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  • All Star Game NBA 2011: Highlights Western Conference vs Eastern Conference

    All Star Game NBA 2011: Highlights Western Conference vs Eastern Conference

    Ecco gli highlights della partita tra Western Conference ed Eastern Conference disputatasi nella notte americana che ha visto la squadra di Kobe Bryant, poi eletto M.V.P. dell’incontro, prevalere su quella del “nemico” LeBron James.

    Guarda il video:

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  • All Star Game NBA 2011: Bryant trascina la Western Conference e vince l’M.V.P.

    All Star Game NBA 2011: Bryant trascina la Western Conference e vince l’M.V.P.

    E’ la Western Conference la squadra vincitrice del 60esimo All Star game NBA. La squadra dell’Ovest, guidata da uno spettacolare Kobe Bryant autore di 37 punti, ha superato la squadra dell’Est per 148-143.

    Partita come al solito altamente spettacolare, con attacchi decisamente spumeggianti e difese invece tutt’altro che impeccabili, ma ormai è risaputo che in questa gara la cosa che conta di più è far divertire il pubblico presente e niente diverte gli spettatori quanto l’attacco che prevale sulla difesa!

    L’inizio della partita è tutto per la Eastern Conference con Stoudemire in evidenza, ma Bryant, che segna il primo canestro per la squadra dell’Ovest, riporta la situazione in equilibrio. Il numero 24, aiutato da Durant, scava il primo solco tra le 2 squadre a metà quarto. Entrano le riserve ma la situazione non cambia con la Western Conference che guida alla fine del primo periodo per 37-27.

    Da applausi l’intesa tra Westbrook e Griffin (il rookie dei Clippers protagonista per la terza serata consecutiva dopo la partita tra rookie e sophomore di venerdì e la gara delle schiacciate vinta ieri) che sembrano giocare assieme da una vita, mentre da segnalare la fluidità di gioco del trio Ginobili-Gasol-Nowitzki. I minuti finali del secondo quarto vedono anche il ritorno in campo di Bryant che porta sul +12 la sua squadra siglando a metà gara qualcosa come 21 punti.

    Il ritorno in campo per il secondo tempo vede svegliarsi LeBron James, fino a quel momento un pò fuori contesto e forse fin troppo generoso nei confronti non solo dei suoi compagni con assist a ripetizione, ma anche con i suoi avversari, in primis proprio Bryant. L’ala degli Heat riesce a portare i suoi fino al -4 (83-79) ma l’infortunio di Wade alla caviglia in uno scontro fortuito con Williams e la sua uscita di scena riaprono il palcoscenico alla Western Conference che in pochi minuti si porta sul +14 (100-86). Alla fine del terzo periodo il punteggio recita Ovest 117, Est 100 e già la gara sembra indirizzata verso una ben precisa direzione.

    A quel punto coach Rivers si gioca il tutto per tutto, LeBron capisce che è il momento di fare sul serio e a furia di punti, assist e rimbalzi porta i suoi compagni sul -2. Qui entra in scena Durant che con 5 punti consecutivi riporta a +7 la Western Conference (142-135) ad un minuto e 40 secondi dal termine. Stoudemire con una tripla e James con un canestro da 2 riportano la Eastern Conference sul -2, ma Gasol con un rimbalzo offensivo sul tiro sbagliato di Bryant ed i liberi di Paul fissano il risultato sul 148-143 finale.

    Prove mostruose per Bryant (37 punti e 14 rimbalzi) e Durant (34 punti) autentici trascinatori della squadra dell’Ovest. In ombra il chiacchieratissimo Carmelo Anthony (solo 8 punti), dalla panchina bene Gasol e Wstbrook autori rispettivamente di 17 e 12 punti. Per la squadra dell’est bene James con una abbondante tripla doppia da 29 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, 29 punti anche per Stoudemire, Wade solo 14 punti per il problema alla caviglia che lo ha costretto a stare fuori per il secondo tempo, mentre Howard si ferma solo a 5 punti. Alla fine l’M.V.P. è Kobe Bryant, e non solo perchè si giocava nella sua Los Angeles, ma perchè ha dato dimostrazione che se gioca a determinati livelli il migliore resta sempre lui, nonostante l’età e nonostante gli acciacchi!

