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  • Juve: per il futuro si pesca nel passato e adesso si sogna Ribery

    La Juventus di questo inizio stagione ha dimostrato qualche falla tanto da costringere la proprietà ad entrar in campo direttamente e per cercare di salvare il salvabile sembra esser costretta all’inserimento di nuove pedine ma questa volta ad esser modificato non è il reparto tecnico ma l’organico dirigenziale.

    Le critiche piovute da ogni parte sulla mancanza di esperienza della neonata dirigenza juventina pare abbia convinto la società e rimettere in gioco due cavalli di razza. Roberto Bettega, la parte nobile delle “Triade“, dovrebbe entrare con il ruolo di direttore generale o tecnico già nel cda di fine anno in programma lunedi per dare una spalla esperta a Ciro Ferrara per questa seconda parte di stagione e sopratutto per iniziare a programmare il futuro.

    L’altro pezzo da novanta potrebbe esser l’ingresso di Andrea Agnelli, il figlio del Dottore è da sempre un beniamino per i tifosi bianconeri e il suo ritorno a Vinovo dopo tre anni e mezzo non fa altro che alimentare l’entusiasmo in questo periodo nero per la Juventus dal punto di vista dei risultati.

    Radiomercato ipotizza che il primo colpo di Bettega potrebbe esser il francese Frank Ribery, il fantasista del Bayern Monaco vive ormai da separato in casa nel club bavarese ed è ormai ipotizzabile una sua cessione nel mercato estivo. Ribery è considerato l’ideale sostituto di Pavel Nedved, logicamente la trattativa è ancora in uno stato embrionale ma sembra che ai tedeschi possano interessare Amauri e Felipe Melo quindi si potrebbe creare un ipotetico scambio avendo cosi la meglio sul Real Madrid da sempre estimatore del francese.

  • Juventus: hanno vinto i tifosi? A Vinovo si rivede Andrea Agnelli

    La Juventus dimostra di saper far quadrato e mostra ancora più compattezza ed unità d’intenti dopo il doppio ko mortale inferto da Bayern Monaco e Bari. La squadra e lo staff tecnico da subito si sono messi a lavoro, evitando le inutile parole e sgobbando per trovare finalmente l’amalgama giusta, la società invece ha deciso finalmente di far fronte comune e di star vicini alla squadra.

    All’allenamento di ieri hanno assistito da dentro il campo il presidente Jean Claude Blanc e il ds Alessio Secco proprio per dimostrare la vicinanza della società in un momento particolarmente delicato. Stamattina però è successo un evento ancora più esaltante e ricco di significato al centro sportivo di Vinovo è arrivato insieme a John Elkann il cugino Andrea Agnelli.

    Andrea, figlio di Umberto, ormai da diverse domeniche è acclamato dai tifosi per un suo ritorno in società anche se le solite male lingue parlano di dissidi tra il giovane rampollo degli Agnelli e il cugino John. Tifosissimo della Juventus aveva abbondato la Vecchia Signora poco dopo lo scoppio di Calciopoli adesso però con questa visita la famiglia mostra di esser unita e di tenere alla Vecchia Signora come il dottor Umberto e l’avvocato.

  • Juventus: società e giocatori si stringono intorno a Ferrara ma i tifosi sognano Andrea Agnelli

    Il giorno dopo la terribile sconfitta patita contro il Bayern Monaco la Juventus cerca di reagire cercando le giuste motivazioni per cercar di non rovinare del tutto la stagione. La vittoria contro l’Inter in campionato aveva forse contribuito a nascondere le lacune evidenti di una squadra che ha cambiato tantissimo in estate e per forza di cose non competitiva dopo pochi mesi.

    Il presidente Blanc da subito ha placato le voci di un possibile divorzio da Ciro Ferrara facendo capire che il progetto esiste e seppur con qualche falla continuerà su questa strada, oggi è stato il turno dei giocatori più rappresentativi parlare per cercar di dar serenità all’ambiente che per forza di cose sarà giudicata e vivisezionata per tutto il resto della stagione. Gigi Buffon per non lasciar i compagni nel momento più difficile ha deciso di rimandare ancora l’operazione al menisco e seppur stringendo i denti sarà in campo nell’anticipo di sabato sera contro il Bari, capitan Del Piero e Cannavaro invece sono pronti a caricarsi ulteriormente di responsabilità per far uscire dalla crisi i bianconeri.

