Tag: andre agassi

  • Australian Open, terzo sigillo di fila per Novak Djokovic

    Australian Open, terzo sigillo di fila per Novak Djokovic

    Il numero uno del Mondo Novak Djokovic conquista per la quarta volta e terza consecutiva in carriera gli Australian Open, primo slam stagionale, superando in quattro set lo scozzese Andy Murray con il punteggio di 6-7 7-6 6-3 6-2. Dimostrazione di forza assoluta del serbo che schianta alla distanza Murray che perde la sua terza finale consecutiva a Melbourne e sempre da Djokovic. Veramente una bestia nera il serbo per lo scozzese in terra australiana ma siamo assolutamente sicuri che non sarà sicuramente l’ultima finale di uno slam giocata contro dai due giocatori. Infatti la carta d’identità di mister Roger Federer ed il ginocchio sempre traballante di Rafa Nadal, fanno pensare che i due gemelli del tennis mondiale saranno i protagonisti assoluti per il futuro creando una nuova ed avvincente rivalità sportiva ricca di suspence e spettacolo.

    Il serbo Novak Djokovic ©GREG WOOD/AFP/Getty Images
    Il serbo Novak Djokovic ©GREG WOOD/AFP/Getty Images

    I primi due set della finale sono assolutamente all’insegna dell’equilibrio con i due giocatori a tenere saldamente i propri turni di battuta venendo decisi ai tie break dove nel primo set a spuntarla è Murray mentre nel secondo è il numero uno del Mondo a rimettere la situazione in parità grazie a due splendidi rovesci in lungo linea che spaccano in due il tie break. L’equilibrio fra i due giocatori dura sino all’ottavo game del terzo set con Murray a cedere il servizio dopo un game in cui perde uno scambio lunghissimo (36 colpi) e subisce due rovesci da Djokovic con il serbo a chiudere nel game successivo con il punteggio di 6-3. Stranamente il break subito dallo scozzese e la sconfitta del terzo set hanno un effetto devastante nella medaglia d’oro olimpica e vincitore dell’ultimo Us Open che praticamente alza bandiera bianca nel quarto set vinto dal serbo per 6-2.

    Con questa vittoria Novak Djokovic conquista la sua sesta prova di un grande slam e diventa il primo giocatore dell’era Open a vincere per tre volte consecutive lo slam Australiano superando nell’albo d’oro Roger Federer ed Andrè Agassi con quest’ultimo che ha dichiarato, di considerare il serbo il giocatore più forte di tutti i tempi.

  • Tennis, Agassi: “le mie vittorie, una condanna grazie a Papà”

    Tennis, Agassi: “le mie vittorie, una condanna grazie a Papà”

    È uscita in Italia la tanto attesa biografia del campione americano intitolata “Open”, in cui il grande Andree racconta la sua vita fuori e dentro il suo tanto amato e forse anche odiato tennis.

    Questi alcuni passaggi del libro: Il mio odio per il tennis si concentra sul drago, una macchina lanciapalle modificata dal mio vulcanico papà. Nero come la pece, montato su grosse ruote di gomma e con la parola prince dipinta in bianche lettere maiuscole lungo la base, il drago assomiglia a una qualunque macchina lanciapalle di un qualsivoglia circolo sportivo americano. In realtà, però, è una creatura vivente uscita da uno dei miei fumetti. Il drago respira, ha un cervello, una volontà, un cuore nero – e una voce terrificante. Risucchiando un’altra palla nel proprio ventre, il drago emette una serie di rumori disgustosi. (…) Quando il drago punta dritto su di me e spara una palla a 180 chilometri all’ora, emette un ruggito da belva assetata di sangue che mi fa sobbalzare ogni volta. Mio padre lo ha reso spaventoso di proposito. (…)

