Tag: alexander merkel

  • Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Ennesima operazione di calciomercato incomprensibile da parte del Genoa, che cede la comproprietà di Merkel e Alhassan all’Udinese per garantirsi Floro Flores. Una decisione che farà sicuramente discutere e aprirà i processi sportivi contro il presidente del Grifone Enrico Preziosi e il nuovo direttore sportivo rossoblu Rino Foschi. Oltre al 50% dei due calciatori, il Genoa ha dovuto versare nelle casse friulane altri tre milioni di euro. La notizia è stata riportata questa mattina dal noto giornalista esperto di calciomercato Carlo Laudisa, che tramite il profilo personale di Twitter ha rivelato la trattativa tra i due club. Va aggiunto inoltre che Floro Flores non è l’unico rinforzo per la squadra allenata da Gigi Delneri. Da questa mattina infatti c’è un nuovo calciatore che si allena con i rossoblu.

    DI CHI STIAMO PARLANDO?– Di lui, Matuzalem. Il brasiliano della Lazio infatti inizierà a conoscere l’ambiente genoano a partire dalla giornata di oggi, dopo che è stato raggiunto ufficialmente l’accordo tra i presidenti Preziosi e Lotito.

    Genoa CFC v SSC Napoli - Serie A
    Da gennaio Merkel giocherà con l’Udinese. Al Genoa arriva Floro Flores | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    IL REGISTA CHE MANCAVA – Matuzalem è quel regista di qualità tanto desiderato da Delneri quanto necessario per la squadra rossoblu, che in questi mesi ha evidenziato palesi difficoltà nel proporre il suo gioco.

    PERCHE’ PROPRIO MERKEL? – In ogni caso rimane incomprensibile la scelta di “perdere” Merkel, che in questi primi anni di Serie A aveva dimostrato di possedere i numeri giusti per fare bene in un campionato difficile come quello italiano. A sorridere è l’Udinese, che con Merkel può iniziare a ricostruire il proprio centrocampo dopo le partenze di Asamoah e Isla.

    CALCIOMERCATO GENOA – In queste ultime ore si parla anche di una possibile trattativa con il Napoli che vedrebbe Frey trasferirsi in azzurro in cambio di Rosati e la comproprietà di Vargas. Operazione mal digerita però dal presidente del Napoli De Laurentiis, che preferirebbe invece il giovane Perin e l’attaccante Ciro Immobile.

  • Comproprietà, affare Borini il più importante

    Comproprietà, affare Borini il più importante

    Il termine ultimo scade venerdì alle 19, ma sono tante ancora le comproprietà da sistemare per ciò che riguarda le formazioni di Serie A. Alcune tuttavia sono stante già risolte: parliamo di quella riguardante Acquafresca, passato interamente a Bologna (dopo accordo con il Cagliari), Giaccherini (ex Cesena) e Giovinco (ex Parma) alla Juventus, Destro (ex Siena) e Merkel (ex Milan) al Genoa, El Shaarawy (ex Genoa) al Milan. Concluso anche l’affare Acerbi: il giocatore, a metà tra Genoa e Chievo Verona, è stato acquistato per intero dalla squadra di Preziosi il quale ne ha girato subito la metà al Milan che lo inserirà subito nella propria rosa.

    Altre invece sono state rinnovate. In tal senso spiccano quelle del giovane talento Comi, a metà tra Milan e Torino e rimasto in rossonero, Immobile al 50% tra Juventus e Genoa e che vestirà la casacca rossoblù, Rodriguez che continuerà ad essere a metà tra Bologna e Genoa rimanendo in Emilia, Sorensen anch’esso nuovamente a Bologna nonostante sia stata rinnovata la comproprietà con la Juventus. Questi gli affari fatti, o almeno i principali. Su tante altre comproprietà invece si continua a discutere mentre il tempo stringe. Partiamo da Borini: l’attaccante della Nazionale infatti è a metà tra Parma e Roma.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Nelle ultime ore però si sarebbero aperti gli spiragli per un eventuale rinnovo della compartecipazione. Tutto sembra dipendere dal giocatore. Inter e Palermo invece discutono del portiere Viviano: l’affare quasi fatto tra le due squadre per Silvestre potrebbe sbloccare anche questa trattativa. Neroazzurri che con il Parma devono invece discutere di Crisetig mentre con il Genoa puntano a risolvere gli affari Kucka e Longo, bomber della squadra Primavera neroazzurra richiesto da numerosi club. Manuel Canini è a metà proprio tra la formazione di Moratti e il Cesena mentre Genoa e Brescia stanno discutendo di Caracciolo.

