Tag: alexander merkel

  • Genoa Milan ultime e probabili formazioni

    Genoa Milan ultime e probabili formazioni

    La 14° giornata sarà ancor più spezzettata del solito, si inizia questa sere con Genoa Milan e finirà nel Monday Night con Lazio Novara. Il primo match sarà dunque quello di Marassi questa sera che potrebbe consentire ai rossoneri di agguantare la vetta della classifica almeno per 24 ore. Il Milan è in salute anche se a tener banco sono i presunti dissapori tra Berlusconi e Allegri dovuti alla sconfitta contro il Barcellona e al caso Inzaghi snobbato anche questa sera. Il Genoa si gioca molto, Malesani ieri duro in conferenza stampa sa di giocarsi molto e nonostante le rassicurazioni del presidente Preziosi deve riscattare la brutta prestazione di domenica scorsa.

    Massiliano Allegri | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Genoa Milan dovrebbe esser una partita spettacolare con il vincitore che dovrebbe uscire dai duelli individuali del centrocampo. I padroni di casa per combattere lo strapotere rossonero dovranno imporgli ritmi alti e un pressing asfissiante sui portatori di palla sin dalla difesa. La mancanza di Palacio potrebbe convincere Malesani, su suggerimento di Preziosi, a schierare una punta sola in attacco Jankovic irrobustendo il centrocampo e utilizzando gli inserimenti di Merkel, Jorquera e Constant per far creare imprevedibilità.

    Allegri oltre ad Inzaghi non potrà contare su Van Bommel per un problema muscolare e Zambrotta e dovrebbe quindi riconfermare la difesa schierata domenica scorsa contro il Chievo. Con Amelia a sostituire Abbiati e Abbiati preferito a Taiwo sulla sinistra. A centrocampo torna capitan Ambrosini, confermatissimi invece Nocerino, Boateng e Aquilani. In avanti Pato vince ancora una volta il ballottaggio con Robinho come partner di Ibrahimovic.

    Genoa Milan probabili formazioni
    Genoa (4-3-2-1):
    Frey; Mesto, Kaladze, Dainelli, Moretti; Rossi, Veloso, Constant; Jorquera, Merkel; Jankovic A disp.: Lupatelli, Granqvist, Seymour, Kucka, Caracciolo, Ze’ Eduardo, Pratto. All.: Malesani
    Squalificati: Palacio (1)
    Indisponibili: Bovo, Antonelli

    Milan (4-3-1-2): Amelia; Abate, Yepes, T. Silva, Antonini; Aquilani, Ambrosini, Nocerino; Boateng; Pato, Ibrahimovic A disp.: Roma, Bonera, Taiwo, Emanuelson, Seedorf, Robinho, El Shaarawy. All.: Allegri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Gattuso, Flamini, Cassano, Nesta, Abbiati, Van Bommel, Zambrotta

  • Juventus-Genoa 2-2, le pagelle. Disastro Chiellini, Matri e Merkel i migliori

    Juventus-Genoa 2-2, le pagelle. Disastro Chiellini, Matri e Merkel i migliori

    Reduce dal pareggio a reti inviolate con il Chievo, la Juve impatta 2-2 con il Genoa nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A. A Matri (doppietta) rispondono prima Rossi e poi Caracciolo. Queste le pagelle ai protagonisti di Juventus – Genoa 2-2.

