Tag: Andrè Villas Boas

  • Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Pomeriggio freddo a Londra, temperatura vicina allo zero ma il clima partita e la posta in palio sono altissimi. Chelsea Manchester United sono scese in campo per il big match di giornata. Per i Blues le motivazioni  sono forti, sia per difendere il quarto posto in classifica e per non perdere troppo terreno dal Tottenham terzo in classifica, sia per dare un senso a questa stagione transitoria, mentre per i Red Devils fare punti era fondamentale per rimanere attaccati in vetta alla classifica ai cugini del Manchester City.

    Villa Boas mette in campo il solito 4-3-3, Sturridge, Torres e Malouda più Mata a centrocampo, con Essien e Raul Meireles a fare da schermo davanti alla difesa. Lo United si presenta con un 4-4-2 con Rooney e Welbeck in attacco, e Valencia e Young a supporto sugli esterni. Nella fase iniziale del primo tempo gli uomini di Ferguson controllano il gioco e si rendono pericolosi al 10′ con un contatto dubbio fra Cahill e Welbeck in area e al 28′ con Rooney che cerca con un gran passaggio in area  Welbeck che viene anticipato con un super intervento da parte di Ivanovic a un metro dalla porta . Passano alcuni minuti e il Chelsea va in vantaggio al primo affondo al 35′, con Sturridge che riesce ad arrivare sul fondo sulla destra, crossa teso in area andando a colpire Evans che mette la palla alle spalle di De Gea. Lo United sotto di un gol non si butta troppo giù di morale, e reagisce arrivando alla conclusione con Young e Welbeck entrambi bloccati in modo brillante da Cech.

    La prima frazione si conclude sull’1-0 e nella ripresa pronti via e il Chelsea raddoppia al 46′, Fernando Torres in versione uomo assist mette un cross al bacio dalla destra e Juan Mata al volo di sinistro piazza la palla sotto la traversa in modo imparabile per De Gea. Lo United stavolta è stordito e dopo appena 4′ al 50′ arriva addirittura il 3-0, Mata calcia una punizione dalla destra, David Luiz viene dimenticato dai difensori dello United e di testa infila De Gea per la terza volta, segnando il gol che chiude virtualmente la partita.

    Sul 3-0 il match sembra chiuso, ma lo United inizia a premere e a cercare il gol che potrebbe dare speranza, e al 57′ Evrà si avventura sulla sinistra, entra in area e Sturridge interviene in modo un po’ troppo irruento sul francese che si lascia cadere, per l’arbitro è calcio di rigore che Rooney trasforma con una botta sotto l’incrocio dei pali. Passano 10 minuti e lo United accorcia ulteriormente le distanze ancora su calcio di rigore, molto dubbio stavolta, con Sturridge che cerca nettamente il contatto con Ivanovic che ha fatto di tutto per evitare l’attaccante, ma per l’arbitro non ci sono dubbi e Rooney spiazza nuovamente Cech cambiando angolo. A questo punto il Manchester United ci crede veramente, e completa l’incredibile rimonta all’83’, quando Giggs pennella un cross in area dalla sinistra e Hernandez stacca fra Cahill e Luiz e trafigge Cech tra l’incredulità di Villa Boas e dei tifosi dei Blues. La partita termina senza troppi scossoni, con il Chelsea che esce veramente a testa bassa da questo match, consapevole di aver buttato al vento 3 punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto del Tottenham, domani impegnato con il Liverpool nel monday night, e il Manchester ha dimostrato di essere veramente una grande squadra, non è una novità, dando un grosso segnale al City che dovrà veramente sudare tanto per vincere questo campionato.

    Video Chelsea Manchester United 3-3 highlights youtube
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  • Scholes lancia il Manchester United in vetta, Chelsea ok

    Scholes lancia il Manchester United in vetta, Chelsea ok

    Il sabato di Premier League metteva in campo per quanto riguarda i piani alti della classifica il Manchester United, il Tottenham e il Chelsea, l’Arsenal sarà in scena domani pomeriggio sul campo dello Swansea e il Manchester City lunedì in trasferta contro il Wigan Athletic.

    Paul Scholes | © Alex Livesey/Getty Images

    I Red Devils agganciano il City in vetta con una netta e convincente vittoria in casa contro il Bolton, e come è successo in FA Cup per Henry, che al rientro all’Arsenal ha segnato subito, oggi è stato il turno della favola Scholes, che dopo il ritiro della scorsa stagione, si ripresenta all’Old Trafford e timbra subito il cartellino, a testimoniare che la classe e il carattere sono rimasti gli stessi, anche dopo qualche mese di inattività. Il Manchester United parte forte e domina in tutte le parti il Bolton, conquistando un calcio di rigore con Welbeck al 22′, ma Rooney si fa parare il tiro dal dischetto. Gli uomini di Ferguson ci provano ancora con Rooney e poi con Welbeck senza però trovare la via del gol e al 45′ ci pensa allora Scholes a sbloccare il risultato raccogliendo una palla vagante in area e mettendola alle spalle del portiere. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 e nel secondo tempo il copione è lo stesso, con lo United che arrotonda il risultato prima con Welbeck servito da Rooney e il 3-0 è ad opera di Carrick che piazza la palla nell’angolino con un preciso sinistro da fuori area.

