Tag: Alessandro Matri

  • La Juve riscatta Matri, Quagliarella, Pepe e Motta

    La Juve riscatta Matri, Quagliarella, Pepe e Motta

    La Juventus ha trasformato i prestiti onerosi contratti nella scorsa stagione in riscatti definitivi, con un esborso complessivo di circa 37,2 milioni di euro. Nello specifico, i calciatori coinvolti sono quattro: Alessandro Matri, Fabio Quagliarella, Marco Motta e Simone Pepe.

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    Per Quagliarella, al Napoli sono stati versati 10,5 milioni di euro, per Simone Pepe sono stati versati all’ Udinese 7.5 milioni di euro, per Marco Motta 3,75 milioni di euro, sempre al club friulano. Per Alessandro Matri, invece, al Cagliari andranno 15,5 milioni di euro pagabili – così come le altre operazioni – in tre anni. I riscatti, però, non equivalgono a certezza che i giocatori in questione il prossimo anno vestiranno la maglia della Juventus. Infatti, appare poco probabile la conferma di Marco Motta, anche per il non apprezzamento della gran parte dei tifosi nei suoi confronti, che spesso lo hanno fischiato: piace in Spagna ed, in particolare, al Malaga e potrebbe essere ceduto in presenza di una congrua offerta. Alessandro Matri, invece, dato il buon rendimento offerto anche in termini realizzativi nel finale della scorsa stagione, verrà riconfermato, anche perchè piace molto al tecnico Antonio Conte; ancora incerta, invece, la posizione dell’altro attaccante riscattato, ossia Fabio Quagliarella, ma l’ipotesi più probabile è che possa restare in bianconero, per concedergli la possibilità di riscattarsi dopo il grave infortunio che lo ha costretto a saltare più di metà stagione nello scorso campionato. Simone Pepe, invece, interessa allo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, che tramite alcuni emissari ha contattato il club per sondare la possibilità di acquistarlo: se venisse confermata l’offerta di 13 milioni di euro, la Juventus non ostacolerà di certo la sua partenza per la Russia.

  • Calciomercato Juve, Marotta ti riscatto oppure no?

    Calciomercato Juve, Marotta ti riscatto oppure no?

    Come oramai capita da un po’ di tempo, la Vecchia Signora è al centro del calciomercato estivo, la società bianconera risulta essere presente in molti tavoli di trattative per giocatori importanti ed anche per qualche buon rincalzo.

    Marotta dg Juventus | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Tutto sommato la tattica di Marotta al momento non è poi così malvagia, confondere le acque con nomi altisonanti come Aguero e Sanchez per cercare di piazzare un colpo che sia di livello medio alto in attacco, livello che attualmente appartiene alla vecchia Signora considerato anche che non sarà presente in nessuna competizione internazionale nella prossima stagione. Infatti la Juventus può spendere in questo calciomercato al massimo 50/60 milioni perché dei tanto sbandierati 150 milioni di budget nessuno ha considerato i riscatti che la società di Corso Galileo Ferraris deve effettuare per il prossimo anno. Per Alberto Aquilani nonostante l’abbassamento della pretesa del Liverpool scesa a 9 milioni, Marotta non spenderà un centesimo in quanto non vi è più la fiducia tecnica nel giocatore romano; Marco Motta verrà riscattato come Simone Pepe ma per il primo si cercherà subito una sistemazione fuori Torino. E poi arrivano i due super riscatti, quelli di Alessandro Matri, fissato a 15 milioni e quello di Fabio Quagliarella dove si cercherà di ottenere uno sconto da parte del Napoli viste le condizioni fisiche alquanto dubbie dopo l’infortunio di gennaio. Ecco quindi che si capisce subito come gli arrivi di Aguero e Sanchez sono frutto esclusivamente dell’immaginazione e del sogno collettivo, mentre al massimo l’unico giocatore che potrebbe arrivare a Torino oltre ai tre parametri zero e Lichsteiner, pagato 10 milioni, sarà Mirko Vucinic ma anche qui Marotta dovrà stare attento al prezzo. Comunque sta di fatto che il dg della Juventus sta ancora pagando gli errori grossolani della passata stagione con il rischio di compromettere anche quella che deve arrivare, ma allora, siamo proprio sicuri che il riscatto vero e proprio debba partire da lui?

