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  • Italians do it better: un Mago ai Nets

    Italians do it better: un Mago ai Nets

    Secondo tempo nel nostro focus all’interno degli italiani presenti nel campionato Nba, seconda tappa che ci porta a Brooklyn dove stanno di casa i Nets di Andrea Bargnani.

    L’ex prima scelta del  draft Nba 2006 si trova ad affrontare la seconda scommessa della sua carriere finora molto altalenante; il lungo romano infatti dopo i primi  anni  d’assestamento di Toronto la passata stagione ha deciso di emigrare in quel di Ny salvo poi spostarsi di qualche miglia stabilendosi ai Nets con un contratto al minimo salariale rifiutando molte oltre offerte come quella dei Kings.

    Una nuova maglia e una nuova sfida per un giocatore che in questi anni ha mostrato delle mani da autentico poeta di questo gioco ma due grossi problemi che potrebbero minare il suo prosieguo nel più difficile campionato cestistico al mondo: capacità difensive e infortuni.

    Il suo corpo spesso lo ha tradito in una lega dove il fisico ha un ruolo di assoluto protagonista, cosi come la difesa (fondamentale oltre al rimbalzo) dove il Mago non è ancora riuscito ad adeguarsi agli standard che un giocatore con i suoi cm e il suo ruolo deve portare in campo tutte le sere.

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    Lui è un giocatore unico nel  suo genere perché ci sono pochi lunghi con una capacità di aprire le difese con il suo tiro dalla lunga distanza e le capacita balistiche sia fronte che spalle al canestro però sotto canestro si lotta duro e i rimbalzi molte volte valgono più dei canestri ( Rodman insegna).

    Intorno al portacolori italiano una squadra che ha perso il suo giocatore più rappresentativo delle passate stagioni Deron Williams, che porta il suo contratto pesante e le sue caviglie fragili in quel di Dallas dove non sarà la stella numero 1 della squadra di Nowitzki  ma saprò ritrovarsi in una lega nella quale era arrivato per dominare.

    La regia della squadra è affidata al sempre ottimo Jarret Jack capace di far girare al meglio la squadra di Lionel Hollins (coach a 5 stelle), una squadra quella costruita dal magnate Prokorov che ha in Joe Johnson il suo punto di forza dal punto di vista offensivo (per la difesa ripassare ad un altro domicilio) il suo punto di forza ma anche un grosso problema essendo uno dei giocatori più pagati della lega.

    Insieme a questi due c’è quello che può essere considerato il fulcro della squadra e il giocatore più determinante della franchigia che fino a pochi anni fa doveva essere la prossima armata dominatrice della Nba, salvo poi bloccare tutto a causa di problemi finanziari del proprietario,  Brook Lopez.

    Anche lui come Bargnani spesso vittima di infortunio e dotato di una velocità paragonabile a quella di un frigorifero ma sotto canestro Lopez è sempre fattore soprattutto se riuscirà a mantenere un minutaggio dignitoso.

    Tanti problemi e poche soluzioni per questi Nets i quali comunque potrebbero fare la loro parte in una corsa ai playoff della Eastern Conference dove il livello non eccelso potrebbe comunque far risplendere il talento di Andrea Bargnani e compagni.

  • Italians do it better: Sacramento Kings

    Italians do it better: Sacramento Kings

    Cominciamo il nostro racconto della squadre Nba che vedono coinvolti i nostri portabandiera della palla a spicchi, analizzando la campagna acquisti e il roster di una formazione che saprà essere assoluta protagonista della lotta playoff: i Sacramento Kings.

    La squadra di Vlade Divac, il quale dopo le grandi stagione da giocatori si sta ritagliando un ruolo di assoluto valore come Gm nella lega, ha svolto un ruolo da assoluta protagonista portando in California molti pezzi pregiati della free agency 2015, uno di questi è senza dubbio Marco Belinelli.

    Quello che spesso è stato considerato il “meno dotato” dei tre fenomeni italiani, sicuramente al suo arrivo in Nba gli occhi erano puntati sulla prima scelta Bargnani e sull’impatto che stava già avendo a livello europeo Gallinari, si presenta alla corte di Coach George Karl con un esperienza da campione Nba vissuta in una franchigia come i che lo hanno fatto crescere diventando un autentica sentenza dall’arco dei 3 punti.

