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  • NBA, All Star Game: Vince La Western Conference. Kevin Durant M.V.P.

    NBA, All Star Game: Vince La Western Conference. Kevin Durant M.V.P.

    Una partita divertente e spettacolare ma allo stesso tempo intensa e combattuta, un pò controcorrente rispetto alle solite Partite delle Stelle in cui la cosa primaria è offrire uno show indimenticabile agli spettatori, magari anche a discapito del risultato che spesso generava partite segnate già dall’inizio. Ed invece in questa edizione 2012 c’è stato il giusto mix tra tutti gli ingredienti, ovvero le giocate sensazionali nella prima parte di match e nel secondo tempo la voglia di vincere di entrambe le squadre che non ci stavano a perdere. Alla fine però, dopo un finale di gara davvero emozionante, l’ha spuntata la Western Conference che si è imposta per 152-149 sulla Eastern Conference. Kevin Durant è stato nominato M.V.P. della gara grazie ai suoi 36 punti che hanno trascinato la sua squadra ma non possiamo non citare uno stoico Kobe Bryant che quando il match si è fatto “duro” ha ricevuto un colpo che gli ha rotto il naso (stando a quanto dicono i ben informati). Il fenomeno dei Lakers però è rimasto in campo lo stesso a battagliare ed alla fine ha inciso in modo notevole sul risultato mentre dall’altra parte una menzione speciale va fatta per un irriducibile LeBron James, l’ultimo ad alzare bandiera bianca tra le fila del suo team e per il suo fido “gregario” Dwyane Wade capace di scrivere una sontuosa tripla doppia.

    Una partita, questa dell’All Star Game 2012, che verrà ricordata a lungo (solo 3 punti in meno rispetto al record assoluto) e che porta Kobe Bryant ancora di più nell’Olimpo del basket americano e mondiale dato che il numero 24 di Los Angeles supera il grande ed inimitabile Michael Jordan come miglior realizzatore nella storia della Partita delle Stelle. Proprio il Black Mamba mette a segno i primi 2 punti del match e dà il via ufficialmente alle ostilità. Grazie anche al contributo di Durant l’Ovest prende il largo in avvio e con qualche schiacciata di Blake Griffin si arriva sul 25-13 in cui Kobe e Kevin scrivono ben 19 punti in combinata. Wade e James riducono il divario ed al primo riposo si va sul 39-28.

    Gli 11 punti di vantaggio non soddisfano la Western Conference che in apertura di seconda frazione arriva sul +18, Deron Williams (molto più produttivo del titolare Derrick Rose) prova a mantenere in partita i suoi compagni ma prima Russell Westbrook (17 punti in appena 10 minuti) ed alla fine del primo tempo la tripla di Blake Griffin (evento più unico che raro) portano la selezione in maglia rossa ad un vantaggio di 19 punti (88-69).

    Kevin Durant, M.V.P. All Star Game NBA 2012 | © Ronald Martinez

    La ripresa si apre con l’Ovest che continua a martellare il canestro avversario ed il vantaggio arriva fin sopra i 20 punti, la fortuna della Eastern Conference è Derrick Rose che assieme a LeBron James inizia a recuperare punto su punto. I risultati sono evidenti e la Western Confernce inizia a sentire il fiato sul collo degli avversari. Sale anche il nervosismo con Wade che ferma con le cattive maniere Kobe Bryant proiettato verso canestro: naso sanguinante (sospetta frattura) e Mamba che resta però in campo per dare man forte alla sua squadra. L’Est rientra fino al provvisorio -7 prima che Chris Paul in cabina di regia guidi il suo team di nuovo a distanza di sicurezza (124-112 in chiusura di terzo quarto).

    Ultimo periodo davvero entusiasmante: James rimette piede in campo quando mancano 7 minuti alla fine con i suoi compagni sotto di 15 punti (merito di Kevin Love e delle sue giocate che portano la Western, teoricamente, ad affrontare nel migliore dei modi la parte finale della gara). Il prescelto però non ci sta ed inizia a bombardare il canestro avversario (2 triple di fantastica fattura) ed a 3 minuti dalla fine sono solo 3 i punti di distacco tra le 2 squadre.

