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  • Liscio & Sbalascio: Super Roma da rimonta. Mourinho, ancora veleni

    Liscio & Sbalascio: Super Roma da rimonta. Mourinho, ancora veleni

    Come ogni settimana tiriamo le somme sui migliori e i peggiori del turno appena trascorso.
    Tra i migliori come non menzionare la Roma e di riflesso il suo sllenatore Claudio Ranieri, arrivati al 20esimo risultato utile consecutivo e alla nona vittoria di fila in campionato. La squadra giallorossa ha si sofferto contro il Palermo rischiando più volte di dover capitolare ma alla fine si è imposta per 4-1, segno evidente del momento di forma eccezionale e del pragmatismo acquisito sotto la guida attenta e severa di Ranieri. La squadra gira in ogni reparto e l’Inter capolista dista solo 7 punti, una bazzecola in confronto ad una decina di giornate fa quando si trovava su per giù a metà classifica.
    In questa domenica è stata ottima e decisiva la prova di Alessandro Del Piero che grazie alla sua doppietta (e al gol segnato dal suo compagno di reparto Amauri, finalmente sbloccato da Zaccheroni!) porta la Juve ad un successo importantissimo per ripartire verso il traguardo Champions. La Juventus non vinceva dall’ Epifania e in casa il successo mancava addirittura da 2 mesi (vittoria contro l’Inter), poi Torino era diventata terra di conquista per qualsivoglia avversario. Sulla sua prestazione grava forse l’episodio del rigore ma Alex si è costruito negli anni la fama di sportivo molto apprazzato e non crediamo alla sua eventuale malafede.
    Anche il Cagliari trova posto nei migliori di giornata, la squadra è stabilmente nelle zone alte della classifica, e ora puo’ puntare a traguardi ben più ambiziosi avendo raggiunto la quota salvezza. Allegri sta mettendo in luce le sue ottime qualità di allenatore e sarà uno dei pezzi pregiati del mercato prossimo.
    Nota positiva per Walter Mazzarri, uno dei pochi esponenti del mondo calcistico a dire ciò che pensa e a pensare ciò che dice. Non è facile controbattere ad uno specialista della psicologia come Josè Mourinho, ma l’allenatore del Napoli affronta gli argomenti sviscerati da Mou esponendo chiaramente il suo pensiero, senza diplomazia e non nascondendosi dietro la ormai solita retorica; non le manda a dire, anzi risponde a tono: decisamente promosso

    Tra i peggiori continuiamo a trovare la Fiorentina. La squadra viola, al quarto KO consecutivo ha imboccato una brutta strada, sappiamo che i pensieri principali sono per la Champions ma così proprio non va bene, il campionato deve essere giocato sempre al massimo livello, anche per la propria autostima: da rivedere!
    A malincuore citiamo in questa speciale graduatoria una persona eccezionale che ha dato sempre prova delle sue qualità umane e sportive, ma che questa settimana sono venute un pò a mancare: Gigi Buffon. Il portierone bianconero compie un clamoroso errore sul 2-2 del Genoa quasi servendo Marco Rossi per il facile appogio in rete per il pareggio rossoblù, “papera” che poteva costare cara ai padroni di casa, poi si lascia andare in imprecazioni molto poco eleganti. Sappiamo che ce l’aveva con sè stesso, ma ci auguriamo anche che la prossima volta se dovesse succedere qualcosa di simile, non si lasci andare così facilmente!
    Chiudiamo con Josè Mourinho. Ancora una volta è lui il protagonista principale in negativo.
    Davanti ai microfoni dopo il posticipo sposta tutta l’ attenzione sugli errori arbitrali a danno della sua squadra, senza sottolineare la grande partita giocata dal Napoli che ha limitato la corazzata nerazzurra e meritava qualcosa in più del pareggio. Il rigore per l’ Inter c’era e andava assegnato, ma alcune volte, se miracolosamente si esce indenni da una partita che si meritava di perdere bisognerebbe essere obiettivi e dichiararlo, non si dovrebbe spostare il tiro su arbitri ed errori. In questo campionato i nerazzurri sono stati colpiti da alcuni errori arbitrali, questo è indubbio e va ammesso, ma caro Josè, se come dichiari tu Felipe Melo (in Coppa Italia) sembrava Scottie Pippen (famoso cestista, asso dei Chicago Bulls di Michael Jordan) l’anno scorso Adriano cos’era? i suoi falli di mano perchè erano involontari? Fa sempre comodo ricordare gli episodi a sfavore, ma ci si tira indietro quando si devono commentare gli episodi favorevoli. E da un grande allenatore come Mourinho questo atteggiamento non ce l’aspettiamo!

