Tag: alex ferguson

  • Champions League: notte da incubo per Manchester

    Champions League: notte da incubo per Manchester

    Il mercoledì di Champions ha decretato il fallimento delle due inglesi che stanno dominando la Premier League: Manchester United e Manchester City si piazzano rispettivamente terze nei propri gironi e si dovranno accontentare dell’Europa Leaugue, competizione di tutto rispetto ma per colossi come le squadre di Ferguson e Mancini è una misera competizione, sia a livello economico, dopo tutti gli investimenti fatti, sia come prestigio. The Times oggi scrive: “Christmas gift neither club wanted: Channel 5!“, deridendo City e United ora costrette a partecipare all’Europa Leauge, andando in onda da ora in avanti il giovedì su Channel 5.

    I Red Devils non sono riusciti a qualificarsi in un girone che francamente avrebbero dovuto vincere non a punteggio pieno, ma quasi. Si sono piazzati alle spalle di Benfica e Basilea, steccando partite casalinghe, soprattutto quella del pareggio con il Basilea.

    Rooney durante Basilea – Manchester United | © FABRICE COFFRINI / Getty Images

    Il Manchester United dopo il sorteggio è apparso come rilassato, ed è sceso in campo con una certa superiorità di chi la Champions l’ha già vinta e che comunque con i nomi e con la storia sarebbe andato avanti. Ma così non è stato, sulla sua strada ha trovato un solido Benfica che ha vinto il girone, con tre vittorie e tre pareggi, subendo solamente quattro reti, e un sorprendente Basilea che ha messo l’anima in campo, proprio quella che è mancata ai ragazzi di Ferguson.

    La stagione per i Red Devils era partita a gonfie vele, con Rooney che segnava a grappoli ed Young e Nani erano imprendibili. Dopo la vittoria casalinga contro il Chelsea in molti in Inghilterra avevano predetto un’altra stagione tinta di bianco e rosso. Ma il fattaccio che ha coinvolto Rooney in nazionale, con la squalifica di tre giornate all’Europeo (c’è stata la riduzione a due giornate dopo l’appello della Federazione inglese), e la disfatta in casa nel derby con il City ha inceppato qualcosa nella macchina perfetta di Ferguson. Sicuramente in questa fase a gironi ci si aspettava di più da Rooney, che quando ha la testa sgombra da problemi personali è decisivo ed è il vero trascinatore e bomber della squadra. Senza i suoi gol lo United sta un po faticando a trovare la porta, e per quanto riguarda la difesa ha steccato Rio Ferdinand, che sta iniziando a sentire un po’ il peso dell’età e della pressione di non avere più il posto fisso nel club e in nazionale. Le poche note positive arrivano da Phil Jones, che anche ieri come in campionato sta dimostrando che sarà il capitano del futuro. Può giocare in mezzo al campo, esterno di difesa o centrale, e oltre alle doti tecniche e fisiche sta dimostrando una grande forza caratteriale.

    Il Manchester City esce dalla Champions con una vittoria di prestigio con la capolista del girone Bayern Monaco, che però poco consola Mancini e i tifosi dei Citizens. Anche il City si piazza terzo nel gruppo, alle spalle del Bayern che ha dominato e giocato bene, e dietro al Napoli, che ha giocato alla grande le 6 partite. Il bilancio per il Mancio è tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, per un totale di dieci punti. I Citizens devono recrminare con loro stessi per la prima partita del girone, quella del pareggio con il Napoli, dove la squadra di Mazzarri giocò una grande gara, con il City in campo un po’ impaurito che trovò il pareggio solo su punizione con Kolarov.

    Altri punti importanti persi per strada sono quelli in Germania, dove il City scese in campo senza grinta e determinazione e si fece asfaltare dai bavaresi. Le note dolenti sono che ancora la squadra anche se fortissima ha dei limiti di personalità, limiti che fanno la differenza in Champions League. Problema su cui Mancini dovrà lavorare sul campo, intanto provando a vincere l’Europa League e la Premier League, così da dare confidenza ai giocatori e nel potenziale della squadra. L’uomo in più è stato Silva, vero trascinatore di questa stagione, ogni volta trasforma l’azione in un pericolo e in qualcosa di magico, come la rete realizzata ieri sera, vero colpo da campione.

