Tag: Alessandro Matri

  • Matri non basta, Juve bloccata dal Genoa 2-2

    Matri non basta, Juve bloccata dal Genoa 2-2

    E fanno 4 su 7. Altro pareggio per la Juventus che nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A lascia per strada altri due punti importanti facendosi rimontare per due volte il vantaggio da un Genoa che non si è mai arreso. In uno Juventus Stadium esaurito, brilla finalmente Matri, autore della doppietta bianconera ma, in contrasto, si registra un’altra partita da insufficienza piena per Chiellini, colpevole in entrambi i gol genoani.

    Andrea Caracciolo | © Claudio Villa/Getty Images
    Malesani sorprende tutti con la decisione di lasciare in panchina Kucka e dare spazio dal primo minuto a Seymour davanti alla difesa infoltendo il centrocampo preferendo la duttilità tattica di Merkel alla fantasia di Jorquera. Il tedesco si rivelerà la chiave tattica di successo per il Genoa eseguendo alla lettera il compito affidatogli dal tecnico rossoblu facendo da collante tra centrocampo e attacco infastidendo la manovra di Pirlo e supportando, in fase di possesso, Palacio isolato là davanti. Tutto confermato invece per Conte che torna al 4-2-4 bocciando sia Krasic che Elia scegliendo Estigarribia come esterno alto oltre a Pepe e affiancando Matri a Vucinic in attacco. La scelta si rivela azzeccatta perchè dopo appena 6 minuti la Juve va già in vantaggio, Pirlo esegue uno schema su un corner servendo al limite dell’area Marchisio che conclude di prima intenzione, sulla traiettoria della palla si trova Matri che corregge in rete tagliando fuori il portiere Frey. Vantaggio meritato per i bianconeri entrati in campo con una grande determinazione e che legittimano il risultato nei primi 20 minuti di gioco. Il Genoa prende le misure e comincia ad uscire fuori guadagnando metri su metri, il pari giunge alla mezz’ora quando Merkel se ne va sulla sinistra e serve un cross preciso per la testa di Marco Rossi che solo in area di rigore schiaccia di testa e supera Storari per l’1-1. Colpevole però Chiellini che lascia il capiano rossoblu libero di staccare di testa indisturbato. Juve colpita ma non accusa il colpo perchè poco prima della fine del primo tempo su un erroraccio di Veloso, Vucinic avrebbe l’opportunità di riportare avanti la Vecchia Signora involandosi verso la porta avversaria ma il tiro dell’ex attaccante della Roma è troppo centrale e viene respinto da Frey. Che Conte striglia i suoi negli spogliatoi si capisce sin dai primi minuti della ripresa, la Juve preme sull’acceleratore alla ricerca della seconda rete, ci prova ancora una volta Matri dopo una sgroppata di Pepe ma è ancora Frey a dire di no mandando in calcio d’angolo. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al minuto 58 quando su un passaggio di Vucinic, Pirlo ha l’intuizione geniale di fare velo per Matri che ben appostato al centro dell’area di rigore non sbaglia e trafigge l’estremo difensore genoano. Juve di nuovo avanti per il delirio dei 40 mila spettatori di fede bianconera che cominciano ad assaporare il gusto dei 3 punti e il primato solitario in classifica. Conte ridisegna la squadra e passa ad un più prudente 4-5-1 togliendo un esterno, Estigarribia, per un mediano, Pazienza, per dar man forte nella zona nevralgica del campo a Pirlo e Marchisio, e retrocedendo Vucinic e Pepe sulla linea dei centrocampisti nella fase di non possesso, Malesani corre ai ripari e inserisce Caracciolo per Jankovic, per dare più peso in attacco, e Kucka per Seymour. Merkel mette i brividi ai tifosi di casa quando di testa coglie la traversa sugli sviluppi di un calcio di punizione, Malesani ci crede e si gioca la carta Jorquera nel finale mentre invece sul fronte opposto Krasic, il grande escluso, prende il posto di uno spento Vucinic. Ed è proprio a 5 minuti dal termine che viene premiato il coraggio del tecnico del Grifone perchè l’azione che porta al pareggio viene confezionata dai tre giocatori entrati nella ripresa: Jorquera effettua un lungo cros dalla sinistra sul secondo palo per Kucka, lo slovacco spizza la palla di testa e Caracciolo si avventa come un avvoltoio, pardon, come un Airone beffando Bonucci e Storari in uscita. Ancora una volta, però, è palese l’errore di Chiellini che lascia Kucka libero di saltare e colpire la sfera, poi la marcatura sbagliata di Bonucci sull’attaccante genoano e l’uscita un pò avventata di Storari completano il pasticcio. La Juve accusa il colpo e barcolla nei minuti finali rischiando addirittura il colpo del ko, Storari questa volta si fa trovare pronto sulla conclusione potente da fuori area di Jorquera, poi sul corner è ancora Caracciolo che gela per un attimo lo Stadium mandando alto da due passi. Finisce così 2-2. La Juventus esce tra i fischi del proprio pubblico, i primi della gestione Conte. Martedì c’è la Fiorentina per un’altra gara in casa, questa volta i 3 punti sono necessari per affrontare con la giusta carica e concentrazione le due trasferte consecutive terribili con che l’ aspettano in sette giorni con Inter e Napoli che ci diranno se questa Juventus potrà lottare davvero per lo scudetto o, perlomeno, per le posizioni di testa. Il Genoa invece torna a casa con il morale alto e con la consapevolezza di aver strappato un punto importante in un momento delicato del campionato, merito soprattutto di Malesani che ha preparato una partita (quasi) perfetta.

