Tag: alex ferguson

  • Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Nel mese di giugno era dato come possibile successo di Roy Hodgson alla guida della nazionale inglese. Nelle ultime ore invece era diventata sempre più insistente la voce che lo voleva come nuovo commissario tecnico dell’ambiziosa Russia. Ed invece Roberto Mancini ha sorpreso tutti, prolungando ancora il proprio contratto con il Manchester City. Il tecnico di Jesi rimarrà legato alla formazione neo campione d’Inghilterra sino al 2017, con un accordo che gli permetterà di guadagnare circa 8 milioni di euro a stagione.

    Una cifra che ha fatto molto discutere in Inghilterra, specie in considerazione del fatto che Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, ne guadagna “appena” 5 ogni stagione. A Mancini dunque sono bastate le vittorie in Fa Cup e Premier League per guadagnarsi appieno la fiducia della propria società che dal canto suo appena visto il forte interesse della Russia ha pensato bene di blindarlo con un contratto faraonico considerato che si parla di un allenatore.

    Adesso però arriva il momento più importante, quello delle conferme: bisognerà infatti fare bene come nella stagione appena conclusa in Premier League ma allo stesso tempo ci sarà di mezzo una competizione importantissima alla quale si punta parecchio per la definitiva consacrazione del City: la Champions League. Non sarà facile, ma l’organico a disposizione di Mancini è già ricco di talenti, con la società pronta ad ulteriori investimenti per ben figurare anche lontano dal Regno Unito.

    Roberto Mancini | © Alex Livesey/Getty Images

    Lui lo sa bene, tanto da averlo anche dichiarato. E se in Inghilterra l’unico vero rivale sembra essere lo United, anche se il Chelsea sembra intenzionato ad investire per rinforzarsi, dall’altro lato in Europa il gap rispetto ai grandi club, specie gli spagnoli, sembra ancora essere tanto. Ma con cinque anni di contratto ancora davanti ci sarà tutto il tempo per raggiungere gli obiettivi continentali: servirà solo avere pazienza.

  • Ferguson annuncia, Pogba alla Juve

    Ferguson annuncia, Pogba alla Juve

    Una delle telenovele più intriganti del calciomercato 2012, e per alcuni tratti anche imbarazzante, vede ancora protagonista la Juventus che finalmente può considerare Paul Pogba, 19enne promessa del calcio internazionale, finalmente un giocatore bianconero.

    A dare l’annuncio definitivo non è stato né l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta né tantomeno i tanti esperti di calciomercato ma addirittura Sir Alex Ferguson totem e manager pluriennale del Manchester United, ex squadra di Paul Pogba, che ha perso il giovane talento a vantaggio di Madama, a parametro zero.

    Molto stizzito ed amareggiato Alex Ferguson sicuramente perché, da intenditore di calcio qual è, è conscio di aver perso un futuro top player: “Pogba ha firmato per la Juventus tanto tempo fa, secondo quanto sappiamo noi. E’ deludente, penso che non abbia mostrato alcun rispetto nei nostri confronti. Se questo è il comportamento, meglio che se ne vada”. Queste le dichiarazioni di Ferguson a Manchester TV che rispecchiano la grande amarezza del tecnico scozzese soprattutto per il comportamento tenuto dal giovane francese.

    Paul Pogba ©Michael Regan/Getty Images

    Con l’arrivo di Paul Pogba e le dichiarazioni del procuratore di Omar El Kaddouri, Striani, che ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport24 in merito ad un suo possibile passaggio del suo assistito a Parma: “I gialloblu lo volevano, ma non sono stati decisi. Poi è arrivata la Juve, ed è evidente che quando ti vuole la Juve le priorità cambiano. Omar ha un impegno morale con la società bianconera e lo rispetterà”, vuol dire che la Vecchia Signora si è assicurata due dei talenti più puri in circolazione e senza spendere nemmeno un euro.