    Arrivano i tre punti anche per il Chelsea di Villas-Boas, anche se ha dovuto faticare un po’ di più contro un Sunderland ben messo in campo, compatto e aggressivo, che fino al 90′ ha cercato il pareggio. I Blues scendono in campo privi di Drogba e Kalou, impegnati con la Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, Sturridge in panchina e con Fernando Torres e Mata in avanti, supportati da Lampard e Ramires. Il Chelsea parte al piccolo trotto, cercando di controllare il possesso palla, ma è il Sunderland che è più pericoloso e dinamico, soprattutto con Bendtner che procura anche un’ammonizione a Luiz dopo appena 8 minuti. Dopo appena 5′ la fase di studio da parte del Chelsea finisce, e Mata accelera sulla destra arrivando sul fondo, Torres sul cross del compagno si coordina per una spettacolare rovesciata che colpisce in pieno la traversa e sulla respinta Lampard è il più veloce di tutti e insacca. Da sottolineare il gran gesto atletico-tecnico di Fernando Torres, veramente sfortunato in questa occasione. Il primo tempo scorre via senza troppe emozioni, solo la supremazia territoriale da parte del Chelsea e qualche conclusione ancora con Torres e una punizione di Mata. Il secondo tempo si apre con il Sunderland più motivato aggredendo alto il Chelsea che inizia ad andare in affanno rischiando veramente grosso quando McLean si mangia il gol del pareggio a porta quasi sguarnita. Poi la partita scorre lenta senza troppe emozioni, fino al 75′ quando fa il suo ritorno in campo Essien, dopo il lungo infortunio al ginocchio, prendendosi tutta l’ovazione di Stamford Bridge.

    Il Tottenham dopo l’aggancio al Manchester United al secondo posto in classifica, a Londra nell’ultima settimana non si è fatto altro che parlare sui giornali della possibilità della vittoria della Premier League. Oggi però gli Spurs, si inceppano in casa contro il Wolverhampton, pareggiando per 1-1, con reti di Modric e di Fletcher per gli ospiti. In casa Liverpool invece, con l’entusiasmo della vittoria in casa del Manchester City in FA Cup e del rinnovo di capitan Gerrard oggi ci si aspettava una vittoria in casa con lo Stoke City, trovando però uno 0-0 che non serve molto alla corsa Champions League, e soprattutto ad evidenziare quanto i Reds soffrano l’assenza di Suarez.

    RISULTATI 21 GIORNATA

    Manchester United-Bolton 3-0
    Chelsea-Sunderland 1-0
    Tottenham-Wolverhampton 1-1
    Liverpool-Stoke City 0-0
    Aston Villa-Everton 1-1
    WBA-Norwich 1-2
    Blackburn-Fulham 3-1

  • Premier League – Lampard rialza il Chelsea, Arsenal ko con il Fulham

    Premier League – Lampard rialza il Chelsea, Arsenal ko con il Fulham

    La Premier League non si ferma e, dopo essere scesa in campo a cavallo tra il giorno di San Silvestro e quello di Capodanno, prosegue con il 20esimo turno spalmato in tre giorni. Ieri pomeriggio si sono giocate 5 sfide, le più importanti riguardavano i due maggiori club di Londra, ovvero il Chelsea e l’Arsenal.

    Frank Lampard | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    I Blues, reduci dal brutto ko dello Stamford Bridge di tre giorni fa con l’Aston Villa che aveva fatto precipitare nuovamente le quotazioni di Villas Boas, si riscattano, trovando non poche difficoltà, a Wolverhampton. Ad evitare un’altra figuraccia al Chelsea, in rete con Ramires e ripreso all’86’ da Ward, ci pensa Lampard che ad un minuto dallo scadere del tempo regolamentare trova il tempo giusto per battere il portiere Hennessey su un cross a mezza altezza dalla sinistra di Ashley Cole rilanciando la squadra dello Special Two al quarto posto in classifica approfittando dello scivolone interno dell’Arsenal nel derby londinese, il secondo a distanza di due giorni, in casa del Fulham.

    Al Craven Cottage i Gunners si suicidano nel finale quando, in vantaggio per una rete a zero grazie alla rete al 21′ del primo tempo di Koscielny, prima restano in inferiorità numerica, al 78′, per il rosso a Djourou e poi concedono ai padroni di casa la rimonta firmata da Sidwell, a cinque minuti dalla fine, e da Zamora, al secondo minuto di recupero sui tre concessi dal direttore di gara.

