Tag: alex ferguson

  • Moyes esonerato dal Manchester United

    Moyes esonerato dal Manchester United

    Un cambio di rotta, negativo ovviamente per il Manchester United. Il dopo Alex Ferguson, regno incontrastato dal 1986 al 2013, per ben 27 anni, non poteva essere semplice per nessun successore, considerando il continuo e costante confronto con il predecessore illustre, autorevole e vincente, ma di certo non ci si poteva attendere un esonero dopo soli dieci mesi per lo scozzese David Moyes, connazionale di Alex Ferguson, tra le altre cose. Eppure, in queste ore è accaduto proprio questo e la notizia è stata comunicata con poche e scarne righe diffuse alle agenzie di stampa da parte del club dei Red Devils in cui si ringrazia Moyes per l’operato: “per il duro lavoro, per l’onestà e l’integrità con cui ha svolto il suo ruolo”. Un lavoro che, però, non ha mostrato i frutti sperati ed, anzi, ha relegato il Manchester United ad una “comparsa” del campionato inglese: senza neppure un trofeo in bacheca, con meno di settanta punti nella classifica finale, sconfitta nei big match della Premier League.

    Moyes esonerato, arriva Giggs
    Moyes esonerato, arriva Giggs

    Per questo motivo la decisione di esonerare Moyes non poteva essere rimandata, forse anche per dare un segnale e una scossa all’ambiente dopo la pesante sconfitta rimediata contro l’Everton, proprio la squadra allenata in precedenza da Moyes che lo aveva lanciato come tecnico di prestigio, al punto da destare l’attenzione di un mostro sacro come Sir Alex Ferguson. Il Manchester United aveva puntato su Moyes con un contratto di sei anni: ma i fatti hanno mostrato una realtà ben diversa dalla squadra plasmata da Ferguson in passato. Per questo motivo, il cambiamento si è reso necessario, anche se a malincuore considerando che la parola esonero di certo non è da ascrivere agli usi e costumi della dirigenza dei Red Devils.

    Nel futuro imminente del Manchester United, almeno fino al termine della stagione, giunge l’ipotesi più che suggestiva di un traghettatore d’eccellenza: Ryan Giggs, quarant’anni, una delle bandiere storiche dei Red Devils, l’uomo più autorevole dello spogliatoio del Manchester United, cresciuto e divenuto campione proprio sotto l’ala protettrice di Sir Alex Ferguson, suo maestro in panchina. Ryan Giggs potrebbe, così, rivestire quello che in Inghilterra è un ruolo ampiamente consolidato e diffuso: giocatore-allenatore.

    Intanto, lo United si guarderà intorno alla ricerca del prossimo tecnico ma, in questo caso, sarebbe meglio non scomodare dall’inizio i paragoni con Ferguson.

  • Sir Alex Ferguson si ritira

    Sir Alex Ferguson si ritira

    La notizia è diventata ufficiale questa mattina, dopo qualche sentore che era emerso negli ultimi giorni. Sir Alex Ferguson, allenatore e simbolo del Manchester United, si ritira alla fine di questa stagione. Dopo 26 anni di onoratissimo servizio l’allenatore dei red devils mette la parola fine ad una carriera straordinaria. A 71 anni Ferguson, del resto, ha individuato il momento giusto per farsi da parte, mentre dalle parti dell’Old Trafford si scatena un vero e proprio toto-allenatore. A chi l’ingrato compito di sostituirlo? Il maggior candidato pare essere David Moyes dell’Everton, ma non è ancora una certezza. Infatti, ricorrenti nelle ultime ore sono diventati anche i nomi di Antonio Conte e di Josè Mourinho.

    Alex Ferguson ha vinto praticamente tutto con il Manchester United. Il suo palmarès è lungo, forse infinito: Premier League (13): 1993, 1994, 1996, 1997, 1999, 2000, 2001, 2003, 2007, 2008, 2009, 2011, 2013. – Coppa d’Inghilterra (5): 1990, 1994, 1996, 1999, 2004. – Coppa di Lega (4): 1992, 2006, 2009, 2010. – Champions League (2): 1999, 2008. – Coppa delle Coppe (1): 1991. – Fifa Club World Cup (1): 2008. – Supercoppa Uefa (1): 1992. – Coppa Intercontinentale (1): 1999. – Community Shield (10): 1990, 1993, 1994, 1996, 1997, 2003, 2007, 2008, 2010, 2011. Sono ben 38 i trofei vinti con il club inglese. Un primato difficilmente eguagliabile.

