Tag: andrè dias

  • Fiorentina-Lazio 2-0, magia Ljajic e Toni fra mille polemiche

    Fiorentina-Lazio 2-0, magia Ljajic e Toni fra mille polemiche

    Non è mancato nulla all’Artemio Franchi questo pomeriggio con la Fiorentina che supera la Lazio grazie al capolavoro di Adem Ljajic nel finale del primo tempo ed a Luca Toni nei minuti di recupero ma alla Lazio mancano un gol ed un rigore.

    Le previsioni della vigilia non vengono confermate del tutto, infatti Montella sceglie Adem Ljajic come partner d’attacco di Stefan Jovetic e non Luca Toni mentre nella Lazio gioca la formazione tipo con Miro Klose terminale offensivo.

    Il primo tempo si gioca su ritmi non troppo alti, la Fiorentina è padrona del campo impegnando severamente Bizzarri in occasione di una punizione sublime di Pasqual. È ancora Pasqual il protagonista del primo tempo con il terzino viola che si procura un calcio di rigore sacrosanto per un fallo in area commesso da Konko. Purtroppo per la Fiorentina i rigori in questa stagione non sono il suo forte ed arriva il terzo errore dal dischetto con Mati Fernandez che colpisce in pieno il palo a Bizzarri battuto. Ma il gol è nell’aria ed arriva nell’ultimo minuto di recupero con Ljajicche realizza splendidamente di destro all’incrocio dal limite dell’area di rigore.

    Adem Ljajic
    Adem Ljajic ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Lazio produce tutto il meglio di sé nei primi 15’ della ripresa ma ci pensa Bergonzi a non fischiare un netto fallo di mano di Cuadrado in area e ad annullare un gol regolarissimo di Stefano Mauri per fuorigioco inesistente. Saltano i nervi ai biancocelesti che rimangono in nove grazie alle espulsioni di Ledesma per doppia ammonizione ed Hernanes per un fallo assassino su Cuadrado. La partita finisce sull’espulsione di Hernanes con Toni che sigilla la vittoria viola che farà molto discutere a causa del solito arbitraggio di Bergonzi a dir poco imbarazzante.

    Tabellino e pagelle Fiorentina-Lazio

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano 6; Savic 6,5, Rodriguez 7, Tomovic 6; Cuadrado 7 (85’ Aquilani s.v.), Olivera 6, Borja Valero 6,5, Mati Fernandez 5 (62’ Migliaccio 6), Pasqual 7; Jovetic 6, Ljajic 7 (68’ Toni 6,5) (. A disp.: Neto, Lupatelli, Hegazy, Cassani, Migliaccio, Aquilani, Della Rocca, Llama, Romulo, Seferovic, El Hamdaoui, Toni. All.: Montella
    Lazio (4-5-1): Bizzarri 6; Konko 5, Biava 5,5, Dias, Lulic 5; Gonzalez 5, Candreva 5 (88’ Kozak s.v.), Ledesma 5,5, Hernanes 4, Mauri 6 (78’ Brocchi s.v.); Klose 4. A disp.: Carrizo, Ciani, Scaloni, Radu, Cavanda, Onazi, Cana, Brocchi, Zarate, Rocchi, Floccari, Kozak. All.: Petkovic

    Espulsi: Ledesma (L), Hernanes (F)

    Ammoniti: Tomovic (F), Lulic (L), Dias (L), Konko (L), Oliveira (F), Rodriguez (F)

    VIDEO FIORENTINA-LAZIO 2-0

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  • Stangata Lazio, squalificati Marchetti e Dias

    Stangata Lazio, squalificati Marchetti e Dias

    Sono arrivate come una fitta pioggia le decisioni del giudice sportivo in merito agli episodi di ieri, verificatisi al termine di Udinese-Lazio allo stadio Friuli, dopo il “fischio non fischio” dell’arbitro Bergonzi: mano pesante della giustizia sportiva, nella persona di Giampaolo Tosel, che costerà moltissimo alla formazione biancoceleste soprattutto in vista dell’accesissimo finale di stagione per la conquista del terzo posto valido per la qualificazione in Champions League.

