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  • NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    La sua presenza non era contemplata, ma Jeremy Evans, ala piccola degli Utah Jazz, è riuscito a trionfare nello Slam Dunk Contest, ovvero la famosissima gara delle schiacciate, ultima prova (e molto probabilmente la più attesa) della seconda giornata dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Solo in extremis è avvenuta la sua convocazione a causa del forfait per infortunio di Iman Shumpert, guardia dei New York Knicks, per alcuni fastidi al ginocchio. Ed Evans ha fatto buon viso a cattivo gioco, spazzando via la concorrenza, per prendersi meritatamente il trofeo.

    Una prima considerazione va fatta: la schiacciata dello scorso anno di Blake Griffin (che saltò un’automobile piazzata sotto canestro) resterà inarrivabile, ma Evans mette in mostra le sue grandi qualità fisiche ed atletiche ed alla fine la sua premiazione come “Re delle schiacciate” appare giusta.

    Jeremy Evans, Slam Dunk Contest

    E’ stato il pubblico a premiare Evans e non come succede di solito una giuria appositamente scelta. Ben 4 milioni di voti sono arrivati su NBA.com a premiare la sua performance (di questi il 29% si sono espressi in favore dell’ala dei Jazz) mentre Chase Budinger, ala piccola degli Houston Rockets, si è classificato secondo con il 28%.

    Come al solito non è mancato lo spettacolo in questa competizione: Budinger ha effettuato unn schiacciata rovesciata pur essendo bendato, Paul George di Indiana ha saltato 2 compagni di squadra e si è anche esibito in una schiacciata completamente al buio dell’Arena con una maglia dei Pacers fosforescente, Derrick Williams dei Timberwolves si è esibito saltando una moto per cocludere affondando il pallone nel canestro.

    Ma quello che ai tifosi è piaciuto di più è stata l’esibizione di Evans: sotto canestro viene fatto accomodare il compagno di squadra Gordon Hayward, su una sedia abbastanza alta. Ad Hayward vengono dati 2 palloni che vengono alzati in aria nel momento in cui Evans prende lo slancio e lo salta di netto, acchiappando al volo i 2 palloni (ognuno su una mano) che vengono schiacciati di prepotenza nel canestro!

    Un’esibizione che ha sbalordito il pubblico presente e tutti fans a casa che hanno premiato, meritatamente, il giocatore di Utah.

    HIGHLIGHTS SLAM DUNK CONTEST:

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  • NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    E’ Kevin Love, ala grande dei Minnesota Timberwolves, il vincitore della gara del tiro da 3 punti, seconda prova della serata di sabato dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Un pò a sorpresa il giocatore dei T-Wolves ha fatto fuori avversari ben più quotati in questa specialità anche perchè Love si presentava all’evento con la percentuale più bassa tra i selezionati per questa competizione, avendo ottenuto in regular season solo 34.8% dalla lunga distanza.

    L’ala di Minnesota ha faticato parecchio per portare a casa il trofeo, nel primo turno dopo aver terminato in parità con Mario Chalmers dei Miami Heat è riuscito ad andare avanti vincendo il tie breaker (lo spareggio) sul rivale degli Heat. Nel turno successivo si è trovato davanti quel fenomeno di Kevin Durant ed il vincitore della scorsa edizione James Jones (anche lui terribile cecchino di Miami).

    Kevin Love, Three-Point Contest | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Jones però cade sul più bello perchè dalla quasi perfezione del primo turno (22 su 25 il suo score, terzo e quinto carrello di palloni mandati completamente a bersaglio) trova una pessima mano chiudendo con un brutto 13 su 25 dovuto in larga parte ad un inzio da dimenticare (sui primi 10 tiri solo 2 a bersaglio, un handicap che non è stato più colmato).

    La sfida quindi si riduce ad una lotta a 2 tra Love e Durant: l’asso dei Thunder (che è intervenuto nella competizione per il forfait di Joe Johnson infortunato dell’ultimo secondo) sembra poter vincere facendo registrare un buon punteggio di 16 su 25. Love, in difficoltà nei primi carrelli però riesce a pareggiare con gli ultimi tiri e perciò nè costretto ad affrontare un altro spareggio con l’ala di Oklahoma City.

    Il tie braker però sorride a Love che vince per 17 a 14 e porta a casa il trofeo di campione. Niente male per un giocatore che quando è entrato in NBA veniva considerato un super rimbalzista (cosa che conferma puntualmente ogni anno) ma privo di un buon tiro dalla media e lunga distanza. Qualcuno ora dovrà ricredersi!