    Il ritiro di Sir Alex FergusonFerguson, scozzese, all’inizio della sua carriera di allenatore aveva inventato anche il mitico dell’Aberdeen, portato ai vertici nel calcio nazionale ed in Europa, con la vittoria in Coppa delle Coppe nel 1983, battendo a sorpresa in finale a Goteborg il Real Madrid. Poi il Mondiale poco fortunato alla guida della Scozia nel 1986 e quindi l’inizio dell’epopea con i red devils.

    Nel corso degli anni Ferguson si è poi trasformato da un semplice e comunque bravo trainer in un vero manager del calcio moderno. Un esempio da seguire per tutti in un calcio che si aggiorna a ritmi frenetici. Le sue scoperte fatte poi esplodere nella sua squadra sono state innumerevoli: Cristiano Ronaldo, Ruud Van Nistelrooy, Giggs e tanti altri ancora, persino Patrice Evra, che in Italia aveva giocato senza essere stato notato nel Marsala. Manchester ed il calcio perdono un protagonista eccellente.

  • Van Persie ragala il 20° titolo al Manchester United

    Van Persie ragala il 20° titolo al Manchester United

     Il Manchester United si reimpossessa del titolo della Premier League, detronizzando i cugini del City, che nella passata stagione erano riusciti nell’impresa di interrompere l’egemonia degli ingombranti red devils. (altro…)

  • Rooney e Manchester United divorziano? Milan e Inter alla finestra

    Rooney e Manchester United divorziano? Milan e Inter alla finestra

    Wayne Rooney è il bomber indiscusso del Manchester United dal 2004, anno del suo arrivo all’Old Trafford. I Red Devils lo prelevarono ancora giovanissimo all’Everton pagandolo fior di quattrini fra lo scetticismo generale. I risultati si videro dopo poche partite e in breve tempo tutto il mondo calcistico iniziò a considerare Rooney un talento purissimo. Lo dimostrano i numeri che ormai hanno fatto di Wayne un vero e proprio fuori classe, un top player: più di 100 gol segnati con la maglia del Manchesater United e una bacheca ricca di trofei. Con i Reds Rooney ha conquistato in patria 4 campionati, 3 Coppe di Lega e 4 Community Shield poi una Champions League e un Mondiale per Club. Seppur con un palmarès notevolmente ridotto, i gol sono arrivati anche con la maglia della nazionale inglese. Insomma tutto questo per dire, anzi ribadire, che Wayne Rooney è un giocatore capace di cambiare volto a una squadra e di fare la differenza contro chiunque. L’idillio fra l’attaccante e il Manchester United sembra però essere arrivato al capolinea. Ci sono molti indizi che portano alla conferma di ciò e uno, grandissimo e inconfutabile, è la sua esclusione da parte di Ferguson nella partita di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid. In breve tempo le indiscrezioni sono aumentate e alcune parlano anche di un interessamento di italiane per il giovane bomber inglese. Secondo LaStampa.it, Milan e Inter sarebbero pronte ad accogliere a braccia aperte Rooney i cui rapporti con Ferguson sembrano essere sempre più tesi.

    Wayne Rooney-Manchester United: divorzio in vista? | © ANDREW YATES/Stringer / Getty Images
    Wayne Rooney-Manchester United: divorzio in vista? | © ANDREW YATES/Stringer / Getty Images

    ESCLUSIONE – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esclusione dal primo minuto di Wayne Rooney dal match di Champions contro il Real Madrid. Nella sfida contro i madrileni il Manchester United è poi uscito sconfitto di certo non per l’assenza di Rooney quanto per alcune decisioni arbitrali. Comunque sia Ferguson ha schierato una formazione post Rooney, probabilmente quella che farà scendere in assenza dell’attaccante ormai prossimo all’addio. I tabloid inglesi scommettono sulla sua partenza nel mercato estivo e c’è già addirittura un prezzo di partenza fissato: 25 milioni di euro per portarsi a casa Wayne Rooney, prezzo più che dimezzato rispetto a quando il City voleva strapparlo agli odiati cugini dello United. I rapporti con Ferguson sarebbero diventati più freddi  tanto da considerare Rooney non più indispensabile per i Reds.

