Tag: alvaro pereira

  • Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Un Inter al piccolo trotto ha la meglio 2-0 su un Pescara decisamente sotto tono ed irriconoscibile rispetto alla sorprendente vittoria sulla Fiorentina della settimana scorsa. Decidono le reti di Palacio nel primo tempo e di Fredy Guarin nella ripresa.

    Sorpresa nell’undici iniziale nerazzurro, davanti la coppia d’attacco è formata da Rodrigo Palacio ed Antonio Cassano con Diego Milito in panchina e a centrocampo c’e’ l’esordio del giovane Benassi con Cambiasso arretrato in difesa a causa dell’emergenza che ha colpito il reparto arretrato interista. Nel Pescara invece Bergodi non cambia nulla rispetto alla vittoria di Firenze affidandosi alla coppia d’attacco formata da Celik e Jonathas.

    La prima frazione di gioco è letteralmente dominata dalla formazione di Andrea Stramaccioni che non rischia mai nulla in difesa tenendo sempre il pallino del gioco in mano. Tuttavia Perin non deve compiere tante parate nei primi 45’ ma deve capitolare al minuto 31 grazie al bel movimento in area di Palacio che sfrutta un filtrante di Chivu ed un velo di Cassano realizzando il gol numero 11 in stagione. Il primo tempo si chiude praticamente qui con una sola squadra in campo e con il Pescara troppo rinunciatario ed irriconoscibile rispetto ad una settimana fa.

    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images
    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con un Pescara un po’ più voglioso alla ricerca del pareggio ma basta una discesa di Guarin supportata da un sontuoso dribbling di Palacio con l’argentino che serve allo stesso colombiano un assist al bacio per un comodo raddoppio nerazzurro. Il Pescara proprio non riesce ad impensierire Handanovic e da segnalare negli ultimi minuti c’e’ solamente un incomprensibile nervosismo di Cassano dopo la sostituzione con Tommaso Rocchi con il barese ad abbandonare il campo senza salutare Stramaccioni.

    Buona vittoria per l’Inter supportata dalle belle prestazioni del giovane Benassi e con riscatti sulle fasce di Jonathan ed Alvaro Pereira. Pescara rimandato alla prossima giornata e decisamente sempre più destinata ad una provabilissima retrocessione.

    Le Pagelle di Inter-Pescara 2-0

    INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Silvestre 6, Cambiasso 6,5, Chivu 6; Jonathan 6,5, Zanetti 6,5, Benassi 6,5, Pereira 6,5; Guarin 7,5 (33′ st Mudingayi 6); Palacio 7 (42′ st Milito s.v.), Cassano 6,5 (23′ st Rocchi 6). (Belec, Di Gennaro, Bianchetti, Mariga, Obi, Duncan, Coutinho, Livaja). All. Stramaccioni

    PESCARA (4-3-1-2): Perin 6; Balzano 6, Capuano 5,5, Terlizzi 5,5, Modesto 5; Nielsen 5 (19′ st Cascione 5,5), Colucci 5,5, Bjarnason 5,5; Weiss 5 (37′ st Caprari s.v.); Jonathas 4,5, Celik 5 (32′ st Abbruscato 5). (Pelizzoli, Falso, Zanon, Romagnoli, Bocchetti, Blasi, Vukusic). All. Bergodi.

     

  • Chievo-Inter 0-2, Pereira e Cassano espugnano il Bentegodi

    Chievo-Inter 0-2, Pereira e Cassano espugnano il Bentegodi

    L’Inter in formato trasferta è una macchina da guerra: 5 partite lontano da San Siro e altrettante vittorie. Insomma non cambia la musica nemmeno al Bentegodi, dove i nerazzurri battono il Chievo di Di Carlo con un 2 a 0 firmato Pereira e Cassano, che sinceramente è un po’ bugiardo. Diciamo sin da subito che stasera Stramaccioni non dovrà arrabbiarsi se qualcuno definirà la sua Inter provinciale, considerando come la sua squadra non abbia mostrato affatto un buon calcio, anzi. Squadra contratta e senza un’idea di gioco precisa. Diciamo però che l’Inter sottoporta è stata estremamente spietata. One shot one kill, ma visto che l’avversario non era dei più difficili, rimangono ancora molti dubbi sulle reali potenzialità di questa Inter formato ‘cantiere work in progress’.