  • adidas TECHFIT ®, sette atleti azzurri ancora più forti

    adidas TECHFIT ®, sette atleti azzurri ancora più forti

    Adidas lancia la nuova linea autunno inverno affidandosi nuovamente all’utilizzo della tecnologia permettendo agli atleti, ma anche agli sportivi in genere, di aver un abbigliamento all’avanguardia che gli permette di migliorare le prestazioni. La tecnlogia TECHFIT permette infatti maggiori performance in termini di confort e prestazioni. La nuova linea è stata collaudata facendola utilizzare a sette campioni azzurri di discipline diverse dimostrando di esser versatile aumentando per tutti la potenza dell’allenamento e le prestazioni in gara.

    Il pilone della nazionale italiana di rubgy, Martin Castrogiovanni, ad esempio, utilizzando la TECHFIT POWERWEB Seasonal tee è riuscito a migliorare la qualità degli allenamenti grazie all’utilizzo di una migliore postura e ad una significativa riduzione della vibrazione muscolare. Sia la versione maschile che quella femminile, TECHFIT POWERWEB tank, c’è l’introduzione della tecnologia di compressione a fasce in termopoliuretano (TPU) favorisce il controllo della postura, stimola la circolazione sanguigna con un conseguente incremento dell’apporto energetico ai muscoli e riduce la fatica, consentendo allenamenti più lunghi.

    I testimonial della campagna adidas TECHFIT ® oltre a Castrogiovanni, sono stati Mirco e Mauro Bergamasco (rugby), Alessandro Matri (calcio), Flavia Pennetta (tennis), Andrea Cinciarini (basketball) e Matteo Tagliariol (scherma).

  • Verso Juventus-Milan, Vidal o Matri un dubbio per Conte

    Verso Juventus-Milan, Vidal o Matri un dubbio per Conte

    Domenica sera lo Juventus Stadium ospiterà il primo big match della sua storia, i biglietti andati a rubba in poche ore e la consapevolezza che l’undici di Antonio Conte si misurerà con la candidata principe allo scudetto rendono il match ricco di quel fascino che da troppo tempo non si vedeca in casa bianconera. Nonostante il mister continui a predicare calma ed umiltà la parola scudetto è tornata a far capolino nei sogni dei tifosi e nonostante qualche incertezza nelle partite contro Bologna e Catania l’entusiasmo resta ancora intatto.

    Antonio Conte © Marcello Paternostro/Getty Images
    Il Milan dirà quanto vale veramente questa Juve. Sono le parole con cui Gigi Buffon ha presentato il match in programma domenica prossima, Del Piero invece ha confessato che le sfide contro i rossoneri sono state sempre con un fascino particolare. Conte invece ha potuto lavorare per l’intera settimana per studiare la giusta strategia e metter in difficoltà i rossoneri. Stando alle indiscrezioni che circolano intorno a Vinovo la formazione bianconera è praticamente fatta con un unico grande dubbio rappresentato dal ballotaggio tra Vidal e Matri. L’utilizzo del cileno consentirebbe a Conte di aver un uomo in più in mediana con Pirlo e Marchisio ma farebbe gravare il peso dell’attacco sul solo Vucinic notoriamente a disagio nel ruolo di punta “unica” sugli esterni invece spazio ancora al sempre positivo Pepe e Krasic. Il forfait di Abate potrebbe però convincere Conte a tornare al suo 4-2-4 soffrendo forse a centrocampo l’inferiorità numerica e chidendo a Pirlo e Marchisio una mole di lavoro maggiore ma cercando di metter in difficoltà il Milan sulle fasce con Taiwo (candidato a sinistra) che potrebbe soffrire la velocità di Krasic a destra mentre Pepe costringerebbe Zambrotta alla difensiva.

  • Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Un altro pareggio per la compagine di Antonio Conte che raddrizza una partita iniziata malissimo dalla Juventus e rimediata nel secondo tempo, grazie al gol di Krasic su gentile concessione di Andujar. Conte presenta una Juventus inedita al Massimino, con il trio rappresentato da Vidal-Elia-Krasic dietro l’unica punta, Alessandro Matri mentre Montella lascia fuori Maxi Lopez a vantaggio di Bergessio.

    Krasic torna al gol al Massiminino ©Maurizio Lagana/Getty Images
    L’inizio non è assolutamente incoraggiante per l’undici di Antonio Conte, Pirlo viene costantemente aggredito e sbaglia molti palloni, dietro ci si affida ai lanci lunghi di Chiellini che sono naturalmente imprecisi, facendo correre a vuoto in molte occasioni sia Krasic che un evanescente Elia. Il Catania invece è messo benissimo in campo con Gomez spina nel fianco della difesa bianconera con Grosso messo in moltissime occasioni in difficoltà estrema e mai aiutato da Elia sulla fascia sinistra. Conseguenza naturale, il gol del Catania, con Gomez che si fa beffe sia di grosso che di Elia mettendo una palla stupenda al centro con Bergessio che anticipa un disattento Chiellini . la Juventus si affida troppo ai lanci lunghi per un isolatissimo Matri con l’unico pericolo per Andujar rappresentato da un tiro da fuori area di Claudio Marchisio veramente poca roba per un primo tempo molto deludente dei bianconeri. Conte si rimedia nel secondo tempo alla rivoluzione, comunque inspiegabile attuata ad inizio partita, togliendo Elia (olandese fuori dagli schemi voluti dal suo allenatore) per Pepe, capace di unire bene le due fasi di attacco e di difesa. La Juve è più compatta con proprio Pepe che mette una palla invitante per Krasic, il serbo tira da fuori area ed Andujar si dimostra imbarazzante facendosi piegare la mano da una conclusione assolutamente alla sua portata. Il pareggio rinfranca i bianconeri e soprattutto Krasic che si rende protagonista dieci minuti dopo il pari, di una discesa straripante conclusa però nel peggiore dei modi con tiro fiacchissimo che Andujar non può fare meno, questa volta, di parare. Esce Matri per Del Piero ed il capitano juventino regala una palla d’oro a Vidal che dal dischetto sbaglia un rigore in movimento, è l’ultimo sussulto bianconero prima dei dieci minuti finali, tutti targati Catania con Suazo e Catellani che si mangiano due gol praticamente fatti e con Gigi Buffon, a rimediare ad un pasticcio di un Giorgio Chiellini ancora una volta insufficiente. Finisce 1-1 con Antonio Conte che si può consolare, ancora una volta, di un buon secondo tempo della sua squadra ma che deve ragionevolmente recitare un mea culpa per la rivoluzione tattica attuata ad inizio partita, rivoluzione, forse un po’ eccessiva. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97797″]

  • Highlights Siena-Juventus 0-1 video

    Highlights Siena-Juventus 0-1 video

    La Juve a Siena trova la seconda vittoria in due gare e si proietta in vetta alla classifica di Serie A insieme a Udinese e Cagliari. Un uno a zero che porta la firma di Matri, andato a segno al 9′ della ripresa su assist di Vucinic, poi la reazione sterile del Siena che produce ma non impegna quasi mai Buffon.

    Gli highlights di SIENA – JUVENTUS 0-1

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  • Matri-gol, la Juve espugna Siena 1-0

    Matri-gol, la Juve espugna Siena 1-0

    Sull’insidioso, ma non inviolabile, campo di Siena la Juventus trova il secondo successo stagionale dopo la roboante vittoria all’esordio stagionale nel nuovo stadio. La squadra di Conte, salutato con affetto dalla tifoseria di casa, vince di misura, anche se non esprimendo un buon calcio come fatto con il Parma, grazie alla rete nella ripresa di Matri su assist di Vucinic, dimostrando di saper soffrire e incamerando altri 3 punti preziosi per la classifica.