  • Serie A, classifica marcatori: comanda sempre Di Natale, Di Vaio a quota 9

    La classifica marcatori non subisce modifiche in vetta dopo la 24° giornata. Al comando resta sempre Di Natale che allunga grazie al gol segnato contro il Milan, Milito resta al secondo posto a -3 sal invece a quota 12 Pazzini. Nona rete stagionale per Di Vaio, quarto centro per Del Piero.

    CLASSIFICA MARCATORI

    • 17 RETI: Di Natale (Udinese, 3 rig.)
    • 14 RETI: Milito (Inter, 2 rig.)
    • 12 RETI: Pazzini (Sampdoria, 2 rig.)
    • 11 RETI: Barreto (Bari, 4 rig.)
    • 10 RETI: Matri (Cagliari, 2 rig.), Totti (Roma, 4 rig.)
    • 9 RETI: Di Vaio (Bologna, 2 rig.), Gilardino (Fiorentina), Ronaldinho (Milan, 4 rig.), Maccarone (Siena, 1 rig.)
    • 8 RETI: Eto’o (Inter, 1 rig.), Pato (Milan), Hamsik (Napoli, 1 rig.), Cavani (Palermo, 1 rig.)
    • 7 RETI: Tiribocchi (Atalanta), Nene’ (Cagliari, 1 rig.), Martinez (Catania, 1 rig.), Trezeguet (Juventus), Floccari (Lazio, 2 rig.), Borriello (Milan), Quagliarella (Napoli), Miccoli (Palermo, 2 rig.), Floro Flores (Udinese)
    • 6 RETI: Pellissier (Chievo), Balotelli (Inter)
    • 5 RETI: Adailton (Bologna), Jeda (Cagliari, 1 rig.), Mascara (Catania, 3 rig.), Crespo, Mesto (Genoa), Amauri (Juventus), Huntelaar (Milan, 1 rig.), Maggio (Napoli), Amoruso (2 rig.), Bojinov (Parma), De Rossi (Roma), Mannini (Sampdoria), Calaio’ (Siena)
    • 4 RETI: Morimoto (Catania), Marcolini (Chievo, 1 rig.), Jovetic (1 rig.), Marchionni, Mutu (Fiorentina), Palladino (1 rig.), Rossi (Genoa), Sneijder (Inter), Del Piero (Juventus, 1 rig.), Danilevicius, Lucarelli (Livorno), Budan (Palermo), Paloschi (Parma), Brighi, Perrotta, Riise, Vucinic (Roma)
  • Serie A: la Juve risorge con Del Piero, Genoa battuto. Prima vittoria di Zaccheroni

    Serie A: la Juve risorge con Del Piero, Genoa battuto. Prima vittoria di Zaccheroni

    Con un rigore molto dubbio concesso a 10 minuti dal termine, la Juventus torna alla vittoria in campionato che mancava dal giorno della Befana (2-1 al Parma al Tardini) e comincia la rincorsa al quarto posto che vuol dire qualificazione Champions League.
    La squadra di Zaccheroni, al primo successo sulla panchina juventina al terzo tentativo dopo aver collezionato due pareggi nelle precedenti partite, non ha mollato almeno sotto il profilo dell’impegno, rimanendo ancora un cantiere aperto con il gioco che stenta a decollare, con le solite incertezze difensive e la paura nelle teste dei giocatori che la fanno da padrona.

    All’Olimpico di Torino i bianconeri si affermano sul Genoa per 3-2 dopo una partita che era cominciata nel peggiore dei modi con gli ospiti passati subito in vantaggio con il gol di Rossi al quarto d’ora su assist di Acquafresca; gol genoano ed ennesima contestazione del popolo bianconero allo stadio.
    La Juventus riordina le idee e trova il pareggio poco prima della fine della prima frazione di gara sull’unico cross decente dell’ultimo periodo: Caceres pennella la sfera per lo stacco imperioso di Amauri che ritrova la gioia del gol dopo quasi 4 lunghi mesi di astinenza (era dal 28 ottobre nella partita con la Samp che l’attaccante non segnava).
    Nella ripresa il Genoa abbassa il suo baricentro consentendo ai bianconeri di gestire meglio il possesso di palla, Gasperini vuole più spazi aperti per le sgroppate di Suazo che però non è in giornata e viene sempre chiuso da Caceres e Zebina. Al 61′ il lampo di genio di Diego che estrae dal cilindro una delle sue magie smarcando con un colpo di tacco davanti ad Amelia Del Piero, con il capitano bianconero che da quella posizione non può proprio sbagliare. Non c’è neanche il tempo per esultare che il Genoa pareggia dopo solo 2 giri di lancette ancora con Rossi ma è determinante l’errore di Buffon che su una presa abbastanza agevole si fa sfuggire il pallone dalle mani favorendo il tocco in rete del capitano rossoblu.
    Al 70′ il gol che decide la partita: Marchisio lancia Del Piero, forse in sospetta azione di fuorigioco, che, al limite dell’area di rigore, viene a contatto con Papastathopoulos con il direttore di gara che assegna il calcio di rigore: dagli undici metri il capitano non sbaglia siglando il 3-2 finale che rilancia i bianconeri in classifica a quota 38 punti ai margini della zona Champions League.

