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  • Del Neri rispolvera il 4-4-2. Con il Catania tornano Del Piero e Chiellini

    Del Neri rispolvera il 4-4-2. Con il Catania tornano Del Piero e Chiellini

    Finalmente Gigi Del Neri può ritrovare la sua creatura, il 4-4-2 cui è rimasto sempre fedele, ma che per esigenze dettate da infortuni continui ha dovuto abbandonare spesso nel corso della sfortunata stagione attuale. In particolare il 4-4-2, il più classico dei moduli, ha bisogno di interpreti che lo sappiano plasmare a dovere, che sappiano personalizzarlo: in casa bianconera chi meglio di Alex Del Piero può racchiudere in se queste caratteristiche, condite dal suo genio intramontabile?

    Il capitano ritornerà da titolare, da protagonista, riprendendo per mano la sua squadra dopo uno stop dovuto ad un acciacco muscolare rimediato in allenamento. Era rientrato nella ripresa della gara contro la Fiorentina, apportando brio e creando le poche occasioni pericolose che la squadra ha realizzato nell’area Viola. Una presenza la sua, che dà morale a tutto l’ambiente, un punto di riferimento imprescindibile che rappresenta e rappresenterà ancora il fulcro dello spogliatoio, soprattutto con il rinnovo del contratto che sembra ora molto più vicino e che lo porterà a disputare nel nuovo stadio di proprietà della Juve almeno un’altra stagione.

    Alex, così come tutto l’ambiente, non può essere soddisfatto della stagione effettuata, fatta di alti e bassi, (meno i primi dei secondi), di crisi nate e superate, e poi di nuovo rinate e risuperate, come su un’altalena incontrollabile. L’obiettivo del quarto posto, al di là dei proclami ufficiali di Del Neri, è ormai una chimera irragiungibile e, pertanto, conviene metter da parte le ambizioni impossibili per concentrarsi totalmente sul presente, che significa il “magro” traguardo della qualificazione in Europa League, mettendo la freccia e spostandosi sulla corsia di sorpasso per lasciarsi alle spalle la Roma, ora ad un punto di vantaggio in classifica.

    Il 4-4-2, in particolare, consente ad Alex di giocare più vicino alla porta, e di dare man forte al compagno di reparto, il suo omonimo Alessandro Matri, un centravanti dalla vena realizzativa molto prolifica che potrebbe aumentare le sue realizzazioni se supportato sempre dalla fantasia e dalle pennellate di Pinturicchio.

    In questo modo anche gli equilibri degli altri reparti sarebbero rispettati: la fascia di Krasic e la solidità di centrocampo di Felipe Melo, l’ordine di idee di Alberto Aquilani, la grinta ed i piedi buoni di Claudio Marchisio.

    Contro il Catania sabato sera all’Olimpico, inoltre, il tecnico friulano potrebbe ritrovare in campo anche Giorgio Chiellini, fermo dall’infortunio riportato in Nazionale nel mese di Marzo, il quale ritornerebbe a guidare il reparto arretrato tante volte messo in discussione nel corso della stagione per l’eccessiva perforabilità mostrata.

    Nel caso in cui Del Neri volesse adottare una condotta più prudente, il difensore azzurro potrebbe sedere in panchina ed entrare a gara in corso dando spazio dal primo minuto alla coppia di centrali “double B” Bonucci – Barzagli, con in porta Gigi Buffon e confermando sugli esterni Fabio Grosso e Marco Motta che, dopo un periodo di appannamento, ha ritrovato una serie di buone gare confermando il giudizio positivo che l’allenatore di Aquileia aveva espresso su di lui ad inizio stagione. Inoltre potrebbe tornare a disposizione anche Paolo De Ceglie, reduce da un infortunio che lo ha costretto a saltare gran parte della stagione.

