Tag: Andrè Villas Boas

  • Inter, Moratti a cena con Villas Boas

    Inter, Moratti a cena con Villas Boas

    Il giallo sul prossimo allenatore dell’Inter continua a infittirsi, con le ultime indiscrezioni arrivate direttamente dall’Inghilterra che riporterebbero di una cena londinese avvenuta nello scorso week end tra Massimo Moratti e l’ormai ex tecnico del Chelsea Andrè Villas Boas.

    Lo stesso numero uno nerazzurro nelle sue ultime dichiarazioni aveva smentito qualsiasi contatto con altri allenatori, confermando a pieni voti la fiducia all’attuale tecnico Claudio Ranieri. Mossa strategica che ricorda quella del 2007 con l’incontro smentito senza mezze misure tra Moratti e Josè Mourinho, dopo l’addio di Roberto Mancini. A seguire il tecnico portoghese sarebbe diventato nell’estate seguente il nuovo allenatore nerazzurro.

    André Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Secondo i rumors inglesi Moratti e Andrè Villas Boas avrebbero condiviso una cena all’‘Egerton House Hotel, zona Knightsbridge di Londra. Analizzando l’attuale situazione nerazzurra, l’incontro sarebbe servito dunque a ribadire come il tecnico portoghese sia ancora di più oggi la scelta forte del presidente. Considerando come AVB sia già stato sulla panchina dell’Inter come secondo di Mourinho, il suo ambientamento non richiederebbe di certo tempo. Ovviamente a meno di clamorosi colpi di scena e pessime figure in campo dei nerazzurri, Claudio Ranieri dovrebbe rimanere sulla panchina dell’Inter sino al termine della stagione, consentendo al nuovo tecnico di insediarsi  a giugno, innestando le sue idee per la creazione di un nuovo progetto interista.

    Nonostante in Francia si parli moltissimo di Laurent Blanc come in pole per la candidatura alla panchina nerazzurra della prossima stagione, la stima e le ultime notizie confermerebbero come in realtà Villas Boas starebbe staccando tutti gli altri pretendenti alla corsa per guidare l’Inter che verrà. Il vantaggio di essere già stato vice allenatore nerazzurro è di certo un dettaglio non trascurabile, considerando però come per ripetere le imprese dello Special One, non basterà lo Special Two con il bagaglio delle sue idee, ma sarà necessario investire e anche in maniera importante sul mercato, cercando di non ripetere gli errori evidenti palesati nel biennio post Triplete.

  • Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    E’ un momento decisamente delicato in casa Roma. In una settimana è successo un po’ di tutto: l’esclusione di De Rossi, con conseguente fragorosa sconfitta, in quel di Bergamo, il ko nel derby giocato quasi per intero in inferiorità numerica, l’infortunio che comprometterà la restante parte di stagione del difensore Juan e quello di Pjanic che dovrà rimanere fuori per almeno tre settimane, le pesanti critiche dei tifosi all’indirizzo di Luis Enrique, reo di aver fallito ancora una volta un appuntamento fondamentale dell’annata calcistica. E come se non bastasse, nelle ultime ore, ecco la notizia del contatto, risalente ad un mese fa, tra Andrè Villas Boas e il dg dei giallorossi Franco Baldini. Una rivelazione che complica ancora di più il rapporto con Luis Enrique e che chiama in causa anche l’Inter, da diverso tempo interessata all’allenatore portoghese.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    L’incontro tra Baldini e l’ex allenatore del Chelsea sarebbe avvenuto il mese scorso, e i due a cena vicino alla residenza londinese dell’ex dirigente del Real Madrid, avrebbero parlato del futuro della squadra giallorossa. L’interesse per il trainer portoghese però risalirebbe all’estate scorsa, ma l’elevata clausola rescissoria fissata dal Porto, pari a 15 milioni di euro, fece saltare il tutto e la dirigenza capitolina virò decisa su Luis Enrique. Il quale, a quanto pare, non avrà vita troppo lunga nella capitale. Per questo l’incontro con Villas Boas, il quale si sarebbe detto entusiasta di sedere la panchina della Roma dalla prossima estate, rilanciandosi cosi dopo l’esperienza, non troppo convincente, in Inghilterra. Di certo una notizia accolta come una doccia fredda da parte del presidente dell’Inter Massimo Moratti, che vede nel tecnico portoghese il successore di Ranieri e l’erede perfetto di Jose Mourinho. Come l’ha accolta invece Luis Enrique? Di sicuro non troppo bene, ma i risultati sinora sono stati assai deludenti. Va bene pensare al futuro, ma prima c’è da guardare al presente. Sempre se, per lo spagnolo, ci sarà un domani in giallorosso.

