Un annuncio shock inatteso, inaspettato. Andrea Agnelli chiude l’assemblea degli azionisti al Lingotto annunciando la decisione di privarsi di Alessandro Del Piero a fine stagione. Il capitano, il leader di tante battaglie, l’ultima grande bandiera del calcio bianconero svestirà i colori della Vecchia Signora al termine della stagione per lanciarsi in una nuova avventura.
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Del Piero, Agnelli ammaina l’ultima bandiera. Tifosi divisi sul web
Il web, cassa di risonanza dei tifosi, si è però subito diviso inondando di messaggi la pagina Facebook del capitano molti increduli, altri riflessivi, tutti malinconici e tristi. In molti poi si interrogano sull’uscita prematura del presidente Agnelli considerata inopportuna per il momento del campionato. Anche da parte degli addetti ai lavori non sono mancati esternazioni di stupore primo fra tutti è il grande amico e rivale Francesco Totti il quale volge subito un pensiero sulle future sfide in campo: “La felicità professionale e personale di Alessandro viene prima di ogni cosa, ma affrontare la Juve senza Del Piero, se dovesse accadere, non sarà mai la stessa cosa. Circa venti anni di sfide sportive sono tante, ma davvero tante: ognuno di noi le ha vissute sempre e solo con la stessa maglia”. Anche Luciano Moggi tuona contro la decisione di darne pubblico annuncio in un momento “sbagliato”: “L’uscita di Agnelli su Del Piero non l’ho capita. Alessandro quando gioca è uno che dà sempre fastidio alle difese e tecnicamente è ancora il migliore. E’ un gioco a farsi male, si sta facendo di tutto per demotivare il giocatore. La società avrebbe dovuto dire queste cose a marzo o aprile, non ora. Non c’entrava nulla fare queste dichiarazioni adesso, non ho capito quest’uscita e chi ha suggerito Agnelli e lo stesso presidente hanno fatto un errore terribile. Il modo in cui si liquida un giocatore che ha dato tanto alla Juventus è sbagliatissimo. Ognuno si comporta come crede, se Agnelli ha detto così probabilmente avrà parlato giù con i cugini (gli Elkann). Sono convito che Del Piero possa dare ancora molto. Conoscendolo non si tirerà indietro, ma senza dubbio sarà demotivato”. Ma ritorniamo per un attimo all’annuncio “incriminato” di oggi da parte di Andrea Agnelli: “Voglio ringraziare il capitano Alessandro Del Piero, che ha voluto fortemente rimanere con noi per quello che sarà il suo ultimo anno in bianconero”. Ultimo anno in bianconero, come ci tiene a sottolineare Claudio Pasqualin, procuratore del giocatore: “Agnelli ha detto che Alex De Piero non sarà più un giocatore bianconero, questo non vuole dire che smetterà con il calcio, magari deciderà di fare delle esperienze all’estero” – e, aggiunge – “Non è escluso che ci sarà il prossimo anno come dirigente. O ancora, che dopo un esperienza sui campi all’estero, tornerà in bianconero come dirigente”. Manca ancora la replica del diretto interessato che sicuramente aveva concordato con Andrea Agnelli l’addio alla Vecchia Signora ma che forse non si aspettava un annuncio cosi prematuro. Nei forum dei tifosi bianconeri infatti in molti credono che le parole del presidente siano per evitare un nuovo e plateale gesto di Del Piero disposto a firmare un contratto in bianco.Alessandro Del Piero | © Oliver Morin/Getty Images -
Pagelle Chievo-Juventus. Krasic ancora malissimo
Sorrentino 6,5: Non compie grossi miracoli, salva bene sulla bordata di Pepe e ringrazia il palo sul colpo di testa ravvicinato di Del Piero. Bradley 6: Soffre molto le giocate di Pirlo e Marchisio ma alla fine tiene bene e si aiuta con qualche fallo ai limiti del regolamento. Hetemaj 6,5: Un motorino inesauribile pressa a tutto campo e si fa trovare sempre pronto, ottima partita la sua soprattutto in fase di contenimento. Pellissier 6,5: solita partita da capitano arginato bene dalla difesa juventina, Del Piero ben appostato gli nega la soddisfazione del gol e gli strozza l’urlo in gola. Thereau 6: Rincorre l’avversario in molte zone del campo è sempre propositivo anche se poco incisivo in fase d’attacco, lavoro sporco ma utile ai fini del risultato. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6,5; Sardo 6 (21′ pt N.Frey 6), Morero 6,5 (25′ st Mandelli 6), Cesar 6,5, Jokic 6; Bradley 6, L.Rigoni 6,5, Hetemaj 6,5; Sammarco 6 (15′ st Cruzado 5,5); Pellissier 6,5, Thereau 6.