    LA PARTITA

    Non ce la fa Christian Chivu che dopo un lungo provino nel pre partita alza bandiera bianca e lascia il posto all’argentino Samuel. Stramaccioni rispetta le aspettative utilizzando la difesa a 3 proprio con Samuel, Juan Jesus e Ranocchia. Davanti Milito unica punta supportato da Sneijder, e con Cassano in panchina. Di Carlo conferma tutti inserendo di Michele al posto di Therau.

    Alvaro Pereira © Dino Panato/Getty Images

    Chievo molto più pericoloso dell’Inter nei primi venti minuti di gioco, con entrambe le squadre fin troppo contratte, e con moltissimi errori in fase di impostazione: tradotto in parole povere un inizio di partita non di certo esaltante. Guai per i nerazzurri al 23′ dopo un contrasto di gioco Sneijder si tiene la coscia dolorante, ed è costretto a lasciare il campo, con Stramaccioni che si gioca subito la carta Cassano per sostituirlo. Nerazzurri al sonnifero per tutto il tempo, fino a due dal termine della prima frazione di gioco, con Nagatomo che dalla trequarti riesce a pescare in area (complice una deviazione), Alvaro Pereirae l’ultimo arrivato in casa Inter trova la rete dal vantaggio da due passi. Primo tempo che termina con l’Inter avanti 1 a 0 capitalizzando al massimo la prima e unica occasione utile.

    Nella ripresa si ripete il copione del primo tempo, con una buona dose di sbadigli e noia per gli spettatori. Le squadre non spingono molto e le uniche cose degne di nota sono, prima un buono spunto sulla fascia per Milito e poi un’ottima punizione di Marco Rigoni che costringe Handanovic a una splendida parata in tuffo per evitare il gol. Alla mezz’ora la partita si anima ed è ancora Antonio Cassano a mettere il sigillo sulla partita, anticipando Milito, e battendo in area di piatto Sorrentino con un destro rasoterra letale: Inter avanti 2 a 0. Brivido per Handanovic su una punizione calciata da Cruzado, con la palla che colpisce il palo facendo tirare un sospiro di sollievo a tutta la difesa nerazzurra. Nel finale spreca Gargano calciando praticamente centrale su Sorrentino, evitando sicuramente un passivo immeritato per il Chievo. Fischio finale e Inter che esce vittoriosa dopo un periodo decisamente buio.

    PAGELLE CHIEVO-INTER

    Handanovic 7 Buona la partita dello sloveno che si fa trovare sempre pronto. Bellissima la parata con cui sventa il gol capolavoro di Rigoni su punizione. Fortunato con il palo di Cruzado

    Pereira 6 Mette a segno la sua prima rete in nerazzurro e cresce giocando una partita di buona sostanza, sgaloppando sulla fascia e aiutando anche dietro quando serve.

    Cassano 7 Non doveva giocare, ma entra per sostituire Sneijder e aiuta molto la squadra a salire, servendo buone aperture per i compagni. Non bastasse mette a segno la sua terza rete in nerazzurro rapinando Milito

    Cruzado 6,5 Rimane il dubbio: ma Di Carlo perchè non l’ha fatto giocare da subito? Entra e spacca la difesa nerazzurra. Sfortunato quando inventa una punizione imprendibile e solo il palo gli nega il gol.

    M.Rigoni 6,5 Ingaggia una lotta personale con Handanovic, ma la perde, considerando come lo sloveno stasera è in serata e le prende tutte.

    Pellissier 5 Non è la sua serata migliore. Nei primi minuti di partita prova un pallonetto sbilenco per scavalcare Handanovic. Poi non davanti non si rende più pericoloso.

    CHIEVO: Sorrentino 5,5, Sardo 6, Dainelli 6, Cesar 6, Frey 5,5, Vacek 5,5 (dal 69’ Cruzado 6,5), L. Rigoni 6, Hatemaj 6, M. Rigoni 6,5 (dal 77’ Stoian sv), Pellissier 5, Di Michele 5 (dal 62’ Samassa 5,5).

    INTER:Handanovic 7, Ranocchia 6.5, Samuel 6, Juan Jesus 6, Nagatomo 6 (dal 68′ Gargano 6′), Cambiasso 6 (dall’84′ Mudingayi sv), Guarin 6, Pereira 6, Sneijder sv (dal 20′ Cassano 7), Milito 5,5.