    ACQUIRENTI –  Rooney è legato al Manchester United da un contratto che scadrà nel 2015 e attualmente guadagna più di 5 milioni di euro: chi potrebbe permettersi l’ingaggio di un giocatore tanto oneroso? I soliti noti. Ovvero il Chelsea, il Manchester City, il Paris Saint-German, cioè le squadre degli sceicchi/ricconi. La destinazione Parigi è però difficile vista la presenza in squadra di un certo Ibrahimovic: la Spagna è esclusa visto che Real Madrid e Barcellona non sono interessate ad acquistare l’inglese. Altre due squadre papabili, fa sapere la stampa inglese, sono le milanesi: Inter e Milan. Senza Rooney come farà il Manchester United? Nessun problema. I Red Devils hanno saputo sopperire alla cessione di Cristiano Ronaldo e ci riusciranno anche questa volta. Ferguson ha già pronto l’attacco per il futuro, una coppia formata da Welbeck e Van Persie.

  • Champions League, l’arbitro e Ronaldo condannano il Manchester United

    Champions League, l’arbitro e Ronaldo condannano il Manchester United

    Impresa del Real Madrid all’Old Trafford nel match di ritorno degli Ottavi di Finale di Champions League. Il Manchester United saluta tra la delusione generale la competizione nonostante partisse dal pareggio rimediata all’andata al Santiago Bernabeu. Sfida fortemente segnata da un arbitraggio non all’altezza di una gara di questo calibro, soprattutto in occasione dell’espulsione di Nani. Alla fine le merengues si portano a casa vittoria e qualificazione con la rete decisiva dell’ex di turno, Cristiano Ronaldo, che in occasione del gol si è quasi scusato con i suoi vecchi tifosi. Per i Red Devils rimane l’amaro in bocca per aver visto sfuggire l’occasione di qualificarsi dopo il pareggio esterno e il vantaggio iniziale nei primi minuti di gioco del secondo tempo.

    Champions League, Mou batte Ferguson

    Ronaldo, quasi si scusa dopo la rete del vantaggio © Jasper Juinen/Getty Images
    Ronaldo, quasi si scusa dopo la rete del vantaggio © Jasper Juinen/Getty Images

    LA PARTITA – Una gara molto tirata nei primi minuti di gioco con il Real Madrid che fa la partita e il Manchester United che aspetta gli avversari per poi ripartire in contropiede. Esce fuori un primo tempo piuttosto opaco, non certo spettacolare. La seconda frazione di gioco invece ha regalato parecchie emozioni con il gol in apertura dei padroni di casa con l’autogol di Sergio Ramos che devia nella propria rete un cross teso dalla sinistra di Nani. Dieci minuti più tardi sale in cattedra l’arbitro che espelle inspiegabilmente l’esterno portoghese dei Red Devils per un fallo che vede solo lui. Lo United in dieci arretra tantissimo il baricentro e subisce il ritorno del Real Madrid che trova il pareggio al 65′ con il neo entrato Modric che piazza la palla con un tiro a giro di rara precisione che colpisce il palo ed entra in rete. Passano solamente quattro minuti ed arriva il sorpasso con la realizzazione di Cristiano Ronaldo abile a deviare in scivolata un tiro-cross di Higuain dalla destra. Il portoghese non esalta per rispetto nei confronti dei suoi ex tifosi. Il finale di gara vede protagonista il portiere degli ospiti, Diego Lopez che si esalta con quattro interventi decisivi ai fini del risultato finale che non cambia fino al triplice fischio dell’arbitro.

    PAGELLE MANCHESTER UNITED-REAL MADRID
    Ronaldo 7.5 – Nonostante i sonori fischi riservati dai suoi vecchi tifosi, il portoghese mostra la sua solita classe e realizza il gol del definitivo 1-2 che condanna lo United e permette al Real di volare ai Quarti di Finale.
    Diego Lopez 7 – Sostituisce l’infortunato (ma recuperato) Casillas e nel finale di gara si esalta con una serie di parate che salvano risultato e qualificazione.
    Van Persie 5.5 – In avvio su assist del sempreverde Giggs si rende pericoloso di una conclusione al volo che sbatte contro la difesa merengues, dopo di che sparisce dalla partita.
    Giggs 6.5 – Millesima presenza nel professionismo. Che dire? Lui c’è, è sempre nel vivo dell’azione e nonostante l’età mostra una resistenza invidiabile. Non ha la corsa degli anni d’oro, ma i piedi sono comunque ottimi e la semplicità con la quale fornisce palloni invitanti ai compagni è da pelle d’oca.

