Tag: alessandro nesta

  • Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    E’ il tempo degli addii a Milanello, forse troppi addii che generano grande tristezza nell’ambiente rossonero impreparato a dover salutare contemporaneamente tanti giocatori simbolo dell’ultimo decennio milanista. Domani nell’ultima partita stagionale che il Milan giocherà contro il Novara, si prevede il tripudio di San Siro per un pezzo di Milan che se ne va.

    Dopo l’annuncio di Alessandro Nesta nella conferenza stampa tenutasi giovedì scorso, ieri è arrivata un pò a sorpresa la notizia dell’addio di Gennaro Gattuso , il quale dopo un incontro con Adriano Galliani ha deciso di porre fino alla sua avventura rossonera durata ben 13 anni. Ma non finisce qua, perchè sempre nella giornata di ieri, sul sito ufficiale del Milan è apparsa una lettera di addio da parte di Filippo Inzaghi. Il 38enne ex Juventus lascia il Milan dopo 125 goal in rossonero e  dopo aver vissuto una stagione da separato in casa per via dei suoi rapporti non idilliaci con il tecnico Allegri. A completare il quadro degli addii ci hanno pensato Clarence Seedorf, Gianluca Zambrotta e Mark Van Bommel.

    Gennaro Gattuso © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PARLA GATTUSO – Dopo aver annunciato la decisione di lasciare il Milan, Gennaro Gattuso ha tenuto oggi una conferenza stampa nella quale ha voluto ringraziare tutto il mondo rossonero. Ecco alcune sue dichiarazioni: “E’ stato un sogno indossare la maglia che sogni fin da bambino. Speriamo che per prima cosa non mi si abbassi più l’occhio: ho ancora voglia di battagliare e far vedere che non sono morto calcisticamente. Dentro di me sentivo il bisogno di lasciare, così come ha fatto lo zoccolo duro della squadra. Non mi voglio sentire un peso, la società non mi ha fatto sentire tale” . E a chi gli chiede dove andrà ecco la risposta di  “ringhio” – “Non andrei mai alla Juventus e all’Inter: per l’amore che ho per questa società e per questi colori. Non mi vogliono loro e non ci andrei io”. Poi un’ultima domanda sul futuro“Il mio sogno è indossare la maglia dei Glasgow: ora però c’è una brutta situazione. Non è una questione di soldi. Sono andato via a 19 anni dalla Salernitana. Mi son fatto conoscere grazie al Glasgow: ci son diversi casini là a livello economico. Penso sarebbe una scelta di cuore e bella. Voglio partire da dove sono partito”.

    VAN BOMMEL TORNA AL PSV – Non sarà un addio paragonabile a quelli di Gattuso, Nesta e gli altri ma comunque è una perdita poco gradita per la squadra di Allegri. Mark Van Bommel lascia dopo 2 stagioni il Milan per tornare in Olanda. L’olandese commenta così: “Lascio anch’io, dopo un anno e mezzo. Anche se non è come Pippo o Sandro che lasciano dopo 10 anni, non è facile lasciare questo grande gruppo. Voglio fare i complimenti a Galliani per avermi portato qui, ho fatto tutto per questa squadra. Abbiamo vinto lo scudetto lo scorso anno, purtroppo questa stagione è andata male. Non potevo dire di no a questa grande squadra. Ora torno in Olanda con la mia famiglia: vado al PSV e poi voglio fare l’allenatore. Comunque questo è un arrivederci, magari tornerò qui come allenatore”

    Intanto oggi è arrivata una notizia lieta (era nell’aria da tempo) per i milanisti, Riccardo Montolivo giocherà l’anno prossimo nel Milan dopo aver rifiutato nei mesi scorsi il rinnovo proposto dai Della Valle. E’ stato proprio Massimiliano Allegri ad annunciarlo durante la conferenza stampa: “L’anno prossimo arriverà Montolivo che è un giocatore molto bravo, con molta tecnica. Comunque il Milan resterà competitivo anche l’anno prossimo, dobbiamo continuare il lavoro iniziato l’anno scorso. Bisognerà ripartire con grande entusiasmo”

  • Milan: domenica gli addii di Nesta, Inzaghi e Seedorf. Giallo Gattuso

    Milan: domenica gli addii di Nesta, Inzaghi e Seedorf. Giallo Gattuso

    Sarà un pomeriggio di addii quello che vedrà di fronte Milan e Novara domenica a  San Siro alle ore 15:00. L’ ultimo saluto di Nesta, Inzaghi e Seedorf alla maglia rossonera. Maglia con la quale hanno vinto tutto, condividendo gioie e dolori.