  • Ranieri in bilico, pronti Stramaccioni e Villas Boas

    Ranieri in bilico, pronti Stramaccioni e Villas Boas

    Ranieri ora è più in bilico che mai. Il pareggio acciuffato nel finale contro il Catania potrebbe avergli allungato la permanenza sulla panchina nerazzurra solo fino alla prossima sfida di Champions contro l’Olympique Marsiglia. In concomitanza con le pessime prestazioni ottenute dal tecnico romano, arriva con un tempismo quasi perfetto l’esonero di Andrè Villas Boas da parte del Chelsea, che libera e rimette sul mercato uno dei migliori tecnici in circolazione a lungo corteggiato da Massimo Moratti. La situazione si fa calda, e nonostante il presidente nerazzurro ieri non fosse presente allo stadio, i rumors parlano di umore nero, e di come la rifondazione possa partire prima del previsto per evitare un declino evidente.

    LE COLPE DI RANIERI – Il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri è stato spesso difeso dagli addetti ai lavori e dallo stesso Moratti, poiché con la rosa a disposizione non poteva aver enormi concorsi di responsabilità nei risultati negativi ottenuti. Invece analizzando attentamente gli ultimi match si nota come lo stesso allenatore abbia mescolato troppo le carte, non riuscendo a dare un’identità di gioco chiara alla sua squadra, ripercorrendo quasi lo stesso errore di Gasperini. Nello specifico si dovrebbe adattare il modulo ai giocatori a disposizione e non il contrario, considerando come in mancanza di un’ala pura, venga schierato e sacrificato Forlan esterno di centrocampo. Rimangono i dubbi anche sul poco utilizzo dei giovani in grado di fornire quella boccata d’ossigeno ai senatori stremati e usurati come Cambiasso e soci. Poli, ha sempre ben figurato in ogni occasione in cui sia stato chiamato in causa, guadagnandosi una collezione infinita di panchine. Lo stesso per Faraoni, in grado di giocare partite da sette in pagella, nella cavalcata della striscia di vittorie consecutive, per poi essere considerato una riserva. Bruciare i giovani in questo modo è rischioso, non per il presente, ma per il futuro, considerando come svendere oggi dei potenziali campioni porterebbe un domani a rimpiangere le scelte poco oculate fatte.

    Claudio Ranieri © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    AVB E STRAMACCIONI – Moratti a questo punto non avrebbe ancora deciso sul futuro di Ranieri, considerando come alle porte ci sia la delicatissima sfida contro i francesi dell’OM. In realtà voci vicine ai vertici nerazzurri avrebbero riferito come il numero uno interista avrebbe già preallertato l’allenatore della primavera nerazzurra Andrea Stramaccioni, che sta ben figurando nel suo ruolo. Reduce dalla vittoria nel derby contro la primavera rossonera, il tecnico ex Roma potrebbe cogliere un’occasione unica per dimostrare il suo valore sulla panchina della prima squadra. Rimangono aperte le ipotesi che vedrebbero alla guida della rosa il duo Baresi- Bernazzani, mentre la Gazzetta dello Sport rilancia per la candidatura anche nell’immediato di Andrè Villas Boas. La rosea parla del portoghese come un’alternativa forte e credibile, considerando come il regolamento Uefa non avrebbe nulla in contrario al suo ingaggio sin da subito. Il lusitano vice di Mourinho conosce benissimo Appiano Gentile e tutto l’ambiente nerazzurro, quindi non avrebbe problemi nell’insediarsi alla guida della squadra, soprattutto considerando come ora più che mai, servirebbe un segnale forte, una scossa per smuovere quell’orgoglio necessario a svegliare la fame di vittoria dei campioni nerazzurri.

  • Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    La ventisettesima di Premier League oltre a consolidare la fuga delle due di Manchester è anche l’ultima partita per Andres Villas-Boas sulla panchina del Chelsea. Il manager portoghese paga a caro prezzo la sconfitta di sabato sul campo del WBA per 1-0, anche se l’esonero era nell’aria da tempo. I Blues in questa stagione di transizione hanno sofferto molto e raccolto poco in campionato, con 13 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte per un totale di 46 punti in classifica e trovandosi provvisoriamente al quinto posto vede le porte della Champions League chiuse, a tre punti dall’Arsenal quarto in classifica. Anche in Champions League le cose non stanno andando al meglio, con la sconfitta di settimana scorsa a Napoli per 3-1 negli ottavi di finale, risultato sicuramente difficile da ribaltare. Il tecnico portoghese, forse troppo giovane per un incarico così di blasone, ha provato a far ruotare tutti i suoi giocatori e facendo sempre giocare i più in forma in allenamento senza troppo badare ai nomi, ma commettendo a volte errori di valutazione a gara in corso e anche nella scelta dei primi undici, come per esempio settimana scorsa lasciando fuori dal primo minuto Lampard, Cole ed Essien. Ora Abramovic si lancerà probabilmente su Rafa Benitez, conoscitore del calcio inglese e libero da impegni, offrendogli un contratto da 18 mesi, a partire dalla partita di FA Cup di giovedì nel replay contro il Birmingham.

    Il Manchester United ha vinto una partita fondamentale per la corsa al titolo trionfando per 3-1 a White Hart Lane contro il Tottenham, alla seconda sconfitta consecutiva. I Red Devils erano costretti a vincere dopo la vittoria di sabato dei cugini del City che si erano portati a più 5, e lo fanno in gran stile. Il Tottenham parte bene e De Gea è subito costretto agli straordinari su una conclusione dal limite di Adebayor e subito dopo viene annullato un gol agli Spurs sempre ad Adebayor reo di aver colpito la palla con un braccio prima di concludere in porta. Gli uomini di Ferguson si svegliano in chiusura di primo tempo e trovano la rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato da Young che trova Rooney in area, e di testa fulmina Friedl. Nella ripresa ancora Tottenham pericoloso, con una conclusione da fuori deviata da Saha a due passi da De Gea, e ancora il giovane portiere spagnolo è super a negare il pareggio ai padroni di casa.

    Manchester United © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Nel giro di 10 minuti, tra il 60′ e il 70′ lo United chiude la partita con Young che segna una bellissima doppietta, prima coordinandosi alla perfezione in acrobazia poi mettendo la palla all’incrocio dei pali dal limite dell’area con una pennellata a giro di destro. Il Tottenham riesce solo ad accorciare le distanze al 90′ con Defoe, bravo a beffare De Gea sul primo palo da fuori.

    Il Manchester City guida ancora la classifica, e sabato ha steso in scioltezza il Bolton per 2-0. Mancini ha lasciato fuori Silva, Aguero e Dzeko per gli impegni con le nazionali, e ha buttato nella mischia dal primo minuto Mario Balotelli, anche se ne ha combinate un’altra delle sue. Apparentemente l’attaccante italiano, venerdì sera sarebbe stato avvistato in uno Strip Club, tornando a casa alle 2 di mattina e facendo infuriare Roberto Mancini. Il City comunque continua la propria marcia trionfale casalinga con 14 vittorie in 14 partite all’Etihad Stadium, aprendo il risultato con un autogol di Steinsson su conclusione di Clichy e con raddoppio nella ripresa di Balotelli che mette in rete un assist al bacio di Johnson che praticamente mette a sedere da solo la difesa del Bolton.