    Vittorie esterne nelle altre restanti tre gare giocate con lo Swansea che espugna Birmingham battendo l’Aston Villa per 2-0 mentre Stoke City, trascinato dalla doppietta di Crouch, e Norwich si impongono 2-1 in casa rispettivamente di Blackburn e Queens Park Rangers. Il big match della 20esima giornata di Premier League però è previsto stasera alle 21:000 quando il Manchester City di Roberto Mancini, reduce dal ko di Sunderland, ospiterà il Liverpool orfano di Suarez squalificato 8 turni per insulti razzisti ad Evra. Stasera si giocano anche Tottenham – West Bromwich e Wigan – Sunderland mentre domani il programma si conclude con Everton – Bolton e Newcastle – Manchester United

    RISULTATI E MARCATORI 20 GIORNATA PREMIER LEAGUE 2011-2012

    ASTON VILLA – SWANSEA 0-2
    5′ Dyer, 47′ Routledge
    BLACKBURN – STOKE CITY 1-2
    17′ Crouch (S), 45′ Crouch (S), 70′ Goodwillie (B)
    FULHAM – ARSENAL 2-1
    21′ Koscielny (A), 85′ Sidwell (F), 92′ Zamora (F)
    QPR – NORWICH 1-2
    11′ Barton (Q), 42′ Pilkington (N), 83′ Morison (N)
    WOLVERHAMPTON – CHELSEA 1-2
    54′ Ramires (C), 85′ Ward (W), 89′ Lampard (C)

    oggi
    MANCHESTER CITY – LIVERPOOL
    TOTTENHAM – WEST BROMWICH
    WIGAN – SUNDERLAND

    domani
    EVERTON – BOLTON
    NEWCASTLE – MANCHESTER UNITED

  • Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Al Barcellona non basta mai la sua potenza irraggiungibile, per ora, nel panorama calcistico, anzi, i blaugrana sono intenzionati a rafforzarsi ulteriormente in questa finestra di mercato invernale, puntando la propria attenzione su un centravanti “autoctono”, ossia di Nazionalità spagnola, Fernando Torres.

    Fernando Torres, vicino al Barcellona | © Gary M. Prior/Getty Images

    La notizia è stata riportata dal Mundo Deportivo e illustra uno scenario di trattativa già molto ben avviato, con uno scambio che porterebbe al Chelsea Montoya, Sergi Roberto e Cuenca, tre elementi di spicco della cantera blaugrana, che potrebbero, quindi, approdare alla corte di Villas Boas per lasciar partire el nino Torres in direzione Barcellona.

    In tal senso, quindi, Torres andrebbe a sostituire l’infortunato David Villa in questo campionato, perchè in Champions non potrà essere schierato in quanto è già sceso in campo con la maglia del Chelsea,. L’elemento maggiormente sorprendente nella vicenda di mercato, però, riguarda il fatto che l’iniziativa dello scambio fra Torres ed i tre canteranos sarebbe partita dal tecnico del Chelsea, e non da Pep Guardiola, in quanto lo “Special Two” avrebbe intenzione di ringiovanire la rosa della sua squadra, con innesti di qualità, ed in particolare proprio con Sergi Roberto e Montoya, che segue già da tempo. In aggiunta, però, Villas Boas avrebbe chiesto anche il blaugrana Pedro, che al momento è considerato un incedibile da parte di Guardiola.

    L’affare, comunque, potrebbe concludersi, ed anche in tempi brevi, soprattutto per stringere la trattativa e metterla al riparo da possibili interferenze esterne, ossia dalla concorrenza di altri club interessati a Fernando Torres. Su tutti, quello della Juventus che, in alternativa a Borriello, aveva puntato gli occhi su Torres, proponendo al Chelsea uno scambio con Milos Krasic, oggetto più che misterioso dell’attuale stagione Juventina, dopo che nello scorso campionato si era mostrato un elemento importante. L’addio di Krasic alla Juve sembra cosa imminente, stando anche alle parole del suo procuratore, il quale sembra realmente intenzionato ad indirizzare Milos verso il Chelsea.

    Rimane da capire se gli intrecci di mercato porteranno le due trattative ad incrociarsi in qualche modo, anche se quando il Barcellona chiama, non saraà facile per “el nino” dire di no.

  • Frena il Manchester City, aggancio in vetta dello United

    Frena il Manchester City, aggancio in vetta dello United

    Oggi pomeriggio è andata in scena la consueta giornata di campionato natalizia in Premier League. Nell’anticipo all’ora del lunch, il derby di West London, fra Chelsea e Fulham, finisce 1-1. Oggi Villas-Boas ha dato spazio a Fernando Torres e a Lampard dal primo minuto, sperando nella voglia di mettersi in mostra da parte dei due giocatori, ma il Chelsea non ha certo giocato la miglior partita della stagione, creando poco e calciando raramente in porta.