Barzagli 6,5: Giocatore totalmente recuperato alla causa bianconera, ormai una sicurezza sia per la Juventus sia per la nazionale, insostituibile. Krasic 4,5: Avulso dal gioco, poco incisivo è l’ombra del giocatore apprezzato l’anno scorso, ancora una volta sostituito poco dopo l’inizio del secondo tempo, si aspettano tempi migliori per l’ala serba. Del Piero 6,5: Doveva essere in campo dal primo minuto, invece, entra nel secondo tempo ed ha subito l’occasione per siglare il punto del match colpisce un palo clamoroso che ancora grida vendetta, salva ben appostato sulla linea un tiro rimpallato di Pellissier. Pepe 6,5: Sempre presente sia in fase d’attacco che di difesa, con Conte sembra aver trovato la propria dimensione, ricorda a tratti quel Di Livio che fece le fortune di Marcello Lippi e della sua prima Juventus. Vucinic 5,5: Illuminato col Milan, non conferma quanto di buono fatto vedere contro i rossoneri, i tifosi e gli addetti ai lavori della Vecchia Signora lo aspettano e si aspettano da lui maggior continuità e incisività. Juventus (4-1-4-1): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Pirlo 6,5; Krasic 4,5 (11′ st Giaccherini 6,5, 35′ st Estigarribia sv), Marchisio 6,5 (25′ st Del Piero 6,5), Vidal 6, Pepe 6,5; Vucinic 5,5.Milos Krasic| © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images -
Chievo-Juve probabili formazioni. C’è Del Piero con Vucinic
Adesso la Juve non può fallire se vuole continuare a coltivare sogni di gloria, questo sarà il pensiero dei giocatori bianconeri dopo aver visto il disastro combinato da Inter e Napoli, entrambe cadute sotto i colpi di avversari nettamente più modesti. Il tecnico salentino avrà quindi caricato al massimo i suoi giocatori, tornare da Verona con i tre punti vorrebbe dire mantenere la vetta e distanziare ulteriormente gli “odiati” interisti. Conte si affiderà al 4-2-4 e all’esperienza di capitan Del Piero che affiancherà Vucinic in attacco, sugli esterni confermati Pepe e Krasic mentre in mezzo al campo la formazione bianconera non può prescindere dal duo tutto classe e qualità Pirlo-Marchisio. Panchina dunque per el guerrero Vidal che avrà al suo fianco anche Estigarribia convocato per la prima volta dal tecnico in una gara ufficiale e chissà che non possa fare una piccola apparizione anche lui. In difesa l’unico dubbio da sciogliere, un ballottaggio fra Bonucci e De Ceglie con il primo favorito sul secondo e questo comporterebbe il dirottamento a sinistra di Chiellini, con Lichtsteiner confermato a destra e Barzagli pedina imprescindibile al centro della difesa. Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Marchisio, Pirlo; Krasic, Del Piero, Vucinic, Pepe. A disp.: Storari; De Ceglie; Pazienza, Vidal, Giaccherini; Quagliarella, Matri.