    Il tabellino
    JUVENTUS – GENOA 3-2
    16′ Rossi (G), 42′ Amauri (J), 61′ Del Piero (J), 63′ Rossi (G), 78′ rig Del Piero (J)
    JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Caceres, Candreva (66′ Marchisio), Sissoko, De Ceglie; Diego (80′ Salihamidzic); Amauri (92′ Giovinco), Del Piero.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Grosso, Paolucci.
    Allenatore: Zaccheroni
    GENOA (3-4-3): Amelia; Papasthatopoulos, Dainelli, Bocchetti; Mesto, Rossi, Zapater, Criscito (89′ Aleksic); Sculli, Acquafresca (46′ Fatic), Suazo (67′ El Shaarawy).
    A disposizione: Scarpi, Gucher, Polenta, Milanetto.
    Allenatore: Gasperini
    Arbitro: Mazzoleni
    Ammoniti: Bocchetti, Rossi, Acquafresca, Papasthatopoulos (G), Sissoko, Candreva, Amauri, Zebina, Salihamidzic (J)

  • Serie A: Juventus – Genoa 3-2. Le interviste

    Alessandro Del Piero: “Questa partita vale tantissimo anche se ogni partita è uno spartiacque nella situazione in cui siamo, ora era importante vincere, per il morale; speriamo rientri presto gente dall’infermeria che ci servono. Abbiamo sofferto tanto e continuiamo a soffrire perchè non abbiamo certo risolto i problemi con questa vittoria. Questa è stata la mia miglior partita quest’anno, la presenza di mio figlio in tribuna ha portato bene? non è la prima volta che viene mio figlio allo stadio”


    Alberto Zaccheroni:
    “Dopo i primi venti minuti abbiamo cominciato a giocare meglio, a trovare più spazi sulla fasce e a servire meglio i nostri attaccanti. Tra gli aspetti positivi va sottolineata la spregiudicatezza che è venuta fuori a partire dal ventesimo, un comportamento che forse prima mancava, è la terza volta che la Juventus rimonta, è successo con la Fiorentina nella gestione precedente, a Livorno nella scorsa giornata ed oggi abbiamo ribaltato il risultato in due occasioni, sembra che qualcosa stia cambiando. Quando prendi gol come il secondo, solitamente questa squadra abbassava la testa, oggi invece è stata in grado di rialzarsi subito ed ottenere la vittoria. Avevamo bisogno di concedere maggiore spazio agli attaccanti, in settimana avevo già detto di non dare tutte le colpe alle punte. Se non li sosteniamo, consentendo loro di agire più liberamente, diventa più difficile per tutti far gol. Oggi qualche spazio in più si è creato grazie all’abilità degli esterni con Caceres a destra e De Ceglie a sinistra. La Juventus ha un organico di tutto rispetto, a questa squadra è sicuramente mancata fino a questo momento quell’autostima legata alla striscia di risultati negativi”.

    Giampiero Gasperini:
    “Siamo stati sfortunati a non chiudere il primo tempo in vantaggio. Abbiamo concesso poco alla Juve di tirare e dopo il loro gol del 2 a 1 c’è stata una reazione immediata. Il risultato finale ci lascia molto rammarico perché avremmo meritato di più”.
    Intervenendo sul rigore assegnato a Del Piero, che di fatto a chiuso la partita, Gasperini ha spiegato che “fa molta rabbia, è chiaramente e fuori area. L’elemento certo è che sia stata una furbata, che ha determinato il risultato. Abbiamo perso ma non meritavamo di perdere, l’unico episodio è stato questo e basta e ora cerchiamo di ripartire”.