    Manchester United | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Nel primo tempo i pericoli da parte dei Blues arrivano da conclusioni di Sturridge, a lato, e Fernando Torres che spara in bocca al portiere, e il Fulham si fa vedere con una conclusione da fuori di Dempsey. Nel secondo tempo arriva il vantaggio del Chelsea con Juan Mata bravo a calciare nell’angolino un pallone lavorato da Torres al limite dell’area, ma i Blues non fanno in tempo a festeggiare che subiscono il pareggio del Fulham con Dempsey. La palla della vittoria capita sui piedi di Malouda, subentrato a Lampard, che però spreca da pochi metri dalla porta con un colpo di tacco. Pareggio che serve a poco al Chelsea che non è riuscito a ridurre le distanze dalla prima in classifica, visto che la capolista City oggi pomeriggio ha pareggiato sul campo del WBA per 0-0, con una prova incolore non è riuscita a scardinare la difesa del West Bromwich che raccoglie un punto d’oro.

    Chi invece approfitta del passo fasso del Manchester City è lo United, che vincendo in casa per 5-0 contro il Wigan aggancia i Citizens in vetta alla classifica. Match quello di oggi da subito in discesa per i Red Devils, che sbloccano il risultato dopo appena 8′ con Park, poi la superstar di giornata è il bulgaro Berbatov autore di una tripletta e finalmente schiodato dalla panchina, mentre l’altro gol è di Valencia.
    Il Liverpool non smentisce la sua stagione contraddistinta dal segno X in schedina, pareggiando 1-1 in casa con il fanalino di coda Blackburn, andando addirittura in svantaggio a causa di un autogol di Adams, i Reds trovano il pareggio con una rete di Maxi.

    Altri risultati:

    Bolton-Newcastle 0-2 (B.Arfà, Ba)

    Sunderland-Everton 1-1 (Colback s, Baines e)

    Stoke-Aston Villa ore 19.45

    Programma di domani:

    Norwich-Tottenham

    Arsenal-Wolves

    Swansea-QPR

  • Tottenham Chelsea 1-1, pari spettacolo nel derby di Londra

    Tottenham Chelsea 1-1, pari spettacolo nel derby di Londra

    Finisce in parità il big match tra Tottenham e Chelsea che chiude la diciassettesima giornata. Dopo gli ultimi giorni di passione in casa Chelsea, per quanto riguarda il caso Terry per le accuse di razzismo contro Ferdinand del QPR e il tormentone che ha preso intere pagine di giornali  in Inghilterra per quanto riguarda l’utilizzo di Lampard da parte di Villas-Boas, arriva un punto che non smuove molto la classifica ma che manda le due squadre a festeggiare il Natale rispettivamente al terzo e al quarto posto. Il Tottenham si presenta carico all’incontro dopo l’ottimo rendimento in campionato degli ultimi due mesi, e Redknapp schiera un 4-4-1-1 con Adebayor unica punta supportato da Van Der Vaart, Bale sulla sinistra e Modric a orchestrare la manovra. Il Chelsea è invece messo in campo con il consueto 4-3-3, con Drogba al centro dell’attacco e sugli esterni Mata e Sturridge, a centrocampo Mikel, Meireles e Ramires con Lampard ancora una volta in panchina.

    Sturridge salva il Chelsea | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Gli Spurs partono subito forte e vanno in gol al 7′, grazie a una travolgente azione di Bale sulla sinistra, il gallese arriva sul fondo e mette una gran palla tesa a pelo d’erba che Adebayor deve solo spingere in rete. 1-0 e l’arena di White Hart Lane esplode. Dopo il vantaggio gli Spurs arretrano di qualche metro e i Blues hanno un paio di occasioni per il pareggio prima con Mata e poi con Sturridge senza però fortuna. Pareggio che però arriva al 22′, con Drogba che apre bene sulla sinistra per Cole, il laterale arriva sul fondo e crossa bene per Sturridge che tutto solo  al volo appoggia in porta. Con il pareggio il Chelsea avanza ancora e prende campo e sfiora il vantaggio con Drogba che va a colpire in pieno il palo a Friedel battuto.

    Il secondo tempo è giocato come il primo a ritmi elevati con entrambe le squadre che vogliono cogliere la vittoria, per il Chelsea va prima vicino al gol Drogba e ancora con Sturridge, anche se l’occasione più clamorosa capita sui piedi di Ramires che a tu per tu con Friedel si fa chiudere lo specchio. Anche il Tottenham ci prova senza successo con Gallas e Sandro, e Adebayor al 92′ ha l’occasione di segnare il gol vittoria,  ma il suo piatto destro a Cech battuto è salvato sulla linea da un grande John Terry. La partita termina con un punto per uno, il Tottenham rimane terzo ancora con una partita da recuperare e quindi vincendo il recupero contro l’Everton sarebbe virtualmente a -4 dallo United e il Chelsea si piazza quarto in solitaria staccando l’Arsenal a -1.

    Tabellino.

