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  • Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Classe 1994 ma già buona esperienza, grinta, abilità, temperamento ed un titolo di campionessa d’Italia che porta orgogliosamente del petto. Stiamo parlando del giovane difensore del Brescia e della nazionale italiana Elena Linari.

    Toscana, della provincia di Firenze, Elena ha saputo mettersi in luce in Serie A, dopo un passato con la maglia del Firenze, con il Brescia ed è salita alle cronache per un gol stupendo, su calcio di punizione, realizzato contro il Brasile nel Mondiale U20 in Giappone nel 2012.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscerla meglio, dai suoi inizi, sino all’attualità.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai scelto di praticare questo sport?

    Diciamo che ho iniziato per caso, a 5 anni giocavo con gli amici ai giardinetti, non sapevo esistessero società di calcio per le bambine, mia mamma mi aveva iscritto a nuoto. Poi un amico mi disse che c’era un provino con l’Atletico Castello, squadre del mio paese. Ho fatto quel provino, mi hanno accolta benissimo, tutt’ora sono in ottimi rapporti con loro, mi sono appassionata e alla fine ho dovuto fare una scelta ed ho scartato il nuoto per il calcio.

    C’è un calciatore a cui ti sei ispirata o che puoi definire tuo idolo?

    Inizialmente, in nazionale, avevo il numero 13 quindi direi Alessandro Nesta. Anche Fabio Cannavaro mi piace, poi lui ha conquistato anche il Pallone d’Oro e non è semplice per un difensore. Uno che mi piace moltissimo è Thiago Silva, alcuni mi hanno paragonata anche a lui, del difensore brasiliano mi piace molto il suo stile in campo, il suo temperamento.

    Come abbiamo già anticipato, sei stata protagonista del Mondiale U20 del 2012 con la nazionale italiana, cosa ti ricordi di quell’evento, le tue sensazioni, cos’hai provato quando hai segnato quel super gol al Brasile?

    Giocare il mondiale è già un emozione unica, è impossibile descrivere la sensazione, è stato un mese fantastico, sia per il gruppo che si è venuto a creare, sia per l’ambiente e per l’organizzazione giapponese. Per quanto riguarda il gol, ogni volta che lo vedo non riesco a realizzare. Quando sono andata sul pallone ho cercato di calciare il più forte possibile, cercando di trovare lo specchio, quando ho colpito la palla ho sentito che era partito un buon tiro, però non avrei immaginato che sarebbe finita lì, in quel punto imparabile.

    Rimanendo al capitolo Nazionale, in questo 2014 c’è stata la grande delusione dell’eliminazione ad un passo dai Mondiali del 2015, come si riparte?

    E’ stata una bella batosta, ci tenevamo, poteva essere un punto di partenza importante. Da ciò che ho visto anche nell’ultimo ritrovo di Coverciano, sembra che siamo ripartiti con il piede giusto, con le convocazioni di giovani interessanti. Possiamo progettare così l’Europeo e magari creare un gruppo che può far bene per almeno una decina di anni.

    C’è una calciatrice dei campionati esteri con cui vorresti giocare? 

    Anche se non sono nel mio ruolo, giocano in avanti, direi le due tedesche Dzsenifer Marozsan e Lena Lotzen.

    Quest’anno hai avuto modo di affrontare l’esperienza della Champions League, se pur con due sconfitte molto pesanti contro un’avversaria di altissimo livello come il Lione. Cosa ti è rimasto di questa nuova avventura e cosa manca alle squadre italiane per cercare di competere a livello europeo?

    Il Lione è una grande squadra, è una società che ha fatto un grande lavoro e che ha portato le calciatrici a livello dei colleghi maschi. In Italia purtroppo manca un progetto serio, ma non deve essere un qualcosa di rapido e veloce, deve essere sviluppato con le giuste tempistiche, deve essere un progetto a lungo termine.

    Qual è il tuo punto di forza, dove vorresti migliorare?

    Punti di forza sicuramente la tecnica ed il lancio lungo. Vorrei migliorare in rapidità e velocità, sono ancora lenta nei movimenti nello stretto e magari ai ritmi della Serie A non si nota mentre è molto più evidente quando gioco all’estero con altri ritmi.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Veniamo all’attualità, con il Brescia non siete partite fortissimo, ma ora siete in netta crescita e ad un passo dal Verona capoclassifica, l’obiettivo rimane sempre lo scudetto?

