Tag: alessandro del piero

  • Parma, Giovinco rinnega la Juve e tiene a distanza Del Piero

    Parma, Giovinco rinnega la Juve e tiene a distanza Del Piero

    In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, il fantasista del Parma Sebastian Giovinco chiude le porte alla Juventus (che detiene comunque metà del suo cartellino) e “provoca” Alessandro Del Piero, con il quale, evidentemente, non c’è mai stata grande sintonia durante l’esperienza a Torino.

    Senza peli sulla lingua, Giovinco ha manifestato, prima di tutto, la sua grande voglia di raggiungere definitivamente una piena maturazione calcistica, frenata fino ad ora solo dai tanti impieghi part-time e da diversi problemi fisici, non ultimo lo stop forzato che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per circa un mese prima del rientro avvenuto domenica scorsa contro la Roma negli ultimi venti minuti.

    Un’avventura, quella di Parma, che lo stimola molto, soprattutto per la grande fiducia e considerazione che l’ambiente emiliano nutre nei suoi confronti e che Giovinco spera di ripagare con numeri e giocate degni del suo innato talento. Spera di esplodere la formica atomica e di farlo riuscendo a raggiungere importanti traguardi in una società che, nonostante il precario avvio di stagione, mantiene vivi e ben saldi i suoi ambiziosi progetti. Splendido il rapporto con il mister Marino e con i suoi compagni, massima disponibilità nelle posizioni da assumere in campo ed occhi aperti per sognare, perché no, anche la maglia della Nazionale.

    In coda, un po’ di “veleno”, in riferimento al mai idilliaco rapporto con Del Piero. Il capitano bianconero, non lo avrebbe mai preso veramente in considerazione e mai avrebbe fatto riferimento a lui come un possibile alter ego, segnali questi che per il piccolo ma grande Giovinco hanno rappresentato comunque una certa distanza e freddezza con l’ex compagno di squadra.

  • Europa League: Salisburgo – Juventus, probabili formazioni

    Europa League: Salisburgo – Juventus, probabili formazioni

    Stasera alle 21:05 la Juventus sarà di scena alla Red Bull Arena di Salisburgo per affrontare gli austriaci nella terza giornata della fase a gironi di Europa League. I bianconeri, reduci da buone prestazioni in campionato, vogliono sbloccarsi anche in coppa e portare a casa i 3 punti per non perdere ulteriore terreno in classifica dal Manchester City o dal Lech Poznan.

    Del Neri è orientato a dare un turno di riposo a Krasic optando per un ampio turnover: fuori infatti Storari, Grygera, Bonucci, Felipe Melo e il laterale serbo oltre ai non tesserati Aquilani e Quagliarella. In attacco giocheranno Del Piero e Amauri nel 4-4-2 pensato dal tecnico bianconero; in mediana spazio a Sissoko dal primo minuto al fianco di Marchisio, e sulle fasce correranno Martinez da un lato e Pepe dall’altro; linea difensiva composta da Motta, Legrottaglie, Chiellini e De Ceglie che protegeranno Manninger tra i pali.
    Per quanto riguarda gli austriaci, il tecnico Stevens rinforzerà il centrocampo con 5 uomini pronti a supportare l’unica punta Alan.

    Probabili formazioni SALISBURGO – JUVENTUS (ore 21:05)

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Motta, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Martinez, Sissoko, Marchisio, Pepe; Del Piero, Amauri.
    Panchina: Storari, Bonucci, De Ceglie, Felipe Melo, Krasic, Lanzafame, Giannetti
    Allenatore: Del Neri.
    SALISBURGO (4-5-1): Tremmel; Schwegler, Sekagya, Afolabi, Hinteregger; Schiemer, Cziommer, Zarate, Leitgeb, Svento; Alan.
    Panchina: Tremmel, Dudic, Augustinussen, Pokrivac, Hierländer, Wallner
    Allenatore: Stevens

  • Calciopoli, Del Piero rivendica i suoi trofei: “sono 17 non 15”

    Calciopoli, Del Piero rivendica i suoi trofei: “sono 17 non 15”

    Settimana di passione per Alex Del Piero che dopo aver raggiunto il suo mentore e colonna biancora Giampiero Boniperti a 178 gol si è ritrovato nell’insolita veste di teste nelle stanze del Tribunale di Napoli dopo è in corso l’ennesima udienza a Calciopoli.

