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  • Alessia Filippi lascia il nuoto a soli 25 anni

    Alessia Filippi lascia il nuoto a soli 25 anni

    Notizia shock nel mondo del nuoto dove in queste ore è arrivata l’ufficialità del ritiro di Alessia Filippi, nuotatrice italiana che più volte ha indossato la cuffia azzurra riuscendo anche a portare in alto il proprio nome e l’Italia: queste vittorie sono però mancate negli ultimi anni ed è proprio questo il principale motivo del ritiro a soli 25 anni. Per un’atleta così giovane infatti non è di certo facile appendere costume, cuffia ed occhialini al chiodo ma, quando sotto ci sono anche altre cause e non dipende proprio tutto da te, la decisione arriva in fretta.

    Proprio dopo aver conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012, le Fiamme Gialle hanno messo fuori squadra la romana che si è vista crollare il mondo addosso: non bastasse alla gara della propria batteria nei 200 dorso a Londra è stata eliminata subito. Il clima era diventato dunque pesante ed in più la scelta delle Fiamme Gialle di puntare su atleti più giovani e promettenti ha fatto prendere la decisione definitiva ad Alessia Filippi.

    Alessia Filippi Trofeo Settecolli Herbalife - Day 1
    Alessia Filippi © Paolo Bruno/Getty Images

    Ovviamente amareggiata la nuotatrice romana ha affermato di continuare a praticare lo sport solamente per passione e che, nonostante il nuoto sia la sua vita, è arrivato veramente il momento di chiudere la propria carriera. In passato infatti più volte la Filippi aveva dichiarato di essere vicina a lasciare ma poi era ritornata sui suoi passi anche grazie ai risultati che sono arrivati fino ai Mondiali di Roma nel 2009, dove davanti al proprio pubblico conquistò una fantastica doppietta grazie alla medaglia d’oro nei 1500 sl e a quella negli 800.

    Di certo questi sono stati gli anni più importanti per la Filippi che l’anno precedente durante le Olimpiadi di Londra 2012 conquistò l’argento negli 800 e, prima ancora, durante gli Europei di Budapest 2006 e Eindhoven 2008, aggiunse al proprio palmares tre medaglie d’oro e due di bronzo in svariate specialità. Quel che è certo è che Alessia Filippi resterà una delle più grandi nuotatrici italiane che, sfortunatamente è però sempre vissuta nell’ombra di Federica Pellegrini, considerata da sempre la numero uno per gli italiani.

  • Conferma Scozzoli, sorpresa Pesce. Filippi giù

    Conferma Scozzoli, sorpresa Pesce. Filippi giù

    Seconda giornata di finali agli europei di nuoto di Debrecen condita dal titolo europeo sui  100 rana di Fabio Scozzoli che precede di soli 13 preziosissimi centesimi l’ucraino Valeriy Dymo e di 38/100 il compagno e vera sorpresa della finale Mattia Pesce, alla prima finale europea.

    Nella giornata del ricordo di Alexsander Dale Olen, il ranista norvegese amico – rivale di Scozzoli e presente con l’azzurro in tutti i podi conquistati nella sua giovane carriera, non poteva non mancare la dedica di Scozzoli al campione del mondo della specialità, morto il 30 aprile a Flagstaff, Arizona.

    In una seconda giornata positiva per i colori azzurri, l’unica nota negativa è rappresentata dalla bruttissima prestazione di Alessia Filippi nella finale dei 200 dorso.  Si aspettava un acuto da parte della nuotatrice romana ma questo non è arrivato in una finale chiusa al settimo posto in 2’11″20 e condotta sempre nelle retrovie sin dalla partenza. Forse l’infiammazione al collo che ha subito la romana alla vigilia della gara ha profondamente inciso in una finale comunque modesta vinta dalla francese Castel in 2’08″41, argento per la tedesca Mensing in 2’09″55, bronzo per la spagnola Da Rocha in 2’09″56.