    L’obiettivo è riconfermarsi, un unico anno di vittorie non avrebbe alcun senso, potrebbe sembrare una casualità. La società ha creduto in noi giovani e noi vogliamo continuare a vincere, vogliamo aprire un ciclo di vittorie.

     C’è uno stadio in cui vorresti giocare? 

    Mi è piaciuto molto giocare al Rigamonti, è stata una bella esperienza. Da fiorentina per me sarebbe il top giocare allo Stadio Franchi di Firenze. Mi piacerebbe anche uno stadio all’inglese, con i tifosi vicini al campo.

    Veniamo all’ultima domanda, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Perchè è un calcio molto più vero. Anche con il pubblico c’è un rapporto diverso da quello distaccato che hanno i colleghi maschi. Le calciatrici si trovano a contatto diretto con i tifosi.

     

     

     

     

     

     

  • Ancelotti sulla crisi Milan, Nesta bacchetta Allegri e Inzaghi

    Ancelotti sulla crisi Milan, Nesta bacchetta Allegri e Inzaghi

    In questi giorni il Milan è al centro dell’attenzione per essere la protagonista di una partenza indecente che ha attirato anche l’attenzione di Carlo Ancelotti il quale, da ex allenatore del club rossonero ha voluto spronare i suoi ex ragazzi anche se di suoi ne son rimasti davvero pochi. Durante l’intervista su Italia 2 ospite di Pierluigi Pardo a “Undici”, il tecnico del Paris Saint Germain ha avuto qualche consiglio per quasi tutte le big del campionato italiano: ovviamente il primo pensiero è andato alla sua ex squadra spiegando che non è fattibile che il Milan perde tre partite su quattro nonostante le partenze abbiano sicuramente penalizzato la squadra.

    “Non c’è la qualità dell’anno scorso ma nemmeno si può pensare che il Milan perda così brutalmente in campionato. Si può mettere in preventivo una stagione più complicata rispetto alle passate perché sono cambiati molti giocatori, sono venute a mancare le fondamenta ma bisogna ricostruirle e riuscire a mantenere la solidità della società perchè è una cosa importante. Poi ci sono i nuovi giocatori che hanno un tasso tecnico differente ma devono prendersi le responsabilità e soprattutto bisogna togliersi l’alibi delle partenze perché non può essere una scusa usata all’infinito”.

    Carlo Ancelotti © BERTRAND GUAY/AFP/GettyImages

    Una frecciatina dunque quella di Carletto che si sente un po’ colpevole per aver privato i rossoneri di Ibrahimovic e Thiago Silva, di certo due calciatori che hanno saputo e sapranno fare la differenza nei prossimi anni ma, come dice lui, il Milan deve ripartire da chi ha talento soprattutto perchè ad ora la favorita è la Juve, avanti a tutte le altre anche secondo Ancelotti.

    Ma con questi continui flop il club di Silvio Berlusconi è stato preso di mira anche da un ex difensore volato oltreoceano per poter continuare la sua carriera sportiva senza dover affrontare campionati di alto livello: si tratta infatti di Alessandro Nesta il quale è intervenuto dal Canada per dire la sua riguardo al battibecco tra Allegri e Inzaghi. Il centrale dei Montreal Impact ha dichiarato che la lite dal suo punto di vista è stata una bambinata e che è successo più volte che il Milan avesse difficoltà nella parte iniziale del campionato ma che poi è sempre stato in grado di riprendersi ed ingranare la marcia. Parole che sembrano voler dare fiducia a Massimiliano Allegri anche se, come molti, pure Nesta spiega di vedere la Juventus come favoritissima alla vittoria finale.

  • Il Milan al Trofeo Tim, Massimiliano Allegri prepara l’anno zero

    Il Milan al Trofeo Tim, Massimiliano Allegri prepara l’anno zero

    Rifondazione, rinnovamento, rivoluzione. In due sole parole “anno zero”. E’ questo quello che attende il Milan versione 2012/2013. Gli addii di Nesta, Zambrotta, Flamini, Gattuso, van Bommel, Seedorf e Inzaghi, più le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic, segnano una decisiva svolta nella storia della società milanese. Un cambio generazionale totale con i soli Abbiati e Ambrosini a dover tramandare ai nuovi arrivati la grinta, la storia e la voglia di vincere che ha fatto grande la squadra rossonera. Si prospetta una stagione (e forse non solo una) di transizione, che servirà a far maturare esperienza ai nuovi arrivati e ai giovani della rosa, con Massimiliano Allegri pronto a questa nuova avventura.