    Altro match importante del sabato, soprattutto in chiave Champions League, è stato Liverpool-Arsenal, con i Gunners che portano via 3 punti pesantissimi da Anfield grazie a bomber Van Persie che segna l’ennesima doppietta stagionale per un totale di 25 reti in campionato e 31 in stagione, e grazie anche al portiere Szczęsny, autore di veri miracoli. Il Liverpool dopo la vittoria della Carling Cup di domenica scorsa, scende in campo carico a 1000, e parte subito bene tenendo il possesso palla e costringendo l’Arsenal nella propria metà campo. Al 19′ Suarez si conquista un calcio di rigore lasciandosi cadere un po’ troppo in area, Kuyt va dal dischetto ma Szczęsny vola e intercetta il tiro, la palla torna a Kuyt che ribadisce verso la porta ma il portierone polacco è una molla e para anche la seconda conclusione, mantenendo il risultato sullo 0-0. Passano 4 minuti e il Liverpool finalmente passa in vantaggio, Jordan Henderson mette la palla in mezzo dalla destra e Koscielny con l’intento di liberare l’area mette la palla alle spalle del proprio portiere. Passano meno di 10′ e i Gunners pareggiano con Robin Van Persie, che su cross di Sagna dalla destra insacca di testa, lascito libero da Carragher. Il secondo tempo scorre veloce, anche con tanta paura per un infortunio al collo per Arteta. L’arbitro assegna 8′ di recupero per l’incidente e nel corso del primo Song pesca con un perfetto lancio dalla trequarti Van Persie in area che al volo di piatto fulmina Reina con un gran gol, che chiude la partita e regala i tre punti all’Arsenal lanciato ora quarto in classifica a più tre sul convalescente Chelsea.

  • Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    L’esonero era nell’aria da molto tempo, e alla fine dopo la sconfitta di ieri contro il West Bromwich, il tecnico portoghese Andrè Villas Boas è stato esonerato dal Chelsea. Si tratta del settimo allenatore a lasciare anzitempo la panchina di Blues in otto anni di presidenza Abramovic, quasi a voler certificare la fretta di ottenere quei risultati che solo Mourinho e Ancelotti hanno trovato in terra londinese.

    Il club ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato che recitava le seguenti parole:

    “I risultati e le prestazioni della squadra non sono stati soddisfacenti e non ci sono segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il club ringrazia il tecnico per il suo lavoro ed esprime il proprio dispiacere per la prematura cessazione del rapporto . La squadra è ancora in gioco nelle fasi finali della Champions League e in FA Cup e punta ai primi quattro posti della Premier League e a essere il più competitiva possibile su tutti i fronti”.

    Andrè Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Cambio in corsa dunque, con il vice allenatore Roberto di Matteo pronto a subentrare nell’immediato alla guida dei Blues. Anche in questo caso la notizia arriva direttamente continuando a leggere la nota ufficiale diramata dello stesso club:

    “L’unica possibilità era quella di fare un cambiamento. Con effetto immediato Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore del team fino al termine della stagione”.

    Oltremanica si fanno già i nomi dei possibili successori di Villas Boas, con in pole il nome di Rafa Benitez, voglioso di tornare ad allenare una big nella sua amata Premier League dopo la pessima parentesi italiana nei sei mesi in nerazzurro. Proprio da parte dell’Inter, potrebbe esserci una svolta, dopo l’esonero di Villas Boas, considerando come la corsa alla prossima panchina nerazzurra fosse una gara tra il portoghese e Pep Guardiola. Nonostante Moratti sia fortemente ‘innamorato’ di Guardiola e del suo calcio, è noto a tutti come l’Inter già in estate avesse provato a strappare la concorrenza dei Blues per far tornare ad Appiano Gentile il vice di Mourinho, nota conoscenza a molti volti della rosa nerazzurra. Solo la folle clausola rescissoria di 15 milioni di euro, frenò la trattativa, tagliando fuori l’Inter, che a questo punto potrebbe tentare nuovamente l’affondo, in vista di una rifondazione targata giugno 2012.

  • Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Il calciomercato in casa nerazzurra già impazza, nonostante marzo notoriamente non sia un mese ‘caldo’ dal punto di vista delle trattative in corso. Il periodo che l’Inter sta attraversando ha di fatto convinto il presidente nerazzurro ad accelerare bruscamente verso un ringiovanimento della rosa attuale, con gli ultimi dubbi da sciogliere per quanto riguarda chi sarà il prossimo allenatore nerazzurro. Il traghettatore Ranieri si gioca tutto a Catania e nell’importantissima sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro il l’Olympique Marsiglia, per poi salutare la panchina interista già promessa a uno tra Andrè Villas Boas e Guardiola. Insomma c’è da chiudere al meglio, o salvare il salvabile di quello che rimane di questa stagione in attesa di una rifondazione che appare inevitabile nel prossimo anno.

