Tag: alexis sanchez

  • Il Barcellona all’assalto di Bale

    Il Barcellona all’assalto di Bale

    A Barcellona la stagione 2011/2012 verrà ricordata non solo per le cocenti delusioni raccolte nella Liga e in Champions League ma anche come la fine dell’era Guardiola. Il prossimo 25 maggio l’allenatore più vincente della storia catalana con 13 successi, saluterà Messi e compagni dopo la finale di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao; ma in casa Barça già si comincia a pensare al prossimo futuro per consegnare nelle mani di Tito Vilanova, successore di Guardiola, una squadra ancora più forte che possa iniziare un altro ciclo glorioso almeno quanto quello degli ultimi anni.

    ARRIVA BALE – Il presidente blaugrana Sandro Rosell è pronto a regalarsi Gareth Bale, 22enne nazionale gallese in forza al Tottenham e ambito da mezza Europa. Il centrocampista, autore di 9 reti in Premier League quest’anno, dovrebbe essere il primo colpo per il dopo Guardiola e andrebbe a rinforzare una squadra che già si attesta stellare.

    Gareth Bale © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Secondo il “Marca”, autorevole giornale spagnolo, il Barcellonasarebbe pronto a versare nelle casse inglesi ben 40 milioni di euro pur di assicurarsi le prestazioni dell’ala gallese a cui verrebbe offerto un contratto quinquiennale da 5 milioni netti a stagione. Stiamo parlando di cifre altissime ed in questo momento alla portata di pochissimi club nel mondo; se poi a questo aggiungiamo il fascino che genera di sè il club catalano possiamo anticipare il buon esito della trattativa.

    Non sembrerebbe però dello stesso parere l’allenatore del Tottenham Harry Redknapp che smentisce prontamente l’indiscrezione di “Marca”: “Non penso che ci sia un minimo di verità, assolutamente”. Il Barcellona tuttavia sembra essere molto vicino all’acquisizione del talento gallese che rappresenterebbe l’acquisto top dell’estate e andrebbe a fare il palio con i due colpi fatti registrare dal club catalano durante la scorsa estate quando alla corte di Guardiola arrivarono Cesc Fabregas e Alexis Sanchez. A dimostrazione che quando il Barça chiama è difficile non rispondere.

  • Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Il successo che Roberto Di Matteo sognava alla vigilia. Una vittoria senza subire gol che mette in condizione il Chelsea di poter affrontare la sfida di ritorno del Camp Nou con due risultati su tre e qualcosina in più visto che si potrebbe anche perdere con un gol di scarto. Opportunisti gli inglesi, abili a trasformare in gol con Drogba l’unica vera palla gol della partita. Tanto rammarico invece per gli spagnoli che tengono in mano il pallino del gioco per 90’ ma che non riescono a trovare il pari, sfiorandolo specie nel recupero con un palo colpito da Pedro.

    Un match tutto cuore e sacrificio quello del Chelsea, arroccato sin dall’inizio nella propria difesa e affidatosi a veloci ripartenze. Poche ma letali, come quella che ha portato al gol vittoria. Il muro eretto da Di Matteo è stato solido e per la seconda volta di fila in una trasferta di Champions il Barcellona non riesce a trovare la via della rete.

    Nel corso della prima frazione di gioco le occasioni per i blaugrana non mancano: al 9’ è Sanchez con un delizioso pallonetto a centrare in pieno la traversa. Un episodio che sembra mettere paura ai padroni di casa che stentano a creare palle da gol e in due casi con Fabregas rischiano seriamente di finire sotto, ma Cech e la difesa salvano. Quando il primo tempo sembra destinato a concludersi sullo 0 a 0 ecco che da una palla persa da Messi e recuperata da Ramires nasce il gol del Chelsea: merito di Drogba abile a centro area a depositare in rete il pallone appena servitogli dal compagno di squadra.

    Didier Drogba in gol © Jasper Juinen/Getty Images

    Ad inizio ripresa ricomincia l’assalto del Barcellona con Sanchez che al minuto 11 ha palla del pari su assist di Fabregas ma sbaglia clamorosamente. Guardiola decide cosi di togliere l’ex giocatore dell’Udinese inserendo Pedro. Cambia poco perché il team iberico continua a spingere ma non trova molti spazi. Specie Messi è molto limitato dal solido muro inglese che trema però proprio prima del gong: prima Cech si fa trovare pronto su una deviazione di Puyol a seguito di un calcio piazzato di Messi, poi al 93’ ecco che Pedro raccoglie una palla vagante in area di rigore e con un bel tiro a giro centra il palo, sulla sfera si avventa Busquets che spara alto. Finisce così con il successo del Chelsea.