    BERLUSCONI – Ordini del presidente del Milan, abbassare il tetto ingaggi, nessun acquisto faraonico e autogestione finanziaria. Silvio Berlusconi non è disposto a mettere più una lira, o meglio, un euro sulla società che ha acquistato nel 1986 e con la quale ha vinto tanto. Potrebbe essere giunta l’ora di cedere totalmente o in parte le quote societarie e l’abbassamento delle spese verrebbe visto di buon occhio dai possibili acquirenti.

    Massimiliano Allegri © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    MAX ALLEGRI – L’attuale allenatore rossonero si appresta ad iniziare la sua terza stagione a Milanello. Nel suo curriculum un primo e un secondo posto. Non male per uno che è passato nel giro di tre stagione dal Sassuolo al Milan, passando per Cagliari. Ora il mister livornese si ritrova davanti alla sfida più importante della sua carriere. Riuscire a lottare per lo scudetto con la squadra in completa rifondazione e senza acquisti di rilievo alle porte. Ha appoggiato completamente le scelte societarie, ritenendo la cifra offerta dal Psg per Ibra e Thiago troppo importante per essere rifiutata e spera che da qui al 31 agosto possano arrivare volti nuovi per non sfigurare in campionato e Champions League.

    LA VECCHIA GUARDIA – Abbiati e Ambrosini sono i superstiti, ma nello spogliatoio milanista quest’anno mancherà la saggezza di Nesta, la grinta di Gattuso, l’intelligenza di Seedorf e la voglia di vincere di Inzaghi. Un mix perfetto che ha permesso al Milan di vincere Scudetti, Champions League e Coppe varie.

    IL MERCATO – Grande lavoro quest’estate per l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani. Robinho è in procinto di lasciare Milano e non è escluso che a ruota possano seguirlo Cassano e Boateng che iniziano a dare segni di sofferenza davanti a questa smobilitazione societaria. Il barese sogna un ritorno a Genova, sponda blucerchiata, mentre al secondo potrebbero spalancarsi le porte del Real Madrid. In entrata, l’idea nuova della società di via Turati si chiama Bendtner, attaccante danese dell’Arsenal. Acquisto che rientrebbe nel profilo economico imposto dalla presidenza.

    CLASS ACTION – Intanto gli abbonati milanisti sono pronti a ricorrere per vie legali contro il Milan, reo di aver imbrogliato i tifosi attraverso pubblicità ingannevole per la sottoscrizione dell’abbonamento per la stagione 2012/2013. La campagna pubblicitaria vedeva protagonisti Nocerino, Ambrosini, Boateng, Ibrahimovic e Thiago Silva. Con la cessione dell’attaccante e del difensore, il tifo rossonero si è sentito preso in giro e, con l’appoggio della Codacons, è pronto a partire con una class action.

  • Gattuso come Pirlo “Via dal Milan per colpa di Allegri”

    Gattuso come Pirlo “Via dal Milan per colpa di Allegri”

    Dopo la prima vittoria con la maglia del Sion, Gennaro Gattuso si è lasciato andare in alcune dichiarazioni molto interessanti nelle quali il calciatore ha fatto capire di sentire non poco la mancanza del Milan. L’ex giocatore rossonero, centrocampista che ha saputo fare della sua grinta il punto forte, ha voluto spiegare che la decisione di lasciare Milanello è stata causata dal tecnico Massimiliano Allegri che ha dichiarato di non voler inserire nel piano del futuro campionato ne Gattuso ne Nesta, altro difensore che è volato a Montreal dopo tanti anni al Milan.

    Uno sfogo comprensibile quello di Gattuso che ammette di pensare spesso al club rossonero dove per anni si è sentito come in famiglia, grazie all’ottimo rapporto che aveva con tutti. Il centrocampista ha voluto però precisare che Adriano Galliani gli aveva chiesto di rimanere ancora a Milano ma che sia lui che Nesta hanno preferito lasciare il club in quanto sapevano che sarebbe stata una stagione inutile se fossero rimasti sotto la guida di Allegri.