    Giorgio Chiellini | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    JUVENTUS Storari 5: chiamato a sostituire l’infortunato Buffon, il portiere che bene aveva fatto l’anno scorso tanto da reclamare il posto da titolare anche al rientro del portierone azzurro, si rende colpevole, in compartecipazione con Bonucci e Chiellini, della seconda rete del pareggio dei Grifoni. Bonucci 5: sbaglia la marcatura su Caracciolo in occasione del gol del definitivo 2-2, si fa anticipare dall’Airone come Chiellini 4: una partita inguardabile per il difensore che porta anche la fascia di capitano al braccio. Goffo negli interventi, sbaglia una miriade di passaggi, anche semplici, è sempre fuori posizione e sembra frastornato. Non c’ha capito nulla, riassumendo il peggiore in campo. Da centrale nelle prime giornate non aveva convinto Conte che, per necessità, lo aveva traslocato nel suo ruolo originario di terzino. Anche in questo ruolo non convince, stasera è il principale responsabile in entrambi i gol del Genoa (e non è la prima volta che la Juve subisce gol per colpe sue). Sarebbe il caso di fargli fare un pò di panchina, non gli farebbe male. Pirlo 7: la solita luce che illumina ma stasera si avventura in qualche dribbling di troppo cercando di destreggiarsi tra le folte maglie genoane (Malesani gli ha costruito una vera e propria gabbia) che, fortunatamente per lui, non crea pericoli alla sua squadra. Geniale il velo per il 2-1 di Matri, tramuta la palla in oro anche quando non la tocca. Matri 7.5: al rientro da titolare dopo due panchine consecutive, risulta il migliore in campo. Non solo la doppietta ma tanto movimento in avanti, fa sponda, permette alla squadra di risalire, in pratica sorregge da solo tutto il peso dell’attacco bianconero. In una sola parola, indispensabile. Vucinic 4.5: invisibile nel primo tempo, impalpabile nella ripresa. A parte il passaggio destinato a Pirlo che poi il regista lascia scorrere per Matri in occasione del 2-1, il montenegrino non si vede quasi mai. Pesa come un macigno l’errore nel primo tempo quando intercetta un buon pallone sulla trequarti sparando addosso a Frey. GENOA Frey 6.5: salva diverse volte il risultato, soprattutto quando deve intervenire sul tiro di Vucinic. Ingaggia un bel duello con Matri: anche qui finisce in parità 2-2 come il risultato finale della partita con l’attaccante che riesce a fargli 2 gol e con il portiere che glielo nega per due volte con ottimi interventi. Moretti 5.5: in campo da titolare per sostituire lo squalificato Kaladze, va in difficoltà su Matri, meglio in marcatura su Vucinic. Rossi 6.5: quando vede la Juve vede rosso, non è la prima volta che il capitano rossoblu segna alla Vecchia Signora. Gara di grande spessore, come al solito. Jorquera 6.5: gioca solo 13 minuti (7 regolamentari e 6 di recupero) ma entra subito in partita dimostrando di possedere già carisma. Sue le accelerazioni che fanno male alla Juve nel finale, suo lo spiovente in area per Kucka nell’azione del gol del pareggio, sua la conclusione dalla distanza in recupero sulla quale ha impegnato Storari che poteva valere il colpaccio. Merkel 7: sicuramente il migliore dei rossoblu, coniuga quantità, quando deve fare il lavoro sporco sui portatori di palla bianconeri, in particolar modo su Pirlo, e qualità quando serve un preciso assist per la testa di Marco Rossi che fa 1-1, colpendo la traversa con un colpo di testa e sfiorando la stessa con un colpo da biliardo. Caracciolo 6.5: rapace in occasione del gol del pareggio, l’Airone, partito dalla panchina, aiuta la squadra a stare alta con il suo fisico. Palacio 5.5: Malesani lo isola in attacco dove Jankovic non riesce a dargli il giusto appoggio. Nervoso, si fa anche ammonire rischiando anche qualcosa di più dando uno schiaffetto sulla amno all’arbitro. Meglio nella ripresa quando l’ingresso di Caracciolo gli da un pò di respiro. JUVENTUS (4-2-4): Storari 5; Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6, Bonucci 5, Chiellini 4; Pirlo 6.5, Marchisio 6; Pepe 6.5 (45′ Del Piero sv), Matri 7, Vucinic 4.5 (86′ Krasic sv), Estigarribia 5.5 (67′ Pazienza 5.5). Allenatore: Conte 5.5 GENOA (4-4-1-1): Frey 6.5; Mesto 6, Dainelli 6, Moretti 5.5, Antonelli 6; Rossi 6.5 (83′ Jorquera 6.5), Seymour 5.5 (72′ Kucka 6), Veloso 5.5, Merkel 7; Jankovic 5 (62′ Caracciolo 6.5); Palacio 5.5. Allenatore: Malesani 6.5

