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  • Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Il Wigan batte a sorpresa in casa il Manchester United e riapre la corsa al titolo, oltre ad assicurarsi punti salvezza fondamentali. I Latics stendono i Red Devils con una partita fatta di generosità, grinta e tanta velocità messa in mostra dal tridente di attacco formato da Di Santo, Moses e Maloney.

    Lo United parte con Rooney ed Hernandez in avanti come preannunciato alla vigilia, e in mezzo al campo al fianco di Carrick c’è Ryan Giggs e larghi sulle fasce Valencia e Young. Il match inizia e il Wigan prende subito l’iniziativa con gli uomini di Ferguson che non riescono a prendere il controllo del gioco e del pallone e iniziano a soffrire il movimento dell’attacco del Wigan. I padroni di casa nonostante la mole di gioca espressa riescono a rendersi pericolosi solo con una conclusione da fuori area di Maloney. Ferguson dopo 25 minuti abbassa Rooney sulla linea dei centrocampisti, zona del campo dove i suoi iniziavano a soffrire un po’ troppo e isola in avanti uno spento Hernandez. Al 28′ Moses si conquista un corner, dalla bandierina Maloney calcia una parabola a rientrare sulla quale lo stesso Moses si avventa e segna un gol apparentemente regolare che l’arbitro convalida ma il guardalinee annulla per una presunta carica ai danni di De Gea. Il primo tempo finisce sullo 0-0 e nel secondo si vede in campo Cleverley per lo United al posto di Young per dare un po’ la scossa, ma dopo appena 4 minuti dal rientro in campo il Wigan trova il gol del vantaggio con Maloney che segna un gran gol dal limite dell’area con un tiro a giro. Lo United è stordito e non reagisce, Ferguson prova a togliere un irriconoscibile Rooney per Nani e mette Welbeck per Hernandez ma il risultato non cambia, e il Wigan porta infondo una vittoria vitale per la propria classifica.

    Manchester City © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Roberto Mancini aveva dichiarato, dopo la sconfitta contro l’Arsenal, di crederci ancora e che lo United dopo 11 vittorie in 12 partite si doveva fermare prima o poi. E così è stato, e con la vittoria della sua squadra con un rotondo 4-0 contro il West Bromwich Albion si riporta a meno 5 dalla vetta e ancora con lo scontro diretto da giocare il 30 aprile in casa all’Etihad Stadium. Contro il WBA si rivede in campo dal primo minuto Carlitos Tevez a fare da partner di attacco al Kun Aguero e per il resto la formazione è confermata con i Silva e Nasri alle loro spalle. I Citizens tornano ad esprimersi dopo tanto tempo a buoni livelli e a trovare di nuovo la rete con facilità andando in vantaggio Aguero già al 5′ con una botta da fuori. La squadra di Mancini controlla il gioco e dopo una conclusione alle stelle di Tevez, trova il raddoppio ancora con Aguero che al 54′ imbeccato da Nasri mette il pallone alle spalle del portiere per il 2-0 segnando il suo diciannovesimo gol in campionato. La partita è ormai chiusa e dopo 5 minuti arriva il gol più atteso, quello di Tevez che servito da Aguero calcia di interno destro per il 3-0, e dopo appena 3′ arriva il quarto e ultimo gol dell’incontro con Silva che di fronte al portiere lo supera con un delizioso scavetto. Ora la seconda squadra di Manchester è a un virtuale meno 2 in classifica se vince lo scontro diretto in casa, ridando incertezza a un campionato che già domenica scorsa sembrava chiuso.

    Le altre due gare in programma erano Wolverhampton-Arsenal e QPR-Swansea. I Gunners vincono facile al Molineux per 3-0, con reti di Van Persie che calcia un rigore con il cucchiaio, Walcott e Benayoun con un tiro secco dal limite. Gli uomini di Wenger sono riusciti nell’intento di staccare di 5 punti il Tottenham raggiungendo quota 64 punti in classifica, e condannando a una non matematica ma molto probabile retrocessione il Wolverhampton. A proposito di salvezza il QPR vince una partita fondamentale in casa contro lo Swansea e riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima grazie ai gol di Barton, Mackie e Buzsaki.