    Sono l’ultima speranza del clan Agassi. A volte apprezzo le sue attenzioni, ma altre volte vorrei essere invisibile, perché papà può fare paura. Fa delle cose… Per esempio, spesso s’infila pollice e indice su per il naso e poi, irrigidendosi per il dolore che gli fa lacrimare gli occhi, si strappa un bel ciuffo di peli neri. È così che si prende cura del proprio aspetto. Con lo stesso spirito si rade senza schiuma da barba né crema. Semplicemente si passa a secco un rasoio usa e getta sulle guance e sulla mascella, poi lascia che il sangue gli scorra sul viso finché non si asciuga. (…) Tiene un manico d’ascia nella sua auto. Non esce mai di casa senza una manciata di sale e pepe in ciascuna tasca, nel caso si trovi ad azzuffarsi per strada e debba accecare qualcuno. (…) Sono in macchina con papà un giorno, diretti al Cambridge, e lui inizia a litigare con un altro automobilista. Ferma l’auto, scende e ordina all’uomo di fare altrettanto. Poiché mio padre sta brandendo il suo manico d’ascia, quello si rifiuta. Papà allora gli colpisce con il manico i fari anteriori e posteriori, mandandoli in frantumi. Un’altra volta mio padre allunga un braccio e punta la pistola contro un altro automobilista, tenendola all’altezza del mio naso. Io fisso dritto davanti a me, immobile. Non so cosa abbia fatto di male quell’altro, so solo che è l’equivalente automobilistico di tirare in rete. Avverto la tensione del dito di mio padre sul grilletto. Poi l’altro sgomma via, seguito da un suono che sento di rado: la risata di mio padre. Sta ridendo a crepapelle. Mi dico che ricorderò questo momento – papà che ride, tenendomi una pistola sotto il naso – campassi cent’anni. (…) L’ultimo posto dove vorrei essere, a parte un campo da tennis, è in auto con mio padre.

    Molto sorprendenti ed a tratti anche scioccanti questi passaggi della vita sportiva di un campione che ha regalato emozioni fortissime negli anni novanta grazie alla sua eterna rivalità con l’ amico Pete Sampras e che ha conosciuto, forse un po’ tardi, il suo amore Steffi Graf che gli avrebbe permesso di vincere sicuramente molto di più grazie ad una serenità maggiore che il “Kid” di Las Vegas ha raggiunto solo a fine carriera.

  • Tennis: Federer o Nadal, chi è il più grande?

    Tennis: Federer o Nadal, chi è il più grande?

    Come ogni dualismo che si rispetti, gli appassionati di tennis sono divisi da un po’ di tempo sull’ individuazione di chi sia il migliore tra Rafael Nadal e Roger Federer. Come da tradizione, ogni arco temporale ha i suoi dominatori, Mcenroe/Borg, Sampras/Agassi e le immancabili dispute su chi sia il più forte. Adesso è il turno dello spagnolo di Manacord e dello svizzero di Basilea.

    Ovviamente l’ individuazione non può essere fatta in base al numero degli slam vinti, Federer comanda tutti con i suoi 16 slam, mentre Nadal, con la vittoria dell’ ultimo U.S. Open è salito a quota nove anche se il maiorchino ha davanti ancora molti anni.

    Sicuramente il puro talento è prerogativa dello svizzero, unico in eleganza e completezza di colpi, il servizio è praticamente perfetto mix di potenza e precisione allo stato puro mentre, se proprio si dovesse individuare un difetto, quello è sicuramente la tenuta mentale, con lo svizzero che , ultimamente si lascia andare troppo spesso a pericolosi e continui alti e bassi di concentrazione nel corso della stessa partita; dal canto suo, lo spagnolo si fa preferire  nell’impostazione del gioco, frutto dell’unicità a giocare con la mano sinistra e dal punto di vista caratteriale, infatti pochi al suo posto avrebbero cercato con tanto insistenza la vetta mondiale contro un avversario praticamente senza punti deboli come Federer e con il rischio di consumarsi dal punto di vista fisico primo del tempo naturale, situazione che lo spagnolo ha rischiato con l’ infortunio al ginocchio di tempo fa, ed anche quindi, se proprio di un difetto dovremmo parlare allora, rispetto allo svizzero vi è qualche punta di talento e di eleganza in meno.

    Adesso, con Nadal tornato a pieno regime dal punto di vista fisico, la partita è di nuovo aperta a patto che Federer riesca a trovare gli stimoli necessari per mantenere viva questa rivalità che sicuramente verrà ricordata per molto  tempo e che dividerà, come sempre, tutti gli appassionati di questo fantastico e crudele sport.

    Federer vs Nadal: chi è il più grande?