    Le Rondinelle tra l’altro posseggono la metà di Diamanti, nell’ultimo anno al Bologna che vanta l’altro 50%. Sul giocatore Azzurro si è già mossa l’Udinese. Kharja è ancora a metà tra Fiorentina e Genoa mentre per Khrin ne discuteranno Bologna e Inter. Novara e Catania devono decidere il da farsi su Morimoto con i piemontesi che in Sicilia dovranno chiudere un altro discorso, quello per il portiere Ujkani con il Palermo che a sua volta sembra interessato a trattenere il giocatore.

    Insomma ce ne sono per tutti i gusti e nelle prossime ore di sicuro si andranno a definire la maggior parte di questi affari. Probabile che invece si arrivi alle buste per giocatori considerati di secondo piano, in particolare per quelli contesi tra club di Serie A e formazioni di Lega Pro. Certo è che il mercato sta entrando nel vivo dato che molte società stanno attendendo di chiudere queste situazioni a metà per poi potersi tuffare in maniera convinta e determinata sull’acquisizione di nuovi giocatori. Strategia questa che sembra accomunare sia Juventus che Inter, alle prese con diverse compartecipazioni da risolvere ma che ora sono pronte a sferrare gli attacchi per portare a casa alcuni top player.

  • Milan, De Sciglio e Valoti, dall’emergenza una speranza?

    Milan, De Sciglio e Valoti, dall’emergenza una speranza?

    Questa sera al Bentegodi, dove il Milan affronterà il Chievo nell’anticipo della 32^ giornata di Serie A, faranno il loro esordio assoluto in Serie A due giovani che hanno un futuro roseo davanti a sé. Stiamo parlando di Mattia De Sciglio e Mattia Valoti, rispettivamente terzino destro e centrocampista centrale. Il primo dovrebbe scendere in campo dal primo minuto, mentre l’ex Albinoleffe partirà dalla panchina.

    Già nella passata stagione Allegri aveva dovuto attingere copiosamente dalla Primavera per affrontare l’emergenza infortuni che colpì la rosa del Milan durante il girone di ritorno, innesti che si rivelarono decisivi per la conquista del titolo. Semplice dejà vu o un importante ricorso storico?

    DE SCIGLIO, PROFESSIONE TERZINO – Mattia De Sciglio è un difensore classe ’92, al Milan dal 2002. Dopo aver compiuto la trafila delle giovanili, nella stagione 2010-2011 entra a far parte della Primavera allenata da Giovanni Stroppa, con la quale conquista nello stesso anno la Coppia Italia. E’ un destro naturale, ma all’occorrenza può essere impiegato anche nel ruolo di terzino sinistro. Struttura longilinea, il 19 enne rossonero è dotato di una discreta velocità. Quella contro il Chievo non sarà la sua prima partita ufficiale in prima squadra, avendo già esordito quest’anno in Champions League durante la fase a gironi, nel match contro i cechi del Viktoria Plzen, per un totale di due presenze e 101 minuti effettivi in campo. Vanta 8 presenze e un gol con la selezione azzurra Under-19, mentre l’estate scorsa esordì nell’Under-20 di Luigi Di Biagio, con la quale ha collezionato fino ad oggi cinque presenze. Secondo il sito Transfermarkt.it, la propria quotazione di mercato si aggira intorno ai 500 mila euro.

    Mattia De Sciglio | © MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images

    VALOTI, IL NUOVO PASTORE? – Mattia Valoti, classe ’93, è una delle più importanti promesse del calcio italiano. Prelevato in comproprietà dall’Albinoleffe lo scorso anno, la dirigenza del Milan decide di acquistare la seconda metà del suo cartellino quest’estate. Il centrocampista 18 enne viene aggregato alla rosa di Dolcetti, nella quale ha l’opportunità di mettersi in mostra insieme a gente come Calvano e Fossati. Fa il suo esordio tra i professionisti in Coppa Italia nella sfida che oppone il suo Albinoleffe al Crotone, quando sulla panchina dei bergamaschi sedeva Emiliano Mondonico. L’ex tecnico di Atalanta e Torino ha paragonato il gioiellino vicentino al campione argentino Javier Pastore. Qualora Allegri dovesse farlo scendere in campo questa sera, per Valoti si tratterebbe dell’esordio assoluto in Serie A.