  • Scandalo scommesse, le reazioni degli Azzurri

    Scandalo scommesse, le reazioni degli Azzurri

    Dopo le notizie trapelate sullo scandalo partite falsate in serie B e Lega Pro, non tardano ad arrivare le reazioni da parte dei giocatori convocati in Nazionale da Cesare Prandelli, in un clima di stupore ed indignazione generale. Soprattutto alla luce del coinvolgimento di molti nomi illustri fra gli indagati, come gli ex Azzurri Beppe Signori, Stefano Bettarini e Cristiano Doni.

    Il portierone Gigi Buffon, capitano e leader indiscusso dello spogliatoio Azzurro, usa parole all’insegna della cautela, andando con i piedi di piombo prima di lanciare accuse, anche se la delusione per questa ennesima vicenda non pulita che coinvolge il nostro calcio è evidente: “Decisamente non ci voleva, in questo momento, ma ora però aspettiamo. Finchè non si sa qualcosa di più definitivo, non è il caso di dare giudizi”.

    Più diretto e drastico, invece, Andrea Pirlo, usando poche parole ma molto sincere: “E’ uno schifo”. A lui fa eco l’altro Juventino Alessandro Matri, che aggiunge:Non so molto, ci stiamo informando, ma se davvero davano dei calmanti ai giocatori per far calare le prestazioni, questo è uno schifo, davvero uno schifo“. Impossibile dargli torto.

  • Juve fuori da tutto, 2-2 contro il Napoli delle riserve

    Juve fuori da tutto, 2-2 contro il Napoli delle riserve

    La Juventus non va oltre il pareggio per 2-2 all’olimpico di Torino contro un Napoli già in vacanza ed in piena festa per la qualificazione diretta in Champions League, con la compagine bianconera che per la seconda volta nella sua storia, calciopoli esclusa, non parteciperà a nessuna competizione europea nella prossima stagione.

    Delneri alla sua ultima partita in bianconero schiera una Juve con la novità Luca Toni in attacco con Salihamidzic a destra e Chiellini a sinistra. Mazzarri deve fare a meno dello squalificato Cavani, già in Uruguay per la Coppa America e con Hamsik e Lavezzi in panchina.

    E’ il Napoli a partire meglio ma la Juventus ha la prima grande occasione con Alex Del Piero che di destro sfiora il gol centrando la traversa complice una miracolosa deviazione di De Sanctis. Stesso risultato dalla parte opposta con Lucarelli che a botta sicura si vede mandare la palla sulla traversa da un Buffon stile Germania 2006. Oggi 22 maggio ed al 22’ proprio Maggio sblocca il risultato di testa su cross dalla destra, Juventus svagata e Napoli molto più concentrato che chiude il primo tempo in vantaggio.

    Nella ripresa fa il suo esordio in serie A Filippo Boniperti, nipote del grande Giampiero e dopo 2’ pareggio Juve con Chiellini su azione da calcio d’angolo. Juve migliore nella ripresa e proprio Boniperti sfiora il gol all’esordio da predestinato facendosi anticipare da Victor Ruiz a tu per tu con De Sanctis. Mazzarri si arrabbia e fa entrare Lavezzi ed Hamsik con il Napoli che cambia volto e trova il nuovo vantaggio con Cristiano Lucarelli che da un senso alla sua stagione sfortunata con il Napoli incornando di testa alle spalle di Buffon. Esce Toni ed entra Matri e proprio l’ ex Cagliari firma il pareggia sfruttando un indecisione della difesa partenopea, la partita scivola via fino al 90’ con il pericolo finale per la Juventus rappresentato da Lavezzi che si vede negato il gol della vittoria da un Buffon sontuoso e forse definitivamente ritrovato.