    Del Piero attraverso il suo sito lancia un messaggio a tutti i tifosi “Non c’è un solo colpevole, lo siamo tutti. E’ difficile trovare le parole, anche perché in questi casi c’è davvero poco da dire. E molto da fare. Non sono soddisfatto della mia prestazione, ovviamente, e di tutto quello che è successo col Bayern, ma ormai non si può più cancellare”.E’ giusto fissare alcuni punti per ripartire dopo una sconfitta così, dopo una delusione tanto bruciante come l’uscita di scena dalla Champions. Innanzitutto: non c’è chi è più o meno colpevole. Lo siamo tutti, allo stesso modo, nessuno escluso. Tutti lotteremo insieme per venirne fuori. In questo caso non esiste la parola “io” ma soltanto “noi”, ne siamo consapevoli”

    Tra i tifosi però aumenta il malcontento pur fischiando Diego e Felipe Melo (pezzi pregiati del mercato estivo) ritengono la società e il tecnico i principali colpevoli e dopo aver acclamato Andrea Agnelli durante la disfatta di ieri sera, oggi è continuato il tam tam sui forum della grande rete

  • Nedved lascia la Juve e potrebbe non ritirarsi

    Nedved lascia la Juve e potrebbe non ritirarsi

    Questa volta è per davvero: Pavel Nedved lascia la Juventus dopo 8 stagioni di successi non solo a livello di club (4 scudetti vinti con la maglia bianconera e 2 supercoppe italiane) ma anche a livello personale (nel 2003 vinse il Pallone d’Oro) (guarda la carriera e i successi di Pavel Nedved). “Dopo otto stagioni con la Juventus è arrivato il momento di salutare tutti i tifosi, i compagni e la Pavel Nedved società e ringraziarli per il sostegno ricevuto in questi anni – ha fatto sapere il ceco in un comunicato – A Torino ho vinto 4 scudetti e un Pallone d¨Oro. Da lunedì penserò al mio futuro. Vorrei ringraziare in particolare mia moglie Ivana e i miei figli, che mi sono stati sempre molto vicini, accompagnandomi nel corso della mia carriera consentendomi di raggiungere traguardi straordinari. Continuerò a sentirmi legato alla Juventus da un rapporto di grande affetto e sono particolarmente grato alla famiglia Agnelli per avermi dato l’opportunità di giocare in questa grande squadra. All’origine della decisione non vi è alcuna ragione di carattere economico“.
    Domani contro la Lazio, la squadra che lo portò in Italia, giocherà la sua ultima partita con la maglia della Juventus per poi riflettere sul futuro e prendere la decisione se ritirarsi o meno.
    Ieri pomeriggio il calciatore, accompagnato dal suo procuratore Mino Raiola, ha incontrato i dirigenti bianconeri che gli avevano proposto un prolungamento del contratto per un altro anno ma con una decurtazione sostanziale dell’ingaggio; Nedved ha valutato e preso la decisione di dare l’addio alla società di Corso Galileo Ferraris. Per lui è pronto il ruolo del responsabile del settore giovanile della Juventus, ma esiste la possibilità concreta di vederlo giocare ancora in Italia o all’estero con un’altra maglia, come conferma il suo procuratore: “Pavel ha deciso di lasciare la Juve ma non ha ancora deciso se smetterà o meno di giocare a calcio. Ci sono molte squadre che lo vogliono”.
    Certo che la vicenda presenta dei lati oscuri perchè, nonostante le dichiarazioni del centrocampista ceco di volersi ritirare a fine stagione, c’era la volontà di continuare per un altro anno, ma qualcosa forse s’è rotto tra lui e la società e da qui la decisione di chiudere la sua avventura in maglia bianconera. Che ci sia qualcos’altro dietro?
    La Juventus comunque ringrazia Nedved attraverso un comunicato apparso sul proprio sito: “La Juventus ha preso atto della decisione di Pavel Nedved di chiudere la sua carriera in bianconero alla scadenza del contratto. Domani, in occasione dell’ultima partita in casa, la società, i suoi compagni e tutti i tifosi tributeranno il doveroso riconoscimento a un giocatore che ha scritto pagine memorabili della storia di questa squadra, contribuendo in modo determinante a raggiungere traguardi importanti. Nei suoi otto anni in bianconero Nedved ha sempre messo in campo il massimo impegno, dimostrando un attaccamento alla maglia e una dedizione che rimarranno indelebili nella memoria di tutti gli juventini. Di oggi e di domani. La Società augura a Pavel Nedved un futuro altrettanto vincente, nella speranza di continuare insieme un cammino professionale, in cui il suo carisma e la sua esperienza possano regalare a lui e alla Juventus ulteriori soddisfazioni“.