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  • Coppa Italia: Juventus – Napoli 3-0. Del Piero e Diego salvano la panchina di Ferrara

    Negli ottavi di Coppa Italia vittoria della Juventus nel segno di Del Piero e Diego; i bianconeri tornano al successo battendo il Napoli per 3-0 con i due fantasisti che regalano un mezzo sorriso al tecnico Ferrara, in bilico sulla panchina juventina fino a poco prima del fischio d’inizio della gara, e autori rispettivamente di una doppietta e del gol che ha aperto le marcature.
    Era necessaria una prova di carattere, i bianconeri tirano fuori l’orgoglio, ci mettono il cuore e riescono a portare a casa un risultato che può ridare morale alla truppa ma, cosa più importante, si è intravisto un minimo di gioco e di schemi che sono mancati negli ultimi mesi, tenendo bene il campo per tutti i novanta minuti.
    Finalmente si è rivisto un Diego determinante, grintoso e che ha corso molto; buone le giocate con Del Piero soprattutto nel secondo tempo quando la paura di sbagliare nuovamente si è dissolta con la seconda marcatura della partita.
    Nel primo tempo è proprio il brasiliano, schierato vertice alto del rombo di centrocampo ma lasciato libero da Ferrara di svariare sia a destra che a sinistra del campo non concedendo punti di riferimento all’avversario, a portare in vantaggio la Juventus al 24′, con un tiro dal limite dell’area sporcato dal terreno e che ha lasciato immobile il portiere napoletano Iezzo.
    Nella ripresa ci pensa Del Piero a raddoppiare con una conclusione a colpo sicuro nel cuore dell’area di rigore dopo un cross rasoterra ben tagliato di Caceres ma poco prima i bianconeri avevano tremato per una traversa su una bordata di Hamsik dalla distanza; poi il capitano mette il sigillo alla partita realizzando la terza rete su calcio di rigore procurato da Diego.
    Si fermano così a 12 i risultati utili consecutivi del Napoli di Mazzarri che viene eliminato dalla competizione; la Juventus invece va avanti e nei quarti di finale incontrerà l’Inter. Ferrara tira un sospiro di sollievo, l’ombra di Hiddink è un pò più lontana.

    Il tabellino

    JUVENTUS – NAPOLI 3-0
    24′ Diego, 77′ Del Piero, 82’rig. Del Piero
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Caceres (83′ Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Grosso (46′ Grygera); Diego, Salihamidzic, Felipe Melo, De Ceglie; Amauri, Del Piero (85′ Immobile).
    A disposizione: Chimenti, Cannavaro, Esposito, F.Rossi.
    Allenatore: Ferrara.
    NAPOLI (3-4-1-2): Iezzo; Campagnaro (76′ Quagliarella), Rinaudo, Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Dossena (60′ Hamsik); Datolo; Hoffer (64′ Maggio), Denis.
    A disposizione: Gianello, Cannavaro, Pazienza, Aronica.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Romeo di Verona
    Ammoniti: Salihamidzic, De Ceglie (J), Cigarini (N)
    Espulsi: Contini (N) per doppia ammonizione

  • Coppa Italia: Juventus – Napoli. Ultima chance per Ferrara?

    Stesera alle 20:30 per gli ottavi di finale di Coppa Italia scenderanno in campo Juventus e Napoli. Destino che può essere beffardo per il tecnico bianconero Ferrara: lui che è un napoletano doc potrebbe chiudere la sua avventura sulla panchina della Juventus in caso di sconfitta contro il Napoli, in cui è cresciuto ed esploso prima di approdare a Torino prima come giocatore e poi come allenatore.
    Per salvare la sua panchina e per scacciare l’ombra di Hiddink che si sta avvicinando sempre di più alla panchina bianconera, Ferrara, oltre al risultato, ha bisogno che la Juventus si esprima al meglio in campo e si renda protagonista di una prestazione convincente, cosa non facile perchè è da inizio stagione che il gioco pare assente.
    Di fronte il Napoli, la squadra più in forma del momento reduce da 12 risultati utili consecutivi che, con Mazzarri in panchina, sta davvero impressionando anche se a Torino stasera si presenterà con le seconde linee, come svelato in conferenza stampa dallo stesso tecnico partenopeo. Buone probabilità di vedere stasera all’esordio con la maglia azzurra il nuovo acquisto Dossena, prelevato dal Liverpool la settimana scorsa e che se non giocherà dall’inizio lo vedremo all’opera a partita in corso.
    Ferrara, che non sa più a che santo votarsi, cambia ancora la disposizione in campo di Diego che verrà dirottato sulla fascia destra di centrocampo consentendo così l’inserimento in attacco di Del Piero che farà coppia con Amauri e con Salihamidzic che verrà scalato, in un ruolo non suo, come centrale di centrocampo. Ultima panchina per Ciro o possibile rilancio bianconero?