    Sky
    Il Siena di Sannino è avversario ostico e chi meglio di Conte sa a quali problemi la Juve potrebbe andare incontro conoscendo fin troppo bene la sua ex squadra. E infatti i piemontesi subiscono sin dai primi minuti un pressing asfissiante dei senesi, ben disposti in campo e rapidissimi a ripartire. Gazzi cerca di limitare le giocate di Pirlo e fino a quando vi riesce la Juve è poca roba. Ma quando il regista cresce i bianconeri, oggi in tenuta rosanero, prendono in mano la partita ed è proprio l’ex rossonero a rendersi l’uomo più pericoloso dei suoi, prima angolando troppo il rasoterra dopo un bello slalom in area e dopo concludendo troppo centralmente un tiro dalla media distanza. I toscani ci provano con Calaiò in contropiede, ma è fantastico il recupero di Barzagli che in scivolata sventa il pericolo, e con Mannini che non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Nella ripresa tutti si aspettano il cambio di uno spento e, a tratti, irritante Vucinic e invece Conte lo lascia in campo giusto il tempo per regalare la “genialata” della domenica proprio pochi istanti prima della sua sostituzione: splendida, al 54′, apertura di Pepe a cambiare gioco sul fronte opposto per Giaccherini che serve il montenegrino in area il quale aggira da maestro il difensore avversario con un tocco a seguire offrendo a Matri un comodo appoggio in rete per il suo primo gol stagionale. Protagonisti dell’azione anche le due ali alte di centrocampo, riconfermate dal tecnico dopo la buona prova offerta all’esordio e preferite a Krasic ed Elia costretti a vedere per la seconda volta la partita dalla panchina. Con Vidal, il cui ruolo nella Juve di Conte potremmo equipararlo ad un “sesto uomo del basket”, al posto di Vucinic la Juve aumenta la sua quantità a centrocampo: il cileno, pronto ad aggredire i portatori di palla toscani, si va a posizionare alle spalle di Matri per offrire maggiore protezione nella fase di non possesso palla. Sannino corre ai ripari inserendo prima Larrondo, per un evanescente Gonzalez, e poi togliendo Gazzi sostituendolo con Vergassola, mediano dotato di un maggiore istinto del gol del compagno, in cerca del pari che non arriva nonostante la Juve nei minuti finali soffra, complice anche il calo fisico, senza però rischiare quasi nulla. Escono anche Chiellini e lo stesso autore del gol per problemi muscolari, da segnalare l’ottima prova del riabilitato Grosso che oggi sostituiva lo squalificato De Ceglie sulla corsia mancina. La Juve è in testa alla classifica, in coabitazione con Udinese e Cagliari, tuttavia è ancora presto per dire se i bianconeri saranno capaci di lottare per qualcosa di concreto in questa stagione. Questione di mentalità: lavorare duro in settimana, sacrificio e 90 minuti e più ad altissima intensità la domenica. La ricetta potrebbe essere quella giusta considerando anche già i 5 punti di vantaggio che la Vecchia Signora può vantare sui rivali più accreditati Inter, Roma, Lazio e i campioni d’Italia in carica del Milan che però saranno impegnati stasera nel posticipo con il Napoli (seria pretendente allo scudetto) e potenzialmente potrebbero ritornare a -2 dai bianconeri e, viceversa, i partenopei potrebbero riacciuffare le zebre. Mercoledì il turno infrasettimanale con il Bologna sarà un altro banco di prova per la squadra di Conte. Solo il tempo potrà dare le risposte che tutti gli addetti ai lavori e i tifosi bianconeri si domandano da un pò di tempo.

  • Juventus-Cuneo 8-0, tris Toni primo di Vucinic. Video

    Juventus-Cuneo 8-0, tris Toni primo di Vucinic. Video

    La Juventus in una inconsueta tenuta rosa batte in amichevole il Cuneo dimostrando tutti i progressi conseguiti in queste settimane di raduno agli ordini mister Conte. E’ proprio la mano del tecnico che fa ben sperare per la stagione con i repentini cambi di fronte che permettono a Krasic e Pirlo di esser ancora più imprevedibili.