    Chelsea Barcellona, le pagelle:
    Terry 7: Se per la sesta volta contro di lui Messi non va a segno un motivo c’è. Guida alla grande una difesa che riesce a contenere efficacemente ogni offensiva blaugrana.
    Drogba 7: Eccolo il grande attaccante: decisivo in gare come queste quando tocca un pallone e lo trasforma in oro. Un gol preziosissimo il suo che potrebbe valere tanto nel ritorno.
    Lampard 7: E pensare che fino a qualche mese fa era stato accantonato. Può dare ancora tanto ai blues.
    Mascherano 5: Sul gol sembra assente visto che Drogba è tutto solo al centro dell’area. Una leggerezza che rischia di pesare molto.
    Messi 5: Imbecca la classica serata no. Perde palla dando il via al gol del Chelsea e in più non riesce mai a concludere pericolosamente dalle parti di Cech.
    Sanchez 5,5: Ha il merito di farsi pericoloso in più occasioni, ma se non la metti dentro ti serve veramente a poco.

    Chelsea (4-3-3): Cech 6,5; Ivanovic 6,5, Cahill 6,5, Terry 7, Cole 6,5; Mikel 6,5, Meireles 6,5, Lampard 7, Mata 5,5 (27′ st Kalou 6), Drogba 7, Ramires 7 (43′ st Bosingwa sv). In panchina: Turnbull, Essien, Sturridge, Malouda, Torres. Allenatore: Di Matteo 7.
    Barcellona (4-3-3): Valdes 5,5; Dani Alves 5,5, Mascherano 5, Puyol 6, Adriano 5,5; Xavi 6 (42′ st Cuenca sv), Busquets 5,5, Iniesta 6; Sanchez 5,5 (21′ st Pedro 6), Messi 5, Fabregas 5,5 (34′ st Thiago Alcantara sv). In panchina: Pinto, Piqué, Bartra, Keita. Allenatore: Guardiola 5,5.

    La video sintesi della partita:
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  • Il Barcellona denuncia San Siro, Galliani difende il Milan

    Il Barcellona denuncia San Siro, Galliani difende il Milan

    All’indomani del pareggio a reti inviolate nell’andata dei quarti di Champions League, Milan Barcellona continua a far parlare di sé. Non tanto per la spettacolarità dell’incontro, quanto per alcune decisioni arbitrali che non sono state accettate dai blaugrana ma sopratutto per le condizioni del terreno di gioco, giudicate improponibili sia dal Barca che dagli stessi dirigenti rossoneri. Galliani ha espresso l’intenzione di apportare una modifica sostanziale, trasformando San Siro da un campo di patate a un terreno di nuova concezione. Ha precisato inoltre che attende una risposta definitiva dai cugini dell’Inter, che insieme al Diavolo detiene il 50% dello stadio. Nel frattempo fa discutere la denuncia presentata all’Uefa da parte del Barcellona in merito al terreno di San Siro.

    Indignados, questo il sentimento espresso dalla stampa iberica il giorno dopo la sfida europea contro il Milan. Indignados per il rigore non concesso dall’arbitro svedese Eriksson nel corso del 16′ minuto del primo tempo, quando Abbiati ha travolto in area Alexis Sanchez lanciato a rete. Il direttore di gara ha fatto cenno al blaugrana di rialzarsi, e l’azione è poi proseguita senza ulteriori patemi d’animo per la difesa rossonera. Un altro episodio, forse meno pubblicizzato rispetto a quello dell’ex Udinese, è stato quello che ha coinvolto Lionel Messi durante il finale di gara. L’argentino è stato bloccato a sandwich dal doppio intervento dei centrali difensivi del Milan, anche in questa occasione l’arbitro non ha intravisto gli estremi per un penalty in favore della squadra blaugrana.