    “Abbiamo giocato con il 4-4-2 perché in quel momento avevo solo Primavera in panchina. Credo che abbiamo tenuto bene il campo: la Juve ha avuto tante punizioni, ma fatico a ricordare giocatori bianconeri che si siano liberati al tiro. Peccato, sarebbe stato un risultato fondamentale per la nostra classifica e avrebbe rìdato continuità alla nostra striscia di risultati”.

  • Juve, Del Piero raggiunge Boniperti: 444 volte bianconero

    Juve, Del Piero raggiunge Boniperti: 444 volte bianconero


    Per Alex Del Piero la partita di questa sera contro il Livorno avrà un sapore speciale, il capitano bianconero raggiungerà in vetta alla classifica delle bandiere bianconere Giampiero Boniperti. 444 partite con la Vecchia Signora (408 presenze in A e 35 in B) mentre come presenze complessive Del Piero è già recordman con 615 gettoni di presenza.

  • Liscio & Sbalascio: Pastore, che classe! E Liverani rovina tutto…

    Conclusa la 22esima giornata di Serie A possiamo analizzare i promossi e i bocciati della settimana.
    Sicuramente tra i promossi il giovane trequartista del Palermo Javier Pastore che a Bari ha fatto vedere tutto il suo potenziale e le sue qualità: corsa, dribbling, assist, fisicità e anche tantissima fantasia più un grandissimo goal che avrebbe potuto cambiare la partita dei rosanero se non ci fosse stata l’ingenuità di Liverani pochi minuti dopo. Continuando sulla strada intrapresa non passerà molto per vederlo giocare con la maglia di un top club, che poi sia in Italia o all’estero solo il tempo potrà dircelo.
    Menzione anche per un altro protagonista di Bari-Palermo, ovvero Edgar Alvarez. Questo Honduregno, dopo una carriera sicuramente non sulla cresta dell’onda, nel capoluogo pugliese ha trovato la sua dimensione e la sua consacrazione. La sua velocità è un qualcosa di incredibile e i suoi scatti prodigiosi. Se solo la concretezza sotto porta fosse di alto livello questo ragazzo avrebbe fatto e potrebbe fare in futuro valanghe di goal, visto che quasi sempre arriva davanti al portiere avversario senza difensori tra i piedi visto che con la sua velocità sono stati già seminati molto prima. Non avrebbe problemi a sfidare nè Road Runner (il famoso Beep Beep che riesce a farla franca dagli attacchi di Wile E. Coyote), nè Speedy Gonzales (il topo più veloce al mondo che fa ammattire Gatto Silvestro).
    Ultimo promosso è il difensore Riise della Roma, che in carriera ha sempre avuto il vizietto del goal ma che ultimamente ha iniziato a farli anche belli e di un certo livello. E parlando di Riise promuoviamo anche la sua squadra che ora mira a spodestare il Milan dal secondo posto e, perchè no, ad essere la squadra antagonista dell’Inter per lo scudetto: certo ci sarebbe bisogno di almeno un paio di scivoloni della corazzata nerazzurra ma nel calcio mai dire mai!

    Passiamo ai bocciati di giornata dove può trovare posto senza dubbio il Milan che in quest’ultimo periodo ha accusato un calo rispetto al bel gioco e alla concretezza che lo avevano caratterizzato fino a qualche giorno fa. Forse anche psicologicamente ancora la squadra rossonera risente della “botta” del Derby ma urge una svolta perchè Napoli e, principalmente, Roma, incombono alle spalle e non c’è da stare tranquilli e sereni.
    Anche l’attacco della Juventus merita la citazione, molto evanescente e mai pungente, dà una forte impressione di non essere mai pericoloso e di conseguenza può far dormire sonni tranquilli alle difese avversarie. Non si capisce quale possa essere il male oscuro che tiene Amauri zavorrato a terra, Diego che non riesce a piazzare la palla dove vorrebbe e Del Piero che va a sprazzi. Eppure lo scorso anno (anche senza Diego) questo attacco ha fatto cose egregie. Evidentemente quando un’annata va storta non c’è modo di raddrizzarla, anche se ci si mette tutto l’impegno del mondo.
    Peggiore di giornata in assoluto è Fabio Liverani. Il motivo è che in molti hanno avuto l’impressione che senza la sua espulsione il Palermo, dopo aver rimontato 2 goal, avrebbe vinto la partita di Bari. E la classifica sarebbe stata veramente ottima e di tutto rispetto perchè questi alla fine per i rosanero sono 3 punti buttati che pesano e forse peseranno alla fine sulla classifica. Ovviamente i tifosi fanno gli scongiuri e sperano che alla fine il Palermo riesca a conquistarsi la qualificazione alle coppe europee. Ma il gesto sconsiderato di Liverani che lascia la squadra in 10 quando è in piena rimonta e controllo della partita è sicuramente da condannare anche perchè non vi era pericolo imminente (era una zona del campo e un’azione di gioco che non avrebbe potuto portare pericoli alla squadra siciliana). Un fallo inutile e non molto intelligente per un giocatore del livello di Fabio che ha lasciato i compagni in inferiorità permettendo al Bari di cambiare la partita.

