Tag: allen iverson

  • NBA: Iverson saluta tutti e va in Turchia, al Besiktas

    NBA: Iverson saluta tutti e va in Turchia, al Besiktas

    Allen Iverson ha deciso che il suo futuro sarà in Turchia, precisamente nel club del Besiktas.

    L’ex talento NBA saluta quindi il massimo campionato americano e sbarca in Europa, l’accordo non ha dati certi: c’è chi parla di un accordo biennale da 4 milioni di dollari, chi invece dice che l’accordo è annuale con opzioneper il secondo anno a cifre molto più contenute. In attesa dell’ufficialità dell’operazione e delle cifre ricordiamo qualche statistica di “The Answer”: scelto come primo assoluto nel Draft del 1996 dai Philadelphia 76ers, il talento di soli 182 centimetri ha ottenuto proprio in Pennsylvania i riconoscimenti maggiori per la sua carriera nei 10 anni disputati a Phila. Nel 2001, anno in cui la sua squadra raggiunse le finali per il titolo NBA, perse poi contro i Los Angeles Lakers di Bryant ed O’Neal, venne proclamato M.V.P., ovvero miglior giocatore della stagione regolare. Inoltre Iverson è stato per ben 4 volte miglior marcatore del campionato. Dopo Philadelfia, Iverson ha giocato per i Denver Nuggets, i Detroit Pistons ed i Memphis Grizzlies, prima di tornare nel dicembre scorso proprio ai Sixers, il suo primo amore.

    Ancora molto amato dal pubblico, nel febbraio scorso era stato votato dai tifosi per il quintetto di partenza della selezione dell’Est per l’All Star Game, ma aveva rinunciato per problemi fisici e familiari.
    Un grande in bocca al lupo per la nuova avventura ad uno dei giocatori più importanti che hanno segnato almeno un decennio di basket a stelle e strisce.

  • NBA: John Wall testimonial Reebok

    Dopo il ritiro di Allen Iverson e con Yao Ming fermo ai box tutta una stagione, la Reebok aveva come unico testimonial di rilievo il nostro Danilo Gallinari, ma dalla prossima stagione potrà vantare nella sua squadra uno dei rookie più promettenti: John Wall, quasi sicuramente la prossima prima scelta al Draft del 2010.
    La guardia-playmaker dei Kentucky Wildcats ha raggiunto un accordo di 5 anni per un totale di $25 milioni, l’obiettivo della Reebok è quello di poter avere in Wall il sostituto di “The Answer”, Allen Iverson, il quale portò il marchio britannico alle stelle a cavallo tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000.
    Wall è un prospetto di sicuro talento, una delle più forti combo-guards che siano mai uscite dal mondo universitario e potrebbe fare veramente la fortuna della franchigia che lo sceglierà tra pochi giorni: ha tutte le potenzialità per diventare sin da subito uno dei primi 2-3 playmaker della Lega e la sua struttura fisica fuori dal normale per un regista gli permette di poter essere anche utilizzato come guardia tiratrice…
    Insomma un giocatore polivalente e con un atletismo da far paura che renderà molto probabilmente i Washington Wizards (che con fortuna hanno ottenuto la prima scelta nella notte della Lottery) una franchigia dal futuro luminoso.
    E la Reebok spera che questo futuro sia così radioso per il numero 11 per poter tornare ai vertici delle vendite in tutto il mondo.

  • NBA: Dominio di James nel titolo di MVP

    Sono state rese note le votazioni per il trofeo di MVP, che come ampiamente anticipato venerdì, è stato vinto da LeBron James.

    Plebiscito per il numero 23 dei Cavs che ha ottenuto 116 dei 123 voti totali. Solo Shaquille O’Neal (ora suo attuale compagno di squadra) nel passato (stagione 2000), ha ottenuto più consensi (solo un giurato non votò per il centro dei Lakers dando il voto ad Allen Iverson).

    Al secondo posto Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder che, per molti addetti ai lavori, ha vinto moralmente l’MVP degli umani, battendo James nel titolo di capocannoniere della Lega. Terzo Kobe Bryant in una stagione molto al di sotto dei suoi standard.