    Intanto Paul Pogba ha esordito nel migliore dei modi all’Europeo under 19 in corso di svolgimento in Estonia realizzando il calcio di rigore del 2-0 che ha permesso ai transalpini di superare la Serbia con il punteggio finale di 3-0

  • Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    E’ uno dei centravanti più ricercati nel mercato europeo ed ha marcato il primo gol di Euro 2012. Stiamo parlando di Robert Lewandowski, 23enne attaccante polacco del Borussia Dortmund. Nella gara d’esordio degli europei il centravanti polacco è andato a segno non solo in campo ma anche sul taccuino di alcuni osservatori interessati presenti allo stadio tra cui l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Il report fornito da Conte riguardo la prestazione dell’attaccante giallonero è stato molto positivo nonstante la pressione presente intorno a Lewandowski, uomo di punta di una nazionale polocca che giocava in casa. Lui non ha tradito e ha fatto il suo dovere. Adesso sono sempre più le squadre interessate a lui, infatti non solo la Juventus ma tra le squadre in orbita Lewandowski registriamo il Bayern e il Manchester United.

    Robert Lewandowski © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Proprio i red devils si ritrovano in una posizione privilegiata nella corsa al 23enne polacco, per via di un presunto accordo trovato tra United e Borussia Dortmund sulla base di 18 milioni di euro. La società di Sir Alex Ferguson non è nuova a fare spesa nel supermarket di Dortmund. Pochi giorni fa infatti i red devils hanno ufficializzato l’acquisto di Shinji Kagawa, 22enne giapponese autore di 13 gol in 31 presenze nell’ultima Bundesliga. Il nazionale giapponese è costato circa 20 milioni di euro alla società di Manchester che adesso è pronta a sborsarne altri 20 per Lewandowski. Il tecnico polacco Smuda dopo l’esordio della Polonia contro la Grecia ha parlato dei 3 gioielli polacchi in forza al Borussia e ha anticipato le loro future destinazioni: “I tre del Dortmund vogliono crescere ancora, dopo l’Europeo Lewandowski andrà allo United, Piszczek al Real Madrid e Blaszczykowski da qualche parte in Inghilterra”. Dichiarazione che fa tremare la società giallonera che vedrebbe smontarsi la spina dorsale di uno scacchiere capace di trionfare per ben due anni consecutivi in Bundesliga. D’altronde però quando le big europee chiamano e difficile declinare l’invito soprattutto se parliamo di giocatori di livello e ambiziosi.

    Intanto il 23enne polacco sembra non pensarci più di tanto, ecco le sue ultime dichiarazioni a Talksport.com in merito al suo futuro: “Non ho tempo di pensare al mercato. Per ora sono concentrato esclusivamente sull’Europeo, penso alla Nazionale e a fare bene qui. Il resto si vedrà”. La Juventus è avvisata, Robert Lewandowski è nel mirino del Manchester United. L’attaccante polacco è in forza al Borussia dal 2010 e ha realizzato 30 gol in 67 presenze in Bundesliga. Con la maglia giallonera ha trionfato nelle ultime due edizioni delle Bundesliga e nella Coppa di Germania 2012. Inoltre ha ricevuto il premio come calciatore polacco nel 2011 e dovrebbe vincerlo anche quest’anno considerando le 30 marcature stagionali siglate tra le fila della squadra di Jurgen Klopp.  I bianconeri pur non nascondendo l’interesse per il forte centravanti polacco sembrano però concentrati principalmente sulle altre piste che portano soprattutto a Robin van Persie, ma anche in questo caso bisognerà aspettare presumibilmente la fine dell’europeo per mandare in porto la trattativa. In effetti al momento il centravanti gunners è concentrato sul cammino europeo della sua squadra, cammino complicatosi non di poco dopo la clamorosa sconfitta di ieri patita con la Danimarca.

  • Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Il Manchester City di Roberto Mancini è campione, dopo una partita incredibile in casa contro il QPR in lotta per la salvezza. Al 65′ le speranze per i Citizens sembravano essere finite con il gol del 1-2 di Mackie ma una grande prova di orgoglio nei minuti finali ha dato tre punti e titolo al Mancio.

    E’ una giornata soleggiata a Manchester e sembra tutto perfetto per la festa scudetto, Mancini schiera il suo 4-2-3-1, la partita è un po’ contratta all’inizio e il City trova finalmente il vantaggio con Zabaleta assistito dall’ennesimo passaggio decisivo stagionale di David Silva. Il secondo tempo si apre con il gol del QPR al 47′ dell’ex laziale Cissè che sfrutta un errore di Lescott e infila Hart con una conclusione potente appena entrato in area, Mancini inizia a temere il peggio e fa bene, quando al 65′ il QPR seppur in dieci uomini trova il gol del vantaggio con Mackie che incorna un cross dalla sinistra e la mette alle spalle di Hart.