    SULLE ORME DI MERKEL E STRASSER – Considerato il momento dedicato del Milan in campionato, la presenza in campo di De Sciglio e quella di Valoti in panchina ricorda la stessa situazione della stagione scorsa, quando i semi-sconosciuti Merkel e Strasser risolsero più di un grattacapo ad Allegri nei primi tre mesi del 2011. I tifosi del Diavolo ricorderanno il gol pesantissimo del centrocampista africano nel match del Sant’Elia contro il Cagliari, rete che consegnò tre punti fondamentali alla squadra rossonera. Una curiosità: nelle sei partite disputate da Merkel l’anno scorso, il Milan ha collezionato cinque vittorie e un pareggio.

    De Sciglio, la scheda
    Nome: Mattia De Sciglio
    Data di nascita: 20 ottobre 1992
    Squadra d’appartenenza: Milan
    Nazionalità: italiana
    Ruolo: terzino destro
    Esordio tra i professionisti: 28 settembre 2011, Milan Viktoria Plzen 2-0 (Champions League)
    Quotazione: 500 mila euro

    Valoti, la scheda
    Nome: Mattia Valoti
    Data di nascita: 6 settembre 1993
    Squadra d’appartenenza: Milan
    Nazionalità: italiana
    Ruolo: centrocampista centrale/trequartista
    Quotazione: 300 mila euro

    Video Mattia Valoti, primo gol con la maglia del Milan
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    Milan a Chievo senza mezza squadra 

  • Milan, contro la Roma tornano Nesta e Boateng

    Milan, contro la Roma tornano Nesta e Boateng

    Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia di martedì scorso, il Milan è atteso dalla sfida contro la Roma di Luis Enrique. Partita cruciale in ottica campionato per la squadra rossonera, che attualmente conserva un margine di 4 punti sui rivali bianconeri. Le notizie che arrivano dall’infermeria rallegrano Massimiliano Allegri, che potrà contare sui rientri di Nesta e Boateng. Non solo Roma però, fra meno di 10 giorni a San Siro arriva il Barcellona, lanciatissimo nella Liga, dove ha riaperto la sfida scudetto con i rivali del Real Madrid. Per la sfida di Champions League potrebbero tornare a disposizione del tecnico rossonero anche Van Bommel e Robinho, insieme al capitano Ambrosini.

    RITORNA BOA – I tifosi del Diavolo attendevano il rientro del Boa da quasi un mese. L’ultima del ghanese a San Siro era stata la partita “perfetta”, quel Milan Arsenal terminato 4-0 in favore dei rossoneri. Ancora è prematuro affermare se Allegri rischierà un suo utilizzo già questo sabato nel match contro i giallorossi, oppure lo preserverà per lo scontro con la formazione di Guardiola, con la seconda ipotesi più plausibile. Nel caso Boateng venisse risparmiato nell’incontro di sabato, sarà l’olandese Emanuelson a giocare nel ruolo di trequartista, dopo le ultime prestazioni che hanno fatto registrare una crescita esponenziale dell’ex calciatore dell’Ajax.

    Oltre al Boa, a Milanello si è rivisto anche Alessandro Nesta. Il difensore centrale rossonero ha svolto l’intera seduta di allenamento con i propri compagni di squadra, e anche lui può dirsi pienamente recuperato. Nonostante il suo recupero, Allegri pare intenzionato a schierare Mexes (ex della partita). Il francese rientra dalla squalifica di tre giornate inflittagli dal giudice sportivo in seguito al pugno rifilato a Borriello in Milan Juventus, e al momento l’ex giallorosso offre maggiori garanzie al tecnico toscano.