    Non c’è lo scudetto in palio, nè altri obiettivi di prestigio. Ma per le ultime cinque gare di campionato Gigi Del Neri avrà la consolazione di poter schierare in campo la squadra ideale, il meglio che l’organico bianconero può offrirgli dovendo paradossalmente affrontare anche problemi di graditissima abbondanza. Naturale che possa avere un po’ di rammarico per non aver potuto attingere nei momenti caldi della stagione a tutti i suoi uomini, naturale che potrebbe a fine stagione pagare dazio anche a causa di questo (che non è una colpa sua). Nella volata finale, però, i tifosi e la dirigenza potranno vedere in campo la vera Juve, fra rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato, e correzioni necessarie da apportare in vista della prossima stagione.

  • Un pareggio che non serve a nessuno, Fiorentina – Juventus 0-0

    Un pareggio che non serve a nessuno, Fiorentina – Juventus 0-0

    Finisce a reti bianche al Franchi tra Fiorentina e Juventus, una partita con poche emozioni che finisce per non accontentare nessuno.

    Delneri come previsto schiera un 4-1-4-1 con Matri unica punta e Felipe Melo diga davanti alla difesa, mentre Mihajlovic presenta Alessio cerci titolare al posto dell’ infortunato Santana con il rientrante Mutu a fianco di Gilardino.

    È la Fiorentina che parte bene riuscendo a smistare il gioco soprattutto sfruttando bene le due fasce con Vargas e Cerci. È proprio Cerci il più pericoloso della squadra viola nel primo tempo, al 10’ riesce a liberarsi per il tiro con Bonucci che devia il pallone, provvidenzialmente per la Juventus, in calcio d’ angolo. Montolivo comanda bene il gioco viola e costringe più all’ interdizione sia Felipe melo che soprattutto Alberto Aquilani il quale non riesce a costruire gioco per la squadra bianconera. Infatti la Juventus non tira mai in porta nel primo tempo con Krasic spettatore non pagante del match e Matri troppo isolato in avanti. Meglio la Fiorentina in un primo tempo comunque avaro di emozioni.

    Il secondo tempo si apre subito con due buone occasioni per ambedue le squadre, dopo 2’ è Bonucci che su corner tira in bocca a Boruc da due passi e dopo altri 2’ è Gilardino che gira di testa su cross di Cerci di poco a lato. A metà ripresa Delneri cambia ed inserisce prima Del Piero e poi Luca Toni, con il capitano juventino subito pericoloso al 59’ ma con Boruc prontissimo a respingere. È la Fiorentina che comanda però il gioco con un Montolivo perfetto in cabina di regia e Vargas straripante sulla sinistra che fornisce di continui cross pericolosi in area dove sia Mutu che Gilardino non riescono, però, a farsi trovare pronti. I minuti finali sono molto concitati con le squadre lunghe ma le emozioni finiscono con un pareggio che spegne le poche speranze bianconere per la Champions.

  • Fiorentina – Juventus, per l’onore e per la speranza. Probabili formazioni

    Fiorentina – Juventus, per l’onore e per la speranza. Probabili formazioni

    Alle ore 15 Fiorentina e Juventus aggiungeranno un altro capitolo alla loro accesa rivalità, i viola non hanno tanto d chiedere a questo finale di stagione se non una chiusura onorevole con qualche lumicino di speranza per l’ Europa League. La Juventus, anche grazie alle tre vittorie consecutive, ha alimentato la pur esile fiammella di speranza per il quarto posto utile per la qualificazione ai preliminari Champions.

    Delneri opta per il modulo che gli ha dato le tre vittorie con il recuperato capitan Del Piero in panchina e Buffon titolare. Mihajlovic deve fare a meno di Santana, al suo posto Cerci e davanti schiera Gilardino con il rientrante Adrian Mutu.

    Fiorentina: (4-3-1-2) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Cerci; Mutu, Gilardino.
    A disp.: Frey, Kroldrup, Comotto, Donadel, D’Agostino, Marchionni, Babacar. All.: Mihajlovic

    Juventus (4-1-4-1): Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Melo; Krasic, Aquilani, Marchisio, Pepe; Matri.
    A disp.: Storari, Sorensen, Traore, Salihamidzic, Martinez, Del Piero, Toni. All.: Delneri

