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  • La rabbia di Agnelli “adesso vinciamole tutte”

    La rabbia di Agnelli “adesso vinciamole tutte”

    E’ arrabbiato Andrea Agnelli e deluso della prova incolore dei suoi a Lecce. Il presidente e lo staff dirigenziale non riescono a capire questo inatteso ko sopratutto alla luce dell’ottima prestazione fornita appena otto giorni addietro contro l’Inter

    I nostri giocatori non hanno corso, non si sono nemmeno fatti la doccia. Adesso dobbiamo vincere tutte le partite. Se tra un anno avremo gli stessi punti, allora sarebbe davvero un problema”

    “Lo staff tecnico e la squadra sono uniti. Da parte mia e di tutti i tifosi della Juventus c’è il dispiacere per il risultato, ma soprattutto per la prestazione. La squadra scesa in campo era la stessa vista contro l’Inter, quindi la formazione era ottimale. Dobbiamo crescere da questo punto di vista e renderci conto che, ogni volta che andiamo in campo dobbiamo dare il massimo. Delneri non ha scaricato la responsabilità della prestazione sui giocatori. In società, da me, a tutto lo staff tecnico e lo staff dirigenziale c’è un gruppo unito, coeso che ha ben presente quelli che sono gli obiettivi ambiziosi della società”.

    Ennesima rifondazione in vista? “Non c’è nessun programma di rifondazione. Abbiamo iniziato l’estate scorsa un lavoro importante; abbiamo ancora un’altra metà del lavoro da svolgere l’estate prossima. Riparliamone il prossimo anno di questo periodo, sapevamo che avremmo dovuto gestire una situazione delicata. Dobbiamo ridare ai giocatori una mentalità che io e i tifosi vogliamo perché vogliamo giocatori che vadano in campo in ogni partita e dare il massimo”.

    Ultima battuta su Del Piero e Marchisio e gli spinosi rinnovi “Del Piero sa che è il benvenuto in questo club, sarà lui a dirci se vorrà continuare con noi. Lo stesso discorso vale per Marchisio che non ha solo un altro anno di contratto con noi, ma diversi altri. E’un giocatore eccellente, un vero juventino, uno che sente le partite, soffre quanto me e tutti i tifosi a casa. Ha ben presente cosa significa rappresentare la maglia della Juventus, cosa vuol dire avere dodici milioni di tifosi che ti seguono, andare a Lecce ed avere una curva intera che tifa Juventus e camminare per ogni strada, di ogni provincia italiana e sapere cosa significa avere dietro questo affetto”.

  • Del Piero verso il rinnovo con la Juve

    Del Piero verso il rinnovo con la Juve

    La trattativa per il rinnovo di Alessandro Del Piero è entrata nel vivo: oggi pomeriggio il fratello procuratore del capitano bianconero, Stefano, ha incontrato nella sede della società il dg Beppe Marotta per trovare l’accordo economico che legherà Alex al club di Corso Galileo Ferraris per almeno un altro anno. Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale dei bianconeri:

    Come previsto si è svolto oggi l’incontro tra l’Amministratore Delegato Giuseppe Marotta e Stefano Del Piero. Nel corso della riunione si è ribadita la comune volontà delle parti di proseguire nel rapporto e si è delineato un percorso per la definizione del nuovo contratto che legherà Alessandro Del Piero ai colori bianconeri. Nuovi appuntamenti sono già in programma per proseguire nel lavoro iniziato oggi“.

    E’ stato proposto un prolungamento di contratto fino al 2012 a cifre ulteriormente ribbassate a più del 50%, circa 1.5 milioni più bonus a fronte dei 4 netti che percepisce attualmente Pinturicchio; il giocatore invece ne vorrebbe 2. Le due parti sono comunque vicine e non ci dovrebbero essere intoppi. Per l’inizio della primavera Del Piero dovrebbe aver messo la sua firma su quel “pezzo di carta” che gli consentirà di guidare da buon capitano la squadra anche nel nuovo stadio per poi decidere tranquillamente se appendere gli scarpini al chiodo all’età di 38 anni e dopo 19 anni di Juve, nei quali ha frantumato ogni tipo di record di club, e assumere un ruolo di rilievo all’interno della società bianconera.