    Già nel mirino dei giocatori catalani nel corso della partita, con un Dani Alves letteralmente furibondo contro il manto erboso di San Siro, e messo sotto accusa nel post partita anche da Guardiola, il campo rossonero è stato ufficialmente denunciato dal Barcellona. La società spagnola ha sporto reclamo all’Uefa per le condizioni ritenute proibitive del terreno di gioco. Non si è fatta attendere la risposta del Milan, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul sito ufficiale della società nel primo pomeriggio:

    adriano galliani | © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    In riferimento alla protesta ufficiale inoltrata alla Uefa dal FC Barcellona relativamente alle condizioni del campo di San Siro, AC Milan comunica che:
    1) L’innaffiatura del campo, da farsi entro un’ora prima dell’inizio della partita come concordato nella riunione organizzativa di ieri mattina e come da Regolamento della Uefa Champions League al punto 14.15, non è stata effettuata viste le condizioni di elevata umidità del campo stesso;
    2) Le condizioni generali del campo, sul quale il FC Barcellona si era regolarmente allenato la sera prima senza sollevare alcun problema, sono state ritenute idonee sia dagli arbitri sia dai Delegati Uefa nel corso del sopralluogo di ieri mattina.

    Infine anche Galliani è voluto intervenire in merito al terreno di gioco di San Siro. Nel corso dell’intervista ai microfoni di Mediaset Premium, l’ad rossonero ha svelato che la società del Milan ha già inviato una richiesta formale all’Inter per eliminare definitivamente il problema di un campo troppo spesso teatro di spiacevoli infortuni e magre figure a livello internazionale. Queste le parole di Galliani: “L’idea è quella di passare ad un terreno di gioco naturale sopra e sintetico sotto. Stiamo aspettando un ok dell’Inter che non è ancora arrivato”. A tal proposito il dirigente rossonero ha chiuso con una battuta affermando che qualora i nerazzurri non avvallassero la proposta, il Milan sarebbe disposto ad installare il sintetico nella metà campo della Curva Sud, quella dei tifosi del Diavolo.

    Tutto Milan Barcellona

    Milan Barcellona 0-0, video e pagelle
    Il tiki taka non paga, Milan Barcellona a reti bianche

  • Milan – Barcellona 0-0, le pagelle. Antonini eroico. Delude Sanchez

    Milan – Barcellona 0-0, le pagelle. Antonini eroico. Delude Sanchez

    Si è concluso con un pareggio a reti inviolate il big match di San Siro fra Milan Barcellona, uno 0-0 che lascia intatte le speranze di qualificazione per i rossoneri. Nel Diavolo da lodare la prestazione dell’intero reparto difensivo, capace di mantenere la porta inviolata al cospetto dei blaugrana. Robinho fallisce l’ennesimo gol, Ibra tira in porta una sola volta. Tra i catalani non brilla la stella di Sanchez, mentre Xavi e Messi confermano la propria natura extra-terrestre.

    Milan Barcellona 0-0, le pagelle

    MILAN
    Abbiati 6,5: San Abbiati da Londra salva il risultato in più di un’occasione, non sempre in maniera legale però, come quando atterra Sanchez in area nel corso del primo tempo. L’arbitro Eriksson però lo grazia.
    Antonini 7,5: il sito dell’Uefa l’ha nominato man of the match di ieri sera, in virtù di due salvataggi prodigiosi prima su Sanchez e poi nel finale sul neo entrato Tello. E’ anche grazie a lui che il Milan può considerarsi ancora in gioco per un posto in semifinale.
    Mexes 6,5: il francese gioca una prova attenta, mostrandosi sempre lucido nei disimpegni. Mostrasse tale concentrazione anche nelle partite di campionato sarebbe un campione.
    Nesta 7: tornato dall’infortunio viene subito catapultato nella partita più difficile della stagione rossonera. Fino a quando le gambe lo sorreggono si erge a totem della difesa, senza far rimpiangere l’assenza di Thiago Silva. (75′ Mesbah 6)
    Bonera 7: conferma di attraversare un periodo di forma eccezionale, forse il suo migliore anno da quando è approdato al Milan. Prima a destra e poi al centro dopo l’uscita di Nesta, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
    Ambrosini 7,5: insieme ad Antonini il migliore in campo. Il capitano rossonero sfodera una prestazione tutta cuore, costruendo un muro invalicabile per l’attacco blaugrana. Insieme ai difensori centrali ferma Messi. Partita indimenticabile per il numero 23 del Diavolo.
    Seedorf 6,5: l’olandese disputa un buon primo tempo, durante il quale offre una bellissima palla ad Ibrahimovic che lo svedese spreca a tu per tu con Valdes. Cala nella ripresa, in ogni caso resta positiva la prestazione di mister Champions.
    Nocerino 6: svolge bene il compito di pressare il centrocampo blaugrana, senza però disdegnare qualche inserimento dei suoi in attacco, come in occasione del secondo tempo quando butta all’aria un pericoloso contropiede dei suoi compagni di squadra.
    Boateng 5,5: il ghanese non è al massimo della forma e si vede. E’ sua la prima clamorosa opportunità da gol, però il Boa si addormenta al momento di tirare.  Da lì in poi il nulla. Allegri lo sostituisce con Emanuelson (5,5) alla metà della ripresa.
    Robinho 4,5: lontano anni luce dal giocatore capace di rifilare due gol all’Arsenal negli ottavi. Ciò che spreca al primo minuto è da suicidio sportivo. In seguito non fa nulla per farsi perdonare. Pochi minuti dopo l’inizio della seconda frazione lascia il posto ad El Shaarawy (6).
    Ibrahimovic 5: lo svedese offre un’altra prova insufficiente in campo internazionale. Contro i suoi ex compagni di squadra si fa vedere solo verso la metà del primo tempo, quando imbeccato ottimamente da Seedorf calcia debolmente di sinistro sui guanti del portiere blaugrana. Al Nou Camp il Milan avrà bisogno anche del suo apporto per ottenere il pass qualificazione.