    WESTERN CONFERENCE – Anthony 8, Durant 34, Duncan 2, Bryant 37, Paul 10; Gasol 17, Williams 5, Nowitzki 6, Ginobili 7, Griffin 8, Love 2, Westbrook 12. All.: Popovich.

    EASTERN CONFERENCE – James 29, Stoudemire 29, Howard 5, Rose 11, Wade 14; Pierce 6, Rondo 6, Garnett 4, Allen 12, Bosh 14, Horford 2, Johnson 11. All.: Rivers.

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS :

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  • All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    Ecco il video della gara delle schiacciate che ha eletto Blake Griffin vincitore della specialità.

    Incredibili i numeri messi in piedi dai 4 atleti in gara.

    Da vedere l’ultima schiacciata proprio di Griffin che per l’occasione delizia la platea saltando una macchina!

    GUARDA IL VIDEO:

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  • All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    Da premettere che quello di quest’anno è stato sicuramente uno degli Slam Dunk Contest più creativo e spettacolare di sempre grazie alla formula di emulare schiacciate del passato molto suggestive.

    Alla fine il vincitore è Blake Griffin, matricola terribile dei Los Angeles Clippers che ha monopolizzato la gara con numeri che hanno del pazzesco!

    I primi 2 eliminati dei 4 atleti designati per la gara sono Ibaka (a nulla vale la sua schiacciata staccando dal tiro libero ed il recupero, dal ferro, di un peluche levato quindi dal canestro con i denti per consegnarlo ad un bambino del pubblico) e DeRozan (che emula una schiacciata di Iguodala del passato con autopassaggio sulla struttura del canestro, e non basta nemmeno la sfilza di 10 ottenuta al secondo tentativo con la cosiddetta show-stopper, che lo vede volare sopra il ferro affondando poi in reverse).

    Passano in finale Griffin e McGee che deliziano il pubblico con delle meraviglie: il centro dei Wizards sfida direttamente Dwight Howard, commentatore designato a bordo campo vista l’esperienza nella specialità, schiacciando prima in contemporanea con 2 palloni in 2 canestri affiancati, poi recapitandone 3 insieme sul fondo della retina con la collaborazione di John Wall come passatore.

    Griffin, invece, apre con un 360 gradi e chiude poi con una “windmill” raccogliendo un palla alzata sullo spigolo del tabellone da Baron Davis.

    Si va alla finale dove le magie di McGee scompaiono di fronte a quelle del fenomeno dei clippers che prima omaggia Vince Carter con un’affondata che termina con l’intero avambraccio dentro il ferro. Ma è ancora niente rispetto a quello che sta per arrivare: sul parquet dello Staples Center fa ingresso una macchina che viene parcheggiata sotto il tabellone.  Dal tettuccio ecco spuntare la testa di Baron Davis con una palla in mano, mentre, alle spalle del giocatore dei Clippers, si schiera un intero coro gospel che comincia ad intonare la celebre canzone I believe I can fly“. E Griffin vola veramente: cofano saltato in tutta la sua estensione, palla alzata da Baron Davis che viene presa dal numero 32 e schiacciata con potenza nel canestro! Incredibile Blake!

    GUARDA IL VIDEO DEGLI HIGLIGHTS DELLO SLAM DUNK CONTEST:

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  • All Star Game NBA 2011: James Jones vince la gara del tiro da 3 punti

    All Star Game NBA 2011: James Jones vince la gara del tiro da 3 punti

    E’ James Jones, ala dei Miami Heat ad aggiudicarsi la gara del tiro da 3 punti.