    L’Ovest sembra in bambola nonostante le giocate di energia di Russell Westbrook, Deron Williams approfitta di ogni minimo errore e sigla il -1 per la selezione dell’Est (148-147 a 100 secondi dalla sirena). Griffin porta a 150 punti i suoi compagni con una schiacciata volante a 40 secondi dal termine. Carmelo Anthony va per il pareggio ma sbaglia, per sua fortuna Wade prende il rimbalzo e subisce fallo infilando entrambi i tiri liberi. A 18 secondi dalla chiusura siamo sul 150-149. Fallo sistematico su Bryant che realizza il primo libero ma sbaglia il secondo (151-149). Questa volta è Deron Williams a provare la tripla ma anche il suo tentativo non va a buon fine. Griffin subisce fallo ma come Bryant sbaglia un tiro libero lasciando ancora speranze al team della Eastern Conference ad un secondo dalla fine. La palla arriva a Wade che però prende un tiro completamente fuori equilibrio che non tocca neanche il ferro. Termina 152-149 e Durant a fine match viene eletto M.V.P. grazie ai suoi 36 punti e 7 rimbalzi. Sempre per la Western Conference importanti i 27 punti di Bryant, i 22 di Griffin, i 21 di Westbrook ed i 17 di Love. Dall’altra parte non basta LeBron James (36 punti), Wade chiude in tripla doppia (24 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) e Deron Williams infila con 20 punti. Delude Howard che sebbene sul parquet di Orlando, dove gioca di solito, riesce a scrivere a referto solo 9 punti.

    WESTERN CONFERENCE-EASTERN CONFERENCE 152-149
    Western Conference: Durant 36-7-3, Griffin 22-8-3, Bynum 0-3-1, Bryant 27-1-1, Paul 8-5-12; Nowitzki 7-4-1, Westbrook 21-5-2, Love 17-7-1, Parker 6-2-4, Gasol 4-3-0, Aldridge 4-1-1, Nash 0-0-4
    Eastern Conference: Anthony 19-9-0, James 36-6-7, Howard 9-10-3, Wade 24-10-10, Rose 14-1-3; Deng 0-0-1, Hibbert 3-3-1, Rondo 2-2-8, Pierce 3-2-0, Bosh 7-2-1, Iguodala 12-4-2, Williams 20-3-4

    *In ordine nei tabellini sono evidenziati punti, rimbalzi ed assist.

    HIGHLIGHTS ALL STAR GAME:

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    TOP 10 ALL STAR GAME:

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  • Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    A ridosso della famosa ed attesa “Partita delle Stelle” che si terrà ad Orlando domenica 26 febbraio, House of Hoops celebra uno dei più grandi eventi NBA in grande stile, con una nuova collezione che arriverà in tutti i negozi HOH d’Europa a partire dal 24 febbraio.

    Ispirata all’esplorazione dello spazio e dedicata ai tre leggendari giocatori di basket che si sfideranno ad Orlando, la nuova collezione dal tema galattico appartiene ad un altro mondo. Le Nike Zoom Kobe VII, LeBron 9 e Nike Zoom KD IV sono caratterizzate da colori accesi, con suole che si illuminano al buio e specifiche “toppe delle missioni stellari” che risaltano il concetto di ‘astronauta’.

    Il modello LeBron 9 unisce l’innovativa tecnologia Flywire di Nike con la struttura Hyperfuse della tomaia per un supporto più robusto e protetto. Ispirandosi all’iconica tuta spaziale arancio, questa sneaker è caratterizzata da grafiche funzionali come “Pull for Lockdown” per la chiusura dei lacci ed un logo sulla linguetta raffigurante un leone che viaggia nello spazio.