    A darne l’ ufficialità per quel che riguarda il difensore campione del mondo è stato egli stesso mediante conferenza stampa. Alessandro Nesta dice addio al Milan dopo 10 anni vissuti da protagonista, con il quale ha conquistato tutto, dallo scudetto alla Champions League alla Coppa Intercontinentale. I ritmi del calcio italiano oramai sono insostenibili e il numero 13 rossonero ha deciso di dire basta. Finisce così l’ avventura italiana di uno dei difensori più forti dell’ intero panorama mondiale, uno dei più forti difensori di sempre.  Domenica ci sarà l’ ultimo saluta alla curva rossonera, poi il suo futuro sarà molto probabilmente in America a New York. Nesta si confronterà con una nuova esperienza di vita e potrà giocare su ritmi meno intensi, dimostrando ancora il suo reale valore.

    Alessandro Nesta e Filippo Inzaghi © Koji Watanabe/Getty Images

    Domenica sarà anche l’ ultima apparizione di Pippo Inzaghi e Clarence Seedorf con la maglia rossonera. Superpippo, ad un passo dall’ addio già a gennaio, ha preso la sua decisione in concomitanza con la società. Giunto alla soglia dei 37 anni, Inzaghi non rientra più nei programmi dei rossoneri, e quest’ ultima stagione ne è stata la conferma. Mai preso in considerazione da Allegri, Inzaghi ha trascorso il suo campionato tra tribuna e panchina. Pochissime le apparizioni, solo spezzoni di gara a risultato già acquisito. Non di certo il miglior trattamento per chi ha scritto la storia di questa maglia.  Memorabile la sua doppietta al Liverpool nella finale di Champions League del 2007, che consegnò il settimo trofeo alla compagine milanese. Domenica lo attenderà una vera e propria celebrazione e standing ovation.

    Anche Clarence Seedorf  dirà addio ai rossoneri, per lui pronto un contratto negli Usa. Nelle ultime ore si è parlato anche di un suo ritorno alle origini. Di fatto pare che l’ Ajax abbia chiesto informazioni sul centrocampista olandese.

    Intanto scoppia il caso Gattuso. Se fino a pochi mesi fa pareva certa la permanenza del centrocampista calabrese in maglia rossonera, nelle ultime ore lo stesso Gattuso ha lasciato trapelare la possibilità di un addio definitivo ai colori rossoneri dopo la gara di domenica.

  • Milan, Nesta saluta “Vado via”. Futuro negli Stati Uniti

    Milan, Nesta saluta “Vado via”. Futuro negli Stati Uniti

    Saluta uno dei senatori rossoneri, Alessandro Nesta: il miglior difensore italiano degli ultini 3 lustri, infatti, abbandona il Milan e l’Italia per andare negli States. “La comunicazione è che è stata l’ultima stagione al Milan, vado via. I ritmi sono elevati e se non mi sento importante preferisco stare a casa. Ho preso questa decisione sono stato benissimo, ho vinto tanto ma per il rispetto della società e di me stesse preferisco andare a fare un’esperienza diversa dove posso ancora fare qualcosa di buono. Verso febbraio ho deciso che sarebbe stato l’ultimo anno. Ho parlato con il Milan e l’ho riferito anche a loro. Destinazione? Non si sa ancora perché non ho firmato ancora nulla. Non so dove vado, non sarebbe male andare oltreoceano, altre opportunità non ci sono. Lascio un Milan deluso perché speravamo di vincere il campionato che era alla nostra portata. C’è delusione mentre il futuro non si sa perché c’è un bel gruppo di giocatori che lascerà il Milan. Se spendi e rinnovi resti a certi vertici, però non so la società cosa voglia fare. Veniamo a Milanello tutti i giorni mangiamo insieme ci sono sempre le stesse persone da dieci anni, ringrazio anche loro. Mi mancheranno. Lascio le amicizie storiche, persone come Ambrosini, Seedorf, Pirlo, Abbiati, Maldini sono le persone con la quale sono più legato. Mi mancheranno calcisticamente.

    La mia carriera è stata intervallata da molti infortuni, dopo ogni infortunio sono ripartito sempre bene. Sono un professionista. Ancelotti è stato l’allenatore più importante della mia carriera. Importante per tutto, un allenatore perfetto. La prima Champions è stato il ricordo più bello. Per riaprire un atro ciclo come quello bisogna trovare la gente giusta come Pirlo e Seedorf che per 10 anni hanno fatto tanto, sono seri professionisti, bisogna ricreare un gruppo serio“.