    A parte le medaglie dei ranisti, la sorpresa più lieta della giornata la regala la giovane Alice Mizzau che conquista la prima finale europea della carriera nei 100 stile libero con un ottimo 55″07, ovvero il quarto tempo della semifinale e secondo crono italiano di sempre (eguagliato la Vianini di 11 anni fa da record italiano), mentre decima è Erika Ferraioli (55″88, peggiore del 55″69 della batteria). Buona anche la finale conquistata nei 200 misti da Federico Turrini in 2’01”17, ennesima conferma della Boggiatto nei 100 rana e ripescaggio all’ultimo minuto per il romano Alex Di Giorgio che, grazie alla rinuncia del belga Timmers, potrà disputare la finale dei 200 stile libero. Purtroppo sia Turrini che Boggiatto ed infine Di Giorgio, non avranno nessuna possibilità di medaglia nelle finali con l’obiettivo di agguantare il limite per Londra 2012.

    Fabio Scozzoli ©ATTILA KISBENEDEK/AFP/GettyImages

    Le altre finali di giornata hanno visto comunque delle belle prestazioni degli atleti azzurri con il quinto posto nella finale dei 100 dorso per  Mirco Di Tora in 54″78 (il tempo limite per i Giochi è 53″85) con le medaglie che  vanno al greco Grigoriadis (53″86), al tedesco Meeuw (54″06) e all’israeliano Toumarkin (54″14). Nella finale dei 50 farfalla, Silvia Di Pietro è quinta in 26″44, a 28 centesimi dal podio composto dalla svedese Sjoestroem (25″64) sull’estone Aljand (25″92) e sulla norvegese Snildal (26″16). L’altra italiana in gara, Ilaria Bianchi, è settima in 26″55: l’emiliana si migliora ancora, ma non abbastanza per competere con le protagoniste sul podio. Il primo oro assegnato nella seconda giornata di finali lo consegna col quinto tempo al mondo alla Spagna Rafael Munoz, in 23″16, tempo col quale si tiene dietro una concorrenza prestigiosa come quella dell’ex campione europeo e del mondo Milorard Cavic, come quella dei due francesi Bousquet (argento in 23″30) e Leveaux (ultimo), e con la sorpresa bielorussa del 1990 Yauhen Tsurkin (23″37).

  • Europei, Italia subito tre medaglie. Pellegrini e Magnini ok

    Europei, Italia subito tre medaglie. Pellegrini e Magnini ok

    Cominciano molto bene per i colori azzurri i Campionati Europei di vasca lunga a Debrecen, in Ungheria. Prima giornata di finali e tre medaglie conquistate con Samuel Pizzetti (bronzo) nei 400 stile libero e le staffette 4X100 stile libero, d’argento quella maschile e di bronzo quella femminile con tanto di record italiano per quest’ultima.

    La prestazione più significativa è appunto rappresentata dalla staffetta femminile che ha limato il precedente record (targato Pechino 2008), di quasi mezzo secondo.

    Solita gara magistrale per la Fede nazionale che in seconda frazione recupera lo svantaggio accumulato dalla Germania a causa della prima frazione targata Britta Steffen. Al lancio c’e’ la giovane Alice Mizzau che realizza un buon 55”14, Federica Pellegrini tocca in 54″29, quindi Erica Buratto nuota la terza frazione e passa terza in 55″50, infine Erika Ferraioli difende il bronzo in 54″91, per un globale 3’39″84 (dietro la Germania di Britta Steffen e la Svezia di Sarah Sjoestroem) che cancella il record italiano di Pechino di 3’40″42. Buon segnale anche da parte dei maschietti che, orfani di Luca Dotto che non è partito per l’Ungheria a causa di un problemino alla schiena, hanno saputo agguantare una medaglia d’argento grazie alla super frazione di Pippo Magnini. Il 47″97 del pesarese serve sicuramente all’Italia per toccare dietro solo alla Francia di Alain Bernard in 3’14″71 (contro 3’13″55) e davanti alla Russia (3’15″13). Il lancio è affidato alla matricola Andrea Rolla (49″48), quindi si tuffa Marco Orsi per passare da quinto a quarto (48″15), e sul podio virtualmente ci siamo anche in terza frazione con Michele Santucci(49″11) prima degli ultimi cento al cardiopalma dell’ex  bi-campione del mondo dei 100 stile.