  • Marotta a 360°: “Juve pronta per l’Inter”. E sul rinnovo di Del Piero…

    Marotta a 360°: “Juve pronta per l’Inter”. E sul rinnovo di Del Piero…

    Mancano solo sei giorni al derby d’Italia, alla sfida per eccellenza Juventus – Inter, e sia per i tifosi nerazzurri che bianconeri questa che è appena iniziata sarà una settimana di passione.
    Beppe Marotta è intervenuto sul big match di domenica dopo che la sua Juve ha raccolto un preziosissimo successo a Cagliari interrompendo una striscia di sconfitte che durava dal 27 gennaio, cominciata con la Roma in Coppa Italia e proseguita con i ko con Udinese e Palermo:

    L’Inter che affronteremo è ambiziosa, forte e desiderosa di far bene. E’ un campanello che abbiamo sentito suonare, ma la Juve è preparata per affrontarla nel migliore dei modi“.

    I nerazzurri stanno compiendo una rimonta incredibile dopo aver toccato il fondo nel mese di dicembre quando con Benitez alla guida la squadra era sprofondata all’ottavo posto in classifica. Dopo il Mondiale per Club vinto e la risoluzione del contratto con il tecnico spagnolo, l’arrivo in panchina di Leonardo ha portato entusiasmo e nuove energie mentali per continuare a vincere:

    E’ stata una metamorfosi molto strana, oggi sembra un’Inter completamente diversa da quella di Benitez. Penso che l’Inter ora sia un’autorevole antagonista del Milan nella corsa per lo scudetto. Ha una forza della rosa notevolissima e ha trovato un filotto di risultati positivi che ha aumentato la loro compattezza e la convinzione nei propri mezzi“.

    Ma Juve – Inter è una sfida che viene giocata anche fuori dal rettangolo verde di gioco. Calciopoli ha avvelenato i rapporti esistenti tra le due dirigenze e, come tutti sappiamo, la Juventus ha presentato un esposto alla Figc per ottenere la revoca dello scudetto 2006 già tolto ai bianconeri e assegnato ai nerazzurri alla luce degli ultimi fatti che stanno emergendo dal processo contro l’ex dg bianconero Luciano Moggi in corso a Napoli:

    E’ tanto tempo che l’abbiamo presentato. Abbiamo fiducia nella Federcalcio e nella giustizia sportiva, ma ci aspettiamo risposte celeri. Abbiamo presentato un esposto molto ben dettagliato e chiediamo giustizia“.

    Marotta inoltre ha accusato gli infortuni quale causa principale del momento negativo, che spera sia stato messo alle spalle, bianconero. In effetti la Juventus è stata tartassata come negli anni precedenti da una serie di assenze, soprattutto nel reparto avanzato, che hanno poi portato alla decisione di acquistare durante l’ultimo meracto di riparazione prima Toni e poi, al fotofinish, Matri quest’ultimo fresco di convocazione in Nazionale e autore della doppietta che ha steso la sua ex squadra il Cagliari nello stadio che è stato suo per 3 anni e mezzo:

    Nell’ultimo periodo siamo stati afflitti da diversi infortuni, abbiamo perso tre attaccanti in sette giorni. Quando sono venuti meno giocatori importanti la squadra ne ha risentito e il nostro ruolino di marcia si è un po’ fermato. Prima venivamo da 18 risultati utili consecutivi. Non eravamo fenomeni allora, non siamo diventati brocchi poi. L’arrivo di Matri? E’ uno dei giovani più importanti del vivaio italiano. Siamo contenti di aver puntato su di lui“.

    Il dg bianconero rilancia poi la sua sfida all’Inter e anche al Milan non appena la “nuova casa” sarà pronta (luglio ndr). La Juventus Arena, questo al momento il nome dello stadio il primo in Italia di proprietà di un club in attesa di trovare lo sponsor commerciale che legherà il suo nome a quello dell’impianto in fase di ultimazione, sarà un fattore determinante per poter lottare alla pari con le due milanesi in ambito nazionale ed anche europeo:

    Sarà la casa della Juventus portando sicurezza e ospitalità. Un asset fondamentale, in cui abbiamo investito molto e che darà i suoi frutti in futuro, permettendo ricavi ora impensabili. Quest’anno la mancata partecipazione all’Uefa ha generato minori introiti e ci apprestiamo a chiudere il bilancio in perdita. Ma il nuovo stadio porterà un incremento notevolissimo, parlo di decine di milioni di euro. E certamente la società dedicherà una fetta importante di questi introiti ad investimenti sui giocatori“.