    Il contratto strappato in estate lo porterà ad essere uno dei punti fondamentali delle rotazioni Kings, sia partendo negli starting five sia uscendo dalla panchina; starà al nativo di San Giovanni Persiceto dimostrare che la crescita sotto la tutela degli speroni lo ha fatto diventare finalmente un elemento di spicco in questa franchigia.

    Il bombardiere italiano però non è la sola faccia nuova di una formazione che per ritornare ai fasti dei primi anni del millennio, quando il pubblico di Sacramento si emozionava per le giocata di Webber, Christie e Bibby. Si perché intorno al confermatissimo Cousin, il quale dovrà dimostrare di essere a pieno diritto uno dei migliori centri della lega tralasciando quei limiti caratteriali che troppo spesso  lo hanno coinvolto nei suoi anni in Nba, e il poliedrico e talentuoso Rudy Gay autentica stelle della squadra è arrivato un altro ex campione Nba Rajon Rondo.

    Per Rondo questa suona molto come l’ultima chiamata di rilancio di una carriera che dopo gli anni a Boston dove il play con il numero 9 aveva il compito di accendere le micce da fuoco di giocatori come Ray Allen, Paul Pierce e Kevin Garnett; ha visto un brusco ridimensionamento nella corta esperienza con i Mavs dove il talento di Rondo non è mai emerso e la squadra dal suo arrivo ha subito una crisi profondissima.

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    Rondo, Gay, Cousin, Belinelli e Maclemore sarebbe gia un quintetto ottimo in vista dei playoff ma Divac non ha finito qui e si è accaparrato le prestazioni di due ottimi comprimari come Caron Butler, capace di portare molti punti in uscita dalla panchina, e il greco Kosta Koufos lungo capace anche di giocare in posizione 4 e di creare una gran coppia sotto i canestri con il suddetto Cousin.

    Tanti giocatori d’esperienza e con tanti punti nelle mani ma probabilmente il più interessante nuovo arrivato in prospettiva è l’arrivo dal draft di Willie Cauley-Stein, un 4-5 con le mani dolci che potrà essere un ottimo alternativa nei giochi di Coach Karl.

    Un allenatore importante, un organico importante che mischia ardore giovanile ed esperienza con tanti punti nelle mani gli ingredienti per la lotta playoff ci sono tutti ora sta ai King riportare la postseason alla vecchia Arco Arena.

  • Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    L’obiettivo, minimo, è centrato, l’Italbasket batte la Repubblica Ceca e si qualifica al torneo preolimpico per cercare di esser protagonisti a Rio 2016.

    Un successo ottenuto con un terzo quarto in cui l’Italia ha chiuso le maglie difensive e si è dimostrata perfetta in attacco realizzando un parziale di 32-17 che non ha lasciato scampo ai cechi.

    Una vittoria che pone così fine su un europeo agrodolce per gli uomini di Pianigiani che hanno sfoderato grandi prestazioni ma che si sono fermati sul più bello, nella sfida dei quarti contro la Lituania.

    Andrea Bargnani | Foto Twitter
    Andrea Bargnani | Foto Twitter

    Grande prestazione delle stelle azzurre, Bargnani, Belinelli, Gentile e Gallinari, capaci talvolta di trovare canestri ad altissima difficoltà, ma positive anche le prove di Andrea Cinciarini e di un Pietro Aradori che come sempre ha messo tutta la sua grinta sul parquet.

    Alla Repubblica Ceca non è bastato un super Vesely che ha realizzato 26 punti ed ha incantato con canestri e schiacciate di pura potenza.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pianigiani non cambia il quintetto, quindi dentro Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e Bargnani. 

    Ginzburg risponde con Vesely, Satoransky, Schilb, Pumprla e Benda.

    La partenza vede la Repubblica Ceca trovare il primo canestro, l’Italia risponde con Gentile dalla lunetta. Vesely e Satoransky sembrano in vena ma gli azzurri trovano punti da tutti e cinque i protagonisti. Schilb piazza una tripla per il massimo vantaggio, +3, alla quale però rispondono Cusin con la schiacciata e Gentile con il tiro dalla lunga. La Repubblica Ceca ha un super Vesely che infila 6 punti di fila per il controsorpasso ed il +4 dei cechi. L’Italia non ci sta e con Cinciarini e Gallinari ritrova la parità sul suono della sirena.