    TABELLINO MANCHESTER UNITED-REAL MADRID 1-2
    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Rafael 5 (87′ Valencia sv), Ferdinand 6.5, Vidic 6.5, Evra 6; Carrick 6.5, Cleverley 6 (73′ Rooney 6); Nani 6.5, Giggs 6.5, Wellbeck 6 (80′ Young sv); Van Persie 5.5.
    Real Madrid (4-2-3-1): Diego Lopez 7; Arbeloa 5.5 (59′ Modric 7), Varane 5.5, S. Ramos 5, Coentrao 5; Xabi Alonso 5.5, Khedira 5.5; Di Maria 5 (45′ Kakà 6), Ozil 5.5 (71′ Pepe sv), C.Ronaldo 7.5; Higuain 6.5.
    Marcatori: 48′ aut. Sergio Ramos (M), 65′ Modric (R), 69′ Cristiano Ronaldo (R)

  • Champions League, Ferguson o Mourinho chi uscirà di scena?

    Champions League, Ferguson o Mourinho chi uscirà di scena?

    Questa sera all’Old Trafford andrà in scena una sfida che si preannuncia epica tra Manchester United-Real Madrid, valida per il ritorno degli Ottavi di Finale della Champions League. Il match d’andata finì con un pareggio per 1-1 (con le reti di Welbeck e Cristiano Ronaldo) che al momento favorisce gli inglesi che partono quindi con il gol segnato in trasferta e con la possibilità di giocarsi la gara decisiva con il pubblico amico. Comunque vada la sfida, una delle due squadre dovrà lasciare la competizione e priverebbe la Champions di una protagonista assoluta per la conquista della Coppa. United-Real, una finale anticipata. E se siete alla ricerca di motivi per guardare la partita, vi basta la sfida Ferguson-Mou oppure il ritorno a casa di Cristiano Ronaldo nella squadra che l’ha reso grande?

    Champions League, United-Real. Il ritorno di Ronaldo…

    Ronaldo torna all'Old Trafford da ex © Jasper Juinen/Getty Images
    Ronaldo torna all’Old Trafford da ex © Jasper Juinen/Getty Images

    PERICOLO RONALDO – Alex Ferguson l’ha conosciuto, allevato e fatto diventare importante, ora se lo ritrova contro per la seconda volta ne giro di due settimane. Proprio il tecnico scozzese ha messo in allerta i suoi giocatori dell’importanza di bloccare da subito l’asso portoghese, in grado da solo di trascinare l’intera formazione spagnola. Cristiano Ronaldo, dopo aver segnato all’andata con un colpo di testa preceduto da uno stacco imperioso, vuole ripetersi all’Old Trafford, nello stadio che è stato suo per parecchi anni prima di provare l’avventura in Spagna. Sentirà la pressione dell’ex oppure ne uscirà rafforzato dai probabili fischi che riceverà dai suoi ex tifosi? Tra l’altro, nelle ultime ore si parla di un suo possibile ritorno allo United a partire dalla prossima stagione…

    IL VECCHIO E IL NUOVO – Il match odierno vedrà sfidarsi anche il vecchio (Ferguson) con il nuovo (Mourinho). Due filosofie diverse ma con una caratteristica in comune: la vittoria. Tra i due tecnici c’è stima reciproca, tanto che lo scozzese avrebbe suggerito alla proprietà dello United, quando avverrà il suo addio al calcio, di ingaggiare il portoghese. Dal canto suo, lo Special One, non ha mai nascosto il desiderio di prendere l’eredità di Sir Alex Ferguson e quindi sedersi sulla panchina dei Red Devils.

    PROBABILI FORMAZIONI MANCHESTER UNITED-REAL MADRID
    Manchester United (4-2-3-1): de Gea; Rafael, Ferdinand, Evans, Evra; Carrick, Cleverley; Rooney, Kagawa, Welbeck; van Persie. Allenatore: Ferguson
    Real Madrid (4-2-3-1): Diego Lopez; Arbeloa, Varane, Sergio Ramos, Coentrao; Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Higuain. Allenatore: Mourinho

  • Mourinho-Ferguson, sfida infinita

    Mourinho-Ferguson, sfida infinita

    Ancora una volta Alex Ferguson e Josè Mourinho incrociano i propri destini e le proprie lavagnette tattiche dalle parti dell’Old Trafford. I due tecnici al momento più quotati e vincenti del Vecchio Continente, alla guida rispettivamente del Manchester United e del Real Madrid, si giocano in un match come sempre vibrante l’accesso ai quarti di finale della Champions League. Mourinho ha perso soltanto 2 volte in ben 15 confronti al cospetto di Sir Alex, ma questo potrebbe non bastare nella tana dei red devils, dopo l’1-1 dell’andata al Bernabeu, che quantomeno garantisce i favori del pronostico agli inglesi.