    GRUPPO A: Bayern Monaco 13, Napoli 11, Manchester City 10, Villareal 0.

    GRUPPO C: Benfica 12, Basilea 11, Manchester United 9, Otelul Galati 0.

  • Pallone d’Oro 2011, Cristiano Ronaldo vs Messi

    Pallone d’Oro 2011, Cristiano Ronaldo vs Messi

    Non poteva iniziare in modo migliore la settimana che porta al Clasico Real Madrid Barcellona in programma domenica prossima al Bernabeu e che potrebbe segnare la prima e storica fuga dei Galattici di Mourinho sugli extraterrestri di Guardiola. La Fifa quest’oggi ha reso noto i tre candidati al Pallone d’Oro 2011 mettendo ancora una volta di fronte Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, mentre a completare il podio c’è il faro del Barcellona e della Spagna Xavi a dimostrazione come il club catalano sia ancora leggermente in vantaggio.

    Pallone d'Oro Messi vs Cristiano Ronaldo | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    Il premio assegnato per il secondo anno da Fifa e France Football al miglior giocatore dell’anno viene decretato attraverso i voti di capitani e c.t. delle 208 nazioni affiliate alla Fifa, più quello dei giornalisti. Per i bookmakers il vincitore annunciato è Lionel Messi che alzerebbe il terzo Pallone d’Oro raggiungendo nel gotha dei grandissimi come Platini, Marco Van Basten e Johan Cruyff. Messi e Xavi furono sul podio anche nella scorsa stagione insieme all’altro blaugrana Iniesta mentre Cristiano Ronaldo alzò al cielo il Pallone d’Oro nel 2008 ai tempi del Manchester United.

    La sfida tra Barcellona e Real Madrid si conferma anche nella “lotta” al miglior tecnico con Pep Guardiola che sfida Josè Mourinho in una rivalità ormai storica e a completare il terzetto c’è un decano come sir Alex Ferguson. Anche in questo caso la vittoria sembra annunciata con il giovane tecnico catalano pronto a succedere allo Special One detentore del premio.

    La cerimonia in programma il prossimo 9 gennaio a Zurigo oltre ad assegnare il Pallone d’Oro 2011 e il miglior tecnico decreterà anche il Premio Puskas che si assegna al gol più bello del 2012 e la lotta sembra esser tra il solito Messi, Neymar e Rooney. Il premio come migliore giocatrice invece vedrà la “solita” brasiliana Marta concorrere con la statunitense Abby Wambach e la giapponese Homare Sawa.

    Leggi anche:
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  • Sir Alex Ferguson, 25 anni di storia e Manchester United

    Sir Alex Ferguson, 25 anni di storia e Manchester United

    Sir Alex Ferguson ha festeggiato i suoi 25 anni alla guida del Manchester United. Per il momento il manager scozzese risulta essere il terzo allenatore per anni di permanenza sulla stessa panchina, preceduto solo da David Calderhead, che ha allenato il Chelsea per 26 anni, dal 1907 al 1933 e da Guy Roux che allenò l’Auxerre per 44 anni.

    Dopo 1410 partite giocate, 837 vittorie, 326 pareggi e 247 sconfitte Sir Alex Ferguson diventa, anche se già lo era, una leggenda per i Red Devils. Una carriera iniziata con i primi calci al pallone nella sua Scozia, con i dilettanti del Queen’s Park, per poi essere ingaggiato dal Dumferline a livello professionistico, dove esprime il suo miglior calcio da attaccante diventando anche capocannoniere della massima serie nel 1966 realizzando 31 reti. Ma le soddisfazioni più grandi Ferguson le raccoglie una volta diventato allenatore. Il primo incarico è sulla panchina del Saint Mirren, con cui riesce a centrare la promozione nella massima serie e poi ad ottenere la salvezza venendo comunque esonerato. L’anno successivo, nel 1978, viene ingaggiato dall’Aberdeen, con cui vince tutto quello che poteva vincere, 3 campionati nazionali, 4 coppe di Scozia, 1 Coppa di lega scozzese, 1 Coppa delle Coppe vinta in finale contro il Real Madrid e una Supercoppa Europea.