    kevin prince boateng | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    VAN BOMMEL – L’infermeria del Milan continua lentamente a svuotarsi. Nello spazio di pochi giorni torneranno a completa disposizione Mark Van Bommel, Ambrosini e il giovane Merkel. Il primo è fermo dalla sfida di Londra contro i Gunners di Arsene Wenger per un problema alla schiena e la sua presenza in campo contro il Barcellona rappresenterebbe una notizia decisamente rassicurante per i tifosi del Diavolo. Sulla via del recupero anche il capitano della squadra rossonera. La lieta novella però arriva dal rientro lampo del giovane Merkel, infortunatosi a gennaio nella partita di Coppa Italia contro il Novara. Una grave distorsione al ginocchio, con interessamento al collaterale, che aveva fatto pensare al peggio. Sorprende come dopo soli due mesi il centrocampista classe ’92 sia pronto a tornare in gruppo, offrendo così ad Allegri un ulteriore pedina a centrocampo. Rino Gattuso, convocato sette mesi dopo la sua ultima apparizione, dovrà lottare con tutte le sue forze per ottenere un posto da titolare in mezzo al campo rossonero, considerata l’agguerrita concorrenza.

    ROBINHO – Meno sicuro invece il recupero del brasiliano Robinho, infortunatosi alla caviglia destra la settimana scorsa. Dal Milan trapela un cauto ottimismo. Qualora l’attaccante verdeoro non dovesse farcela, con ogni probabilità sarà il turno di Maxi Lopez. L’argentino, già sicuro di un posto da titolare nella sfida contro la Roma dopo l’ottima prova offerta martedì in Coppa Italia, ha la concreta opportunità di giocare contro i suoi ex compagni blaugrana. Intanto Pato è volato negli Usa per un nuovo consulto riguardo gli infortuni muscolari che ormai lo perseguitano da oltre un anno. Sarà la volta buona?

  • Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Il Milan chiude la finestra del mercato di gennaio senza il grande nome inseguito per oltre un mese. Tevez è rimasto al Manchester City, prigioniero nella squadra riserve dove si allenerà fino al termine della stagione guadagnando un milione di euro al mese. Al posto dell’argentino è arrivato Maxi Lopez, connazionale dell’Apache e non esattamente il giocatore capace di entusiasmare gli animi della Curva Sud. Mercato all’insegna del low cost con gli arrivi di Mesbah, Strasser e Muntari, per i quali la dirigenza rossonera non ha dovuto sborsare un euro alle rispettive società di appartenenza. Ritorno sfortunato alla base per il talentuoso Merkel.
    Gennaio è servito anche per volgere uno sguardo al futuro, con gli acquisti dei giovani attaccanti Prosenik e Lucas Roggia.  Nei minuti finali si era profilato l’addio di Pippo Inzaghi, fortemente voluto dal Siena di Mezzaroma, ma alla fine Superpippo ha deciso di rimanere a Milanello, sebbene sappia già che Allegri non lo includerà nella lista Champions. Saluta Milano invece Taiwo, trasferitosi in prestito ai Queens Park Rangers, club inglese che milita nella Premier League in lotta per non retrocedere.

    TEVEZ e MAXI – Non ha fatto sicuramente una bella figura l’amministratore delegato Adriano Galliani riguardo la vicenda di Carlitos Tevez. Il sorriso smagliante di Rio de Janeiro mostrato a tutto il mondo qualche giorno prima dell’Epifania si è spento inesorabilmente ieri sera alle 19 italiane, quando il calciomercato ha ufficialmente chiuso i battenti e fatto registrare la clamorosa sconfitta dell’ad rossonero. Sembrava tutto concluso due settimane fa, quando Galliani era volato a Londra per chiudere l’affare, e Pato che prendeva l’aereo diretto a Parigi. Una trattativa perfetta, secondo i piani del dirigente milanista, che non aveva però fatto i conti con l’oste, ovvero Silvio Berlusconi. Il numero uno di Via Turati ha stoppato la partenza del Papero, forse spinto dalla stessa figlia Barbara (fidanzata dell’attaccante brasiliano). Risultato? Galliani torna a Milano senza Tevez, Pato resta al Milan e una settimana dopo si infortunia per l’ennesima volta. A due giorni dalla fine del mercato il Diavolo era stato di nuovo vicinissimo all’Apache, ma anche stavolta qualcosa non ha funzionato.
    Nel frattempo, chiuso in una stanza d’albergo con il procuratore Andrea D’Amico, c’era Maxi Lopez, il cui cartellino era stato bloccato alcuni giorni prima dai rossoneri, e il suo arrivo era strettamente collegato con l’affare Tevez. In caso di mancato arrivo della punta del City, il calciatore del Catania sarebbe stato ufficializzato dal Milan nell’immediato. Come è andata a finire ormai lo sanno tutti, ma la domanda è: se gli inglesi non avessero imposto una penale da 12 milioni di euro in caso di mancato riscatto dell’Apache a giugno, a quest’ora Maxi Lopez dove sarebbe?