    Il capitano bianconero, con il solito tono pacato e cordiale, ha rivendicato tutti i trofei vinti nella sua carriera e quando gli chiedono quanti ne abbia vinti, la risposta è schietta “Beh, io dico 17, secondo altri 15. Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre. La Juve all’epoca era molto forte, era costruita per vincere senza condizionamenti. Aveva speso tantissimo sul mercato”.

    La testimonianza di Del Piero era per l’ormai famoso Lecce – Juventus del 14 novembre 2004, il racconto puntuale e preciso ripercorre tutti i momenti salienti della partita arbitrata da De Santis “Le condizioni del campo erano difficili. L’arbitro era De Sanctis. Mi sembra che avesse fatto un sopralluogo perchè prima della gara ricordo che abbiamo parlato delle condizioni del campo con lui. Per me c’erano le condizioni per giocare. Prima della gara io e il capitano del Lecce abbiamo parlato con l’arbitro. L’atteggiamento generale dall’inizio della gara era di giocarla. La nostra squadra era costruita per essere forte sotto tutti gli aspetti, ma quello tecnico era molto presente, il campo in quelle condizioni non era l’ideale per noi”.

    Ultima domanda su Ibra e la mancata espulsione per il fallo su Cordoba “Ricordo una partita con l’Inter nel 2004-2005 che portò alla squalifica di Ibrahimovic per un fallo su Cordoba. Non ammonì Ibra, l’arbitro De Santis, è vero ma proprio per questo fu possibile attivare la prova tv che portò alla squalifica di Ibrahimovic che saltò così la sfida scudetto Milan-Juve, decisiva per lo scudetto. Per noi fu un bel danno, se avesse ammonito non avrebbe beccato la squalifica” .

    Salta anche oggi la deposizione di Ibra, impegnato a Madrid con il Milan, si alterneranno invece sulla poltrona Frey, Domizzi, Gam­berini, Tagliavento e Di Livio.

  • Le rivincite di Marotta: Krasic, Aquilani e Quagliarella sono da Juve

    Le rivincite di Marotta: Krasic, Aquilani e Quagliarella sono da Juve

    Esperti di mercato e tifosi avevano criticato aspramente le scelte di mercato della nuova Juventus mettendo in dubbio le capacità di Marotta di gestire un gruppo importante dove l’imperativo non è stupire ma vincere. L’ex tuttofare doriano non si è mai curato delle critiche andando dritto per la sua strada rimanendo convinto delle scelte estive ma sopratutto della bontà del nuovo progetto Juve del fido Del Neri.

    La Vecchia Signora dopo un avvio stentato di partita in partita sta crescendo di condizione mettendo in luce una buona intensità di gioco ma anche uno spirito di sacrificio e coesione della squadra che mancava da fin troppo tempo.

    E’ indubbio che il pezzo pregiato della campagna acquisti è Milos Krasic, l’esterno per la chioma bionda e per la corsa ricorda Nedved anche se in campo sta sostituendo sulla fascia destra quel Camoranesi che per tante stagioni è stato l’ago della bilancia dei successi bianconeri.

    Chi inizia a girare e far girare la squadra è Alberto Aquilani, ennesima scommessa vinta da Marotta, dato da molti per bollito l’ex giallorosso dimostra di aver le carte in regola per prender in mano le redini del centrocampo bianconero e magari riconquistare la Nazionale.

    Ottime notizie anche da Quagliarella a segno con una discreta regolarità e autore di un lavoro oscuro fungendo spesso da collante tra centrocampo e attacco. Le prove del nove in casa bianconera non sono ancora finite, ma i recuperi di Felipe Melo, l’affidabilità di Storari le conferme di Chiellini e con un Alex Del Piero ancora in vena di magie tutto diventa possibile.

  • 178 volte Del Piero, l’allievo raggiunge il maestro Boniperti

    178 volte Del Piero, l’allievo raggiunge il maestro Boniperti

    Se ne sta in panchina per 78′ attento, concentrato e spesso sorridente. Certo la sua squadra vince per 3 a 0 contro un Lecce mai eccessivamente pericoloso, ma lui, Alessandro Del Piero, è forse consapevole che da li a poco sarebbe entrato a tutti gli effetti nella “Storia Bianconera”.
    Al 78′ Del Neri decide di dare spazio al Capitano che da subito dimostra di volere a tutti i costi mettere a rete quel 178°goal che gli permetterebbe di raggiungere Boniperti, il giocatore che in assoluto ha segnato più reti con la maglia bianconera.