  • Juve a Firenze con Buffon e Del Piero. Missione Champions

    Juve a Firenze con Buffon e Del Piero. Missione Champions

    I due leader e simboli della Juventus Alessandro Del Piero e Gigi Buffon saranno abili e arruolati per la delicata trasferta di Firenze dove domenica prossima i bianconeri cercheranno di allungare e portare a quattro la striscia di vittorie consecutive in campionato per continuare ad alimentare le speranze di rientrare nella lotta al quarto posto che darebbe l’accesso ai preliminari della prossima Champions League.
    Se il capitano non ha ancora recuperato completamente dall’infortunio che lo ha costretto a saltare le ultime due gare con Roma e Genoa, il numero uno è tornato ad allenarsi con i compagni dopo aver svolto nei giorni scorsi un lavoro differenziato. Buffon quindi tornerà a difendere i pali della Juventus per la “gioia” di Storari che invece tornerà a scaldare la panchina.

    Del Piero ha annunciato che il suo piano di recupero sta procedendo come previsto e che sarà disponibile per la Fiorentina anche se, da buon capitano qual è, ha elogiato i compagni che hanno ottenuto le recenti e importanti vittorie orfani della vecchia guardia evidenziandone il grande carattere e attaccamento alla maglia: “Ci sarò per la difficile trasferta di Firenze. Con il Genoa ho sofferto dalla tribuna, spero sia stata l’ultima, ma sono molto soddisfatto di quanto fatto dai miei compagni“.

    La Juventus, che ha davanti a sè anche Udinese e Roma, è distante ancora 6 punti dal quarto posto occupato al momento dalla Lazio ma con un Buffon e Del Piero in più il lungo inseguimento alla Champions di Madama potrebbe non essere più un discorso utopistico.

  • Ale10FriendsforJapan, la campagna solidAle di Del Piero per il Giappone

    Ale10FriendsforJapan, la campagna solidAle di Del Piero per il Giappone

    Ale Del Piero scende in campo per aiutare il Giappone lanciando la campagna Ale10FriendsforJapan che mira a raccogliere fondi per i paesi nipponici colpiti dal terremoto prima e poi dalla tsunami e adesso sotto il macigno del disastro nucleare. Da ieri dal sito www.ale10friendsforjapan.org, è possibile acquistare a 15 euro la t-shirt ideata da Del Piero: la bandiera italiana ospita al suo interno quella del Giappone, con un ideogramma che significa “amicizia”.

    “Per i nipponici, questo è il momento più travagliato della loro storia dal dopoguerra a oggi – dice Alex in conferenza stampa – Sono colpito dall’attualità di un paese al quale mi sento molto legato. A Tokyo ho vinto un’Intercontinentale nel 1996, mentre a Sendai, ora devastata, ho fatto il ritiro con la Nazionale ai Mondiali del 2002. “utti i proventi verranno devoluti alla Croce Rossa giapponese – prosegue il capitano bianconero -, la prima forza impegnata sul campo. Inoltre abbiamo aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni (Iban: IT53X0622511805100000003092). Ci impegneremo al massimo: vogliamo lanciare un segnale forte di amicizia verso un popolo che ha dimostrato grande dignità”.

    Tra le altre iniziative c’è l’ipotesi di una amichevole tra la nazionale azzurra e quella nipponica guidata da Zaccheroni e tante altre idee mirate ad aiutare il Giappone in un momento di difficoltà.