    carlos tevez | &; Michael Regan/Getty Images

    FATTORE M – Mesbah, Merkel, Muntari, curiosamente tutti e tre accomunati dall’iniziale del cognome. Il giocatore del Lecce è forse uno degli elementi più interessanti, in quanto capace di giocare sia in difesa come terzino sinistro o destro, sia mezz’ala di centrocampo. L’algerino ha gamba e una discreta tecnica, arruolabile in Champions e un’età (26 anni) in linea con il ringiovanimento della rosa.
    Merkel, tornato dal Genoa, ricorda un po’ Senderos per la sfortuna che l’ha investito alla prima partita disputata. Distorsione al ginocchio con interessamento al collaterale, dovrà stare fuori 2 mesi. Certamente non il rientro che il promettente centrocampista tedesco si aspettava. Comunque il giovane prodotto del vivaio rossonero si rivelerà molto utile nella stagione 2012-2013, quando alcuni dei senatori di centrocampo potrebbe non rinnovare (Ambrosini, Gattuso, Seedorf).
    Muntari  è stato il “colpo” last minute. I cugini nerazzurri hanno dato il via libera all’operazione di prestito fino al termine della stagione, quando il ghanese si libererà a costo zero e potrà scegliersi in assoluta libertà una nuova squadra. Allegri si è detto molto soddisfatto dell’acquisto dell’ex Udinese, appoggiando in pieno le scelte societarie. Muntari arriva a fari spenti, toccherà a lui riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi come ha fatto durante il girone d’andata l’altro “last second” firmato Galliani, Antonio Nocerino.

    FUTURO E TAIWO – Per il futuro sono stati ingaggiati due promettenti attaccanti stranieri, che andranno ad aggregarsi alla Primavera di Dolcetti. Il primo è la punta brasiliana con passaporto comunitario Lucas Roggia (classe ’91), acquistato dall’Internacional di Porto Alegre. Il secondo è l’attaccante austriaco 18 enne Philipp Prosenik, cresciuto nelle giovanili del Rapid Vienna e ora in forza al Chelsea. Arriva a titolo definitivo con un contratto che lo legherà al Milan fino al 2015.
    Saluta Milanello invece il terzino nigeriano Taiwo, arrivato in estate dal Marsiglia a parametro zero. Per lui è arrivata la chiamata da parte dei QPR, club inglese che lotta per la salvezza in Premier League. Resterà a Londra per i prossimi 6 mesi in prestito.

    PIPPO INZAGHI – L’eroe di Atene alla fine ha scelto con il cuore. E’ consapevole del fatto che Allegri non lo consideri come una valida alternativa per il reparto offensivo rossonero, sa anche che con ogni probabilità verrà nuovamente escluso dalla lista Champions League, ma ha comunque deciso di restare. Forse l’affetto dimostratogli nell’ultima partita contro il Cagliari dai tifosi della Curva Sud, il desiderio di rimanere nel club che sente ormai suo, il pensiero che a 38 anni, quando si è vinto tutto, ci sono cose più importanti, hanno convinto Superpippo a restare. Il Siena, tramite il presidente Mezzaroma e il ds Perinetti, l’aveva corteggiato strenuamente, tanto che nel primo pomeriggio il passaggio di Inzaghi al club toscano sembrava certo. L’amore per la maglia però è riuscito a prevalere su tutto il resto e così i tifosi del Milan potranno ancora una volta salutare il bomber che ha riscritto la storia della squadra durante gli ultimi anni.