    Sergio Aguero © Paul Ellis/Getty Images

    Il tecnico di Jesi corre ai ripari e mette nella mischia Balotelli e Dzeko e dopo un enorme sforzo trova il gol del pareggio proprio con il bosniaco al 90′ che di testa la mette dentro su corner dalla sinistra per il gol della speranza, e al 94′ Aguero, il bomber dei Citizens segna il gol che fa la storia del club dopo 44 anni di attesa, decretando il secondo posto per i cugini del Manchester United, che sul campo del Sunderland dopo aver vinto per 0-1 con gol di Wayne Rooney stavano aspettando con trepidazione il fischio finale all’Etihad Stadium.

    A Manchester parte la festa per un titolo meritato per “i vicini rumorosi”, che ci hanno creduto fino in fondo e hanno disputato per più di 7 mesi un grande calcio, dominando a suon di gol la Premier. Protagonisti di questa cavalcata sono sicuramente Joe Hart, capitan Kompany, Yaya Toure, David Silva e il Kun Aguero, autore di 23 reti in campionato, e Roberto Mancini, un manager in Inghilterra un po’ sottovalutato ma che ha dimostrato di poter tener testa a un mostro sacro come Sir Alex Ferguson.

  • Pogba telenovela finita, ha scelto la Juve

    Pogba telenovela finita, ha scelto la Juve

    Secondo quanto riportato dal Mirror alla fine Pogba avrebbe scelto la Juventus. Il tabloid inglese scrive che Sir Alex Ferguson si sarebbe arreso a perdere il suo gioiellino di centrocampo, mettendo così la parola fine alla telenovela legata al talento francese. Nelle scorse settimane Ferguson aveva fatto un tentativo per convincere il giocatore a rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, consapevole che da tempo il francese aveva dato la sua parola ai dirigenti bianconeri per un suo eventuale trasferimento a Torino per la prossima stagione.

    Nei giorni scorsi anche il suo procuratore, Mino Raiola, aveva dichiarato che Pogba era ancora molto indeciso se proseguire la carriera al Manchester United oppure tentare l’avventura in Serie A nella Juventus e che la decisione finale spettava al ragazzo. Secondo i giornalisti Inglesi, il calciatore avrebbe posto fine a questa lunga telenovela, accettando le lusinghe della Juventus, la quale, laureatasi da poco campione d’Italia, gli avrebbe offerto oltre un milione di euro a stagione per i prossimi quattro anni più eventuali bonus.

    Paul Pogba © Michael Regan/Getty Images

    Se la notizia dovesse trovare conferma sarebbe un vero affare per la Juventus, la società con sede in corso Galileo Ferraris si sarebbe assicurata le prestazioni di un giovane talento di appena 19 anni senza versare un solo euro al Manchester United, dato che il giocatore a giugno si svincolerà dai Red Devils.

    La dirigenza bianconera non ha alcuna intenzione di fermarsi a Pogba, infatti c’è la ferma intenzione di prelevare la comproprietà di Marco Verratti dal Pescara, nonostante le smentite di rito dei dirigenti Abruzzesi. La Juventus proverà a chiudere l’affare nel minor tempo possibile forte della volontà del giocatore Pescarese di volere fortemente vestire la maglia bianconera per la prossima stagione. Il ds della bianconero, Fabio Paratici, ha già formulato la sua offerta, che prevede il pagamento di 3.5 milioni di euro per acquisire il 50% del cartellino evitando così di sborsare nell’immediato una cifra elevata. Verratti potrebbe continuare a maturare nel Pescara qualora la società fosse promossa nella massima serie o, in alternativa, si potrebbe decidere di darlo in prestito ad una società di Serie A per accumulare esperienze importanti.

  • Ferguson Mancini rissa sfiorata nel derby di Manchester

    Ferguson Mancini rissa sfiorata nel derby di Manchester

    L’allievo supera il maestro, o quasi. Non senza prima scendere a livelli particolarmente infimi. Mancini e Ferguson a muso duro nel derby che ha regalato al City il primato in Premier, considerato il +8 nella differenza reti fra le due squadre di Manchester appaiate in testa a quota 83 punti, quando mancano soltanto due sfide al termine della stagione. A far scoppiare la scintilla fra i due tecnici il fallo di De Jong ai danni dell’attaccante Red Devil Welbeck. Siamo al minuto 75, i padroni di casa sono avanti 1-0. La leggenda scozzese perde le staffe e si dirige imbufalito verso l’italiano. Mancini risponde in maniera spavalda e poco elegante con il classico “parla, parla”. Che in Inghilterra si trasforma in un non meno elegante “talk, talk”.