    La solidarietà si può indossare. Così come il senso di vicinanza a un popolo, la partecipazione al suo dolore, la voglia di tendere la mano a chi si sta rialzando. Io vorrei che ci fosse tutto questo nella t-shirt che da oggi sarà in vendita sul sito ale10friendsforjapan.org creato da me apposta per sostenere questa iniziativa.
    In fondo, il senso del progetto è tutto in una parola: amici, ovvero la traduzione dell’ideogramma che si compone sul tricolore e si fonde con la bandiera giapponese. E’ il logo di “Ale10friendsforJapan”, una nuova iniziativa marchiata “SolidALE” che – attraverso la vendita di questa maglietta al prezzo di 15 euro più spese di spedizione – darà un aiuto alla Croce Rossa giapponese impegnata nella difficilissima opera di sostegno alla popolazione colpita dal devastante terremoto dello scorso 11 marzo.
    Il premier giapponese Naoto Kan ha dichiarato che si tratta del momento peggiore per il Paese dal dopoguerra. Questi numeri, aggiornati al 30 marzo, spiegano bene la situazione:
    11.232 morti
    16.361 dispersi
    2.778 feriti
    Quasi 19.000 case sono completamente distrutte e più di un milione di edifici sono stati danneggiati. Ad oggi 175mila persone sono ospitate nei centri d’accoglienza. Credo che muoversi per aiutarli sia il minimo che possiamo fare anche noi da qui.
    Al Giappone sono legati alcuni dei ricordi più belli della mia carriera, grazie alla mia professione ho conosciuto un Paese e un popolo straordinario, che con orgoglio, dignità e infinito impegno si sta già risollevando. Non lasciamoli soli, basta poco per offrire un aiuto concreto.
    Grazie al progetto “Ale10friendsforJapan” la solidarietà si può indossare, sì: io mi sono già messo la maglietta. Fatelo anche voi. E seguite anche su www.alessandrodelpiero.com tutte le iniziative di “Ale10friendsforJapan”.
    Entra in questa squadra e scendiamo in campo: amici, insieme, per il Giappone.

    Alessandro Del Piero

  • La Juventus perde i pezzi, Del Piero out 15 giorni e Delneri prova il 4-3-3

    La Juventus perde i pezzi, Del Piero out 15 giorni e Delneri prova il 4-3-3

    Dopo Giorgio Chiellini, fermo quasi un mese a causa dell’ infortunio patito in nazionale anche Alex Del Piero dovrà fermarsi 15 giorni per un risentimento all’ adduttore della coscia sinistra, questo è il respondo della risonanza magnetica a cui si è sottoposto il capitano juventino questa mattina. Oltre alle due colonne, la Juventus dovrà rinunciare anche a Jorge Martinez e Traorè che insieme a De Ceglie si sono allenati a parte.

    Le continua defezioni causano una vera e propia rivoluzione nello scacchiere di Gigi Delneri che sta pensando seriamente di abbandonare il tanto amato 4-4-2 per un inedito 4-3-3, schema provato con successo nella vittoria di Cagliari, una delle poche serate liete della Juve in questo campionato.

    Quindi, nel posticipo di domenica sera, il nuovo bomber bianconero Alessandro Matri, potrebbe essere supportato da Pepe e Krasic con un centrocampo a tre, con Felipe Melo punto di riferimento centrale, Aquilani mezzo-destro e Marchisio mezzo-sinistro. In difesa Sorensen a destra, Barzagli-Bonucci coppia centrale ed il possibile rientro di Grosso sulla sinistra.

  • Del Piero si ferma, Roma a rischio

    Del Piero si ferma, Roma a rischio

    Le sfortune, come sempre, non vengono mai da sole. In casa Juve, soprattutto quando si tratta di infortuni muscolari, le cattive notizie sono sempre in agguato. Sempre di estrema attualità, sempre pronti a colpire pedine importanti, andando a condizionare pesantemente le scelte di Gigi Del Neri.

    In Nazionale, nel corso dell’amichevole contro l’Ucraina, Giorgio Chiellini è stato costretto ad uscire dopo soli 17 minuti, a causa di una contrattura al retto anteriore della coscia destra, le cui condizioni sono state valutate nella giornata di oggi con una serie di esami specialistici. I primi accertamenti di ieri avevano ipotizzato uno stop di 10 giorni circa, ossia l’assenza del difensore sia contro la Roma che contro il Genoa, con un probabile rientro il 17 Aprile nella partita contro la Fiorentina. Questa mattina, però, gli accertamenti strumentali più approfonditi al Cto di Torino hanno mostrato quadro ancora più serio:  la lesione di primo grado del muscolo retto femorale della coscia destra, con relativa prognosi per il completo recupero di circa 30 giorni.

    Come se non bastasse, stamane l’attualità (non certo positiva) riguarda anche le condizioni di capitan Del Piero.

