Tag: Alessandro Matri

  • Juventus, Matri per Gilardino. Marotta, attento a Corvino

    Juventus, Matri per Gilardino. Marotta, attento a Corvino

    Si sa, la Juventus di Alberto Gilardino è stata sempre innamorata, l’ attaccante viola era stato vicinissimo ai tempi del Parma a vestire la maglia bianconera ma l’ infortunio di Adriano fece esplodere il Gila ed il trasferimento sfumò.

    Adesso i tempi sembrano maturi per l’ approdo di Alberto Gilardino sotto la Mole ma a che prezzo? la Juventus sicuramente dovrà fare qualcosa in attacco dove i riscatti di Quagliarella e Matri sono sicuri ma con l’ incognita rappresentata da Amauri, Iaquinta e Del Piero. Proprio Matri potrebbe essere la giusta pedina di scambio per arrivare a Gilardino, ma siamo sicuri che a guadagnarci sia veramente la Juventus?

    l’ attaccante ex Cagliari stà dimostrando ampiamente il suo valore a Torino e la cifra di 15 milioni fissata per il suo riscatto rappresenta una delle poche mosse azzeccate di Beppe Marotta da quando è alla Juventus. Non a caso, Pantaleo Corvino ha individuato proprio in Matri il naturale sostituto di Gilardino a Firenze e si sà, è molto difficile prendere alla sprovvista la volpe Corviniana.

    L’ ipotesi di uno scambio Matri – Gilardino risulta però, già bocciata dai tifosi juventini, felicissimi delle prestazioni fin qui fornite da Matri ed in una situazione alquanto calda a Torino Marotta farebbe bene, per una volta, ad ascoltarli.

  • Juventus, Marotta e le parole che non ti aspetti

    Juventus, Marotta e le parole che non ti aspetti

    La Juventus ieri sera all’ olimpico ha compiuto un impresa battendo una Roma superiore in tutto ma bloccata da uno Storari che si è travestito, per una sera, da Buffon stile Germania 2006.

    Parliamo di impresa perché secondo chi vi scrive la dimensione attuale della vecchia Signora è molto vicina a quella di una semplice provinciale, costretta a presentarsi in campo costruendo tutto il match sul contropiede e non effettuando, nel primo tempo, nemmeno un tiro in porta se si esclude il contropiede regalato da Mexes all’ ultimo secondo della prima frazione con la conclusione non certo irresistibile di un ottimo Matri.

    Parliamo di provinciale supportati e sostenuti dalle parole del Dg Beppe Marotta dopo la partita: “Delneri (….) il suo lavoro l’ha fatto nel migliore dei modi. Poi le difficoltà sono state tante, la sfortuna sicuramente è stata altrettanto importante, però ritengo siano valutazioni queste che poi vanno fatte con lui, vanno fatte più avanti, anche se – come ho detto prima – noi abbiamo puntato su di lui in questo inizio di rinnovamento e quindi riteniamo che lui non sia assolutamente colpevole di questa nostra classifica deficitaria. Sono state tante le componenti che hanno concorso a metterci in questa posizione di classifica, che, onestamente, forse era insperata all’inizio della stagione, ma alla luce di quello che è stato il processo di rinnovamento ci trovava abbastanza preparati”. Ed ancora : “l’ obiettivo per la prossima stagione è quello di prendere almeno un paio di giocatori top player”.

    Beh, considerare ottimo il lavoro di un allenatore che è uscito dall’ Europa League in maniera indegna, dalla Coppa Italia con una prestazione, proprio contro la Roma, al limite dell’ indecenza e settima in classifica con l’ aspirazione più grande rappresentata dalla qualificazione in Europa League appare davvero fuori da qualsiasi comprensione umana e denotando, forse, che l’ attuale Dg crede di essere ancora alla guida della Sampdoria con tutto il rispetto per la squadra ed i tifosi blucerchiati.

    Resta da sperare, per i tanti tifosi bianconeri che i due top player promessi da Marotta non siano Bastos e Jeremy Menez, altrimenti di glorioso per la Juventus, resterà solo il nome.

  • Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Una vittoria tanto importante quanto inattesa, in un Olimpico quasi interamente giallorosso, di una Juve che sembra aver ritrovato il gioco e la grinta perduta. Un 2 a 0 frutto di determinazione e lucidità ritrovata.

    Una Juve priva di Buffon, ma con uno Storari in grande spolvero, protagonista di almeno tre straordinarie parate su Totti, Vucinic e De Rossi, che non fa rimpiangere Buffon e che si esalta nello stadio che lo scorso anno lo portò ad accompagnare la Sampdoria di Del Neri in Champions League.