    Ringhio, visibilmente toccato dalla conversazione, spiega come sia completamente diversa la vita di un calciatore in Svizzera: ricorda che al Milan ogni cosa e persona era sempre a disposizione dei calciatori e che se mancava qualcosa, i dirigenti correvano subito a prenderla e nel giro di pochi minuti arrivava al campo. Opposta invece la situazione al Sion dove la crisi si è fatta sentire molto più che in Italia: il centrocampista ha riportato ai giornalisti l’esempio dello scotch, in quanto se ne usa troppo per fasciarsi la caviglia viene rimproverato.

    Gennaro Gattuso © Claudio Villa/Getty Images

    Tornando al Milan Gattuso ha voluto lanciare una frecciatina ad Allegri dicendo che se fosse nei suoi panni non riuscirebbe nemmeno a dormire: il centrocampista ha giustificato le partenze degli ex compagni Ibrahimovic e Thiago Silva parlando dei problemi economici ma ha spiegato che ora sarà dura per il tecnico perchè dovrà fare a meno del difensore più forte al mondo e dell’attaccante che da solo ti vince la partita.

    Mi manca il Milan, sarei ipocrita se non lo ammettessi – ha spiegato Gattuso – ma sono contento della scelta che ho fatto perché qui c’è da battagliare e da stringere i denti“.

    Insomma il calciatore che di grinta ne ha da vendere ha trovato pane per i suoi denti ma, essendo solamente all’inizio della stagione, è sicuramente partito con il piede giusto nel match contro il Grasshoppers nonostante il piccolo infortunio che l’ha costretto a lasciare il campo.

  • Nesta raggiunge Di Vaio al Montreal Impact

    Nesta raggiunge Di Vaio al Montreal Impact

    Alessandro Nesta ha deciso: giocherà in Canada nel Montreal Impact. L’ex difensore del Milan si è convinto ad accettare la proposta del club canadese, nel quale giocano già 3 calciatori italiani ovvero Bernardo Corradi, Matteo Ferrari e Marco Di Vaio. Proprio l’intervento dell’ex attaccante del Bologna ha convinto definitivamente il 36enne difensore italiano. I due si conoscono bene in quanto hanno giocato insieme nella primavera della Lazio; poi i loro destini si sono separati per oltre un decennio ma presto torneranno a giocare per la stessa maglia, quella del Montreal Impact club militante nella Major League Soccer. L’ex difensore di Milan e Lazio è pronto a firmare un contratto annuale con il club di Montreal che si tinge sempre più di azzurro.

    Dopo 10 stagioni al Milan uno dei più forti difensori degli ultimi 20 anni di calcio italiano è pronto ad emigrare in Canada. La trattativa che lo porterà a raggiungere il suo vecchio compagno Di Vaio è in fase di definizione e a breve ci sarà l’ufficialità dell’accordo. Nesta aveva già maturato l’idea di concludere la sua carriera andando a giocare in America, soprattutto avrebbe preferito giocare a New York, sua città preferita. Tuttavia la trattativa con il New York, che sembrava cosa fatta un mese fa, non è andata in porto e adesso il Montreal Impact grazie soprattutto alla complicità dell’ultimo acquisto Di Vaio è riuscito a convincere il difensore campione del mondo nel 2006 ad accettare il contratto annuale.

    Marco Di Vaio e Alessandro Nesta © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Il Milan aveva provato a convincere Alessandro Nesta a giocare un altro anno a Milano, ma il forte centrale italiano ha preferito declinare l’offerta di Adriano Galliani e non tornare indietro sui suoi passi. In Italia Nesta ha vinto tutto con le maglie di Lazio e Milan. Con i biancocelesti ha cominciato a giocare dalle giovanili fino ad arrivare in prima squadra dove ha vinto negli anni gloriosi dell’era Cragnotti anche uno scudetto (stagione 1999/2000). Poi i problemi finanziari del club laziale dovuti al crac della Cirio lo hanno condotto al Milan, dove in 10 stagioni ha continuato a vincere tanto e in particolar modo ricordiamo 2 Champions League, 2 scudetti e 1 Mondiale per Club.

