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  • Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Una grande Udinese non riesce a ribaltare il risultato della gara d’andata e permette alla Roma, nonostante la sconfitta per 1-0, di accedere in finale di Coppa Italia. Un semifinale giocata ad altissima intensità agonistica per gli uomini di Marino che meritavano qualcosa in più da questa gara; i giallorossi con Totti, Vucinic, Juan e Pizarro in panchina, tengono bene il campo durante tutto il primo tempo giocato più per difendere il 2-0 dell’andata che ad offendere. L’Udinese però nella prima parte di gara non ci crede come nel secondo tempo e infatti le due squadre vanno a riposo senza che una delle due prenda il sopravvento sull’altra.

    La ripresa è totalmente in mano ai friulani che scendono in campo con altro piglio: Di Natale spreca da ottima posizione, Pepe non è fortunato nella sua conclusione e Burdisso rischia di farsi un’autorete. Ranieri capisce il momento critico per la sua squadra e corre ai ripari richiamando Toni e Faty inserendo Menez e Tonetto. Marino fa altrettanto rischiando il tutto per tutto manadando in campo Corradi.
    Gli ultimi 20 minuti sono da assedio ma ai padroni di casa manca lo spunto vincente: la svolta potrebbe arrivare a 10 dal termine quando Sanchez brucia Riise e batte Julio Sergio. La Roma resta pure in dieci per l’espulsione di Cassetti, il pubblico del Friuli s’infiamma e spinge la proprio squadra alla ricerca della seconda rete che potrebbe prolungare la gara ai supplementari ma il palo prima e il volto di Julio Sergio poi sulla conclusione di Inler dalla distanza sbarrano la strada ai desideri di finale bianconeri.
    L’ultimo sussulto arriva dai piedi di Pepe che di destro al volo non inquadra la porta a due passi dal portiere giallorosso.

    La Roma approda così in finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà l’Inter di Mourinho: ironia della sorte la data è di quelle storiche, il 5 maggio all’Olimpico. Brutti ricordi per i nerazzurri che in quella data e in quello stadio persero malamente lo scudetto del 2002 battuti dalla Lazio a favore della Juventus.
    Si tratta della quinta volta in sette anni che le due squadre si incontrano in finale di Coppa Italia con 2 affermazioni a testa (2005, 2006 Inter – 2007, 2008 Roma).

    Il tabellino
    UDINESE – ROMA 1-0
    81′ Sanchez
    UDINESE (4-4-2): Handanovic, Ferronetti (71′ Corradi), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Sammarco (27′ Inler), Asamoah, Pepe; Sanchez, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Domizzi, Cuadrado, Badu, Floro Flores.
    Allenatore: Marino.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Faty (65′ Tonetto); Taddei, Baptista (80′ Vucinic), Brighi; Toni (60′ Menez).
    A disposizione: Doni, Juan, Pizarro, Totti.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Luca Banti
    Ammoniti: Cassetti (R), Sanchez (U)
    Espulsi: Cassetti (R)

  • Liscio & Sbalascio: Maxi Lopez affonda il Palermo, brutto KO per i rosanero

    Terminato il 32esimo turno del campionato di Serie A, andiamo a vedere i protagonisti in positivo e in negativo del Sabato di Pasqua.

    Al primo posto nella classifica dei migliori della Giornata troviamo l’interista Thiago Motta, autore, contro il Bologna, di una doppietta e di una prova maiuscola che permette all’Inter di mantenere il vantaggio di un punto sulla Roma, vittoriosa sul difficile campo della rivelazione Bari.

    Al secondo posto della nostra classifica si piazza l’argentino del Catania Maxi Lopez, autore anch’egli di una doppietta nel sentitissimo Derby di Sicilia contro il Palermo terminato 2-0 a favore degli etnei.

    Ultimo gradino del podio va all’Udinese che nel posticipo di giornata schianta 3-0 la Juventus ormai in una crisi senza fine. Da applausi la prova dei friulani trascinati da Di Natale, che così rispondono alla vittoria pomeridiana dell’Atalanta, 3 punti fondamentali per la salvezza mantenendosi a distanza proprio dai bergamaschi.

    Al terzo posto della classifica dei peggiori di giornata troviamo a sorpresa il Palermo, nonostante il superlativo campionato fin qui disputato. Rosanero battuti nettamente dal Catania nel Derby che così rende la corsa al quarto posto sempre più appassionante.

    Secondo posto per la difesa del Cagliari, imbarazzante per tutta la partita disputata contro il Milan, soprattutto sull’autogol di Astori, complice anche un’intervento errato del portiere Marchetti, che ha permesso ai rossoneri di incamerare 3 preziosi punti per la corsa-scudetto.