  • El Shaarawy al Milan. Galliani e Preziosi trovano l’intesa

    El Shaarawy al Milan. Galliani e Preziosi trovano l’intesa

    Il Milan ha messo le mani sul piccolo faraone El Shaarawy, alle indiscrezioni dei giorni scorsi e al “ghigno” di Galliani che preannuncia sempre qualche sorpresa si aggiungono oggi le conferme di Sportmediaset e di Gianluca Di Marzio. Galliani pare abbia parlato del talentino dell’Under 20 a cena con Galliani ed oggi Braida ha incontrato il procuratore del ragazzo.

    Stephan El Shaarawy | Dino Panato/Getty Images
    I rossoneri erano da tempo sul ragazzo ma la sua esplosione ha contribuito ad aumentare il numero delle pretendenti costringendo Galliani ad accelerare. Forte dei buoni rapporti con il Genoa e della preferenza del ragazzo nel giocare nel Milan la trattativa pare si sia trascinata senza particolari problemi. Il ragazzo si dovrebbe trasferire in rossonero con la stessa formula usata per Boateng, compartecipazione del cartellino per 6,5 milioni di euro con il trasferimento definitivo nella prossima stagione. Al Genoa pare possa andare Merkel sempre con la stessa formula.

  • Simone Calvano, Allegri plasma il nuovo Pirlo

    Simone Calvano, Allegri plasma il nuovo Pirlo

    Nel Milan degli Ibra e dei Cassano si stanno ritagliando spazio tantissimi giovani della Primavera a dimostrazione che la scelta di affidarsi al fiuto di Mauro Pederzoli e all’sperienza di Filippo Galli e Giovanni Stroppa nella scorsa stagione ha dato il risultato sperato.

    I tanti infortuni e il coraggio di Allegri hanno permesso a Merkel e Strasser di dar il loro contributo in prima squadra e dietro loro ci sono tanti altri ormai prossimi ad esser lanciati. Chi però ha entusiasmato Massimiliano Allegri è un ’93 prelevato lo scorso anno dall’Atalanta da Mauro Pederzoli soffiandolo alla concorrenza dei top club europei, si chiama Simone Calvano e in casa rossonera lo stanno curando convinti di aver trovato il sostituto ideale di Pirlo.

    Calvano è un mediano tipico abilissimo nella fase di rottura ma dotato di ottime qualità tecniche e sopratutto di ottimi tempi di inserimento, bravo nel gioco aereo Allegri sta cercando di fargli capire i tempi gioco (suo limite) per poi lanciarlo in prima squadra.

  • Sampdoria – Milan, la “coppa” dei debuttanti

    Sampdoria – Milan, la “coppa” dei debuttanti

    Dopo il Palermo toccherà a Sampdoria e Milan scendere in campo per strappare il biglietto delle semifinali di Coppa Italia. L’incontro in programma alle 17:30 a Marassi offre tantissimi spunti di riflessione che vanno oltre la posta in palio seppur quest’ultima è alta.

    La domanda più ricorrente nella mente di sportivi e addetti ai lavori è come verrà accolto Antonio Cassano dai suoi ex tifosi, il Pibe de Bari partirà dalla panchina ma sarà protagonista sugli spalti. La partita di oggi sarà anche la prima per gli ultimi arrivati nelle due squadre: il Milan in piena emergenza a centrocampo si affida agli olandesi Van Bommel ed Emanuelson e al giovane Merkel in mediana, in difesa spazio ad Oddo mentre per il ruolo di centrali verranno ricnofermati Socratis e Yepes. In attacco si rivede Pato al fianco di Ibra e Robinho.

    Debutto in casa Samp anche per Massimo Maccarone chiamato a raccogliere il testimone di Giampaolo Pazzini ormai prossimo al trasferimento all’Inter. Saranno Big Mac e Macheda a guidare l’attacco di Di Carlo, in mediana Tissone sembra in vantaggio su Poli mentre in difesa potrebbe l’ultima in blucerchiato per Ziegler.

