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  • Alex Schwazer, il dramma della fragilità

    Alex Schwazer, il dramma della fragilità

    Il doping è antisportività, è slealtà con gli altri e con se stessi, è la morte dei valori sani, ma può essere in alcuni casi anche il baratro profondo di chi si sente fragile e impreparato ad affrontare le pressioni e le aspettative, di chi è forte nel fisico e nelle prestazioni atletiche ma è troppo debole mentalmente per reggere il gap tra i propri muscoli e la propria razionalità e, in un grido soffocato dalla paura di ammetterlo a sè stesso, ricorre alle scorciatoie più dannose, senza pensare alle conseguenze ancor più devastanti dei problemi iniziali. Alex Schwazer risponde perfettamente a questo identikit, come lui stesso ha raccontato nella prima intervista televisiva rilasciata dopo lo scandalo doping, alla trasmissione televisiva “Le Invasioni Barbariche” condotta da Daria Bignardi su La 7.

    Ed è strano guardare dallo schermo il viso di questo ragazzo che, nel suo italiano inconfondibilmente indurito dall’accento altoatesino, prova a spiegare in maniera schietta e sincera quello che è stato il suo dramma interiore, il suo percorso a ostacoli che lo ha portato dalla gloria dell’oro olimpico di Pechino 2008 al fango del mese di Agosto scorso, in quella conferenza stampa in cui, tra le lacrime, i singhiozzi e le mani nei capelli, ha ammesso la sua verità che, però, per molti sembra difficile da credere.

    Alex Schwazer, il dramma della fragilità | © Stefania/Getty Images
    Alex Schwazer, il dramma della fragilità | © Stefania/Getty Images

    Alex Schwazer ha ribadito anche ieri la medesima versione, raccontando di come il suo ego da campione osannato e invincibile, dopo il 2008 abbia iniziato una paurosa discesa, fra insicurezze e stanchezza, bisogno di staccare la spina represso dalla propria voglia di vincere e di migliorarsi ancora, che lo spinse a pretendere troppo, a logorarsi mentalmente. Arrivò, così, la ricerca su internet, il viaggio in Turchia, e l’Epo, con le iniezioni quotidiane (fatte da solo) che lo fecero star male, fino a dover rinunciare alla 20 km, e poi a giorni alterni, ma sempre con la consapevolezza di “fare la cosa sbagliata, ma non riuscivo a fermarmi”.

    La sua marcia si interrompe con la confessione del 7 Agosto, nella suddetta conferenza stampa, e da allora dismette i panni di sportivo per provare a ricominciare la propria vita, lontano dalla strada e dagli allenamenti sfiancanti, dai 50 chilometri da macinare quotidianamente. Diventa uno studente di Economia o, almeno, “ci provo”, rimane vicino alla fidanzata Carolina Kostner, cerca di rimettere insieme i pezzi del proprio essere, di ricercare se stesso e ricostruire la propria autostima frantumata dagli eventi, provocati dalla sua stessa ingenua fragilità: “sono stato un idiota”.

    Fino ad ammettere, ancora una volta, il vero “perchè” di tutto questo: “uno si dopa se non va d’accordo con se stesso e cerchi qualche scorciatoia”. Alex Schwazer, però, non ha l’indole di chi riesce a vincere in maniera sporca, e questo si nota dalla sua commozione nel rivivere i momenti dei suoi successi “puliti”, nella consapevolezza che la sua reputazione è, ormai, molto incrinata nonostante la sua colpa sia andata avanti per due settimane, al contrario di chi – come Lance Armstrong – ha ingannato tutti ed ha vinto, dopandosi, per sette anni.

    Per questo motivo, l’intervista di Alex Schwazer termina con la sua unica speranza, ossia che la giustizia sportiva possa alleggerire la squalifica di quattro anni attribuitagli. Ma, probabilmente, anche se ciò dovesse accadere, Alex Schwazer non tornerebbe a gareggiare.

