con lo svantaggio del fattore campo. I Bucks guardano invece già al prossimo torneo dove dovranno riscattare questa annata un pò deludente.

    Ancora una vittoria per i Wizards che raggiungono quota 20 vittorie (6 successi consecutivi) e guardano con più ottimismo al futuro. Washington approfitta del riposo forzato dei Big Three di Miami e trionfa in scioltezza.

    I Charlotte Bobcats sono ufficialmente la peggiore squadra della storia NBA: con la sconfitta patita contro i New York Knicks il team del North Carolina supera i Sixers edizione 1972-1973 (percentuale di vittorie 0.109), per loro un poco onorvole 0.106. per la felicità (si fa per dire) del proprietario Michael Jordan che sarà ricordato come il più grande giocatore di basket di tutti i tempi ed ora anche come il peggior proprietario della storia, almeno fino a quando qualche altra squadra non farà peggio.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Atlanta batte agevolemnte Dallas e si prende il vantaggio del fattore campo nel primo turno palyoff da giocare contro Boston. Per i campioni in carica texani invece ci saranno gli Oklahoma City Thunder ed una probabile eliminazione al primo turno della post season.

    Chicago per la seconda stagione consecutiva è la migliore formazione della Lega: 50-16 il record, lo stesso degli Spurs che però vengono condannati dal tie-breaker NBA. Cleveland, avversaria di giornata, si arrende facilmente allo strapotere dei “Tori”.

    Memphis supera Orlando ed ottiene il vantaggio del fattore campo nella sfida del primo turno della post season contro i Los Angeles Clippers.

    Ultima gara della stagione con sconfitta per Marco Belinelli (9 punti a fine match) ed i New Orleans Hornets che vengono battuto a Houston, sorride invece Danilo Gallinari che travolge con i suoi Denver Nuggets i Minnesota Timberwolves: per l’ala Azzurra 17 i punti a fine partita. Ora sotto con i Los Angeles Lakers nel primo turno playoff.

    I Jazz hanno la meglio dei Blazers consolidando l’ultima piazza per la post season ad Ovest, vince San Antonio ma nonostante lo stesso record dei Bulls i neroargento devono accontentarsi della seconda posizione nella classifica genarale della NBA per il fattore tie-braker. Spurs però primi nella Western Conference e con il possibile vantaggio del fattore campo fino alla Finale di Conference.

    Sconfitta indolore dei Lakers a Sacramento (terzo posto ad Ovest già in tasca da qualche giorno). Kobe Bryant non scende in campo e lascia strada libera a Kevin Durant per il titolo di miglior realizzatore del torneo (terza affermazione di fila per il fenomeno dei Thunder in questa graduatoria). A Bryant sarebbero bastati una quarantina di punti per balzare al primo posto ma coach Brown ha pensato bene di farlo riposare in vista dei playoff.

    Risultati NBA 26 aprile 2012

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 98-67
    Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 108-86
    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 87-74
    Washington Wizards-Miami Heat 104-70
    Charlotte Bobcats-New York Knicks 84-104
    Atlanta Hawks-Dallas Mavericks 106-89
    Chicago Bulls-Cleveland Cavaliers 107-75
    Memphis Grizzlies-Orlando Magic 88-76
    Houston Rockets-New Orleans Hornets 84-77
    Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 102-131
    Utah Jazz-Portland Trail Blazers 96-94
    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 113-96
    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 101-107

    LE CLASSIFICHE 

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  • NBA, stagione conclusa per Andrea Bargnani

    NBA, stagione conclusa per Andrea Bargnani

    Non arrivano buone notizie dall’infermeria dei Toronto Raptors per il nostro Andrea Bargnani: lo staff sanitario canadese ha fatto presente che il campionato NBA 2011/2012 per l’Azzurro della Nazionale italiana di coach Simone Pianigiani è già terminato a causa dei soliti problemi muscolari al polpaccio sinistro che già in altre 2 occasioni quest’anno lo avevano costretto a fermarsi. Lo stop si rende necessario per evitare ulteriori complicazioni in vista del prossimo torneo.

    Bargnani quindi deve necessariamente gettare la spugna. Questa è stata la più sfortunata stagione finora vissuta in NBA da parte del romano. Il torneo per lui finisce con 6 gare d’anticipo, una precauzione inevitabile per evitare che i cronici problemi al polpaccio sinistro si trasformino in qualcosa di più serio. I medici non sono convinti dalla situazione che ha visto il lungo italiano fermarsi per ben 3 volte in regular season per il medesimo fastidio. Inoltre l’annata di Toronto (al momento 21 vinte contro 39 perse) ormai è andata visto che la squadra già da un pezzo è fuori dalla lotta playoff (anzi, per la post season, in lotta non lo è mai stata fin dall’inizio). L’unico obiettivo che rimane è ottenere la posizione più favorevole possibile nel Draft del prossimo giugno.

    Bargnani si era fermato, per la terza volta in stagione, domenica scorsa, a 4 minuti dal riposo lungo della sfida tra Raptors e Thunder, per il solito  risentimento al polpaccio sinistro (che già gli era costato 26 gare di stop nei 2 infortuni precedenti).

    Andrea Bargnani | © Chris Chambers Getty Images

    Bargnani è stato quindi sottoposto ad accertamenti: ed i medici hanno deciso di tenerlo fermo per evitare ulteriori rischi. Per il “Mago” l’annata si chiude con 31 partite con la media di 19,5 punti (13 le gare chiuse sopra quota 30 punti).