    Ecco le parole di James al momento della premiazione:

    Devo tutto ai miei compagni, la mia famiglia e il mio coach, e l’unico modo per ringraziarli di tutto è vincere l’anello“.

    Riportiamo ancora una volta le cifre stagionali:

    76 partite disputate, 76 partendo in quintetto base, 39.0 minuti di impiego per partita, 0.503 la percentuale dal campo (la più alta in carriera), 0.333 dall’arco dei 3 punti, 0.767 ai liberi, 0.9 i rimbalzi offensivi per partita, 6.4 quelli in difesa per 7.3 rimbalzi complessivi, 8.6 assist (media più alta in carriera), 1.6 palle rubate a match, 1 stoppata ad incontro con 29.7 punti di media. Il tutto condito da ben 4 triple doppie e molte molte altre sfiorate e mancate solo per un assist o un rimbalzo, a testimoniare un dominio quasi senza precedenti!

  • NBA: Alcool e gioco d’azzardo i veri problemi per Allen Iverson

    Il declino di un mito, di un’atleta eccellente che ha fatto parte della storia NBA e ne ha scritto pagine importanti fino a quando spirito e testa ne hanno retto fisico e mentalità.
    Ma ora Allen Iverson, fenomeno dei Philadelphia 76ers, è lontano anni luce da quell’uomo che era, che era riuscito a diventare e che aveva fatto sognare tantissime persone con le sue straordinarie giocate.
    Secondo alcuni giornalisti ben informati sulla vicenda, Allen avrebbe seri problemi con l’alcool e con il gioco d’azzardo. Non ci sarebbe quindi solo la figlia malata tra i motivi che hanno “costretto” Iverson ad annunciare che non giocherà più fino a fine stagione, ma anche alcuni “demoni” che ora tormentano la sua esistenza e la sua vita. Sempre secondo queste voci il giocatore sarebbe stato bandito dai casinò di Detroit e Atlantic City (che si trova nel New Jersey).
    Ma ad agitare la vita già abbastanza inquieta del cestista statunitense ci sono anche i problemi con la moglie che il 4 marzo (giorno in cui Iverson ha detto basta al basket giocato fino al termine della stagione) ha presentato istanza di divorzio. Le carte presentate dovrebbero quindi assegnare alla ex-moglie di Iverson sia la custodia dei 5 bambini che un sostanzioso assegno per gli alimenti.
    Scenario più triste non si poteva immaginare per una delle stelle più lucenti degli ultimi 10 anni di NBA. A “the Answer” (questo il suo soprannome in NBA che significa letteralmente “risposta”) auguriamo di trovare tutte le “risposte” alle sue domande e a lui va un grandissimo in bocca al lupo per superare nel migliore dei modi possibili tutte le sue vicissitudini. A presto, Allen Iverson…

  • NBA: Iverson rinuncia ai Sixers, Nocioni sospeso

    Allen Iverson, stella dei Philadelphia 76ers, chiude anticipatamente questa sua travagliata stagione (l’ultima in NBA?) pur di restare vicino alla figlioletta di 4 anni. I Phialdelphia 76ers hanno infatti annunciato che il giocatore, fuori dallo scorso 20 febbraio, non farà più ritorno in Pennsylvania per rimanere ad Atlanta accanto a Messiah, la figlia che soffre di una imprecisata malattia.
    Ed Stefanski, presidente dei Sixers, ha comunicato la decisione di Iverson:

    Dopo averne parlato con Allen, siamo arrivati alla conclusione che lui non ritornerà ai Sixers per il resto della stagione, visto che non vuole più essere una distrazione per una franchigia che ama così tanto. È stato davvero difficile per Allen, ma anche per la squadra, rimanere concentrato mentre cercava di bilanciare la sua carriera con la sua vita privata“.

    Iverson era tornato tra le lacrime della conferenza stampa a Philadelphia (la squadra che l’aveva scelto col numero 1 assoluto al draft del 1996 e dove era diventato una star) lo scorso 2 dicembre, dopo il difficile divorzio con i Memphis Grizzlies (con cui aveva firmato in estate) che lo aveva portato ad annunciare il ritiro. Allen con i Sixers ha giocato 25 partite (24 da titolare), viaggiando alla media di 13,9 punti e 4,1 assist a partita.