  • Chiesti 4 anni di squalifica per Schwazer

    Chiesti 4 anni di squalifica per Schwazer

    Non fa sconti la Procura Antidoping che chiede quattro anni di squalifica per Alex Schwazer, il massimo della pena. L’atleta azzurro fu trovato positivo all’Epo durante un controllo a sorpresa il 30 luglio di quest’anno, alla vigilia delle Olimpiadi di Londra. Sorpreso e amareggiato il Campione di marcia 50 km a Pechino 2008 che non si aspettava una richiesta così eccessiva essendosi sempre comportato in modo pressoché perfetto. Ma, fatto sta, che ha sbagliato ed è giusto che paghi, senza sconti, per non rischiare di creare precedenti che possano favorire l’uso di sostanze dopanti.  In ogni caso l’atleta dimostra piena fiducia nel Tribunale Antidoping del Coni.

    Non solo positività all’Epo, ma anche il possesso di testosterone e delle anomalie nel Passaporto Biologico. Queste sono le accuse rivolte all’atleta che cercherà di chiarire ulteriormente la sua posizione da un punto di vista umano e non solo sportivo.

    Chiesti 4 anni di squalifica per Alex Schwazer © Pierre Teyssot/AFP/GettyImages
    Chiesti 4 anni di squalifica per Alex Schwazer © Pierre Teyssot/AFP/GettyImages

    Delusione per le esose richieste nei confronti dell’ex marciatore che si aspettava una richiesta più bassa, vista la sua correttezza e i suoi successi puliti nel corso degli anni scorsi. Queste le dichiarazioni di Alex Schwazer “Sono sorpreso ed amareggiato dalle richieste della Procura Antidoping che non ha preso in considerazione il comportamento corretto da me tenuto negli anni passati oltre alla mia confessione e collaborazione fattiva con la giustizia sportiva, sin dal momento della positività”. Anche il legale dell’atleta, Gerhard Brandstaetter, rimane sulla stessa lunghezza d’onda del suo assistito e reputa eccessiva la richiesta di squalifica di quattro anni, avendo sempre collaborato con la giustizia sportiva.

    In ogni caso, che siano quattro anni oppure tre mesi, Alex Schwarz ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, ritirandosi ufficialmente. A questo punto, la sua difesa sarà più per questioni personali e umani che per quelle sportive. Siete d’accordo con la massima pena richiesta oppure avreste richiesto una squalifica leggermente minore per la collaborazione data?

  • Carolina Kostner su Alex Schwazer: “Sono delusa, ma ha avuto coraggio”

    Carolina Kostner su Alex Schwazer: “Sono delusa, ma ha avuto coraggio”

    Durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo di pattinaggio “Opera on Ice” che andrà in scena all’Arena di Verona il prossimo 22 settembre, inevitabili sono state le domande che i giornalisti hanno rivolto a Carolina Kostner in merito alla vicenda che ha visto Alex Schwazer, fidanzato da tempo della pattinatrice, coinvolto nel caso doping durante le Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta bolzanina si è detta delusa da quanto successo ma allo stesso tempo ha voluto spezzare una lancia nei confronti del vipitense, dichiarando quanto segue:

    “Non posso negare di essere molto arrabbiata con Alex in quanto non condivido ciò che ha fatto nell’ambito sportivo, inciampando nel grande ed infinito tunnel del doping dove molti atleti finiscono. Lo sport a questi livelli è indubbiamente duro ed in questi anni l’ho visto soffrire tante volte perchè sei sempre messo sotto pressione. Devo però dire che come persona lo ammiro in quanto ha raccontato al mondo il suo dramma, non nascondendosi come fanno tanti atleti beccati con le mani nel sacco. So che ha pagato da quando è stato scoperto e sicuramente pagherà ancora per i suoi errori, ma spero che così facendo si sia liberato dai suoi demoni e che torni ad essere la persona che ho conosciuto 4 anni fa”.