    I ragazzi della 4X100 &copy:ATTILA KISBENEDEK/AFP/GettyImages

    La terza medaglia è opera di un inedito Samuel Pizzetti che riesce a raggiungere il terzo gradino del podio nei 400 stile libero, forse una distanza un po’ cortina rispetto ai suoi soliti standard rappresentati dagli 800 e dai 1500. L’oro è andato al campione del Mondo tedesco Paul Biedermaan che si è permesso il lusso di nuotare solamente l’ultimo 50 dimostrando una superiorità netta all’arrivo.

    Oggi ancora una giornata condita da possibili podi con la finale dei 100 rana in cui ci saranno sia Fabio Scozzoli che un ottimo Mattia Pesce, speranza di un bronzo per la rediviva Alessia Filippi nei 200 dorso mentre c’e’ da attendere una buona prestazione cronometrica sia per le delfiniste Silvia Di Pietro, che detiene il primato italiano in 25″84, e Ilaria Bianchi, entrate in finale nei 50 farfalla rispettivamente col quinto (26″61) e settimo tempo (26″65, primato personale), che per Mirko Di Tora che ha strappato l’ultimo posto utile per la finale dei 100 dorso.

  • Nuoto, Sette Colli: La Pellegrini è già in forma. Bene Scozzoli e Colbertaldo

    La Federica nazionale non si ferma mai e lancia un serio messaggio alle sue rivali per i prossimi campionati Europei di Budapest. La Pellegrini migliora il mondiale stagionale sui 400 stile libero. Fede ottiene un 4’03″12 sotto carico che è dunque inferiore al crono col quale si era imposta ai Primaverili di Riccione in aprile in 4’04″30.

    Il tempo della Pellegrini è molto significativo, considerando il carico di lavoro che la veneta deve ancora smaltire a causa della preparazione sostenuta in altura a Sierra Nevada. La condotta di gara è stata molto regolare, i passaggi (1’00″32, 2’01″77, 3’03″04) sono ottimi e denotano anche un certo equilibrio mentale ormai definitivamente raggiunto dalla campionessa del mondo e olimpica. Domani sono previsti gli 800 sl, la gara nella quale si spera di trovare a fianco la pellegrini, l’ altra regina del nuoto italiano, Alessia Filippi. Federica ha inflitto quasi sei secondi all’ungherese Agnes Mutina (4’09″15) che è dell’88 come l’azzurra, e sul podio s’è portata la sudafricana Wendy Trott (4’10″49).

    Tra le altre gare, spicca la buona prestazione di Milorad Cavic, il serbo d’Italia e campione del mondo dei 100 sl, grande rivale di Phelps, che nei 100 farfalla ha messo in riga tutta la concorrenza in 52″53 (primo anche a metà in 24″16). L’allievo di Andrea Di Nino ha bruciato al tocco il keniano bianco Jason Dunford (52″64), e l’australiano aborigeno Geoff Huegill in 52″75. La prova femminile è stata vinta dall’inglese Francesca Halsall in 58″97 con il terzo posto ex aequo delle azzurre Segat e Di Liddo.

    Significativa anche la vittoria di Fabio Scozzoli nei 100 rana in 1’01″42 davanti al medagliato olimpico norvegese Dale Oen (1’01″61) e a Loris Facci (1’02″02) che ha lasciato giù dal podio il sudafricano Van der Burgh. Brava anche la torinese Chiara Boggiatto, allenata a Livorno da Corrado Rosso, che ha preceduto in 1’09″01 Martina Carraro e Giulia Fabbri. I 50 dorso sono andati all’iridata dei 200, l’inglese Simmonds in 28″61 e al connazionale primatista Liam Tancock in 25″29 (su Mirco Di Tora). I 1500 sl donne senza la Filippi sono stati vinti dalla genovese, Giorgia Consiglio in 16’29″79, i 400 sl maschili sono stati domati da Federico Colbertaldo in 3’50″22, i 50 sl dall’australiano Sullivan in 22″09 (sull’americano Schneider e Luca Dotto in 22″59, con Magnini 8°) e dalla svedese Therese Alshammar in 24″27.