    MANCINI – Nel post-partita il tecnico di Jesi chiarisce come al momento del fallo si fosse avvicinato al quarto d’uomo per dirgli che era il suo giocatore in realtà ad aver subito fallo. Quanto a Ferguson Mancini afferma come sia comprensibile l’irrequietezza di Sir Alex, che ha assistito ieri ad un autentico suicidio calcistico, dopo aver dilapidato gli 8 punti di vantaggio in meno di un mese. In ogni caso l’ex allenatore dell’Inter ha voluto precisare che la questione poteva considerarsi conclusa, almeno da parte sua.

    roberto-mancini-alex-ferguson | © PAUL ELLIS/AFP/GettyImages

    FERGUSON – Meno diplomatico rispetto al collega, Fergie rincara la dose dopo il 90′, a partita ormai finita. Secondo lo scozzese, Mancini avrebbe trascorso tutto il tempo a lamentarsi con arbitro, guardalinee e quarto d’uomo. Inoltre Ferguson ha ricordato di come il tecnico italiano già in passato si sia lamentato dei direttori di gara, aggiungendo ironicamente che senz’altro dopo il match di oggi non avrebbe avuto modo di criticare l’operato arbitrale.

    Per la corsa verso il titolo Sir Alex si è detto piuttosto pessimista, consapevole dell’impresa che attende i suoi uomini nelle ultime due partite di campionato.

    FERGUSON MANCINI, CHE SCINTILLE. VIDEO
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  • United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    L’Etihad Stadium di Manchester è gremito fino all’ultimo posto disponibile per la partita che può valere una stagione. City e United si sfidano nella trentaseiesima giornata di Premier con i Red Devils in vantaggio di 3 punti sui “rumorosi vicini” come Sir Alex Ferguson chiama la squadra di Mancini, che però ha una migliore differenza reti, fattore che può essere determinante in caso di arrivo a pari punti in classifica.

    Il Mancio schiera i suoi con il collaudato 4-2-3-1, mettendo ancora dal primo minuto Tevez a giocare tra le linee affiancato da Nasri e Silva, con El Kun Aguero unica punta e Barry e Yaya Toure sono lo schermo davanti a Kompany e Lescott. Ferguson risponde con uno schieramento un po’ più conservativo con Rooney unica punta e 5 centrocampisti, con Nani e Giggs larghi sulle fasce a supporto del centravanti inglese, Scholes, Park e Carrick a lottare con i tecnici trequartisti dei Citizens.

    La tensione al calcio di inizio è fortissima e lo United parte subito a cannone e già al primo minuto sugli sviluppi di un angolo reclama per un calcio di rigore per un mani in area di Kompany su conclusione di Carrick. Il City è schiacciato nella propria trequarti e per i primi 10 minuti gli ospiti tengono il pallino del gioco cercando specialmente con Nani di andare sul fondo ma Clichy è bravo a non farsi mai superare. Il City inizia a uscire dal guscio e a mettere la palla in terra, cercando di sfondare dalla destra con Nasri e Zabaleta che scambiano spesso posizione crando un’occasione al 15′ con il francese che in percussione serve Tevez che crossa basso teso e Smalling è bravo ad anticipare Aguero. La partita si mantiene su ritmi altissimi e Kompany becca il giallo al 24′ per un’entrataccia su Rooney a centrocampo. La seconda metà del primo tempo è tutta di marca City con gli uomini di Mancini che ripartano bene in velocità arrivando ancora alla conclusione due volte con Aguero, che prima spara alto da buona posizione e poi servito da Tevez calcia debolmente e la palla si perde in angolo con la disperazione anche del suocero Diego Armando Maradona presente sugli spalti. Il tempo passa, si arriva al 45′: l’arbitro Marriner da due minuti di recupero e al 47′ su angolo pennellato da Silva capitan Kompany sovrasta Smalling andando altissimo di testa segnando il gol dell’1-0, momento perfetto per andare in vantaggio.