  • Juventus – Napoli, probabili formazioni. Out Hamsik, Toni al posto di Matri

    Juventus – Napoli, probabili formazioni. Out Hamsik, Toni al posto di Matri

    Molte sorprese nell’ultima di campionato per la Juventus ed il Napoli in un match che ha poco da dire in una stagione fallimentare per i bianconeri ed esaltante per i partenopei di Walter Mazzarri.

    Sorensen e De Ceglie, dati per sicuri titolari, dovrebbero accomodarsi in panchina. Delneri dovrebbe schierare Salihamidzic terzino destro, Bonucci e Barzagli al centro della difesa e Giorgio Chiellini a sinistra; a centrocampo Krasic a destra, Aquilani e Marchisio in mezzo e Pepe sulla corsia mancina; novità anche in attacco, titolare Luca Toni, accanto a capitan Del Piero con Alessandro Matri che partirà dalla panchina.
    Nel Napoli,  oltre alle assenze di cavani e lavezzi, confermata anche quella di Marek Hamsik con Maiello al suo posto, Zuniga e non Dossena a sinistra. In attacco spazio alla coppia mascara – Lucarelli con Sosa a supporto.

    Juventus (4-4-2): Buffon; Salihamidzic, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Krasic, Aquilani, Marchisio, Pepe; Del Piero, Toni.
    A disp.: Storari, Traorè, Sorensen, De Ceglie, Giandonato, Martinez, Matri. All.: Delneri
    Squalificati: Motta (1)
    Indisponibili: Rinaudo, Sissoko, Quagliarella, Iaquinta, Grygera, Grosso, Felipe Melo

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cribari, Ruiz; Maggio, Gargano, Sosa, Zuniga; Maiello, Mascara; Lucarelli.
    A disp.: Iezzo, Grava, Dossena, Aronica, Cannavaro, Pazienza, Lavezzi. All.: Mazzarri
    Squalificati: Cavani (1)
    Indisponibili: Blasi, Dumitru, Vitale, Hamsik.

  • Juventus, Marotta cerca “stella” disperatamente

    Juventus, Marotta cerca “stella” disperatamente

    Questa sera Madama sarà impegnata all’ Olimpico di Roma per tentare di dare un senso a questa stagione a dir poco travagliata cercando di ottenere una qualificazione in Europa League, obiettivo questo, sicuramente non preventivabile alla vigilia del Campionato.

    Ma il calciomercato è già partito, da almeno un mese e la Vecchia Signora non sta certo a guardare anche se, per determinati giocatori, potrà solo guardare e non toccare ma magari solo sognare. Con l’ aumento di capitale promesso da John Elkann la scorsa settimana ed i soldi che serviranno per riscattare i tanti “campioni” presenti in rosa, la Juventus certamente non avrà la possibilità di incamerare la stella tanta attesa dai tifosi juventini e capace di riaccendere vecchie passioni ormai sopite da tempo. Sergio Aguero con ogni probabilità non si muoverà da Madrid sponda Atletico e qualora lo facesse, sicuramente non sarà per prendere parte all’ Europa League con i colori bianconeri; Karim Benzema con il riscatto di Matri è un sogno ormai svanito come pure il gioiellinno brasiliano Neymar promesso dal Santos a Roman Abramhovic ed al suo Chelsea.

    Quindi, rispecchiando fedelmente le parole di John Elkann, che vede una Juve giovane e competitiva nel 2014, previsione dei Maya per il 2012 permettendo, le uniche stelle che si vedranno nella prossima stagione saranno quelle presenti nel nuovo stadio e dedicate alle vecchie glorie bianconere tanto, basta la creazione del nuovo sito ed il successo ottenuto su Facebook per rendere soddisfatta ed ottimista per il futuro la dirigenza bianconera.

  • Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Con lo scialbo 0-0 ottenuto ieri al Franchi contro la Fiorentina e le contemporanee vittorie di Lazio e Udinese, la Juventus ha fallito l’ ultimo dei suoi obiettivi stagionali e cioè la qualificazione ai preliminari di Champions.