    Carolina Kostner © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    Con queste parole Carolina Kostner ha quindi confermato quanto dichiarato da Schwazer durante le prime interviste dopo essere risultato positivo al test anti doping: il marciatore aveva infatti detto che la sua compagna di vita non era a conoscenza della sua decisione di assumere l’EPO e che la Kostner aveva saputo il tutto quando a Londra è uscito il comunicato stampa del Coni.

    La stessa pattinatrice ha però voluto guardare anche l’altro lato della medaglia, ricordando che quando Alex Schwazer vinse a Pechino 2008 la marcia dei 50 km i giornali gli dedicarono solamente un giorno di notorietà mentre ora, che è finito tra i positivi dei test di Londra, è stato piazzato in prima pagina per interi giorni.

  • Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Per la prima volta dopo il caso di doping che l’ha colpito in prima persona, Alex Schwazer ha deciso di rilasciare un’intervista al Tg1 dove, dopo essersi scusato in lacrime, ha spiegato come è successo il tutto. Sicuramente questi giorni non saranno facili per l’atleta azzurro che è caduto nel tunnel infinito dell’EPO: è proprio questa infatti la sostanza di cui Schwazer ha scelto di fare uso per cercare di conquistare anche in questi Giochi Olimpici una medaglia d’oro e bissare il risultato di Pechino 2008. L’atleta italiano ha inoltre dichiarato di aver fatto tutto da solo, informandosi su internet e mentendo anche alla tanto amata fidanzata Carolina Kostner la quale, a differenza di lui, era riuscita a riprendersi benissimo dopo il flop di qualche anno fa.

    La paura di deludere e di non farcela si è quindi impadronita dell’atleta altoatesino che ora rischia dai due ai quattro anni e mezzo di squalifica: ad aggravare la situazione è inoltre il fatto che Schwazer faceva parte dei Carabinieri dai quale è stato ovviamente espulso con tanto di denuncia e fascicolo conoscitivo che si andranno ad aggiungere a tutte quelle fatte dopo i test della Wada.

    Alex Schwazer © Mark Dadswell

    Nell’intervista però Alex Schwazer ha voluto precisare che a Pechino 2008 era pulitissimo e che ha vinto solamente con le sue forze: l’idea dell’epo è infatti arrivata a luglio, proprio pochi giorni prima di partire per Londra 2012 spinto anche dalle parole che alcuni anni prima i russi gli dissero a riguardo dell’uso che loro facevano di alcune sostanze dopanti. Probabilmente però l’atleta azzurro è stato pedinato per molti giorni per vari sospetti e, il 30 luglio, la Wada si è presentata alla sua porta per prelevare un campione d’urina: qui Alex Schwazer ha infatti capito che la sua carriera sarebbe finita in quanto l’ultima iniezione risaliva al pomeriggio precedente.

    Interi anni di lavoro buttati al vento per poche iniezioni dunque, ma nelle parole rilasciate, Alex Schwazer ha preferito non parlare dei complici che l’hanno seguito in questi giorni di paura, ed ha invece puntato il dito contro altri atleti che fanno uso di sostanze dopanti: precisamente, anche se non ha fatto nomi, l’altoatesino ha fatto riferimento alla nuotatrice cinese Ye Shiwen, la quale ha disputato i 400 misti sotto i tempi di Michael Phelps, uno dei più forti nuotatori al mondo di tutti i tempi. Un modo come un altro per scaricare la colpa anche su altri e sentirsi un po’ meno in torto quello di Alex Schwazer, che però ora dovrà pensare a questo suo grave errore che gli costerà caro.