    Vincent Kompany © Andrew Yates/ Getty Images

    Il secondo tempo si apre senza nessuna sostituzione, lo United cerca di prendere la partita in mano, ma i quattro dietro del City sono in giornata di grazia e respingono ogni assalto, con Kompany e Lescott che contengono con facilità Rooney e Clichy e Zabaleta non si fanno praticamente mai passare da Nani e Giggs. Anche a centrocampo la situazione per Ferguson non è migliore con Carrick e Scholes che rimbalzano sistematicamente su Barry e Yaya Toure, al 57′ il tecnico scozzese cambia qualcosa mettendo Welbeck che va ad affiancare Rooney togliendo uno spaesato Park. La pressione dello United non frutta nemmeno un tiro in porta, Mancini toglie Tevez e mette De Jong spostando Yaya Toure sulla trequarti. Questo è il cambio azzeccato di Mancini che spinge il baricentro dei Red Devils indietro, con l’ivoriano che tiene tutti i palloni che piovono dalle sue parti e si fa anche pericoloso con due conclusioni che passano vicine al palo.

    C’è  tempo anche per uno scontro verbale e quasi fisico fra Mancini e Ferguson subito dopo il cartellino giallo rimediato da De Jong per un fallo ai danni di Welbeck. La partita si fa nervosa e fioccano i cartellini gialli con De Jong, Jones, Yaya Tourè e Carrick sulla lista dei cattivi di Marriner. Il City si rende ancora pericoloso con Aguero che calcia sull’esterno della rete da posizione defilata e Nasri dopo aver messo a sedere Ferdinand in area traccheggia troppo e Jones salva in scivolata. Negli ultimi 10 minuti c’è tempo per le sostituzioni, Mancini toglie Silva e inserisce Richards a rinforzare la difesa e Milner al posto di Nasri mentre Ferguson mette nella mischia Valencia e Youngs ma è troppo tardi e anche con 5 minuti di recupero i Red Devils non riescono mai ad impensierire Hart. Al triplice fischio finale i Citizens tornano in vetta alla classifica, seppure a pari punti ma con la migliore differenza reti.

    Il City ha meritato questa vittoria e ora dovrà vincere le due rimanenti partite e mantenere la miglior differenza reti ora a quota più 8 per vincere il titolo. Lo United torna a casa con una serata da dimenticare e con l’amarezza di non averci nemmeno provato, un po’ grazie alla bravura del City un po’ a causa della serata negativa di Rooney su tutti, peggiore in campo per i suoi.

    Prossimi due turni

    Newcastle-Manchester City      Manchester United-Swansea

    Manchester City-QPR                Sunderland-Manchester United

    VIDEO MANCHESTER CITY MANCHESTER UNITED 1-0

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  • Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    La trentacinquesima giornata di Premier League regala ancora sorprese e vede il Manchester City di Roberto Mancini portarsi a meno 3 dalla capolista Manchester United fermata all’ora di pranzo all’Old Trafford dall’Everton in un rocambolesco 4-4. Ora le due di Manchester sono a quota 83 e 80 punti con ancora lo scontro diretto da giocare lunedì 30 aprile all’Etihad Stadium, con gli uomini di Mancini a più 6 di differenza reti sullo United.

    All’Old Traffors i Red Devils scendono in campo con l’artiglieria pesante con Rooney e Welbeck in avanti, assistiti sulle fasce da Nani a sinistra e Valencia sulla destra. Dopo una mezzora di sostanziale equilibrio l’Everton passa in vantaggio a sorpresa con Jelavic di testa su cross dalla destra. Il bomber arrivato a gennaio dai Glasgow Rangers batte De Gea praticamente dalla linea di fondo con un gran lob di testa. Gli uomini di Ferguson però ci mettono appena 8 minuti a riorganizzare le idee e al 40′ su cross dalla sinistra di Nani, Rooney fulmina Howard in tuffo di testa. Il primo tempo si chiude in parità e la ripresa è un continuo colpo di scena con ben sei reti segnate.

    Al 56′ lo United va in vantaggio grazie a Welbeck che dal limite dell’area segna un Eurogol piazzando la palla all’incrocio dei pali con un tiro a giro e dopo appena 3 minuti arriva il gol dell’illusione per i campioni in carica, con Carrick che scarica per Welbeck, la punta di prima serve Nani che a tu per tu con Howard lo supera con un delizioso tocco sotto.