    Il portiere Federico Marchetti, colpevole di aver spintonato nella foga delle proteste il direttore di gara, ha ricevuto quattro turni di squalifica e tornerà disponibile alla seconda giornata del prossimo campionato: il suo atteggiamento, inoltre, potrebbe avere ripercussioni anche sulle chance di ottenere una convocazione ai prossimi Europei da parte di Cesare Prandelli che, in applicazione del “codice etico” di certo non può aver gradito la reazione del portiere. Tre giornate, invece, ad Andrè Dias, colpevole di aver “assunto un atteggiamento aggressivo e gravemente intimidatorio nei confronti del quarto ufficiale”, e che termina, così, il suo campionato e rientrerà nella prima giornata della prossima stagione. Inoltre, gli episodi di ieri ed i connessi atteggiamenti a dir poco sopra le righe dei dirigenti laziali, ed in particolar modo di Igli Tare sceso dalla tribuna appositamente per protestare contro Bergonzi, sono costati, anche un’ammenda pecuniaria di ben 20 mila euro al club biancoceleste che ora dovrà fronteggiare una gravissima emergenza per le prossime tre giornate di campionato.

    Federico Marchetti | © Enrico Locci/Getty Images

    Fuori gli infortunati Klose, Brocchi, Stankevicius e Hernanes, fuori il terzino Dias ed il portiere titolare Marchetti, il tecnico Edi Reja dovrà lavorare di fantasia per riuscire a schierare una formazione competitiva già nel prossimo impegno di mercoledì contro il Siena: contro i toscani sarà una vera e propria prova d’appello per la Lazio, reduce da sei sconfitte nelle ultime nove partite disputate, che determinerà definitivamente le ambizioni europee dei capitolini, anche alla luce della feroce concorrenza di Udinese, Inter e Napoli, tutte a quota 55 punti in classifica, al pari della stessa Lazio.

    La strada, dunque, si preannuncia irta d’ostacoli e tremendamente difficile da percorrere, a meno che non giunga un improvviso cambio di rotta, nelle gambe e, soprattutto, nella testa degli uomini di Reja. Il nervosismo e le reazioni esagitate di ieri, infatti, riflettono una condizione psicologica tutt’altro che serena che si rivela assolutamente inadatta e inopportuna nel caso di professionisti di serie A: i nervi non saldi e la rissa scatenatasi, infatti, non può essere giustificata dalle valutazioni – giuste o sbagliate che siano – del direttore di gara, ancor di più considerando che la partita era praticamente conclusa. In tal senso, in favore dell’operato di Bergonzi, si è espresso oggi anche il presidente dell’Aia Nicchi, che condanna le reazioni violente dei calciatori, sottolineando come la condotta di Bergonzi sia stata corretta poichè, a livello regolamentare, ha fatto ciò che doveva, valutando che il triplice fischio proveniente dagli spalti “non ha inficiato” e ha fatto capire “con gesti inequivocabili” di continuare il gioco, al punto che uno solo si è fermato ma cinque calciatori hanno proseguito l’azione. Assoluzione piena, dunque, per il direttore di gara.

  • I tre fischi di Udinese – Lazio, ecco perchè protestano le aquile

    I tre fischi di Udinese – Lazio, ecco perchè protestano le aquile

    I minuti finali di Udinese Lazio rimarranno alla storia per la concitazione, la confusione ed il parapiglia che ha coinvolto i protagonisti in campo, dopo il secondo gol dell’Udinese, segnato da Pereyra a porta sguarnita. Un episodio che, scene deplorevoli a parte, necessita di un maggiore approfondimento, perlomeno nelle “cause” che lo hanno scatenato. Al Friuli di Udine – sul risultato di 1 a 0 per i padroni di casa (gol di Di Natale, ndr) – il tempo di gioco non era ancora scaduto, ma improvvisamente si avverte distintamente un triplice fischio, proveniente dagli spalti, simile a quello che da lì a poco il signor Bergonzi avrebbe effettuato. Ciò induce molti calciatori a fermarsi, ritenendo che la gara fosse terminata, così come ha fatto lo stesso portiere laziale Federico Marchetti, avvicinandosi al centrocampo, sconfortato per la sconfitta: molti si sono fermati, ma non tutti. Non Pereyra, l’autore del gol Udinese, non il direttore di gara che fa segno di proseguire, non il guardalinee che continua a seguire l’azione: così, dopo la rete messa a segno dai friulani e poi convalidata, accade di tutto.