    Il primo posto tra i peggiori, rischiando di essere scontati e ripetitivi, se l’aggiudica ancora una volta la Juventus, incapace di reagire nei minuti iniziali al gol di Sanchez. La squadra di Zaccheroni è sembrata ancora una volta vuota, senza idee, nè stimoli (che in ottica aggancio quarto posto per la Champions del prossimo anno non dovrebbero mancare), un 3-0 che sembra duro da mandare giù, che induce staff, dirigenza e giocatori a proclamare un inevitabile e quanto mai necessario silenzio stampa per tutta la settimana.

  • Juve, ci risiamo: l’Udinese schianta i bianconeri e Champions più lontana

    Juve, ci risiamo: l’Udinese schianta i bianconeri e Champions più lontana

    La solita Juve, impacciata, senza capo ne coda rimedia un’altra sconfitta, l’ennesima di questa travagliata stagione (con questa sono 12 i ko in campionato, record in negativo del club in 113 anni di storia) ad Udine dove i padroni di casa, che a classifica non se la passano meglio, si impongono per 3-0 annientando sul piano del gioco i bianconeri.

    Si mette subito in salita la gara per Juventus che al 9′ è già sotto di un gol: Sanchez approfitta di una dormita di De Ceglie in area che consente all’attaccante friulano di ribadire in rete la sfera ribattuta dal palo su un gran tiro di Di Natale, in forma smagliante come al solito.
    La squadra di Zaccheroni, invece di reagire, si disunisce al cospetto di un’Udinese più aggressiva e ben organizzata: ci prova Pasquale dalla distanza ma Manninger si fa trovare pronto, il primo tempo si chiude senza nessun tiro in porta degli ospiti.

    Nella ripresa la musica non cambia, la Juve tenta una timida reazione nei primi minuti ma è solo un fuoco di paglia con Amauri troppo solo li davanti che spreca quei pochi palloni giocabili che gli arrivano mentre l’Udinese è squadra viva e al 65′ raddoppia con Pepe bravo a raccogliere la respinta di Manninger dal limite dell’area e ad insaccare a porta sguarnita. L’ex Zaccheroni, che ad Udine ha lasciato bei ricordi, vede la sua squadra sciogliersi come neve al sole lasciando praterie invitanti a Di Natale e compagni; ed è proprio quest’ultimo a mettere la parola fine al match dopo un bel gioco di gambe in area che disorienta Cannavaro e Legrottaglie depositando di giustezza in rete la palla del 3-0. Nemmeno gli inserimenti di Giovinco e Iaquinta riescono a dare una scossa ad una squadra che sembra sul punto di esplodere defintivamente.

    Fallito il tentativo di agganciare Palermo, sconfitto a Catania, e Sampdoria al quarto posto: questa Juve vede allontanarsi sempre di più la qualificazione in Europa. Come se non bastasse la società ha deciso di chiudersi in silenzio stampa. L’Udinese prende una bella boccata d’ossigeno riportando tra se e l’Atalanta terz’ultima 4 punti di distacco.

    Il tabellino
    UDINESE – JUVENTUS 3-0
    9′ Sanchez, 65′ Pepe, 77′ Di Natale
    UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (80′ Badu), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Inler (48′ Sammarco), Asamoah, Pepe; Di Natale (81′ Floro Flores), Sanchez.
    A disposizione: Belardi, Cuadrado, Siqueira, Corradi.
    Allenatore: Marino
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, De Ceglie; Camoranesi (66′ Giovinco), Felipe Melo (88′ Candreva), Sissoko, Marchisio; Del Piero (61′ Iaquinta), Amauri.
    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Grosso, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni.
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: Ferronetti, Lukovic, Sanchez, Pasquale (U), Felipe Melo, Del Piero (J)

  • Serie A: Udinese – Palermo, i precedenti e le probabili formazioni

    Solito ballottaggio tra il 4-3-3 e il 4-4-2 per Marino, che questa volta potrebbe optare per il primo e più aggressivo modulo.
    Il tecnico dell’Udinese ritrova Asamoah a centrocampo ma perde Pepe per squalifica. Al posto di quest’ultimo rientra in campo fin dal primo minuto Alexis Sanchez, che contro l’Atalanta aveva disputato solo gli ultimi minuti a causa dell’infortunio rimediato contro l’Inter. L’attaccante sembra aver recuperato, ma dovrà fare parecchia attenzione a eventuali ricadute.
    In difesa Marino può scegliere tra Ferronetti e Isla. Il secondo, vittima però di un infortunio con l’Atalanta, è probabile parta dalla panchina. Il suo posto andrebbe quindi a Damiano Ferronetti.

    Per il Palermo sono fuori Bresciano, Mchedlidze, Migliaccio e Pastore. Quest’ultimo sarà sostituito da Simplicio, il quale agirà dietro le due punte Miccoli e Cavani. Rossi schiererà così il 4-3-1-2 per cercare di espugnare il Friuli e continuare a sognare la Champions.