    Durante la seduta di allenamento mattutina, verso le 11.50 circa, nel corso del secondo tempo della partitella amichevole fra la prima squadra ed alcuni membri delle compagni giovanili (Primavera ed Allievi), infatti, Alex Del Piero – schierato in attacco in coppia con Luca Toni – ha avvertito un forte fastidio all’adduttore sinistro, dopo un’azione allungo, che lo ha costretto a lasciare anzitempo il campo sostituito dal giovane Primavera Libertazzi, rientrando negli spogliatoi con una smorfia impressa sul viso di grande disappunto, sconfortato ed a tessa bassa, accompagnato dallo staff medico e dal dottor Stefanini. Per la cronaca, la partitella è poi terminata 2-0 con reti di Barzagli e Milos Krasic, sotto gli occhi attenti e preoccupati di Marotta, Nedved e Paratici, presenti a bordo campo proprio durante il secondo tempo dell’amichevole.

    Nel primo pomeriggio di oggi il capitano verrà sottoposto agli accertamenti del caso, ma le dinamiche dell’infortunio non sembrano lasciar spazio a troppo ottimismo, lasciando Del Neri ad una preoccupazione in più in vista della già delicatissima sfida di domenica sera all’Olimpico contro la Roma. Alex ce la metterà tutta per esserci, almeno in panchina; questo è certo, data l’importanza della sfida per la classifica, in particolare in un momento difficile per la squadra, lo scontro a distanza con l’amico-rivale Francesco Totti, il fascino di una “classica” di sempre, la coscienza dell’importanza del suo peso nello spogliatoio, come essenziale guida e punto di riferimento per i compagni.

    Se non dovesse essere “arruolabile”, sembra scontato che la coppia d’attacco sarà Toni-Matri, rinunciando forzatamente alla fantasia del capitano e puntando sulla fisicità e la generosità del primo, e sull’istinto da gol dell’ex cagliaritano, particolarmente galvanizzato dall’esordio con gol in maglia Azzurra.

    Nell’allenamento mattutino di Vinovo, inoltre, si sono allenati a parte anche i giocatori rientranti dagli impegni con la Nazionale Italiana, impegnati soltanto in una sgambata defaticante, oltre che Paolo De Ceglie e Jorge Martinez. Quest’ultimo, infatti, sta proseguendo il suo iter riabilitativo previsto per smaltire l’affaticamento all’adduttore sinistro.

    Dubbi anche per il francese Armand Traorè, che oggi non si è allenato in campo ma solo in palestra a causa di un affaticamento ai muscoli adduttori della coscia destra. Se non dovesse essere disponibile, per sostituirlo Del Neri potrebbe avere due soluzioni: schierare Fabio Grosso nel suo ruolo, oppure Grygera, che verrebbe spostato a sinistra.

    In casa Juve, oltre agli infortuni, tiene banco anche la questione rinnovi contrattuali. In questi giorni è il turno di Claudio Marchisio, un patrimonio sportivo inestimabile, cresciuto ed allevato in casa, con ben 16 anni di esperienza bianconera, dai pulcini alla prima squadra. Il suo contratto scade nel 2014, ma lui vorrebbe una maggiore chiarezza da parte della società per il rinnovo. La situazione, per ora, è in fase di stallo, ma potrebbero esservi degli incontri nei prossimi giorni.

    Per ora, però, tutti i pensieri sembrano orientati soltanto alla Roma, nella speranza di non dover più aggiornare il bollettino medico, o di farlo solo con notizie incoraggianti.