In casa clivense Di Carlo dal canto suo avrà preparato la partita nei minimi dettagli e contrariamente a quanto pronosticato alla vigilia a far coppia con bomber Pellissier, già giustiziere della Vecchia Signora, sarà l’ammazza grandi Moscardelli. Per il resto il tecnico gialloblu schiererà un coperto 4-4-2 che in fase d’attacco diventa un 4-3-1-2 con Sammarco a muoversi tra le linee al posto di Cruzado e Bradley, Rigoni e Hetemaj a formare il terzetto di copertura in mediana. In difesa confermati Sardo e Jokic sugli esterni a completare il reparto saranno in mezzo Morero e Cesar. Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni L., Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Moscardelli.Alessandro Del Piero| © Maurizio Lagana/Getty Images -
Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero
L’anno scorso Verona segnò l’inizio della fine dell’ennesima rinascita juventina dell’ultimo periodo, quest’anno i tifosi della Vecchia Signora si augurano che sia crocevia di qualcosa di più importante di un settimo posto. 21 i convocati da parte di Conte, il tecnico salentino ha pienamente recuperato De Ceglie e Giaccherini e ha deciso di lasciare a casa oltre ai soliti, anche Elia che pareva poter concorrere per una maglia da titolare e invece assisterà alla gara comodamente seduto sul divano. Chi dovrebbe tornare a far parte della formazione titolare a fianco a Vucinic, dovrebbe essere capitan Del Piero e questo vorrebbe dire ritornare al tanto caro modulo con due centrocampisti e due ali che molto verosimilmente saranno Pepe e Krasic atteso da tutti ad una prova migliore di quella contro il Milan e desideroso comunque di dimostrare di essere importante per il progetto bianconero, mentre in mezzo non si discute la presenza del duo nazionale Pirlo-Marchisio.
Dal canto suo Mimmo Di Carlo e anche il portiere Sorrentino hanno sottolineato come il Chievo quest’anno abbia cominciato forte in casa, battendo sempre tutte le capolista passate dal Bentegodi, la Juventus è quindi avvisata. Certo il tecnico dei clivensi ha ribadito l’importanza dell’avversario e il blasone della squadra, ma si è detto certo che i suoi ragazzi sopporteranno a pieno la pressione che danno certe partite, per bloccare l’avanzata bianconera l’allenatore gialloblu s’affiderà in attacco alla bestia nera juventina il capitano di grande esperienza Sergio Pellissier che sarà affiancato da Thereau, mentre sarà solo panchina per il giustiziere di Napoli e Genoa, Moscardelli. Per il resto la formazione dovrebbe essere confermata in blocco con qualche piccola variante solo in mediana probabili, infatti, le esclusioni di Bradley e Cruzado a beneficio di Sammarco e Vacek, lo schieramento di questi due uomini consentirebbe di fatto alla compagine veneta di mantenere un assetto meno spregiudicato in attacco e più contenitivo affidando la fase offensiva alle ripartenze in contropiede.Antonio Conte | © Marco Luzzani/Getty Images -
Addio a Steve Jobs, da Del Piero a Lance Amstrong. Il saluto del mondo dello Sport
Tutti noi questa mattina abbiamo avuto un risveglio più triste. Chiunque quest’oggi ha avuto un pensiero per Steve Jobs il padre delle più grandi scoperte del nostro secolo, l’uomo che con le sue idee e la caparbietà ha stravolto le normali concezioni del mondo cambiandone i paradigmi e inoltrandolo in nuovi confini.
E’ per questo che non ci stupiamo se anche il mondo dello sport apparentemente distante da quello di Steve Jobs ha avuto per lui quest’oggi un pensiero. Alessandro Del Piero, ad esempio, attraverso il suo sito ha scritto questa mattina “Come credo molti di voi, questa mattina mi sono svegliato con la brutta notizia della morte di Steve Jobs, uno che con la forza delle idee e della creatività ha provato a cambiare il mondo, almeno un po’. Di sicuro verrà ricordato come un grande del nostro tempo, a lui rivolgo il mio pensiero“. . Robinho e Sneijder invece attraverso i propri canali Twitter si sono limitati ad un conciso ma eloquente “Rip, Steve Jobs”. Andreas Iniesta ha riportato invece uno stralcio del significativo discorso che Jobs fece ai neolaureati dell’Università di Stanford che vi consigliamo di riascoltare. Serena Williams “Steve Jobs è il Thomas Edison dei giorni nostri. Ci mancherai ma la tua leggenda vivrà per sempre”. Eloquente anche il messaggio di Lance Amstrong che si dice fortunato di averlo potuto conoscere e passar del tempo con lui.Steve Jobs ©Justin Sullivan/Getty Images -
Juve, Conte, le ali deludono e la difesa è un rebus
Antonio Conte e le sue ali, Antonio Conte ed il suo modulo, il 4-2-4 che nelle prime giornate di Campionato, a parte l’esordio contro il Parma, ha lasciato intravedere qualche lacuna. Oltre all’immancabile critica verso Beppe Marotta ed il suo mercato stile fantasy, ci sentiamo di spendere, dopo tante lodi, anche qualche critica verso il nuovo allenatore bianconero.