    Nel 1986 il Manchester United riesce ad ingaggiarlo e dopo 3 anni vince il primo trofeo, la Coppa d’Inghilterra, iniziando un ciclo di vittorie impressionante, con 37 trofei. Ferguson, nel corso di questi 25 anni è sempre riuscito ad adattarsi ai progressi del calcio moderno, facendo esprimere alle proprie formazioni un calcio spettacolare ma concreto, trasmettendo una mentalità vincente, spesso lavorando anche con giovani, che ha plasmato e ha fatto crescere in prima squadra facendoli diventare uomini chiave, sia nel club sia in nazionale. Famosa è la classe del 1992, dove dallo youth team fece salire in prima squadra giovani di talento ma ancora completamente da formare. Erano gli allora sconosciuti Giggs, Scholes, Beckham, Gary e Phill Neville e Butt. Proprio con loro ha costruito i maggiori successi, facendoli diventare campioni a livello mondiale e creando un mix con giocatori pescati sul mercato, come i Calypso Boys, Yorke e Cole che hanno segnato gol a grappoli con la maglia dello United, Ole Gunnar Solskjaer, calciatore che ha risolto tantissime partite entrando dalla panchina, storico il gol realizzato in finale di Champions League contro il Bayern Monaco. E ancora oggi Ferguson a livello manageriale non sbaglia un colpo, facendo sempre un mercato “giovane”, prendendo dopo il mondiale in Sud Africa il Chicharito Hernandez, che ha segnato 20 reti alla prima stagione in Premier, questa stagione Jones, talento che può giocare sia in difesa sia a centrocampo, Young dall’Aston Villa, già perno dello United e della nazionale di Capello.

    In questo lungo periodo di “regno” tanti sono stati gli avversari che hanno provato a scalfire la supremazia del Manchester, talvolta riuscendo pure a vincere campionati. Primo su tutti l’Arsenal di Arsene Wenger, che ha portato in Premier un calcio spettacolare e basato sul gioco palla a terra, sotterrando il Boring Arsenal degli anni ’80. Il manager francese è riuscito a mettere in difficoltà Ferguson e a batterlo, con i vari Henry, Pires, Wiltord, ecc., poi c’è stato il Chelsea di Mourinho e il Chelsea di Ancelotti, anche loro hanno vinto, hanno festeggiato, ma alla fine poco contano cicli di 2-3 anni, quando poi il Manchester United, una volta prese le misure e passato il mal di testa della novità, torna a vincere campionati e coppe nazionali.

    Adesso è il turno del Manchester City. La squadra di Mancini è attrezzata per vincere tutto, e per il momento sta dominando la Premier, dopo anche aver umiliato lo United all’Old Trafford per 1-6, ma con questo “mostro” del calcio inglese non è mai detta l’ultima parola, ed è certo che Ferguson non mollerà un centimetro da ora alla fine della stagione. Il City vuole costruire un ciclo, ma prima deve fare i conti con il vero padrone di Manchester, Sir Alex Ferguson.

    TITOLI CON LO UNITED:

    CAMPIONATI. 12                                                            
    CHARITY SHIELD. 10
    COPPA D’INGHILTERRA. 5                                         
    CHAMPIONS LEAGUE. 2
    COPPA DI LEGA. 4             
    COPPA DELLE COPPE. 1
    SUPERCOPPA EUROPEA. 1                                          
    COPPA INTERCONTINENTALE. 1
    MONDIALE PER CLUB. 1

    Le immagini del tributo all’Old Trafford

  • Manchester City inarrestabile. United, Arsenal e Chelsea ok

    Manchester City inarrestabile. United, Arsenal e Chelsea ok

    Continua la marcia del Manchester City che si va a prendere sul campo del QPR la decima vittoria in undici partite. La formazione di Mancini è anche andata in svantaggio. Bothroyd sblocca il risultato con un gran colpo di testa in mezzo all’area su perfetto cross di Barton.