  • Mercato Juve fra arrivi, riscatti e partenze

    Mercato Juve fra arrivi, riscatti e partenze

    Quando la stagione in corso non conferma affatto le aspettative, quando la contestazione dei tifosi è un capitolo all’ordine del giorno e dalle dichiarazioni dei protagonisti trapela delusione ed amarezza, è il momento di pensare al futuro, al cambiamento, all’ennesima rivoluzione.
    Il prossimo anno la Juventus sarà chiamata ad una prova d’appello, sotto i riflettori del nuovo stadio
    e, questa volta, le scelte dovranno essere mirate e scrupolose, non si potrà più sbagliare.
    Il mercato bianconero punterà sulla qualità, concetto quasi assente nell’attuale squadra muscolare. Gli obiettivi principali riguardano l’attacco, con Sanchez e Giuseppe Rossi come prime scelte: il cileno, esploso definitivamente nell’Udinese dei miracoli, garantirebbe velocità, giocate e gol: inoltre, la Juve ha – da sempre – un canale privilegiato con il patron Pozzo, date le frequenti operazioni concluse in passato.
    Giuseppe Rossi, in alternativa, gradirebbe ritornare in Italia per assaporare la maggior visibilità che la serie A garantisce ed il suo procuratore Pastorello ha già dichiarato un suo interessamento per la Juve.

    Se sfumassero queste due trattative, la Juve potrebbe decidere di seguire i consigli di Zidane, puntando sul francese della Roma Jeremy Menez. Sembra, invece, ormai definita – in linea di massima – l’operazione Bastos, che arriverebbe dal Lione per occupare la fascia sinistra, rafforzando, così, anche la corsia opposta rispetto al territorio di competenza di Krasic.

    Capitolo partenze: se la società non dovesse decidere di operare una ricapitalizzazione, l’unica strada per “far cassa” è la cessione di un Big: Buffon e Chiellini su tutti. Per loro, vi sarebbero offerte dall’Inghilterra, in particolare dallo United e dal City, anche se una cessione eccellente potrebbe non essere gradita ai tifosi.
    Inoltre, parallelamente, la dirigenza deve definire anche i “riscatti” di Aquilani, Pepe, Motta, Quagliarella, Taorè e Rinaudo, per un totale di 37,25 milioni di spesa complessiva.
    Sembra certa la non riconferma degli ultimi due mentre gli altri, insieme ai rinforzi del mercato di Gennaio Barzagli, Toni e Matri, dovrebbero costituire la base quantitativa della Juventus dei prossimi anni.
    Discorso a parte per Aquilani, uno dei pochi segnali positivi della Juve di Del Neri: al momento la sua posizione non dovrebbe essere in discussione, date anche le dichiarazioni rassicuranti del suo procuratore “E’ già tutto deciso, resterà a Torino”, anche se Marotta lavorerà per ottenere uno sconto dal Liverpool (a fronte dei 16 milioni dovuti per il riscatto), oppure un rinnovo del prestito per un’ulteriore stagione.

    Infine, sembra ormai certo il rinnovo di capitan Del Piero: vuole continuare a giocare almeno per un altro anno, ha già ampiamente dichiarato di “voler firmare in bianco”, per vivere l’emozione del calcio d’inizio nel nuovo stadio: in tanta incertezza sarà lui, come sempre, l’unico vero punto di riferimento.

  • Alessandro Del Piero tra presente, passato e futuro

    Alessandro Del Piero tra presente, passato e futuro

    Alessandro Del Piero, idolo dei tifosi bianconeri dopo essere tornato protagonista in campo con lo splendido gol realizzato contro il Brescia riportando i 3 punti fondamentali in casa Juve, dai microfoni di Juventus Channel parla delle sue aspettative per il futuro: “Il futuro? Spero di giocare e di essere come adesso, spero di dare il massimo sotto tutti gli aspetti e di sapere il momento dove e’ giusto fermarsi. Ora non so dirlo. Guardo al presente ed alla stagione successiva, non e’ giusto far programmi a lungo termine. Vedo oggi e il prossimo anno, poi si vedrà”.

    FUTURO – Il capitano bianconero continua l’intervista aggiungendo altri particolari sull’ipotesi di un prolungamento del contratto che lo leghi a vita con i colori juventini, non solo come calciatore ma come dirigente o come tecnico: “Cosa farò da grande? Non so, non ho mai pensato in questo momento ad una carriera da dirigente o da allenatore. Non che non voglia farlo ma sono dedicato alla mia professione di adesso, molto importante ma meravigliosa soprattutto. Quella per la quale sono nato. Questa passione per il calcio, fare il calciatore e’ la cosa primaria. Voglio dedicarmi a tutto”.  La voglia di dimostrare il suo valore è la stessa degli esordi, senza dubbio.