    Probabili formazioni JUVENTUS – NAPOLI (ore 20:30)

    JUVENTUS: Manninger; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Diego, Salihamidzic, Felipe Melo, De Ceglie; Del Piero, Amauri.
    NAPOLI: Iezzo; Campagnaro, Rinaudo, Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Aronica; Datolo; Hoffer, Denis.

  • Serie A: il Milan sbanca l’Olimpico. La Juve cala a picco, Ferrara fa la valigia?

    Il campionato almeno virtualmente ha ancora un anti Inter. E’ Leonardo l’autore del miracolo rossonero, il brasiliano è riuscito nell’impresa di rivalorizzare un gruppo dato da molti alla frutta, per la Juventus la crisi è sempre più profonda e la posizione di Ferrara obbligatoriamente deve venir messa in discussione.

    La Juventus parte con un modulo abbottonatissimo con il solo Amauri in attacco e Diego a far da collante con il centrocampo, ma dopo i primi minuti dove i bianconeri sembrano attenti a disputare una partita accorta. Le squadre cortissime non permettevano di veder un gioco spumeggiante e corale anche se il Milan a tratti ha fatto intravedere di poter far male nelle ripartenze. Il vantaggio rossonero arriva alla mezzora, quando da un calcio d’angolo di Pirlo Felipe Melo e Poulsen si ostacolano permettendo a Nesta di metter in porta senza problemi. Dopo il gol la partita cambia, il Milan prende in mano il gioco caricando di falli i centrocampisti bianconeri con un perfetto movimento di palla. Bianconeri che non sembrano aver il coraggio di agire se non con il mai domo Chiellini abile a costruirsi l’unica occasione della partita da un rimpallo ma sulla sua strada trova Dida.

    Il secondo tempo l’Olimpico si aspetta la reazione bianconera, ma Ciro Ferrara manda in campo gli stessi undici non riuscendo mai ad impensierire la retroguardia rossonera guidata in maniera magistrale dall’accoppiata Nesta Thiago Silva. Al quarto d’ora una ovazione accoglie l’ingresso in campo di Alessandro Del Piero, ma il capitano non riesce ad imprimere la rabbia agonistica in campo anche perchè con il passare dei minuti la Juventus si disunisce e ancora su calcio d’angolo Ronaldinho trova il due a zero che chiude praticamente la partita.

    Sull’Olimpico scende la nebbia a far capire al mondo il momento della Juventus e nel finale è ancora Ronaldinho a regalare la terza rete ai rossoneri affondando il coltello nella piaga bianconera. Milan torna a -8 dall’Inter con ancora una partita da recuperare, i rossoneri sognano. Per la Juventus è notte fonda e l’avvicendamento in panchina sembra la soluzione meno indolore.

    IL TABELLINO
    JUVENTUS-MILAN 0-3
    29′ Nesta, 27′ st e 43′ st Ronaldinho
    Juventus (4-4-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Salihamidzic (15′ Del Piero), F. Melo, Poulsen (18′ st De Ceglie), Marchisio; Diego, Amauri. A disposizione: Chimenti, Zebina, Legrottaglie, Tiago, Immobile. All.: Ferrara

    Milan (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso (20′ st Flamini), Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello (40′ st Huntelaar), Ronaldinho. A disposizione: Storari, Kaladze, Flamini, Jankulovski, F.Inzaghi. All.: Leonardo
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Poulsen, Amauri (J), Ambrosini (M)