    Tottenham. Friedel, Walker, Gallas, Assou Ekotto, Sandro, Van der Vaart (Pavlyuchenko), Parker, Modric, Bale, Adebayor.

    Chelsea. Cech, Bosingwa, Ivanovic (Ferreira), Terry, Cole, Mikel (Romeu), Meireles, Ramires, Mata, Sturridge, Drogba (Torres).

    RETI. 7′ Adebayor, 22′ Sturridge.

  • Napoli Chelsea, pregi e difetti dei Blue. Il faro è Mata

    Napoli Chelsea, pregi e difetti dei Blue. Il faro è Mata

    Andre Villas-Boas nella giornata di venerdì aveva dichiarato che le due squadre che avrebbe volentieri evitato nel sorteggio per gli ottavi di finale di Champions erano le italiane, temendo soprattutto il Milan di Allegri. Il manager portoghese ha evitato i rossoneri, ma andrà ad affrontare il Napoli, che ha eliminato il Manchester City nel girone, e che ha fatto una grossa impressione qui in Inghilterra soprattutto grazie alla prova offerta all’Etihad Stadium. Il Chelsea sta disputando una stagione un po’ particolare, altalenante nei risultati e soprattutto con un nuovo manager che sta mettendo sullo stesso piano tutti i giocatori a disposizione senza nessun timore verso i senatori, applicando una regolare rotazione e dando spazio a chi in allenamento dimostra di meritare il posto. In settimana Villa-Boas ha risposto in conferenza stampa a domande riguardo Frank Lampard e Fernando Torres. Per quanto riguarda il centrocampista, che è stato escluso dall’undici iniziale contro Valencia e Manchester City, il manager portoghese ha detto che nessuno ha il posto garantito in squadra, anche se Lampard è probabilmente il giocatore più rappresentativo nella storia del club. Per quanto riguarda Torres, che alcune voci di mercato lo vedevano in vendita a gennaio per 20 milioni di sterline (30 milioni in meno rispetto al prezzo di acquisto), Villas-Boas ha dichiarato di avere tutta la pazienza del caso e che El Nino tornerà a segnare come ha sempre fatto in carriera.

    Juan Mata è il cervello del Chelsea | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Un punto di forza che deve preoccupare il Napoli di Mazzarri è sicuramente la maggiore esperienza in campo internazionale del Chelsea, che nelle ultime otto edizioni di Champions League dopo l’acquisto della società da parte di Abramovich, ha sempre combattuto quasi fino alla fine, senza mai riuscire però a vincere la competizione, avendo raggiunto come massimo risultato la finale persa ai rigori contro il Manchester United. Dopo lo spostamento di Ivanovic al posto di Luiz in mezzo alla difesa al fianco di Terry, la squadra sembra meno vulnerabile. Il brasiliano idolo dei tifosi è stato protagonista di molti errori dall’inizio della stagione e il serbo garantisce più solidità con Bosingwa sulla destra e Cole a sinistra. Altri due giocatori chiave dei Blues sono Sturridge e Mata. Il giovane inglese è la rivelazione della stagione, iniziando in punta di piedi e poi piano piano a forza di prestazioni e gol pesanti si è conquistato il posto in squadra sulla detra del tridente. Mata è l’amuleto di Villa Boas, lo spagnolo dall’inizio della stagione ha fatto vedere numeri da fuoriclasse, con assist e reti decisive, trascinando nel vero senso della parola il Chelsea agli ottavi di Champions e tenendo la squadra a galla in campionato.

    Una pecca dei Blues è il centravanti, nonostante in rosa ci siano Drogba e Torres, le reti del bomber di razza mancano al Chelsea. Lo spagnolo ha iniziato la stagione giocando con continuità, trovando la rete solo tre volte e fornendo prove opache, come se fosse un corpo estraneo alla squadra, sbagliando anche gol clamorosi come quello all’Old Trafford. Nelle ultime sette partite Villa-Boas ha sempre schierato Drogba, che sta lentamente ritrovando la forma e la continuità ma sta segnando anche lui con il contagocce, se si esclude la doppietta in Champions con il Valencia. Al momento l’ivoriano sta meglio, ed è il centavanti di riferimento del Chelsea.

    I Blues hanno vinto il proprio girone mettendosi alle proprie spalle Bayer Leverkusen e Valencia, anche se la qualificazione non è stata per niente facile. I Blues sono stati costretti a vincere all’ultima giornata per qualificarsi, e solo grazie a un pareggio del Leverkusen in casa del Genk hanno vinto il girone. Il Napoli in questo scontro di ottavi di finale è leggermente sfavorito, soprattutto per lo spessore dei giocatori del Chelsea in campo internazionale, anche se non è più la squadra degli ultimi anni, e gli uomini di Mazzarri soprattutto al San Paolo nell’andata hanno la possibilità di costruire la qualificazione, giocando in velocità e aggressività, perchè il Chelsea ha dimostrato di soffire molto la pressione in maggior modo in trasferta.