    Udinese – Palermo domenica ore 15.00

    Udinese (4-3-3): Handanovic; Ferronetti, Zapata, Lukovic, Pasquale; Sammarco, Inler, Asamoah; Sanchez, Floro Flores, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Badu, Isla, Domizzi, Geijo, Cuadrado, Corradi.
    Squalificati: Pepe (1)
    Indisponibili: D’Agostino, Basta, Obodo

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Blasi, Liverani, Nocerino; Simplicio; Miccoli, Cavani.
    A disposizione: Benussi, Goian, Celustka, Bertolo, Tedesco, Budan, Hernandez.
    Squalificati: Carrozzieri (fino al 5/4/2011)
    Indisponibili: Mchedlidze, Bresciano, Migliaccio, Pastore

    I precedenti sui 22 incontri disputati al Friuli:
    Vittorie Udinese: 9
    Vittorie Palermo: 5
    Pareggi: 8

    All’andata il Palermo ha vinto in casa 1 a 0 (Bovo, 86esimo).

  • Udinese: brutto infortunio per Sanchez

    Brutta tegola per l’Udinese di Pasquale Marino, dopo D’Agostino anche il cileno Sanchez è costretto a fermarsi per un lungo stop. Infortunatosi nel finale di partita contro l’Inter è stato sottoposto ad esami ecografici che hanno evidenziato una lesione al collaterale del ginocchio destro, i tempi di recupero saranno diagnosticati nei prossimi giorni.

    Marino adesso potrà contare solo su Floro Flores e Pepe come partner a sostegno di Di Natale nell’ultima parte della stagione.

  • Serie A: highlights Udinese – Cagliari 2-1. E’ sempre Di Natale

    Inizia bene il secondo corso di Pasquale Marino sulla panchina dell’Udinese. Il Cagliari di Allegri cerca l’ennesima gioia di stagione andando in vantaggio con Jeda, nella ripresa però i friulani trovano le reti della vittoria: parggio di Sanchez e l’ennesimo gol di Di Natale da i tre punti

  • Serie A: l’Udinese vince in rimonta, 2-1 al Cagliari

    Serie A: l’Udinese vince in rimonta, 2-1 al Cagliari

    Vittoria importantissima per l’Udinese sul Cagliari di Massimiliano Allegri.
    La squadra friulana prende questi 3 punti come una boccata di ossigeno per la sua classifica deficitaria, il Cagliari invece vede la zona Champions League un pò più lontana, visto che per un tempo era stata agguantata in virtù del parziale vantaggio in chiusura di primo tempo.
    La partita è stata subito vibrante e i rossoblù sono partiti fortissimo e appena dopo 2 minuti hanno trovato il momentaneo vantaggio col brasiliano Jeda, che lasciato solo soletto sul cross di Biondini insacca e ringrazia x la generosità.La prima frazione in sostanza è questa, con il Cagliari che gioca e all’occorrenza controlla gli sterili tentativi friulani, e l’Udinese che non riesce a trovare il bandolo della matassa.

    La ripresa però è tutt’altra storia con i bianconeri che ritornano in campo carichi e i Sardi che si afflosciano minuto dopo minuto. La pressione dei bianconeri è forte e potrebbe concretizzarsi con un rigore macroscopico che l’arbitro non vede per il fallo di mano di Conti e subito dopo con un erroraccio di Di Natale sotto porta.
    Matri però avrebbe l’occasione per chiudere la gara in un contropiede ben orchestrato. Ma in pochi minuti cambia tutto: Sanchez approfitta di una dormita della difesa cagliaritana al 23esimo e 2 minuti dopo arriva il vantaggio con Di Natale. Il 18esimo gol di Totò chiude la pratica, come nota c’è da ricordare un rigore negato anche al Cagliari sempre per un fallo di mano.
    Ottimo il ritorno sulla panchina dell’Udinese di Pasquale Marino, mentre Allegri dovrà riflettere sulla “dormita” della sua squadra nel secondo tempo.

    IL TABELLINO
    Udinese-Cagliari 2-1
    Udinese (4-3-3): Handanovic; Isla (30′ Cuadrado), Coda, Lukovic, Pasquale; Sammarco, Inler, Asamoah (6′ st Pepe); Sanchez, Floro Flores (Geijo), Di Natale. A disp.: Belardi, Lodi, Badu, Domizzi. All.: Marino.
    Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Canini, Ariaudo, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Parola (28′ st Lazzari); Cossu; Nenè (9′ st Matri), Jeda (32′ st Larrivey). A disp.: Agazzi, Barone, Nainggolan, Ragatzu. All.: Allegri
    Marcatori: 2′ pt Jeda (C), 23′ st Sanchez (U), 25′ st Di Natale (U)
    Arbitro: Trefoloni di Siena
    Ammoniti: Coda (U), Canini (C), Cuadrado (U), Conti (C)
    Espulsi: nessuno