L’arrivo a parametro zero di Reto Ziegler quest’Estate era sembrato ai più un vero e proprio affare per la Juventus considerate le prestazioni fornite del terzino svizzero nei campionati in blucerchiato e la sua caratura internazionale, visto che risulta essere il terzino titolare della sua Svizzera. Ma, a pochi giorni dalla fine del mercato, ecco che Reto va via, in Turchia bocciato da Conte dopo le prime uscite in bianconero con subito una prima riflessione: ma se si boccia Ziegler allora che cosa si dovrebbe dire di De Ceglie e di Grosso? Possibile che Conte consideri De Ceglie nettamente superiore a Ziegler, senza considerare l’affaire Grosso prima emarginato dalla società e poi richiamato nel momento del bisogno. Un’altra spinosa vicenda riguarda la gestione degli esterni, perché mettere subito sotto pressione Krasic etichettandolo come un giocatore “stupido” dal punto di vista tattico, perché lasciarsi scappare Giovinco per poi prendere Giaccherini e poi arrivano Estigarribia ed Elia due scommesse, la prima low cost e la seconda molto cara. Pensiamo che Marotta non abbia fatto tutto da solo e sicuramente qualche indicazione in merito è stata fatta proprio da Conte. Una seconda riflessione va fatta, ovviamente su Beppe Marotta: spendere tanto per l’acquisto di numerosi esterni (avendo già in squadra Pepe,Martinez e Krasic), per poi vederne almeno due ogni domenica accomodarsi in tribuna, era strettamente necessario? Addirittura contro il Catania, per trovare posto a Vidal, che esterno non è ma che è stato pagato tanto, si è dovuto sacrificare un attaccante con buona pace di Del Piero e Quagliarella. Ed allora, forse non sarebbe stato il caso di spendere qualcosa per la difesa dato che le crepe più rilevanti sono state mostrate proprio nel reparto centrale della retroguardia bianconera? Si parla dell’arrivo di Rhodolfo a gennaio, e se fosse troppo tardi? Come al solito, da due anni ci poniamo tante domande sull’operato di Beppe Marotta che è in scadenza di contratto nel 2012 e che lo stesso, qualora la Juventus non riuscisse (giocando una partita a settimana), a raggiungere uno dei primi 3 posti per la qualificazione in Champions, dovrebbe ovviamente non essere rinnovato.© Maurizio Lagana/Getty Images -
Del Piero: “A Catania buon pari, ma dobbiamo sempre puntare alla vittoria”
Un inizio di campionato sfolgorante, con la vittoria sul Parma nella prima ufficiale nel nuovo stadio, una vittoria sofferta ma importantissima a Siena, due pareggi, con medesimo punteggio (1-1) con Bologna e Catania. Un primato in classifica in coabitazione, ma si può fare di più. Questo è il pensiero del Capitano, Alex Del Piero, che di vittorie e cicli vincenti se ne intende, per averli vissuti da protagonista.
Questa Juve, quella di mister Conte, con il quale Alex ha condiviso molte stagioni nello spogliatoio, è ancora in fase di costruzione ed è giusto che “si voli bassi”, senza facili entusiasmi e voli pindarici che possono rovinare il lavoro mentale fin qui svolto, martellando quotidianamente le gambe e le teste, per ritrovare quello spirito di squadra che, dopo tre anni nelle retrovie, si era appannato. Ecco, quindi, che Alex dalla sua pagina Facebook, augurando ai suoi “lettori” un buon inizio di settimana, analizza con soddisfazione il pari di Catania che permette di restare in testa alla classifica, ma puntualizzando che, alla Juventus, un pareggio non può mai soddisfare in pieno. Il lavoro settimanale sarà ora tutto incentrato sulla preparazione del big match, il primo stagionale per la Signora e, per di più, il primo nello Juventus Stadium, contro il Milan Campione d’Italia. Una prova importante per testare lo stato di forma fisico e mentale e, soprattutto, le reali ambizioni dei bianconeri, anche se il campionato è appena iniziato. Da oggi, la Juve inizierà gli allenamenti in vista del match di domenica sera in posticipo, con una seduta di allenamento alle 15.00. Mercoledì, invece, doppia seduta, mentre Giovedì seduta di allenamento pomeridiana, e Venerdì e Sabato sedute mattutine. Tempo per lavorare e guardarsi in faccia, tempo per plasmare la squadra nel miglior modo possibile, per smussare i difetti difensivi evidenziati dalle ultime uscite e rendere le manovre più armoniose. Il Milan sarà impegnato in Champions, la Juventus ha solo il campionato a cui pensare. Una circostanza che, dopo il fallimenti della scorsa stagione, appariva negativa ma che, in un processo di crescita e di maturazione della squadra, può essere considerata quasi un aspetto positivo, concedendo più tempo per gli allenamenti ed il lavoro settimanale, indispensabile “fieno in cascina” per affrontare una stagione tanto lunga e complessa.© Valerio Pennicino/Getty Images -
Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video
Un altro pareggio per la compagine di Antonio Conte che raddrizza una partita iniziata malissimo dalla Juventus e rimediata nel secondo tempo, grazie al gol di Krasic su gentile concessione di Andujar. Conte presenta una Juventus inedita al Massimino, con il trio rappresentato da Vidal-Elia-Krasic dietro l’unica punta, Alessandro Matri mentre Montella lascia fuori Maxi Lopez a vantaggio di Bergessio.