    Ennesima dimostrazione la partita di Firenze, di come Gigi Delneri sia completamente inadatto a guidare una squadra di alta classifica, o che comunque inizia la stagione con obiettivi importanti. Le tre vittorie consecutive ottenute anche con un po’ di fortuna, hanno illuso il tecnico di Aquileia che il modulo da attuare fosse quello presentato al Franchi un 4-1-4-1 con Matri unica punta ma come al solito, a partita in corso, non è riuscito a rendersi conto che il predominio della Fiorentina era netto e che Krasic arrancava in campo. Come può essere possibile che la Juventus vada a Firenze per ottenere un pareggio? Come ci si può presentare davanti alle telecamere e dire che la squadra ha risposto bene e che Boruc è l’ unico portiere ad aver fatto una parata?

    Ma soprattutto, come si può pensare di confermare un allenatore che è riuscito a fare peggio della gestione Ferrara, con figure barbine in Europa e prestazioni assolutamente imbarazzanti?

    Purtroppo sembra che la Juventus abbia ormai acquisito la mentalità di chi la guida, sia a livello tecnico che dirigenziale e cioè una mentalità di assoluta provinciale. Ma allora ci si chiede, come mai non è stato detto che ad inizio stagione l’ obiettivo fosse il 4° posto? Perché non si è spiegato ai tifosi che l’ eliminazione in Europa League fosse necessaria perché la squadra non era attrezzata a competere su due fronti?

    Beh sicuramente perché alcune verità fanno male, soprattutto a dei tifosi abituati ai piani alti, ma forse, non sarebbe stato più opportuno essere onesti con chi paga il biglietto e soffre veramente per questi colori?

  • E’ Matri la speranza della Juve, per il presente e per il futuro

    E’ Matri la speranza della Juve, per il presente e per il futuro

    Il mercato di riparazione, nel caso dell’acquisto di Matri per la Juventus, si è rivelato davvero riparatore e provvidenziale. Nonostante le tante critiche rivolgibili alla campagna acquisti estiva bianconera ed alla carenza di qualità in organico, bisogna dare atto alla gestione Marotta di un’intuizione davvero brillante: l’acquisto di Alessandro Matri, 26 anni, ex attaccante del Cagliari.

    A fronte di un attacco pressocchè sterile nei suoi finalizzatori, con i problemi fisici e le difficoltà di Amauri e Iaquinta, dopo il grave infortunio di Gennaio di Fabio Quagliarella, e la conseguente scarsa vena realizzativa del reparto offensivo, era necessaria una svolta.

    E la “svolta” è stata proprio l’acquisto dell’ex cagliaritano, che ha avuto l’occasione di misurarsi in un avventura sicuramente non semplice da affrontare, anche psicologicamente, in un clima non facile per inserirsi. Matri, però, ha dimostrato il suo valore ed ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano, ormai quasi imprescindibile per gli equilibri di Del Neri, anche in prospettiva futura data la sua giovane età.

    Per comprendere meglio il reale peso specifico dell’impatto di Matri in bianconero possono bastare alcune statistiche: finora l’attaccante lombardo ha collezionato 10 presenze in cui è andato a segno ben 7 volte. Inoltre, anche un aspetto di natura scaramantica legato alla sua presenza in campo: la Juve è imbattuta quando segna lui, con un pareggio a Cesena in occasione della sua doppietta, e poi le vittorie contro il Cagliari – i suoi primi due gol in maglia bianconera – contro l’Inter a Torino, contro la Roma all’Olimpico e con il Genoa nella giornata di ieri.

    Non bisogna trascurare, poi, il dato totale delle reti segnate da Matri nella presente stagione, aggiungendo alle sette in bianconero le undici in maglia cagliaritana, per un totale di diciotto gol, cifra di tutto rispetto che lo proietta in quinta posizione nella classifica marcatori, terzo fra gli italiani, dopo Di Natale e Di Vaio.