    • Roger Federer (76%, 267 Voti)
    • Rafa Nadal (24%, 85 Voti)

    Totale Votanti: 352

  • Nadal ritorna re a Wimbledon, sconfitto Berdych.

    Rafael Nadal vince per la seconda volta il torneo di Wimbledon con una finale a senso unico vinta su Tomas Berdych per 6-3 7-6 6-4. Il numero 1 del mondo ha giocato un match praticamente perfetto, mentre il ceco è stato leggermente meno preciso e potente dei giorni scorsi. Ma ci sarebbe voluto ben altro per resistere alla furia di Nadal o tentare quanto meno di capovolgere la situazione in campo.

    Il match inizia con i servizi che la fanno da padrone con il primo momento delicato che arriva settimo game quando Nadal mette a segno un passante strepitoso procurandosi tre palle break consecutive. La prima è salvata da uno scambio dal fondo, la seconda premia Nadal che non contento strappa ancora una volta il servizio al ceco chiudendo il set per 6-3 in appena 26 minuti. Il secondo set viaggia all’insegna dell’equilibrio fino al tie break dove Nadal si dimostra giocatore di altra categoria, alzando il ritmo strappando la battuta a zero a Berdych con quattro scambi prolungati. E il terzo set ha la stessa inerzia dei precedenti: Nadal salva una quarta palla break nel terzo gioco e poi va liscio fino alla vittoria che arriva al decimo game quando chiude al primo match point gettandosi sulla sacra erba di Wimbledon dopo 2 ore e 13 minuti di gara.

    Per Nadal si tratta del secondo successo a Wimbledon, dell’ottavo in carriera in uno slam. Nadal ha raggiunto autentici mostri sacri come Fred Perry, Ken Rosewall, Jimmy Connors, Ivan Lendl e Andre Agassi. Davanti a lui soltanto sei giocatori (Federer, Sampras, Emerson, Laver, Borg e Tilden). Impressiona il fatto che tra tutti i campioni dell’era Open ad aver giocato almeno 10 finali dello slam, Rafa è quello che ha la percentuale di vittorie più alta. Nadal ha vinto 8 finali su 10 (ha perso con Federer qui nel 2006 e 2007) per un fantastico 80%. Dietro ci sono Sampras con il 77,7% (14 su 18) e Federer con il 72,7% (16 su 22). Borg, che è il quarto, ha chiuso la carriera con 11 vittorie in 16 finali (68,7%).

  • Internazionali d’Italia: Nadal re di Roma, battuto in finale Ferrer

    Internazionali d’Italia: Nadal re di Roma, battuto in finale Ferrer

    Roma incorona Rafael Nadal che per la quinta volta nelle sua carriera vince gli Internazionali d’Italia sulla terra rossa del Foro Italico. Davanti a circa 10 mila spettatori il numero 3 del ranking mondiale fa fuori in 2 set nel derby tutto spagnolo (prima volta al Master di Roma) il connazionale David Ferrer battendolo in 1 ora e 44 minuti (7-5; 6-2). La gara, cominciata nel pomeriggio e terminata in serata, è stata condizionata dalla pioggia che ha costretto ad interromperla in due occasioni: la prima durante il primo set con il risultato di parità assoluta (4-4 con Ferrer al servizio sul 40-15), poi nel secondo con Nadal avanti 2-1.

    Il primo set è giocato alla pari: sul 2-2 Rafa si procura le prime palle break del match che non riesce a sfruttare causa un Ferrer deciso e concentrato che porta il mancino di Maiorca fino al 4-4 quando poi il gioco viene interrotto per la prima volta. Alla ripresa si va sul 5-5 con Nadal che riesce a strappare il servizio a Ferrer chiudendo il set sul 7-5.

    Il secondo set vede il tennista di Valencia annullare due palle break a Nadal che si porta però sul 2-1; seconda interruzione e gioco che riprende alle 8:15. Sotto la luce artificiale dei riflettori Rafa si porta sul 5-2 approfittando di un doppio fallo dell’avversario. Ormai è cosa fatta, Ferrer si arrende e Nadal fa suo game, set, match e torneo.
    E’ la sua quinta affermazione a Roma, il trofeo numero 17 del Masters 1000 eguagliando Andre Agassi e superando il nemico per eccellenza Roger Federer fermo a 16.