  • Juventus: scintille tra Del Piero e Diego in allenamento

    Piccola scaramuccia tra Alex Del Piero e Diego ieri durante l’allenamento a Vinovo; il capitano bianconero è entrato in maniera scomposta sulle caviglie del compagno di squadra che è rimasto a terra dolorante per qualche minuto.
    Del Piero si è subito scusato ma il brasiliano non ha gradito e ne è nata una piccola discussione subito rientrata nella normalità.
    Il tutto sotto gli occhi attenti di Roberto Bettega, chiamato dalla società ad aiutare Ferrara ad uscire dalla difficile situazione in cui versa la Juventus.
    Eppure i due fantasisti ad inizio anno erano entusiasti della possibilità di giocare insieme (in realtà sono poche le partite in cui i due sono scesi in campo l’uno al fianco dell’altro per i vari infortuni subiti da entrambi e quando lo hanno fatto hanno tradito le attese): Diego aveva detto “Io e Alex non saremo mai un problema, semmai la soluzione”, “Più campioni ci sono meglio è” la replica di Del Piero.
    C’è tanto nervosismo ma anche determinazione nell’ambiente bianconero: Ferrara ha provato il 4-4-2 avanzando Diego sulla linea degli attaccanti al fianco di Trezeguet con Del Piero che va verso l’esclusione dall’undici titolare che scenderà in campo dopodomani a Parma.

  • Juventus, ritorno al passato: Ferrara prova il 4-4-2 con Diego in attacco

    Sotto gli occhi vigili dell’onnipresente vice dg Roberto Bettega, durante la partitella di stamattina a Vinovo, Ferrara ha provato il 4-4-2 già proposto nell’amichevole contro l’Al Ittihad, facendo dunque un passo indietro e tornando al modulo degli ultimi anni, quelli di Capello e Ranieri per intenderci.
    Il tecnico bianconero, con l’ombra di Hiddink alle spalle, ha in mente una Juventus che sappia dare più solidità e compattezza ed equilibrio al gioco della squadra che in questo primo scorcio di stagione è stato inesistente e affiancando un altro centrocampista a Felipe Melo che ne ha fatte di cotte e di crude come vertice basso del rombo.
    La novità è stata la posizione di Diego spostato al fianco di Trezeguet in attacco e molto presumibilmente saranno loro due a far coppia in avanti contro il Parma con l’esclusione di Amauri e Del Piero.
    A centrocampo sulle fasce agiranno Salihamidzic, sulla destra, e De Ceglie a sinistra mentre in mezzo Marchisio dovrebbe essere affiancato da Felipe Melo ma non è escluso che il tecnico lo lasci in panchina per far posto a Poulsen; la difesa sarà composta da Caceres, Legrottaglie, Chiellini rientrato dall’infortunio e Grosso.

  • La Juventus pareggia in Arabia Saudita, 2-2 con l’Al Ittihad

    Si conclude con un pareggio il 2009 della Juventus che non riesce a vincere nemmeno l’amichevole in Arabia Saudita contro l’Al Ittihad. Sotto gli occhi di Roberto Bettega alla sua prima uscita stagionale da nuovo dirigente del club bianconero, anche se in realtà il suo è un ritorno, la squadra allenata da Ciro Ferrara non va oltre il 2-2.
    Il tecnico ha mandato in campo un 4-4-2 formato da Manninger fra i pali, Grygera, il giovane Ariaudo, Legrottaglie e Molinaro a comporre la difesa, Giovinco, Poulsen, Marchisio e De Ceglie in mezzo al campo e Del Piero e Trezeguet in avanti.

    La strada per la Juventus si è fatta subito in salita perchè i padroni di casa sono passati in vantaggio con un tiro da fuori area di Khariri ma sulla conclusione è risultata decisiva la papera di Manninger.
    Il gol del pareggio è arrivato poco dopo grazie all’invenzione di Del Piero che con il suo passaggio filtrante ha permesso a Giovinco di trafiggere il portiere saudita. Il momentaneo 2-1 è stato segnato poi da Poulsen di testa sugli sviluppi di un calcio di punzione calciato dal capitano bianconeri ma proprio allo scadere del primo tempo l’Al Ittihad ha raggiunto il definitivo pareggio con Aissa dopo una bellissima azione corale.

    La Juventus ora rientrarà a Torino per tornare ad allenarsi al centro sportivo di Vinovo: infatti per domani è previsto un allenamento prima del classico “rompete le righe” per il giorno di Capodanno.

  • Juventus: società e giocatori si stringono intorno a Ferrara ma i tifosi sognano Andrea Agnelli

    Il giorno dopo la terribile sconfitta patita contro il Bayern Monaco la Juventus cerca di reagire cercando le giuste motivazioni per cercar di non rovinare del tutto la stagione. La vittoria contro l’Inter in campionato aveva forse contribuito a nascondere le lacune evidenti di una squadra che ha cambiato tantissimo in estate e per forza di cose non competitiva dopo pochi mesi.