    LUCAS NERAZZURRO – Se era parsa una missione impossibile strappare il talentuoso Lucas Moura al San Paolo già nel mercato di gennaio, in vista della prossima finestra di calciomercato estivo, l’Inter ha fatto enormi passi avanti. Il giocatore classe 1992 infatti in una recentissima intervista nel ritiro della sua nazionale ha dichiarato come per il momento abbia in mente soli due obiettivi: l’Olimpiade e l’Inter.

    “L’Inter è uno dei club più importanti del mondo. Con la maglia nerazzurra ha giocato anche Ronaldo, il Fenomeno, e ho già detto tutto. Mi piace l’idea di entrare in una ‘famiglia’ dove ci sono stati grandi campioni e dove ora militano Julio Cesar, Lucio, Maicon. Tutti grandi uomini che ho avuto l’onore di conoscere vestendo la stessa maglia, quella della Seleçao”.

    Lucas | © JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Non bastasse Lucas ha voluto fugare gli ultimi dubbi, considerando come a chi gli avesse fatto notare il pessimo periodo che i nerazzurri stanno vivendo nell’immediato, ha risposto come se indossasse già la maglietta interista da tempo:

    “Quest’anno l’Inter non sta ottenendo grandi risultati vero? Ma poco tempo fa ha conquistato Champions, scudetto e la coppa nazionale. Un’impresa che ha incantato tutti, anche in Brasile”.

    Parole al miele per uno dei migliori giocatori su piazza in questo momento, che in questo modo dichiara pubblicamente la sua preferenza per il club di Massimo Moratti. A questo punto sembra che i viaggi sudamericani effettuati da Branca e Ausilio abbiano dato i propri frutti, ipotizzando alla lettura di queste parole, di come sia stato effettuato una sorta di accordo tra il giocatore e i nerazzurri, promessi sposi a giugno. Un aiuto alla chiusura della trattativa sta arrivando da alcuni rumors sudamericani che vedrebbero logorato il rapporto tra il giocatore e il tecnico del San Paolo, Emerson Leão poiché lo stesso tecnico si sarebbe infastidito della chiamata in nazionale del ragazzo da parte di Menezes, alla vigilia di una sfida importante come quella contro il Palmeiras. Partita che è finita sul punteggio di 3-3 e a che ha visto Lucas deludere le aspettative, prendendosi molte critiche proprio dal tecnico del San Paolo.

    La voglia di Europa si è riaccesa fortemente in Lucas, ma prima di parlare di affare fatto bisogna fare i conti anche con i Blues di Abramovic fortemente interessati al ragazzo. Moratti in attesa di sapere chi sarà il prossimo tecnico si è già portato in vantaggio su uno dei migliori giocatori sul mercato.

  • Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Inter, Villas Boas alternativa al sogno Guardiola

    Il destino di Claudio Ranieri sulla panchina dell’Inter pare ormai segnato irrimediabilmente dai deludenti risultati riportati dalla squadra sia in campionato che in Champions League, trascinandosi fra una sconfitta e l’altra senza mostrare alcun segno di ripresa o, perlomeno, di maggiore personalità. Il presidente Moratti pare essere piombato di colpo alla routine cui, fino a qualche anno fa, pareva rasseganto ed abituato, caratterizzata da una serie di esoneri imbarazzanti in conseguenza dei risultati spesso deludenti del campo.

    Dopo gli anni “ruggenti” di Mancini e Mourinho, è iniziato il lento declino, caratterizzato da alcune scelte sbagliate in chiave mercato, da alcune incomprensioni interne, e da uno spogliatoio che pare aver ormai smarrito la serenità dei tempi migliori. Pertanto, è già tempo di guardare avanti, pensando ad archiviare in maniera indolore la stagione in corso, dove l’Inter si trova a lottare per un posto in Champions League (ma la concorrenza è molto più agguerrita, ndr) ed a tentare l’impresa di ribaltare il risultato della gara d’andata contro l’Olympique Marsiglia di Didier Deshamps.