    Il secondo quarto non vede canestri per un minuto e mezzo prima della super schiacciata di Cusin. In maglia bianca però c’è Vesely che trova il suo 13° punto che vale il 23 pari. Un’altra tripla di Satoransky riporta sul +3 la Repubblica Ceca, Bargnani segna ma poi viene fischiato un tecnico alla panchina azzurra che viene concretizzato solo da un libero. Si arriva a metà quarto in perfetta parità. La prima tripla di Aradori porta gli azzurri sul +3, poi ci pensano la difesa e lo stesso numero 4 azzurro dalla lunetta, per il massimo vantaggio azzurro 36-31. Gentile commette fallo antisportivo che paga tantissimo, ben 4 punti. Una schiacciata di Belinelli e un bel canestro di Gallinari ridanno il +5 all’Italia che va all’intervallo sul 42-37.

    L’inizio del terzo quarto non è promettente perchè la Welsch segna e l’Italia commette infrazione di 24 secondi, poi però la Repubblica Ceca perde l’ennesimo pallone, Gentile e Bargnani segnano, anche una tripla per il Mago, e gli azzurri volano a +8. Satoransky prova a tenere a galla i suoi ma il Gallo si sveglia, 5 punti in fila e si vola a +11. Il Mago è bollente, due triple di fila ed è un devastante +17 per l’Italia. Vesely è comunque un piacere da vedere, la sua schiacciata a circa tre minuti dal termine del quarto è di pura potenza. La Repubblica Ceca è solo Vesely che infila il 21° punto che però vale solo il -13. Due triple di Marco Belinelli lanciano l’Italia a +20 al termine della frazione.

    Si chiude il 3° con i punti di Belinelli, si riapre il 4° con i punti di Belinelli. La Repubblica Ceca però non ci sta, piazza un parziale, sfruttando anche un attacco azzurro addormentato, e si riporta sul -13. L’Italia sembra in un momento no, serve una scossa, Gentile prima commette infrazione di 8 secondi, poi uno sfondamento. Il numero cinque azzurro si fa perdonare guadagnandosi e trasformando due liberi, poi ci pensa Bargnani per il nuovo +17. I minuti scorrono lenti, lenti, l’Italia sente il sapore della vittoria, la Repubblica Ceca pensa alla sfida di domani con la Lettonia, che varrà l’ultimo posto per il torneo preolimpoico. Alla fine c’è gloria anche per Melli, il finale è 85-70, l’amarezza di ieri non è certo cancellata ma per lo meno il primo mattoncino per creare un futuro roseo, è stato messo.

     

    ITALIA – REPUBBLICA CECA 85-70 (21-21; 42-37; 74-54)

    Italia: Della Valle, Belinelli 12, Aradori 7, Gentile 15, Gallinari 15, Bargnani 21, Cusin 4, Datome ne, Melli 4, Cinciarini 5, Hackett 2, Polonara.

    Repubblica Ceca: Benda 2, Auda, Pumprla 3, Hruban 5, Satoransky 12, Welsch 4, Houska 5, Barton 2, Jelinek, Sirina 3, Schilb 8, Vesely 26.

  • Derrick Rose trascina Chicago, Bulls-Knicks 82-81 al cardiopalma

    Derrick Rose trascina Chicago, Bulls-Knicks 82-81 al cardiopalma

    L’NBA ritrova il suo migliore Derrick Rose, lontano dal parquet da 18 mesi dopo l’infortunio al ginocchio, che grazie ad uno spettacolare tiro acrobatico sul finale regala ai Bulls una rocambolesca vittoria sui Knicks (altro…)

  • NBA: Crolla Miami Heat, vittoria per gli italiani

    NBA: Crolla Miami Heat, vittoria per gli italiani

    Erano ben 14 le partite in programma nella notte NBA. Esordio negli Houston Rockets con il botto per Dwight Howard che, insieme a James Harden, trascina i texani al successo per 96-83 sui Charlotte Bobcats. L’ex centro dei Lakers chiude il match con una doppia doppia da 17 punti e 26 rimbalzi, suo massimo in carriera, e tante belle giocate in coppia con Harden (21 punti e 5 assist). Gara in equilibrio fino al terzo quarto quando nell’ultimo periodo si ha lo strappo decisivo anche grazie ai punti di Jeremy Lin e Francisco Garcia. Nei Bobcats il top scorer è Ramon Session con 14 punti, bene Al Jefferson con 13 punti e 8 rimbalzi.