    L’INTERVISTA DI ALEX SCHWAZER

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Dolorosa e inaspettata è stata la notizia che ha portato alla squalifica di Alex Schwazer dalle Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta italiano, campione olimpico a Pechino 2008 nella 50 km di marcia, è stato trovato positivo all’eritropoietina, più comunemente chiamata Epo, da un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA (agenzia mondiale antidoping) il 30 luglio scorso presso la sua abitazione ad  Oberstdorf, luogo in cui vive con la fidanzata (Carolina Kostner) e dove si allena tutti i giorni. La domanda che gli alti dirigenti e non solo si chiedono è: perchè l’ha fatto? Ha dimostrato a Pechino quattro anni fa di essere il più forte e avrebbe puntato sicuramente alla medaglia anche nel corso di queste Olimpiadi.

    L’unica dichiarazione rilasciata da Schwazer è stata “ho sbagliato, la mia carriera è finita” aggiungendo che voleva essere più forte e che si assume tutte le responsabilità, avendo deciso autonomamente di prendere quelle sostanze che gli hanno causato l’esclusione dai Giochi Olimpici 2012. Per l’atleta italiano sono in corso anche provvedimenti dal Comando generale dei Carabinieri, essendo un componente del gruppo sportivo dell’Arma. Una leggerezza che potrebbe costar caro al 27enne di Vipiteno che vede scappar via la sua carriera, vede allontanarsi gli sponsor e mette a rischio il suo lavoro.

    Alex Schwazer © Michael Steele/Getty Images

    LE REAZIONI – L’allenatore dell’atleta, Michele Didoni, è rimasto basito davanti a questa situazione. Ha ricordato che Schwazer non è più un ragazzino e che non giustifica questo gesto. Il Coni, tramite il suo Presidente, Gianni Petrucci, ha confermato la linea rigida davanti a questi episodi escludendo immediatamente  Schwazer dalle Olimpiadi dichiarando che le aspettative verso l’altoatesino erano alte, aggiungendo però che preferisce una medaglia in meno e pulizia maggiore per casi del genere. Della stessa opinione è Franco Arese, presidente della federatletica, deluso e convinto che non avesse bisogno di doparsi per andare a medaglia essendo uno che si è sempre allenato duramente.

    Anche la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) è d’accordo sulla decisione presa dal Coni in merito all’esclusione dell’italiano, confermando la lotta contro qualsiasi tipo di doping e metodi che possano aiutare a migliorare le prestazioni degli atleti in maniera non legale.

    Infine la parola passa all’agente di Schwazer, Giulia Mancini, che vorrebbe sapere dal proprio assistito i nomi delle persone che gli hanno consigliato e dato questo tipo di prodotto, in modo da poterli denunciare.

    Un finale di carriera triste e prematuro per un’atleta che soltanto 4 anni fa ci aveva fatto gioire con la conquista dell’oro a Pechino nella 50 km di marcia.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Londra 2012 programma 7 agosto, Vanessa Ferrari per la storia

    Londra 2012 programma 7 agosto, Vanessa Ferrari per la storia

    Dopo una bellissima giornata per i colori azzurri con l’oro di Campriani, l’argento di Fabbrizi ed il bronzo di Morandi rovinata in serata dalla notizia della positività all’Epo di Alex Schwazer, oggi è il giorno della ginnasta Vanessa Ferrari impegnata nella finale al corpo libero.

    Occasione da non perdere per la fuoriclasse azzurra della ginnastica artistica italiana che può ambire in un posto sul podio londinese e diventare la prima ginnasta italiana a conquistare una medaglia olimpica. L’atletica italiana cercherà di riprendersi dalla batosta Schwazer con le qualificazioni del triplo maschile con in gara le uniche possibilità di medaglia, rappresentate da Daniele Grego e soprattutto Fabrizio Donato.

    Da valutare l’esordio dell’intramontabile Josefa Idem impegnata nelle eliminatorie della canoa K1 500 con la veterana azzurra in cerca dell’ennesima finale olimpica. Occasione da non perdere per l’Italvolley femminile, impegnata nei quarti di finale contro la Korea in un match assolutamente da vincere per conquistare un posto in semifinale.