    La spinta di Marchetti all’indirizzo di Bergonzi, le proteste veementi di Dias e Scaloni, oltre che le urla dell’addetto stampa della Lazio e lo scontro fra Igli Tare ed un dirigente dell’Udinese non sembravano, però, esser giustificate dal rapporto causa-effetto: in molti, infatti, si sono chiesti il perchè di proteste tanto veementi in una partita che la Lazio – con o senza il triplice fischio fantasma – avrebbe perso comunque, lasciando strada ad una diretta concorrente per il terzo posto. Le motivazioni, in realtà, ci sono anche se reazioni tanto accese non sono giustificabili in alcun modo, anche perchè – razionalmente – porteranno soltanto conseguenze negative al club biancoceleste, considerando che il giudice sportivo provvederà a comminare lunghe squalifiche ai protagonisti di tali episodi.

    Antonio Di Natale| © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Premesse a parte, ecco quali potrebbero essere le ragioni strettamente calcistiche che hanno generato tante recriminazioni in campo. In primis, la differenza reti che, se il campionato dovesse terminare con classifica avulsa, risulterebbe essere decisiva nell’assegnazione del terzo posto valido per l’accesso in Champions League. In secondo luogo, la violazione del regolamento della Figc che, all‘articolo 5 delle Regole del Giuoco Calcio prevede che, qualora “uno spettatore emette un fischio e l’arbitro considera che tale fischio abbia interferito col gioco, l’arbitro interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto, a meno che il gioco sia stato interrotto all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro effettuerà la propria rimessa sulla linea dell’area di porta parallela alla linea di porta, nel punto più vicino a quello in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto“.

    I biancocelesti, dunque, invocavano proprio l’applicazione di tale regola e, dunque, che il gioco venisse fermato e si ripartisse con lo scodellamento del pallone, considerando anche che il tempo di gioco era in via di esaurimento. L’aspetto più clamoroso è proprio questo, considerando l’errore tecnico del direttore di gara: il regolamento in questione potrebbe concedergli un “appiglio”, in virtù del fatto che il signor Bergonzi potrebbe sostenere di aver valutato che il triplice fischio “non abbia interferito con il gioco”, ma – attenendosi anche solo alle immagini del campo – sarebbe inverosimile sostenerlo.

    Video scontri Udinese-Lazio

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  • Lazio – Lecce, Hernanes dal 1′ Dias va in panchina

    Lazio – Lecce, Hernanes dal 1′ Dias va in panchina

    Lazio Lecce, in programma domani pomeriggio all’Olimpico, sarà una gara decisiva, soprattutto per i padroni di casa biancocelesti, impegnati nella dura lotta alla conquista di un posto in Champions league per la prossima stagione. In questi termini si è espresso il tecnico laziale Edi Reja, nella conferenza stampa di presentazione del match, definendo la partita “decisiva per cullare il sogno terzo posto, che non possiamo assolutamente fallire”.

    In tal senso, il tecnico non vuole che si verifichino rilassamenti nella testa dei suoi giocatori e, pertanto, ritiene fondamentale motivarli, considerando che “la gara con il Lecce vale tre punti così come quelle con Milan e Juventus”, ancor di più in virtù delle caratteristiche tecniche dei salentini, in un buon momento di forma, capaci di chiudersi bene e ripartire in contropiede con i suoi temibili attaccanti, Muriel, Cuadrado e Di Michele.

    Dal canto suo, poi, Reja dovrà fare ancora a meno di uomini importanti, come Lulic e Klose, ma anche della pedina maggiormente decisiva nelle ultime uscite, ossia Mauri, spesso decisivo anche in zona gol, che sconterà un turno di squalifica. In tal senso, Reja recrimina contro la sfortuna della stagione, in cui la rosa è stata particolarmente flaggellata da infortuni ed acciacchi, pur non volendo cercare alibi, anche in virtù del fatto che “nelle difficoltà abbiamo sempre trovato gli stimoli per reagire con forza”.

    Edy Reja © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto concerne le probabili formazioni che scenderanno in campo, la Lazio scenderà in campo con modulo 4-4-1-1 con le squalifiche di Mauri, e l’assenza di Brocchi per infortunio, colpito da un guaio muscolare che lo terrà fermo per tre mesi, ossia fino al termine della stagione. In campo, dunque, ci saranno Marchetti in porta, Scaloni, Diakitè, Biava, Garrido in difesa, Ledesma, Matuzalem, Gonzales, Hernanes (che torna dal primo minuto, ndr), Candreva a centrocampo, ed in attacco il solo Tommaso Rocchi.