    Sconfitta per Miami Heat | © Mitchell Leff / Getty Images
    Sconfitta per Miami Heat | © Mitchell Leff / Getty Images

    Inaspettata sconfitta dei Miami Heat a Philadelphia per 114-110 nonostante la superlativa prova di LeBron James da 25 punti e 13 assist. Grandi per i padroni di casa Turner (26 punti), Hawes (24 punti e 9 rimbalzi) e Carter-Williams (22 punti e 12 assist) sotto gli occhi dell’ex stella 76ers Allen Iverson che ha appena annunciato il suo ritiro.

    Altra sorpresa per la sconfitta dei favoriti per la vittoria finale ad Est, insieme ai bicampioni in carica di Miami, Brooklyn Nets sul parquet dei Cleveland Cavaliers. La franchigia newyorkese cede per 98-94 sotto i colpi della prima scelta assoluta del draft del 2011 e stella di Cleveland Kyrie Irving autore di 15 punti e 9 assist a cui ha aggiunto anche 7 rimbalzi e Tristan Thompson (18 punti e 9 rimbalzi per lui). Per Brooklyn non bastano i 21 punti di Lopez e i 17 dell’ex capitano dei Celtics Paul Pierce. Male Garnett con soli 8 punti a referto.

    Tre vittorie per i tre italiani in campo (mancava solo Danilo Gallinari, ala dei Denver Nuggets, ancora fermo per infortunio): vincono i Detroit Pistons di Gigi Datome che ha calcato il parquet solo per gli ultimi 19 secondi di gara contro i Washington Wizards. Mattatore del match Greg Monroe autore di 24 punti. Stesso esito per i New York Knicks di Andrea Bargnani che battono i Milwaukee Bucks 90-83 (per il Mago 6 punti, 2 rimbalzi e 1 assist in 17 minuti di gioco) così come i finalisti dello stesso anno San Antonio Spurs che superano i Memphis Grizzlies 101-94 (per Marco Belinelli 5 punti, 4 rimbalzi e 1 assist in 19 minuti di gioco).

    Risultati NBA 30 ottobre 2013

    Cleveland Cavaliers – Brooklyn Nets 98-94

    Philadelphia 76ers – Miami Heat 114-110

    Toronto Raptors – Boston Celtics 93-87

    Detroit Pistons – Washington Wizards 113-102

    New York Knicks – Milwaukee Bucks 90-83

    Houston Rockets – Charlotte Bobcats 96-83

    Minnesota Timberwolves – Orlando Magic 120-115

    New Orleans Pelicans – Indiana Pacers 90-95

    Dallas Mavericks – Atlanta Hawks 118-109

    San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 101-94

    Utah Jazz – Oklahoma City Thunder 98-101

    Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 104-91

    Sacramento Kings – Denver Nuggets 90-88

    Golden State Warriors – Los Angeles Lakers 125-94

  • Nba, Metta World Peace raggiunge Bargnani ai Knicks

    Nba, Metta World Peace raggiunge Bargnani ai Knicks

    Il figliol prodigo torna a casa, Ron Artest per tutti oggi Metta World Peace, giocherà la prossima stagione con i New York Knicks raggiungendo il mago Andrea Bargnani nella grande Mela. Ritorno finalmente a casa per il newyorkese purosangue deciso più che mai a scrivere la storia di una delle franchigie più controverse di tutto il panorama professionistico americano. Metta World Peace giocherà quindi non solo con il nostro Andrea Bargnani ma anche, e soprattutto con Carmelo Anthony puntando decisamente al titolo senza nascondersi e con la spavalderia che ha sempre contraddistinto l’ex giocatore dei Los Angeles Lakers che nella sua carriera non ha sempre fatto parlare di sè per le sue gesta in campo dimostrandosi una testa decisamente calda.

    Metta World Peace, con Bargnani ai Knicks ©Pensinger/Getty Images
    Metta World Peace, con Bargnani ai Knicks ©Pensinger/Getty Images

    Appunto i Los Angeles Lakers che avevano deciso di amnistiare il suo contratto per avere il più ampio spazio salariale possibile durante la prossima estate dove ci saranno tanti free agent illustri, a cominciare dal re di Miami Lebron James. Niente football americano per Metta che avrebbe tutti i requisiti per giocare nella massima lega americana ma il richiamo della sua New York è stato troppo forte anche se i newyorkesi non hanno mai avuto fortuna nel vestire la casacca di casa. Sempre sul fronte Knicks purtroppo c’e’ da registrare il brutto infortunio per il miglior sesto uomo della passata stagione, J.R. Smith dovrà infatti operarsi per la rottura del legamento crociato del ginocchio e starà fuori per almeno quattro mesi.