  • Tris al Bari. Il Milan vola ai quarti

    Tris al Bari. Il Milan vola ai quarti

    Il Milan torna alla vittoria dopo due pari consecutivi rifilando un netto tre a zero al malcapitato Bari e si conquista i quarti di finale dove incontrerà la Sampdoria. Allegri non risparmia Ibra e schiera per la prima volta il tridente con Robinho e Cassano a supporto, in difesa si vede Nesta mentre a centrocampo ci sono capitan Ambrosini e Gattuso a far chioccia al giovane Merkel.

    Il Bari pur con tante defezioni non è arrendevole e nelle ripartenze mette spesso in difficoltà il Milan fin quando uno sciagurato passaggio di Romero lancia il contropiede di Ibra lanciato da Robinho per il vantaggio. I pugliesi sono troppo disattenti ma il Milan non ha voglia di infierire trovando il raddoppio solo allo scadere del primo tempo in una azione viziata da due errori arbitrali e finalizzata da Merkel.

    La ripresa vive di minore intensità e di qualche giocata dei singoli, trova la gioia del gol anche Robinho autore di una ottima prestazione. La nota stonata è il nuovo stop a Pirlo.

  • Supercoppa Primavera: Zigoni sfida il suo passato

    Supercoppa Primavera: Zigoni sfida il suo passato

    Giovedi lo stadio Marassi di Genova farà da cornice alla Supercoppa Primavera, primo appuntamento della nuova stagione che vedrà di fronte i detentori del trofeo e freschi campioni d’Italia del Genoa e il Milan vincitore della Coppa Italia.

    Entrambe le squadre sono notevolmente cambiate rispetto alla scorsa stagione ma anche quest’anno sono nel lotto delle favorite alla vittorie finale grazie al lavoro prezioso di scouting delle due società.

    Il Genoa ha affidato la Primavera al croato Juric che molto probabilmente si affiderà alla nuova coppia d’attacco formata dall’ex Zigoni e da Mattia Destro arrivati in estate grazie alla sinergia di Preziosi con Milan e Inter.

    Per il confermatissimo Stroppa problemi d’abbondanza a centrocampo dove i nuovi Fossati, Calvano e Santonocito provano a rubare il posto ad Hottor, Merkel e Novicic.

  • Barcellona – Milan: i blaugrana conquistano il trofeo Gamper ai rigori

    Barcellona – Milan: i blaugrana conquistano il trofeo Gamper ai rigori

    Si è appena concluso allo stadio Camp Nou il Trofeo Gamper che ha visto ancora una volta l’una contro l’altra  il Barcellona e Milan, le due società che in questi giorni si trovano a disputare un’altra partita che vale il colpo di mercato dell’estate 2010, la cessione da parte dei catalani di Zlatan Ibrahimovic alla società rossonera. La partita si è conclusa al 90′ con il punteggio di 1-1 con Villa che porta per prima in vantaggio la squadra di casa e Super Pippo Inzaghi che pareggia con un gran sinistro al volo che gli vale un lungo applauso da tutto lo stadio.
    Occhi puntati su Ibrahimovic che al 27′ raccoglie un cross dalla destra e batte Amelia con una sforbiciata volante, l’arbitro però annulla per fuorigioco. Spettacolare comunque la giocata dell’attaccante blaugrana.

    Fondamentale è stato Flavio Roma che in più occasioni è riuscita a salvare il risultato, mentre emozionante è stato il ritorno, nel suo ex stadio,  di Ronaldinho accolto con grande entusiasmo dal pubblico che per 5 anni l’ha amato, e che al 77′ non si è risparmiato dal regalargli una standing ovation quando Allegri decide di richiamare in panchina il brasiliano per fare posto al giovane Merkel.
    Il trofeo è stato conquistato dai blaugrana al termine dei calci di rigore 4-2 (fondamentali gli errori dal dischetto di Sergio (B), Pirlo (M) e Jankulowsky (M)).