    Andrè Villas Boas | © Glyn KirkGetty Images

    Il futuro, dunque, potrebbe essere nuovamente colorato a tinte “portoghesi”, con la possibilità che “l’operazione rilancio” venga affidata a Villas Boas, lo Special Two, ancor più in una situazione in cui il tecnico portoghese potrebbe essere realmente a rischio esonero, considerando il malumore di Roman Abramovic dopo la pesante sconfitta subita dal Chelsea nell’andata degli ottavi di Champions contro il Napoli. Se nella gara di ritorno l’esito dovesse essere negativo per i Blues l’ipotesi esonero acquisterà ancor più concretezza, anche perchè pare che nello spogliatoio del club londinese lo Special Two non sia affatto ben visto dai suoi stessi giocatori ed, in particolare, dai “senatori”, che lo accusano di aver puntato esclusivamente sui suoi “pupilli”.

    Una situazione complessa, dunque, che si riflette anche sul non felice andamento della squadra in Premier League, dove occupa la quarta posizione a pari merito con l’Arsenal e dista ben 17 punti dalla capolista Manchester City di Mancini. Se Moratti non dovesse riuscire a coronare  il sogno (proibito) Pep Guardiola, dunque, Villas Boas potrebbe sedere nuovamente proprio sulla panchina del suo maestro.

  • Mourinho cerca casa a Londra. Ritorno al Chelsea in vista?

    Mourinho cerca casa a Londra. Ritorno al Chelsea in vista?

    Quando vince, o si appresta a vincere qualcosa di importante, Josè Mourinho diviene “inquieto”, smanioso di cambiare aria come se avesse paura di quella che nel calcio è l’altra faccia della medaglia, ossia il naturale calo psicologico, derivante dall’inevitabile appagamento, che le squadre subiscono  dopo una grande vittoria.

    E’ accaduto quando trionfò nella storica Champions League conquistata sulla panchina del Porto, è accaduto nel 2010, quando lasciò l’Inter dopo averla sedotta portandola alla conquista dello storico Triplete, potrebbe accadere nuovamente con il Real Madrid, soprattutto se – come ormai pare molto probabile – le merengues riuscissero a vincere la Liga Spagnola: ancor di più, inoltre, se ottenessero un successo anche in Champions League.

    Quale destino, dunque, per l’irrequieto Mourinho, spinto ancora dalla voglia di mettersi alla prova in situazioni non semplici, che possano fornirgli nuovi stimoli, vitali per il suo modo di lavorare, sempre al 100%, pretendendo dall’ambiente sempre il massimo della concentrazione, sia in campo che fuori?

    Josè Mourinho | ©ROBERT MICHAEL/AFP/Getty Images

    Un segnale forte, in tal senso, potrebbe essere il fatto che Josè Mourinho e sua moglie sarebbero stati paparazzati da alcuni tabloid inglesi (Mirror e Sun) mentre si aggiravano per le vie più chic della capitale inglese proprio in cerca di un appartamento: non un’abitazione qualsiasi, naturalmente, ma una proprietà di lusso, proprio nel cuore di Londra.

    Ecco, così, che gli inglesi hanno subito tentato di accostare tale circostanza alla possibilità che Mou decida di tornare ad allenare in Premier League ed, in particolare, il “suo” Chelsea, che sta vivendo un periodo tutt’altro che roseo sotto la gestione del suo pupillo Villas Boas, rischiando l’eliminazione dagli ottavi di Champions (ad opera del Napoli, ndr) e la non qualificazione alla prossima edizione.

    Pertanto, Mou potrebbe essere affascinato dal ritorno sulla panchina dei Blues, una squadra che gli è rimasta nel cuore dopo l’esperienza degli anni scorsi, nella quale gli è rimasto il grande cruccio di non aver centrato l’ obiettivo Champions league, non soddisfacendo in pieno il presidente Abramovic. Si spiegherebbe, così, la necessità di trovare una nuova casa a Londra, dove potersi trasferire con tutta la famiglia, cani compresi.