    Nike All Star Game

    Realizzato a favore di una reattività senza peso, il sistema della Nike Zoom Kobe VII è caratterizzato da un’intersuola Phylon dotata di unità Nike Zoom sulla punta e sul tallone. Il design leggerissimo e il fit comodo come una calza che eliminano la necessità di una linguetta tradizionale e del rivestimento interno. Ispirate dalle immagini che si vedono attraverso il telescopio, le colorazioni sono completate da un logo sul tallone e un altro sulla linguetta che richiamano indirettamente il serpente Mamba – di Kobe.

    Ispirata alla tuta argentata indossata dai raffinatissimi astronauti di Oklahoma, la Nike Zoom KD IV è riconoscibile dalla grafica “Pull for Lockdown” che ne caratterizza la chiusura centrale. Realizzata con la combinazione della struttura Hyperfuse della tomaia, un collarino più basso per conferire un look più leggero e la sensazione che la Nike Zoom KD IV sia perfetta per movimenti che sfidano la gravità. Il logo diventa un tributo al regno di Durant, come vincitore della competizione ‘H.O.R.S.E.’.

    Proprio quando si pensa che le cose non potrebbero andare meglio, Foot Locker lancia tre collezioni aggiuntive limited edition per celebrare il weekend dell’NBA All Star Games. Le collezioni limited edition dedicate agli All Star Game – Jordan (Jordan Fly Wade 2, Jordan Melo M8 and Jordan CP3.V) e Dunk High – sono disponibili in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 23 febbraio. A completare queste proposte l’esclusivo pack University of North Carolina Jordan (Jordan Spizike, Jordan Retro V.1 and Jordan 1 Phat) che arriverà in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 24 febbraio. Verranno applicate le normative d’acquisto attinenti alle limited edition di HOH.

  • NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    E’ ufficiale: con una decisione dell’ultimo momento, Jeremy Lin, playmaker dei New York Knicks, fenomeno assoluto di questi giorni non solo in NBA ma un pò dappertutto, parteciperà al prossimo All Star Week End in programma dal 24 al 26 febbraio ad Orlando.

    Il giocatore dei Knicks è stato invitato a partecipare al Rising Stars, evento che da quest’anno prende il posto della partita tra rookie e sophomore (la gara in pratica tra i giocatori al primo anno di esperienza in NBA e quelli invece al secondo). Questo match aprirà l’All Star Week End dato che l’incontro è fissato per venerdì 24 febbraio.

    Intanto, dopo aver ufficializzato i roster della Western Conference e della Eastern Conference, la Lega ha reso noto tutti i partecipanti degli altri eventi in programma, ovvero rising stars (di cui abbiamo parlato poco fa), gara del tiro da 3 punti e gara delle schiacciate:

    Per quanto riguarda il rising stars (ore 3.00 italiana tra venerdì e sabato prossimo) i 2 selezionatori, Charles Barkley e Shaq O’Neal, a turno hanno scelto un giocatore tra quelli disponibili con uno o 2 anni di esperienza nella Lega per formare dei team misti. Il risultato ha portato a queste 2 squadre, nel team O’Neal ci saranno Blake Griffin (Clippers), Jeremy Lin (New York), Ricky Rubio (Minnesota), Markieff Morris (Phoenix), Kemba Walker (Charlotte), Landry Fields (New York), Norris Cole (Miami), Brandon Knight (Detroit), Tristan Thompson (Cleveland) e Greg Monroe (Detroit). Nel team Barkley invece Kyrie Irving (Cleveland), DeMarcus Cousins (Sacramento), Derrick Williams (Minnesota), Paul George (Indiana), MarShon Brooks (New Jersey), John Wall (Washington), Tiago Splitter (San Antonio), Evan Turner (Philadelphia), Gordon Hayward (Utah) e Kawhi Leonard (San Antonio). Non c’è che dire, sarà una gran bella sfida!

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Per quanto riguarda gara da 3 punti e schiacciate (nella notte tra sabato e domenica in Italia) si devono fare 2 discorsi diversi. Nello slam dunk contest mancherà il vincitore dell’ultima edizione, ovvero Blake Griffin che lo scorso anno aveva lasciato tutti di stucco volando sopra una macchina per la sua esibizione. Forfait anche di LeBron James, si è così deciso di puntare su Chase Budinger (Houston), Paul George (Indiana), Iman Shumpert (New York) e Derrick Williams (Minnesota). La novità è che quest’anno a decidere la schiacciata più bella saranno i fan attraverso i social network.