  • Milan, Nesta ci ripensa? Pronto il rinnovo

    Milan, Nesta ci ripensa? Pronto il rinnovo

    Dopo l’ultimo colpo di scena, dove Berlusconi è intervenuto per tenere al Milan il loro miglior difensore Thiago Silva, a ripensarci nell’appendere al chiodo la maglia rossonera sembra essere l’esperto Alessandro Nesta. Il difensore romano, arrivato all’età di 36 anni, aveva dichiarato di non riuscire a mantenere i ritmi di un campionato italiano e di aver quindi deciso di lasciare il Milan spiegando:

    Quella che ho disputato quest’anno è stata l’ultima stagione al Milan. Ho fatto i conti e i ritmi del campionato, della Coppa Italia e soprattutto della Champions, non mi permettono di giocare sempre e io sono uno che non ce la fa proprio a restare a guardare dalla panchina. In queste occasioni non mi sento importante come aiuto per la squadra e quindi preferisco lasciare. Con il Milan sono stato benissimo, ho vinto tanto e passato dei bellissimi anni, ma ora è il momento di fare un’esperienza diversa“.

    Alessandro Nesta © Claudio Villa/Getty Images

    Con queste parole Alessandro Nesta aveva fatto capire che avrebbe lasciato certamente il Milan; il difensore infatti aveva preso in considerazione l’idea di approdare nella Major League Soccer aggregandosi ai New York Red Bulls.

    Ma a quanto pare Galliani è riuscito a fargli cambiare idea: appena ha saputo che il difensore ha dovuto rinunciare all’avventura oltre oceano perché non soddisfatto dell’ingaggio, ha contattato Nesta facendogli la sua proposta. Il romano seppur non più giovanissimo, rimane uno dei migliori centrali al mondo e sicuramente il Milan ne gioverebbe, arrivando ad avere in squadra giocatori esperti, giovani talenti e tanta qualità.

    Il ritorno di Nesta andrebbe sicuramente a complicare l’arrivo di Acerbi tra le fila della squadra rossonera; già nei giorni precedenti il Milan si è infatti mosso alla ricerca di Alessandro proprio per dover evitare di rimanere senza un gran difensore in caso che la trattativa per il giovane del Chievo non andasse in porto.

  • Inzaghi verso gli Usa, offerta dai Chicago Fire

    Inzaghi verso gli Usa, offerta dai Chicago Fire

    Futuro a stelle e strisce per Filippo Inzaghi. Secondo quanto riportato questo pomeriggio dal sito Calciomercato.it, l’ex attaccante del Milan avrebbe ricevuto un’offerta importante dai Chicago Fire, squadra americana che milita nella MLS. Il club di Chicago avrebbe proposto un doppio contratto al bomber rossonero. Il primo da calciatore, il secondo come manager del settore giovanile. Certo, non è forse la proposta indecente che Inzaghi cercava, non troverà Sharon Stone pronta ad aspettarlo, in ogni caso è lecito pensare che il giocatore 38 enne ci farà un pensierino. Anche perché le possibilità di rimanere in Italia si contano sulle dita di una mano. Non ci resta che aspettare gli sviluppi dell’american dream, sperando per Superpippo che non si tratti di una bufala stile New York (Nesta docet).

    filippo inzaghi | © AFP PHOTO / ALBERTO LINGRIA

    SVERNARE – Gli Stati Uniti d’America sono ormai diventati a tutti gli effetti un punto di ritrovo per vecchie leggende del calcio europeo. Tra i più famosi l’ex stella dell’Arsenal Henry e il sir David Beckham. Ritmi bassi, movimento calcistico sì discreto ma non paragonabile a quello europeo e sudamericano, vita da nababbi, e lusso come amico di stanza dal mattino fino a notte fonda. Che cosa spinge i calciatori a svernare nella patria di Obama? Domanda retorica.

    FREGATURA – Attenzione però, non tutto è oro ciò che luccica. La Major League Soccer ha imposto da anni un tetto salariale massimo di 340 mila dollari annui per ciascun calciatore. Questa legge può essere superata grazie alle Beckham rules, che permette alle società di ingaggiare tre uomini con uno stipendio ben oltre superiore rispetto ai 340 mila dollari pattuiti. Il tutto deve essere avvallato infine dal commissioner Don Garber, il quale sancisce o meno il via libera alla trattativa. Ne sa qualcosa Alessandro Nesta, che dato ormai per sicuro partente in America (ai Red Bulls di New York), ha visto arenarsi l’affare. Pippo, attenzione alle bufale.