    Alessandro Nesta © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Alla domanda conclusiva, da parte di un giornalista, di alternare le partite, Nesta ha concluso la sua conferenza stampa, rispondendo così. “Non ce la faccio, non riesco a stare a casa, la domenica devo giocare. Se sto a casa qualcosa non va. Credo che sia importante capirlo. I ritmi sono troppo per me, vado altrove dove sono più bassi. La società mi ha offerto un altro anno ma ho deciso cosi“.
    Intanto i meneghini guardano al mercato in entrata ma dalla cintola in su e puntano due talenti sudamercani, Ganso ed Hernanes. Il primo, conosciutissimo in Italia, potrebbe lasciare la Lazio per sbarcare in Lombardia senza eccessivo esborso economico (in rapporto al valore assoluto del calciatore, si intende) mentre il secondo, da tempo accostato a Galliani e soci, potrebbe davvero arrivare finalmente in Italia. Joseph Lee, procuratore di Hernanes, centrocampista brasiliano reduce da due stagioni con la maglia della Lazio, afferma che il ‘Diavolo’ è sulle tracce del suo assistito.

    Queste le dichiarazioni del manager del giocatore a SpazioMilan.it: “In due anni in Italia ha dimostrato tutto il suo valore ed è una cosa automatica che sia accostato a grandi club”. Quante possibilità ha il Milan di ingaggiarlo? “Al momento non è arrivata un’offerta concreta da parte del club rossonero, ma sarebbe una destinazione gradita. Il Milan è una delle migliori squadre al mondo, Hernanes vuole giocare a grandi livelli e alla Lazio ha fatto capire che può fare la differenza”. Ci sono già stati contatti? “Si, il Milan ha dimostrato interesse per il mio assistito. Se n’era parlato anche nei mesi scorsi, ma dipende prima dalla Lazio. Noi siamo qui, la Lazio è proprietaria del cartellino. Il Milan, se vuole, sa come deve fare…”.

  • Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Calciomercato Milan, tempo di rinnovi. Dopo la dolorosa abdicazione dal trono di Serie A, in Via Turati si lavora per il futuro. Come lo scorso anno, Adriano Galliani ha aperto la porta del suo ufficio per accogliere prima di tutto quei calciatori che vedono il loro contratto scadere fra poco più di un mese. L’anno scorso tra le vittime illustri del lungo pellegrinaggio in sede ci fu Andrea Pirlo, che a 12 mesi di distanza si è preso una bella rivincita nei confronti di chi non ha più credito nelle sue qualità. Crediamo che la lezione dell’ex regista rossonero sia stata imparata fin troppo bene dalla dirigenza milanista. Chi tra i giocatori in scadenza è già sicuro di rimanere la prossima stagione? Chi ha la valigia pronta e dirà addio a Milanello? Che le danze abbiano inizio.

    SICURIAmbrosini e Gattuso continueranno a giocare in rossonero. Capitano e vice-capitano, non è un caso. E non importa se sia lo stesso Ringhio a chiedere più giovani in rosa. La strada tracciata in Via Turati è nota da tanti anni. Affetto e lavoro viaggiano mano nella mano. La carta d’identità passa sempre in secondo piano.

    NI – Ci sono poi i precari: Aquilani, Muntari, e Maxi Lopez. Per il centrocampista della Nazionale azzurra il discorso è piuttosto complesso. Il fatto di non aver giocato in questi ultimi due mesi non è da ricondurre ad un disinteressamento da parte di Allegri, anzi. Semplicemente al Milan è scattato il timer. Quando l’ex centrocampista della Roma si avvicinava alla fatidica soglia delle 24 presenze (dopo cui i rossoneri erano obbligati a versare 8 milioni di euro al Liverpool), ha visto più panchina che altro. Galliani mira a ottenere un forte conto sugli iniziali 8 milioni. Se dovessero arrivare risposte negative dall’Inghilterra, il sostituto è già pronto: Montolivo.

    C’è poi Sulley Muntari, arrivato in prestito dall’Inter e Maxi Lopez, anche lui in attesa di risposte. Se non dovrebbero esserci particolari dubbi sull’ex nerazzurro, per la punta argentina il futuro non è poi così scontato, nonostante l’amministratore delegato del Milan abbia già virtualmente ufficializzato il suo riscatto dal Catania durante il mercato invernale.

    clarence seedorf | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    ADDIO – Praticamente certo l’addio di Nesta, da settimane in trattative con gli americani dei Red Bull New York. Sulle orme del difensore romano c’è Gianluca Zambrotta, anche lui in scadenza di contratto e spesso ai margini della rosa.