    Nel Lecce, invece, Cosmi sceglierà un modulo 3-5-2 con la formazione tipo, considerando che gli uomini di Cosmi, saranno praticamente tutti arruolabili. In porta vi sarà, dunque, Benassi, la linea a tre sarà composta da Oddo, Miglionico, Tomovic; a centrocampo vi saranno Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; in attacco la coppia gol Muriel-Di Michele.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO LECCE

    Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Scaloni, Diakité, Biava, Garrido; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Candreva; Rocchi
    A disp.: Bizzarri, Zauri, Dias, Zampa, Cana, Alfaro, Rozzi.
    Allenatore: Reja

    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; Muriel, Di Michele
    A disp.: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Giandonato, Obodo, Bojinov, Corvia.
    Allenatore: Cosmi

  • Genoa Lazio, le probabili formazioni. Klose ed Hernanes in campo

    Genoa Lazio, le probabili formazioni. Klose ed Hernanes in campo

    Genoa Lazio aprirà, nell’anticipo delle 12:30, la 22esima giornata di Serie A che sembra fare un passo indietro nel tempo quando tutte le partite si giocavano nello stesso orario e si ascoltava l’amata radio. Mettendo da parte la parentesi nostalgica andiamo a scoprire un po’ le carte dei due allenatori con la compagine di Edy Reja che si presenterà a Genova sicuramente non al meglio, l’impegno infrasettimanale con il Milan ha fatto spendere energie preziose ai biancocelesti che per giunta non hanno potuto disputare nemmeno un allenamento viste le condizioni meteo proibitive che hanno colpito la capitale.

    Dopo aver invocato invano il rinvio del match e con mille peripezie, la Lazio è comunque riuscita a raggiungere il capoluogo ligure nel pomeriggio di ieri ed ha potuto effettuare una piccola seduta di allenamento. Hernanes e Klose sono acciaccati ma i due uomini simbolo della squadra biancoceleste scenderanno comunque in campo mentre devono dare forfait Radu e Dias che verranno sostituiti da Garrido il primo e ed uno fra Stankevicius e Diakitè il secondo.

    Marino sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio nel suo Genoa che viene dalla convincente vittoria di Marassi contro il Napoli, anche se i due gol subiti nel finale possono essere un campanello d’allarme. La formazione rossoblu è sempre un rebus, soprattutto in mezzo: in più si aggiungono le indisponibilità (non ancora certe al 100%) di Veloso e Marco Rossi, davvero pesanti; l’ex tecnico dell’Udinese sceglie allora un 4-4-2 in cui in mezzo agiranno Biondini in qualità di regista e Kucka a proteggerlo; Jankovic parte dalla destra con Sculli a sinistra, uno schema decisamente offensivo. Davanti vanno ovviamente Palacio e Gilardino (che ha trovato domenica scorsa il primo gol in rossoblu), mentre in difesa dovrebbe farcela Moretti come terzino sinistro; Granqvist-Kaladze coppia centrale, a destra come al solito Mesto. Panchina quindi per il nuovo acquisto Belluschi.

    Genoa Lazio le formazioni

    GENOA (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Jankovic, Kucka, Biondini, Sculli; Palacio, Gilardino. All. Marino

    A disp: Lupatelli, Carvalho, Sampirisi, Birsa, Belluschi, Constant, Jorquera

    Indisponibili: Bovo, Antonelli, M. Rossi, Veloso

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Biava, Stankevicius, Garrido; Matuzalem, C. Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Lulic; Klose. All. Reja

    A disp: Bizzarri, Diakité, Zauri, Scaloni, Candreva, Rozzi, Rocchi

    Indisponibili: Brocchi, Mauri, Kozak, Cana, Alfaro, Dias, Radu
    Arbitro: Tagliavento

  • Prova tv per Dias, 3 giornate di squalifica per pugno a Van Bommel

    Prova tv per Dias, 3 giornate di squalifica per pugno a Van Bommel

    Come preventivabile all’inizio, è scattata la prova televisiva per il difensore della Lazio Dias, dopo il pugno rifilato all’olandese Van Bommel durante la partita di Coppa Italia di ieri sera contro il Milan, che ha sancito l’eliminazione dei biancocelesti dalla competizione. Il giudice ha deciso per 3 giornate di squalifica, che dovranno essere scontate dal calciatore nelle prossime gare che vedranno la Lazio impegnata nel torneo della Coppa nazionale.