    La dichiarazione della 34enne guardia è stata più che eloquente:

    E’ difficile lasciare lei, mia moglie e gli altri figli – aveva confidato qualche settimana fa -. Ma mi sono impegnato ad essere con la squadra e a fare il mio lavoro, anche se è davvero dura“.

    L’ultima partita giocata è stata quella dello United Center di Chicago contro i Bulls (13 punti in 29 minuti), poi aveva richiesto un permesso per motivi familiari alla franchigia, permesso che in pochi giorni è diventato a tempo indeterminato. E c’è chi giura che a Chicago Iverson abbia calcato i parquet del basket professionistico per l’ultima volta…

    Andres Nocioni, invece, ala argentina dei Sacramento Kings è stato sospeso per 2 giornate. Nocioni (arrestato a novembre 2009 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) dovrà inoltre effettuare 2 giorni di lavori socialmente utili e dovrà seguire un corso di riabilitazione per alcolisti della durata di 3 mesi.
    Nocioni ha giocato 56 partite facendo registrare le seguenti medie: 8.6 punti (40% al tiro), 2.9 rimbalzi e 1 assist in 19.5 minuti di gioco.

  • NBA: Lakers a valanga, Charlotte espugna Cleveland

    Risultati NBA del 3 gennaio 2010

    Nella notte NBA grandissima prova di squadra dei Los Angeles Lakers che travolgono nel vero senso della parola i malcapitati Dallas Mavericks. 131-96 il finale con ben 7 gialloviola in doppia cifra e sugli scudi non il solito Kobe, ma bensì Jordan Farmar, playmaker di riserva con 24 punti. Un’altra prestazione travolgente è stata quella dei Knicks che hanno asfaltato i poveri Indiana Pacers seppellendoli sotto una valanga di punti (precisamente 43, risultato 132-89) con un grandissimo Danilo Gallinari da 20 punti, 8 rimbalzi e tante giocate spettacolari di qualità e quantità. Vince anche Toronto (91-86 contro San Antonio) con Bargnani che segna 15 punti, ma la copertina della partita è tutta per Chris Bosh che diventa il miglior realizzatore della storia dei Raptors superando Vince Carter. Philadelphia a sorpresa va ad incamerare un prezioso successo sul parquet (sempre molto ostico) dei Denver Nuggets. E sempre a proposito di sorprese Charlotte riesce nell’impresa di battere Cleveland alla Quicken Loans Arena (91-88).

    • Cleveland Cavaliers – Charlotte Bobcats 88-91
      (Cle: James 29, Williams 27, O’Neal 10 – Cha: Jackson 22, Wallace 19, Felton 17)
    • New York Knicks – Indiana Pacers 132-89
      (NY: Chandler 23, Lee 22, Gallinari 20 – Ind: Head 18, Dunleavy 12, Price 11)
    • Toronto Raptors – San Antonio Spurs 91-86
      (Tor: Bosh 22, Jack 16, Bargnani 15 – SA: Parker 23, Duncan 21, Jefferson 12)
    • Denver Nuggets – Philadelphia 76ers 105-108
      (Den: Nenè 24, Lawson 23, Martin 17, Afflalo 17 – Phi: Iverson 17, Brand 16, Williams 12, Young 12)
    • Los Angeles Lakers – Dallas Mavericks 131-96
      (Lak: Farmar 24, Bynum 19, Bryant 15, Odom 15 – Dal: Nowitzki 22, Thomas 12, Barea 10, Terry 10)

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  • NBA: Boston Celtics alla undicesima vittoria consecutiva

    Risultati NBA del 14 dicembre 2009

    Gli Orlando Magic si impongono contro gli Indiana Pacers con il punteggio di 106-98, Boston inanella l’undicesima vittoria di fila ed espugna Memphis per 110-105. Dopo 12 sconfitte consecutive i Philadelphia 76ers ritrovano la via del successo e battono i Golden State Warriors 117-101. Importantissima vittoria (94-90) di Dallas sui New Orleans Hornets. Denver vince contro Oklahoma City 102-93. Vittoria sofferta per i Los Angeles Clippers (97-95) sui Washington wizards. La Sorpresa della notte arriva però da Salt Lake City dove gli Utah Jazz dopo aver mandato KO i Los Angeles Lakers vengono battuti dai modestissimi Minnesota Timberwolves (attualmente la seconda peggiore squadra NBA dopo i Nets) con il punteggio di 110-108.