    Dopo 10 anni e due Champions League, saluta Milanello il trequartista olandese Clarence Seedorf, spesso determinante nei successi più belli della storia recente rossonera. Per l’orange si ipotizzano diversi scenari. Lo aspettano a braccia aperte in Brasile, Usa e Dubai.

    Un altro olandese è pronto a lasciare il Milan, Mark Van Bommel. Espresso in percentuale, l’addio dell’ex Bayern è sicuro al 95%. Mino Raiola ha voluto mantenere una porticina aperta ad un eventuale proposta del Diavolo, sebbene appaia certo il ritorno in patria del giocatore con la maglia del Psv.

    E’ ormai ai titoli di coda anche l’epica avventura di Pippo Inzaghi, il bomber di tutte le competizioni Uefa. Rispetto ai suoi compagni di squadra, è probabile che rimanga entro i confini nazionali. Siena e Lazio non hanno mai nascosto di provare un interesse nei confronti di Superpippo.

  • Inter – Milan 4-2 Milito tris, inferno rossonero

    Inter – Milan 4-2 Milito tris, inferno rossonero

    L’Inter sogna ancora, il Milan finisce all’inferno. Termina 4-2 per i nerazzurri la stracittadina milanese, valida per la 37 giornata di Serie A. Gli uomini di Stramaccioni trionfano grazie alla tripletta di uno scatenato Milito e al gioiello di Maicon. Inutile per i rossoneri la doppietta di Zlatan Ibrahimovic, che raggiunge i 28 centri stagionali, confermandosi il capocannoniere della Serie A. Oltre al sogno Champions, per la squadra di Moratti c’è anche la certezza di un posto in Europa League il prossimo anno. Il Diavolo invece dice addio alle ultime speranze scudetto, tornate in auge all’indomani del pareggio casalingo della Juve contro il Lecce mercoledì sera. Il tricolore ha preso definitivamente la strada di Torino, dove verrà gelosamente custodito per i prossimi 12 mesi.

    CHE DERBYL’è i’stess? Mica tanto. Erano anni che non si viveva un derby così avvincente. L’uomo della Madonnina è ancora lui, Diego Milito. Rinato nel girone d’andata proprio in occasione della stracittadina, esagera a modo suo, con una tripletta da incorniciare. Segna subito, al 14′ minuto, sotto la curva rossonera, che già aveva annotato l’1-0 di Vucinic in quel di Trieste. L’Inter domina, realizza anche il 2-0 con Cambiasso ma Rizzoli non se la sente di convalidare l’ennesima rete fantasma di questa stagione. Nell’occasione Abbiati si fa male ed è costretto ad abbandonare il campo. E’ il secondo cambio della serata per Allegri, che ad inizio match aveva perso Bonera (al suo posto il giovane De Sciglio). Segnali di una partita nata male e destinata a finire peggio.

    ORGOGLIO IBRAHIMOVIC – L’ultimo dei moicani. Certo, un paragone un po’ azzardato, ma ormai qualsiasi attributo che si voglia dare al bomber di Malmoe ha il sapore del superfluo. Rizzoli conferma di attraversare una giornataccia e assegna poco prima dell’intervallo un penalty a favore dei rossoneri, giudicando fallosa l’entrata di Julio Cesar ai danni di Boateng. La moviola mostra come il portiere brasiliano tocchi in realtà soltanto il pallone. Le vibranti proteste del verdeoro non fanno cambiare idea al direttore di gara. E nemmeno la linguaccia sventolata in faccia a Ibrahimovic aiuta Julio Cesar. Parità, 1-1. Pronti, via, Ibra. La ripresa si apre nel segno dell’attaccante rossonero che si beve letteralmente i difensori interisti e con un cucchiaio firma il sorpasso rossonero. Il Milan è di nuovo avanti, 2-1, lo scudetto è ancora in bilico.