    HIGHLIGHTS 3 POINT CONTEST:

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  • NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    E’ Tony Parker il vincitore dell’edizione 2011/2012 dello Skills Challenge, la prima delle 3 prove della seconda giornata dell’All Star week end in corso di svolgimento ad Orlando. Il playmaker dei San Antonio Spurs, che sta disputando una delle sue migliori stagioni in maglia neroargento, ha battuto la concorrenza di Deron Williams e di Rajon Rondo che si sono così classificati dietro al giocatore francese.

    Parker succede a Stephen Curry, dei Golden State Warriors, che non ha potuto partecipare in questa edizione e non ha potuto difendere il suo titolo per un infortunio alla caviglia accusato qualche giorno fa in un apartita di regular season.

    Rajon Rondo deve faticare più del necessario ed accede al turno seguente solo dopo aver battuto il play dei Washington Wizards Johns Wall agli spareggi. Nel momento clou della competizione però il giocatore dei Boston Celtics sbaglia parecchio (3 errori nel passaggio schiacciato) e lascia strada libera a Deron Williams e Tony Parker. Williams, play dei New Jersey Nets, dopo avere dominato nel primo turno risultando quasi perfetto, si complica la vita sbagliando il tiro frontale dove chiude con un brutto 1 su 5 e permette al rivale degli Spurs di prendersi la vittoria.

    HIGHLIGHTS SKILLS CHALLENGE:

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    Tony Parker, Skills Challenge | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’antipasto della serata il team New York vince lo shooting stars. La squadra formata da Landry Fields, da Allan Houston e da Cappie Pondexter (le squadre partecipanti sono formate in maniera mista, con giocatori attuali NBA, vecchie glorie e campioni del passato) ha battuto i detentori del team Atlanta che da parte sua ha dovuto però rinunciare in extremis all’asso Joe Johnson messo KO da un infortunio che gli impedirà di scendere sul parquet anche nella partita delle Stelle fissata per domenica. Jerry Stackhouse, il suo sostituto, non è riuscito a guidare la sua squadra al bis ed alla fine ad esultare sono stati Fields ed Allan Houston.

    HIGHLIGHTS SHOOTING STARS:

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  • NBA, All Star week end: Rising Stars al team di Barkley

    NBA, All Star week end: Rising Stars al team di Barkley

    Nella notte italiana si è aperto ufficialmente l’All Star week end che quest’anno si giocherà nella città di Orlando, in Florida. Il primo degli eventi, distribuiti nell’arco di 3 giorni e che avrà il suo culmine e punto più alto nella partita delle Stelle in programma domenica, è stato il Rising Stars. Ad affrontarsi 2 squadre miste di atleti al primo o al secondo anno nella Lega. La scelta per la composizione dei roster è stata fatta nei giorni scorsi da Charles Barkley e da Shaquille O’Neal che a turno hanno preso un giocatore nel loro team. La gara è stata vinta dalla selezione di Barkley che ha avuto la meglio per 146-133.

    Incontro altamente spettacolare, con tantissime giocate degne di nota. A fare la voce grossa è stata la prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving: il playmaker dei Cleveland Cavaliers è riuscito ad infilare ben 34 punti con un solo errore al tiro ed un perfetto 8/8 dalla lunga distanza. Tra i compagni citazioni doverose per DeMarcus Cousins che chiude in doppia doppia con 18 punti ed 11 rimbalzi e per John Wall che sfiora la tripla doppia con 17 punti, 8 assist e 6 rimbalzi. Ottima la partita disputata dai ragazzi di “Sir Charles”in testa dal primo fino all’ultimo secondo di gioco.

    Kyrie Irving | © Ronald Martinez/Getty Images

    Per quanto riguarda invece il team Shaq invece l’unico veramente a disagio è sembrato Jeremy Lin: il playmaker dei New York Knicks non si è trovato a proprio agio in un sistema che ha preferito le giocate spettacolari alla pura pallacanestro che si gioca ogni sera sui parquet della NBA. Per lui solo 2 punti in 9 minuti. Molto bene invece l’altro rookie dei Cavaliers, Tristan Thompson che in un match fatto essenzialmente di atletismo arriva al risultato opposto di Lin, riuscendo ad infilare 20 punti con 10/11 al tiro. Doppia doppia per Greg Monroe (19 punti e 10 rimbalzi) che fa a sportellate con il rivale Cousins, Ricky Rubio regala al pubblico alcuni numeri sensazionali in cabina di regia (12 punti e 7 assist a fine partita) mentre Blake Griffin, sicuramente il più talentuoso tra tutti i giocatori in campo, resta a disposizione di O’Neal per soli 10 minuti (per preservare le energie in vista del ben più importante impegno di domenica nella partita delle Stelle), giusto il tempo di regalare un paio di schiacciate da prima pagina (10 punti alla fine).