    Vanessa Ferrari ©MIGUEL MEDINA/AFP/GettyImages

    Il duo del nuoto sincronizzato, Giulia Lapi e Mariangela Perrupato, sarà impegnato nella finale in cui le nostre azzurre entrano con il quarto punteggio totale e per finire, un’altra veterana olimpica, Alessandra Sensini sarà chiamata all’impresa nella conquista di una medaglia nella regata finale del windsurf.

    Ecco il programma degli azzurri in gara ricordando che l’orario indicato è quello londinese mentre in Italia siamo un ora avanti.

    ATLETICA: ore 10.10 Batterie 110 hs. / Emanuele Abate/ ore 10.45 eliminatorie salto triplo U / Fabrizio Donato, Daniele Greco; ore 10.55 batterie 5000 m. D /Nadia Efjjaini; 19.15 semifinale 100 hs D, Marzia Caravelli

    CANOA/KAYAK: ore 10.14 eliminatorie K1 500 D /Josefa Idem

    GINNASTICA: ore 16.23 Finale Corpo Libero D / Vanessa Ferrari

    LOTTA: a partire dalle 13.00 Eliminatorie ctg. 96 Kg. U /Daigoro Timoncini

    NUOTO SINCRONIZZATO: ore 15.00 Finale Giulia Lapi – Mariangela Perrupato

    PALLAVOLO: ore 21.00 Quarti di finale D / Italia – Korea

    PALLANUOTO: 14.10 – 5/8 posto D / Italia – Cina

    SPORT EQUESTRI: ore 13.54 Grand Prix Special Dressage Individuale / Valentina Truppa

    TRIATHLON: ore 11.30 Finale /Alessandro Fabian , Davide Uccellari

    VELA: ore 12.00 470 U Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti regata 9/10;; ore 12.05 470 D /Giovanna Micol, Giulia Conti regata 7/8; ore 14.00 Medal Race RS:x D /Alessandra Sensini

  • Sanchez lacrime e gioia, James re dei 400. Flop Isinbayeva

    Sanchez lacrime e gioia, James re dei 400. Flop Isinbayeva

    Giornata come al solito di grandi emozioni allo stadio olimpico londinese condito dalle splendide lacrime di gioia di Felix Sanchez, Dominicano che a 35 anni ha vinto l’oro dei 400 ostacoli otto anni dopo il titolo conquistato ad Atene 2004 e la grande delusione della russa Isinbayeva che conquista solamente il bronzo nel salto con l’asta.

    Bellissima immagine alla fine della finale dei 400 ostacoli con Sanchez che tira fuori dalla pettorina una foto di sua nonna, scomparsa un anno fa, che mette a terra sulla pista londinese baciandola fra le lacrime. Per quanto riguarda la Isinbayeva, risulta alla fine sanguinosa la scelta della zarina russa di fermarsi un anno a ridosso dei giochi olimpici e soprattutto di abbandonare il suo allenatore e mentore Vitaly Petrov.

    Bellissima finale dei 400m uomini vinti con un tempo importante, 43.44, dal ventenne fenomeno di Grenada Kyrani James con l’argento al dominicano Santos e il rappresentante di Trinidad & Tobago Lalonde Gordon a chiudere il podio. Nadzeya Ostapchuk, bielorussa, ha vinto la medaglia d’oro, con 21.36 nel getto del peso Valerie Adams, Nuova Zelanda, argento, con 20.70 mentre Il bronzo se lo è aggiudicato la russa Evgeniia Lokodko, con 20.48 e con la nostra Chiara Rosa eliminata nella qualificazione con un modesto 18.30. Detto della Isinbayeva, bronzo, il titolo nell’asta è dell’americana Suhr con 4.75m e l’argento alla cubana Silva.