    Il presidente Blanc da subito ha placato le voci di un possibile divorzio da Ciro Ferrara facendo capire che il progetto esiste e seppur con qualche falla continuerà su questa strada, oggi è stato il turno dei giocatori più rappresentativi parlare per cercar di dar serenità all’ambiente che per forza di cose sarà giudicata e vivisezionata per tutto il resto della stagione. Gigi Buffon per non lasciar i compagni nel momento più difficile ha deciso di rimandare ancora l’operazione al menisco e seppur stringendo i denti sarà in campo nell’anticipo di sabato sera contro il Bari, capitan Del Piero e Cannavaro invece sono pronti a caricarsi ulteriormente di responsabilità per far uscire dalla crisi i bianconeri.

    Del Piero attraverso il suo sito lancia un messaggio a tutti i tifosi “Non c’è un solo colpevole, lo siamo tutti. E’ difficile trovare le parole, anche perché in questi casi c’è davvero poco da dire. E molto da fare. Non sono soddisfatto della mia prestazione, ovviamente, e di tutto quello che è successo col Bayern, ma ormai non si può più cancellare”.E’ giusto fissare alcuni punti per ripartire dopo una sconfitta così, dopo una delusione tanto bruciante come l’uscita di scena dalla Champions. Innanzitutto: non c’è chi è più o meno colpevole. Lo siamo tutti, allo stesso modo, nessuno escluso. Tutti lotteremo insieme per venirne fuori. In questo caso non esiste la parola “io” ma soltanto “noi”, ne siamo consapevoli”

    Tra i tifosi però aumenta il malcontento pur fischiando Diego e Felipe Melo (pezzi pregiati del mercato estivo) ritengono la società e il tecnico i principali colpevoli e dopo aver acclamato Andrea Agnelli durante la disfatta di ieri sera, oggi è continuato il tam tam sui forum della grande rete

  • Champions League: delusione Juve, agli ottavi passa il Bayern Monaco

    La Juventus ha perso la sua finale. Il tecnico Ciro Ferrara l’aveva chiamata così la sfida qualificazione contro il Bayern Monaco cercando di spronare i suoi uomini verso la conquista degli ottavi. Il risultato ottenuto invece è stato completamente l’opposto: squadra allo sbando, senza un gioco, un’anima, un briciolo di attributi, letteralmente surclassati da quel Bayern Monaco che, senza i suoi trascinatori (Ribery indisponibile, Robben e Klose in panchina e Toni fuori rosa), è riuscita ad umiliare i bianconeri a casa propria.
    Il finale è impietoso: 4-1 per i bavaresi che così accedono alla fase successiva quando le loro speranze erano ridotte al lumicino (nelle ultime due partite il distacco tra Juve, seconda, e Bayern, terza, era di 4 punti) con i bianconeri che si presentavano alla sfida forti di avere a disposizione due risultati su tre.

    La Juventus non ha combinato praticamente nulla in 90 minuti di gioco, reparti tra di loro scollegati, centrocampo inesistente; Felipe Melo dovrebbe pagare di tasca sua i 25 milioni spesi dalla società quest’estate alla Fiorentina così come Diego, annunciato come l’acquisto del secolo e poi rivelatosi un vero e proprio flop.
    Eppure i bianconeri erano passati in vantaggio con un bel gol di Trezeguet al volo su assist di Marchisio che aveva fulminato Butt. Ma questo vantaggio è figlio di una pura casualità perchè in campo c’è stata sempre una sola squadra.
    I tedeschi giungono al pareggio dopo pochi minuti su calcio di rigore causato da un’ingenuità di Caceres che atterra in area di rigore Olic. Dal dischetto il portiere specialista Butt spiazza Buffon.
    Il centrocampo bianconero è in affanno e nella ripresa Ferrara inserisce Poulsen al posto di uno spento Del Piero per cercare di riprendere il reparto e dare più forza fisica in mezzo al campo; ma anche questa mossa non è stata azzeccata perchè i bavaresi si portano avanti con il gol di Olic, straripante il croato, su respinta corta di Buffon che poi nulla ha potuto sul tap-in vincente dell’attaccante.
    Neanche le mosse Amauri e Giovinco entrati al posto dei brasiliani Felipe Melo e Diego cambiano la partita: il Bayern perviene al terzo gol con Gomez e in chiusura di partita calano il poker con il missile di Tymoschuk con la retroguardia bianconera a spasso.