    Il duello tra Sir Alex e lo Special One, comunque, ha conosciuto tanti capitoli di una storia affascinante e con non pochi colpi proibiti. I due allenatori si affrontarono per la prima volta inconsapevoli del loro futuro antagonismo nel 2004. E il giovane Mou confezionò uno sgarbo irriverente al tecnico degli inglesi proprio in Champions.

    Ferguson vs Mourinho la sfida infinita | © CARL DE SOUZA/AFP/Getty Image
    Ferguson vs Mourinho la sfida infinita | © CARL DE SOUZA/AFP/Getty Image
    Il Porto si era imposto per 2-1 tra le mura amiche e all’Old Trafford stava soccombendo per 1-0 e quindi eliminato in virtù di un gol di Scholes. Poi proprio allo scadere una conclusione non irresistibile di Costinha, complice una papera di Tim Howard, scaturì il pareggio per i dragoes, che passarono il turno. Mourinho avrebbe poi addirittura vinto quell’edizione della Champions con il suo Porto. Le sfide divennero poi più frequenti con il passaggio del lusitano sulla panchina del Chelsea ed anzi Ferguson patì particolarmente il tatticismo del portoghese, tanto da racimolare in 10 confronti diretti 5 sconfitte, 4 pareggi ed un solo successo. Oltretutto nel 2007 Mou ed il Chelsea vinsero la FA Cup con un gol nell’extra-time in finale di Drogba proprio ai danni del Man United.

    Una vera rivincita Ferguson riuscì ad afferrarla soltanto nella Champions del 2008/2009 con Mourinho che nel frattempo si era accasato sulla panchina dell’Inter. Nei sedicesimi della competizione Sir Alex questa volta riservò un brutto dispiacere al suo dirimpettaio, battendolo con un netto 2-0 all’Old Trafford. Mourinho ha fatto sempre soffrire Ferguson, ma in Champions non ha mai vinto all’Old Trafford, un dettaglio da considerare in un match in cui il Real dovrà cercare di vincere per forza.

    Ad ogni modo, Ferguson e Mourinho sposano due filosofie calcistiche diverse. Sir Alex siede sulla panchina dei red devils ormai dal 1986 e rappresenta il vero simbolo di un club vincente e capace ogni volta di rinnovarsi negli uomini e nelle ambizioni. Mourinho, invece, non conosce una dimora fissa e la sua missione calcistica è quella di vincere in ogni paese d’Europa, dal Portogallo all’Italia, passando per l’Inghilterra e la Spagna. Una missione portata quasi al termine, anche se in bacheca gli manca il grande acuto proprio con le merengues. Tuttavia, la sfida tra Manchester United e Real Madrid vivrà nel suo fascino più assoluto per i suoi condottieri e per il ritorno di un grande ex. Quel Cristiano Ronaldo che a Manchester ha infranto tanti cuori e si è affermato come uno dei migliori calciatori al mondo. Ma sarà sufficiente per rubare la scena al duello tra Sir Alex e Mou?

  • Real Madrid-Manchester United 1-1: Ronaldo salva Mourinho

    Real Madrid-Manchester United 1-1: Ronaldo salva Mourinho

    Real Madrid-Manchester United sembra una finale e invece ieri sera al Santiago Bernabeu si giocava una “banale” andata degli ottavi di Champions League. I sorteggi, a volte, regalano anche questo. Alla vigilia del match, tutti o quasi i riflettori, erano puntati su Josè Mourinho, allenatore dei Blanocs che in questi giorni è finito al centro delle critiche. Prima i dissidi interni con alcuni giocatori, poi i risultati inferiori alle aspettative sul campo e, infine, gli immancabili screzi con i giornalisti, hanno reso la panchina dello Special One abbastanza traballante. Si sa bene che a Madrid resta chi vince. Prima della partita con il Manchester, il Real era virtualmente escluso dalla lotta per la Liga, ormai imprendibile il Barcellona, con un piede fuori dalla Coppa di Spagna, l’andata con i catalani al Bernabeu finì 1-1 e, per i gol in trasferta sono avvantaggiati gli uomini di Villanova e ora, dopo i primi 90′ contro Ferguson, la storia si ripete. Un altro pareggio interno che per via del conteggio delle reti segnate in casa e in trasferta penalizza il Real Madird. I blancos non vanno oltre l’1-1 e adesso servirà una partita perfetta nel ritorno che si disputerà all’Old Trafford per ribaltare i favori: vittoria o pareggio con più di 1 rete altrimenti Mou verrà eliminato. Passiamo ad analizzare il match, veramente avvincente dal primo all’ultimo minuto di gioco dove le due squadre si sono affrontate a viso aperto alternando il gioco “spensierato” – per usare un termine che tanto fece infuriare Stramaccioni- a una ferrea tattica.