    Una prestazione sorprendente date le difficoltà del momento, in una Juventus che si riscopre squadra dopo tanto tempo, che nei big match non delude mai. Una Juventus coperta ma che sa ripartire, con un ritrovato Krasic di nuovo padrone della sua fascia, con Pepe che – in un ruolo sperimentale – non delude, tranne in qualche fase di gioco in cui si è ritrovato eccessivamente vicino al serbo nelle discese sulla fascia.

    Buona prestazione anche di Grosso, assente per molto tempo, che offre buoni spunti di spinta e di copertura, con personalità, crossando ed offrendo assist importanti (come quello per Pepe, poi parato da Doni); così come di Motta, uscito per infortunio dopo aver disputato la migliore partita in maglia bianconera. E’ tornata la Juve, è tornato il carattere e l’orgoglio, soprattutto nella ripresa, quando la squadra di Montella è stata messa alle corde, subendo l’iniziativa dei bianconeri.

    Del Neri elogia la sua Juve: “Era una partita fondamentale e difficile, era complesso far risultato, siamo molto contenti. Siamo capaci di tutto, di battere le grandi e di perdere con le piccole, ma in una fase di ristrutturazione ci può stare”. Un elogio particolare per Matri, “terminale fantastico”: “Lui è decisivo nel segnare il secondo gol, importante nel dare profondità, freddo nel concretizzare, forse più di Pazzini”. Ringraziamenti di Del Neri anche per Motta:  “Motta ha dato una grande mano, dev’essere più costante ma se gioca come oggi può far bene, ha bloccato Vucinic”.

    In casa Roma ci si aspettava di più da Menez, al quale Montella aveva dato fiducia dal primo minuto, anche se sfortunato nel colpire la traversa al 27′ del secondo tempo con Storari battuto, due minuti prima del raddoppio di Matri in contropiede. E si è notata una certa leggerezza difensiva, con la squadra che si è allungata troppo soprattutto nel secondo tempo, in un dejavù degli ultimi match della gestione Ranieri.

    Così come ha deluso la prestazione di capitan Totti, poco brillante in alcuni scatti, autore di un bel destro al volo ravvicinato bloccato, però da un Super Storari.

    Montella, alla prima sconfitta della sua gestione, cerca di non essere troppo pessimista: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, bisogna guardare avanti, il campionato è ancora aperto, la partita con l’Udinese sarà decisiva. Oggi siamo stati anche sfortunati, ma è stato anche merito di Storari per i grandi interventi”.

    Il risultato permette alla Juventus di avvicinare la zona Europa e di portarsi a sole due lunghezze dalla Roma.

    Le pagelle:  

    Roma: Doni 5.5 ; N.Burdisso 5.5, Mexes 6, Juan 4.5, Riise 5.5 ; Pizarro 5, De Rossi 5.5 ; Menez 6, Perrotta 5.5 , Vucinic 6; Totti 6.5.

    Juventus: Storari 8; Motta 7, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Grosso 6.5; Aquilani 7, Felipe Melo 6.5, Marchisio 6.5; Krasic 7, Matri 7 , Pepe 6.5.

  • Rossi – Matri, l’Italia di Prandelli espugna anche Kiev

    Rossi – Matri, l’Italia di Prandelli espugna anche Kiev

    Continua la striscia positiva dell’Italia di Prandelli cogliendo un’altra vittoria in trasferta, questa volta in amichevole, che accresce la fiducia nel gruppo e mette in evidenza alcune alternative interessanti per il ciclo nuovo ciclo azzurro.

    Pur cambiando diversi uomini e con tanti esordienti in campo Prandelli chiedeva ai suoi lo spirito, la determinazione messa in campo dai compagni in Slovenia e per molti tratti della partita c’è riuscito. Il 4-3-1-2 è ormai il modulo ufficiale e pur cambiando gli interpreti non cambia il modo di tenere il campo ed attaccare la profondità.