    Video Gol e Highlights Chievo-Inter

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  • Calciomercato Inter, dopo Cassano assalto Pereira e Gargano

    Calciomercato Inter, dopo Cassano assalto Pereira e Gargano

    Nel momento in cui l’Inter sta di fatto definendo gli ultimi dettagli della trattativa più veloce dell’anno, con l’approdo di Cassano ad Appiano Gentile e i cari saluti all’esodato Pazzini in direzione Milan, il mercato in casa nerazzurra sembra essere in fermento. Stramaccioni era stato abbastanza chiaro sia dopo il ko interno contro l’Hadjuk che nell’ultima amichevole contro il Bizertin: prima del 26 agosto la squadra necessitava di alcuni ritocchi mirati per essere completata e al tempo stesso competitiva su tutti i fronti. Per questo motivo sul fronte terzino sinistro, l’affare Alvaro Pereira ha subito una netta accelerazione con una nuova offensiva di Branca, che ha portato l’offerta nerazzurra ad una cifra vicina ai 13 milioni di euro, limando ulteriormente la soglia dei 15 richiesti dal presidente del Porto Pinto Da Costa. Rimane apertissima inoltre anche la pista che porta a Walter Gargano, coprendo in questo senso quel vuoto che a centrocampo, in teoria sarebbe dovuto essere riempito da De Jong, o da Paulinho.

    Walter Gargano © Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    Incassato il conguaglio relativo allo scambio tra Cassano e Pazzini, per un totale di circa 7 milioni di euro, l’Inter dovrà chiudere velocemente l’affare con il Porto per portare in nerazzurro Pereira. Secondo il quotidiano portoghese O Jogo l’asticella dell’offerta sarebbe arrivata a 13, con il Porto che starebbe temporeggiando in attesa di scatenare un’asta tra Inter, Napoli e Chelsea che in realtà stenterebbe a decollare visto il vantaggio accumulato dall’Inter e la preferenza dello stesso calciatore per i colori nerazzurri. Un segnale a favore dell’Inter è stata anche la mancata convocazione di Pereira nella prima partita di campionato, a testimoniare come l’addio con il Porto sia ormai cosa fatta.

    A questo punto bloccato il terzino sinistro, e la seconda punta con Cassano, rimane vuoto il tassello del centrocampista, e quello del vice Milito. Per il primo il nome, in pole c’è Gargano, considerando come tutte le alternative siano sfumate prima di intavolare ogni trattativa. Paulinho dopo il rinnovo con il Corinthians sembra essere lontanissimo, e lo stesso Nigel De Jong più volte accostato ai colori nerazzurri, ha un problema di ingaggio fin troppo elevato per i parametri della nuova filosofia economica interista. A questo punto Gargano, considerando il cambio di modulo di Walter Mazzarri, con l’arretramento di Hamsik e l’inserimento in mediana di elementi come Beherami e Dzemaili, avrebbe le porte chiuse, trovando sempre meno spazio nel centrocampo azzurro. A questo punto l’Inter sta sfruttando il momento con Branca e Ausilio che hanno incontrato Boselli, l’agente del calciatore per definire il prima possibile il passaggio di Gargano in nerazzurro. Rimane da capire, considerando gli ottimi rapporti tra De Laurentiis e Moratti, quale sarà la formula per l’acquisto: prestito con diritto, ma non obbligo, di riscatto pare l’ipotesi più plausibile.

    Infine rimane da capire quale sarà l’ultimo colpo di questa campagna acquisti per incastrare il tassello finale del puzzle richiesto da Stramaccioni. La necessità di un vice Milito rimane sempre in evidenza, ma anche se pare tramontata la pista Quagliarella, è forse il caso di dare una vera e propria chance alle armi fatte in casa, con Longo e Livaja pronti a dire la loro.

  • Alvaro Pereira all’Inter, Moratti beffa l’amico De Laurentiis

    Alvaro Pereira all’Inter, Moratti beffa l’amico De Laurentiis

    Il calciomercato sta per entrare nella fase cruciale. Molte squadre sono alla ricerca del colpo last minute, tra queste c’è l’Inter di Massimo Moratti che si è inserita prepotentemente nella corsa ad Alvaro Pereira, terzino uruguaiano del Porto. Sulle tracce del 27enne terzino dei Dragoes, c’è da parecchio tempo anche il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che vuole regalare a Walter Mazzarri il quarto esterno in modo da completare il reparto. L’inserimento dell’Inter complica e non poco i piani dei partenopei, intenzionati a chiudere l’operazione con il Porto sulla base di un prestito oneroso (1,5 milioni) con diritto di riscatto fissato a 9,5 milioni. Stesso tipo di operazione che è pronta ad attuare l’Inter, che ha già un precedente simile con il Porto vedi Fredy Guarin. Il centrocampista colombiano arrivò a Milano lo scorso gennaio in prestito venendo poi riscattato 6 mesi dopo per circa 11 milioni di euro.