    Edin Dzeko | & copy; BEN STANSALL/AFP/Getty Images
    Si attende la reazione del City, che si fa aspettare fino allo scadere del primo tempo, quando Milner imbecca Dzeko sulla fascia sinistra, che è bravo a convergere e a calciare secco sul primo palo. Il primo tempo si conclude 1-1. In apertura di ripresa il City raddoppia, con Silva, che sfrutta un assist di Dzeko dalla sinistra, il talento spagnolo salta secco un avversario e fulmina il portiere ancora sul suo palo. Il QPR non ci sta, e spinto dal pubblico trova in modo rocambolesco il 2-2 con Helguson, che colpisce involontariamente il pallone su colpo di testa di Bothroyd. Ma il City non è mai domo e al 73′ trova il gol vittoria con un gran colpo di testa di Yaya Tourè, che va a segnare il terzo gol in quattro giorni, e soprattutto da i tre punti alla capolista. Il Manchester United rimane in scia del City a meno 5, con una vittoria di misura per 1-0 sul Sunderland. Nel giorno dei 25 anni di Ferguson sulla panchina dei Red Devils, a decidere l’incontro è un autogol nel primo tempo dell’ex Brown, sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Nani. Il Chelsea di Villas Boas ritrova la vittoria in campionato dopo due sconfitte consecutive, espugnando il campo del Blackburn. I Blues vincono ma soffrono e non poco. Il gol vittoria è di Lampard, che segna in tuffo di testa su cross dalla destra di Ivanovic. Frankie Lampard, criticato ad inizio stagione per la sua età, dopo alcune panchine sia con il Chelsea sia con la nazionale, sta ancora trascinando il Chelsea come ha sempre fatto negli scorsi anni. Anche l’Arsenal vince, 3-0 in casa con il WBA, con l’ennesima rete di Robbie Van Persie, Vermaelen ed Arteta. Il bomber olandese ora è a 11 reti e guida la classifica marcatori. Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata il Liverpool non va oltre lo 0-0 in casa contro lo Swansea, dimostrando la propria discontinuità, l’Aston Villa vince 3-2 in casa con il Norwich con doppietta del centravanti della nazionale inglese Bent, e il Newcastle continua a sognare un posto in Europa, battendo per 2-1 in casa l’Everton e navigando ancora al terzo posto in classifica senza mai perdere.

  • Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Secondo le ultime indiscrezioni del giornale “The Sun”, lo sceicco Mansour avrebbe già pronto il rinnovo de contratto del suo tecnico Roberto Mancini, per blindare definitivamente il legame tra l’allenatore ex Inter e la panchina del Manchester City. L’ultimo risultato ottenuto contro il Manchester United (il 6 a 1 a Old Trafford) ha decisamente convinto lo sceicco Mansour delle qualità, delle potenzialità e del buon lavoro sin qui svolto da Mancini, portando a mettere sul piatto un rinnovo a suon di milioni, dove secondo i rumors si vocifera di un quadriennale da 22 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro), aumentando l’ingaggio attuale, stimato intorno ai 3 milioni e mezzo, verso un notevole ritocco che lo innalzerebbe sui 6 milioni e duecento mila euro netti annui. Cifre da capogiro che lo renderebbero il tecnico più pagato della Premier League, scavalcando un ‘mostro sacro’ come Sir Alex Ferguson, che in questa speciale classifica degli allenatori paperoni si accomoderebbe alle spalle del tecnico jesino.

    Roberto Mancini | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Nonostante il tecnico italiano abbia ancora 18 mesi di contratto questo rinnovo potrebbe supportare l’ipotesi di una blindatura forte e decisa, per un allenatore che ha iniziato un progetto con il City, conquistando in due anni una qualificazione alla Champions League entrando nella fase a gironi senza passare per i preliminari, e proprio nella passata stagione il suo primo trofeo british con la vittoria della F.A. Cup. L’ottimo andamento in campionato e la testa della classifica saldamente conquistata hanno convinto lo sceicco Mansour a togliere ogni ipotesi di un plausibile addio del Mancio dalla panchina dei Citizens. Soprattutto in vista di una possibile tentazione relativa ad una chiamata ad allenare la Nazionale Azzurra nella peggior ipotesi di un Cesare Prandelli che naufraghi ai prossimi Europei.