  • Milan ciclo finito, il futuro è un’incognita

    Milan ciclo finito, il futuro è un’incognita

    Il giorno dopo gli addii di Inzaghi, Nesta, Gattuso, Seedorf, Zambrotta e Van Bommel, il Milan pensa già al futuro. Sarà difficile sostituire il vecchio zoccolo duro dell’ armata rossonera, calciatori che negli anni hanno vinto tutto ciò che c’ era da vincere. Nomi che rimarranno scritti nella storia del club milanese.

    SuperPippo Inzaghi ha chiuso come aveva cominciato, gonfiando la rete! Gattuso ha lasciato in lacrime, dopo una standing ovation durata diversi minuti. Anche Nesta , Seedorf e Zambrotta hanno salutato la curva in lacrime, ringraziando i tifosi per gli anni trascorsi insieme. E’ strano come 4 campioni del mondo dell’ Italia 2006 (5 se si considera anche Alex Del Piero) abbiano lasciato il calcio, almeno quello europeo, tutti insieme, tutti lo stesso giorno, tutti alla stessa ora. Coincidenze, fatalità che accomunano 5 grandi campioni, i quali hanno fatto la storia non solo del calcio italiano, ma di tutto l’ intero panorama calcistico mondiale.

    Gennaro Gattuso © Claudio Villa Getty Images Sport

    Cosa sarà del Milan del futuro? Si deciderà di cambiare politica e puntare sui giovani? L’ amministratore delegato Adriano Galliani è parso piuttosto preoccupato dall ‘argomento e ha preferito dribblare le domande soffermando l’ attenzione sugli addii dei veterani. Ma già da oggi, domani al massimo, la dirigenza rossonera dovrà pensare al futuro. Sconcertanti le parole di Gattuso a fine partita, il quale ha dichiarato di non credere più nei giovani calciatori, ricalcando il fatto che la differenza del calcio di 10-15 anni fa da quello di oggi è abissale. ” Oggi i giovani non hanno voglia di fare sacrifici. Vengono subito descritti come grandi campioni e ricoperti di denaro, anche in maniera immeritata. Quando ero giovane io avevo paura di Maldini e Costacurta, pedalavo a testa bassa anche in allenamento. Oggi se per esempio riprendi El Shaarawy ti risponde pure”. 

    Emblematiche le parole del centrocampista rossonero. A preoccupare non è solo il futuro rossonero, ma l’ intero panorama calcistico italiano e internazionale. Fa male perdere grandi campioni come Del Piero, Inzaghi, Nesta, Gattuso, Seedorf, simbolo di un calcio vero, quel calcio che è stato e che forse mai più sarà.

    Il Milan dovrà rifondare, puntando su un progetto basato anche sui giovani. Per Montolivo si aspetta solo l’ ufficialità, e il mercato estivo regalerà forse un top player. Le finanze rossonere non sono di certo di “prima fascia”, per tanto si investirà su giocatori buoni ma non dal grande nome. Che sia un nuovo percorso fondato sull’ umiltà e sullo spirito di gruppo?  Occhio Ibra, sei avvisato…

     

  • Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Che sarebbe stata una partita diversa dalle altre era facilmente prevedibile ma solo nella migliore delle ipotesi si poteva ipotizzare una vittoria del Milan suggellata da un gran gol di Pippo Inzaghi su assist di Clarence Seedorf. La coppia che in questi anni ha spesso illuminato le notti magiche rossonere segnando vittorie importanti della gloriosa storia del Milan. Milan Novara aveva poco da chiedere in termini di risultato e classifica, i rossoneri con il ko nel derby avevano consegnato con una giornata d’anticipo lo scudetto alla Juventus, l’undici di Tesser invece aveva ormai finito di sperare in un clamorosa rimonta salvezza iniziando già a programmare il prossimo campionato di serie B.

    Pippo Inzaghi in gol Milan Novara | © Getty Images

    Milan Novara, la partitaI rossoneri in campo con una formazione altamente sperimentale iniziano al piccolo trotto perdendo i duelli al centrocampo e concedendo qualche ripartenza di troppo al Novara di Tesser. I piemontesi approfittano infatti del clima di festa e rassegnazione in casa rossonera per cercare il secondo colpaccio a San Siro e trovando la rete del vantaggio con Garcia a metà primo tempo. Nella ripresa invece i rossoneri hanno di fatto cambiato atteggiamento trovando il pari con Flamini e sfiorando il raddoppio in tante occasioni prima del gol vittoria firmato dal redivivo Pippo Inzaghi.