    Sugli altri fronti intanto è arrivata la firma a Detroit del quarto italiano che nel prossimo anno giocherà oltreoceano, Gigi Datome ha infatti firmato il suo biennale con la franchigia dei Pistons ed è pronto più che mai ad iniziare la prossima stagione da protagonista in una squadra che non avrà velleità di titolo e forse anche di Playoofs ma che gli potrà garantire sicuramente tanti minuti in campo.

  • Nba, Gigi Datome nuovo giocatore dei Detroit Pistons

    Nba, Gigi Datome nuovo giocatore dei Detroit Pistons

    Dopo Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari il basket professionistico americano accoglie il quarto italiano con Gigi Datome  che diventa un nuovo giocatore dei Detroit Pistons. (altro…)

  • Nba, Andrea Bargnani ai Knicks. La scelta di Howard

    Nba, Andrea Bargnani ai Knicks. La scelta di Howard

    Mercato letteralmente impazzito nella massima lega mondiale di basket professionistico e protagonisti sono anche gli italiani con Andrea Bargnani e Marco Belinelli in cerca di sistemazione per la prossima stagione. Il giocatore romano dei Toronto Raptors è vicinissimo ad un clamoroso approdo a New York sponda Knicks con Carmelo Anthony che ha pubblicamente espresso il desiderio di aver a fianco per la prossima stagione un giocatore con le caratteristihe precise di Bargnani. Per Marco Belinelli è invece una questione di scelta su dove il 27enne di S.Giovanni in Persiceto vuole trascorrere i prossimi due o tre anni in America, tramontata la pista Bulls con quest’ultimi decisi a non garantire all’azzurro un contratto triennale nonostante la splendida ultima stagione ed un ruolo di protagonista agli ultimi Playoffs, si apre la possibilità di un approdo di Marco alla corte di Jason Kidd nei fortissimi Nets.

    Andrea Bargnani possibile nuovo giocatore dei Knicks ©Chris Chambers/Getty Images
    Andrea Bargnani possibile nuovo giocatore dei Knicks ©Chris Chambers/Getty Images

    Sicuramente sarebbe una grande notizia per i tanti tifosi italiani se queste trattive dovessero tramutarsi in realtà con finalmente tre giocatori azzurri, non dimentichiamoci Danilo Gallinari infortunatosi al ginocchio, capaci di ritagliarsi un ruolo di assoluti protagonisti sia in Regular Season che soprattutto ai Playoffs.

    Intanto tutto il mercato Nba è incentrato sulla scelta di Dwight Howard per la prossima stagione con “Superman” che ha ricevuto le delegazioni di tantissime squadre compresi anche i Lakers di mister Kobe Bryant e Steve Nash. Howard non sembra però convinto di trascorrere un altra stagione sotto il sole californiano e le piste caldissime per il prossimo anno sono essenzialmente due: tornare nella sua Atlanta per un ruolo di assoluto re della franchigia oppure giocarsi le possibilità di titolo ai Rockets con il “barba” James Harden al suo fianco. Per quanto riguarda le trattative concluse registriamo l’arrivo ai Clippers di un tiratore affidabile e formidabile come JJ Redick insieme a Jared Dudley. Phoenix riceve Caron Butler ed Eric Bledsoe mentre a Milwaukee finiscono due future seconde scelte. Redick ha firmato un quadriennale da 27 milioni di dollari con la franchigia californiana.

  • Sfortuna Gallinari, crac al ginocchio sinistro

    Sfortuna Gallinari, crac al ginocchio sinistro

    Brutta, bruttissima notizia per Danilo Gallinari ed i suoi tanti tifosi in Italia e non, l’ala azzurra si è infortunato, pare seriamente al ginocchio sinistro durante l’ultima partita giocata nella notte contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki. Il numero otto dei Denver Nuggets a 4’27” dal riposo durante un entrata in area ha messo malamente a terra il ginocchio sinistro che ha effettuato un movimento innaturale cedendo di schianto sotto le urla di dolore del “Gallo”. Gallinari è stato trasportato con la sedia a rotelle fuori dal Pepsi Center di Denver per gli accertamenti del caso ma la prima diagnosi, a caldo, sembra essere devastante per il più forte giocatore del basket italiano al momento in circolazione: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, una diagnosi che se confermata, farà dire addio alla stagione in corso in Nba ed agli Europei in Slovenia con la nazionale azzurra.