L’inizio non è assolutamente incoraggiante per l’undici di Antonio Conte, Pirlo viene costantemente aggredito e sbaglia molti palloni, dietro ci si affida ai lanci lunghi di Chiellini che sono naturalmente imprecisi, facendo correre a vuoto in molte occasioni sia Krasic che un evanescente Elia. Il Catania invece è messo benissimo in campo con Gomez spina nel fianco della difesa bianconera con Grosso messo in moltissime occasioni in difficoltà estrema e mai aiutato da Elia sulla fascia sinistra. Conseguenza naturale, il gol del Catania, con Gomez che si fa beffe sia di grosso che di Elia mettendo una palla stupenda al centro con Bergessio che anticipa un disattento Chiellini . la Juventus si affida troppo ai lanci lunghi per un isolatissimo Matri con l’unico pericolo per Andujar rappresentato da un tiro da fuori area di Claudio Marchisio veramente poca roba per un primo tempo molto deludente dei bianconeri. Conte si rimedia nel secondo tempo alla rivoluzione, comunque inspiegabile attuata ad inizio partita, togliendo Elia (olandese fuori dagli schemi voluti dal suo allenatore) per Pepe, capace di unire bene le due fasi di attacco e di difesa. La Juve è più compatta con proprio Pepe che mette una palla invitante per Krasic, il serbo tira da fuori area ed Andujar si dimostra imbarazzante facendosi piegare la mano da una conclusione assolutamente alla sua portata. Il pareggio rinfranca i bianconeri e soprattutto Krasic che si rende protagonista dieci minuti dopo il pari, di una discesa straripante conclusa però nel peggiore dei modi con tiro fiacchissimo che Andujar non può fare meno, questa volta, di parare. Esce Matri per Del Piero ed il capitano juventino regala una palla d’oro a Vidal che dal dischetto sbaglia un rigore in movimento, è l’ultimo sussulto bianconero prima dei dieci minuti finali, tutti targati Catania con Suazo e Catellani che si mangiano due gol praticamente fatti e con Gigi Buffon, a rimediare ad un pasticcio di un Giorgio Chiellini ancora una volta insufficiente. Finisce 1-1 con Antonio Conte che si può consolare, ancora una volta, di un buon secondo tempo della sua squadra ma che deve ragionevolmente recitare un mea culpa per la rivoluzione tattica attuata ad inizio partita, rivoluzione, forse un po’ eccessiva. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97797″]Krasic torna al gol al Massiminino ©Maurizio Lagana/Getty Images -
Juventus-Bologna ultime e probabili formazioni. Tocca a Krasic
Terza di campionato e altra gara complicata per la Juventus di certo i valori in campo sono nettamente a favore della compagine bianconera, ma nel calcio, si sa, niente è scontato e spesso il tasso tecnico di una squadra conta molto poco, vedi Novara-Inter. Come ricordato anche da Conte il Bologna ha fame di punti e la gara contro la sua Juve potrebbe rappresentare un punto di svolta per i rossoblu emiliani. Il tecnico salentino dovrebbe ricorrere ad un turn-over ma non in maniera esagerata, sicuro il rientro di De Ceglie che dopo aver scontato il turno di squalifica ripiglierà la sua posizione sulla propria fascia di competenza. Quindi solita difesa a quattro con Lichtsteiner e appunto De Ceglie sugli esterni e la coppia Chiellini-Barzagli al centro a completare il reparto, ancora panchina per Bonucci. Nella linea mediana del campo uno tra Pirlo e Marchisio dovrebbe osservare un turno di riposo, e al loro posto ci sarà l’attivissimo Vidal visto in queste prime uscite con la maglia bianconera. Prima da titolare anche per Krasic che si riprende la sua fascia di competenza e proverà a sfruttare l’occasione concessagli dal suo mister, l’innesto del serbo coinciderà con l’esclusione di Giaccherini e lo spostamento di Pepe sulla sinistra, panchina per Elia ed Estigarribia. In attacco turno di riposo per Matri, rientrerà il capitano Del Piero a far coppia con Vucinic, pronto ad entrare in campo anche Quagliarella. Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Vidal, Pirlo, Pepe; Vucinic, Del Piero. A disposizione: Storari, Bonucci, Marchisio, Elia, Giaccherini, Quagliarella, Matri.