  • Napoli Chelsea 3-1, Lavezzi e Cavani, notte da urlo

    Napoli Chelsea 3-1, Lavezzi e Cavani, notte da urlo

    Il momento magico del Napoli in Champions League continua. Dopo l’impresa per aver ottenuto la qualificazione nel girone di ferro spedendo a casa la corazzata Manchester City, ieri sera l’ennesima prova che il club azzurro non si trova lì per caso aggiudicandosi meritatamente la prima battaglia degli ottavi di finale. A farne le spese un’altra inglese, il Chelsea di Villas Boas che stra attraversando un periodo di crisi profonda e che ha provato sulla propria pelle la determinazione e la furia agonistica della squadra di Mazzarri che a questo punto vede i quarti di finale più vicini di quanto possa pensare. Un 3-1 che ha in Lavezzi e Cavani i vincitori del premio attori protagonisti del film andato in onda ieri sera al San Paolo, una pellicola prodotta, non poteva essere altrimenti, da Aurelio De Laurentiis.

    Se da un lato Mazzarri, rimasto in albergo per la squalifica di due giornate rimediate per l’espulsione a Villarreal, manda in campo l’undici tipo cui l’unica variazione è Zuniga al posto di Dossena sulla fascia sinistra, Villas Boas stravolge la formazione attesa alla vigilia sorprendendo tutti con l’esclusione dai titolari di Lampard ed Essien preferendo Raul Meireles e Malouda.

    Parte forte il Napoli ma dopo aver avuto due buone occasioni con Maggio e Cavani va sotto al 27′ quando un errore in disimpegno di Cannavaro, tradito da un rimbalzo irregolare del pallone, spalanca a Mata la porta difesa da De Sanctis che non può nulla sul preciso diagonale dell’esterno spagnolo. Il vantaggio dei Blues dura poco perchè 10 minuti più tardi, dopo che Frustalupi, in panchina al posto di Mazzarri, riorganizza la squadra, Lavezzi pareggia i conti con un destro a giro dal limite dell’area che consente al Pocho di sbloccare la sua personale casella “gol fatti” in Champions League. Il San Paolo è una bolgia ma viene letteralmente giù quando in pieno recupero Cavani si infila tra le maglie blu e spinge il pallone in rete permettendo al Napoli di chiudere il primo tempo in vantaggio per 2-1.

    Edinson Cavani | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Il Chelsea è sulle gambe e che la difesa inglese sia ormai allo sbando lo dimostrano prima la grande occasione capitata sui piedi di Lavezzi e poi la rete del 3-1 che effettivamente chiude il match, Cavani ruba palla a David Luiz, in campo al posto dell’infortunato Terry, e serve l’attaccante argentino che batte per la seconda volta Cech a porta quasi sguarnita. Villas Boas corregge le sue scelte inserendo i due grandi esclusi del match Lampard ed Essien ma è ormai troppo tardi prchè il Napoli difende il doppio vantaggio con le unghie e con i denti, anzi ci sarebbe anche l’opportunità di rendere il passivo dei londinesi ancor più pesante se Cole non avesse salvato il tiro a botta sicura di Maggio proprio sulla linea di porta.

    Tra tre settimane si va allo Stamford Bridge per la seconda e ultima battaglia, la più importante, quella che potrebbe far staccare a Mazzarri e company il pass per i quarti. E intanto le squadre inglesi, che avevano dominato insieme al Barcellona nelle scorse edizioni, rischiano serieamente la disfatta e di rimanere fuori con tutte le squadre partecipanti già agli ottavi di finale: dopo le eliminazioni nella fase a gironi di Manchester United e Manchester City, le speranze dell’Arsenal, che ne aveva presi 4 dal Milan la settimana scorsa, e del Chelsea sono appese ad un filo sottilissimo.

  • Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Ennesimo appuntamento con la storia per il Napoli che domani sera in un San Paolo che va verso un altro tutto esaurito (si attendono 60 mila spettatori) riceverà il Chelsea per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Mazzarri nella fase a gironi ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo qualificandosi come seconda nel girone di ferro eliminando la corazzata Manchester City “confinata” in Europa League, quella di Villas Boas ha strappato il primato nel proprio raggruppamento soffrendo e soltanto nella gara finale.