    L'urlo di dolore di Gallinari ©Doug Pensinger/Getty Images
    L’urlo di dolore di Gallinari ©Doug Pensinger/Getty Images

    Danilo stava disputando la sua solita fantastica partita contro i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki che sono praticamente fuori dai Playoff, post season che invece è stata conquistata da Denver con ampio margine grazie anche alla striscia di quindici vittorie consecutive in stagione e di un’ imbattibilità fra le mura amiche garantita anche dalle stupende prestazioni del Gallo in questa stagione.

    Denver ha vinto la partita contro Dallas 95-94 rischiando nel finale anche a causa dell’infortunio di Gallinari che ha scosso tutti i Nuggets ed il Pepsi Center letteralmente ammutolito al momento del crac. I pensieri dei compagni e di coach George Karl sono tutti per il giovane azzurro il quale verrà sottoposto ad una risonanza magnetica per rilevare con certezza l’entità di un infortunio che sicuramente non ci voleva per Danilo e per tutto il basket italiano che può perdere oltre ad Andrea Bargnani, anche l’ex Armani Jeans per gli Europei in Slovenia della prossima Estate.

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  • NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    Dieci le partite Nba giocate nella notte. Ennesima prestazione deludente da parte di Andrea Bargnani, che chiude a zero punti il match perso da Toronto a Cleveland. I Cavs conquistano la loro seconda vittoria consecutiva senza poter contare sul loro giocatore principe, Kyrie Irving, dopo aver battuto ventiquattro ore prima i Bulls allo United Center. Ai canadesi non bastano i 34 punti di DeRozan, top scorer dell’incontro.
    La giornata ha sorriso maggiormente alle squadre della Eastern Conference: fra queste, segnaliamo New York. Non è stato però tutto semplice per Carmelo Anthony e compagni, i quali hanno dovuto fare i conti con Stephen Curry. Il giocatore dei Warriors  ha segnato qualcosa come 54 punti, facendo così registrare il suo personal season-high. Tutto questo non è però bastato agli ospiti per violare il parquet dei Knicks.
    Nell’appassionante corsa play-off della Western Conference, cadono sia Houston che Utah, battute rispettivamente da Milwaukee e Atlanta. Potrebbe approfittarne la squadra di Mike D’Antoni proprio questa sera, quando allo Staples Center riceverà Minnesota, di certo un avversario non irresistibile.

    Dopo Bargnani anche Gallinari a secco, senza giocare però…

    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images
    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images

    Andrea Bargnani non è l’unico italiano ad essere rimasto a secco nella notte appena trascorsa. Anche il nostro Danilo Gallinari non è riuscito a segnare un canestro nel match vinto da Denver contro Portland. Nel suo caso però c’è un’attenuante di rilievo: il Gallo infatti non è nemmeno sceso in campo. Stavolta il sostituto, all’anagrafe Wilson Chandler, non ha brillato (7) come nel precedente incontro. A tenere a galla i Nuggets ci ha pensato la coppia stratosferica composta da Iguodala (29) e Ty Lawson (30), che insieme hanno trascinato Denver ad una delle “rare” vittorie in trasferta.

    Tutti i risultati

    Wizards-Pistons 95-96
    Magic-Kings 101-125
    Cavs-Raptors 103-92
    Rockets-Bucks 107-110
    Grizzlies-Mavs 90-84
    Knicks-Warriors 109-105
    Thunder-Hornets 119-74
    Spurs-Suns 101-105 (ot)
    Jazz-Hawks 91-102
    Blazers-Nuggets 109-111

    Classifica Eastern Conference

    Heat 41-14
    Pacers 36-21
    Knicks 34-20
    Hawks 33-23
    Nets 34-24
    Bulls 32-25
    Celtics 30-27
    Bucks 28-28
    Sixers 22-33
    Raptors 23-35
    Pistons 23-37
    Cavs 20-38
    Wizards 18-38
    Magic 16-42
    Bobcats 13-44

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-14
    OKC 42-15
    Clippers 41-18
    Grizzlies 38-18
    Nuggets 37-22
    Warriors 33-25
    Jazz 31-27
    Rockets 31-28
    Lakers 28-30
    Blazers 26-31
    Mavs 25-32
    Twolves 20-34
    Hornets 20-39
    Suns 20-39
    Kings 20-39