    PRESENTE – Chiuso il discorso sul futuro, ci si riaffaccia all’imminente presente con la prossima sfida in campionato che vedrà la Juventus affrontare la Roma di Montella per provare ancora a credere nel sogno, o miraggio Champions League, rimanendo comunque con i piedi per terra nella lotta per un posto nell’Europa League. Alex avverte i suoi, soprattutto nelle insidie che si possono incontrare in una partita del genere: “Roma-Juventus e’ sempre una gara speciale. – aggiunge Alex Del Piero – Per la tradizione per il momento che stiamo vivendo noi, ma anche quello che stanno vivendo loro. Dobbiamo avere l’ambizione e l’umiltà’ per arrivare a questo appuntamento nella giusta condizione. Come vorrei vedere la Juventus? Vincente. Che scende in campo in maniera lucida e mette le proprie qualità. Con queste due componenti sarà perfetto”. Parole che sembrano ricalcare la mentalità che fino a pochi anni fa questa società gloriosa incarnava nel suo dna e che in queste ultime stagioni sembra essere sparita o comunque essere presente solo nella ‘vecchia guardia’.

    Parlando delle possibili cause che hanno portato a questa stagione deludente dal punto di vista dei risultati, Del Piero dice la sua parlando degli innumerevoli infortuni che hanno falcidiato la rosa bianconera e hanno compromesso inevitabilmente il progetto di Agnelli: “L’infortunio di Quagliarella ha influito perché Fabio stava facendo bene. Tutti gli infortuni influiscono, soprattutto se lunghi, come successo a De Ceglie e Iaquinta. Tolgono energia e opportunità. Sono cose che purtroppo accadono, ma non sono positive”.

    PASSATO – Guardandosi alle spalle, ricordando i momenti più belli della sua carriera juventina, il capitano bianconero aggiunge: “Sono tanti i ricordi  da rivivere. Il primo Scudetto, la Champions League, la Coppa Intercontinentale, lo Scudetto del 5 maggio ( con una frecciatina inevitabile al popolo interista). Ma anche la partita di domenica con il Brescia, che mi ha dato una grande gioia”.

    Nel finale emerge una curiosità su Del Neri. Il capitano bianconero infatti spiega come il tecnico abbia allenato suo fratello prima di lui: “Stefano giocava nel Gorizia, squadra guidata dal nostro attuale mister. Le partite di mio fratello sono state le prime che sono andato a vedere allo stadio.” Aggiungendo nel finale un ricordo del suo primo incontro con Boniperti: “Poi ci sono state quelle del Padova, quando ero un giocatore delle giovanili. Della Juventus? Ne ricordo una a Udine, al termine della quale ho conosciuto Giampiero Boniperti”.

  • Juve, Zidane consiglia Menez

    Juve, Zidane consiglia Menez

    Di ritorno a Torino per partecipare all’incontro di beneficenza Juventus-Torino “SLAncio di Vita”, organizzato dalle due società, dal Comune di Torino e Fondazione Vialli e Mauro per raccogliere fondi a favore della lotta contro la SLA, Zidane ha commentato il nuovo corso della Vecchia Signora dando anche qualche consiglio per gli acquisti

    “Fa male vedere la Juve in questa condizione – esordisce Zizou – perchè la Juve deve vincere sempre, deve tornare come prima. Sono cambiate delle cose e quando si costruisce ci vuole del tempo. Spero che torni grande presto. Quando sei della Juve lo sei per sempre”.

    Gli elogi a Del Piero e Agnelli: “Conosco Agnelli, spero che faccia bene. Già il nome è una garanzia” – e su Alex –“Mi sorprende che Alex giochi a questo livello. Avete visto il gol di domenica? Anche io avrei potuto giocare di più, sono ancora in forma adesso”.

    Zidane adesso collabora con il Real Madrid al fianco di Florentino Perez ma dà comunque qualche consiglio di mercato alla Vecchia Signora Hazard del Lille? E’ un buon giocatore, ma non so se può essere lui il mio successore. Menez invece sta facendo bene e può essere un giocatore da Juve”.