    Ricco di grandi nomi l’elenco dei partecipanti, a partire dal campione uscente, Paul Pierce, poi il ragazzotto che pochi giorni fa ha infranto il record di Reggie Miller per numero di triple realizzate in carriera, ovvero Ray Allen. A completare il tutto e dare fastidio all’atomico duo dei Boston Celtics, ci sono proprio James Jones, grande tiratore da oltre l’arco per gli Heat che si avvicinano a grandi falcate verso i playoff, poi Daniel Gibson dei Cavs, Dorell Wright (ex Miami ora terrificante tiratore dei Warriors) e Kevin Durant dei Thunder. La guardia dei Cavs tiene fede alla bruttissima stagione della franchigia dell’Ohio e chiude con un misero 7, ma inaspettatamente (visti i poderosi mezzi tecnici) peggio di lui fa Kevin Durant, che spara malamente racimolando un imbarazzante 6. Giornataccia per il fenomeno di Oklahoma City che tenterà di rifarsi stasera nel match più spettacolare del fine settimana, ovvero la sfida tra Est ed Ovest.

    Jones e Allen non hanno problemi e passano il turno, in finale trovano Paul Pierce, che si salva con gli ultimi 2 palloni battendo sul filo di lana Dorell Wright. E’ proprio Pierce che apre le danze nella sessione decisiva e, nonostante gli “ululati” del pubblico di Los Angeles (sua città natale che lo considera oramai un nemico dichiarato), sforna un ottimo 18.

    Ma James Jones non trema di fronte ai 2 fenomeni dei Celtics, risponde colpo su colpo con regolarità incredibile per un debuttante: 4 punti per segnati per ogni carrello per un totale di 20 punti complessivi. Ray Allen, vincitore di questa gara  nel lontano 2001 battendo gli europei Nowitzki e Stojakovic, ottiene soltanto 16 commettendo qualche errore di troppo per un tiratore affidabile come lo è il numero 20 dei biancoverdi di Boston.

    Il risultato elegge Jones come il migliore tiratore dell’evento, per non perdere i momenti salienti ecco il video degli highlights del 3 point contest:

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  • All Star Game NBA 2011: Skills Challenge a Stephen Curry

    All Star Game NBA 2011: Skills Challenge a Stephen Curry

    E’ Stephen Curry, playmaker dei Golden State Warriors, ad aggiudicarsi l’edizione dello Skills, Challenge, prova di abilità che mette di fronte i migliori giocatori con le più alte proprietà di palleggio.

    Non ha potuto difendere il titolo conquistato lo scorso anno Steve Nash, Chris Paul invece, uno dei favoriti, esce già al primo turno concludendo con una prestazione pessima. Non va meglio sia a John Wall che al fenomenale Derrick Rose che incappa in errori molto banali e perde la possibilità di giocarsi la finale che è appannaggio proprio di curry e dell’ottimo Russell Westbrook.

    Il giocatore dei Warriors alla fine stravince lo scontro diretto completando il percorso senza sbavature in 28.2 secondi. Piccola soddisfazione per lui dato che ieri nel match giocato tra rookie e sophomore, non ha certamente brillato pur essendo uno dei più attesi vista la sua qualità.

  • All Star Game NBA 2011: Haier Shooting Stars al Team Atlanta

    All Star Game NBA 2011: Haier Shooting Stars al Team Atlanta

    L’Haier Shooting Stars, prima delle 4 sfide i programma nel sabato dell’All Sta Week end, va al Team Atlanta, che ha la meglio sulle altre squadre impegnate nella competizione (Los Angeles, Chicago e Texas).

    In finale battuto proprio il team Texas che aveva vinto la scorsa edizione. Ricordiamo che la squadra di Atlanta era composta dal giocatore degli Atlanta Hawks Al Horford, dalla giocatrice WNBA Coco Miller (Atlanta Dream) e dalla “Leggenda” Steve Smith. Decisivi 2 canestri da centrocampo che hanno fatto la differenza in favore del Team Atlanta.