    • Orlando Magic – Indiana Pacers 106-98
      (Orl: Carter 28, Howard 21, Johnson 13, Redick 13 – Ind: Dunleavy 26, Murphy 14, Ford 13)
    • Philadelphia 76ers – Golden State Warriors 117-101
      (Phi: Young 26, Iverson 20, Holiday 15 – GS: Maggette 24, Randolph 15, Curry 14)
    • Memphis Grizzlies – Boston Celtics 105-110
      (Mem: Gay 23, Mayo 21, Randolph 20 – Bos: Pierce 19, Rondo 18, Allen 18)
    • Dallas Mavericks – New Orleans Hornets 94-90
      (Dal: Barea 23, Howard 14, Kidd 13 – NO: Paul 20, Songaila 12, West 11)
    • Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder 102-93
      (Den: Anthony 31, Smith 19, Andersen 15 – Okl: Durant 32, Collison 14, Westbrook 14)
    • Utah Jazz – Minnesota Timberwolves 108-110
      (Uta: Williams 38, Boozer 14, Millsap 13, Okur 13 – Min: Flynn 28, Jefferson 23, C. Brewer 22)
    • Los Angeles Clippers – Washington Wizards 97-95
      (Cli: Gordon 29, kaman 23, R. Butler 15 – Was: Jamison 32, C. Butler 20, Arenas 16)

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  • NBA: Gallinari aiuta i Knicks a vincere, Williams batte gli Spurs nel finale.

    Risultati NBA del 7 dicembre 2009

    Non basta il ritorno di Allen Iverson a Philadelphia per battere i Denver Nuggets che si impongono in Pennsylvania per 93-83. Una buona prova di Danilo Gallinari (14 punti) aiuta i New York Knicks a battere i Portland Trail Blazers, ancora sotto shock per il brutto infortunio alla rotula del centro Greg Oden. Risultato finale che recita 93-84. Oklahoma batte Golden State 104-88. Un canestro di Deron Williams permette agli Utah Jazz di battere 104-101 i San Antonio Spurs.

    • Philadelphia 76ers – Denver Nuggets 83-93
      (Phi: Iguodala 31, Young 21, Iverson 11 – Den: Billups 31, Anthony 14, Lawson 12)
    • New York Knicks – Portland Trail Blazers 93-84
      (NY: Hughes 21, Lee 17, Chandler 14, Gallinari 14 – Por: Roy 27, Aldridge 19, Bayless 14)
    • Oklahoma City Thunder – Golden State Warriors 104-88
      (Okl: Durant 28, Harden 26, Green 21 – GS: Ellis 31, Curry 22, Maggette 11)
    • Utah Jazz – San Antonio Spurs 104-101
      (Uta: Boozer 27, Williams 17, Brewer 17 – SA: Bonner 28, Duncan 23, Parker 22)

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  • NBA: Iverson ritorna a Philadelphia.

    Allen Iverson, pochi giorni dopo aver annunciato il suo ritiro dal basket giocato, rientra nella NBA e lo fa scegliendo il suo “primo amore”, la squadra che più di tutte le altre lo ha visto protagonista per 10 lunghi anni (1996-2006), il team che più lo ha amato e rispettato ovvero i Philadelphia 76ers, che in quelle stagioni ha beneficiato di una media punti stratosferica da parte del suo numero 3: ben 5 stagioni con oltre 30 punti e 3 invece sui 28. Solo le prime 2 regular season sono state con medie “un pò basse” per via dell’ovvio ambientamento ai ritmi NBA (23 punti a partita!). Medie corroborate dal fatto di essere anche un ottimo passatore con molti anni sugli oltre 7 assist e un eccellente “ruba palloni” con quasi 3 steal per partita.