  • Novara Milan, Allegri lancia Merkel dall’inizio

    Novara Milan, Allegri lancia Merkel dall’inizio

    Dopo la sfida in Coppa Italia ecco che Novara Milan si rincontrano anche in campionato, partita delicata per i rossoneri di Allegri, che dovrà fare a meno di molti titolari e che ovviamente dovrà puntare alla vittoria per non lasciare allontanare la Juventus, ieri corsara a Bergamo.

    Massimiliano Allegri | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il tecnico milanista dovrà fare ricorso a molte seconde linee per tamponare i buchi in formazione provocati da i molti infortuni e dalla squalifiche che hanno colpito la sua squadra. In porta dopo il forfait di Abbiati per un risentimento muscolare, spazio ad Amelia, mentre sulla linea difensiva Mexes prenderà il posto dello squalificato Nesta al fianco di Thiago Silva. Sugli esterni spazio al duo Abate-Antonini. La linea a 3 di centrocampo sarà invece composta dal neo-acquisto Merkel, che giostrerà sul settore di centrodestra con Van Bommel e Nocerino a completare il reparto. Confermato sulla trequarti Emanuelson, dietro il duo d’attacco Ibra-Robinho, con quest’ultimo chiamato a sostituire Pato, alle prese con l’ennesimo infortunio muscolare che lo terrà fuori dal campo per almeno un mese.

    In casa Novara, partita molto delicata anche per le sorti di mister Tesser che per cercare di mettere in difficoltà i Campioni d’Italia in carica, ricorrerà ad un coperto 5-3-2, con i neo-acquisti Caracciolo e Mascara a far coppia in attacco. Mentre in difesa a difesa di Ujkani, ci saranno Gemiti e Morganella sugli esterni, mentre il trio centrale sarà composto da Centurioni-Rinaudo-Garcia. In mediana, Radovanovic influenzato, è in forte dubbio, ma dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo. L’ex catanese Pesce favorito su Jensen per il ruolo di playmaker davanti alla difesa, con il talentuoso Rigoni a completare il reparto.

    PROBABILI FORMAZIONI NOVARA MILAN

    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Centurioni, Rinaudo, Garcia, Gemiti; Jensen, Radovanovic, Rigoni; Caracciolo, Mascara.
    A disp.: Fontana, Coubronne, Pesce, Marianini, Mazzarani, Rubino, Morimoto.

    Milan (4-3-1-2): Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini; Merkel, Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Robinho, Ibrahimovic.
    A disp.: Roma, Bonera, Mesbah, Seedorf, Ambrosini, Inzaghi, El Shaarawy.

  • Milan Novara sorpresa El Shaarawy, delude Pato

    Milan Novara sorpresa El Shaarawy, delude Pato

    Alla fine l’obiettivo è stato raggiunto, il Milan raggiunge i quarti di Coppa Italia sbarazzandosi a fatica del Novara grazie alle reti di El Shaarawy e Pato ma allo stesso tempo facendo suonare qualche campanello d’allarme di troppo sulla tenuta psico-fisica dell’organico e sulle scelte di Massimiliano Allegri. La partita contro i piemontesi di Tesser non passerà infatti alla storia delle migliori prestazioni dei rossoneri ma potrebbe servire nel convincere l’allenatore a dar più spazio al piccolo faraone arrivato dal Genoa in estate e da molti già bollato come partente. E’ solo El Shaarawy a dar spunti di lettura interessanti alla partita grazie ad una prestazione maiuscola e a spunti degni del primo Pato. Il ragazzo sfrutta al meglio l’occasione sprintando su Inzaghi per il posto in Champions League lasciato libero di Cassano e in ottica mercato sembra render ancor meno dolorosa la sempre più possibile partenza di Pato.

    Stephan El Shaarawy | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il brasiliano, insieme ad Emanuelson, rappresentano le due più grandi delusioni del match. Pato entra a partita in corso e riesce a segnare il gol qualificazione su assist di Robinho per tutto l’arco della partita spreca tantissime occasioni intestardendosi nel calciare le punizioni dal limite difettando però di precisione. Il rapporto tra il Milan e Pato sembra adesso ai minimi storici e scongiurato l’addio nel mercato invernale inizia a prender quota, cosi come avvenne per Kaka, la cessione estiva.