    La Partita. L’avvio è “gelido”. Dopo appena un minuto i padroni di casa senza Shevchenko recuperano una palla a centrocampo e in contropiede centrano il palo con Rakytskiy. Poi però gli azzurri iniziano a carburare grazie sopratutto al filtro di Marchisio e Montolivo a centrocampo e alle fumate di Giuseppe Rossi in attacco. Al 17′ tegola per gli azzurri con la “chioccia” Chiellini costretto ad uscire per un lieve infortunio, al suo posto Astori completa la coppia dei debuttanti con Gastaldello. L’Italia però non soffre e con Giuseppe Rossi va vicina al gol con una azione di contropiede. La rete arriva al 27′ in modo rocambolesco, da un cross di Criscito dalla sinistra dopo un vario batti e ribatti la palla arriva sui piedi di Giuseppe Rossi, il Pepito non sbaglia confermando di esser un ottimo cecchino.

    Occasioni ancora per Gilardino e Marchisio ma il primo tempo si conclude sullo 0-1. Nella ripresa nonostante l’espulsione di Astrori per doppia ammonizione l’Italia tiene non soffrendo troppo le sfuriate dei padroni di casa e confezionando con un contropiede magistrale il raddoppio. Nocerino inzia l’azione, Giovinco la porta avanti consegnando un assist d’oro a Matri per il primo centro in azzurro.

  • Le pagelle di Cesena – Juventus 2-2

    CESENA

    Santon: 5 Sta diventando il gemello triste di quel ragazzo che aveva entusiasmato nei duelli contro Cristiano Ronaldo. Partita ordinata dietro ma non impressiona.

    Lauro: 6,5 In un ruolo dove i giocatori bravi sono rari, il Cesena ha la fortuna di avere un giocatore più che affidabile. Corre e lotta sulla fascia di competenza.

    Parolo: 7,5 Una prestazione da incorniciare per il centrocampista del Cesena che oltre a fare il suo lavoro di centrocampista si inventa attaccante e prima procura il rigore e poi sengna la rete del pareggio.

    Giaccherini: 5 Stecca la partita forse anche per l’errore macroscopico che compie nel primo tempo.

    JUVENTUS

    Buffon: 7 Nonostante il fallo (da espulsione) compiuto in occasione del rigore, Buffon salva letteralmete la porta tirando fuori tutto il repertorio delle grandi parate.

    Chiellini 4,5: Non sembra nemmeno lui quel ragazzone goffo e impreciso al centro della difesa. Partita da dimenticare al più presto

    Del Piero: 7,5 Nel primo tempo sfodera giocate di gran classe ed è determinante nell’azione del primo gol. Applausi al momento della sostituzione

    Matri : 8 Segna due gol bellissimi e da tutto per la squadra. Nel secondo tempo si batte come un leone fino al momento del cambio

  • Cesena – Juventus 2-2: “Dottor Jekyll e mister Hyde”

    Cesena – Juventus 2-2: “Dottor Jekyll e mister Hyde”

    La Juventus “Dottor Jekyll e mister Hyde” si presenta puntualissima al Dino Manuzzi di Cesena. Dopo essere passata in vantaggio di due reti i bianconeri operano un “suicidio” sportivo che consente agli uomini di Ficcadenti di trovare il pareggio. Il Cesena ha pienamente meritato il punto di questa sera che forse gli va addirittura stretto visti i ripetuti miracoli compiuti da Gigi Buffon. Per gli juventini prestazione maiuscola di Alessandro Del Piero, inspiegabilmente tenuto fuori nelle ultime gare e stasera vero trascinatore dei suoi nel primo tempo. A questo punto il cambio di guida tecnica per i bianconeri potrebbe essere auspicabile, non per cercare il quarto posto ma almeno per svegliare un ambiente che sembra ormai essere insensibile agli stimoli del tecnico.

    CALCIO D’INIZIO – La partita diventa subito interessante con le due squadre che provano a farsi vedere in attacco gia nei primi minuti rispettivamente con Del Piero e Bogdani. Le due squadre sono propositive ma la difesa della Juve sembra tutt’altro che solida e da sempre l’impressione di poter essere colta dalle amnesie delle ultime settimane. All’8′ è Krasic ad andare vicino al gol con un tiro sporcato da Lauro che finisce poco alto sopra la traversa. Un minuto dopo gol annullato a Matri: l’attaccante juventino era in netta posizione di fuorigioco al momento della conclusione. La Juve continua a presidiare la trequarti del Cesena ma quando i romagnoli ripartono riescono sempre a creare qualche grattacapo a Chiellini e compagni.