    daniele bonera | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    BARCELLONA
    Valdes 6: deve compiere una sola parata nell’arco dei 90′ minuti, proprio quella sull’attaccante svedese. Per il resto ordinaria amministrazione nonostante i primi 10′ minuti non fossero stati del tutto piacevoli per l’estremo difensore del Barca.
    Dani Alves 7: si legge terzino ma è a tutti gli effetti l’attaccante aggiunto dei blaugrana. Uno dei migliori laterali al mondo. L’avversario più pericoloso? Il terreno di San Siro.
    Piqué Mascherano 6,5: seguono Ibrahimovic come un’ombra. Se non si trattasse di una partita di calcio le fidanzate sarebbero anche gelose del trattamento speciale riservato al bomber di Malmoe.
    Puyol 6: partita senza sbavature per il capitano del Barca, il quale può recriminare su una trattenuta subita in area di rigore e non vista dall’arbitro Eriksson.
    Xavi 7: un maestro del pallone, quello che fa con Messi e Iniesta è un qualcosa di sconosciuto ai più. Limited edition Barca.
    Sergio Busquets-Keita 6: scelti da Guardiola per fronteggiare la forza fisica dei rossoneri, svolgono discretamente il proprio compito. Senza infamia e senza lode.
    Iniesta 6,5: il gemello diverso di Xavi mostra tutta la sua classe anche su un campo così disastrato come San Siro. Qualcuno potrebbe gridare allo scandalo per il fatto che né lui né Xavi abbiano mai vinto il Pallone d’oro. Una spiegazione però c’è…(67′ Tello 6,5)
    Messi 7: ecco il motivo per il quale nessun calciatore può aspirare al trono di migliore al mondo. Quando ha la palla fra i piedi illumina la scena e crea sempre pericoli. Non nella sua versione migliore, tanto basta però per mettere paura alla Curva Sud rossonera.
    Sanchez 5: il cileno si accende solo a sprazzi. Meriterebbe il calcio di rigore dopo l’entrata a valanga di Abbiati. Ci pensa poi Antonini a rovinargli la serata con un recupero mozzafiato alla fine del primo tempo. (77′ Pedro s.v.)

    MILAN BARCELLONA 0-0, ANDATA QUARTI CHAMPIONS LEAGUE, HIGHLIGHTS 
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  • Champions League, Milan – Barcellona. Robinho c’è

    Champions League, Milan – Barcellona. Robinho c’è

    Ci siamo. Mancano meno di 4 ore al fischio di inizio di Milan Barcellona, andata dei quarti di Champions LeagueAllegri schiera dall’inizio Robinho al fianco di Ibrahimovic, sciogliendo così l’ultimo dubbio della vigilia. Dall’altra parte Guardiola pare intenzionato a schierare Mascherano in difesa, con Puyol terzino. San Siro è sold out. I rossoneri sfidano quella che è attualmente considerata la squadra più forte mai esistita. Arbitrerà l’incontro lo svedese Eriksson.