    Al termine della gara ovvio riconoscimento di M.V.P. a Kyrie Irving, potrebbe essere il primo premio di una carriera, si spera, lunga e piena di soddisfazioni.

    TEAM SHAQ-TEAM CHUCK 133-146
    Team Shaq: Knight 14, Griffin 10, Monroe 19, Lin 2, Rubio 12; Cole 18, Morris 12, Thompson 20, Fields 16, Walker 10.
    Team Chuck: George 23, Williams 2, Cousins 18, Turner 16, Irving 34; Wall 17, Hayward 14, Favors 14, Brooks 8. n.e.: Leonard.

    GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA:

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  • NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    E’ ufficiale: con una decisione dell’ultimo momento, Jeremy Lin, playmaker dei New York Knicks, fenomeno assoluto di questi giorni non solo in NBA ma un pò dappertutto, parteciperà al prossimo All Star Week End in programma dal 24 al 26 febbraio ad Orlando.

    Il giocatore dei Knicks è stato invitato a partecipare al Rising Stars, evento che da quest’anno prende il posto della partita tra rookie e sophomore (la gara in pratica tra i giocatori al primo anno di esperienza in NBA e quelli invece al secondo). Questo match aprirà l’All Star Week End dato che l’incontro è fissato per venerdì 24 febbraio.

    Intanto, dopo aver ufficializzato i roster della Western Conference e della Eastern Conference, la Lega ha reso noto tutti i partecipanti degli altri eventi in programma, ovvero rising stars (di cui abbiamo parlato poco fa), gara del tiro da 3 punti e gara delle schiacciate:

    Per quanto riguarda il rising stars (ore 3.00 italiana tra venerdì e sabato prossimo) i 2 selezionatori, Charles Barkley e Shaq O’Neal, a turno hanno scelto un giocatore tra quelli disponibili con uno o 2 anni di esperienza nella Lega per formare dei team misti. Il risultato ha portato a queste 2 squadre, nel team O’Neal ci saranno Blake Griffin (Clippers), Jeremy Lin (New York), Ricky Rubio (Minnesota), Markieff Morris (Phoenix), Kemba Walker (Charlotte), Landry Fields (New York), Norris Cole (Miami), Brandon Knight (Detroit), Tristan Thompson (Cleveland) e Greg Monroe (Detroit). Nel team Barkley invece Kyrie Irving (Cleveland), DeMarcus Cousins (Sacramento), Derrick Williams (Minnesota), Paul George (Indiana), MarShon Brooks (New Jersey), John Wall (Washington), Tiago Splitter (San Antonio), Evan Turner (Philadelphia), Gordon Hayward (Utah) e Kawhi Leonard (San Antonio). Non c’è che dire, sarà una gran bella sfida!

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Per quanto riguarda gara da 3 punti e schiacciate (nella notte tra sabato e domenica in Italia) si devono fare 2 discorsi diversi. Nello slam dunk contest mancherà il vincitore dell’ultima edizione, ovvero Blake Griffin che lo scorso anno aveva lasciato tutti di stucco volando sopra una macchina per la sua esibizione. Forfait anche di LeBron James, si è così deciso di puntare su Chase Budinger (Houston), Paul George (Indiana), Iman Shumpert (New York) e Derrick Williams (Minnesota). La novità è che quest’anno a decidere la schiacciata più bella saranno i fan attraverso i social network.

    Decisamente migliore il cast per la gara da 3 punti: qui il campione uscente, James Jones dei Miami Heat, ha accettato di tornare a difendere il suo titolo, ma avrà avversari tosti con i quali misurarsi. Spicca tra tutti il nome di Ryan Anderson idolo di casa ad Orlando dato che gioca nei Magic, che statisticamente è il giocatore che infila più triple (87) e ne tenta di più (200) in stagione, ma ci sono anche Anthony Morrow (New Jersey), Mario Chalmers (ancora Miami) e Kevin Love (Minnesota).

    Insomma il divertimento e lo spettacolo sono assicurati anche quest’anno. La “Linsanity” sta contagiando un pò tutti e quindi potremo vedere il ragazzo di origini taiwanesi misurarsi con altri giocatori importanti. Peccato non avere qualche esponente di spicco alla gara delle schiacciate ma il livello dell’All Star Week End di Orlando resta comunque alto.