    VANTAGGIO JUVE – Al 19′ si sblocca il risultato: Del Piero ruba palla a centrocampo che si lancia verso la porta avversaria e libera Matri in area che con un preciso diagonale trafigge Antonioli. Al 20′ arriva la prima ammonizione per Motta che atterra da dietro Jimenez. Continua il magic moment del capitano juventino che in mezzo a una folla di maglie del Cesena si alza il pallone e dopo un palleggio smarca di tacco Pepe che non si dimostra all’altezza della situazione vanificando l’occasione. Proprio quando gli uomini di Delneri sembrano aver trovato il bandolo della matassa ecco che Giaccherini, lanciato splendidamente, supera tutta la difesa bianconera si ritrova solo davanti a Buffon. Quello che succede dopo sarebbe materiale per “Mai dire Gol” con il folletto romagnolo che prima centra il palo e poi a porta vuota da un metro riesce a spedire fuori; é il 27′ minuto. Superato lo spavento la Juve riprende a farsi vedere in avanti con i suoi uomini di punta e al 35′ trova la rete del 2-0 ancora con Matri che era stato bravissimo a servire Del Piero e ancora piu bravo a trovare il colpo di testa sul pallone vagante dopo la traversa colpita dal numero 10.

    BLACKOUT – Con la partita ormai incanalata sui binari giusti la Juve inizia un harakiri micidiale. Al 38′ Buffon è costretto ad abbattere Parolo (pessimo Chiellini in marcatura) procurando cosi il rigore per i cesenati (solo ammonito il portiere azzurro) che viene trasformato da Jimenez. Passano cinque minuti e Motta riceve il secondo giallo per gioco pericoloso. Juve in dieci e ancora polemiche arbitrali perchè l’intervento dello juventino non sembrava da sanzionare col cartellino. Finisce cosi il primo tempo.

    SECONDO TEMPO – Grygera per Krasic è la mossa per cui opta Delneri per dare equilibrio alla sua squadra. Ma il Cesena vuole fortissimamente il pareggio e inizia un forcing offensivo e ci prova spesso dalla distanza soprattutto  con Colucci e Malonga (subentrato a Caserta). Al 16′ i padroni di casa vanno vicinissimi al pareggio e si devono arrendere sono davanti ad un immenso Buffon che compie due miracoli di fila sulle conclusioni di Jimenez e Bogdani. La Juve prova a reagire ma la manovra offensiva è diventata sterile e l’unica conclusione da annotare è un colpo di testa di Aquilani di poco fuori. I romagnoli dimostrano una condizioni fisica e mentale superiore a quella degli avversari e continuano a bombardare la porta di Buffon che si supera ancora una volta al 31′ su Malonga. Ma il pareggio è nell’aria e al 35′ arriva più che meritato con Parolo che batte l’estremo difensore bianconero sugli sviluppi di un calcio piazzato. Girandola di cambi ma la trama della partita non cambia, con i cesenati che adesso vogliono trovare l’impresa. Un’occasione a testa negli ultimi secondi con un colpo di testa di Iaquinta e con un’incursione di Rosina la cui conclusione termina fuori. Fischio finale con la Juventus che esce ancora una volta con l’amaro in bocca. Onore al Cesena.

    TABELLINI

    CESENA: Antonioli; Santon (80′ Ceccarelli), Pellegrino, Von Bergen, Lauro; Caserta (52′ Malonga), Colucci, Parolo; Jimenez, Bogdani, Giaccherini (73′ Rosina). A disposizione: Calderoni, Benalouane, Piangerelli, Appiah. Allenatore: Ficcadenti.
    JUVENTUS: Buffon; Motta, Bonucci, Chiellini, Traore; Krasic (46′ Grygera), Marchisio, Aquilani, Pepe; Matri (77′ Iaquinta), Del Piero (67′ Martinez). A disposizione: Storari, Sorensen, Buchel, Spinazzola. Allenatore: Del Neri.
    Arbitro: Bergonzi.
    Ammoniti: Jimenez, Buffon, Bonucci, Lauro, Aquilani.
    Espulso: 43′ Motta (J) per doppia ammonizione.
    Marcatori: 19′ e 35′ Matri (J), 41′ rig. Jimenez (C), 80′ Parolo (C).

  • Federica Nargi: “Matri? fatica più con me che con i terzini!”

    Federica Nargi: “Matri? fatica più con me che con i terzini!”

    Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport (firmata da Francesco Velluzzi) per Federica Nargi attuale velina di Striscia la Notizia (insieme alla bionda Costanza Caracciolo) e compagna di Alessandro Matri attaccante in forza alla Juventus. La giovanissima e bellissima fidanzata del bomber juventino si racconta al giornale in rosa, parlando di sé, di Alessandro e del loro splendido rapporto e dei progetti per il futuro.