  • Manchester United-Manchester City, probabili formazioni

    Manchester United-Manchester City, probabili formazioni

    Oggi pomeriggio all’Old Trafford andrà in scena la “Partita”. Non solo per l’orgoglio della supremazia cittadina, ma anche perchè Red Devils e Citizens si stanno contendendo il primo posto in classifica, con il Chelsea in agguato al terzo posto. Il City è sulle ali dell’entusiasmo, reduce dalla prima vittoria in Champions League e forte del primato in classifica, e domani avrà il vero esame di maturità, trovandosi a fronteggiare lo United, rivale di sempre.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Sir Alex Ferguson e Mancini sembrano aver già scelto l’undici che scenderà in campo per il derby. I padroni di casa dello United si presenteranno con un 4-4-2, con David De Gea tra i pali, che sta prendendo sempre più confidenza con la nuova maglia dopo le papere di inizio stagione, la linea difensiva sarà composta da Smalling, Rio Ferdinand, Vidic e Evra. Nel mezzo del campo probabile l’utilizzo della coppia centrale Anderson-Fletcher, a destra Nani e a sinistra Young e in avanti Wayne Rooney rivitalizzato dalla doppietta in Champions e Hernandez. Il Mancio, opterà per il solito 4-2-3-1, con Hart in porta, Richards a destra, coppia centrale Lescott e capitan Kompany e Clichy sulla sinistra. Yaya Toure e Barry davanti alla difesa a supporto di Aguero-Nasri-Silva, in avanti Dzeko, che dovrà riscattare l’opaca prova fornita in Champions, soprattutto sotto porta. In questa stagione le due squadre si sono già affrontate, ad agosto in Community Shield, con i Red Devils vincenti dopo un’incredibile rimonta, da 2-0 a 2-3, con doppietta decisiva di Nani. Sicuramente il City avrà imparato la lezione, ma di fronte ai 75.000 dell’Old Trafford domani servirà una partita perfetta, soprattutto dal punto di vista della concentrazione e della personalità. Calciatori da seguire nel derby. Sicuramente Rooney per lo United, che vorrà riscattare la figuraccia in nazionale, dopo l’espulsione e la squalifica di tre giornate che gli costeranno il primo girone agli europei e per il City sarà David Silva, che sta esprimendo un gran gioco e sta mettendo in mostra tutto il suo talento, con assist decisivi e risultando spesso imprendibile per gli avversari.

  • Sneijder United, Nani Inter. Ferguson smentisce ma si farà

    Sneijder United, Nani Inter. Ferguson smentisce ma si farà

    Dopo la volontà di Sneijder di restare in nerazzurro, l’incedibilità assoluta di Branca arriva oggi la smentita anche di Sir Alex Ferguson. La mente dello United ai microfoni di Espn Soccernet smentisce l’interesse del giocatore “Non c’è niente di vero. Non penso proprio che l’Inter sia disposta a venderlo. Sfortunatamente queste voci di mercato appaiono ogni settimana sui giornali e noi siamo costretti a risponderne”.

    © Alan Crowhurst/ Getty Images
    In realtà la trattativa è reale e ben avviata al punto che grazie all’incontro tra le società che disputeranno la Champions a Zurigo, quest’oggi c’è stato il primo vero incontro ufficiale. All’offerta palesata nel giorni scorsi di quasi 40 milioni di euro si potrebbe aggiungere anche il cartellino del portoghese Nani in rotta con Ferguson nonostante un campionato decisamente brillante e perfetto per il 3-4-3 di Gasperini. Ovviamente l’Inter avrebbe meno denaro cash ma risolverebbe il capitolo esterno potendo cosi definitivamente mollare le piste che portano a Vucinic e o a Palacio che oltretutto non entusiasmano i tifosi. Le smentite in sede di calciomercato come sappiamo corrispondono spesso a grandi verità e la strategia dell’Inter e adesso del Manchester United è quella di far calare l’attenzione sul caso Sneijder in modo tale da aver più tranquillità nel trattare.

  • Caos Sneijder, per l’Inter incedibile ma il Manchester non molla

    Caos Sneijder, per l’Inter incedibile ma il Manchester non molla

    Sneijder dalla pagine di Vanity Fair ha espresso la sua volontà di rimanere in Italia e all’Inter, Branca ieri ha dichiarato l’olandese incedibile eppure qualcosa non torna. Non torna la sicurezza degli inglesi di vedere Sneijder alla corte di Ferguson, non torna la quasi ammissione di Gasperini nella conferenza stampa di presentazione e non torna sopratutto il modulo tattico dell’ex tecnico del Genoa.