    ©Tom Szczerbowski/Getty Images
    Passi avanti nella manovra ma anche tanti gol che se al momento non portano punti danno entusiasmo e morale sopratutto agli attaccanti. E sono proprio i bomber sugli scudi con i gol di Matri, il tris di Toni e la prima rete in bianconero di Mirko Vucinic. Gli altri gol, dell’8 a zero finale, portano la firma di Marchisio e dei giovani Pasquato e Ruggiero. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91446″]

  • Altro tris di Matri, la Juve saluta Bardonecchia

    Altro tris di Matri, la Juve saluta Bardonecchia

    Seconda amichevole della gestione Conte per la Juventus nel giorno del saluto a Bardonecchia in vista della partenza per la tournee americana. Questa volta a testare la condizione dell’undici bianconero è il Lucento, squadra di Eccellenza piemontese.

    © Vincenzo Pinto/Getty Images
    Come nella prima sgambata, di qualche giorno addietro, la Juve va sotto per poi dilagare e metter ancora in luce le precise geometrie di Pirlo. E’ proprio l’ex rossonero con una botta dal limite a trovare il pari, poi si scateano Matri e Quagliarella i due attaccanti, forse sollecitati dalle continue indiscrezioni di mercato, dimostrano di aver una pregevole intesa fornendosi l’assist a vicenda per il secondo e terzo gol. Il QUaglia poi strappa applausi con un gol in acrobazia su assist dalla destra di Lichsteiner, arrotonda il risultato Matri autore della seconda tripletta consecutiva. Non hanno preso parte alla partita Del Piero, De Ceglie, Martinez e Toni per lievi acciacchi e Felipe Melo e Amauri messi oggi fuori rosa. [jwplayer config=”180s” mediaid=”88666″]

  • Juve, lampi di Pirlo. Matri già in palla

    Juve, lampi di Pirlo. Matri già in palla

    Prima uscita stagionale della Juventus di Antonio Conte. I bianconeri a Bardonecchia hanno superato con un netto 12 a 1 la rappresentativa della Val di Susa facendo intravedere qualche spunto interessante del gioco ideato dal nuovo allenatore.

    juventus.com
    Sia chiaro, l’impegno non è probante e la Juve è ancora un cantiere aperto, i tifosi però hanno potuto apprezzare le prime giocate di Pirlo autore di una ottima prova e di qualche spunto di quelli che lo hanno reso famoso in rossonero. Il 4-2-4 ideato da Conte ha proposto nel primo tempo Sorensen al fianco di Chiellini in difesa, Lichsteiner e Grygera sugli esterni, Pazienza al fianco di Pirlo e Krasic, Matri, Quaglierella e Marchisio a divedersi l’attacco. Sotto di una rete, la Juve ha reagito ed ha trovato il pari con Marchisio, positivo anche nell’inedita posizione di attaccante di sinistra, poi doppietta di Matri. Nella ripresa due reti a testa anche per Pepe e Toni e sigilli di Quagliarella, ancora Matri, Melo e De Silvestro. A riposo capitan Del Piero, De Ceglie e Martinez.

  • Matri meglio di Vieri, due veline insieme

    Matri meglio di Vieri, due veline insieme

    Fino a qualche tempo fa l’esperto in veline era Bobo Vieri, l’ex bomber adesso a riposo dopo la celebre storia con Elisabetta Canalis aveva ritrovato l’amore in Melissa Satta entrambe accomunate da un passato sul bancone di Striscia la Notizia.

    Chi però si è canditato prepotentemente a prenderne il posto è Alessandro Matri attaccante e aspirante bomber in forza alla Juve fidanzato oramai da diversi mesi con Federica Nargi, la mora del tg satirico di Ricci, sembra esser invaghito anche della collega bionda Costanza Caracciolo tanto da esser stato il pretesto per un litigio tra le due.

    Le indiscrezioni circolate e ovviamente smentite dalle due Veline raccontano infatti di una fuoriosa lite con tanto di schiaffi e tirate di capelli tra le due Veline nella notte tra lunedi e martedi al Rigatoni, noto locale di Formentera, meta di vip italiani durante il periodo estivo.

    La Nargi alla ricerca del fidanzato all’interno del locale pare lo abbia visto avvinghiato ad una avvenente bionda che nell’avvicinarsi ha scoperto esser l’amica e collega Costanza. A questo punto pare sia scappata la lite sedata grazie all’intervento di amici comuni.

    Costanza Caracciolo e Federica Nargi smentiscono la lite a Formentera e la bionda addirittura confessa di esser in Sicilia.
    “Farà parte della macchina del fango anche questo gossip che ci vedrebbe coinvolte in una lite a Formentera?”
    . Non abbiamo braccia abbastanza lunghe, visto che una di noi è in Spagna e l’altra in Sicilia. Non ci siamo picchiate per il Gabibbo, perché dovremmo farlo per Matri?”