    Il cammino fin qui deludente stagionale dei Blues (quinti in Premier League a -17 dalla vetta, eliminati dalla Carling Cup e costretti al “Replay” degli ottavi di finale di FA Cup dal Birmingham, ndr) non deve far pensare ad un Napoli favorito per due ragioni principali: perchè la squadra londinese resta pur sempre un top club europeo e la voglia dei giocatori di dimostrare il loro reale valore potrebbe emergere proprio in Champions League perse, o quasi, tutte le altre competizioni, e perchè quest’anno ogniqualvolta i partenopei vengono considerati favoriti “steccano” l’appuntamento. Restare umili è la parola d’ordine di Mazzarri, da quando il Napoli infatti è tornato a giocare con lo stesso spirito dello scorso anno sono arrivati nuovamente i risultati, le prossime due gare pertanto, con appunto il Chelsea e l’impegno di campionato contro l’Inter per la corsa al terzo posto, saranno fondamentali e crocevia di una stagione che per i partenopei sembrava essersi messa davvero male.

    Le due squadre si affrontano per la prima volta in assoluto, i precedenti del Chelsea in Italia però sono incoraggianti per il Napoli dal momento che i Blues nelle 7 trasferte precedenti in Italia hanno vinto soltanto una volta il 4 novembre 2003 con in panchina Claudio Ranieri battendo la Lazio all’Olimpico 4-0 nella fase a gironi dell’edizione 2003-2004 di Champions League.

    Walter Mazzarri | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Mazzarri, che domani non sarà in panchina (sostituito da Frustalupi) per le due giornate di squalifica inflittegli dalla Discilplinare dell’Uefa dopo l’espulsione rimediata nella gara contro il Villarreal e che quindi soffrirà dalla tribuna, nella conferenza stampa alla vigilia del match è stato molto cauto cercando di tenere al massimo il livello di concentrazione della squadra temendo le individualità degli avversari: “Sento dire che siamo favoriti. Se lo pensiamo davvero ci troveremo in difficoltà. Non conta che il Chelsea non stia andando benissimo in campionato. La pressione c’è ma sono fiducioso. Affrontiamo una squadra che in Champions ha giocato più di 100 partite, ha tanti uomini che possono fare la differenza. Noi proveremo a limitare il loro giocoDobbiamo dare il massimo e alla fine tireremo le somme“.

    Anche il numero uno del club partenopeo, il presidente Aurelio De Laurentiis, ha voluto dire la sua sul match: “Contro il Chelsea sara’ una grande sfida, ma noi non ci poniamo limiti. A Napoli ho vissuto momenti emozionanti. Io sono un entusiasta e per me il Napoli è un film senza fine. Ringrazio la squadra, Mazzarri e i nostri tifosi per averci portato sin qua per questo fantastico appuntamento. La partita e’ aperta ad ogni risultato, la palla è rotonda e noi dovremo fare leva sulle nostre forze per riuscire a centrare un altro risultato importante“.

    Per quanto riguarda le formazioni, il Napoli andrà in campo con il consueto 3-4-2-1 con tutti gli uomini a disposizione, unico assente Edu Vargas per la distorsione alla caviglia che lo terrà fuori un altro pò, quindi undici tipo con Campagnaro, Cannavaro e Aronica davanti a De Sanctis, Inler e Gargano in mezzo al campo, Maggio e Dossena saranno le due ali a sostegno del tridente Hamsik e Lavezzi che agiranno poco dietro il Matador Cavani; unico dubbio Campagnaro non al meglio, se non dovesse farcela è pronto Britos. Nel Chelsea, Villas Boas recupera Terry che dovrebbe guidare la difesa a 4 con Ivanovic, Cahill e Ashley Cole davanti a Cech, mediana a 3 con Ramires, Lampard e Raul Meireles tridente composto da Drogba boa centrale e Sturridge e Mata sugli esterni, panchina per Fernando Torres, Essien e Malouda.