    © Victor Decolongon/Getty Images
    Vedere Sneijder nei tre di centrocampo in un 4-3-3 o nell’ancor piu caro 3-4-3 di Gasperini è praticamente utopico, oltretutto la ricerca sul mercato di esterni come Palacio, Vucinic e l’acquisto di Alvarez tolgono spazio al pupillo di Mou. A sensazione l’olandese è sul mercato e la strategia nerazzurra è consolidata a strappare qualche milioni di euro in più al Manchester United magari facendo balzare fuori qualche altra pretendente. L’offerta consegnata da Ferguson è comunque già di per se interessante, i quasi 40 milioni di euro farebbero registrare una corposa plusvalenza per le casse di via Durini mettendo a posto il bilancio e dando un chiaro segnale sulla nuova politica societaria orientata ai giovani e all’utilizzo del fair play finanziario. Sneijder si misurerebbe in Premier League e avrebbe la possibilità di arrotondare il suo compenso con un guadagno secondo le indiscrezioni pari a 13 milioni annui superiore anche a quello di Rooney.

  • Inter, Snejider addio. Il Manchester Utd pronto all’annuncio

    Inter, Snejider addio. Il Manchester Utd pronto all’annuncio

    Wesley Snejider è sempre più lontano dall’Inter: dopo le dichiarazioni di ieri, a metà fra la volontà di restare ed il “farsene una ragione” in caso di cessione, dall’Inghilterra rimbalzano sempre più insistentemente le voci di un suo possibile arrivo al Manchester United, come lo stesso Sir Alex Ferguson nella conferenza stampa di apertura del raduno estivo ha confermato, anche in seguito al ritiro di Paul Scholes, che lascia uno scoperto nel centrocampo dei Red Devils.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Rinforzi che, secondo Alex Ferguson potrebbero essere tre o, meglio, uno dei seguenti tre: Snejider, Nasri o Iniesta, ossia i migliori in quel ruolo. Difficile, se non assolutamente impossibile arrivare al centrocampista del Barcellona, così come complesso è il percorso per Nasri. Più “semplice”, invece, l’approdo dell’olandese, soprattutto se il Manchester presentasse all’Inter quell’offerta irrinunciabile che i quotidiani sportivi inglese stanno ipotizzando da giorni: 39,5 milioni di euro, e proponendo al giocatore un quinquennale da oltre 13 milioni di euro, più dell’ingaggio di Rooney. Un’offerta che Snejider potrebbe gradire realmente, anche alla luce del prestigio della maglia dei Red Devils. Inoltre, a conferma delle voci, vi sarebbe una dichiarazione di un fantomatico compagno di squadra nerazzurro di Wesley Snejider, in casa Inter tutti si aspettano ormai il trasferimento imminente, addirittura, potrebbe essere annunciato a breve, già mercoledì di questa settimana. Si attendono, dunque, gli imminenti sviluppi anche se la sensazione è che l’affare possa realmente andare in porto, per la volontà di ambo le parti coinvolte, e con il benestare di Moratti che potrebbe ricavare utile liquidità da investire sul mercato per completare l’organico di Giampiero Gasperini.

  • Snejder, Gasp lo scarica Ferguson lo prende

    Snejder, Gasp lo scarica Ferguson lo prende

    L’Inter e Wesley Sneijder sono quasi vicini all’addio. L’olandese, protagonista nella stagione del Triplete è pronto a sbarcare nella Premier League e precisamente al Manchester United dove Ferguson dopo un corteggiamento lungo anni ha avuto la possibilità da parte della proprietà di trattare.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Sneijder rimpiazzerebbe in organico un mostro sacro come Scholes e avrebbe il compito di far girare tutta la squadra mettendosi a disposizione dei centrocampisti in fase d’impostazione trasformando il lavoro di Park e Carrick in assist per Rooney ed Hernandez. L’offerta dei Red Evil’s è interessante, poco sotto ai 40 milioni di euro e permetterebbe all’Inter di agire sul mercato alla ricerca di nuovi rinforzi. Il primo della lista sembra tornato esser Carlos Tevez, separato in casa al City e sul quale capitan Zanetti starebbe facendo un lavoro ai fianchi nel ritiro della Seleccion.