    diego milito | © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    STRA-RIMONTA – E’ un derby che non finisce mai. Muntari, sì proprio lui, sfiora la terza rete per il Diavolo pochi minuti più tardi. Nonostante non sia esattamente uno dei massimi esteti del calcio, opta per una soluzione fin troppa fantasiosa, invece che usare la “legna”. Peccato capitale della serata rossonera. Trascorrono 5′ minuti e Milito dal dischetto realizza il 2-2 (fallo di Abate). Il tricolore torna prepotentemente sotto il diluvio di Trieste. Allegri rimane imbambolato. Cassano viene fatto entrare soltanto quando mancano 15′ minuti al termine. Ragione e sentimento non trovano un significato a tale scelta, l’ennesima discutibile della gestione Max. In casa Inter sanno bene cosa siano le stra-rimonte, e Moratti ne assaggia i frutti più dolci. Milito (80′) fa tris, ancora su calcio di rigore (mano di Nesta). Maicon chiude il sipario all’87, un gioiello di rara bellezza. Milan, adesso è davvero finita.

    Pagelle Inter Milan 4-2
    Julio Cesar 6: premettendo che la linguaccia del primo tempo resterà forse come una delle immagini più belle del campionato, il portiere interista non da sfoggio della sua bravura dimostrata tante altre volte. La prestazione è comunque sufficiente.
    Maicon 7: da Oscar la conclusione con la quale ha sorpreso Amelia e fatto scattare in piede tutto il popolo nerazzurro. Saluta San Siro come ai tempi del triplete.
    Zanetti 7,5: domandate a lui se era l’i stess. Chiedete ad Allegri cosa abbia provato nei minuti finali nel vederselo sfrecciare per 80 metri senza che i suoi giocatori potessero avere arbitrio. Capitano dentro.
    Sneijder 7: altra bella prova dell’olandese, apparso rigenerato dalla cura Stramaccioni. Non è ancora in versione triplete, però è tornato ad essere determinante per i colori nerazzurri. Ed è già tanto.
    Milito 9: da ieri sera nel web è scattata la petizione per intitolare la stracittadina milanese a lui. Qualcosa che suoni come “derby Milito”. Quest’anno l’argentino, quando ha incontrato il Milan, ha giocato a poker.

    Abbiati 6,5: la stagione 2011/2012 non vedrà una parata scudetto di San Abbiati. Peccato, perché il portiere rossonero c’ha provato in tutti i modi a scrivere una nuova Perugia. Tutto inutile.
    Abate 5: quando vede Milito il terzino del Milan va in tilt. Il derby dell’andata venne deciso da un suo errore, e anche ieri non è stato da meno.
    Nesta 6: il difensore romano sente terribilmente la mancanza di Thiago Silva. Da solo, a 36 anni, tappa le falle come può. In maniera egregia il più delle volte, con la mano in altre circostanze. Se è stato il suo ultimo derby lo sapremo fra sette giorni. Sappiamo già però che quello di ieri non se lo ricorderà molto volentieri.
    Muntari 5: lo si era intuito da tempo, adesso è arrivata la conferma. E’ lui l’uomo scudetto, nel bene e nel male. Ha la palla del 3-1, la fallisce clamorosamente. L’ultima speranza tricolore svanisce con il suo errore.
    Ibrahimovic 8: il re abdica. Per la prima volta da 8 anni a questa parte, Zlatan non vincerà lo scudetto. Ajax, Juve, Inter, Barcellona, Milan. Però Zlatan lascia il trono a modo suo, con una doppietta. Il titolo di capocannoniere non glielo sfila più nessuno ormai.

    INTER MILAN 4-2, HIGHLIGHTS 
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  • Ibrahimovic giura fedeltà al Milan e snobba il Real

    Ibrahimovic giura fedeltà al Milan e snobba il Real

    Al Milan Ibrahimovic si sente a casa. L’attaccante svedese non ha alcuna intenzione ad abbandonare i rossoneri al termine di questa stagione. Smentite quindi le voci dell’iberico El Confidencial, che dava il bomber di Malmoe lontano dal Diavolo nel prossimo futuro. Niente Spagna, niente Real, Ibra resta a Milanello. Salvo colpi di sorpresa, Jose Mourinho dovrà puntare su un altro top player per l’obiettivo dichiarato della stagione 2012-2013, la Champions League. Nel frattempo il Milan si appresta a vivere una serie di addii eccellenti. Da Van Bommel a Nesta, fino all’olandese Seedorf.

    CASA MIA – Zlatan Ibrahimovic non rinnega la scelta compiuta la scorsa estate, quando dal Barcellona era approdato al Milan. L’obiettivo dello svedese era quello di vincere tutto. Il primo anno è arrivato lo scudetto, nel secondo probabilmente i rossoneri resteranno a bocca asciutta. Nonostante una stagione “fallimentare”, Ibra vuole tornare ad alzare un trofeo. Qui in Italia, con il Diavolo. Nessuna scorciatoia Real quindi, ammesso che possa considerarsi tale. Stando a quanto dichiarato dallo svedese al quotidiano svedese AftonBladet, Mino Raiola potrà stare tranquillo per altri 12 mesi, almeno sul questo fronte.