    Milan Novara lacrime e addii La partita contro i piemontesi verrà comunque ricordata per un passaggio epocale di casa rossonera. Il Milan perde in un colpo solo quasi tutta la Vecchia Guardia dovendo gioco forza tuffarsi sul calciomercato alla ricerca dei giocatori ma sopratutto degli uomini in grado di far ripartire il motore rossonero per un nuovo ciclo. Lacrime per Gennaro Gattuso sin dalla fase di riscaldamento e lacrime per Super Pippo Inzaghi che chiude con un gol alla sua maniera ma già nel dopo partita ammette di voler provare a rimanere al Milan.

    Più contenuti gli addii di Nesta e Zambrotta comunque acclamati dagli ultrà e riempiti di abbracci dall’intero staff rossonero. In lacrime anche Massimo Ambrosini, il capitano che dovrebbe rimanere in rossonero e adesso sempre più solo a tramandare lo stile e lo spirito Milan alla Vecchia Guardia.

    Il gol di Pippo Inzaghi in Milan Novara
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    Le lacrime di Gennaro Gattuso
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  • Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Il ko nel derby ha assegnato ufficialmente lo scudetto alla Juventus rendendo Milan Novara, ultimo match di campionato, privo di significato di classifica ma allo stesso tempo permettendo a San Siro e ai tifosi rossoneri di dar l’ultimo dovuto tributo ai suoi grandi gladiatori che quest’oggi diranno addio alla società di via Turati. Chi aveva previsto nel 2013 la stagione della rivoluzione in casa Milan ha sicuramente visto bene e per Galliani e lo stesso Allegri nella prossima stagione sarà sicuramente difficile coprire l’importanza e il peso nello spogliatoio di giocatori come quelli della Vecchia Guardia. Come dicevamo tanti gli addii quest’oggi da quello in campo e in lacrime di capitan Gattuso che però sa tanto di arrivederci a quelli di Pippo Inzaghi e Alessandro Nesta che seppur acciaccati andranno in panchina per ricevere nel finale il giusto tributo.

    Gattuso e Seedorf | ©Getty ImagesLa formazione di Allegri quest’oggi tiene senza dubbio conto dei tanti addii rispolverando Gianluca Zambrotta per la fascia destra in difesa, a centrocampo con capitan Gattuso ci saranno altri due giocatori che diranno addio al termine della stagione. Aquilani che ancora una volta dovrà far ritorno al Liverpool per non aver convinto sopratutto dal punto di vista fisico i rossoneri e sopratutto Clarence Seedorf che questa mattina ha ufficializzato la separazione con il Milan ma non con il calcio. L’assenza del “professore” è un’altra di quelle pesanti per lo spogliatoio rossonero ma anche in questo caso più che addio la separazione ha il sapore di un arrivederci con il presidente Berlusconi che prima o poi potrebbe affidarsi all’olandese per la panchina.

    In avanti giocherà il trio Boateng, Cassano Ibrahimovic dal quale ripartirà, a meno di clamorosi colpi di scena, il Milan della prossima stagione quello con meno esperienza forse e denso di mistero su chi sarà chiamato a raccogliere l’eredità della Vecchia Guardia. Oggi però è il tempo dei saluti per il calciomercato se ne riparlerà da domani.

    FORMAZIONI MILAN NOVARA
    Milan (4-3-1-2):
    Amelia; Zambrotta, Mexes, Yepes, Mesbah; Gattuso, Aquilani, Seedorf; Boateng; Cassano, Ibrahimovic.
    A disposizione: Piscitelli, Nesta, Flamini, Nocerino, Inzaghi, Maxi Lopez, El Shaarawy. All.: Allegri.
    Squalificati: Abate (1)
    Indisponibili: Roma, Pato, Emanuelson, Bonera, Abbiati, De Sciglio, Muntari, Antonini, Thiago Silva, Van Bommel, Ambrosini

    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Garcia; Porcari, Pesce, Gemiti; Rigoni; Caracciolo, Jeda.
    A disposizione: Tonozzi, Ludi, Jensen, Branca, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.
    Squalificati: Mascara (1)
    Indisponibili: Paci, Mazzarani, Marianini, Ujkani, Coser