    Altre note negative sono Amelia che difetta ancora di concentrazione alternando durante il match buone parate ad errori macroscopici. Male anche Emanuelson sempre alla ricerca della posizione migliore ma mai nel vivo dell’azione e decisivo. Da apprezzare comunque le scelte di Allegri e della società di richiamare e dar fiducia ai tanti giovani della Primavera spediti in estate a farsi le ossa in altre società. Merkel è oramai una certezza e presto tornerà a disposizione Strasser che ai tempi delle giovanili era considerato l’erede di Gattuso.

  • Coppa Italia, Milan Novara, probabili formazioni. Scocca l’ora di Pippo Inzaghi

    Coppa Italia, Milan Novara, probabili formazioni. Scocca l’ora di Pippo Inzaghi

    Va in scena stasera l’ottavo di finale di Coppa Italia fra Milan Novara. La vincente fra le due squadre incontrerà ai quarti la Lazio, qualificatasi la scorsa settimana battendo il Verona all’Olimpico con il punteggio finale di 3-2. Massimiliano Allegri decide di affidarsi in attacco a Pippo Inzaghi, mentre nel Novara Attilio Tesser vuole battere i rossoneri per dare una sferzata alla stagione dei piemontesi.

    Filippo Inzaghi | © Claudio Villa/Getty Images

    INZAGHI DALL’INIZIO – il Milan vuole rialzarsi dopo la sconfitta nel derby di domenica scorsa contro l’Inter che ha interrotto la striscia positiva di 12 partite con 10 vittorie e due pareggi. In occasione della sfida di Coppa Italia contro il Novara, il tecnico rossonero sembra intenzionato a schierare dal primo minuto Inzaghi che dovrebbe vincere il ballottaggio con Alexandre Pato. Il verdeoro è finito un pò nel mirino della critica dopo le ultime deludenti prestazioni. Al fianco di Superpippo dovrebbe partire El Sharaawy, mentre a centrocampo Emanuelson prenderà il posto dell’infortunato Boateng, per lui 4 settimane di stop. In difesa Antonini torna a sinistra. Turno di riposo per Nesta, sostituito da Bonera. In panchina anche Thiago Silva, dal primo minuto Mexes. Probabile l’esordio nell’undici titolare di Merkel, appena tornato dal Genoa.

    VOGLIA DI IMPRESA – Il Novara è atteso a una sfida impossibile ma Tesser cerca l’impresa. La squadra piemontese non sta attraversando un periodo di forma brillante, con l’ultima vittoria in campionato che risale al 26 novembre scorso, quando al Piola i padroni di casa superarono il Parma per 2-1. Da allora 3 punti in 7 partite disputate. Tuttavia l’allenatore del Novara non rinuncia al turnover, previsto in forma massiccia. In attacco giocheranno dal primo minuto il giapponese Morimoto e Granoche, alle loro spalle la stella Rigoni. In panchina i neo arrivati Mascara e Caracciolo.

    Probabili formazioni Milan Novara

    Milan (4-3-1-2): Amelia, Abate, Bonera, Mexes, Antonini, Ambrosini, Merkel, Nocerino, Emanuelson, Inzaghi, El Sharaawy.
    Panchina: Roma,Nesta, De Sciglio, Taiwo, Valoti, Robinho, Pato. Allenatore: Allegri

    Novara (4-3-1-2): Fontana, Morganella, Della Fiore, Paci, Garcia, Marianini, Radovanovic, Mazzarani, Rigoni, Granoche, Morimoto.
    Panchina: Ujkani, Centurioni, Rinaudo,  Jensen, Mascara, Caracciolo, Jeda. Allenatore: Tesser.

  • Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Nel post-partita di Genoa – Udinese, vinta dal Grifone per 3-2, il presidente rossoblu Preziosi aveva lasciato intuire qualcosa in merito al prossimo futuro di Alexander Merkel, desideroso di giocare in una grande realtà come quella del Milan, con il quale nella scorsa stagione contro il Bari, negli ottavi di finale di Coppa Italia, aveva segnato il suo primo gol, il 20 Gennaio scorso: le parole del presidente, così, si sono rivelate a posteriori quasi profetiche, data la concreta possibilità che il giovane centrocampista tedesco possa ritornare in questa finestra di mercato di riparazione in casa rossonera, sfruttando proprio la comproprietà fra Genoa e Milan.