  • Premier League, in campo United, City e Arsenal

    Premier League, in campo United, City e Arsenal

    Si conclude stasera il quadro completo della trentatresima giornata di Premier League. Il calendario mette di fronte la capolista Manchester United sul campo del Wigan ed è quasi un testacoda con i Latics che galleggiano al penultimo posto in classifica con 28 punti. I Red Devils cercheranno di mantenere la distanza di sicurezza dal City schierando un 4-4-2 con in attacco Chicharito Hernandez e ovviamente l’insostituibile Rooney, già autore di 22 reti in campionato, e sugli esterni Young e Valencia, mentre in difesa Phil Jones dovrebbe essere ancora fuori lasciando spazio ad Evans al fianco di Rio Ferdinand.

    I cugini del City sono impegnati in casa con il West Bromwich Albion di Roy Hodgson reduce dal 4-0 del weekend scorso contro il Sunderland. Roberto Mancini deve fare ovviamente a meno di Mario Balotelli che rischia una squalifica da record, e come sempre schiererà il suo 4-2-3-1 con Aguero solo in attacco con in appoggio Silva, Nasri e Johnson. Mancini ha dichiarato di crederci ancora e i Citizens proveranno a vincere tutte e sei le gare a disposizione conquistando 18 punti, che saranno sufficienti per vincere il campionato solo se lo United raccoglierà 9 punti da oggi alla fine della stagione, situazione che sembra pura utopia.

    Rooney e Ferguson © Shaun Botterill/Getty Images

    In chiave Champions League l’Arsenal sarà protagonista sul campo del Wolverhampton che sembra già sulla via della retrocessione, staccato di sette punti dalla salvezza e in piena crisi di risultati. I Gunners si trovano al terzo posto in classifica dopo il sorpasso al Tottenham e stasera proveranno ad allungare a più cinque  sul quarto posto e per poter affrontare il finale di stagione con un po’ più di tranquillità dopo questa stagione fatta di alti e bassi. Wenger reduce dalla vittoria con il City ovviamente affiderà l’attacco a capitan Van Persie affiancato da Walcott e probabilmente Yossi Benayoun. L’altra partita in programma a chiudere la giornata sarà QPR, altro match decisivo per  la salvezza con i Ranger alla disperata ricerca di punti.

  • Premier League: Arsenal – Manchester City 1-0, allungo Red Devils a +8

    Premier League: Arsenal – Manchester City 1-0, allungo Red Devils a +8

    Nel giorno di Pasqua probabilmente e’ stata messa la parola fine alla corsa al titolo di Premier League. I Red Devils volano a +8 in classifica con la vittoria odierna contro il QPR all’Old Trafford per 2-0, risultato che arriva in concomitanza con la sconfitta dei cugini sul campo dell’Arsenal.

    Lo United si prende i tre punti schierando dal primo minuto Rooney, Young e Welbeck e tenendo fuori Hernandez e Phil Jones mentre per la vittima di turno QPR sono ancora indisponibili due pedine fondamentali come Helguson e Cisse’. Il Manchester prende il pallino del gioco da subito e Rooney scalda subito le mani al portiere ospite al 7′. Subito dopo al minuto 14 Young innescato in netta posizione di fuorigioco viene spinto da Derry, con seguente calcio di rigore ed espulsione del difensore ospite. Grave svista arbitrale e Rooney segna il suo ventiduesimo gol in stagione avvicinandosi a Van Persie per la classifica marcatori.

    Il match gia’ in discesa undici contro undici ora diventa una passeggiata per lo United che e’ padrone del gioco in ogni reparto controllando il possesso palla e il QPR si fa vedere solo con qualche timida ripartenza. La ripresa si apre sotto il solito copione con i ragazzi di Ferguson che vanno vicini al raddoppio in piu’ di un’occasione, prima con Rooney al 55′, poi Rafael al 59′ si mangia un gol fatto sparando addosso al portiere e ancora Welbeck al 62′. Pochi minuti piu’ tardi ci pensa Scholes, il migliore “acquisto” di questa stagione, a chiudere la partita con una botta da 30 metri e a far esplodere l’Old Trafford.