    Decisamente migliore il cast per la gara da 3 punti: qui il campione uscente, James Jones dei Miami Heat, ha accettato di tornare a difendere il suo titolo, ma avrà avversari tosti con i quali misurarsi. Spicca tra tutti il nome di Ryan Anderson idolo di casa ad Orlando dato che gioca nei Magic, che statisticamente è il giocatore che infila più triple (87) e ne tenta di più (200) in stagione, ma ci sono anche Anthony Morrow (New Jersey), Mario Chalmers (ancora Miami) e Kevin Love (Minnesota).

    Insomma il divertimento e lo spettacolo sono assicurati anche quest’anno. La “Linsanity” sta contagiando un pò tutti e quindi potremo vedere il ragazzo di origini taiwanesi misurarsi con altri giocatori importanti. Peccato non avere qualche esponente di spicco alla gara delle schiacciate ma il livello dell’All Star Week End di Orlando resta comunque alto.

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  • All Star Game NBA, le divise Adidas e le scarpe di Howard e Rose

    All Star Game NBA, le divise Adidas e le scarpe di Howard e Rose

    Da venerdì 24 fino a domenica 26 febbraio ad Orlando andrà in scena l’All Star Week End NBA. Anche quest’anno saranno tantissime le super “Stelle” della Lega che daranno spettacolo per la gioia di tutti i fans che come al solito saranno numerosi.

    Adidas, che è il fornitore ufficiale della NBA, ha svelato le nuove divise e le scarpe per la 61esima edizione della partita delle Stelle, che si giocherà il 26 e che chiuderà l’evento. Nel match tra Eastern Conference contro Western Conference si sfideranno i migliori atleti in circolazione, da LeBron James a Kobe Bryant, passando per Kevin Durant, Dwyane Wade, Chris Paul, Derrick Rose e Blake Griffin per finire con Dwight Howard che avrà il sostegno del pubblico di Orlando visto che è il leader dei Magic. Pronti dalla panchina a dare man forte ci saranno il campione NBA in carica Dirk Nowitzki, Kevin Love, Chris Bosh, Deron Williams, Paul Pierce e LaMarcus Aldridge.

    Non c’è stata fortuna per gli italiani: Marco Belinelli è stato escluso a priori dalle votazioni mentre Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani, pur essendo stati inseriti tra i candidati a giocare l’All Star Game sono stati tagliati fuori dalla manifestazione per via degli infortuni patiti nell’ultimo periodo che li hanno messi KO.

    Le divise del 2012 sono state create appositamente per celebrare il 20esimo anniversario del memorabile All-Star Game NBA del 1992 disputato sempre ad Orlando. Le scarpe Adidas per questa edizione sono di color arancio in omaggio all’Orange County della Florida ed alle famose arance che si producono in questa zona.

    Le divise hanno alcune particolarità: le scritte “East” e “West” All-Star sono in stampatello come quelle del 1992. Le giacche e le maglie che verranno utilizzate dai giocatori hanno un motivo che richiama il disegno del parquet dell’Arena di Orlando. I colori blu e rosso delle divise, saranno esaltati dalle 3 strisce (marchio di fabbrica Adidas) argento e oro, e tutto ciò risalterà incredibilmente sul campo. I pantaloncini invece prendono ispirazione dal mondo del surf e sono realizzati in mesh altamente traspirante.

    Dwight Howard e Derrick Rose, atleti che rappresentano l’Adidas in tutto il Mondo, indosseranno una versione arancione delle loro nuovissime scarpe: le adiPower Howard 2 e le adizero Rose 2.5.

