Tag: Alexander Dale Oen

  • Morto Alexander Dale Oen, argento a Pechino nei 100 rana

    Morto Alexander Dale Oen, argento a Pechino nei 100 rana

    Un’altra drammatica notizia scuote il mondo dello sport. Dopo Vigor Bovolenta, campionissimo della pallavolo italiana, Piermario Morosini, calciatore del Livorno e Veronica Gomez, pallavolista del Lokomotiv Baku, questa volta è toccato ad un nuotatore rimanere vittima di un arresto cardiaco: Alexander Dale Oen, argento alle Olimpiadi di Pechino nei 100 rana e oro ai Mondiale di Shanghai dello scorso anno nello stesso stile precedendo il nostro Fabio Scozzoli, è deceduto ieri sera (nella notte italiana, ndr) colto da un malore, stroncato da un infarto, mentre stava facendo la doccia dopo aver effettuato i consueti allenamenti quotidiani.

    Il corpo del nuotatore norvegese, 26 anni, è stato ritrovato privo di sensi nel bagno della sua stanza d’albergo a Flagstaff in Arizona negli Stati Uniti dove si trovava per un training camp con la sua nazionale. A nulla sono valsi tutti i tentavi per rianimarlo, sia quello immediato, al ritrovamento del corpo, del medico della nazionale sia quelli in ospedale dove i medici, dopo un’ora di rianimazione, purtroppo non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

    Alexander Dale Oen © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

    Considerato uno dei più grandi ranisti di sempre, Dale Oen si stava allenando in vista delle Olimpiadi di Londra 2012 alle quali avrebbe partecipato con la sua nazionale, la Norvegia, per confermarsi sul podio e vincere medaglie olimpiche. Ultimamente aveva subito un infortunio alla spalla dal quale stava recuperando abbastanza velocemente.

    La Norvegia ha perso un eroe dello sport. Questo giorno è oscurato dalla tragica notizia. Un piccolo paese ha perso un grande atleta. Il mio pensiero va alla famiglia” queste le prime parole del primo ministro norvegese Jens Stoltenberg appresa la notizia della morte del nuotatore.

    Alexander Dale Oen nella sua breve carriera ha conquistato la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino del 2008, quella d’oro ai Mondiali di Shanghai del 2011, 2 ori e 4 argenti in tre Europei ai quali ha preso parte (Budapest 2006, Eindhoven 2008 e di nuovo Budapest  2010), medaglia di bronzo ai Mondiali in vasca corta di Shanghai del 2006 e 1 oro e 2 bronzi agli Europei in vasca corta (Helsinki 2006 e Stettino 2011).

    VIDEO ALEXANDER DEN OEN FINALE MONDIALI SHANGHAI 100 RANA

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  • Nuoto, Europei Budapest 2010:Batki è argento, la Pellegrini di Bronzo.

    Nuoto, Europei Budapest 2010:Batki è argento, la Pellegrini di Bronzo.

    Federica Pellegrini conquista la medaglia di bronzo negli 800 stile libero. La campionessa azzurra, alla sua prima esperienza internazionale su questa distanza, conquista un buon terzo posto con tanti margini di miglioramento per il futuro.

    E’ stata una Pellegrini prudente, uscita al 600 metri, forse un po’ tardi, visto le sue capacità per attaccare e staccarsi da quel quarto posto che sarebbe stato scomodo. Una medaglia per cominciare, per sbloccarsi, per ribadire che il progetto è valido e lei ha le caratteristiche per diventare una numero uno mondiale anche nel mezzofondo prolungato.

    l’ altra medaglia della giornata arriva nei tuffi, nella piattaforma femminile con Noemi Batki, che conquista una fantastica medaglia d’ argento con i due ultimi tuffi fantastici e con una rimonta sensazionale. Oro alla Germania con la Steuer. bene anche Valentina marocchi che si piazza al settimo posto , con un pò di rammarico visto l’ errore sul secondo tuffo che gli ha tolto almeno 20 punti.

    Per quanto riguarda gli altri azzurri, nei 100 stile libero, la gara regina, Filippo Magnini e Luca Dotto, compagni di allenamento, conquistano ambedue la finale di domani. Per l’ex bicampione del mondo un 48″97, per il compagno della Larus un 48″94, mentre il miglior tempo l’ha siglato Lagunov in 48″38 e l’olimpionico Bernard ha chiuso in 48″71.

    Un quarto posto pieno di rimpianti (per 12 centesimi di troppo allo stacco e per 9 al tocco) per l’azzurrino Stefano Pizzamiglio, più veloce nella nuotata dell’israeliano Barna ma appunto sotto il podio, su cui invece ci è salito di nuovo il fenomeno francese Camille Lacourt che in 24″07 ha respinto il britannico Tancock. Nei 200 farfalla Nicolò Beni è settimo in 1’58″68 (trionfo del polacco Korzeniowski in 1’55″ sul russo Skvortsov e sul grecp Drymonmakos); nelle semifinali dei 100 farfalla è eliminata Caterina Giacchetti col 14° tempo mentre avanza di gran carriera in finale Chiara Boggiatto nei 200 rana, quinta in 2’27″98. E la 4×200 donne parla ungherese: bruciata la Francia…

    In finale nei 200 misti e 200 rana, Francesca Segat ed Edorardo Giorgetti hanno chiuso settimi in 2’15″08 e 2’11″99. Tra gli uomini ha trionfato l’idolo di casa, Gyurta, in 2’08″95 col record dei campionati sul vicecampione olimpico Alexandr Dale Oen (2’09″68) e sull’altro medagliato di Pechino, il francese Duboscq (2’11″03); tra le donne è stata una doppietta ungherese Hosszu (2’10″09 record dei campionati) e Verraszto (2’10″10) e con la britannica Miley bronzo in 2’10″89.

    Nella finale dai 3 metri sincronizzati, un quarto posto generoso e di rabbia per Tommaso Marconi e Michele Benedetti, costretto a sostituire Nicola Marconi all’improvviso causa colpo della strega del romano capostipite della famiglia di tutti più importante (Benedetti è anche il cugino, il gruppo è allenato da Domenico Rinaldi che è sposato con mamma Marconi). E’ l’eterno Dimitry Sautin a lasciare la coppia azzurra sotto il podio in una gara in cui i nostri hanno accarezzato l’idea della medaglia più pazza e improvvisata del mondo (anche se i due avevano gareggiato nel Grand Prix). Il trionfo è degli ucraini Kvasha-Prygorov (431.67) sui tedeschi Feck-Hausding (427.95) e i russi Sautin-Kunakov (410.43), mentre a soli 4 punti (406.17) ha chiuso la coppia italiana.