    Spiegando come gli inizi non siano stati facili, soprattutto per lui quando lei si faceva desiderare: “Io sono difficile. Mi ha corteggiata a lungo, a me piace. L’ ho fatto tribolare per tre mesi. Ci conoscemmo in discoteca, poi lo rividi a Roma in un locale e la sera dopo in un altro. Un caso. Lo chiamavo con l’ anonimo e impazziva, una sera chiamai da casa. Fu la fine. Poi cominciai a dargli il numero del cellulare, ma con le cifre sballate, doveva trovare quello giusto”.

    Il segreto per una coppia che dura da due anni e non risente della lontananza?: “Vedendoci poco è come se fosse sempre il primo giorno, siamo una coppia normale”

    L’intervista continua nell’elenco delle caratteristiche che l’hanno fatta innamorare del calciatore: “É un bellissimo ragazzo, è umile, semplice e, soprattutto, molto educato”. Analizzando anche gli aspetti negativi: “Le superstizioni dei calciatori. Lo chiamo cinque volte prima di una partita. Se va bene devo rifarlo ogni volta”.  Ammettendo come lei non si perda nemmeno una partita del suo fidanzato e lui faccia lo stesso nei suoi confronti, guardando ogni sera Striscia la Notizia!

    Poi un aneddoto in salsa culinaria in risposta alla domanda se cucina per lui: “Sì. La prima volta, a Milano, fu un dramma. Provai con la calamarata. Era salata, faceva fatica a mandarla giù. Ma non sono male. Soprattutto coi dolci. Lui è goloso, gli faccio il tiramisù e la crostata alla nutella”

    Alla domande se gli piacciono le altre Federica risponde con una sorriso “Quali altre? Non sono ipocrita: gli occhi sono fatti per guardare”. E con sorpresa scopriamo che in famiglia si tifa: “Inter. Ma ora mio padre e mia madre seguono Ale. E papà Claudio, dopo ogni partita, gli manda un sms con la pagella”.  Ammettendo come sia andata a vedere la partita a Torino tra Juventus e Inter e con la promessa che andrà più spesso poiché Alessandro ha comprato casa da poco.

    Chiusura di intervista con le ipotesi sul futuro considerando che questo sarà l’ultimo anno a Striscia la Notizia (considerando i 3 anni di permanenza un record come con la coppia Canalis Corvaglia): “Voglio studiare recitazione, il sogno è un musical”

    Riflessione finale, sulla situazione odierna italiana, con gli scandali delle numerosissime ragazze provenienti dal mondo dello spettacolo che frequentavano il premier:
    “Mi sembra una caccia al peccato. Io mi sento lontana da quella situazione e so che per fare quel che faccio ho fatto un concorso e sono arrivata dove sono con le mie gambe. E se davvero fosse vero quel che si legge, sono certa di poter affermare che nessuna velina è stata mai implicata in nessuno scandalo.”

    SEREDOVA, QUATTROCIOCCHE, CECCHETTO E… NARGI

  • Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Ecco come ogni lunedì seguente il weekend calcistico la nostra rubrica Liscio e Sbalascio con la quale andremo ad assegnare il podio in positivo ed in negativo relativo alla 25esima giornata di Serie A.

    Primo posto in assoluto per Alessandro Matri, che decide il derby d’Italia al debutto nella partitissima. Il centravanti lodigiano è la vera arma in più per la Juventus con la quale ha già segnato 3 gol in 3 partite: ieri sera si è reso protagonista di un match perfetto siglando il gol partita e sfiorando varie volte il raddoppio. A metà secondo tempo si infortuna alla costola e lui come un vero guerriero resta in campo a dare una mano ai suoi nonostante il problema lo stesse limitando fortemente. Corre, si sfianca e segna: la Juve ha trovato il suo bomber, e ora il quarto posto non è più così tanto lontano.

    Seconda piazza per il Milan capolista ispirato da un Cassano in forma smagliante. Partita stile-Brasile per gli uomini di Allegri, che affondano un malcapitato Parma risultato assolutamente nullo per tutta la partita. L’attacco rossonero fa faville, Ibra manda in gol Seedorf con un magia, poi è Gattuso a travestirsi da Cassano proprio per un assist al barese, nel finale è proprio un brasiliano (Robinho) a chiudere la pratica, deliziando i suoi tifosi con una doppietta fulminea. Chi fermerà questa armata?