    L’adizero Rose 2.5, quarta scarpa dedicata all’M.V.P. Derrick Rose è la scarpa da basket più leggera mai indossata dal fuoriclasse dei Chicago Bulls e lo supporterà anche nella seconda parte della stagione e nella difficile sfida dei prossimi playoff. La tomaia comprende la tecnologia SPRINTFRAME ed un’area SPRINTWEB ulteriormente allargata per ridurre il peso e garantire il massimo controllo. La cavigliera dotata di tecnologia GEOFIT garantisce una calzata perfetta per il massimo comfort.

    Dwight Howard indosserà a sua volta le adiPower Howard 2, create appositamente per assecondare la potenza e l’esplosività del giocatore più votato da tutti i fans NBA per questo All Star Game. La scarpa messa a disposizione del centro degli Orlando Magic ha la suola con un motivo che richiama il vetro frantumato per ricordare ai tifosi la potenza di Howard e i tanti tabelloni rotti nella sua eccezionale carriera. La tecnologia ALIVE garantisce la migliore ammortizzazione per il suo stile di gioco altamente esplosivo. La firma di Dwight sul tallone, il numero di maglia a metà della scarpa e la linguetta con il logo “dh” completano la personalizzazione.

    Adidas Originals domina al di fuori del campo con le AR2.0. Sulla scia della famosa adi-Rise, la AR2.0 si ispira all’iconica Forum Mid, ma con un look più moderno, caratterizzato dalla suola vulcanizzata, la tomaia in pelle verniciata e lo strap sopra la linguetta. Anche la AR2.0 è basata sui colori navy/arancio in omaggio all’ All-Star Game NBA di Orlando.

    LE DIVISE ALL STAR GAME NBA 2012 E LE SCARPE ADIDAS DI HOWARD E ROSE

  • NBA, All Star Game: Ecco la lista delle riserve

    NBA, All Star Game: Ecco la lista delle riserve

    La NBA ha ufficializzato la lista delle riserve in vista dell’All Star Game 2012 che si giocherà ad Orlando il prossimo 26 febbraio. Come prevedibile nell’elenco non figurano nè Danilo Gallinari, nè Andrea Bargnani, messi fuori gioco definitivamente dai rispettivi infortuni.

    I ricambi della Eastern Conference saranno Deron Williams (New Jersey Nets), Joe Johnson (Atlanta Hawks), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Paul Pierce (Boston Celtics), Luol Deng (Chicago Bulls), Chris Bosh (Miami Heat) e Roy Hibbert (Indiana Pacers). Gli esordienti assoluti sono Iguodala, Deng e Hibbert.

    Per la Western Conference sono state selezionate queste riserve: Steve Nash (Phoenix Suns), Tony Parker (San Antonio Spurs), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder), Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks), LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers), Kevin Love (Minnesota Timberwolves) e Marc Gasol (Memphis Grizzlies). In questo caso esordiranno alla partita delle Stelle Bynum (selezionato come centro titolare), Gasol e Aldridge.

    Non sono mancate le polemiche dato che Deron Williams è stato invitato a partecipare all’evento nonostante il record perdente dei suoi Nets (di solito vengono chiamati atleti che militano in squadre con record vincente) a discapito di Rajon Rondo dei Boston Celtics (che forse ha pagato l’infortunio al braccio che lo ha tenuto a lungo fermo ad inizio stagione). A Pau Gasol, gli allenatori delle 30 squadre NBA che hanno effettuato le scelte, hanno preferito il fratello minore Marc, inoltre è rimasto fuori, per la prima volta nella sua carriera, Tim Duncan, ormai 36 enne ma che probabilmente resterà nella storia della lega come l’ala grande più forte vista sui parquet americani. Salta il record di 15 presenze totali per la power forward dei Celtics Kevin Garnett.

    A meno di infortuni e quindi di ovvie sostituzioni dell’ultim’ora questa edizione dell’All Star Game verrà ricordata soprattutto per il grande numero di esordienti convocati dato che tra Eastern e Western Conference ne figurano 3 per parte.