    Alvaro Pereira © MIGUEL RIOPA/AFP/GettyImages

    Proprio i buoni rapporti tra l’Inter e il Porto non fanno stare tranquilli a Napoli. Per di più venerdì è previsto a Milano l’arrivo di un emissario del Porto, che potrebbe portare alla definizione dell’affare con l’Inter. Il nazionale uruguaiano è valutato 12 milioni di euro e alla corte di Stramaccioni troverebbe non solo un vecchio compagno come Guarin ma anche un posto fisso da titolare, forte anche della sua duttilità tattica visto che può giocare sia come terzino sia come esterno di centrocampo. Ecco quindi che l’Inter vuole al più presto assicurarsi le prestazioni di Alvaro Pereira per poi concentrarsi sull’affare Ramirez, altro grande obiettivo dei nerazzurri in questa fase finale del calciomercato.

    L’arrivo di Alvaro Pereira all’Inter, porterebbe al dirottamento di Nagatomo come terzino destro, in sostituzione del possibile partente Maicon, sul quale vige sempre l’interesse del Real Madrid, pronto a strapparlo all’Inter negli ultimi giorni di mercato. Ecco le grandi manovre di fine estate in casa nerazzurra, con un occhio al bilancio e l’altro alle cessioni, con Pazzini e Julio Cesar prontissimi ai blocchi di partenza.

  • All’Uruguay basta Álvaro Pereira, l’Argentina ai quarti

    All’Uruguay basta Álvaro Pereira, l’Argentina ai quarti

    © Daniel Garcia/Getty Images
    Dopo due delundenti pareggi l’Uruguay di Tabarez doveva fare la voce grossa per riscattarsi e conquistare l’accesso ai quarti di finale senza ulteriori patemi. L’ex tecnico di Cagliari e Milan senza Cavani e Caceres è costretto a cambiare la sua Celeste sopratutto in difesa dove non ha a disposizione un difensore di ruolo per sostituire l’ex bianconero, il primo tempo di Forlan e compagni è comunque travolgente con il Messico costretto a far il ruolo di vittima sacrificale. A sbloccare la partita è proprio il sostituto di Caceres, Álvaro Pereira, bravo al 14′ a depositare in rete una corta respinta di Michel. Il gol galvanizza la Celeste che però paga l’imprecisione sotto porta di Forlan e Suarez, l’attaccante dell’Atletico è oltretutto sfortunato beccando il palo a botta sicura prima della fine del primo tempo. Nella ripresa però arriva la reazione del Messico che mette in seria difficoltà l’Uruguay e va vicino al gol più di una occasione. Ci riprova Forlan, SUarez dalla distanza e Lodeiro becca il palo con la complicità di un incerto Michel. Ad un quarto d’ora dalla fine Marquez Lugo mette in rete il pallone che varrebbe il pari gelando per qualche secondo i tifosi uruguaiani ma l’arbitro giustamente annulla per fuorigioco. L’Uruguay si classifica come seconda alle spalle del Cile e adesso dovrà vedersela contro i padroni di casa e favoriti della vigilia dell’Argentina. Speciale Coppa America 2011: risultati, classifiche, curiosità

  • Highlights Uruguay – Cile 1-1 video

    Highlights Uruguay – Cile 1-1 video

     

    © RODRIGO ARANGUA/AFP/Getty Images
    Finisce 1-1 il big match della fase a gironi della Coppa America tra Uruguay e Cile. Dopo un primo tempo con tante occasioni da rete ma conclusosi sullo 0-0, nella ripresa Alvaro Pereira sblocca subito il punteggio in favore della Celeste ma la Roja trova il pareggio pochi minuti più tardi con il gol di Alexis Sanchez che batte Muslera con un rasoterra sul secondo palo. L’attaccante dell’Udinese, in procinto di trasferirsi a Barcellona, vince il duello con il collega Edinson Cavani che è stato costretto ad uscire dal campo al 46′ per aver rimediato una distorsione al ginocchio che forse gli farà saltare l’ultima e decisiva gara per la qualificazione ai quarti di finale del Gruppo C contro il Messico. Gli highlights di Uruguay – Cile 1-1   [jwplayer config=”180s” mediaid=”86722″] SPECIALE COPPA AMERICA