    Arsenal – Manchester City © Michael Regan/Getty Images

    Passando al match di Londra, il Manchester City si presenta all’Emirates Stadium in piena crisi di risultati e a meno 5 punti dalla vetta. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e la sua squadra produce come nell’ultimo mese e mezzo una prova incolore, incapace di esprimere il gioco brillante e fluido fatto vedere per piu’ di meta’ stagione. A decidere il match e’ lo Spagnolo Arteta al 87′ che dopo un errore di Pizarro scarica un gran destro da fuori sul quale Hart non puo’ arrivare. Il risultato potrebbe essere anche piu’ rotondo con il palo di Van Persie e il salvataggio sulla linea su conclusione di Vermaelen. Da sottolineare anche l’ennesima espulsione di Mario Balotelli, la quarta stagionale e terza in Premier.

    Il netto calo dei Citizens e’ sicuramente da imputare allo scarso apporto proposto dai suoi uomini migliori, con il rendimento di Silva, Dzeko e Aguero che e’ andata sempre piu’ diminuendo con il passare del tempo. Il Manchester United con la sua maggiore esperienza e la sua maggiore compattezza di squadra e di spogliatoio e’ riuscito ad avere continuita’ e adesso con 8 punti a 6 giornate dal termine Ferguson ha praticamente il titolo in mano, l’ennesimo da mettere in bacheca.

    Risultati

    Swansea-Newcastle 0-2
    Sunderland-Tottenham 0-0
    Bolton-Fulham 0-3
    Chelsea-Wigan 2-1
    Liverpool-Aston Villa 1-1
    Norwich-Everton 2-2
    WBA-Blackburn 3-0
    Stoke-Wolverhampton 2-1
    Manchester UTD-QPR 2-0
    Arsenal-Manchester City 1-0

  • Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Blackburn – Manchester United era il Monday Night della trentunesima giornata di Premier League. Le motivazioni erano fortissime da entrambe le parti, con i padroni di casa decisi a fare risultato per portare avanti la missione salvezza dopo le vittorie del weekend di Bolton e QPR, e i Red Devils per allungare in classifica sui cugini del Manchester City, bloccati sabato sul 3-3 in casa contro il Sunderland.

    Lo United parte forte cercando di sbloccare il risultato nei primi minuti con l’obiettivo poi di controllare il gioco con la superiore qualità tecnica, andando vicino al gol nei primi 10 minuti, entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, che prima calcia debolmente a lato da ottima posizione e poi dopo cinque minuti gira al volo un cross dalla destra ma Robinson è pronto e non si fa sorprendere. Dopo la sfuriata iniziale lo United si calma e i padroni di casa vengono fuori sfiorando il vantaggio in tre occasioni, ma dovendo fare i conti con un De Gea in forma strepitosa. Prima il Blackburn scambia la palla veloce a centrocampo innescando Hoilett che dai 25 metri fa partire un gran tiro a giro diretto all’incrocio dei pali ma lo spagnolo vola e para con la mano sinistra. Subito dopo, al termine di una mischia in area la palla arriva sui piedi di Olsson che dal limite calcia forte di sinistro e per la seconda volta De Gea si supera, completando il trittico di miracoli su Hanley che incorna di testa su corner trovando sulla sua strada ancora un muro.

    Manchester United © Alex Livesey/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sullo 0-0 e nella ripresa non succede molto, con il Manchester United che ci prova con Rooney su punizione con e conclude ancora con Hernandez, fino ad arrivare all’80, quando Valencia riceve palla sull’out di destra, e da posizione defilata trova un diagonale potente e preciso che fulmina Robinson e che pietrifica i padroni di casa. Passano appena 6′ e il Manchester United raddoppia, questa volta con Young che una volta ricevuta palla al limite dell’area piazza un interno destro perfetto all’angolo basso.

    Uno-due letale dei Red Devils che determina i tre punti e il fondamentale allungo a +5 sul City, che considerando il calendario avranno tante difficoltà a riagguantare Rooney e compagni. Gli uomini di Mancini dopo aver comandato la classifica da ottobre a marzo a suon di gol, sembrano aver perso la lucidità e lo smalto giusto per questo finale di stagione. Il calendario delle ultime 7 gare sorride a Ferguson e non al Mancio, con i Citizens che dovranno affrontare quattro trasferte, due delle quali di difficoltà massima come Arsenal il prossimo weekend e a Newcastle alla penultima, senza dimenticarsi il derby del 30 aprile che potrà riaprire la storia o chiuderla completamente. Per Ferguson il finale di stagione è più tranquillo, ed escluso il derby avrà partite sulla carta “facili”, ma insidiose perchè contro squadre che lottano per sopravvivere in Premier, come QPR e Wigan, anche se l’esperienza e la qualità dello United dovrebbero far dormire sogni tranquilli ai propri tifosi.