    “The Answer” solo pochi giorni fa aveva lasciato i Memphis Grizzlies, franchigia con la quale aveva firmato quest’estate un contratto annuale da 3 milioni di dollari.
    Ora ritorna in Pennsylvania sempre con un contratto annuale al minimo salariale (1,2 milioni di dollari circa).
    Le voci di un suo ritorno coi Sixers si erano avute già ieri durante la trasferta della squadra a Dallas (partita poi persa di un soffio, all’ultimo tiro, per 104-102). Il suo debutto, stando a quanto affermano fonti anonime, dovrebbe avvenire Lunedì sera quando Philadelphia, dopo essersi scontrata con Thunder (Giovedì) e Bobcats (Sabato), sul proprio campo affronterà un ex-squadra di AI3 ovvero i Denver Nuggets.

    Iverson nei giorni precedenti alla firma con Phila aveva intavolato trattative coi New York Knicks di Mike D’Antoni, ma tutto è naufragato quasi subito.
    Si era parlato anche di un interessamento dei Cleveland Cavs sotto la forte pressione di LeBron James che evidentemente avrebbe gradito (e non poco) la sua presenza nel roster per cercare di dare l’assalto, con un’arma in più, al titolo NBA tanto agognato.
    Ma è chiaro che il richiamo della squadra che lo ha lanciato e che lo ha reso famoso negli Stati Uniti e in tutto il mondo (facendogli vincere peraltro un titolo di MVP ,miglior giocatore NBA dell’anno, nel 2001 quando quasi da solo trascinò Philadelphia alla finale NBA persa contro gli imbattibili Lakers per 4-1) è stato più forte di qualsiasi altra tentazione.

    Iverson dovrà cercare di dare il massimo e sostituire al meglio l’infortunato playmaker titolare Louis Williams, rimasto vittima di un brutto infortunio alla mascella (frattura guaribile in 8 settimane). Williams aveva preso il posto da titolare di Andre Miller, andato via questa estate (a Portland) e stava esprimendo nel ruolo una buona potenzialità: 14 partite giocate (34.7 minuti sul parquet) con 17.4 punti di media, 3.5 rimbalzi, 5.1 assist, 1.7 palle rubate e 0.21 stoppate. Iverson non dovrà farlo rimpiangere. Il talento c’è tutto, ma il gioco dimostrato sul campo negli ultimi 2 anni (prima nei Denver Nuggets e successivamente nei Detroit Pistons) non è stato all’altezza. Il destino dei Sixers (che hanno costruito un’ ottima squadra per essere protagonista non solo in stagione regolare ma anche nei play off, ma che al momento sta un pò deludendo) dipende ora anche da AI3. Chissà che questa unione non possa portare benefici ad entrambe le parti, come già è avvenuto in passato.

  • NBA: Iverson non si ritira e torna ai Philadelphia 76ers

    Giorni fa Allen Iverson, appena rescisso il contratto con la sua nuova franchigia, i Memphis Grizzlies, dopo aver giocato appena 3 partite in regular season, aveva annunciato con molta amarezza e allo stesso tempo insicurezza il ritiro dal basket giocato.
    Gli esperti del basket americano però non avevano creduto alle sue parole scommettendo su un suo ritorno sul parquet a breve e così è stato; infatti la star NBA ha firmato oggi per i Philadelphia 76ers fino a fine stagione. L’accordo prevede un contratto non garantito da 650 mila dollari ma che può essere interrotto dalla franchigia entro il 10 gennaio.
    The Answer dovrebbe debuttare lunedì contro una sue ex squadra, i Denver Nuggets lanciatissimi alla conquista del titolo della Northwest Division.

    Iverson dunque torna nei suoi Philadelphia 76ers dove ha giocato per ben 11 anni (quasi tutta la carriera) e con i quali è arrivata ad un passo dal titolo NBA nella stagione 2000-2001 quando nella finalissima sono stati sconfitti dai Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal per 4-1.