    Queste le formazioni al completo:

    Eastern Conference
    F-Carmelo Anthony
    F-LeBron James
    C-Dwight Howard
    G-Derrick Rose
    G-Dwayne Wade

    Riserve: Deron Williams (New Jersey), Joe Johnson (Atlanta), Andre Iguodala (Philadelphia), Paul Pierce (Boston), Luol Deng (Chicago), Chris Bosh (Miami) e Roy Hibbert (Indiana)

    Western Conference
    F-Blake Griffin
    F-Kevin Durant
    C-Andrew Bynum
    G-Kobe Bryant
    G-Chris Paul

    Riserve: Steve Nash (Phoenix), Tony Parker (San Antonio), Russell Westbrook (Oklahoma City), Dirk Nowitzki (Dallas), LaMarcus Aldridge (Portland), Kevin Love (Minnesota) e Marc Gasol (Memphis)

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  • NBA, per Gallinari un mese di stop. Addio speranze di All Star Game

    NBA, per Gallinari un mese di stop. Addio speranze di All Star Game

    L’infortunio accorso a Danilo Gallinari durante la sfida persa dai suoi Denver Nuggets contro gli Houston Rockets costringerà l’ala della Nazionale italiana ad uno stop di un mese. E’ questo l’esito degli esami a cui è stato sottoposto il “Gallo”. Lo staff sanitario dei Nuggets ha riscontrato una forte distorsione alla caviglia sinistra mentre per quanto riguarda la prima diagnosi, ovvero quella di una microfattura al piede, i medici hanno detto che risale ad un precedente infortunio ed hanno escluso ulteriori complicazioni.

    Nonostante il sospiro di sollievo tirato dai tifosi di Denver e da tutti suoi fans non mancano le brutte notizie: Gallinari infatti con questo stop di 4 settimane esce dal novero dei possibili candidati all’All Star Game che verrà disputato il prossimo 26 febbraio ad Orlando. Danilo era infatti in corsa per un posto tra le riserve (anche se con possibilità minime visti gli altri nomi illustri rimasti esclusi dal quintetto titolare) ma ora le speranze si spengono definitivamente, con buona pace di tutti.

    Una vera e propria sfortuna quella che in questo periodo dell’anno sta aleggiando sui nostri connazionali in NBA visto che qualche settimana fa anche Andrea Bargnani è stato vittima di una brutta ricaduta del suo precedente infortunio al polpaccio e dovrà stare fermo per circa 2 mesi.

    I Nuggets ora dovranno fare a meno del loro miglior marcatore dato che Gallinari stava viaggiando alla media di oltre 17 punti a partita con 5 rimbalzi ad incontro. Le sue ottime prestazioni in stagione gli erano valse anche il rinnovo con la squadra del Colorado per un contratto di 4 anni a 42 milioni di dollari complessivi.

    La stagione compressa, dovuta all’inizio ritardato per il lockout, sta lasciando il segno nella Lega ed ogni giorno spuntano nuovi infortuni per via dell’enorme sforzo fisico degli atleti costretti a giocare quasi ogni sera: vogliamo fare gli auguri per una pronta guarigione al campione dei Los Angeles Clippers Chauncey Billups che nella sfida contro i Magic ha riportato la rottura (secondo le prime diagnosi) del tendine d’achille, un infortunio così grave vista la sua età che potrebbe mettere a rischio la carriera dato che se confermato lo stop sarebbe di un anno.

  • NBA, All Star Game: Bargnani e Gallinari out, trionfo per Howard

    NBA, All Star Game: Bargnani e Gallinari out, trionfo per Howard

    La NBA ha ufficializzato i quintetti di partenza in vista dell’All Star Game 2012 che si disputerà ad Orlando il prossimo 26 febbraio. La votazione è stata fatta tramite voto popolare, i giocatori che hanno raccolto più preferenze nei rispettivi ruoli avranno il diritto di scendere in campo come titolari (a meno di infortuni dell’ultim’ora), mentre la prossima settimana, giovedì 9 febbraio, verranno scelte le riserve.