    Cristiano Ronaldo salva Mourinho: suo il gol del pareggio del Real Madrid | © Jasper Juinen/Staff / Getty Images
    Cristiano Ronaldo salva Mourinho: suo il gol del pareggio del Real Madrid | © Jasper Juinen/Staff / Getty Images

    PRIMO TEMPO – Nei primi 45′ minuti di gioco avviene il meglio: infatti, entrambi i gol segnati, vengono realizzati proprio in questo lasso di tempo. Il primo tentativo pericolosissimo è del Real Madrid che, con Coentrao, va vicino al gol: il terzino portoghese raccoglie una corta respinta della difesa madrilena e conclude dal limite dell’area ma il suo tiro si stampa sul palo a De Gea battuto. Dall’altra parte il Manchester reagisce bene e trova addirittura il vantaggio con Welbeck bravo ad anticipare un disastroso Ramos su azione da corner: la zuccata dell’inglese vale il preziosissimo vantaggio dello United. Il Real Madrid tiene comunque il pallino del gioco: come ogni spagnola che si rispetti, fa un grande possesso palla e sferra le sue sfuriate con gli uomini chiave. Ronaldo e Di Maria sembrano molto ispirati e danno un gran da fare alla retroguardia inglese che comunque trova in Rio Ferdinand un baluardo quasi insuperabile. Alla mezz’ora arriva il pareggio del solito Cristiano Ronaldo con un preciso colpo di testa: il pubblico del Bernabeu spera nella rimonta completa.

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa i ritmi non stentano a calare. Il Real Madrid, giocando in casa, fa di tutto per cercare il vantaggio: un 1-1 è un risultato molto pericoloso perchè costringerebbe gli uomini di Mou a cercare di vincere o di pareggiare con più di due reti all’Old Trafford. Per questo i tentativi e il pressing del Real salgono vistosamente. Il possesso dei blancos è bello da vedersi però, il più delle volte sterile e fine a sè stesso: solo in una circostanza Di Maria impensierisce De Gea con un bel tiro dal limite. La sfera esce davvero di un nulla alla sinistra dell’estremo difensore. Al 53′ avviene un episodio che farà discutere: buco clamoroso della difesa spagnola, lancio filtrante dalla tre quarti inglese per Evra. Il terzino capitano del Manchester si invola verso la porta di Lopez ma un recupero di Varane salva il risultato: peccato che il difensore del Real trattenga vistosamente Evra: poteva starci l’espulsione per fallo da ultimo uomo ma l’arbitro fa sorvolare. Prima della fine del match, spazio per due nitidissime palle gol: il Manchester va vicinissimo al vantaggio con Van Persie che, per due volte nel giro di pochi minuti, fallisce due occasioni facili facili. Nel primo caso, l’ex gunners, colpisce la traversa, nel secondo conclude a tu per tu con Lopez in un modo pessimo: pallone che supera il portiere ma Xabi Alonso salva sulla linea. Il Real si tende ancora una volta pericoloso con Coentrao ma una conclusione ravvicinata del terzino spagnolo è parata di piede, d’istindo da De Gea. 1-1 e tutto rimandato alla gara di ritorno. Sorride il Manchester United che ha sfiorato l’impresa: si rammarica il Real Madrid che perde un altro treno.

    Pagelle Real Madrid-Manchester United:

    Welbeck 7,5 Migliore in campo, si da un gran da fare. Segna un gol pesantissimo e lotta su ogni pallone.

    Ferdinand 7 Una roccia. Non passa nessuno dalle sue parti, neppure sua maestà Ronaldo. L’esperienza al servizio del Manchester United.

    Ronaldo 6,5 Salva i suoi da una sconfitta che avrebbe potuto far davvero male. Sembra il più in palla dei blanocs.

    Ramos 5 Imbarazzante. Si perde Welbeck sul primo gol e mette in mostra troppe insicurezze. Serata da dimenticare.