    La principale nota positiva riguarda la sua grande duttilità tattica: gioca senza problemi da seconda punta, in coppia con Toni – e l’intesa pare funzionare bene data l’azione del momentaneo pareggio per 2-2 nella partita di ieri, con sponda di Toni e conseguente rete di Alessandro Matri – ma può giocare, ed ha dimostrato di saperlo fare egregiamente, anche come unica punta, un centravanti vero supportato da due ali come Krasic e Pepe, o da un fantasista come Alex Del Piero: in ogni caso, Matri ha dimostrato di essere concreto e preciso. Lui, però, da centravanti puro, si trova maggiormente a suo agio proprio sottoporta, vero habitat naturale per un finalizzatore del suo calibro. Per questo motivo, molti lo ritengono il vero sostituto di David Trezeguet, che per anni aveva portato valanghe di gol alla causa bianconera, anche se Matri – rispetto al franco argentino – è dotato di una maggiore capacità di mobilità, sfruttando una buona velocità di base, e rendendosi utile nei rientri.

    Guardando al lungo periodo, ossia alla prossima stagione, in casa Juventus non dovrebbero esservi problemi in attacco ed in fase realizzativa, anche perchè si può puntare con fiducia alla coppia Matri – Quagliarella, quando il napoletano – autore di nove reti in questa stagione prima del grave infortunio che lo ha costretto a fermarsi il 6 Gennaio – rientrerà in campo.

    La vetrina Juventus, inoltre, ha permesso ad Alessandro Matri di essere convocato per l’amichevole contro la Germania, e di esordire nella Nazionale di Prandelli contro l’Ucraina a Kiev, bagnando il suo esordio, con una rete. Un ottimo biglietto da visita, anche in prospettiva Euro 2012, dove Matri ha tutte le carte in regola per aspirare ad una convocazione ed a una maglia da titolare, scavalcando nelle gerarchie interne Pazzini, Gilardino e Borriello, che – in questa stagione – a livello realizzativo hanno collezionato meno gol di Matri, rispettivamente 12, 11 e 10 reti.

    Il futuro, dunque, per l’attaccante di Lodi appare roseo e denso di soddisfazioni. Il presente, però, riguarda la Juventus e l’obiettivo – arduo – della qualificazione in Champions League: con i suoi gol potrebbe esservi qualche speranza in più di ritornare sul palcoscenico europeo più prestigioso nel quale, certamente, anche Matri vorrebbe misurarsi.

  • Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus

    Motta 4: Straniato, smarrito, un pesce fuor d’acqua. Antonelli al rientro gli fa vedere i sorci verdi, anche se nel primo tempo il gol arriva in maniera fortuita, i problemi in entrambe le marcature arrivano dalla sua fascia di competenza. A Roma aveva illuso con una discreta prestazione, ma nel complesso la prova di oggi è l’emblema della sua stagione in bianconero.

    Traorè 6: A tratti è un po’ confusionario, ma in generale la sua è una buona prova, sia in fase d’attacco, dove molto spesso si fa trovare pronto con sovrapposizioni, sia in fase difensiva dove si rende protagonista di alcune ottime chiusure. Viene da pensare se non fosse stato tormentato dagli infortuni come sarebbe stata la sua stagione con la Juventus, non credo che lo scopriremo il prossim’anno, di certo si può dire che probabilmente Marotta c’aveva visto lungo.

    Pepe 7: La sua stagione è stata altalenante, condita da 4 reti tra cui quella fortuita di oggi e da prestazioni al limite dell’irritante per i tifosi juventini. Oggi però l’esterno romano si dà da fare, corre, combatte e lotta su ogni pallone, va vicino al gol in più occasioni e alla fine lo raggiunge nella maniera più fortuita. Se al suo rendimento offrisse un po’ più di costanza sarebbe sempre tra i migliori in campo.

    Matri 8: Un cecchino. Al limite dell’incredibile la sua media gol in maglia bianconera, 7 gol in 10 partite e tutti di pregevole fattura, anche quello di oggi è un mix di potenza e tecnica, controllo di palla sulla sponda di Toni, dribbling sul diretto avversario palla sul destro e tiro secco alla sinistra di Eduardo. Ma non sono solo i gol a fare di Matri un ottimo acquisto per la causa juventina, l’attaccante scuola Milan è sempre molto partecipe alle manovre della squadra e non disdegna anche la giocata ad effetto.