    Tra i magnifici 10 (5 per la selezione dell’Ovest e 5 per quella dell’Est) non figurano nè Andrea Bargnani, nè Danilo Gallinari che curiosamente sono finiti entrambi al nono posto nelle votazioni del loro ruolo (il Mago ha raccolto poco più di 152mila preferenze tra le ali della Eastern Conference, il Gallo invece ha ottenuto circa 110 mila voti tra i forward della Western Conference).

    Ovviamente ci sarà la possibilità per loro di essere chiamati dalle decisioni che prenderanno nei prossimi giorni i 30 allenatori NBA a cui spetterà il compito di completare i 2 roster ma difficilmente i nostri connazionali riusciranno a partecipare all’evento: dovranno essere scelte 7 riserve per parte ed a tuttora sono altri i candidati favoriti tra le ali secondo esperti ed analisti del basket d’oltreoceano. Ad Ovest gli ultimi 2 posti tra i cosiddetti “forward”dovrebbero giocarseli (il condizionale è d’obbligo) mostri sacri del calibro di Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Pau Gasol (Los Angeles Lakers), Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks) ed il sempre più migliorato LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers). Ad Est invece la lotta vedrà protagonisti Kevin Garnett (Boston Celtics), Paul Pierce (Boston Celtics), Chris Bosh (Miami Heat), Amar’è Stoudemire (New York Knicks) e l’outsider Luol Deng (Chicago Bulls) autore di una grande stagione finora con i Bulls.

    Per quanto riguarda invece i giocatori già selezionati c’è da dire che la città di Los Angeles monopolizza il quintetto della Western Conference visto che i Lakers sono rappresentati dal solito Kobe Bryant (secondo atleta più votato, alla 14esima apparizione consecutiva come titolare all’All Star Game, eguagliati Shaquille O’Neal, Jerry West e Karl Malone) e dal centro Andrew Bynum, mentre i Clippers aggiungono il playmaker Chris Paul e l’ala grande Blake Griffin. Il ruolo di ala piccola invece è appannaggio di un altro super atleta, quel Kevin Durant stella sempre più luminosa degli Oklahoma City Thunder, capocannoniere della Lega nelle ultime 2 regular season.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Il quintetto della Eastern Conference vedrà invece protagonista la città di Miami che porta i 2 fenomeni Lebron James e Dwyane Wade. Lo stato della Florida si conferma di prim’ordine per quanto riguarda i talenti ed aggiunge l’idolo locale degli Orlando Magic Dwight Howard (centro) che è stato anche il giocatore più votato da tutti i fans. Completano la squadra l’ala piccola dei New York Knicks Carmelo Anthony ed il sensazionale playmaker dei Chicago Bulls Derrick Rose, lo scorso anno M.V.P. della stagione NBA.

    Passiamo ai numeri: come già detto chi ha avuto più preferenze è stato Howard con 1milione e 600mila voti, a ruota segue Kobe Bryant (1milione e 550mila), sul gradino più basso del podio ecco Derrick Rose (1 milione 514 mila), che butta fuori dalla Top 3 LeBron James (1milione e 360 mila). Kevin Durant (1milione e 345mila) supera un mostro sacro come Dwyane Wade (1milione e 334mila).  Più staccati tutti gli altri, Chris Paul arriva ad 1milione e 130 mila voti, poi Andrew Bynum con 1 milione e 51mila voti precede Carmelo Anthony (1milione e 41mila). Chiude Blake Griffin con 870 mila preferenze.

    Gli allenatori che guideranno i 2 team di All Star, invece, si sapranno il 15 febbraio: i coach delle 2 squadre in vetta alla rispettiva Conference per quella data, avranno il diritto di sedersi sulle panchine.

    Nella speranza di poter vedere per la prima volta nella storia un giocatore italiano scendere in campo nell’All Star Game ecco i 2 quintetti selezionati dal voto dei tifosi:

    Eastern Conference
    F-Carmelo Anthony
    F-LeBron James
    C-Dwight Howard
    G-Derrick Rose
    G-Dwayne Wade

    Western Conference
    F-Blake Griffin
    F-Kevin Durant
    C-Andrew Bynum
    G-Kobe Bryant
    G-Chris Paul