    Benzema 5 Chi l’ha visto? Praticamente zero il suo operato. Mai utile per i suoi compagni.

    Rooney 5,5 In attacco si vede poco e così il numero 10 inglese arretra fino a dare una mano anche in difesa. Non sempre va come dovrebbe andare.

    Tabellino Real Madrid-Manchester United

    Real Madrid (4-2-3-1): Diego, Arbeloa, Varane, Sergio Ramos, Fabio Coentrao, Xabi Alonso (82′ Pepe), Khedira, Di Maria (74′ Modric), Ozil, Ronaldo, Benzema (59′ Higuain). A disp: Adan, Essien, Callejon, Kakà. All. Mourinho.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea, Rafael, Ferdinand, Evans, Evra, Carrick, Jones, Welbeck (73′ Valencia), Rooney (83′ Anderson), Kagawa (63′ Giggs), Van Persie. A disp: Amos, Cleverley, Nani, Hernandez. All. Ferguson.

    Marcatori: 20′ Welbeck (M), 30′ Ronaldo (R)

    Note: Ammoniti: Van Persie , 39′ Rafael , 84′ Valencia (Man. Unit)

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  • Real Madrid-Manchester United e Shakhtar-Borussia, le formazioni

    Real Madrid-Manchester United e Shakhtar-Borussia, le formazioni

    Gli ottavi di andata di Champions League, dopo l’apertura di ieri con i successi esterni di Juventus e Paris Saint Germain rispettivamente contro Celtic e Valencia proseguono questa sera alle 20.45 con gli altri due match di questa settimana, prima che il tabellone dell’andata venga completato il 19 e 20 Febbraio. Il menu propone, così, il “piatto forte” di Real Madrid-Manchester United al Santiago Bernabeu, lo scontro tra titani che si incontrano troppo presto, andando ad ostacolarsi vicendevolmente nel proseguio del cammino in Champions, ma anche l’interessante scontro fra outsider Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund che metterà di fronte due tra le sorprese positive messesi in mostra nella fase a gironi del torneo soprattutto in termini di gioco e di briosità.

    Real Madrid-Manchester United è il match clou, che metterà di fronte le merengues di Josè Mourinho e i Red Devils di Sir Alex Ferguson, due tra le squadre più blasonate d’Europa e del mondo, e tanto basta per capire perchè la gara verrà seguita da circa 200 milioni di spettatori in tutto il pianeta, come se fosse la finale del torneo. E di finale anticipata, a conti fatti, si tratta. Lo spettacolo dovrebbe essere assicurato dallo stato di forma degli ospiti, dominatori incontrastati in Premier League con ben 12 punti di vantaggio sulla seconda, il City, e pertanto già proiettati alla dimensione Europea per cercare di centrare il prestigioso obiettivo “double”, campionato e Champions League, ancor di più nella stagione che si preannuncia come l’ultima della lunghissima carriera del tecnico dei Red Devils.

    Questa sera, inoltre, il match vivrà dell’atteso scontro tra Cristiano Ronaldo ed il suo passato, contro la squadra che lo ha reso grande ed il tecnico che lo ha lanciato nell’Olimpo del calcio mondiale, un incontro che lo emozionerà come lo stesso CR7 ha Twittato alla vigilia: “giocare contro il Manchester United è una partita speciale per me”, e la sua presenza in campo, anche secondo i bookmakers, potrà essere decisiva nell’influenzare le sorti di Real Madrid-Manchester United, anche se non sarà ovviamente l’unico nome di peso illuminato dai riflettori del Bernabeu. Basti pensare all’attacco dello United composto dalla coppia delle meraviglie Rooney-Van Persie, ma anche il trio delle merengues formato da Ozil, Ronaldo (appunto) e Benzema. Per Josè Mourinho questo match è “la partita che tutti vorrebbero giocare” ed è, probabilmente, la cartina di tornasole della stagione del suo Real Madrid, che punta sulla Champions League per risollevare la propria stagione.