    La Juventus viene eliminata e retrocede in Europa League. La Vecchia Signora è ad un bivio: dare continuità al progetto come sostiene il presidente Blanc o fare tabula rasa e rompere con tecnico e parco giocatori. Sicuramente serve una sterzata e c’è la necessità di farla subito prima di toccare il fondo, per il bene di tutti i tifosi bianconeri che stasera hanno fischiato e contestato società, tecnico e giocatori.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BAYERN MONACO 1-4
    19′ Trezeguet (J), 30′ rig Butt (B), 52′ Olic (B), 83′ Gomez (B), 90′ Tymoschuk (B)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Camoranesi, Felipe Melo (81′ Giovinco), Marchisio; Diego (65′ Amauri); Trezeguet, Del Piero (46’Poulsen).
    A disposizione: Manninger, Grygera, Ariaudo, Tiago.
    Allenatore: Ferrara
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Van Buyten, Demichelis, Badstuber; Muller, Van Bommel, Schweinsteiger, Pranjic (72′ Robben); Gomez, Olic (79′ Tymoschuk).
    A disposizione: Kraft, Altintop, Breno, Braafheid, Klose.
    Allenatore: Van Gaal
    Arbitro: Busacca
    Ammoniti: Pranjic (B), Schweinsteiger (B), Demichelis (B)

  • Champions League: una Juve tosta e operaia per battere il Bayern

    Dopo la prova di forza e determinazione contro l’Inter di sabato scorso, la Juve viene chiamata ad un’altra impresa contro il Bayern Monaco. Una partita che già vale una stagione. Costretta a fare a meno di Giorgio Chiellini per un risentimento al polpaccio che lo terrà lontano dai campi di gioco anche contro il Bari, i bianconeri rischiano di trovarsi anche senza Gigi Buffon il quale accusa un dolore sempre più intenso al ginocchio per quel menisco che avrebbe dovuto operare dopo l’impegno contro il Bayern.
    La Juventus contro i tedeschi ha a disposizione due punteggfi su tre e proprio questo preoccupa il tecnico bianconero:
    Non sono tranquillo e non siatelo nemmeno voi. con il Bayern sarà indispensabile dimenticarsi che la Juventus ha a disposizione due risultati favorevoli su tre per la qualificazione in Champions. Dobbiamo considerare la partita una vera e propria finale. Non pensiamo minimamente a gestire il pari. Non credo che il Bayern sarà spregiudicato inizialmente. Manterrà l’equilibrio giusto e, nei momenti più opportuni, cercherà di colpire. Se la mia squadra ripete la prestazione come contro l’Inter, sarei molto felice. La Juve e’ sempre stata tosta e operaia
    Anche capitan Del Piero sulla partita di questa sera: “Gli stimoli sono gli stessi di sabato scorso, lo spirito con cui affronteremo la gara sarà identico a quello messo in campo con l’Inter. È difficile e dispendioso giocare ogni tre giorni – aggiunge Del Piero – Ci vuole una grande concentrazione per recuperare sul piano fisico e mentale. Sono queste le caratteristiche che fanno diventare operaia una squadra. Non è vero che noi non lo siamo. Dopo una grande vittoria deve seguire una serie di risultati positivi, altrimenti serve a poco“.
    A fare da eco al capitano anche Diego, che per tre stagioni ha giocato in Bundesliga:
    Viviamo un buon momento dopo la vittoria sull’Inter. C’è fiducia. Siamo preparati per affrontare una grande squadra come il Bayern. Speriamo di vincere, ci giochiamo la qualificazione e faremo di tutto per conseguirla“.
    Il brasiliano ancora non ha messo a segno il primo goal in Champions e potrebbe essere stasera la buona occasione:
    Non mi preoccupo troppo, mi preoccupo di più di giocare. Cercare il gol è fondamentale per un calciatore che si occupa della fase offensiva. Il resto non è un problema mio

  • Serie A: le pagelle di Juve-Inter

    Serie A: le pagelle di Juve-Inter

    Claudio Marchisio

    Al termine di JuveInter che vede il trionfo dei bianconeri sui Campioni d’Italia, brilla su tutti il match-winner Marchisio.