    Piazza d’onore va a chi ha contribiuto a cambiare il match a favore della propria squadra, quindi elogiamo le prestazioni di Francesco Lodi e Adem Ljajic: il primo ha evitato in 5 minuti una sconfitta pesantissima del suo Catania contro il Lecce al Massimino, estraendo dal cilindro due punizioni superbe, con rosati non esente da colpe; il giovanissimo serbo invece è entrato nell’ultimo quarto d’ora ma è stato decisivo per la vittoria della sua Fiorentina contribuendo su un suo cross velenoso all’autogol di Bovo e poi fornendo un assist a Montolivo dopo un contropiede travolgente per il definitivo 2-4. Due talenti puri che però trovano ogni domenica poco spazio…

    Tra gli Sbalasci collochiamo al primo posto Samuel Eto’o, che nella supersfida di ieri sera è stato il peggiore non solo per il clamoroso errore sottoporta che è costato 2 punti ai nerazzurri ma perchè doveva essere lui l’uomo della provvidenza interista, invece il giovanissimo (e futuro pilastro) Sorensen lo ha controllato perfettamente, da vero veterano. Il camerunense ha giocato una partita disastrosa, commettendo errori, orrori e scempi incredibili facendo così esultare i tifosi juventini. Dobbiamo riconoscere comunque che una partita storta capita a tutti, non si può metterlo in croce per una prestazione brutta che non condiziona il grande campionato che sta facendo il numero 9 dell’Inter.

    Al secondo posto c’è la retroguardia del Chievo, insolitamente porosa per una squadra che prende pochi gol grazie a una difesa solida e compatta. Il colabrodo veronese è andato in scena ieri a Cagliari, dove i sardi sono andati a nozze nel tiro a segno: 4 sberle e prestazione indecorosa, ci chiediamo se la squadra di Pioli si senta effettivamente già salva e se abbia abbassato la guardia in questa fase fondamentale di stagione.

    Ultimo posto che va al primo tempo del Bologna, una squadra irriconoscibile visto le ultime uscite. La squadra emiliana dopo soli 13 minuti era già sotto di 3 reti contro una Sampdoria che ultimamente ha fornito prestazioni imbarazzanti, e non si spiega il perchè di questo clamoroso tracollo. Nel secondo tempo si è vista una squadra più volenterosa, ma ormai la frittata era fatta.

  • Sollievo Juve. Per Matri nulla di grave

    Sollievo Juve. Per Matri nulla di grave

    Ha tenuto con il fiato sospeso il popolo bianconero Alessandro Matri, l’uomo che ieri sera ha deciso con un suo gol il derby d’Italia con l’Inter nella madre di tutte le partite diventando così, dopo appena 3 partite, già idolo della curva juventina.

    L’attaccante, che aveva riportato un malanno al costato durante le fasi centrali del secondo tempo in un contrasto con Ranocchia, si è sottoposto agli esami del caso al CTO di Torino che hanno escluso lesioni ed evidenziato una lieve distrazione di un piccolo muscolo intercostale, recuperabile nell’arco di un paio di giorni.

    Matri sarà dunque a disposizione di Del Neri per la sfida della prossima settimana a Lecce nell’anticipo domenicale delle 12:30; il suo apporto sarà fondamentale per allungare la striscia di vittorie della Juventus che sembra imboccato la strada giusta per lottare fino in fondo per un posto in Champions.

  • Juve in ansia per Matri

    Juve in ansia per Matri

    Matri tiene con il fiato sospeso la Juventus. Il match winner, l’eroe del berby d’Italia ha accusato un dolore al costato dopo un contrasto corpo a corpo, regolare, con Ranocchia a venti minuti dal termine e si teme non sia cosa di nulla.
    L’attaccante, costretto a stringere i denti fino al termine del match per esaurimento di cambi (in quei minuti si erano fatti male anche Marchisio e Felipe Melo sostituiti da Pepe e Sissoko, poco prima era entrato in campo Iaquinta al posto di uno sfinito Toni) si sottoporrà a dei controlli al CTO di Torino per valutare l’entità dell’infortunio.

    Del Neri, come tutti i tifosi bianconeri, incrocia le dita e spera di non perdere il centravanti ex Cagliari per lungo tempo. Matri infatti, oltre ad aver già dimostrato di essere importantissimo per il gioco dei bianconeri, si è rivelato fondamentale sotto rete lì dove la Juve aveva urgente bisogno: l’attaccante, con quello segnato stasera all’Inter, è al suo terzo centro in altrettante partite disputate in campionato dal suo arrivo a Torino.