  • Pogba alla Juve, Marotta ammette trattativa

    Pogba alla Juve, Marotta ammette trattativa

    In vista del probabile ritorno della Juventus in Champions League Marotta è tornato a parlare di uno dei principali obiettivi di mercato della squadra Bianconera per rinforzare e migliorare la rosa per la prossima stagione. Paul Pogba alla Juve è il tormentone del momento. Il centrocampista francese di 19 anni di proprietà del Manchester United è ormai da tempo entrato tra gli obiettivi della Juventus e come spesso capita in trattative così importanti tra top club gli indizi e retroscena sono all’ordine del giorno: sul futuro di Pogba aleggia un velo di mistero, il giocatore in scadenza di contratto a Giugno sembra non voler rinnovare il contratto con il club di Manchester allettato dall’idea di un trasferimento e da un contratto maggiore prospettatogli dal potentissimo procuratore Mino Raiola. In Inghilterra nei giorni scorsi si è propagata la notizia di un accordo con lo United ma al momento non si trovano conferme ufficiali, anzi; rispettando le norme federali, pare che Marotta sia a buon punto per portare Pogba alla Juve avendo contattato il giocatore e Raiola, trovando l’accordo sull’ingaggio per il prossimo mese di Giugno in via quasi ufficiale.

    Pogba alla Juve, ci siamo? | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    In realtà i Red Devils, appurato di non aver margine per il rinnovo, vorrebbe almeno non perdere il giocatore a parametro zero, ragion per cui per la dirigenza bianconera la possibilità di portare Pogba alla Juve è diventata ancora più ghiotta: l’opportunità di assicurarsi un giovane talento del panorama calcistico europeo sostenendo il minimo sforzo economico. D’altra parte Sir Alex ha provato di tutto per trattenere il suo gioiello dapprima mettendolo fuori rosa, poi concedendogli minuti in coppa, ma la volontà del giocatore pare sia quella di lasciare l’Inghilterra.

    Sulla questione è recentemente intervenuto Marotta che a Tuttosport ha dischiarato:
    “Per Pogba sono ottimista. So che il Manchester United sta facendo il possibile per provare a trattenerlo, ma il ragazzo ha davanti a sè un futuro brillante e mi auguro che possa trasferirsi a Torino”.

    Da qui a Giugno assisteremo ad un vero e proprio braccio di ferro tra Juventus e Manchester United per il cartellino di Pogba. Da parte sua la Juve avrà, oltre che la volontà del giocatore di lasciare il suo attuale club, anche la mediazione di Mino Raiola, procuratore che in passato ha curato gli interessi di Nedved. Ultimamente i bianconeri e Raiola hanno trattato a gennaio l’acquisto di Ouasim Bouy dall’Ajax, classe 1993, che con la Primavera bianconera ha vinto il torneo di Viareggio siglando complessivamente 3 reti e raggiungendo la finale di Coppa Italia. Staremo a vedere chi la spunterà.

  • Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    In Premier League il Manchester United continua a volare e questa volta lo fa alle spese del Wolverhampton, con il risultato di 0-5 e andando a più quattro. Dopo aver sorpassato il City in classifica la settimana scorsa, gli uomini di Ferguson sembrano aver la condizione fisica e mentale giusta per rimanere in testa fino alla fine, visto anche il calendario leggermente favorevole. Il Manchester City di Mancini non ha giocato questo weekend e recupererà il match contro il Chelsea, oggi impegnato in FA Cup, mercoledì sera.

    I Red Devils oggi pomeriggio hanno passeggiato al Molineux, andando in vantaggio con Evans al 21′ che in area su corner è bravo a sfruttare una palla vagante. Il raddoppio arriva al 43′ con Valencia che dopo un’accelerazione sulla destra a tu per tu con il portiere è bravo ad incrociare sul secondo palo e due minuti più tardi al 45′ è Welbeck a segnare il 3-0 su assist di Valencia e a chiudere definitivamente la partita. Il secondo tempo è pura accademia per lo United che però trova il gol in ancora due occasioni ed entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, al 56′ di testa su cross di Rafael e al 61′ su ennesimo assist di Valencia, vero valore aggiunto di questa squadra in questo periodo e protagonista di una grande stagione.