    Proprio all’82 il capitano, servito da un “furiosoKrasic, realizza il 4-0 della giornata e soprattutto realizza il sogno di diventare Leggenda superando il suo “talent scout“, Boniperti, che tanto l’aveva voluto nel 1993, approfittando di una poca convinzione da parte del Milan di portarlo in rossonero.

    Il suo esordio nella Vecchia Signora è datato 12 Settembre 1993, quando al 74°minuto fu chiamato a sostituire alla battute finali della gara contro il Foggia, uno stanco Ravanelli. Ma per il primo gol in bianconero bisognerà aspettare una settimana dopo, quando all’80° minuto di Juventus-Reggiana, siglò il 4-0 finale. Da quel goal la certezza per la dirigenza Juventina che quel giovane giocatore potesse fare grandi cose per la società.
    Oggi, 17 anni dopo la nascita dell’idillio tra Alex e la Juve, siamo qui a scrivere di una Leggenda vivente che ancora promette ai suoi tifosi, e agli amanti del calcio, di regalare altre emozioni, perchè si sa, Del Piero non si accontenta mai.

    Questo il video omaggio a Del Piero, tratto dal suo sito ufficiale

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  • E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    La Juve vince e convince. Nella settima giornata di Serie A la squadra di Del Neri sfodera una grandissima prestazione al cospetto di un Lecce mai in partita e che ha lasciato completamente le redini della partita ai bianconeri mostrandosi in continua crescita confermando quanto di buono fatto vedere nel derby d’Italia di due settimane fa contro l’Inter. Reti della vittoria di Aquilani, Felipe Melo, Quagliarella e Del Piero. La classifica ora comincia a sorridere: i bianconeri risalgono al quarto posto a quota 11 punti a sole tre lunghezze dalla coppia di testa formata da Milan e Inter.

    La partita si decide già nel primo tempo: la Juventus va al riposo sul 3-0 per effetto delle reti di Aquilani al 12′ su una rasoiata dal limite dell’area, il raddoppio porta la firma di Felipe Melo su calcio di rigore al 33′ per fallo in area su Krasic e di Quagliarella a due minuti dal termine della prima frazione di gioco su assist di uno straripante Krasic, imprendibile sia quando giostra sulla fascia di sua competenza, quella destra, sia su quella opposta. In mezzo alle reti bianconere l’occasionissima, e unica durante tutta la gara, per il Lecce con Corvia che a due passi dalla porta costringe Storari ad un prodigioso intervento. Juventus padrona del campo con Aquilani che sta trovando la sua giusta dimensione in mediana producendo gioco per le ali e per gli attaccanti.

    Nella ripresa la Juventus mira a mantenere il triplo vantaggio e cristallizza la partita abbassando notevolmente i ritmi di gioco, escluso Krasic che continua a mettere a ferro e fuoco la difesa giallorossa con le sua accelerazioni e le sue sgroppate sulle fasce.
    Del Neri vuole regalare gloria anche a Del Piero che viene gettato nella mischia ad un quarto d’ora dal termine. Il capitano bianconero fa calare il sipario sulla gara siglando il 4-0 con una bella conclusione potente e tesa di sinistro. Gol importantissimo perchè è il numero 178 con la maglia della Juventus in Serie A, le stesse reti di Boniperti con la Vecchia Signora. Per Del Piero è l’ennesimo record raggiunto.