  • Serie A: Juventus – Lazio 1-1. Zaccheroni debutta con un pareggio

    Finisce senza vincitori ne vinti il posticipo della 22esima giornata di Serie A tra le due squadre più in crisi di questa stagione, la Juventus del neo tecnico Zaccheroni e la Lazio. All’Olimpico di Torino bianconeri e laziali segnano un gol a testa dividendosi la posta in palio, con un rigore inesistente di Del Piero e del gol di Mauri pochi minuti più tardi, che fa sicuramente più comodo alla squadra di Ballardini, mentre i padroni di casa rimandano ancora l’appuntamento con la vittoria che manca ormai dal 6 gennaio quando a Parma vinsero, non meritatamente, per 2-1 contro i ducali.
    C’era tanta attesa per l’esordio in panchina di Zaccheroni, chiamato dalla dirigenza juventina a risollevare le sorti di una squadra allo sbando e che attraversa una situazione che definirla drammatica sembra piuttosto riduttiva, che ripropone il 4-3-1-2 disegnato dal precedessore Ferrara accantonando il suo caro 3-4-3.
    Nei primi minuti si vede una Juventus più aggressiva delle ultime apparizioni ma che non riesce a costruire azioni degne di nota se non per le due conclusioni da fuori area di Diego, dopo un ottimo scambio tra Amauri e Del Piero, e Candreva ma che hanno trovato Muslera sempre attento. La Lazio pensa solo a ripartire in contropiede lasciando l’iniziativa agli avversari con il primo tempo che testimonia la superiorità nel possesso palla dei bianconeri (60%).
    Nella ripresa ci si mette anche il palo a dire di no alla Juventus con Diego che di sinistro indovina l’angolo ma non la precisione. Poco più tardi il rigore inventato concesso per atterramento di Diakitè su Del Piero che lo stesso capitano bianconero realizza spiazzando Muslera e il gol del definitivo pareggio di Mauri che sbuca in area tra mille maglie bianconere anticipando la marcatura di Grygera e beffando Manninger.

    Il tabellino
    JUVENTUS-LAZIO 1-1
    70′ rig Del Piero (J), 78′ Mauri (L)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Grygera, F.Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Melo (77′ Caceres), Candreva; Diego; Amauri, Del Piero (89′ Paolucci).
    A disposizione: Chimenti, Legrottaglie, Zebina, Giovinco, Marrone.
    Allenatore: Zaccheroni
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Diakitè, Stendardo, Radu, Kolarov; Dabo (71′ Rocchi), Baronio, Firmani (77′ Lichtsteiner); Mauri (81′ Siviglia); Cruz, Zarate.
    A disposizione: Berni, Luciani, Sevieri, Makinwa.
    Allenatore: Ballardini.
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Baronio (L), Melo (J), Sissoko (J), Diakité (L), Grygera (J)

  • Serie A: le pagelle di Juventus – Roma

    Juventus

    Sissoko 6.5: Il maliano appena rientrato dall’avventura in Coppa D’Africa dimostra di essere indispensabile per il centrocampo bianconero. Corre, anticipa l’avversario ma la stanchezza piano piano si fa sentire, dimostrata anche dal confronto perso in velocità con Cassetti.

    Del Piero 6: Il capitano cerca di dare la svolta con un goal ma è ancora lontano dalla forma migliore.

    Diego 6: Generoso, sempre molto cercato da suoi compagni ma è uno schema questo molto prevedibile. Tanta corsa e spostamenti di campo, ma nulla più

    Amauri 4: Giocatore non pervenuto, sbaglia anche i goal che per lui erano un tempo un gioco da ragazzi.

    Grosso 4.5: Anche su di lui la Juventus aveva puntato tanto, considerato uno degli acquisti illustri della campagna acquisti, ma l’ex giocatore del Lione anche stasera si fa notare solo in negativo.