    Javier Hernandez &copy Scott Heavey/Getty Images

    Il calendario di Premier League metteva di fronte il Newcastle in casa in un’insidiosa sfida con il Norwich. I Magpies riescono a vincere di misura per 1-0 e mantengono vivi i sogni di una qualificazione in Champions League, anche se le speranze sono sempre meno forti dopo che Arsenal e Chelsea si sono risvegliate. Il gol vittoria è stato realizzato da Cissè. Lo Swansea continua a sorprendere e la squadra di Rodgers, espugna il campo del Fulham per 3-0 con doppietta di Sigurdsson e rete di Allen. La squadra gallese sta continuando ad esprimere un grande calcio, il più bello da vedere insieme al Tottenham e non a caso il nome del manager Rodgers è accostato ad importanti club, proprio come gli Spurs, che se in caso di partenza di Redknapp con destinazione la panchina della nazionale inglese, prenderebbero volentieri i servizi del coach Nord Irlandese.

    In FA Cup continua la striscia vincente del Chelsea adesso arrivata a quattro vittorie consecutive da quando Roberto Di Matteo si è insediato al posto di Villas-Boas. Oggi nei quarti di finale di FA Cup i Blues hanno passeggiato sul Leicester, squadra di Championship, per 5-2. La rete del vantaggio arriva al 12′ con Cahill che va altissimo di testa e schiaccia in rete, sfoggiando poi una maglietta in onore dell’ex compagno di squadra del Bolton, Fabrice Muamba, collassato ieri in campo a White Hart Lane durante un altro quarto di finale di FA Cup. Le condizioni del centrocampista del Bolton restano stazionarie ma critiche all’ospedale “The London Chest Hospital”. Il raddoppio del Chelsea arriva al 18′ con Kalou che deve solo spingere in rete un perfetto assist di Fernando Torres, che si fa tutta la fascia destra e poi serve in mezzo l’Ivoriano. I ragazzi di Di Matteo controllano il match e trovano il 3-0 nella ripresa al 67′ con Fernando Torres, che è bravo a mettere la palla nell’angolo basso su assist di Meireles. Al 77′ il Leicester accorcia le distanze con Beckford ma all’85’ il Chelsea va ancora in rete e ancora con Fernando Torres questa volta di testa. C’è ancora il tempo per due reti, all’89’ Marshall segna un eurogol dalla distanza per il 4-2 e al 90′ Meireles sigla il definitivo 5-2 ancora su palla Torres.

    Altri risultati di FA Cup.

    Liverpool-Stoke City 2-1 (Suarez, Downing LIV, Crouch STO)

    Everton-Sunderland 1-1 (Cahill EVE, Bardsley SUN)

    Tottenham-Bolton sospesa

  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.

  • Europa League, Manchester piange. United e City ko

    Europa League, Manchester piange. United e City ko

    C’era una volta l’Inghilterra che dettava legge in Europa. Ieri sera la ricca Manchester si è scoperta nuda difronte ai propri avversari. Athletic Bilbao e Sporting Lisbona hanno trionfato rispettivamente contro Red Devils e Citizen. L’Old Trafford sorride amaramente per la doppietta di Rooney, mentre in Portogallo le prime pagine sono tutte per Xandao e il suo colpo di tacco che ha steso la squadra di Roberto Mancini. Fra una settimana si giocherà il match di ritorno. Se da una parte il City potrebbe riuscire a passare il turno abbastanza agevolmente, anche da quanto visto in terra lusitana, lo United invece non può dormire sogni tranquilli dopo il 2-3 subito tra le mura amiche. I quarti di Europa League senza neanche un club di Sua Maestà Elisabetta? Una provocazione certo, ma fino a un certo punto.