  • Mondiali 2010: Vola l’Uruguay, 3-0 al Sudafrica firmato Forlan

    L’Uruguay, con una doppietta del suo bomber principe Diego Forlan, ed un gol nel recupero di Alvaro Pereira, stende i padroni di casa del Sudafrica per 3-0 nella seconda giornata del Gruppo A e si porta momentaneamente in testa al girone in attesa della sfida tra Francia e Messico di domani sera.
    A Pretoria serata fredda ma la “Celeste” non sembra risentire del clima allo stadio e disputa una gran bella partita fatta di concentrazione, agonismo, tecnica e furbizia, mettendo sotto gli spaesati sudafricani e dando l’impressione di essere molto più “squadra” rispetto agli avversari.
    La mossa vincente è stata sicuramente quella di proporre un attacco a 3 punte da parte di Tabarez, Commissario Tecnico uruguaiano, con Cavani e Suarez ad agire ai lati di Forlan. Mossa che ha messo in enorme difficoltà il Sudafrica che non è riuscito mai a proporsi in azioni veramente pericolose.

    Dopo una buona partenza dell’Uruguay fatta di tanto gioco e movimento con delle timide azioni di attacco degli avversari, la gara si sblocca al 24esimo con Diego Forlan: l’attaccante dell’Atletico Madrid calcia dai 30 metri, la palla tocca la schiena di Mokoena e va ad infilarsi sotto la traversa con una traiettoria beffarda e impossibile per Khune!
    I sudamericani non mollano la presa sulla partita e in pochi minuti creano 2 ghiotte palle gol, una con Suarez con un tiro insidioso che termina sull’esterno della rete e una con Cavani che tutto solo davanti alla porta avversaria non aggancia un passaggio del solito Forlan.
    Si va al riposo sull’1-0.

    Nel secondo tempo subito in apertura altra buona palla gol per la “Celeste”: Suarez mette dentro un pallone rasoterra in area, Cavani anticipa Mokoena ma indirizza male, la palla va a lato.
    Altra occasione per l’Uruguay al 55esimo: punizione calciata dalla trequarti da Forlan, Diego Lugano è completamente solo ma colpisce malissimo, permettendo a Khune di intervenire!
    Al 66esimo l’unica vera occasione per il Sudafrica: bel cross dalla destra di Gaxa sul quale arriva Mphela che tocca verso la porta ma Muslera è bravo a deviare in calcio d’angolo.
    Una decina di minuti dopo la svolta decisiva della partita: é il 77esimo e Suarez dopo una confusa azione in area si trova il pallone tra i piedi praticamente solo davanti all’estremo difensore avversario che lo mette a terra: rigore per l’Uruguay ed espulsione per Khune con gli africani che restano quindi in 10 uomini. Per far posto al portiere di riserva Josephs, Parreira toglie Pienaar, ma il nuovo entrato non può nulla sul tiro chirurgico del bomber sudamericano. Prima doppietta del Mondiale! Il 2-0 taglia le gambe definitivamente al Sudafrica che incapace di reagire si lascia andare ai contropiedi avversari e al 95esimo subisce anche il gol del 3-0 con Alvaro Pereira ottimamente servito da Suarez per un comodissimo appoggio in rete di testa.

    Finisce in trionfo per Tabarez ed i suoi giocatori, mentre la situazione per il Sudafrica si fa delicatissima e solo un miracolo potrà ormai portare gli organizzatori della Coppa del Mondo agli ottavi di finale.

    Sudafrica-Uruguay 0-3
    Sudafrica (4-4-1-1): Khune; Gaxa, Khumalo, Mokoena, Masilela; Modise, Letsholonyane (12’st Moriri), Dikgacoi, Tshabalala; Pienaar (34’st Josephs); Mphela. A disposizione: Walters, Ngcongca, Booth, Thwala, Sangweni, Sibaya, Davids, Khuboni, Parker, Nomvethe. Ct.: Parreira.
    Uruguay (4-3-1-2): Muslera; M.Pereira, Lugano, Godin, Fucile (A. Fernandez 25’st); Perez (Gargano 45’st), Arevalo, A.Pereira; Forlan; Cavani (B. Fernandez 44’st), Suarez. A disposizione: Castillo, Silva, Victorino, Scotti, Caceres, Gargano, Eguren, N.Gonzalez, B.Fernandez, Abreu, A.Fernandez, Lodeiro. Ct.: Tabarez.
    Arbitro: Busacca (SVI)
    Marcatori: 24′, 35’st rig. Forlan (U), 50′ A.Pereira (U)
    Ammoniti: Pienaar, Dikgacoi (S)
    Espulsi: 31’st Khune (S) per comportamento non regolamentare

    GUARDA LO SPECIALE SUDAFRICA 2010