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  • Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Si chiude la quindicesima giornata di Premier League con l’attesissimo monday night fra Chelsea Manchester City. A Londra in tutta la settimana è salita la febbre per questo match che era un vero banco di prova per i Blues, per dimostrare che la stagione non è fallimentare e che sono sempre li a dire la propria sia in campionato sia in Champions League. Dopo la brillante prova contro il Valencia e il passaggio agli ottavi in Europa, allo Stamford Bridge arrivano i Citizens, forti del primato in classifica e dell’imbattibilità, avendo pareggiato solo due volte e poi sempre vinto. Villa Boas tiene fuori dal primo minuto Lampard scegliendo ancora il giovane spagnolo Romeu a dettare i tempi del gioco, affiancato da Raul Mereiles e Ramires, a supportare il trio avanzato formato da Mata, Sturridge e Drogba, preferito ancora a Torres. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e non Dzeko accanto ad Aguero, nonostante l’ennesima bravata dell’ex nerazzurro, con in appoggio Silva e Milner e a fare da muro davanti alla difesa i soliti Barry e Yaya Toure.

    Villas Boas Chelsea Manchester City 2-1 | ©Julian Finney/Getty Images
    Pronti via e il Manchester City è già in vantaggio. Al primo minuto Aguero riceve la palla sulla trequarti e manda in profondità Balotelli che brucia sulla scatto Terry e Ivanovic e a tu per tu con Cech non sbaglia aggirando il portiere ceco e appoggiando la palla in rete. 1-0 e classica esultanza provocatoria di SuperMario. Il Chelsea è ovviamente stordito e rischia di prendere ancora gol in paio di occasioni con Aguero che riesce sempre a sgusciare fra i colossi della difesa del Chelsea senza però avere fortuna al tiro. Il City gioca in modo brillante i primi 20 minuti, con tranquillità e con vera autorità da prima della classe, facendo girare bene il pallone fra tutti i reparti e rendendo incapace il Chelsea di reagire. Il Chelsea di tanto in tanto prova qualche sortita soprattutto con l’esuberanza di Sturridge sulla destra e con la classe di Mata, ma l’azione spesso è troppo prevedibile e poco fluida, con Romeu che andava sempre a raccogliere la palla schiacciato sulla linea di difesa. L’unica sortita degna di nota è una conclusione di Drogba su cui Hart salva in calcio d’angolo. Il primo tempo scorre fino al 34′, quando il solito Sturridge sulla destra punta e salta secco Clichy e crossa forte nel mezzo e Raul Meireles si avventa sulla palla e segna al volo, 1-1 e lo Stamford esplode, il Chelsea è di nuovo in gara grazie a un altro numero del giovane attaccante esterno.

    Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 e la ripresa si apre con un altro copione rispetto alla prima frazione, il Chelsea è molto più motivato e più propositivo e il City abbassa il baricentro cercando solo di contenere, al punto che sia Balotelli sia Aguero non si vedono quasi mai coinvolti nel gioco. Nonostante questo il Chelsea non riesce a creare granchè, tranne una conclusione di Sturridge che finisce di poco alta, e una punizione di Drogba che va abbastanza lontana dalla porta di Hart. Al minuto 58′ c’è la svolta della gara con l’espulsione per somma di ammonizioni di Clichy, che stende Ramires lanciato sulla trequarti. Con il City in 10 uomini Mancini è costretto a togliere El Kun Aguero e a mettere Kolo Toure per riformare la difesa a quattro, e dopo qualche minuto una volta che il Chelsea in superiorità numerica inizia a crederci davvero, toglie anche Silva per De Jong, isolando del tutto Balotelli in avanti a lottare con Terry e Ivanovic. Il City a questo punto sembra contenere bene il Chelsea bloccando tutti i canali di rifornimento per Mata e gli altri attaccanti, fino a quando all’82 ancora Sturridge crea scompiglio nella difesa del City arrivando al tiro e colpendo il braccio di Lescott. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore e dal dischetto si presenta Lampard, entrato al posto di Raul Meireles, e non sbaglia. 2-1 e la partita è chiusa, nonostante qualche tentativo del City che non porta a niente più di qualche mischia in area. Il Chelsea amministra fino al 94′, e si porta così a meno 7 dai Citizens e si ripresenta in piena corsa Champions League, rimettendosi davanti all’Arsenal e a pari del Tottenham. Per il City arriva la prima sconfitta in campionato, cosa che ci può anche stare dopo quattordici partite impeccabili e comunque avendo perso in casa del Chelsea, che nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora è sempre potenzialmente una delle prime tre forze del campionato.

    Tabellino
    Chelsea Manchester City 2-1

    1′ BALOTELLI, 34′ RAUL MEIRELES, 82 LAMPARD (PEN).
    CHELSEA: CECH, BOSINGWA, TERRY, IVANOVIC, COLE, RAUL MEIRELES (LAMPARD), RAMIRES (MALOUDA), ROMEU, MATA (MIKEL), STURRIDGE, DROGBA.