    SACCHEGGIO BASCO – I libri di storia inglese devono trascrivere un nuovo capitolo relativo alle invasioni. Da ieri i romani non sono più l’unico popolo ad aver saccheggiato e occupato i territori al di là della Manica, ecco a voi i baschi. Il loro condottiero è il cileno Bielsa, che col suo gioco frizzante ha incantato il decano Ferguson. Il baronetto ha pure dovuto fare i conti con il tabellone delle sostituzioni, finitogli sul piede destro per via della superficialità dei suoi assistenti, i quali certamente non potranno avere un futuro radioso come rugbisti.

    Manchester United | © Jamie McDonald/Getty Images
    ROONEY NON BASTA – La punta della Nazionale inglese aveva illuso tutti in avvio, con la rete del momentaneo vantaggio per i Red Devils. La squadra basca però non smette di giocare, e anzi trova il gol del pareggio a un minuto dalla fine del primo tempo con il bomber Llorente, che di testa sfrutta al massimo il perfetto cross dalla destra di Susaeta. Nella ripresa ci si aspetta una reazione da parte dei padroni di casa ma è l’Athletic a passare in vantaggio al 72′ con De Marcos che insacca con un sinistro al volo sotto la curva dei tifosi baschi (l’azione però è viziata dalla posizione in fuorigioco dello stesso attaccante spagnolo). Al 90′ arriva il de profundis inglese, complice una clamorosa disattenzione difensiva del terzino brasiliano Rafael che consente a Munian di realizzare in scioltezza il gol del 3-1. Con lo United ormai in ginocchio, ci pensa Rooney a riaccendere le flebili speranze di qualificazione, trasformando un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area di De Marcos. Fra una settimana gli uomini di Ferguson sono chiamati all’impresa. Servirà infatti una successo con almeno due gol di scarto al San Mamés.

    CITY SFORTUNATO – Contemporaneamente alla disfatta dei cugini in patria, anche il City ha dovuto subire una sconfitta sorprendente. In ogni caso la prestazione della squadra di Mancini non può essere paragonata con quella dei Red Devils, e sopratutto qualsiasi discorso qualificazione è ancora aperto, con i Citizen che rimangono favoriti per il passaggio del turno. Soltanto la bravura del portiere avversario e un pizzico di malasorte hanno impedito al City di segnare quel gol che avrebbe reso il ritorno in Inghilterra meno difficile di quanto non lo sia adesso, anche se il ruolino di marcia casalingo fa dormire sogni tranquilli ai tifosi del club inglese. A decidere la partita del José Alvalade è stato uno splendido colpo di tacco del difensore brasiliano Xandao, che ha voluto imitare la straordinaria rete di Cristiano Ronaldo una settimana fa sul campo del Rayo Vallecano. Per il City due legni colpiti da Kolarov e Balotelli (entrato nel corso della ripresa), oltre a numerose azioni da gol neutralizzate dall’estremo difensore lusitano.

  • Juve, accordo raggiunto con Pogba. Beffato Alex Ferguson

    Juve, accordo raggiunto con Pogba. Beffato Alex Ferguson

    Il giovane centrocampista francese del Manchester United, Paul Pogba, è un nuovo giocatore della Juventus. Beffato alla fine l’allenatore e manager dei Red Devil’s Alex Ferguson che ha tentato – sino all’ultimo minuto –  di impedire il passaggio del 18enne alla corte della Vecchia Signora a parametro zero.

    È il Daily Mail, autorevole giornale britannico, che per primo ha dato la notizia del passaggio del forte centrocampista transalpino in bianconero sbilanciandosi anche sui dettagli economici dell’operazione.

    Infatti Paul Pogba avrebbe firmato un contratto di 4 anni a 1,5 milioni di sterline a stagione, cifra abbastanza considerevole per un giocatore che da poco ha compiuto la maggiore età, ma dal futuro assicurato secondo gli addetti ai lavori più esperti. Faro dell’operazione e architetto del trasferimento è, tanto per cambiare, Mino Raiolaagente del giocatore francese che ha agevolato il passaggio in bianconero del suo assistito con le sue oramai leggendarie “doti” di persuasione.