    Il tabellino
    JUVENTUS – LECCE 4-0
    12′ Aquilani (J), 33′ rig Felipe Melo (J), 43′ Quagliarella (J), 84′ Del Piero (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Felipe Melo (73′ Sissoko), Aquilani (75′ Pepe), Marchisio; Amauri, Quagliarella (76′ Del Piero).
    Panchina: Manninger, Motta, Martinez, Legrottaglie.
    Allenatore: Del Neri
    LECCE (4-1-4-1): Rosati; Rispoli, Fabiano, Ferrario, Mesbah; Giacomazzi; Grossmuller, Piatti (54′ Munari), Olivera (46′ Vives), Jeda (46′ Ofere); Corvia.
    Panchina: Benassi, Gustavo, Brivio, Di Michele.
    Allenatore: De Canio
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Mesbah, Olivera, Fabiano, Ferrario, Grossmuller (L)

  • Calciopoli: oggi tocca ai calciatori, Nesta e Ledesma a Napoli manca Del Piero

    Calciopoli: oggi tocca ai calciatori, Nesta e Ledesma a Napoli manca Del Piero

    Giornata di udienza a Napoli e quest’oggi calcheranno l’aula del giudice Casoria i big della serie A, saranno infatti i giocatori a rispondere e a confermare o screditare il teorema del colonnello Auricchio. Quest’oggi, a meno di colpi di scena, non saranno i legali di Moggi la parte attiva bensì le difese di Pairetto e De Santis pronti a smontare le accuse ai loro assistiti attraverso le parole dei testimoni ma anche con l’aggiunta di nuove intercettazioni.

    Si avvicenderanno alla parola il milanista Alessandro Nesta chiamato a testimoniare sulla mancata ammonizione che lo avrebbe mandato in squalifica alla vigilia di quel famoso Juventus-Milan valido per lo scudetto. Ci sarà anche Ledesma per Lecce-Juventus, per la stessa partita era stato convocato Del Piero che però non sarà a Napoli. Ci dovrebbero essere Frey e Gamberini, Alberto e Galante mancherà invece Ibra impegnato con la Svezia per le qualificazioni ad Euro 2012.

    CI saranno a deporre anche Rosetti, Bergonzi e Calcagno, il notaio di Coverciano Tavassi.

  • Del Piero – Juve, c’è aria di rinnovo. Nedved e Marotta nel CdA bianconero

    Del Piero – Juve, c’è aria di rinnovo. Nedved e Marotta nel CdA bianconero

    Un binomio indissolubile e destinato a rimanere tale, d’altronde nessuno crederebbe all’ipotesi di vederlo indossare un altra maglia che non sia quella bianconera della Vecchia Signora: Del Piero, il simbolo della Juve, giocherà e continuerà ad essere il capitano della bianconero ancora per tante altre stagioni.
    Nessun trasferimento al di là dell’Atlantico negli States (New York Red Bull ndr) quindi per l’asso bianconero per il quale il discorso sul rinnovo del contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno, verrà affrontato nei prossimi mesi.

    C’è la volontà di entrambe le parti di prolungare le nozze che durano ormai da 17 lunghi anni, fino al 2012, ma a Torino qualcuno sostiene che l’obiettivo di Pinturicchio è quello di tagliare il traguardo di un ventennio di militanza agonistica nello stesso club per poi proseguire il rapporto con la sua amata Juventus al fianco del presidente Andrea Agnelli una volta appese le scarpe al chiodo, non più da capitano ma nelle vesti di dirigente.

    Intanto le voci di un possibile ritorno di Pavel Nedved trovano sempre più conferme. Lo avevamo visto insieme alla dirigenza in tribuna a San Siro per assistere al derby d’Italia contro l’Inter, un’uscita quasi “ufficiale”. Come riporta Sky Sport, Nedved entrerà a far parte prossimamente del CdA bianconero, così come il direttore generale Marotta. La nomina verrà perfezionata nel prossimo Consiglio in programma a fine mese. Chiaro l’intento del presidente Agnelli di dotarsi di una figura di campo che faccia da collante tra squadra e società e Nedved sembra essere la persona più adatta a farlo.

  • Calciopoli, De Santis “convoca” Del Piero, Nesta ed Ibrahimovic

    Calciopoli, De Santis “convoca” Del Piero, Nesta ed Ibrahimovic

    Che nelle stanze del Tribunale di Napoli si stesse preparando un autunno “caldo” lo si poteva intuire dai toni dello scontro e dall’importante dei teste chiamati a deporre davanti al giudice Casoria ma che il Calciopoli bis potesse coinvolgere anche i giocatori era quasi del tutto imprevedibile.