  • All Star Game NBA 2011: Highlights Rookie vs Sophomore

    All Star Game NBA 2011: Highlights Rookie vs Sophomore

    Queste sono le migliori azioni della partita disputata nella notte tra i Rookie ed i Sophomore che ha aperto la 60esima edizione dell’All Star week end.

    la partita è stata vinta dalle matricole che hanno avuto la meglio sui giocatori al secondo anno per 148-140. M.V.P. è stato votato John Wall autore del record di assist per questo evento con 22 (anche 12 punti).

    Ecco il video degli Highlights:

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  • All Star Game NBA 2011: I Rookie battono i Sophomore. Wall M.V.P.

    All Star Game NBA 2011: I Rookie battono i Sophomore. Wall M.V.P.

    Ha preso il via nella notte il tanto atteso 6oesimo All Star week end NBA.

    Il fine settimana delle “Stelle” è partito con il match tra i rookie (i giocatori al primo anno in NBA) ed i Sophomore (gli atleti alla seconda stagione nella Lega) e lo spettacolo e le emozioni non sono di certo mancate.

    148-140 il punteggio finale della sfida che ha visto per il secondo anno di fila prevalere i Rookie sui Sophomore. Gara che inizialmente ha lasciato un pò perplessi viste le innumerevoli schiacciate messe a referto e la quasi totale assenza di difesa. Alla fine Blake Griffin (dato che sarà anche impegnato sia nella gara delle schiacciate che nella vera partita delle “Stelle”) si risparmia, resta in campo solo 14 minuti per segnare 14 punti. I protagonisti per la squadra del primo anno sono Wall e Cousins, letteralmente inarrestabili: il centro dei Sacramento Kings segna 33 punti con 14 rimbalzi, il playmaker dei Washington Wizards invece si ferma a soli 12 punti dal campo ma con 22 assist scrive il nuovo record di passaggi per questa gara. Buono il contributo di un ex del campionato italiano, Gary Neal (che lo scorso anno giocava con la Benetton Treviso) che dà il suo contributo con 20 punti segnati. Da ricordare anche i 25 di Wes Johnson, ala dei Minnesota Timberwolves.

    Per quanto riguarda i Sophomore il top scorer è stato James Harden, guardia degli oklahoma City Thunder, con 30 punti in soli 27 minuti di gioco, il suo compagno do squadra ai Thunder, Ibaka, si ferma a soli 14. Come al solito consistente la prova di Blair che porta alla causa 28 punti e 15 rimbalzi, leggermente in ombra il tanto atteso Stephen Curry (13 punti, 6 rimbalzi ed 8 assist).

    Alla fine la prestazione di Wall gli vale il titolo di M.V.P. dell’incontro. Lo spettacolo c’è stato, tutti si sono divertiti, non resta che ben sperare in attesa del match che chiuderà il fine settimana: sicuramente Eastern Conference e Western Conference non faranno mancare ciò che tutti ci aspettiamo.

    Rookie-Sophomore 148-140
    Rookie:
    Griffin 14, Fields 15, Cousins 33 (14 rimbalzi), Neal 20, Wall 12 (22 assist), Favors 9, Johnson 25, Bledsoe 6, Monroe 14.
    Sophomore: Gibson 8, DeRozan 14, Blair 28 (15 rimbalzi), Curry 13, Matthews 15, Jennings 8, Ibaka 14, Harden 30, Holiday 10.

    Guarda gli highlights della partita:

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  • Le maglie ufficiali per l’All Star game 2010-2011

    Le maglie ufficiali per l’All Star game 2010-2011

    Domenica si disputerà il 60esimo All Star Game a Los Angeles ed Adidas, fornitore ufficiale delle uniformi della National Basketball Association, ha svelato il design e le innovazioni della nuove uniformi da gioco.

    Le nuove maglie create per l’All-Star Game traggono ispirazione dal glamour tipico di Hollywood e, per la prima volta in assoluto, i giocatori selezionati per la “Partita delle Stelle” avranno la possibilità di scegliere se indossare una maglia dotata di tecnologia di compressione adidas TECHFIT PowerWeb o la maglia NBA Revolution 30!