    Real Madrid-Manchester United, le formazioni | © Jasper Juinen/Getty Images
    Real Madrid-Manchester United, le formazioni | © Jasper Juinen/Getty Images

     

    Probabili formazioni Real Madrid-Manchester United:

    Real Madrid (4-2-3-1): Lopez, Arbeloa, Pepe, Ramos, Coentrao; Khedira, X. Alonso; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Benzema. Allenatore: Josè Mourinho

    Manchester United (4-4-1-1): De Gea; Rafael, Ferdinand,Vidic, Evra; Nani, Carrick, Cleverley, Valencia; Rooney; Van Persie. Allenatore: Alex Ferguson

    Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund è, come detto, il match tra le due outsider del torneo, le squadre “rivelazione” come si suol definire le formazioni che esprimono buon gioco e riescono a raggiungere risultati sorprendenti rispetto alle quotazioni iniziali. In particolare, gli ucraini guidati da Lucescu hanno ben impressionato nella fase a gironi nel raggruppamento della Juventus, riuscendo a mostrare bel gioco corale e buone individualità in particolare con il giovane brasiliano Willian che, però, è stato nel frattempo ceduto all’Anzhi. La squadra ucraina questa sera avrà il vantaggio del fattore campo, dove ha costruito le migliori prestazioni in Europa, grazie al gioco brillante dei suoi gioielli in rosa, da Fernandinho a Teixeira, fino al bomber (noto per lo scarso fair play nella gara con il Nordsjaelland) Luiz Adriano. Il Borussia Dortmund di Klopp, dopo uno scoppiettante inizio di stagione in cui hanno brillato nel girone del Manchester City e del Real Madrid, non sta attraversando attualmente un buon momento ed è reduce dalla sconfitta in Bundesliga con l’Amburgo per 4-1. Questa sera, però, proverà ad affidarsi alla vena del bomber Lewandowski, oltre che dei due talentini Reus e Gotze.

    Probabili formazioni Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund: 

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Rat; Hubschmann, Stepanenko; Alex Texeira, Mkhitaryan, Taison; Luiz Adriano. Allenatore: Lucescu

    Borussia Dortmund (4-2-3-1) Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gundogan, Kehl; Blaszczykovski, Goetze, Reus; Lewandovski. Allenatore: Klopp

  • Stramaccioni gli apre le porte, Sneijder le chiude. Vuole la cessione

    Stramaccioni gli apre le porte, Sneijder le chiude. Vuole la cessione

    Bye bye Milano. E’ tempo di saluti per Wesley Sneijder e consorte. Nonostante l’apertura totale di Stramaccioni per l’ex trequartista del Real Madrid, pronto a convocarlo e dargli una maglia da titolare per l’inizio del nuovo anno, l’olandese ha deciso di lasciare la Pinetina. E dove sta la novità? Forse, finalmente si è sbilanciato nettamente sulla sua posizione. Se nel recente passato, i suoi umori, i suoi pensieri e la sua rabbia uscivano fuori tramite i tweet della moglie, stavolta le dichiarazioni sono arrivate direttamente dal numero 10 dell’Inter “meglio andare via a gennaio”, frase che non lascia alcun dubbio sulla volontà di Sneijder. Vuole lasciare la formazione nerazzurra nel prossimo mese anche se aggiunge che, essendo sotto contratto fino al 2015 potrebbe essere costretto a rimanere nella Milano interista controvoglia.

    Rimane quindi il rapporto di tensione tra l’Inter e il giocatore. Vuole andar via a gennaio, altrimenti rimarrà in squadra senza però accettare nessuno sconto sull’ingaggio.

    Sneijder vuole andar via dall'Inter a gennaio © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages
    Sneijder vuole andar via dall’Inter a gennaio © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages

    Le pretendenti – La dirigenza nerazzurra a questo punto dovrà cercare acquirenti per il cartellino del giocatore. Il Psg si è tirato indietro con le parole del tecnico Carlo Ancelotti che ha chiuso il mercato dei parigini con l’arrivo di Lucas Moura dal San Paolo. Il Tottenham sembrava un’ottima chance per l’olandese ma le parti sembrano lontane e Sneijder preferirebbe una società più importante per poter conquistare nuovi titoli. Rimangono le due opzioni Manchester United e Real Madrid. Il manager degli inglesi, Alex Ferguson, ha sempre mostrato una certa stima nei confronti del numero 10 interista e il costo piuttosto vantaggioso (si parla di 15 milioni) potrebbe spingere i Red Devils a provare il colpaccio. La situazione in Spagna è diversa. Mourinho vorrebbe allenare nuovamente l’olandese, ma il suo futuro sulla panchina delle merengues è in bilico, quindi difficilmente la dirigenza effettuerà un’offerta per il giocatore.

    E il City pigliatutto? Rimane nascosto. Mancini lo apprezza, ma anche la panchina del tecnico italiano inizia a traballare.