    Nelle prossime udienze a Napoli saranno di scena i big della serie a con in testa capitan Del Piero, seguito a ruota da Nesta ed Ibrahimovic. A chiamare in causa i big della serie A è l’ex arbitro Massimo De Santis per avvalorare la sua presunta innocenza dimostrando la sua estraneità ai presunti favori alla Juventus Moggiana.

    I giocatori scagioneranno, secondo i legali, De Santis testimoniando come sono accaduti realmente i fatti nelle partite oggetto di indagine. Si partirà da Lecce – Juventus del 14 novembre 2004 decisa proprio da Del Piero sotto una pioggia incessante e con un campo al limite della praticabilità.

    Continuando con il famoso Juventus – Inter del 20 aprile 2005 vinto dai nerazzurri grazie ad un gol di Julio Cruz ma la partita passò alla storia per “l’abbraccio” di Ibra, allora bianconero, a Cordoba che gli costò 3 giornate di squalifica grazie alla prova tv. Ad avvalorare la tesi la difesa porterà un’intercettazione tra Bergamo e Facchetti nella quale l’allora presidente nerazzurro diceva di gradire la designazione di De Santic.

    Nesta sarà coinvolto per la partita tra Fiorentina – Milan del 1° maggio 2005, il difensore rossonero diffidato fu graziato dall’arbitro permettendogli di giocare la partita con la Juventus. Anche Galante farà visita al tribunale di Napoli per confermare l’infondatezza delle accuse del patron del Livorno Spinelli confermando che l’espulsione fu dovuta ad un brutto fallo su Angelo.

  • Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Buon pareggio, il secondo consecutivo in Europa, quello ottenuto dalla Juventus in casa del Manchester City di Roberto Mancini nella sfida più affascinante della seconda giornata di Europa League. Sotto gli occhi del ct della nazionale inglese ed ex tecnico della Juventus Fabio Capello, i bianconeri trovano subito il vantaggio con Iaquinta ma vengono raggiunti nei minuti finali del primo tempo da un gol di Johnson che sfrutta l’ennesima disattenzione della retroguardia juventina.

    Praticamente senza attacco per le indisponibilità di Quagliarella, non tesserabile per la competizione europea, e Amauri, Del Neri deve fare affidamento sulla coppia Del Piero – Iaquinta. E’ proprio quest’ultimo che porta in vantaggio la Juventus al minuto 10: l’attaccante calabrese scaglia nel sette una sassata dalla distanza che coglie di sorpresa l’estremo difensore inglese Hart.
    La Juve c’è, è ben messa in campo e con Chiellini e Bonucci tiene a freno il temibile Tevez ed Adebayor mentre Marchisio e Sissoko mettono ordine a centrocampo. Ma la verve agonistica si esaurisce con il passare dei minuti, quando gli uomini di Del Neri concedono l’iniziativa ai padroni di casa. E nel momento migliore inglese il City pareggia con l’esterno Johnson che si inserisce tra Chiellini e De Ceglie, immobili, battendo piuttosto agevolmente Manninger. Si va così al riposo sull’1-1.

    Nella ripresa il risultato non cambia. La Juve sembra accontentarsi del pareggio e si limita a controllare le folate offensive dei Citizens che non si rendono mai pericolosi. Anzi, è Del Piero a 5 minuti dal termine del match a sfiorare la rete che poteva espugnare Manchester ma la sua splendida punizione dai 35 metri sbatte prima sulla base inferiore della traversa e poi sulla linea di porta lasciando strozzato in gola del capitano bianconero dei tanti tifosi della Juventus presenti sugli spalti del City of Manchester l’urlo del gol.

    Il tabellino
    MANCHESTER CITY – JUVENTUS 1-1
    10′ Iaquinta (J), 36′ Johnson (M)
    MANCHESTER CITY (4-3-3): Hart; Boateng (83′ Milner), Kompany, K. Tourè, Zabaleta (46′ Boyata); Y. Tourè, Vieira, Barry; Adebayor (72′ Silva), Tevez, Johnson.
    A disposizione: Given, Lescott, De Jong, Jo.
    Allenatore:Mancini
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Chiellini, Bonucci, De Ceglie (72′ Motta); Krasic (75′ Melo), Sissoko, Marchisio, Martinez (53′ Pepe); Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Storari, Legrottaglie, Lanzafame, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Gonzalez (Spa)
    Ammoniti: Krasic (J), Grygera (J), Barry (M)