    IL TABELLINO
    BARCELLONA – MILAN 4-2 dcr (1-1)
    Barcellona (4-3-3): Pinto, Adriano, Milito (18’st Fontas), Puyol (18’st Pique), Abidal (1’st Dani Alves); Maxwell (1’st Thiago), Jeffren (18’st Pedro), Jonathan (18’st Busquets); Iniesta (18’st Keita), Ibrahimovic (1’st Bojan), Villa (18’st Messi). A disposizione: Valdes, Xavi. All.: Guardiola.
    Milan (4-3-3): Amelia (15’st Roma); Bonera (1’st Abate), Nesta (1’st Papastathopoulos), Thiago Silva (15’st Yepes), Antonini (1’st Jankulovski); Ambrosini (1’st Seedorf), Pirlo, Boateng (37’st Strasser); Huntelaar (10’st Oduamadi), Borriello (10’st Inzaghi), Ronaldinho (31’st Merkel). All.: Allegri.
    Marcatori: 2’st Villa (B), 22’st Inzaghi (M)
    Arbitro: Borbalan (Spa)
    Ammoniti: Milito (B)
    Espulsi: nessuno

  • E’ di rigore la prima di Allegri. Brillano Merkel e Oduamadi

    Al quarto tentativo arriva la prima vittoria del Milan targato Allegri. I rossoneri nella trasferta di Detroit sono riusciti ad avere la meglio del Panathinaikos che solo due giorni fa aveva superato i cugini nerazzurri.

    Nonostante una formazione ampiamente rimaneggiata il Milan dimostra che la strada intrapresa dall’ex tecnico del Cagliari è quella giusta. Compatta in difesa e pronta a ripartire grazie alla verve di Borriello e alla vivacità dei giovani Merkel e Oduamadi, promossi a pieni voti da Allegri e dalla critica.

    I greci più avanti nella preparazione hanno avuto più occasioni per passare in vantaggio ma Abbiati prima e Amelia blindano la porta rossonera. Nella ripresa, a dire il vero, il solito Cisse aveva perforato la porta rossonera ma il gol non è stato visto dalla terna arbitrale.

    I rossoneri si sono imposti 5-3 dopo i calci di rigore. Decisivo il gol messo a segno dal dischetto da Daniele Bonera. Pato non sceso in campo per un dolore alla caviglia è comunque arruolabile per le prossime amichevoli.

    Le parole di Allegri:
    “Dopo Londra e gli Usa posso ritenermi soddisfatto. Anche stasera abbiamo dato tutto e creato molto finche c’è stata benzina. Continuare a lavorare con gioia e serenità è fondamentale. Io e la squadra ci staimo conoscendo quindi si può ancora fare molto. Qui ci sono giocatori di qualità e questo aiuta. Antonini? E’ lui che mi ha dato la possibilità di schierarlo a centrocampo, perchè ripeto che nel calcio solo la tecnica non basta. Merkel? Ha tecnica, sa stare in campo e ha i tempi giusti del passaggio, deve strutturarsi ma lui, come gli altri giovani, nel giro della prima squadra possono starci benissimo”.

  • Scricchiola anche Pato. E’ caos Milan

    Scricchiola anche Pato. E’ caos Milan

    L’evolversi il calcio mercato in casa Milan mette in mostra una società non più leader e sicura di se costretta a ricorrere a comunicati ufficiali per scongiurare l’attacco ai suoi gioielli e stando ai rumors di mercato al buon cuore di Preziosi e del Genoa per arrivare all’agognato centrocampista.

    Nonostante le dichiarazioni di facciata esiste un caso Ronaldinho. Il gaucho senza rinnovo del contratto difficilmente resterà in rossonero e il tetto ingaggi imposto dal fairplay finanziario è più di uno ostacolo.

    Questa sera Allegri per metter in campo un undici competitivo dovrà metter ancora mano alla fucina della primavera lanciando Merkel e Oduamadi dal primo minuto.

    Proprio la caviglia di Pato, costretto a fermarsi nuovamente e a saltare anche la convocazione in Brasile, riporta l’attenzione sulla rosa rossonera e la mancanza di alternative.