    Marotta conclude dedicando un pensiero verso i due simboli della Juventus, Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon, il primo in attesa di rinnovo di contratto in scadenza a giugno e l’altro appena rientrato da un lungo stop per un sottoporsi ad un delicato intervento alla schiena:

    Alex è una leggenda della Juve. Il presidente Andrea Agnelli l’ha dichiarato esplicitamente, la porta per il rinnovo del suo contratto è sempre aperta, speriamo di arrivarci quanto prima e continuare con lui. Ci piacerebbe che potesse calcare il prato del nuovo stadio, dove certamente giocheremo dal prossimo campionato
    Gigi è il miglior portiere del mondo, un valore aggiunto per la Juve. Sta riprendendo la forma nel modo migliore dopo sei mesi di stop e sappiamo la professionalità che può aggiungere alla squadra
    “.

  • Marchisio illude, Juve di nuovo nel baratro. Blitz dell’Udinese a Torino

    Marchisio illude, Juve di nuovo nel baratro. Blitz dell’Udinese a Torino

    Continua a meravigliare l’Udinese di Guidolin che, seppur non abbia espresso un buon calcio stasera a differenza delle precedenti uscite (vedi vittoria con l’Inter di 7 giorni fa e pareggio 4-4 a San Siro contro il Milan capoclassifica) riesce ad espugnare l’Olimpico di Torino al cospetto di una Juventus caduta in una nuova (vecchia ndr) crisi e che a questo punto è costretta a ridimensionare i propri obiettivi facendo scoppiare le ire dei tifosi.

    Nel primo tempo le due squadre non si fanno male, sono poche infatti le occasioni da gol capitate da ambo le parti: Isla per i friulani fa venire i brividi a Buffon, il solito Del Piero per la Vecchia Signora, costretto ancora a portare il peso della squadra sulle sue spalle, impensierisce Handanovic con una staffilata da fuori area.

    Nella ripresa l’Udinese si scuote e comincia ad assaltare la porta bianconera, Di Natale è impreciso, ma anche sfortunato, e scattato sul filo del fuorigioco sfiora il palo alla sinistra di Buffon. Ed ecco che impietosa sull’Udinese si abbatte la dura legge del gol: Gol mangiato, gol subito. E’ Marchisio infatti, fin lì non pervenuto, che estrae dal cilindro una giocata incredibile e di rovesciata dal limite dell’area trafigge Handanovic. Un gesto atletico bellissimo quello del centrocampista juventino.
    Ma il peggio per la Juve deve ancora arrivare: l’Udinese trova immediatamente il pari con una zampata di Zapata, al suo secondo gol consecutivo dopo quello segnato all’Inter, che di tap-in batte l’incolpevole Buffon il quale pochi attimi prima si era superato su un bolide di Di Natale. La Juventus si inchina a 5 minuti dal termine all’azione tutta di prima che vede protagonista Sanchez, il migliore in assoluto, che orchestra e finalizza: 2-1 e Vecchia Signora al tappeto. Nel finale espulsi Bonucci per un fallo di frustrazione su Sanchez e lo stesso attaccante cileno per doppia ammonizione dopo una scorrettezza su Del Piero.

    Al triplice fischio finale all’Olimpico scoppia la contestazione: tornano ad aleggiare i vecchi fantasmi della scorsa stagione. Domani è l’ultimo giorno di mercato (chiusura alle 19:00) la dirigenza ha il dovere di intervenire sul mercato (se non è già troppo tardi) se non vuole assistere da spettatore in poltrona per il secondo anno consecutivo alla Champions League. Sarebbe imperdonabile.

    Il tabellino
    JUVENTUS – UDINESE 1-2
    60′ Marchisio (J), 67′ Zapata, 85′ Sanchez (U)
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani (85′ Sissoko), Felipe Melo, Marchisio (89′ Libertazzi); Martinez, Del Piero.
    Panchina: Storari, Sorensen, Barzagli, Salihamidzic, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler (66′ Denis), Asamoah, Armero (92′ Coda); Sanchez, Di Natale (70′ Abdi).
    Panchina: Belardi, Pasquale, Badu, Abdi, Corradi.
    Allenatore: Guidolin
    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Martinez, Grosso (J)
    Espulsi: Bonucci (J); Sanchez (U)

  • Serie A: Juventus – Udinese, probabili formazioni

    Serie A: Juventus – Udinese, probabili formazioni

    Nevica su Torino ma Juventus – Udinese si giocherà regolarmente. Il posticipo serale della 22esima giornata vedrà di fronte la squadra del momento (Udinese) contro quella in grande crisi (Juventus).