    Toni 7,5: Entra e la partita cambia, in meno di mezz’ora offre a Matri un ottimo appoggio che il compagno di reparto trasforma nel gol del pareggio, poi offre una palla d’oro a Pepe che conclude e su cui Eduardo compie un mezzo miracolo ed infine sfrutta una dormita della difesa genoana, si precipita su una palla vagante e lo trasforma nella rete della vittoria per la Vecchia Signora. La vendetta è compiuta e stavolta il numero 3 che Preziosi gli aveva assegnato come voto della sua esperienza in rossoblu, gli porta bene.

    Juventus (4-3-2-1): Storari 6; Motta 4 (62′ Sorensen 6), Bonucci 5,5, Barzagli 6, Traore 6; Aquilani 6,5, Felipe Melo 6 (62′ Toni 7,5), Marchisio 6,5; Krasic 6, Pepe 7 (78′ Martinez s.v.) ; Matri 8.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Martinez, Toni.

    Pagelle Genoa

    Eduardo 6,5: Ai mondiali con il Portogallo aveva ben figurato, poi nel corso del campionato ha fatto sorgere dei grossi dubbi sulla sua affidabilità a molti tifosi del Grifone. Oggi ha riconfermato quanto di buono aveva fatto vedere in estate compiendo in molte occasioni dei veri e propri miracoli e salvando più di una volta il risultato, alla fine deve arrendersi ad una deviazione fortunata e a due prodezze degli avanti bianconeri.

    Dainelli 5: Fino a quando Toni non è entrato in campo non ha fatto una brutta figura, ma dal momento in cui il suo ex compagno di squadra ha messo piede in campo per lui è stato un incubo. Rischia di rimetterci l’osso del collo quando Kaladze decide di abbatterlo ed è forse dopo quella botta che rimane stordito a tal punto da farsi superare da Toni, concedendogli di battere a rete e di superare il proprio estremo difensore.

    Rossi 5,5: Tante chiacchiere, molto nervosismo e poca sostanza, il capitano del Genoa è lo specchio del pessimo momento che sta vivendo la squadra rossoblu, ha anche lo sfortunato demerito di vedersi carambolare addosso il pallone del pareggio colpito di testa da Pepe.

    Antonelli 6,5: A vederlo giocare non si capisce perchè il Parma, che non naviga in ottime acque, lo abbia lasciato andar via così a cuor leggero. L’esterno sinistro che quest’estate era stato più volte accostato all’Inter, rientra dopo 3 mesi lontano dai campi di gioco a causa di una brutta pubalgia e rende impossibile la domenica a Motta, che non riesce a contenerlo e se lo vede spuntare da tutte le parti. Entra come assist-man in entrambe le azioni che portano al gol i rossoblu.

    Floro Flores 7: La Juventus alla fine gli ha preferito Matri o forse è lui che a scelto Genova, ma oggi davanti al pubblico bianconero, che lo ha fischiato per tutti i 90 minuti, ha dato prova di poter essere un valido attaccante, sgusciante e spesso imprendibile per il povero Bonucci, svaria per tutto il fronte d’attacco e si rende pericoloso in più occasioni. Sigla la rete del momentaneo doppio vantaggio genoano, ma al 89° sbaglia da ottima posizione il punto del pareggio.Nel complesso ottima prova.

    Genoa (4-4-2): Eduardo 6,5; Mesto 5, Kaladze 5, Dainelli 5, Moretti 5; Rossi 5,5, Konko 6, Milanetto 6 (81′ Jelenic s.v.), Antonelli 6,5 (64′ Chico 5); Paloschi 5 (68′ Palacio 6), Floro Flores 7.
    A disp.: Scarpi, Chico, Doninelli, Jankovic, Boselli, Jelenic, Palacio.

  • Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Domenica al cardiopalma per i tifosi juventini, quella che alla vigilia si prospettava come una gara decisiva per le ambizioni Champions dell’undici di Del Neri, non ha deluso le aspettative. Cinque gol e tante altre occasioni che hanno reso la partita scoppiettante e divertente, ma quasi tutte nella seconda frazione di gioco.