In casa Bologna il tecnico Bisoli dovrà fare a meno di numerosi titolari tra cui Cherubin, Cruz, Gimenez, Loria, Raggi e Taider. Per la trasferta a Torino opterà verosimilmente per un modulo ad “albero di Natale”. Un 4-3-2-1 con davanti a Gillet una difesa rivoluzionata, sulla fascia destra ballottaggio tra Casarini e Pulzetti, con il primo favorito sul secondo, i due centrali saranno Antonsson e Portanova, mentre a sinistra giocherà Morleo. A centrocampo si rivede dal primo minuto Koné, in campo a fianco di Perez e Mudingay. Sulla trequarti Diamanti e Ramirez, molto temuti da Conte, agiranno a sostegno dell’unica punta Di Vaio, soltanto panchina per Acquafresca. Bologna (4-3-2-1): Gillet; Casarini, Portanova, Antonsson, Morleo; Perez, Mudingayi, Koné; Diamanti, Ramirez; Di Vaio. A disposizione: Agliardi, Garics, Vitale, Khrin, Pulzetti, Paponi, Acquafresca.
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Verso Juve-Bologna, tocca a Krasic e Del Piero
Alla vigilia della terza di campionato in casa Juve si respira aria nuova, ma mentre tutto intorno all’ambiente bianconero si parla di squadra ritrovata e di scudetto, all’interno della società si professa calma e la volontà di continuare a lavorare, perchè il cammino è lungo e le insidie sono sempre dietro l’angolo. Dopo la vittoria di carattere, ma senza nulla rischiare in terra di Siena, adesso l’undici di mister Conte rientra fra le mura del suo nuovo palazzo per affrontare una delicata partita contro il Bologna dell’ex Di Vaio, che viene da due brutte sconfitte e che vorrebbe ripetere l’impresa dello scorso anno quando fu corsaro a Torino. Di certo però i bianconeri vorranno sfruttare il momento positivo e si sa rimanere al primo posto da sempre molti stimoli, proprio per questo Conte riconfermerà per larghi tratti la formazione che ha battuto sia il Parma che il Siena, tra i pali quindi il solito Buffon, mentre in difesa dovrebbe riprendere il proprio posto sulla fascia sinistra, dopo la squalifica, De Ceglie. A centrocampo Vidal potrebbe sostituire Marchisio dal primo minuto e quindi far coppia con l’insostituibile Pirlo, mentre sugli esterni potrebbe essere il momento di Krasic ed Elia fino ad ora utilizzati poco o niente. In attacco tornerà in campo il capitano che prenderà il posto di un affaticato Matri, complice anche il grosso carico di lavoro a cui sono sottoposti i giocatori da quando è arrivato Conte, e farà coppia con un Vucinic non ancora in splendida forma e che se si eccettua l’azione del vantaggio bianconero non ha mostrato molta lucidità, ancora panchina, invece, per Quagliarella.
In casa Bologna Bisoli dovrà scegliere chi, tra Acquafresca e Ramirez, affiancherà capitan Di Vaio in attacco. Indisponibili Raggi e Loria. Per il resto confermata la squadra che ha perso in casa contro il Lecce.