     

    zlatan-ibrahimovic
    zlatan-ibrahimovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ADDII – Per un Ibrahimovic che resta, ci sono tanti calciatori del Milan pronti a lasciare i rossoneri. Rimanendo in tema Raiola, Van Bommel ha accettato la proposta del Psv per disputare il campionato dell’Eredivisie il prossimo anno. L’olandese classe ’77 torna quindi alle origini, nel club che gli ha permesso di approdare al Barcellona prima e al Bayern Monaco poi. Un altro orange pronto a salutare i rossoneri è Clarence Seedorf, dopo 10 anni e 298 presenze, con due Champions vinte. Probabilmente al numero 10 del Milan verrà offerto un posto all’interno della società, e non è da escludere che un giorno possa arrivare alla panchina della prima squadra. Anche l’avventura di Alessandro Nesta è arrivata al capolinea. Le 36 primavere del calciatore romano hanno convinto i dirigenti di Via Turati a non rinnovare il contratto del difensore centrale. Per lui futuro a stelle strisce. Infatti si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono Nesta a un passo dai Red Bull, il club dove milita l’ex stella del calcio europeo Henry.

    RIFONDAZIONE – Per la difesa il nome più gettonato è quello di Acerbi, il giovane centrale del Chievo. A centrocampo invece, dopo l’arrivo a parametro zero di Bakaye Traoré (27 enne mediano del Nancy), sembra fatta per l’approdo di Montolivo (anche lui in scadenza di contratto con la Fiorentina).

  • Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Sul futuro di Alessandro Nesta c’è una certezza, non di poco conto per i tifosi rossoneri, ossia che non andrà alla Juventus, evitando di seguire le orme del suo amico Andrea Pirlo. Nonostante ciò, all’età di 36 anni, il suo contratto in scadenza non verrà rinnovato dal club di Via Turati, e l’ex centrale della Lazio e della Nazionale, con tutta probabilità si trasferirà oltre Oceano, negli Stati Uniti, per chiudervi la carriera, disputando un’ultima stagione nel club di New York, i NY Red Bulls, dove militano anche Thierry Henry e Rafael Marquez. Dopo il saluto ad un baluardo di lungo corso come Alessandro Nesta, il Milan, dunque, ha già aperto la caccia ad un sostituto che possa essere all’altezza di sostituire un calciatore che, dal suo approdo nel lontano 2002, ha rappresentato sempre una certezza assoluta per la retroguardia, conquistando in maglia rossonera due scudetti, due Champions League ed una Coppa del Mondo per club.

    Le scelte di mercato della scorsa stagione hanno portato, giocando d’anticipo, il francese Philippe Mexes alla corte di Allegri, anche se le prestazioni dell’ex romanista hanno lasciato non poche perplessità, inducendo il Milan a guardarsi ancora attorno alla ricerca di un giovane promettente: in tal senso, l’attenzione è stata puntata sul clivense Acerbi, a metà fra i veronesi ed il Genoa, che si è messo in mostra nell’attuale stagione in gialloblu e che potrebbe approdare a Milanello già in Estate.

    Alessandro Nesta © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Oltre a lui, però, sembra che l’entourage rossonero stia valutando anche altre opzioni di maggiore esperienza, come quelle che conducono all’ex genoano (anche se cresciuto in casa Juventus, ndr) ed attualmente in forza allo Zenith San Pietroburgo, Mimmo Criscito, nel giro della Nazionale di Prandelli: il suo cartellino non sarà fra i più economici, considerando la trattativa con i russi, ma la duttilità del difensore campano potrebbe essere un punto a suo favore, considerando che può essere schierato sia da centrale difensivo che nel ruolo di terzino sinistro.

    Se la pista Criscito venisse accantonata, le alternative sul taccuino potrebbero essere Angelo Ogbonna del Torino, che ha rifiutato le convocazioni della Nazionale Nigeriana nella speranza di poter conquistare un posto agli Europei in maglia Azzurra e che recentemente è stato premiato con il riconoscimento “Gentleman Serie B” dedicato a Piermario Morosini, per la sua correttezza in campo. Il difensore granata, così come Criscito, può giocare sia da terzino che da centrale e potrebbe essere, pertanto, una validissima soluzione anche se pare esserci la concorrenza del Valencia da superare.