    Il primo problema al polpaccio dell’11 gennaio, aveva tenuto il 26enne di Roma fuori per 2 settimane; poi, dopo 2 gare dal rientro il nuovo stop. Bargnani è così rientrato in campo il 10 marzo senza brillare. Ma nelle ultime apparizioni stava viaggiando a 24 punti di media e sembrava aver ritrovato il ritmo di inizio stagione. Poi il terzo stop ad Oklahoma City.

    I Raptors hanno dato l’annuncio dell’infortunio prima della gara della notte contro i Boston Celtics (vittoria dei canadersi un pò a sorpresa dopo 4 sconfitte di fila).

  • NBA, Belinelli beffato dai Lakers. Gallinari torna e vince, stop Spurs

    NBA, Belinelli beffato dai Lakers. Gallinari torna e vince, stop Spurs

    Nella sfida tra le 2 peggiori squadre della NBA i Wizards sbancano Charlotte. Per Washington ben 7 giocatori in doppia cifra tra i quali spicca Crawford con 20 punti e Singleton va in doppia doppia (18 punti e 12 rimbalzi). I Bobcats trovano in Maggette il miglior realizzatore a quota 23 punti mentre Walker chiude con 16 punti, 7 rimbalzi e 7 assist.

    Pur senza poter contare su Dwight Howard i Magic rifilano 30 punti di scarto ai malcapitati Pistons. In evidenza Glen Davis con 16 punti e 16 rimbalzi, a Detroit servono a poco i 21 punti di Prince.

    Privi di Andrea Bargnani (ancora guai muscolari al polpaccio) i Raptors si inchinano ai Pacers. Indiana ha 18 punti a testa da Granger e George Hill, per i canadesi Kleiza firma 18 punti, Amir Johnson 16 ed Anderson si issa fino a quota 17.

    Tutto facile per gli Oklahoma City Thunder che spezzano almeno per un attimo la grande rimonta dei Bucks all’ultimo posto playoff della Eastern Conference. Westbrook fa impazire la difesa avversaria piazzando 26 punti e Kevin Durant ne aggiunge 19 smistando 8 assist.Tra le fila di Milwaukee l’unico a meritare qualche complimento in una serata negativa per la squadra è il solito Ersan Ilyasova con 18 punti.

    I Memphis Grizzlies si confermano una delle migliori squadre del momento e mandano KO i Los Angeles Clippers. La vittoria viene costruita nel primo tempo e i protagonisti del successo sono Randolph (doppia doppia da 10 punti e 12 rimbalzi), Marc Gasol (18 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) e Rudy Gay (16 punti). Per i californani inutili la doppia doppia di DeAndre Jordan (14 punti e 14 rimbalzi di cui 10 in attacco), i 19 punti di Griffin ed i 21 di Paul.

    Marco Belinelli & Danilo Gallinari | © Doug Pensinger/Getty Images

    Un’ottima prestazione di Marco Belinelli (20 punti e 4/7 dalla lunga distanza) non basta ai suoi New Orleans Hornets per strappare la vittoria ai Lakers: il team della Louisiana non approfitta dell’assenza di Kobe Bryant tra i californiani e crolla nell’ultimo quarto (28-19 in favore dei gialloviola il parziale) che ringraziano i 25 punti di Pau Gasol e la doppia doppia di Bynum (18 punti ed 11 rimbalzi) mentre Sessions porta alla causa 17 punti.

    Phoenix continua la sua lotta playoff battendo Minnesota: 21 i punti di Morris e 17 quelli di Brown con Nash che scrive a referto 14 punti, per i Timberwolves solita doppia doppia del solito Kevin Love (25 punti e 13 rimbalzi) ormai però abbandonato a sè stesso.

    Rientro in campo positivo e vincente per Danilo Gallinari dopo la frattura al pollice di qualche settimana fa: l’ala italiana segna 15 punti con 5 rimbalzi e 6 assist in 30 minuti di gioco per i suoi Nuggets contro i Warriors. Per portare a casa il successo però serve una prestazione mostruosa del rookie Faried che infila 27 punti con 17 rimbalzi. Golden State ha in Thompson il top scorer con 17 punti.

    Dopo 11 vittorie di fila cadono i San Antonio Spurs battuti dai Jazz (affrontati e battuti 24 ore fa in Texas): Devin Harris (25 punti), Al Jefferson (12 punti e 10 rimbalzi) e Paul Millsap (18 punti e 10 rimbalzi) si prendono le luci della ribalta. Gli ospiti, pur senza i Big Three Parker, Duncan e Ginobili (tenuti a riposo precauzionale) e con una formazione di giovani di belle speranze vanno vicini al colpaccio ma alla fine i 14 punti a testa di Neal e Splitter servono a poco al cospetto degli avversari.

    Infine Houston sbanca Portland e consolida il sesto posto nella classifica della Western Conference: a guidare i Rockets è ancora una volta Goran Dragic con 22 punti, tra i Blazers solita prova consistente di Aldridge che chiude con 20 punti e 6 rimbalzi.

    Risultati NBA 9 aprile 2012

    Charlotte Bobcats-Washington Wizard 85-113
    Orlando Magic-Detroit Pistons 119-89
    Indiana Pacers-Toronto Raptors 103-98
    Milwaukee Bucks-Oklahoma City Thunder 89-109
    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 94-85
    New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 91-93
    Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns 90-114
    Denver Nuggets-Golden State Warriors 123-84
    Utah Jazz-San Antonio Spurs 91-84
    Portland Trail Blazers-Houston Rockets 89-94

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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