    MANCHESTER CITY: HART, ZABALETA, LESCOTT (DZEKO), KOMPANY, CLICHY, BARRY, YAYA TOURE, SILVA (DE JONG), MILNER, BALOTELLI, AGUERO (KOLO TOURE).

    MAN OF THE MATCH: STURRIDGE. Come in tutto questo inizio di stagione dimostra di essere decisivo e di dimostrare che merita il posto fisso in squadra nel tridente di attacco. Clichy ha faticato e non poco a stargli dietro, e ha segnato la partita con l’assist per il pareggio di Raul Meireles e procurando il rigore della vittoria.

    PEGGIORE IN CAMPO: YAYA TOURE. Di solito uno tra i migliori se non il migliore, stasera stecca completamente la partita venendo continuamente messo nel mezzo dal centrocampo del Chelsea, molto più dinamico di lui e del compagno di reparto Barry. Toure macchia la sua partita anche con due brutti gesti ai danni di Mata, prima scalciandolo quando lo spagnolo è ancora a terra e poi mettendogli le mani in faccia. Trasferta londinese da dimenticare.

  • Carling Cup crolla il Chelsea. Avanti Liverpool e City

    Carling Cup crolla il Chelsea. Avanti Liverpool e City

    Serata di Coppa di Inghilterra, con i quarti di finale di Carling Cup. Il programma offriva due grandi match, come Chelsea-Liverpool e Arsenal-Manchester City. Il Chelsea di Villa Boas, dopo la vittoria di sabato contro il Wolverhampton aveva l’occasione di dare continuità ai propri risultati e di prendersi la rivincita sul Liverpool dopo la sconfitta in campionato di due settimane fa. Ma come nei peggiori incubi, i Blues cadono ancora in casa, offrendo una prova opaca, senza mai essere realmente pericolosi, e rischiando così di dire addio in modo precoce a quasi tutti gli obiettivi stagionali, stagnando a -12 dal City in Premier, ora fuori dalla Carling Cup e costretti a vincere contro il Valencia per accedere alla fase successiva di Champions League.

    Villas Boas crolla in Carling Cup | ©Getty Images

    Villa Boas presenta dal primo minuto una squadra rivoluzionato rispetto al campionato, con Torres e Lukaku in avanti, Romeu e Lampard in mezzo al campo e Alex al posto di Terry al centro della difesa. Il Liverpool da parte sua, continua i progressi delle ultime settimane, dimostrandosi squadra compatta. I primi undici dei Reds sono praticamente gli stessi di due settimane fa, ad eccezione di Carroll al posto di Suarez in attacco, e del giovane Henderson che rimpiazza Adam alla regia. Il primo tempo è lento e non succede praticamente niente per i primi 20 minuti; a risvegliare il pubblico di Stamford Bridge è Alex in versione portiere, che mura un colpo ti testa di Carroll in area procurando un rigore, che lo stesso Carroll si incarica di calciare, sparando però in bocca a Turnbull che salva il risultato. L’unico spunto del Chelsea dalle parti di Reina è al 40′, quando Lukaku colpisce di testa un bel cross di Bosingwa, ma la palla sfila al lato.

    Il secondo tempo parte con un ritmo più sostenuto rispetto alla prima frazione. Il Chelsea è pericoloso in apertura con un colpo ti testa di David Luiz a botta sicura, ma il centrale del Liverpool Coates salva clamorosamente sulla linea. Al 60′ i Reds passano in vantaggio, il Chelsea traballa dietro e Henderson manda nel corridoio sulla destra Bellamy che serve una palla in mezzo per Maxi che la deve solo spingere in rete. Come in campionato l’argentino su assist di Bellamy sblocca il risultato. Il Chelsea è tramortito e non reagisce, e il Liverpool colpisce ancora chiudendo il conto match e qualificazione. Bellamy calcia una punizione dalla sinistra, Turnbull è indeciso e non esce, e Kelly indisturbato sul secondo palo segna di testa. 0-2 e match chiuso. La partita finisce, i Blues sono in crisi nera e il 6 dicembre c’è la partita contro il Valencia, per dare un senso a questa stagione, fino ad ora troppo discontinua, e con il manager portoghese circondato da punti interrogativi.

    L’altro quarto di Carling Cup in campo a Londra era Arsenal-Manchester City, con la capolista che passa in semifinale con il solito gol del Kun Aguero all’84 minuto, su assist di Johnson. Passa in semifinale anche il Cardiff che stende 2-0 il Blackburn. Ora si attende il match di stasera all’Old Trafford tra Manchester United e Cristal Palace per decretare l’ultima semifinalista.

  • Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    In attesa di Tottenham-Aston Villa che chiuderà il programma della dodicesima giornata, tra ieri e oggi hanno giocato tutte le big di Premier League. I fari erano puntati sull’incontro di oggi pomeriggio a Stamford Bridge, tra Chelsea e Liverpool. La posta in palio era alta, sia per la rivalità tra le due squadre sia per non perdere ulteriore terreno dalle due di Manchester che stanno letteralmente dominando il campionato.

    Chelsea – Liverpool | © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Villas Boas ha schierato un 4-3-3 tenendo fuori Fernando Torres e buttando dentro Drogba, affiancato da Mata e Malouda, e sulla mediana Lampard a scandire i tempi di gioco con Ramires e Mikel. Il Liverpool si presenta più coperto, con il solo Suarez in avanti e con un folto centrocampo, con Lucas, Maxi Rodriguez, Adam e Kuyt.

    La partita inizia con ritmi altissimi, con il Chelsea che prova a condurre il gioco e a creare qualche trama e con il Liverpool molto aggressivo sui tackle e sulle ripartenze in contropiede. Il Chelsea si fa vedere al 10′ con una conclusione al volo di Mata e con una sventola da fuori di Mikel, ma non riuscendo mai a entrare nel cuore dell’area dei Reds. La partita scorre lenta, senza troppe emozioni fino al 20′, quando Drogba da l’illusione del gol con una punizione che lambisce il palo. Al 30′ il Liverpool mette per la prima volta la testa fuori dal guscio e va in vantaggio. Mikel perde malamente un pallone sulla propria trequarti su pressione di Adam, Bellamy raccoglie la sfera, la scambia con Suarez e serve un assist al bacio per Maxi Rodriguez che non sbaglia a tu per tu con Cech. Liverpool in vantaggio e Chelsea visibilmente scosso e privo di idee, con Mata, Lampard e Malouda nascosti e ben controllati dai Reds, e Drogba troppo isolato in avanti che sgomita e fa quel che può contro Skrtel e Agger.

    La ripresa inizia con la novità Sturridge per il Chelsea al posto di Mikel, per dare un po’ di brio all’attacco dei Blues, e Fernando Torres è sempre inchiodato alla panchina. Il Chelsea aumenta la pressione, spostando il baricentro in avanti e costringendo il Liverpool a difendere con 10 uomini dietro la linea della palla. La pressione dei ragazzi di Villas Boas porta risultati, prima Drogba va vicino alla rete con un tiro a giro dal limite e 10 minuti più tardi, al 54′ arriva il pareggio su iniziativa di Malouda, che parte dai 25 metri, entra in area e calcia, la palla sembra destinata ad uscire ma Sturridge è il più lesto di tutti e sul secondo palo fulmina Reina per l’1-1. Il Chelsea inizia a crederci, aumenta il ritmo e va vicinissimo al raddoppio con Ivanovic che di testa chiama agli straordinari Reina che compie un vero e proprio miracolo. Il Chelsea fra il 60′ e l’80’ resta sempre nella metà campo del Liverpool, senza però mai creare niente di pericoloso, i Reds si chiudono bene, e come nel primo tempo i costruttori di gioco sono intasati nelle maglie di centrocampo.

    All’81 finalmente è il turno di Fernando Torres che subentra al posto di uno sfinito Drogba. La partita sembra finire in un pareggio tutto sommato giusto viste le reali occasioni da rete, quando all’86’ Glen Johnson si inventa il gol vittoria con una discesa sulla destra e una volta rientrato in area fulmina Cech di sinistro nell’angolino. 1-2 e il Chelsea è KO, incapace di reagire, affidando le ultime speranze a lanci dalla difesa sempre preda di Skrtel e Agger. Arriva il triplice fischio, con la Kop in trasferta che esplode, e la squadra di Villas Boas che a testa bassa abbandona il terreno di gioco, consapevole forse di aver perso l’ultimo treno per il titolo, trovandosi a -12 dal Manchester City dopo appena 12 giornate.

    Le altre Big di Premier fanno tutte centro e conquistano i tre punti. La capolista Manchester City vince in casa 3-1 contro il Newcastle, infliggendo ai Magpies la prima sconfitta stagionale. A segno SuperMario Balotelli, Richards e Aguero. Lo United insegue sempre a -5, dopo aver espugnato il campo dello Swansea per 1-0 con rete del Chicharito Hernandez, e l’Arsenal sta continuando la sua rincorsa alla zona Champions, vincendo 2-1 sul campo del Norwich, grazie al proprio capitano-bomber Van Persie, autore della doppietta decisiva.

    Risultati 12 Giornata

    Norwich-Arsenal 1-2
    Everton-Wolves 2-1
    Manchester City-Newcastle 3-1
    Stoke-QPR 2-3
    Sunderland-Fulham 0-0
    WBA-Bolton 2-1
    Wigan-Blackburn 3-3
    Swansea-Manchester United 0-1
    Chelsea-Liverpool 1-2