    Alexander Merkel | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Merkel, infatti, si è ben messo in mostra in questi mesi in rossoblu e potrebbe rivelarsi un utile innesto nel gruppo di Massimiliano Allegri, specialmente in un reparto tanto minato dai numerosissimi infortuni, anche di lungo corso, come il centrocampo, in cui mancano da tempo Gattuso (per il noto problema alla vista), ma anche il francese Flamini, assente per l’infortunio al ginocchio praticamente da inizio stagione, Alberto Aquilani, flagellato dai fastidi alla caviglia che potrebbero tenerlo lontano dai campi da gioco per lungo tempo, ed anche Kevin Prince Boateng, che nell’ultimo sfortunato derby ha riportato una lesione ai flessori della coscia sinistra e, pertanto, dovrà stare a riposo per almeno quattro settimane, sempre salvo ulteriori complicazioni, dovendo saltare con tutta probabilità anche la partita del 15 Febbraio contro l’Arsenal negli ottavi di finale di Champions League.

    L’urgenza e la fretta di riportare il giovane Alexander Merkel a Milanello, dunque, data l’emergenza infortuni, diventa una vera e propria necessità imminente, al punto che potrebbero essere accelerati i tempi dell’accordo fra le due società (fra le quali, comunque, i rapporti sono ottimi, ndr) per far sì che il 19enne possa essere già agli ordini di Allegri dalla prossima partita contro il Novara in campionato.

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  • Siena Genoa. Malesani, vittoria o esonero

    Siena Genoa. Malesani, vittoria o esonero

    Siena Genoa è uno dei due anticipi delle 18:00 della 15esima giornata di Serie A. La gara è di fondamentale importanza sia per l’una che per l’altra squadra: i toscani, dopo un ottimo avvio di stagione, si sono un pò smarriti ed arrivano alla gara reduci da 3 sconfitte nelle ultime 4 uscite, idem per il Grifone che nell’ultimo mese ha vinto solo con il Novara rimediando 3 ko pesanti con Fiorentina, Cesena e Milan.

    Alberto Malesani | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Malesani potrà contare su Rodrigo Palacio che torna a disposizione del tecnico veronese dopo aver scontato il turno di squalifica. Basterà però l’attaccante argentino a salvare la panchina, che si fa sempre più traballante, dell’allenatore? In caso di sconfitta del suo Genoa infatti Malesani, che ha disertato la conferenza stampa preferendo rimanere in silenzio, rischierebbe l’esonero, il rapporto con il presidente Preziosi non è mai stato idilliaco fin dall’inizio che, stufo di assistere alle deludenti prestazioni della sua squadra, potrebbe decidere di dare la scossa all’ambiente con il cambio in panchina del tecnico immediato prima della sosta natalizia. Malesani, che quindi rischia, come si suol dire in questi casi, di non arrivare a mangiare il panettone, farà ancora a meno di Caracciolo rinnovando ancora fiducia a Pratto con Merkel che torna titolare dopo diverse panchine, inspiegabili, e pronto a far male con i suoi inserimenti dalla sinistra. In mediana il dinamismo di Constant e la regia di Veloso.

    Sannino conferma l’undici tipo con Calaiò e Destro, coppia d’attacco più prolifica a disposizione, e Gonzalez pronto a subentrare a partita in corso, in cabina di regia ci sarà D’Agostino con Gazzi a fare diga in mezzo al campo e Mannini e Brienza a spingere sugli esterni. Anche per l’ex tecnico del Varese la gara è fondamentale, serve un ritorno alla vittoria ma sicuramente la sua posizione è molto più leggere di quella del collega Malesani.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA GENOA (ore 18:00)

    SIENA (4-4-2): Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro.
    Panchina: Pegolo, Contini, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Larrondo, Gonzalez.
    Allenatore: Sannino.

    GENOA (4-4-2): Frey; Mesto, Dainelli, Granqvist, Moretti; Rossi, Veloso, Constant, Merkel; Palacio, Pratto.
    Panchina: Lupatelli, Sampirisi, Seymour, Jorquera, Jankovic, Zè Eduardo, Caracciolo.
    Allenatore: Malesani.