Il Palermo in attesa di completare l’organico della prima squadra e di derimere sopratutto la questione Pastore piazza ben quattro colpi per rinfoltire la rosa della Primavera vogliosa di tornare a primeggiare con l’arrivo di Devis Mangia. L’eroe del Varese Primavera potrà contare nella sua nuova avventura sul giovane e promettente Alessandro Micai, il portiere classe ’83 è stato uno dei protagonisti della squadra lombarda mettendosi spesso in luce e diventando un incubo sopratutto per gli attaccanti della Fiorentina nella semifinale del Campionato Primavera.
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Palermo, Micai raggiunge Mangia insieme ad altri 3 baby
Insieme a Micai arrivano anche tre promettenti uruguaiani che ben avevano impressionato con la maglia del Club Nacional durante il Torneo di Viareggio. Si tratta di Oscar Arzamendia difensore centrale classe ’94, il trequartista classe ’93 Alfredo Rojas e sopratutto la punta agile e veloce Cesar Verdun anch’esso classe ’93. I tifosi rosanero ricordando l’exploit delle scoperte uruguayane da Cavani fino ad Hernandez e la netta crescita del calcio della Celeste non possono che sorridere e sperare di aver trovato nuovi piccoli campioncini.
Speciale, finale Campionato Primavera: il Varese di Mangia
Durante la stagione abbiamo spesso esaltato le imprese del Varese Primavera, ma i terribili ragazzi di Mangia di domenica in domenica hanno deciso di alzare sempre più l’asticella mettendosi alle spalle club blasonati coma Milan, Inter, Juve e per ultimo la Fiorentina e domani sfideranno la Roma di De Rossi per la conquista del titolo di Campione d’Italia. L’anima del Varese è sicuramente il tecnico Mangia capace di calarsi in una realtà giovanile dopo esser riuscito nell’impresa di riportare il club lombardo dall’Eccellenza al calcio che conta. Venerato dai suoi ragazzi mangia al termine della stagione lascerà Varese per prender le redini del Palermo Primavera seguendo Sogliano fino in Sicilia. L’organico nato dagli “scarti” delle big vanta una solidità invidiabile frutto di una perfetta sinergia tra i reparti e una capacità innata al sacrificio. Proviamo adesso ad analizzare la rosa: Alessandro Micai: (24.07.1993) Carraro e Iemmello se lo ricorderanno a lungo. E’ esplosivo e reattivo, partito dalla panchina ad inizio stagione di partita in partita si è guadagnato l’appellativo di uomoragno dando tranquillità a tutto il reparto arretrato. Dario Toninelli (23.01.1993) In casa Milan ancorna si domandano perchè sia stato ceduto. E’ bravo in progressione ma è sopratutto un osso duro per qualsiasi avversario. Sarà interessante il duello di domani contro Caprari. Mirko Miceli (16.06.1991) Vanta già qualche presenza in serie B, abile nel gioco aereo è stato lui a sbloccare la partita contro la Juve. Solido e granito forma con Bianchetti una coppia ben compatta Matteo Bianchetti (17.03.1993) Il capitano è sicuro uno degli elementi di spicco in organico. Tornerà all’Inter nella prossima stagione dopo aver conquistato la Nazionale Under 18. Paolo Marchi (04.05.1991) Anche lui arrivato dall’Inter è stato costante per tutta la stagione, non potrà giocare la finalissima per il doppio giallo preso contro la Roma. Renan Guilherme Wagner (19.12.1991) Arrivato dal Vicenza il centrocampista brasiliano è il giocatore di quantità del centrocampo varesotto. Non disdegna però la conclusione dalla distanza e l’impostazione. Alessandro Scialpi (23.02.1992) E’ faro del centrocampo di Mangia, arrivato dal Lecce per lui durante la stagione si sono scomodati addirittura gli osservatori del Manchester United. Una ingenua reazione gli costerà la finale. Andrea Barberis (11.12.1993) Prima alternativa a centrocampo di Mangia, nonostante un fisico gracile è sempre un osso duro per qualsiasi avversario. Sarà lui a sostituire Scialpi. Achraf Lazaar (22.01.1992) La sua duttilità permette a Mangia di stravolgere il modulo in ogni momento, bravo sia come terzino diventa devastante però quando può giocare da ala sprigionando la sua velocità e i suoi tagli sono spesso letali (domandare a Piccini