    Dias paga lo sconsiderato gesto di cui si è reso protagonista al 63′ minuto dell’incontro, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo in favore dei padroni di casa, il difensore della Lazio ha colpito volontariamente il centrocampista del Milan Van Bommel. L’olandese è finito immediatamente a terra. L’arbitro ha lasciato correre e l’azione è proseguita, non avendo visto l’attimo in cui il brasiliano ha dato il pugno all’avversario. Ciò ha fatto sì che scattasse la prova televisiva, che ha punito il calciatore con 3 giornate di stop.

    andrè dias

    Oltre a Dias sono stati puniti anche l’argentino della Roma Erik Lamela dopo l’espulsione rimediata nel match contro la Juventus a Torino, e Paolo Grossi del Siena. Entrambi i calciatori sono stati fermati per due partite. Pesante squalifica anche per Nocerino, fermato per una gara dopo aver raggiunto il limite di ammonizioni avendo rimediato un cartellino giallo nella sfida di ieri sera a San Siro. Il rossonero dovrà rinunciare all’andata delle semifinali di Coppa Italia che vedrà il Diavolo di fronte i bianconeri di Antonio Conte, in quello che si preannuncia come una finale anticipata.

    Per il Siena è stato squalificato anche Francesco Parravicini, che come Nocerino dovrà osservare un turno di stop. Pesante sanzione per Claudio Ranieri dopo la sconfitta dell’Inter contro il Napoli al San Paolo. Il tecnico nerazzurro è stato fermato per una partita, essendosi rivolto con una espressione ingiuriosa nei confronti dell’arbitro al termine della sfida valevole per i quarti di finale persa 2-0. Infine la Juventus sarà costretta a pagare un’ammenda di 10 mila euro.

    Video Youtube Dias pugno a Van Bommel
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  • La Lazio non si ferma più. Dias abbatte il Palermo

    La Lazio non si ferma più. Dias abbatte il Palermo

    La capolista della Serie A non perde un colpo e nell’anticipo domenicale della nona giornata vince anche a Palermo trovando così la quinta vittoria consecutiva in campionato. Gol partita segnato da un monumentale Dias al 27′ del primo tempo, poi nel finale Muslera salva il risultato nel momento di maggior pressione rosanero.

    La squadra di Reja non scherza e si presenterà dopo tanti anni da prima in classifica al cospetto della Roma nel derby della capitale di domenica prossima. La Lazio fa, come al solito, la loro partita d’attesa per poi mordere come un cobra al momento opprtuno: intorno alla mezz’ora la rete bellssima di Dias in girata su assist di Ledesma.
    Il Palermo soffre la giornata no di Pastore e di Ilicic, lasciato negli spogliatoi da Delio Rossi a fine primo tempo che preferisce giocarsi la carta Hernandez. Ma l’uruguagio sfortunatamente si infortuna pochi minuti dopo ed è costretto a lasciare il posto a Maccarone. Muslera oggi è in serata di grazia e respinge tutte le conclusioni rosanero:
    salva su Nocerino e sulla ribattuta Pastore ha la palla giusta per il pari ma la calcia direttamente addosso a Radu.
    E quando la Lazio resta in dieci per l’espulsione di Biava, il Palermo crede nel pari e aumenta i ritmi di gioco ma il forcing finale della squadra di Delio Rossi non porta i frutti sperati: il portierino biancoceleste si supera prima su un colpo di testa di Pinilla e poi su una conclusione pericolosa di Cassani.

    La Lazio espugna il Barbera mantenendo i 4 punti di vantaggio sull’Inter e andrà ad affrontare così un derby che vale una stagione e forse anche qualcosina di più guardando dall’alto verso il basso i cugini giallorossi che nonostante la vittoria accusano qualche problema di spogliatoio che deriva anche dal nervosismo di Totti che non sarà presente alla stracittadina perchè espulso ieri.