    DIAMANTE BOATENG – Il Milan schiera in porta Abbiati. La linea dei quattro difensori sarà composta con ogni probabilità da Bonera e Antonini terzini con Nesta e Mexes al centro. Vertice basso del centrocampo il capitano Massimo Ambrosini, vista l’assenza dell’olandese Van Bommel, costretto allo stop per un problema alla schiena. Sul centro-destra giocherà Nocerino, mentre Seedorf occuperà il ruolo di mezz’ala sinistra, avendo vinto il ballottaggio con l’acciaccato Emanuelson. Nella trequarti fondamentale il recupero di Boateng, rientrato nell’ultima di campionato contro la Roma. In attacco spazio alla coppia Ibrahimovic-Robinho, capace insieme di segnare tre gol nel match casalingo degli ottavi contro gli inglesi dell’Arsenal. Pronti a subentrare nel corso dei 90′ Aquilani, Maxi Lopez ed il Faraone El Shaarawy.

    GIOCA SANCHEZ – Guardiola schiera il consueto 4-3-3 affidandosi a Victor Valdes in porta. In difesa il tecnico blaugrana sceglie l’opzione Mascherano. L’argentino farà coppia con Piquè, mentre il capitano Puyol sarà dirottato sull’out di sinistra, mentre Dani Alves sarà impiegato sulla corsia di destra. A centrocampo Sergio Busquets, Xavi e Fabregas costituiranno il cervello del tridente offensivo formato da Sanchez, Iniesta e Messi. Soltanto panchina per Pedro.

    robinho | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CURIOSITA’ – Nei precedenti 14 incontri casalinghi dei quarti di finale il Milan non ha mai perso, collezionando 10 vittorie e 4 pareggi. Basterà questo dato per esorcizzare un’eventuale sconfitta contro i marziani del Barca? Secondo i bookmaker no, i quali danno la vittoria della squadra rossonera quasi 5 volte la posta, mentre il successo del Barcellona è quotato 1,60.

    Probabili formazioni Milan Barcellona, andata dei quarti di Champions League
    Milan (4-3-1-2)
    :  Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Zambrotta, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, El Shaarawy. Allenatore: Massimiliano Allegri

    Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Piquè, Mascherano, Puyol, Sergio Busquets, Xavi, Fabregas, Messi, Sanchez, Iniesta.
    Panchina: Pinto, Montoya, Tello, Thiago Alcantara, Keita, Pedro, Cuenca. Allenatore: Joseph Guardiola

  • Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona 1-3. Doppio Sanchez

    Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona 1-3. Doppio Sanchez

    Quarti di finale praticamente già in tasca per il Barcellona di Pep Guardiola che supera 3-1 in trasferta il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale di Champions. Protagonista della serata l’ex Udinese Sanchez, autore delle prime due reti dei blaugrana, intervallate dal gol di Kadlec che aveva pareggiato momentaneamente i conti. Nel finale Messi ha sigillato quest’importante vittoria, e al ritorno i tedeschi, per passare il turno, avranno bisogno di vincere 3-0 al Camp Nou. Una missione quasi impossibile.

    Il tecnico dei tedeschi Dutt, costretto a rinunciare a Ballack, Sam, Derdiyok, Adler e Barnetta, schiera una formazione rimaneggiata con qualche sorpresa rispetto a quanto preventivato alla vigilia. Il 4-2-3-1 iniziale vede Leno in porta, Corluka sulla destra e Kadlec a sinistra, con Schwaab e Friedrich al centro della difesa. A centrocampo il tandem a protezione del reparto arretato formato da Reinartz e Rolfes, con Castro che insieme a Bender e Renato Augusto agisce dietro l’unica punta Schurrle. Solo panchina per l’atteso Kiessling.
    Guardiola invece non rinuncia al proprio 4-3-3, ma non mancano le sorprese. Con Piquè, Xavi e Villa fuori causa il tecnico catalano schiera Valdes in porta, Dani Alves e Adriano esterni di difesa, con Puyol e Abidal centrali. Il trio di centrocampo è formato da Mascherano, Busquets e Iniesta mentre Sanchez, Messi e Fabregas giocano in attacco.

    Alexis Sanchez | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Non è il solito Barcellona quello che ha violato il BayArena: vuoi per le assenze di due pilastri come Piquè e Xavi, vuoi per il momento un po’ particolare che stanno attraversando gli uomini di Guardiola, vuoi per la tattica piuttosto difensivistica dei tedeschi. E il primo tempo, senza grosse occasione da rete, rispecchia tutto ciò. Il Barcellona tiene il possesso palla ma il bunker tedesco regge, tanto che a parte un tiro alto di Adriano non c’è alcuna conclusione verso la porta di Leno. Al 41’ però il risultato, un po’ a sorpresa, si sblocca. E’ Messi ad imbeccare Sanchez il quale fa passare la palla sotto le gambe del portiere per l’1-0.