    Nel caso si puntasse, invece, su soluzioni “low cost”, potrebbero condurre a Cesare Natali, trentaduenne centrale attualmente in forza alla Fiorentina ma in scadenza di contratto e che, quindi, approderebbe a parametro zero: in tal caso un elemento decisivo nell’operazione potrebbe essere rappresentato dal procuratore del difensore, Mino Raiola, che intrattiene ottimi rapporti con il club rossonero. A tal proposito, infatti, lo stesse Raiola, ha lasciato intendere – tra le righe – che l’approdo del suo assistito in maglia rossonera non sarebbe affatto un’ipotesi remota: “Il ragazzo non accetta le condizioni del rinnovo con la Fiorentina ed ha la moglie milanese…Vedremo”.

  • Nesta addio al Milan, futuro a New York

    Nesta addio al Milan, futuro a New York

    Alessandro Nesta ha deciso, chiuderà la sua carriera in America nei New York Red Bulls. Sono queste le ultime indiscrezioni di calciomercato che riguardano il centrale difensivo rossonero. Dopo circa un mese e mezzo di dubbi, preoccupazioni e possibili scenari, l’ex difensore biancoceleste è arrivato a questa conclusione. Ad attenderlo ci sarà un altro fuoriclasse, che in Europa ha lasciato sicuramente il segno con i suoi goal e le sue giocate, Thierry Henry!

    Il Milan saluta dunque un altro pezzo di storia. Dopo l’addio nella passata stagione di Andrea Pirlo, quest’anno è il turno di Nesta e molto probabilmente anche quello di Clarence Seedorf, anch’ egli giunto al capolinea dell’avventura rossonera. Nella vita si sa, anche le cose belle un giorno finiscono purtroppo, ma siamo sicuri che Nesta non abbia più niente da dare alla maglia rossonera?

    Nei mesi scorsi, sulle tracce del 36 difensore, c’era finita pure la Juventus. Dopo alcuni segnali di interesse della società bianconera, è intervenuto in prima persona l’ex di turno Andrea Pirlo, spendendo parole di elogio verso l’ex compagno di squadra, spingendolo sulla strada di Torino. Il difensore, dal canto suo, ha sempre avuto il desiderio di chiudere la carriera in rossonero e fino a poche settimane fa questa opzione sembrava cosa fatta, specialmente dopo il rifiuto totale di Nesta verso i bianconeri: “Una cosa è certa, non andrà alla Juventus”. Ma cos’è cambiato in poche settimane allora?

    Alessandro Nesta © Claudio Villa/Getty Images

    Il Milan non naviga in acque serenissime ultimamente, così come il suo tecnico Massimiliano Allegri. Nesta è sempre stato un punto fermo dell’attuale tecnico toscano, il quale ha riversato nel difensore sempre la sua massima fiducia. Sul bagaglio del calciatore rossonero pesano però le 36 primavere, e la società questo lo sa benissimo. Che sia un chiaro segnale di rivoluzione al Milan? Forse si rinuncerà a Nesta per alleggerire il “tetto ingaggi”, puntando magari su un difensore più giovane e di prospettiva, con ingaggio sostanzialmente meno “marcato”!

    Non ci rimane altro che fare un grosso in bocca al lupo a Nesta per la prossima avventura in terra americana, in quanto la sua scelta sembra ormai cosa certa. Sta di fatto che il calcio italiano perde un’altra delle sue icone più rappresentative.

  • Nesta chiude ai bianconeri “Non andrò alla Juve”

    Nesta chiude ai bianconeri “Non andrò alla Juve”

    Alessandro Nesta non giocherà nella Juventus la prossima stagione. E’ questa l’unica certezza per quel che riguarda l’ immediato futuro del difensore rossonero.

    La stagione non è ancora terminata, ma il calciomercato è già entrato nel vivo. Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane, le quali avevano accostato il difensore ai bianconeri, è arrivata proprio ieri la smentita ufficiale dell’ interessato, il quale ha dichiarato che il suo futuro si deciderà a fine stagione, al termine del suo contratto, rimarcando di fatto la sua unica certezza, ovvero quella di non andare alla Juve. Tra l’altro, pare non ci sia stato nessun contatto tra i dirigenti bianconeri e l’attuale difensore rossonero, che ha così affermato: “Non c’è stato nessun contatto con la Juve, io non ho bisogno di loro, loro non hanno bisogno di me”. Parole forti che avranno sicuramente riempito d’orgoglio il popolo rossonero.