della Fiorentina) Daniel Rivaldinho Ferreira (01.01.1991) Qualità e sapienza tattica ne fanno uno degli elementi più importanti a disposizione di Mangia, cuce il gioco e va in gol con una discreta continuità. Mancherà contro la Roma. Luca Pompilio (16.03.1992) Arrivato da Lecce da svincolato è sicuramente l’elemento di maggiore qualità all’interno dell’organico. In coppia con De Luca sembrano un pò il tandem Mancini-VIalli che i doriani ancora ricordano con affetto. Bravissimo nel dribbling sono interessantissime le sue conclusioni improvvise. Giuseppe De Luca (22.06.1991) Parlare della “zanzara” è quasi superfluo, protagonista al Viareggio ha conquistato la prima squadra segnando nel match playoff contro il Padova la rete della momentanea qualificazione. Interessate a lui ci sono tantissime squadre tra cui il parma in serie A. SPECIALE FINALE CAMPIONATO PRIMAVERA. LA ROMA DI DE ROSSI LA LOTTERIA DEI RIGORI DI VARESE-FIORENTINA
Impresa del Varese, Fiorentina ko ai calci di rigore
Le premesse per assistere ad una partita entusiasmante c’erano tutti ma in pochi sarebbero riusciti ad immaginarla cosi. Varese e Fiorentina questa sera hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo facendo divertire chi ha avuto la fortuna di assistere al match. Le due squadre, di gran lunga tra le migliori del campionato Primavera si affrontavano a Pistoia per decretare chi fosse la seconda finalista contrapponendosi alla Roma per il titolo di Campioni d’Italia. Mangia, per l’occasione può contare anche sulla zanzara De Luca tornato come ai vecchi tempi a far coppia con il gemello del Pompilio con il conseguente ritorno di Rivaldinho Ferreira nel 4 di centrocampo. Buso, in tribuna per squalifica, deve invece fare a meno della coppia di difesa titolare con Masi ancora out e Camporese appiedato da giudice sportivo, c’è però Matos a centrocampo. La partita. I primi squilli sono per la compagine viola sorretta a Pistoia da un pubblico colorato e festoso, Carraro dà subito l’illusione del gol, poi è Matos a saggiare i riflessi dell’ottimo Micai. Dopo il torpore, i lombardi escono dal guscio guadagnano metri a centrocampo ed esaltandosi grazie alle accelerazioni di Lazaar, Ferreira e Pompilio sfruttando la bravura di De Luca nell’aprire gli spazi. All’11 dai piedi sapienti di Pompilio nasce l’assist per il vantaggio di Lazaar abile a partire alle spalle di Piccini e a battere di sinistro l’incolpevole Seculin. I viola, appaiono storditi mentre la partita si mette sui binari più congeniali al gioco del Varese letteralmente devastante nella fase di ripartenza. Wagner ci prova dalla distanza e poi è Seculin a togliere il pallone dalla rete con un miracolo su una punizione di Scialpi. Poi sale in cattedra Micai, miracoloso su Matos prima e su Carraro dopo, il Varese invece è devastante nelle ripartenze con Pompilio in versione assistman. Dopo la mezzora l’episodio che cambia il volto alla partita, l’ingenuo Scialpi reagisce ad un fallo di Taddei costringendo l’arbitro a mandarlo anzitempo negli spogliatoi. Mangia toglie il positivo Pompilio per inserire Barberis ma ovviamente la ripresa è un monologo viola, il Varese chiude però tutti gli spazi e quando gli avanti viola arrivano al tiro devono far i conti con un Micai in versione uomoragno. All’ultimo tentativo però è Carraro a pescare dal cilindro il tiro giusto battendo nel recupero Micai e costringendo lo stoico Varese ai supplementari con il doppio uomo in meno per via della seconda ammonizione a Marchi. Ovviamente i varesotti cercano i rigori mentre per i viola sarebbe più opportuno sfruttare il vantaggio numerico, la Fiorentina però pecca di tranquillità con la manovra spesso molto lenta e prevedibile. A metà del primo tempo supplemtare viene espulso anche Ferreira con il Varese ridotto in 8 tutto a difesa della porta di Micai. I viola però non trovano più la via della porta e si va ai rigori. La Fiorentina è tradita dai bomber Iemmello e Seferovic che sprecano i rigori decisivi permettendo al varese di raggiungere una prestigiosa quanto meritata finale contro la Roma di De Rossi.