    Roma

    Juan 7: Sarebbe un otto senza l’assist involontario a Del Piero dal quale scaturisce il goal del vantaggio bianconero. Perfetto su Amauri al quale non ha fatto quasi mai toccare un pallone.

    Riise 8: Il norvergese è l’uomo in più di Ranieri, a parte il goal vittoria, ha indotto Buffon all’espulsione. Tanta quantità e qualità oggi in campo.

    Pizarro 6.5: Non spreca un pallone difende e imposta con una facilità disarmante.

    De Rossi 6: Questa volta il capitano pro tempore si limita solo alla fase di non possesso. Da lui ci si aspetta sempre di più.

    Totti 6.5: La stella della Roma entra senza neanche il tempo di riscaldarsi e saggiamente non rischia infurtuni. Ma anche a mezzo servizio è sempre utile alla sua squadra.

    Juventus-Roma 1-2 (0-0)
    Juventus (4-3-1-2): Buffon 5.5; Grygera 6 (31’st Candreva sv), Legrottaglie 5.5, Chiellini 5, Grosso 4.5; Salihamidzic 6, Sissoko 6.5, Marchisio 5.5; Diego 6; Del Piero 6 (38’st Manninger), Amauri 4 (46’st Paolucci sv). A disposizione: Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Yago. All.: Ferrara
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio 6; Cassetti 6.5, Burdisso 6, Juan 7, Riise 8; De Rossi 6, Pizarro 6.5; Taddei 6.5, Perrotta 6, Vucinic 6; Toni sv (7′ Totti 6.5).
    A disposizione:
    Doni, Motta, Mexes, Brighi, Cerci, Menez. All.: Ranieri

  • Serie A: Juventus – Roma 1-2. Totti e Riise affondano i bianconeri

    Ennesima sconfitta per la Juventus che all’Olimpico di Torino cala a picco battuta anche dalla Roma dell’ex Claudio Ranieri; il tecnico ha così la propria vendetta sui bianconeri dopo che era stato esonerato nella scorsa stagione a sole due partite dal temine dal campionato e sostituito in panchina da Ciro Ferrara che subirà inesorabilmente le solite critiche e il consueto tormentone esonero, anche se c’è da considerare che la prestazione di stasera è risultata essere una delle migliori, ma non esaltante, di inizio stagione.
    Eppure la partita si era messa bene per la Juventus che in un primo tempo superiore ad una Roma abbastanza attendista e coperta, ha le occasioni migliori per passare in vantaggio ma la scarsa vena realizzativa di Amauri ha pesato sull’esito dell’incontro. Il rientro in campo di Sissoko (il maliano è stato il migliore in campo dei suoi) ha dato sicuramente più ordine e tranquillità al reparto che nelle ultime uscite era apparso allo sbando. Da segnalare l’infortunio a Toni dopo solo 7 minuti di gioco che mette fuori causa l’ariete giallorosso per far posto a Totti, lasciato in panchina da Ranieri perchè non al top della condizione.

    Nella ripresa ci pensa Del Piero al suo primo centro in questo campionato a sbloccare il risultato approfittando di un errore di Juan che al momento di spazzare, svirgola la palla servendo il capitano bianconero che da posizione defilata e un tiro al volo di sinistro beffa Julio Sergio con precisione chirurgica.
    Il gol del vantaggio da speranza ai bianconeri che proprio quando intravedono la luce in fondo al tunnel vengono “bucati” e rimontati dai gol di Totti e di Riise: il capitano giallorosso realizza il momentaneo pareggio su calcio di rigore concesso dall’arbitro Tagliavento per atterramento di Grosso su Taddei (per Totti è il primo gol segnato in casa della Juventus) poi, dopo l’espulsione di Buffon per fallo su ultimo uomo su Riise, nel secondo dei 4 minuti di recupero Pizarro con una pennellata trova la testa del norvegese per il gol della vittoria che regala la vendetta a Ranieri.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ROMA 1-2
    51′ Del Piero (J), 68′ rig Totti (R), 92′ Riise (R)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera (76′ Candreva), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Salihamidzic, Sissoko, Marchisio; Diego; Del Piero (83′ Manninger), Amauri (91′ Paolucci).
    A disposizione: Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Yago.
    Allenatore: Ferrara
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Toni (7′ Totti).
    A disposizione: Doni, Motta, Mexes, Brighi, Cerci, Menez.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Grosso (J); De Rossi, Burdisso, Taddei (R)
    Espulsi: 83′ Buffon per fallo da ultimo uomo