    Samir Nasri © Shaun Botterill/ Getty Images

    La partita sembra chiusa al 60′ con l’uno-due micidiale dello United, ma i Toffees riaprono nuovamente il match questa volta con Fellaini che gira in rete un cross dalla destra con una gran volè sulla quale De Gea non può niente. Non passano nemmeno due giri di orologio e il Manchester United torna di nuovo a più 2 nello score ancora con Rooney servito ancora da Welbeck, man of the match. I ragazzi di Ferguson a questo punto sentono la vittoria in banca e il primato messo al sicuro ma un tremendo calo di concentrazione ed un’eccesso di sicurezza rimettono in partita l’Everton prima con il gol del 4-3 ancora di Jelavic che piazza la palla all’angolino di destro e all’84’ arriva il clamoroso gol del pareggio con il Sud Africano Pienaar che su assist di Fellaini segna un gol pesantissimo, che costa due punti fondamentali ai padroni di casa.

    Il Manchester City era impegnato sul campo dell’ultima in classifica Wolverhampton, con un unico risultato a disposizione. Mancini conferma la coppia d’attacco Aguero-Tevez con Nasri e Silva a inventare alle loro spalle. I Citizens partono lenti, controllando il possesso palla e subendo qualche scorribanda dei padroni di casa, però ben controllate dalla difesa ben organizzata da Kompany e Lescott. Gli ospiti non giocano la miglior partita dell’anno ma appena schiacciano l’acceleratore sono problemi per i Wolves, con Aguero e Nasri che sfiorano per questione di centimetri la rete, che poi arriva pochi minuti più tardi con il Kun Aguero che su perfetto assist di Clichy dalla sinistra a tu per tu con il portiere non ha problemi a piazzare la palla in rete.

    La prima frazione si chiude sull’1-0 senza altre troppe emozioni, e la ripresa si apre con il solito copione, il City tiene la palla e i Woves tentano qualche ripartenza impegnando Hart in un paio di occasioni. Mancini sostituisce uno spento Silva e inserisce De Jong a rinforzare il centrocampo, e al 74′ Carlitos Tevez batte una punizione veloce a metà campo per Clichy, l’esterno francese rende la palla all’Apache che serve un assist al bacio per Nasri che secca il portiere con un gran diagonale  che chiude la partita. Ora i Citizens sono consapevoli di aver un’occasione enorme lunedì prossimo, premio anche di non aver mai mollato anche quando appena due settimane fa si trovavano a meno 8 dai cugini e tutto il lavoro fatto sembrava essere sfumato in un mese. Gran parte del merito va dato anche a Mancini che ha sempre dichiarato di crederci e che ha fatto un gran lavoro mentale su giocatori ancora con problemi caratteriali e inesperti.

    Tutti i risultati.

    Arsenal-Chelsea 0-0

    Aston Villa-Sunderland 0-0

    Blackburn-Norwich 2-0

    Bolton-Swansea 1-1

    Fulham-Wigan 2-1

    Newcastle-Stoke 3-0

    QPR-Tottenahm 1-0

    Manchester UTD-Everton 4-4

    Livepool-West Bromwich Albion 0-1

    Wolverhampton-Manchester City 0-2

  • Juve, pressing su Verratti. Pogba rinnova con il Manchester United?

    Juve, pressing su Verratti. Pogba rinnova con il Manchester United?

    Attraverso i microfoni di TuttoJuve.com, Donato Di Campli, il procuratore del giovane promettente Marco Verratti, classe 1992 centrocampista attualmente in forza nel Pescara di Zeman, ha rilasciato importanti dichiarazioni sul futuro del proprio assistito. Verratti è uno dei giovani più promettenti della Serie B, talento spesso paragonato ad Andrea Pirlo.

    L’interesse della Juventus per il giovane centrocampista è ormai cosa risaputa, tanto che qualcuno ha ipotizzato che l’accordo tra le due società sarebbe stato raggiunto da diverso tempo, nonostante il Pescara abbia più volte negato la possibilità di una partenza del giocatore alla volta di Torino. Oggi le dichiarazioni del procuratore Di Campli hanno confermato il forte interesse del club di Corso Galileo Ferraris lasciando intendere che le trattative fossero in netto vantaggio rispetto a possibili altri avversari. Queste le parole del procuratore:

    E’ chiaro che Marco piace a tanti club, ma tra Juventus e Pescara c’è stato un primo incontro. Bisogna aspettare l’accordo e vedere cosa accadrà, intanto posso dirvi che il giocatore è davvero onorato dell’interesse di un grande club anzi, a dire la verità, lui vuole la Juve“.