    Nella ripresa, dopo appena 7’, i tedeschi, alla prima vera conclusione in porta, trovano il pareggio. A spianargli la strada è un maldestro rinvio di Puyol che di testa apparecchia per Corluka il quale serve Kadlec che in area insacca per il momentaneo 1-1. Ma è un fuoco di paglia: appena 3’ dopo infatti Fabregas lancia Sanchez il quale batte Leno e riporta i suoi in vantaggio. Guardiola intanto inserisce Thiago Alcantara per Iniesta con un Bayer quasi disorientato che però sfiora il 2-2: è il 19’ quando Castro, di sinistro, centra il palo della porta difesa da Valdes il quale in maniera impercettibile riesce a deviare. Pedro nel frattempo rileva Adriano e il Barcellona pareggia il conto dei pali: incursione di Messi dalla destra, saltati due avversari e delizioso pallonetto che però centra il legno. Dutt tenta il tutto per tutto inserendo Kiessling il quale ci prova poco dopo ma Valdes è attento. Dall’altra parte pericolosi Dani Alves e Thiago Alcantara. Nel finale però ecco il gol che spegne ogni ardore dei teutonici: quando manca 1’ alla fine Dani Alves, a tu per tu con Leno, appoggia per Messi che insacca per il 3-1 finale.

    LE PAGELLE DI BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA 1-3

    Sanchez 8: Sino al momento era a secco in Champions. Si rifà con gli interessi e non solo per le due reti, ma anche per una gara generosa che lo vede protagonista, in più frangenti, anche in difesa
    Messi 7,5: L’azione in cui è andato a centrare il legno è da standing ovation. Serve un assist importante a Sanchez e nel finale Dani Alves gli da la possibilità di timbrare ancora una volta il cartellino. Il tutto nonostante un primo tempo, come il resto della squadra, un po’ sottotono-
    Busquets 5,5: Continua il momento non troppo positivo del centrocampista che sbaglia diversi palloni. Ciò è reso evidente anche dal fatto che i suoi compagni di reparto non commettono tali e tante ingenuità.
    Fabregas 7: L’assist per Sanchez è davvero molto importante nell’economia della partita, considerando che quel gol spegne gli ardori dei tedeschi. Ma non sempre è continuo.
    Kadlec 6,5: Se in fase difensiva vive una serata difficile per via della rapidità di Dani Alves, in avanti prova a fare qualcosina e riesce anche a segnare quel gol che per qualche minuto fa prendere coraggio ai tedeschi.
    Leno 6,5: Non ha colpe sui gol e anzi, evita che il passivo, nella ripresa, diventi molto più pesante per i suoi.
    Castro 6,5: Quel tiro fortissimo per poco non rimette, per la seconda volta, in equilibrio la partita. In assenza di giocate degli attaccanti, fa il possibile.
    Schurrle 4,5: Fa meglio Kiessling nel quarto d’ora in cui è in campo rispetto a lui. Sarà che non gli arrivano tanti palloni, ma lui fa poco per andare a prenderseli.

    HIGHLIGHTS BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA 1-3

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  • Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    E ora la Liga si fa complicata per non dire quasi impossibile. Il Barcellona, dopo tre anni di assoluto dominio, sta per abdicare al trono di campione di Spagna. Il ko rimediato a Pamplona nell’anticipo della 22esima giornata potrebbe costare caro agli uomini di Guardiola: se infatti il Real Madrid stasera dovesse battere il Levante al Santiago Bernabeu si porterebbe a +10 in classifica sugli acerrimi rivali, un gap quasi incolmabile anche per la squadra più forte del mondo nonostante manchino ancora 16 giornate al termine del campionato.

    I blaugrana, ieri sera in tenuta verde mare, vanno subito sotto dopo appena 5 minuti di gioco, Puyol e Piquè si fanno sorprendere subito dal duo Garcia – Lekic con il serbo che siglerà il primo dei due gol con il quale trascinerà i suoi al successo. L’Osasuna ha una marcia in più e lo dimostra quando raddoppia ancora con Lekic, cross rasoterra di Cejudo per la zampata dell’attaccante serbo che sbuca in mezzo ai due centrali blaugrana che dormono in mezzo all’area. E’ notte fonda per i campioni di tutto che vanno negli spogliatoi sotto di due reti e pagano forse la giornata sottotono della sua stella più brillante, Leo Messi.