    ALBO D’ORO

    5 NADAL
    3 MUSTER
    3 MULLIGAN
    3 DROBNY
    2 COURIER
    2 LENDL
    2 GOMEZ
    2 GERULAITIS
    2 BORG
    2 NASTASE
    2 PIETRANGELI
    1 DJOKOVIC
    1 MOYA
    1 MANTILLA
    1 AGASSI
    1 FERRERO
    1 NORMAN
    1 KUERTEN
    1 RIOS
    1 CORRETJA
    1 SAMPRAS
    1 SANCHEZ
    1 MANCINI
    1 NOAH
    1 CLERC
    1 VILAS
    1 NEWCOMBE
    1 OKKER
    1 ROCHE
    1 LUNDQUIST
    1 LAVER
    1 MACKAY
    1 AYALA
    1 ROSE
    1 HOAD
    1 GARDINI
    1 PATTY
    1 SEDGMAN
    1 HINES
    1 PALMIERI
    1 SARTORIO
    1 MERLIN
    1 HUGHES
    1 TILDEN
  • Agassi: confessioni shock. ” Ho fatto uso di droga durante la mia carriera”

    Agassi: confessioni shock. ” Ho fatto uso di droga durante la mia carriera”

    agassi ancreL’ex n.1 del mondo Andrè Agassi ha ammesso di aver fatto uso di droghe ma, nonostante la positività ad un controllo doping, ha evitato la squalifica dell’Atp grazie ad una bugia. La rivelazione – scrive oggi il Times – è contenuta nell’autobiografia del campione statunitense, vincitore di otto prove dello Slam, che ammette anche di aver segretamente sempre odiato di giocare a tennis e di aver vissuto nel terrore del suo padre violento.

    Agassi, oggi 39 anni, racconta di aver fatto uso di metanfetamina nel 1997 quando la sua carriera era in crisi così come il matrimonio con Brooke Shields. Convinto da un suo assistente, di nome Slim, lo statunitense descrive la sua esperienza lisergica come «la più vitale della sua vita»: un’euforia presto svanita, però, non appena è risultato positivi ad un controllo antidoping.

    «Il mio nome, la mia carriera, tutto era a rischio. Tutto quello che avevo ottenuto, per il quale avevo lavorato duramente – scrive Agassi -. Dopo qualche giorno ho scritto una lettera all’Atp. Ho raccontato quello che era accaduto, ma ho mentito sul fatto di aver assunto quella droga volontariamente. Ho giurato che si era trattato di un incidente. Mi sentivo ricoperto di vergogna. Ho promesso a me stesso che quella sarebbe stata l’ultima bugia».

    Di fronte alle parole pentite di Agassi l’Atp decise all’epoca di non procedere con la sospensione per tre mesi, prevista da regolamento per l’uso di droghe ricreative.

  • Roland Garros 2009: Federer è il nuovo re di Parigi

    Roland Garros 2009: Federer è il nuovo re di Parigi

    Roger Federer batte nella Finale del Roland Garros 2009 lo svedese Robin Soderling in 3 set (6-1, 7-6, 6-4) e conquista per la prima volta il titolo di re di Parigi dopo aver perso 3 finali in passato; lo svizzero entra così nella Roger Federerstoria diventando, insieme a Perry, Budge, Laver, Emerson e Agassi, il tennista che ha vinto almeno una volta tutti i tornei del Grande Slam. Inoltre eguaglia il record di Pete Sampras nella conquista di tornei del Grande Slam vinti (14).
    Non c’è stata mai partita con Federer che va subito sul 4-0 nel primo set chiudendolo poi 6-1; nel secondo Soderling da filo da torcere portando il numero 2 del ranking mondiale al tie-break perso per 7-6 e infine cede alla stanchezza nel terzo (6-4).
    E’ probabilmente la vittoria più bella della mia carriera – ha detto a fine partita – Gli spettatori sono stati incredibili, senza di loro sarebbe stato impossibile, non so come meritarmi tutto questo. Ora non ho più pressione, perché ora non avrò più il “dovere” di vincere a Parigi. Adesso è tempo solamente di fare festa. Avevo l’impressione fosse l’anno giusto per vincere questo torneo. Durante il match sono riuscito a fare dei bei punti, ma all’inizio del terzo set sono quasi crollato per il nervosismo“.

    Albo d’Oro