    Quasi certo che la Juve non si lascerà scappare l’occasione di assicurarsi in rosa un giovane talento come Verratti, il quale avrebbe l’opportunità di “formarsi” accanto a grandi campioni e, soprattutto, al fianco di colui del quale è stato già designato l’erede, Andrea Pirlo.

    Paul Pogba © Dan Istitene/Getty Images

    Sempre in ottica mercato, andiamo ad analizzare la questione che ruota attorno all’altro obiettivo della società guidata da Agnelli, ovvero il trasferimento in bianconero di Paul Pogba, centrocampista del Manchester United. Negli ultimi giorni la telenovela sul futuro del calciatore sembrava aver preso la strada di Torino, tuttavia di recente Ferguson avrebbe proposto il rinnovo del contratto al mediano, come lo stesso allenatore ha dichiarato ai microfoni del canale televisivo ufficiale del Manchester United:

    Abbiamo raggiunto un accordo con il suo agente. Ora dipende tutto dal ragazzo. Io sto facendo di tutto per convincerlo, ha le qualità giuste per diventare un ottimo giocatore della prima squadra. E’ nel club giusto per crescere, ma deve prendere lui la decisione se restare o no qui”.

    Ricordiamo che Raiola, procuratore del giocatore, aveva già ammesso diverso tempo fa le trattative con il club bianconero lasciando intendere di aver raggiunto un accordo (i ben informati parlavano di un quinquennale da 1,5 milioni di euro più bonus a stagione). Le dichiarazioni di Ferguson, il quale sembra sicuro di aver convinto Pogba a rimanere nei Red Devils, precedono quelle dello stesso Raiola che, intervenuto in una trasmissione televisiva, ha esplicitamente fatto intendere che è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo con lo United e che quindi spetterà al giocatore scegliere se proseguire la sua avventura in Inghilterra o iniziarne una nuova in Italia.

  • Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Paul Pogba ha scelto, vuole la Juventus! Il giovane centrocampista francese, in forza al Manchester United, pare sia arrivato ad una conclusione dopo mesi di indecisione. L’idea di rinnovare con il Manchester lo affascina tantissimo, ma iniziare un nuovo percorso di vita forse lo attira ancor di più.

    Il tira e molla tra Pogba e Manchester United va avanti ormai da  6 mesi. Il rinnovo del contratto è stato offerto; anche Ferguson si è esposto in prima persona cercando di illustrare al centrocampista il progetto inglese per le prossime stagioni, annate future, che lo vedrebbero sicuramente protagonista con la maglia dei Red Devils. Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore del giovane centrocampista francese, Mino Raiola, affermando che il futuro del suo assistito è ben delineato.

    Paul Pogba © Michael Regan/Getty Images

    “Sono due le opzioni a riguardo, o Pogba rinnoverà con il Manchester United, oppure andrà alla Juventus, non esistono altre soluzioni“. La Juventus è vicinissima al giocatore dunque, questo è chiaro! Mino Raiola, già artefice del passaggio di Ouasim Bouy dall’ Ajax alla Juventus nella scorsa finestra di mercato, medita un secondo “pacco regalo” da spedire agli “amici” di Corso Galileo Ferraris 32. Non dimentichiamoci, che nel caso Pogba scelga la pista bianconera, andrebbe via a parametro zero, cifra irrisoria per le reali potenzialità del 19 enne centrocampista. Marotta e Paratici rimangono alla finestra, Pogba pare abbia scelto la Juve, ma quando si parla del Manchester United niente è dato per scontato.

    Ma passiamo al calcio giocato. Dove andrebbe a collocarsi Paul Pogba negli schemi di Antonio Conte? Pogba è un centrocampista di grande temperamento, di grande duttilità tattica e con ottima visione di gioco. Nonostante la giovane età è dotato di grande personalità, che l’ha portato ad esordire in Premier League a soli 17 anni. Nel centrocampo a tre adottato dai bianconeri, potrebbe ricoprire sia il ruolo di vertice basso, sia quello di mezz’ala. Il paragone con Patrick Vieira attualmente forse è eccessivo, ma Pogba avrà modo di dimostrare tutto il suo valore e le sue indiscusse qualità nei prossimi anni.