    Guardiola decide di cambiare all’intervallo togliendo Puyol e Pedro per i canterani Cuenca e Tello, saranno proprio questi due a mettersi in mostra nella ripresa che inizia subito con il Barça che accorcia le distanze con un’azione quasi in fotocopia del due a zero dell’Osasuna, Thiago Alcantara allarga sulla destra per il neo entrato Cuenca il quale mette in mezzo per Sanchez che non deve far altro che depositare la sfera in rete. Non c’è neanche il tempo però per festeggiare e tentare l’assalto al pareggio che i padroni di casa danno al Barcellona il colpo di grazia conil 3-1 firmato Garcia con un preciso rasoterra che sbatte sul palo interno e finisce la sua corsa in rete. Al 73′ le speranze dei catalani tornano ad accendersi quando Tello fa fuori con una finta un difensore dell’Osasuna e con il sinistro batte Fernandez sul primo palo.

    Il forcing finale non porta i frutti sperati, il Barcellona perde 3-2 e concede ai rivali del Real un’occasione irripetibile per chiudere la Liga, troppo ghiotta per non essere sfruttata. La palla ora passa a Mourinho e company. I blaugrana dovranno riorganizzare subito le idee perchè martedì saranno impegnati nella difficile trasferta di Leverkusen in casa del Bayer per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, forse l’unica competizione rimasta realmente alla portata di Messi e soci. E sarà assolutamente vietato sbagliare un’altra volta.

    HIGHLIGHTS OSASUNA BARCELLONA 3-2

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  • Conosciamo Eduardo Vargas, un pò Sanchez e un pò Lavezzi

    Conosciamo Eduardo Vargas, un pò Sanchez e un pò Lavezzi

    Derby Italo-Russo per il giovane cileno Eduardo Vargas, esterno offensivo della Universidad del Chile, conteso soprattutto da Napoli e Zenith Sanpietroburgo.

    Eduardo Vargas | ©JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images
    La squadra Azzurra pare si sia mossa con dovuto anticipo, inviando un emissario di fiducia per incontrarsi con il procuratore del calciatore, Cristian Ogalde, presentando – a margine di un pranzo d’affari in un noto ristorante della capitale cilena – una prima offerta da 13 milioni di euro, con l’intervento telefonico, sempre durante il pranzo, del presidente De Laurentiis che, pare, sia interessato al buon esito dell’operazione. Oltre al Napoli, poi, fra le italiane l’Inter potrebbe rivestire il ruolo di concorrente principale dei partenopei per l’affare Eduardo Vargas, ed il club nerazzurro starebbe vagliando la possibilità di offrire al calciatore un ingaggio simile a quello proposto ad Alvarez, con schema retributivo misto, con una quota “fissa” ed una quota legata al rendimento.

    Il Napoli e l’Inter, però, dovranno ben guardarsi dalla concorrenza dello Zenit, che pare molto interessato al talentuoso esterno cileno, soprannominato “Edu”, anche perchè il prezzo del cartellino del giocatore è, ormai, cresciuto di molto, e la squadra russa potrebbe decidere di sborsare la somma necessaria per regalare a mister Luciano Spalletti un rinforzo importante in vista ottavi di Champions League.

    In prospettiva calciomercato invernale e, soprattutto, nell’eventualità che il giovane cileno possa approdare in Italia, ecco una sintesi delle sue principali caratteristiche: Eduardo Vargas è un classe 1989, già Nazionale Cileno (ha esordito in Nazionale Maggiore nel 2009), è dotato di buone capacità tecniche, velocità di corsa, imprevedibilità e buon tiro.

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    Nella sua attuale squadra di club gioca da ala destra, ma può ricoprire anche il ruolo di seconda punta essendo dotato di un’ottima capacità realizzativa che ha messo in mostra soprattutto nell’ultima stagione disputata con l’Universidad de Chile, realizzando ben 28 reti complessive. In molti lo paragonano già al blaugrana ed ex Udinese Alexis Sanchez, suo connazionale, altri invece vedono caratteristiche simili a quelle di Lavezzi, dati gli interessamenti di Napoli ed Inter, occorrerebbe vederlo all’opera nel nostro campionato per comprenderne le reali potenzialità.