    Felix Sanchez ©Hannah Johnston/Getty Images

    Grande delusione per il Kenya che non ripete l’oro di Kemboi ed è completamente fuori dal podio nei tremila siepi donne vinti con una strepitosa azione nel finale, dalla russa Yuliya Zaripova che ha preceduto la tunisina Ghribi e l’etiope Assefa.

    Giornata negativa per l’atletica italiana che vede l’eliminazione nelle batterie della giovane e promettente Gloria Hooper nei 200m oltre alla notizia della positività all’Epo del suo atleta di punta, il marciatore e campione olimpico di Pechino 2008 nella 50km Alex Schwazer. L’unica nota lieta è rappresentata dall conquista della semifinale nei 100 ostacoli da parte di Marzia Caravelli che dovrà assolutamente scendere sotto il suo record italiano di 12.85 se vuole sperare in una storica finale.

  • Alex Schwazer escluso per doping. Shock a casa azzurri

    Alex Schwazer escluso per doping. Shock a casa azzurri

    Una notizia schock scuote Casa Italia e lo sport italiano. Il CONI ha annunciato con un comunicato di aver escluso un atleta italiano, che ancora non è arrivato a Londra, per doping: “Il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l’esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra” – questo il lapidario messaggio battuto da tutte le agenzia stampa. Ovviamente si è aperta subito sul web la caccia all’atleta incriminato e, con grande dispiacere il primo nome che è saltato fuori è quello di Alex Schwazer. Il campione olimpico nella 50 km di marcia a Pechino è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato prima che iniziassero i Giochi Olimpici. Alex avrebbe dovuto gareggiare sabato mattina nella disciplina che lo ha consacrato come Re dell’atletica azzurra dell’ultimo lustro.

    Alex Schwazer | © FABRICE COFFRINI/AFP / Getty Images

    Dal Coni non è ancora giunta nessuna ufficialità sulle generalità dell’atleta escluso ma sembra che non ci sia spazio a dubbi. Nella lettera consegnata al Coni si parla di positività all’Epo in un test a sorpresa in periodo preolimpico. L’azzurro, fidanzato di Carolina Kostner, soli pochi giorni fa aveva rinunciato a correre la 20km di marcia per problemi fisici, con l’intento di concentrare le proprie forze per la sua specialità.

    La vicenda ha colpito duramente l’atletica italiana che proprio in Alex Schwazer riponeva i sogni di una medaglia. E la notizia arriva proprio nella giornata che ha visto l’arricchimento del medagliere olimpico grazie alle belle imprese di Campriani (medaglia d’oro), di Fabrizzi (medaglia d’Argento) e di Morandi (medaglia di bronzo).
    Intanto nella giornata di oggi è stato escluso un altro atleta, il primo caso di doping alle Olimpiadi di Londra 2012. Si tratta del judoka statunitense Nicholas Delpopolo, risultato positivo ad un metabolita della cannabis ad un controllo delle urine del 30 luglio scorso. L’atleta, estromesso dalla Commissione Disciplinare del CIO, si è giustificato dicendo di aver mangiato un dolce tipico americano al cioccolato preparato con della marijuana prima di partire alla volta di Londra.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Europei Barcellona 2010: Italia in chiaro scuro. Male Schwazer, Howe in finale

    Europei Barcellona 2010: Italia in chiaro scuro. Male Schwazer, Howe in finale

    Il francese Diniz vince la 50 km di marcia da autentico dominatore, comandando la gara dal primo all’ ultimo km, peccato per Schwazer che abbandona il sogno del podio a causa di una contrattura subita nel corso della gara.