    Juventus

    Buffon 6.5: pur non essendo molto impegnato tra i pali è comunque decisivo su alcuni interventi come quello su Samuel.
    Grosso 5.5: Pochi affondi, bada più alla fase di contenimento che quella di spinta, ancora lontani i tempi del Fabio Grosso dei Mondiali 2006
    Cannavaro 6: Continua nel suo momento poco brillante, non ci sono grandi errori per lui, ma fatica a tenere il ritmo, non riesce a guidare il reparto difensivo come dovrebbe fare uno del suo calibro e della sua esperienza.
    Chiellini 6: Ci mette sempre grinta e cuore, si distrae nella marcatura di Eto’o che non lo perdona siglando il pareggio.
    Grygera: s.v
    Caceres 7: E’ la grande sorpresa della partita. Partito in sordina in campionato, oggi è stata la nottata del riscatto. Grande determinazione, grinta e precisione. Ottimo il suo impegno in difesa e appena può non tarda ad avanzare al reparto offensivo
    Camoranesi 6: Grande escluso della serata, il suo ingresso in campo  è dettato dalla necessità di tenere palla e dare respiro alla difesa.
    Poulsen:Sv
    Sissoko 6.5: Grande combattente del centrocampo bianconero, da un suo tiro non trattenuto da Julio Cesar deriva il goal che riporta in vantaggio la Juve.
    Diego 6: Lontano ancora dall’essere leader della squadra. Nel primo tempo fa vedere qualche tocco di classe ma non basta. Soffre la marcatura di Cambiasso.
    Felipe Melo 6: Partita tranquilla la sua, controlla e gestisce bene la palla, ma nel finale un fallo su Balotelli lo costringe a chiudere anzitempo la partita.
    Marchisio 7,5: Lontano per più di un mese dai campi di gioco, non in perfetta forma, è lui il match-winner della serata. Classe, Determinazione, altruismo, sono le caratteristiche emerse da questo giovane calciatore che potrebbe anche lanciare chiari segnali a Lippi. Il goal è un piccolo capolavoro degno di un pallone d’oro come Messi.
    Del Piero 5.5: Si è visto poco, non incisivi e ancora lontano dalle giocate che lo contraddistinguono.
    Amauri 6: Corre tanto, si sbatte per recuperare palle, ma sempre poco servito e sempre molto solo in area.

    Inter

    Julio Cesar 5.5: nonostante le giustificazioni per il terreno scivoloso, qualche piccola incertezza in occasione del primo goal l’ha avuta, così come in occasione del goal vittoria di Marchisio. Non il solito Julio Cesar.
    Zanetti 6: Non un impegno faticoso il suo, cerca come può di contenere Marchisio.
    Chivu 5.5: giornata non positiva per lui che si vede spesso perdere il duello con Caceres in superforma, nervoso tanto da indurlo a fare falli e dare qualche “colpo di testa” in più
    Samuel 6.5: Solo Buffon gli nega la gioia del goal, pochi errori anche per lui in fase offensiva.
    Lucio 5.5: Tiene a bada Amauri, il suo fisico gli permette di anticipare spesso l’avversario. Sfortunato in occasione del goal.
    Muntari 5: Graziato in più occasioni dall’arbitro, viene richiamato in panchina e al suo posto entra in campo Balotelli.
    Thiago Motta 5.5: Negativa la sua partita. Più che per le giocate si è notato per la rissa con Buffon
    Mancini sv
    Cambiasso 6: Il suo compito è controllare Diego e lo fa bene anche perchè il suo avversario in questo gli da una mano.
    Stankovic 6: Corre tanto e regala un pallone a Eto’o che riporta il punteggio in parità.
    Balotelli 5: viene mandato in campo per ribaltare la partita, ma il giocatore si impegna più sulle provocazioni, con sceneggiate che danno il via alle azzuffate in campo.
    Eto’o 6: Decisamente al di sotto delle sue potenzialità, raggiunge la sufficienza per il goal del momentaneo pareggio.
    Milito 5.5: la difesa bianconera annienta tutti i suoi spunti, non nella sua migliore serata
    Materazzi sv: Entra per sfruttare i colpi di testa ma l’unico che riesce a prendere lo manda a terra per uno scontro fortuito con Chiellini