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  • All Star Game NBA, le divise Adidas e le scarpe di Howard e Rose

    All Star Game NBA, le divise Adidas e le scarpe di Howard e Rose

    Da venerdì 24 fino a domenica 26 febbraio ad Orlando andrà in scena l’All Star Week End NBA. Anche quest’anno saranno tantissime le super “Stelle” della Lega che daranno spettacolo per la gioia di tutti i fans che come al solito saranno numerosi.

    Adidas, che è il fornitore ufficiale della NBA, ha svelato le nuove divise e le scarpe per la 61esima edizione della partita delle Stelle, che si giocherà il 26 e che chiuderà l’evento. Nel match tra Eastern Conference contro Western Conference si sfideranno i migliori atleti in circolazione, da LeBron James a Kobe Bryant, passando per Kevin Durant, Dwyane Wade, Chris Paul, Derrick Rose e Blake Griffin per finire con Dwight Howard che avrà il sostegno del pubblico di Orlando visto che è il leader dei Magic. Pronti dalla panchina a dare man forte ci saranno il campione NBA in carica Dirk Nowitzki, Kevin Love, Chris Bosh, Deron Williams, Paul Pierce e LaMarcus Aldridge.

    Non c’è stata fortuna per gli italiani: Marco Belinelli è stato escluso a priori dalle votazioni mentre Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani, pur essendo stati inseriti tra i candidati a giocare l’All Star Game sono stati tagliati fuori dalla manifestazione per via degli infortuni patiti nell’ultimo periodo che li hanno messi KO.

    Le divise del 2012 sono state create appositamente per celebrare il 20esimo anniversario del memorabile All-Star Game NBA del 1992 disputato sempre ad Orlando. Le scarpe Adidas per questa edizione sono di color arancio in omaggio all’Orange County della Florida ed alle famose arance che si producono in questa zona.

    Le divise hanno alcune particolarità: le scritte “East” e “West” All-Star sono in stampatello come quelle del 1992. Le giacche e le maglie che verranno utilizzate dai giocatori hanno un motivo che richiama il disegno del parquet dell’Arena di Orlando. I colori blu e rosso delle divise, saranno esaltati dalle 3 strisce (marchio di fabbrica Adidas) argento e oro, e tutto ciò risalterà incredibilmente sul campo. I pantaloncini invece prendono ispirazione dal mondo del surf e sono realizzati in mesh altamente traspirante.

    Dwight Howard e Derrick Rose, atleti che rappresentano l’Adidas in tutto il Mondo, indosseranno una versione arancione delle loro nuovissime scarpe: le adiPower Howard 2 e le adizero Rose 2.5.

    L’adizero Rose 2.5, quarta scarpa dedicata all’M.V.P. Derrick Rose è la scarpa da basket più leggera mai indossata dal fuoriclasse dei Chicago Bulls e lo supporterà anche nella seconda parte della stagione e nella difficile sfida dei prossimi playoff. La tomaia comprende la tecnologia SPRINTFRAME ed un’area SPRINTWEB ulteriormente allargata per ridurre il peso e garantire il massimo controllo. La cavigliera dotata di tecnologia GEOFIT garantisce una calzata perfetta per il massimo comfort.

    Dwight Howard indosserà a sua volta le adiPower Howard 2, create appositamente per assecondare la potenza e l’esplosività del giocatore più votato da tutti i fans NBA per questo All Star Game. La scarpa messa a disposizione del centro degli Orlando Magic ha la suola con un motivo che richiama il vetro frantumato per ricordare ai tifosi la potenza di Howard e i tanti tabelloni rotti nella sua eccezionale carriera. La tecnologia ALIVE garantisce la migliore ammortizzazione per il suo stile di gioco altamente esplosivo. La firma di Dwight sul tallone, il numero di maglia a metà della scarpa e la linguetta con il logo “dh” completano la personalizzazione.

    Adidas Originals domina al di fuori del campo con le AR2.0. Sulla scia della famosa adi-Rise, la AR2.0 si ispira all’iconica Forum Mid, ma con un look più moderno, caratterizzato dalla suola vulcanizzata, la tomaia in pelle verniciata e lo strap sopra la linguetta. Anche la AR2.0 è basata sui colori navy/arancio in omaggio all’ All-Star Game NBA di Orlando.

    LE DIVISE ALL STAR GAME NBA 2012 E LE SCARPE ADIDAS DI HOWARD E ROSE