    Del Neri è alle prese, non è una novità, con l’emergenza attacco: Iaquinta si è fatto male nuovamente dopo essere rientrato in settimana e Amauri, ufficialmente ha accusato un problema muscolare ma pare che non giochi perchè vicino alla cessione; in attacco coppia inedita Del Piero – Martinez. A centrocampo rientra dalla lunga squalifica Felipe Melo mentre il nuovo acquisto Barzagli partirà dalla panchina.

    Guidolin ripropone esattamente lo stesso undici che sta entusiasmando da un mese a questa parte: Sanchez e Di Natale guideranno il reparto avanzato, Isla e Armero agiranno sulle fasce mentre Pinzi, Inler e Asamoah faranno legna a centrocampo.

    Probabili formazioni JUVENTUS – UDINESE (ore 20:45)

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Martinez, Del Piero.
    Panchina: Storari, Sorensen, Legrottaglie, Barzagli, Sissoko, Salihamidzic, Libertazzi.
    Allenatore: Del Neri.
    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler, Asamoah, Armero; Sanchez, Di Natale.
    Panchina: Belardi, Cuadrado, Pasquale, Badu, Abdi, Corradi, Denis.
    Allenatore: Guidolin

  • Prove di rinnovo per Del Piero. Buffon: “Juve a vita”

    Prove di rinnovo per Del Piero. Buffon: “Juve a vita”

    Le due bandiere bianconere continueranno a sventolare ancora per tanto tempo: sono quelle di Alex Del Piero e Gigi Buffon, due campioni destinati a chiudere la carriera calcistica nella Juventus.

    Dopo tanti mesi fatti di chiacchiere sono stati avviati i primi contatti di rinnovo tra entourage del capitano e dirigenza bianconera: il fratello procuratore, Stefano, si è incontrato con il presidente Agnelli per cominciare a preparare un matrimonio da fare a tutti i costi perchè Del Piero sente ancora sua quella maglietta con il numero 10 come se fosse la sua stessa pelle, perchè della Juve ne è simbolo e uomo immagine e anche perchè il giocatore che ha fatto la storia di questo club non potrà non esserci all’esordio nel nuovo stadio in quella che sarà la nuova casa della Juventus ma soprattutto perchè sta dimostrando di essere ancora lui, nonostante i 36 anni di età, l’uomo più decisivo e capace di trainare la squadra verso ambiziosi traguardi.
    Ancora un altro anno, le cifre dovrebbero essere limate sia dalla parte di chi offre sia da quella di che richiede, poi per Del Piero, se dirà basta e deciderà di appendere le scarpette al chiodo, è pronto già un incarico da dirigente che verrà discusso nelle prossime settimane insieme al rinnovo.

    E ad allietare completamente la giornata dei tifosi bianconeri sono le dichiarazioni di Buffon, il portiere numero al mondo appena ripresosi il suo posto tra i pali dopo aver recuperato dall’operazione alla schiena, rilasciate a Sky Sport dopo le tante voci, durate per mesi e mesi, che volevano il divorzio dalla Vecchia Signora a fine stagione:

    • Juve a vita. Mi auguro di poter continuare tutta la mia carriera qui alla Juve. La dimostrazione che c’e stata d’amore incondizionato nei miei confronti da parte del pubblico è qualcosa che non può far rimanere insensibili“.
  • Vittoria sofferta con il Bari. La Juve si rialza con Del Piero e Aquilani

    Vittoria sofferta con il Bari. La Juve si rialza con Del Piero e Aquilani

    Arriva la prima vittoria in campionato del 2011. La Juve tira un sospiro di sollievo e bissa nell’arco di pochi giorni il secondo successo del nuovo anno dopo aver battuto ed eliminato il Catania negli ottavi di Coppa Italia. In una gara difficile per diversi motivi, a sbrogliare la situazione contro il Bari, ultimo in classifica, ci pensano due magie, quella nel primo tempo di capitan Del Piero e quella nella ripresa di Aquilani che rilanciano le ambizioni bianconere; in mezzo la rete del momentaneo 1-1 del nuovo arrivato in casa pugliese Rudolf.