    Sotto un sole estivo e anomalo per questo periodo le due squadre si affrontano per ambizioni diverse, contrariamente alle previsioni della vigilia però nelle file del Genoa non c’è Palacio, al suo posto gioca Paloschi. Le due compagini sembrano contratte e complice anche il gran caldo fanno fatica a proporre manovre di gioco che possano portare pericoli ai portieri, soprattutto i bianconeri appaiono a tratti timorosi e poco propositivi e sono, infatti, gli ospiti a passare approfittando di una distrazione in copertura di Motta, Antonelli scambia con Floro Flores e mette in mezzo di nuovo per l’attaccante napoletano, sfortunata la deviazione di Bonucci che insacca all’angolino battendo l’incolpevole Storari. 1-0 e Juve in bambola. Il gioco si trascina lentamente con i rossoblu ad amministrare e a difendere in 10 dietro la linea della palla e i padroni di casa a provare vanamente ad imbastire qualcosa di pericoloso, solo al 38° su azione d’angolo, Bonucci si ritrova a tu per tu con Eduardo e prova a farsi perdonare, ma il portiere porteghese è bravo a respingere il colpo di testa ravvicinato. Al 42° Pepe prova a sfruttare un cross di Motta anticipando Mesto, schierato oggi come quarto esterno di difesa, e mandando poco a lato di testa. Si va al riposo, brutta partita e brutta Juventus che rivede i fantasmi del recente passato.

    Al rientro il discorso cambia, il pubblico che fino a poco prima aveva fischiato i giocatori decide di concedere un po’ di tregua agli uomini di Del Neri e questo serve da scossa. Al 49° i padroni di casa raggiungono il pareggio con Simone Pepe che sfrutta un cross di Aquilani e complice una deviazione di M.Rossi insacca all’angolino. Sembra un’altra Juve e invece così non è. Infatti, dopo una bella azione che porta al tiro Krasic su cui Eduardo compie un mezzo miracolo, sono di nuovo gli uomini di Ballardini a riportarsi in vantaggio con una bella azione manovrata sempre sull’asse Antonelli-Floro Flores, con quest’ultimo pronto a raccogliere il cross del compagno e a battere Storari con un preciso destro all’angolino. A questo punto il tecnico della Vecchia Signora prende in pugno la situazione e al 62° con un doppio cambio, Toni per Melo e Sorensen per uno spaesato Motta, riporta la squadra al vecchio 4-4-2, con Marchisio spostato al centro e Pepe e Krasic sugli esterni. E’ la mossa decisiva perchè un minuto dopo la Juve ritrova il pareggio, stavolta è il bomber Matri a rimettere le cose in sesto sfruttando una sponda del neo-entrato Toni, dribbla un avversario e con uno splendido destro batte Eduardo. Ballardini cerca di correre ai ripari ed inserisce forze fresche: entrano Chico per uno stanco Antonelli, ottimo al rientro dopo 3 mesi di assenza per pubalgia, e Palacio per un evanescente Paloschi. La Juve si rende pericolosa con l’ex Toni che sfiora la rete su calcio d’angolo, sul ribaltamento di fronte Palacio sfodera un tiro a giro che accarezza il palo. Al 74° è ancora Pepe che crea il panico nella difesa genoana con un ottimo inserimento, però, al momento del tiro spreca sparando addosso ad Eduardo. Poco dopo l’esterno romano esce fra gli applausi per far posto a Martinez. Ma è all’83° che si concretizza la rimonta bianconera, e come nelle più classiche delle situazioni è l’ex di turno, Toni, a siglare la rete che porta alla vittoria l’undici bianconero. L’attaccante è bravo a sfruttare una dormita generale della difesa del Grifone e a battere con preciso tocco di esterno per la terza volta l’incolpevole Eduardo.

    Brivido al 44° ancora su azione d’angolo Floro Flores in girata va vicino al 3-3. Prima della fine del match Toni ha l’opportunità di colpire per la seconda volta, ma sbaglia clamorosamente calciando a lato. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine e la gioia bianconera può esplodere, terza vittoria di fila per i bianconeri, non era mai accaduto in questo campionato e Champions a -6, con questo carattere tutto pare possibile.