  • Batosta Mou, Real Madrid Barcellona 1-3

    Batosta Mou, Real Madrid Barcellona 1-3

    Doveva essere la serata del nuovo corso madridista e invece, così non è stato, al Bernabeu Real Madrid Barcellona a farla da padrone sono stati gli imbattibili del Pep, che hanno subito la sfuriata dei padroni di casa e poi hanno disintegrato tutte le loro sicurezze con una prestazione, per una volta da normali calciatori, prestazione che è però valsa la vittoria e l’aggancio, momentaneo, in classifica.

    Pensare che la partita all’inizio s’era incanalata nel verso migliore per i blancos, dopo appena 22″ , infatti, erano passati in vantaggio con Karim Benzema, bravo a sfruttare una pasticcio in fase di ripartenza da parte della difesa dei blaugrana. Capita poi sui piedi di Cristiano Ronaldo il colpo del K.O., ma l’asso portoghese non è in serata e si divora una facile palla gol. Da quel momento in poi, però, c’è solo il Barça in campo, che riesce a riacciuffare il pari alla mezz’ora con Alexis Sanchez, bravo a sfruttare una palla in profondità fornitagli da Messi e permettendo così ai suoi di chiudere in parità la prima frazione, giocata su buoni ritmi da ambo le parti con il solito possesso palla catalano, anche se rivelatosi poco produttivo, soprattutto grazie al pressing estenuate degli uomini di Mou.

    Cristiano Ronaldo deludente Real Madrid Barcellona| © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Alla ripresa, il Madrid torna in campo ancora voglioso di dimostrare che quest’anno sarà dura far bagordi al Bernabeu, ma Barça sornione e attendista, non si lascia intimorire dalla tenacia degli avversari e proprio quando meno se lo aspettano li punisce, portandosi in vantaggio con un gol rocambolesco di Xavi, bravo a concludere dalla distanza e fortunato nel trovare la sciagurata deviazione vincente di Marcelo che mette fuori causa l’incolpevole Casillas. Il destino beffardo offre però ai merengues ancora un’opportunità per risollevare le sorti della partita e capita proprio sulla testa del suo uomo migliore, che sfortunatamente ha scelto la sera sbagliata per rimanere a secco, CR7, infatti, ben servito da Xabi Alonso, si divora il punto del pari a pochi passi da Valdes e rimane inerme a guardare la sua squadra subire i devastanti effetti della più classica delle regole non scritte del calcio: “gol sbagliato, gol subito”. Sull’azione successiva, infatti, Dani Alves piazza sulla testa di Fabregas un pallone al bacio, che l’ex Arsenal non fallisce, mettendo in cassaforte il risultato e riaprendo di fatto la Liga. Per gli uomini di Mou è una mazzata, da lì in avanti, l’undici del Mago di Setubal subirà inerme l’accademico tiki taka dei blaugrana senza riuscire a creare nessun pericolo e anzi rischiando di essere punita con la quarta rete in più di un’occasione.

    Quel che viene fuori da questo match entusiasmante è che il “buon” Josè avrà ancora molto da fare e da lavorare, per raggiungere i risultati di eccellenza dimostrati altrove, magari in Inghilterra o in Italia è stato facile, ma finchè in Spagna ci sarà il Barça, ci spiace caro Mou da lì non si passa.

  • Tegola Barça, Sanchez out 2 mesi

    Tegola Barça, Sanchez out 2 mesi

    Anticipo di campionato maledetto per il Barcellona: non è bastato il blackout tra il minuto 14 e 17 del secondo tempo che ha consentito alla Real Sociedad di recuperare le due reti di svantaggio nel giro di soli 3 minuti, a complicare ulteriormente i piani del tecnico Guardiola è l’infortunio subìto da Alexis Sanchez, mandato in campo dall’inizio per far riposare David Villa in vista dell’impegno di Champions League, al 32′ del primo tempo sul risultato di 2-0 in favore dei blaugrana.

    © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images
    Dall’infermeria non giungono buone notizie per l’ex attaccante dell’Udinese: dalle prime valutazioni Sanchez avrebbe riportato la lesione del muscolo ischio tibiale della gamba destra, oggi sono in programma ulteriori accertamenti per definire esattamente l’entità dell’infortunio. Per lui previsti dalle 6 alle 8 settimane di stop, il nazionale cileno dovrà quindi saltare obbligatoriamente il match di martedì con il Milan al Camp Nou. E’ il secondo infortunio stagionale per Sanchez che si era fermato a causa di uno stiramento rimediato durante il riscaldamento del ritorno della finale di Supercoppa spagnola contro il Real Madrid.