    La gara è partita subito forte, a dispetto della lunga distanza con il francese Diniz subito a dettare il ritmo e a prendere un vantaggio che di lì a poco è arrivato al minuto quando si era nemmeno ai 10 km. Dietro si è formato un gruppetto di 5 elementi tra cui gli italiani Schwazer e De luca, con il campione olimpico in attesa ed i russi a fare l’ andatura. Diniz però è regolarissimo e a metà gara il suo vantaggio raggiunge i due minuti con dietro sempre i due russi  davanti e con Schawzer sempre in attesa e De Luca subito dietro. Al km 30 Diniz riesce a mantenere un vantaggio di 1’45” sugli inseguitori che rimangono in tre con il nostro Schwazer accompagnato dal polacco Sudol e dal russo Bakulin. Purtroppo per il nostro portacolori la resa avviene intorno al 40 km a causa di una contrattura alla coscia destra che ha costretto all’ altoatesino a fermarsi più volte alla ricerca della soluzione del problema, ma perdendo al tempo stesso la lotta per le medaglie con la resa finale che avviene subito dopo. Al traguardo trionfa così il francese Diniz con l’ argento conquistato dal polacco Sudol ed il bronzo al russo Bakulin con De Luca che chiude al sesto posto.

    Un’ altra delusione per i colori azzurri, arriva subito dopo, infatti Antonietta Di Martino viene subito eliminata nella qualificazione dell’ alto. L’atleta di Cava de Tirreni è entrata in gara a 1.83, passati alla prima prova, così come 1.87 e 1.90. A 1.92 i primi cedimenti con un dolore al tendine sentito dall’ azzurra, frutto di un precedente infortunio nella scorsa settimana. Eliminata anche l’ altra azzurra, la Lamera che si è fermata al 1.90. un po’ di soddisfazioni arrivano nel pomeriggio con Andrew Howe che conquista la finale del lungo grazie ad un primo salto di 8.15m. nei 400m femminili ottima la prova di Lebania Grenot che parte forte ma viene recuperata nel finale dalle tre russe. Nel martello la Salis, alla sua prima finale importante si piazza al settimo posto, identico piazzamento di Obrist nei 1500m.

    Nelle altre finali, dominio russo nelle donne che conquistano l’ oro con la Feofanova nell’ asta, della Zarudneva nei 3000 siepi, e della Firova nei 400m. la tedesca Heider fa suo l’ oro nel martello, mentre Christophe Lemaitre fa il bis conquistando anche i 200m. Infine, festeggia anche la Spagna, padrona di casa con Casado che conquista l’ oro nei 1500m.

  • Europei di Atletica: Schwazer è argento nella 20 km di marcia

    Europei di Atletica: Schwazer è argento nella 20 km di marcia

    Si sono aperti, con la 20 km di marcia, gli Europei di atletica leggera a Barcellona. La buona notizia è subito arrivata, con la prima medaglia azzurra conquistata da Alex Schwarzer nella 20 km di marcia.

    Sicuramente l’azzurro, campione olimpico di pechino 2008 nella distanza più lunga dei 50 km, era partito convinto di lottare per la medaglia d’oro, ed infatti ha subito imposto sin dai primi km un ritmo altissimo, tenuto solamente dal 19enne russo Emelyanov. Dietro si è formato un gruppo di sei elementi con gli altri due azzurri in gara, Giorgio Rubino ed Ivano Brugnetti tra i componenti. Al passaggio di metà gara, Schwazer si lascia riprendere dal gruppo, mentre il russo continua nella sua condotta di gara elevata ma regolare. Al km 12 improvviso stop di Ivano Brugnetti che letteralmente spegne la luce dell’interruttore mentale, fermandosi improvvisamente senza ravvisare alcun problema fisico. Davanti il russo è imprendibile con Schwazer che decide di forzare il ritmo con il risultato di far staccare Giorgio Rubino, alla fine 5°, ma anche tutti gli altri componenti e con il solo portoghese Vieira capace di tenere il ritmo del tirolese. Comunque Schwazer riesce all’ultimo giro a staccare il portoghese, conquistando una buona medaglia d’argento alla sua prima gara importante nella distanza dei 20 km. Adesso l’appuntamento è per la 50 km con la speranza di una medaglia ancora più importante.