    Sulla gara c’è da dire ben poco. Partita brutta complice anche le tante assenze, specialmente in casa bianconera dove l’attacco è composto da Del Piero e dal baby Giannetti per le indisponibilità di Quagliarella, Iaquinta, Amauri e Toni, ma che ha anche visto il ritorno in Serie A di Gianluigi Buffon dopo quasi 8 mesi di stop forzato.
    Il risultato si sblocca al 43′ del primo tempo grazie al lampo di genio del numero 10 bianconero Del Piero che infila Gillet sul primo palo con la sua specialità, il calcio di punizione.
    Ripresa che vede il ritorno del Bari che giunge al pareggio con il neo acquisto Rudolf al 56′ su servizio di Alvarez che brucia sull’out di sinistra Sorensen, abbastanza colpevole nell’azione, e batte Buffon che subisce così il primo gol dal suo rientro in campo.
    La Juve è colpita e si allunga alla ricerca del nuovo vantaggio, in almeno un paio di occasioni il Bari trova dei contropiedi in doppia superiorità numerica che non vengono però sfruttati a dovere. E allora a castigare i pugliesi è Aquilani che a 10 minuti dal termine raccoglie una ribattuta di testa al limite dell’area e al volo trafigge l’estremo difensore barese regalando 3 punti fondamentali per il prosieguo della Juventus in campionato.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BARI 2-1
    43′ Del Piero (J), 56′ Rudolf (B), 79′ Aquilani (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Sorensen (64′ Motta), Bonucci, Chiellini, Traorè (77′ Grygera); Krasic, Sissoko, Aquilani, Pepe; Del Piero, Giannetti (67′ Martinez).
    Panchina: Storari, Salihamidzic, Legrottaglie, Buchel.
    Allenatore: Del Neri.
    BARI (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Glik, Rossi; Romero, Donati, Gazzi, Alvarez; Kutuzov (50′ Okaka), Rudolf (76′ Castillo).
    Panchina: Padelli, Rivas, Crimi, Parisi, Raggi.
    Allenatore: Ventura.
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Sorensen (J), Donati, Castillo (B)

  • Del Piero trascinatore, Buffon buona la prima

    Del Piero trascinatore, Buffon buona la prima

    Dopo due sconfitte la Juventus rialza la testa in Coppa Italia superando il Catania all’Olimpico grazie alle reti di Krasic e Pepe guadagnando l’accesso ai quarti di finale.

    I protagonisti della serata sono stati Alessandro Del Piero e Gigi Buffon, il capitano ha risposto ancora una volta sul campo a chi ha voglia di ammainare la sua bandiera con troppa sufficienza trascinando i suoi con assist e giocate di alta scuola ma anche sacrificandosi in fase di contenimento.

    Il portierone non tanto impegnato ha comunque dimostrato di esser in condizione per riprendersi la porta bianconera. La svolta alla partita è stata paradossalmente l’infortunio di Luca Toni (era il caso di rischiarlo?), Del Neri inserisce Aquilani al posto dell’attaccante e con l’inedito 4-2-3-1 la Juventus diventa padrona del campo.

    Adesso la JUventus si rituffa nel campionato alla ricerca di nuove motivazioni per non perder il treno per un posto al sole aspettando il derby della Capitale per conoscere l’avversaria dei quarti.

  • Juve, la maledizione infortuni continua. Si fermano Toni e Amauri

    Juve, la maledizione infortuni continua. Si fermano Toni e Amauri

    Deve esserci una sorta di maledizione intorno alla Juventus che continua a collezionare infortuni su infortuni. Dopo che il 2011 si era aperto con i guai capitati a Iaquinta e quello ben più grave di Quagliarella, la società bianconera era corsa subito ai ripari acquistando dal Genoa Luca Toni per sopperire alle assenze in attacco.

    L’ariete ex Roma, Bayern Monaco e Fiorentina, acquistato venerdì, ha già assaggiato la maledizione riportando una contusione al polpaccio nello sfortunato esordio di Napoli e salterà gli ottavi di finale di Coppa Italia giovedì contro il Catania. E l’emergenza attacco è totale considerato che per l’impegno non ci sarà neanche Amauri, al suo quinto infortunio stagionale, che è stato operato al naso per la frattura del setto nasale riportato in uno scontro di gioco con un avversario durante la disfatta del San Paolo.
    Entrambi dovrebbero rientrare però per la gara di campionato contro il fanalino di coda Bari in programma domenica allo stadio Olimpico. Intanto l’unico attaccante di ruolo a disposizione di Del Neri è Del Piero e su di lui il tecnico riporrà la fiducia per queste due imminenti partite vitali per uscire dalla crisi che il nuovo anno ha riservato alla Juventus.

  • Del Piero papà per la terza volta

    Del Piero papà per la terza volta

    Alessandro Del Piero è di nuovo papà. Il capitano bianconero ha annunciato la nascita del suo terzogenito tramite Facebook postando sul suo profilo un semplice “è nato“. Alex e sua moglie Sonia ancora non hanno rivelato il nome del nuovo arrivato dopo essere diventati genitori dei piccoli Tobias e Dorotea.