    “Non esiste luogo al mondo dove sport, stile e intrattenimento si fondono come a Los Angeles, il design e le innovazioni delle uniformi, dell’abbigliamento e delle calzature rappresentano un omaggio alla città e al basket. L’All Star Game NBA è una vetrina speciale per Adidas e consente di presentare le nostre innovazioni sul palcoscenico più importante. Non c’è occasione migliore per dimostrare come i nostri prodotti rendano più leggeri, più veloci e più forti i migliori cestisti del mondo”.

    Queste le parole di Lawrence Norman, Vice Presidente di Adidas Global Basketball.

    La nuova uniforme NBA All-Star TECHFIT è dotata di Powerband in TPU (poliuretano termoplastico) posizionate strategicamente per allineare i gruppi muscolari e offrire maggiore potenza alle principali fasce muscolari garantendo movimenti più efficaci che migliorano accelerazione e resistenza. Inoltre, la linea aderente migliora il movimento impedendo ai giocatori di rallentare l’avversario afferrando la maglia.

    La particolarità delle nuove maglie sta anche nei caratteri giganti ispirati al simbolo di Hollywood e alla città di Los Angeles tramite una particolare rappresentazione dello skyline della città. Per celebrare il 60esimo anniversario dell’ All-Star Game NBA, l’uniforme presenta un motivo a diamante che spicca sotto le luci dell’arena.

    Per quanto riguarda il riscaldamento degli atleti relativo al pre-partita è stata ideata una divisa che richiama i più eleganti abiti indossati sul tappeto rosso. Le giacche per il riscaldamento sfoggiano polsini con bottoni e sono impreziosite da una tasca interna simile a quella di un abito. La fodera della giacca presenta lo stesso motivo dell’uniforme per offrire un look elegante e adatto al tappeto rosso.

    Inoltre c’è da dire che Dwight Howard e Derrick Rose, titolari nel quintetto base della squadra della Eastern Conference, indosseranno durante l’ All-Star Game NBA la seconda versione della loro scarpa personalizzata: Howard infatti sfoggerà la Super Beast, mentre Derrick Rose, per la prima volta votato nel quintetto base, lancerà la adiZero Rose 1.5. Altri atleti invece indosseranno le scarpe da basket adiPure o Crazy 8.

    Più in particolare, per quanto riguarda la nuova versione delle scarpe che indosserà Rose, fenomenale playmaker dei Chicago Bulls, c’è da dire che questa è più leggera e offre maggiore supporto della precedente grazie alla nuova tomaia SPRINTSKIN, progettata per offrire stabilità, traspirazione e durata ottimali. I 3 inserti nelle zone SPRINTSKIN della adiZero Rose 1.5 sono dedicate ai fratelli di Derrick (Reggie, Allan e Dwayne) che lo hanno sostenuto nella sua scalata ai vertici NBA. Rose inizierà l’All-Star Game indossando una versione gialla della adiZero Rose 1 e indosserà per la prima volta la adiZero Rose 1.5 nel secondo tempo.

    Il suo compagno nella squadra dell’Est, il 5 volte All-Star NBA Dwight Howard, centro devastante degli Orlando Magic, scenderà in campo per la prima volta indossando le adidas Super Beast dotate di un sistema di supporto completamente nuovo e studiato per il suo stile di gioco unico nella Lega. Il TORSION SYSTEM è infatti dotato di 2 profonde scanalature longitudinali lungo l’arco del piede che permettono la torsione del piede verso l’interno limitando la torsione verso l’esterno della caviglia. Questa semplice soluzione limita gli infortuni e aumenta l’efficienza in campo.

    Gli altri giocatori Adidas che parteciperanno alle competizioni del weekend utilizzeranno la scarpa  adiPure (in diverse varianti di colore) dotata di tomaia SPRINTSKIN leggera e flessibile e di tecnologia PURE MOTION nella suola per offrire supporto e ammortizzazione ottimali.

    Come sempre Adidas è sempre all’avanguardia nello sport e nelle nuove tecniche di creazione di supporti sportivi per gli atleti.