    Il tabellino
    PALERMO – LAZIO 0-1
    27′ Dias
    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore, Ilicic (46′ Hernandez, 57′ Maccarone); Pinilla.
    Panchina: Benussi, Goian, Darmian, Kasami, Garcia.
    Allenatore: Rossi
    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma; Mauri (92′ Scaloni), Hernanes (78′ Stendardo), Zarate (83′ Gonzalez); Floccari.
    Panchina: Berni, Garrido, Kozak, Rocchi.
    Allenatore: Reja
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Munoz (P), Balzaretti (P), Dias (L), Lichtsteiner (L)
    Espulsi: Biava (L)

  • Rimonta Lazio, allontanato l’incubo retrocessione. Bologna ko 3-2

    Seconda vittoria consecutiva in trasferta per i biancocelesti che rimontano il Bologna nel secondo tempo dopo aver chiuso la prima frazione in svantaggio per 2-1.

    Partenza al fulmicotone per la compagine rossoblù che grazie a Guana riesce a portarsi in vantaggio al 12’ dopo un errore di disimpegno di Biava. Passano 5 minuti e su calcio d’ angolo Portanova raddoppia con un imperioso colpo di testa. La Lazio non sembra reagire subito ma riesce, ad un minuto dalla fine della prima frazione, ad accorciare le distanze con Mauri.
    Secondo tempo che si apre con la mossa giusta da parte di Reja che inserisce Rocchi al posto di Biava consentendo di avere un ottimo punto di riferimento in attacco. Pareggio raggiunto con Dias dopo un’ azione rocambolesca in area rossoblù al 53′ e rimonta completata cinque minuti dopo con il gol proprio di Tommaso Rocchi.

    Il Bologna sprofonda, quinta sconfitta consecutiva per la compagine di Colomba, con l’Atalanta, terz’ultima, che è distante quattro punti ma con lo scontro diretto da giocarsi in casa dei bergamaschi. La Lazio, invece, riacquista fiducia nei propri mezzi, importantissima per il derby previsto nella prossima giornata.

    BOLOGNA-LAZIO 2-3 (Primo tempo: 2-1)

    MARCATORI: Guana (B) al 12′ pt, Portanova (B) al 16′ pt, Mauri (L) al 44’pt, Dias (L) al 18′ st, Rocchi (L) al 23’st

    BOLOGNA (4-4-2): Viviano; Raggi, Portanova, Santos, Lanna; Buscé, Guana (dal 26’st Casarini), Mudingayi, Modesto (dal 29’st Gimenez) 6; Adailton, Di Vaio (dal 37’st Succi). (A disp.: Colombo, Zenoni, Bassoli, Mutarelli). All.: Colomba.

    LAZIO (3-4-2-1): Muslera; Dias, Stendardo, Radu; Biava (dal 38’pt Rocchi; dal 43’st Firmani), Brocchi, Ledesma, Kolarov; Zarate, Mauri; Floccari (dal 33’st Cruz). (A disp.: Berni, Diakite, Baronio, Del Nero). All.: Reja.

    ARBITRO: Rosetti di Torino

    NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 28mila circa. Ammoniti: Zarate (L), Dias (L), Firmani (L, dalla panchina), Kolarov (L).

  • Calciomercato: dal Brasile Andrè Dias alla Fiorentina, una mossa di Corvino?

    Calciomercato: dal Brasile Andrè Dias alla Fiorentina, una mossa di Corvino?

    Pantaleo Corvino
    La Fiorentina è alla ricerca di un difensore per il mercato invernale, Prandelli e Corvino ritengono infatti il pacchetto arretrato quello che ha bisogno di un intervento di spessore e da molti mesi ormai l’abile ds ha individuato nel giovane difensore del Boca Juniors Ezequiel Munoz ma trattare con il club argentino è davvero un impresa ardua.

    Oggi a sorpresa dal Brasile giungono voci di un imminente accordo tra la società della famiglia Della Valle e il San Paolo per il difensore Andrè Dias, è lo stesso giocatore a confermare la trattativa dal sito Globoesporte “Credo che questo trasferimento sia un premio per quello che ho fatto. Disputare la Champions è uno di quei sogni che devo ancora realizzare” negli ambienti viola però la notizia non trova conferme ed è lo stesso procuratore Rinaldi a smentire l’interesse della Fiorentina, ma potrebbe esser un escamotage del solito Corvino per far abbassare le pretese al Boca per Munoz?