    Alessandro Nesta © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ma quale sarà allora il futuro di Alessandro Nesta? Sembrano potenzialmente tre le piste da prendere in considerazione. La prima, quella più improbabile secondo le ultime indiscrezioni, è quella del prolungamento del contratto con i rossoneri per un ulteriore anno, che vedrà Nesta rivestire un ruolo part-time, ma pur sempre con grande professionalità. La seconda opzione riguarda un suo probabile ritorno alla Lazio, un ritorno alle origini per intenderci. Se la Lazio chiamerà e si farà sotto, questa pista potrebbe essere la più accreditata. L’ultima opzione riguarda un trasferimento negli Stati Uniti alla ricerca di una nuova esperienza, sia sotto il punto di vista sportivo, sia sotto il punto di vista umano. Nesta ha sempre dichiarato l’amore per il continente americano, quindi non ci stupirebbe un suo trasferimento a fine stagione. La pista rimane comunque difficile da percorrere, staremo a vedere!

    C’è un’altra opzione, la più remota, la meno improbabile, è quella che riguarda un possibile addio al calcio giocato di Nesta al termine di questa stagione. I vari problemi fisici che lo hanno condizionato in tutti questi anni potrebbero portare il difensore ad appendere le scarpe al chiodo. Tutti gli appassionati di calcio si augurano che questa decisione venga presa il più tardi possibile, in quanto Nesta oltre che un grande fuoriclasse, è un patrimonio di tutto il calcio, sia nazionale che mondiale.

  • Milan, Gattuso bacchetta Pirlo “una cosa non bella”

    Milan, Gattuso bacchetta Pirlo “una cosa non bella”

    Dopo la vittoria di ieri contro il Chievo, il Milan è tornato al lavoro per preparare la sfida casalinga di sabato contro il Genoa.

    Fanno ancora discutere però le dichiarazioni di Gattuso rilasciate nel post partita del Bentegodi, con il centrocampista rossonero che ha riservato parole dure nei confronti dell’ex compagno di squadra Andrea Pirlo.

    Lo “scontro” verbale fra i due è l’ultimo episodio della guerra fredda che vede protagonisti i due club. In ogni caso la consolidata amicizia tra Gattuso e Pirlo non sembra essere in pericolo, considerata la serietà dei due calciatori. Dopotutto si tratta di calcio, dopotutto è sempre Milan Juve.

    L’ultima scintilla che ha fatto scattare l’allerta in casa Milan sarebbe stata accesa dal grande ex Pirlo, trasferitosi la scorsa estate a Torino. Stando a quanto riportato dai quotidiani sportivi negli ultimi giorni, il centrocampista della Juventus starebbe convincendo Nesta e Seedorf a vestire la maglia della Signora nella prossima stagione. Entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno, e la dirigenza del Milan come nel recente passato non sembra intenzionata a discutere il rinnovo prima della fine del campionato.

    Evidentemente non l’ha presa bene Rino Gattuso, ieri sera tornato titolare nel Milan dopo oltre nove mesi e insignito della fascia da capitano. Ringhio ha espresso la propria amarezza nell’apprendere dai giornali il ruolo di acchiappa-giocatori interpretato dall’amico Pirlo, etichettando la caccia del bianconero come “una cosa non bella”. Vuoi per una questione professionale, vuoi per il glorioso passato rossonero, il giocatore del Diavolo non si è fatto scappare l’occasione per lanciare una frecciata all’ex milanista.

    rino gattuso | © PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images

    Gattuso e Pirlo insieme hanno scritto pagine indimenticabili nel recente passato del Milan. Un decennio di vittorie, in campo nazionale e sopratutto in Europa. Hanno rappresentato le colonne portanti del Milan di Ancelotti, una squadra che dal 2003 al 2007 ha vinto due Champions League (2003-2007), due Supercoppe Europee (2003-2007), un Mondiale per club (2007), uno scudetto (2004), una Coppa Italia (2003) e una Supercoppa Italiana (2004). Insieme poi hanno alzato la Coppa del Mondo sotto il cielo di Berlino, un successo che ha definitivamente consacrato i due alla storia recente del calcio italiano.

    Oggi a muso duro, domani è un altro giorno. Oltre dieci anni sotto lo stesso tetto non si dimenticano. Una cosa sono gli arabi e i soldi, un’altra l’amicizia e le mille gag a Milanello.

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