    Paul Pogba ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Il giovane centrocampista francese è considerato l’erede naturale di un suo illustre connazionale quel Patrick Vieira,vecchia conoscenza juventina, che abbandonò Torino per approdare all’Inter nella triste estate del 2006, in piena bufera Calciopoli. Classe ’93 dal fisico robusto, gran corsa e dal tiro potente, soprattutto da fuori area, Pogba, era seguito dai club più prestigiosi d’Europa, Real Madrid, Manchester City e Milan con l’allenatore del Manchester United, Sir Alex Ferguson,  che ha cercato in tutti i modi di far firmare il nuovo contratto al giocatore. Oltre a Ferguson, Beppe Marotta beffa anche il Milan che si era dichiarato fortemente interessato al calciatore tempo addietro, il club di Via Turati ha forse aspettato un po’ troppo per affondare l’assalto finale considerato che era in una posizione di netta vantaggio rispetto a quella della Vecchia Signora che si aggiudica così, uno dei tanti duelli che la vede protagonista con il club rossonero in questa stagione.

  • Premier League, lo United stende il Liverpool. Arsenal, Henry decisivo

    Premier League, lo United stende il Liverpool. Arsenal, Henry decisivo

    Il Manchester United scavalca il City nella classifica della Premier League, che giocherà domani contro l’Aston Villa, battendo per 2-1 il Liverpool all’Old Trafford. Oltre ad essere stato il big match di giornata, oggi pomeriggio a Manchester si incrociavano per la prima volta Suarez ed Evrà, dopo la squalifica dell’attaccante del Liverpool per 8 giornate dopo le accuse di razzismo. Il giocatore dei Reds si è rifiutato di stringere la mano ad Evra, cosa che ha indispettito Rio Ferdinand che ha evitato a sua volta la mano dell’uruguaiano.

    Lo United fa la partita da subito anche se la prima occasione dell’incontro è del Liverpool, con Glen Johnson che converge bene dalla destra e con l’interno sinistro va a sfiorare il palo alla sinistra di De Gea. Da qui è un monologo dei Red Devils, che ci provano prima con Rooney con una botta dai venti metri a lato, poi Scholes inizia l’azione aprendo sulla sinistra con un preciso lancio e poi va a raccogliere in area il cross con un colpo di testa ma la conclusione è troppo centrale e Reina riesce a respingere. Ci provano ancora gli uomini di Ferguson con Evrà, alto il suo colpo di testa, e subito dopo con Welbeck che strozza troppo il suo diagonale.

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 0-0, e nella ripresa pronti via e il Manchester United è subito in vantaggio, angolo dalla destra, Glen Johnson perde Rooney e il centravanti della nazionale inglese da due passi al volo non sbaglia, 1-0 e il Liverpool è costretto a rincorrere. I Reds non fanno in tempo a riorganizzare le idee che Rooney va di nuovo in rete, questa volta su assist di Valencia, il vero valore aggiunto per lo United in questo periodo. Il Liverpool riesce poi solo ad accorciare le distanze all’80’ proprio con Suarez che approfitta di una dormita di Rio Ferdinand su punizione di Adams e da due metri insacca il 2-1. Lo United aggiunge 3 punti fondamentali alla corsa per il titolo in attesa del match di domani tra Manchester City e Aston Villa, mentre il Liverpool perde un po’ contatto dalla zona Champions.

    Per quanto riguarda la corsa Champions League l’Arsenal vince un match importantissimo per 2-1 sul campo del Sunderland, squadra più in forma della Premier. Il Black Cats vanno in vantaggio al 70′ con McClean, che approfitta dell’infortunio di Mertesacker che si accascia al suolo infortunato e lascia il via libera all’esterno del Sunderland, che fulmina Szczesny con un gran diagonale. L’Arsenal inizia a riversarsi nella metà campo avversaria e trova il pareggio al 75′ con Ramsey con una bella conclusione dal linite dell’area che carambola su entrambi i pali prima di entrare in rete. A questo punto i Gunners ci credono e al 90′ trovano la vittoria con Thierry Henry, che su assist di Arshavin segna il gol vittoria, agganciando il Chelsea in classifica a quota 43. I Blues hanno perso malamente in trasferta sul campo dell’Everton per 2-0, subendo entrambe le reti su due disattenzioni difensive. I gol per i Toffees sono stati realizzati da Pienaar e Stracqualursi.

    Tutti i risultati:

    Manchester United-Liverpool 2-1

    Everton-Chelsea 0-2

    Sunderland-Chelsea 2-0

    Blackburn-QPR 3-2

    Fulham-Stoke 2-1

    Bolton-Wigan 1-2

    Swansea-Norwich 2-3