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  • Coppa Italia, Juventus – Milan probabili formazioni. Ibra e Del Piero in campo

    Coppa Italia, Juventus – Milan probabili formazioni. Ibra e Del Piero in campo

    E’ la partita più importante dell’intera stagione” così Antonio Conte descrive la partitissima Juventus Milan valevole per l’accesso alla finale di Coppa Italia. Le due squadre, che in campionato si stanno rincorrendo per la corsa allo scudetto, si affrontano per la quarta volta in stagione. Il vantaggio dei match giocati tra le due formazioni è tutto dalla parte dei bianconeri che hanno vinto la partita d’andata di campionato e pareggiato, non senza scatenare polemiche, quella di ritorno. La Juve si è inoltre aggiudicata per 2-1 l’andata di Coppa Italia a San Siro. In campionato, ai punti, è il Milan ad essere in vantaggio di 4 misure sui torinesi.

    Juve – Milan, aldilà della posta in gioco, è da sempre una partita che vale più di tante altre, vuoi per la storia dei due club, vuoi per le recenti polemiche che ruotano attorno alle due squadre e che hanno in questi ultimi mesi aumentato la rivalità, oltre che tra i tifosi, anche della dirigenza (in primis si sottolinea la poca simpatia che intercorre tra i due tecnici).

    La Juventus, forte del risultato di Firenze di sabato scorso (5-0) affronterà i rivali con il morale rafforzato anche grazie alle parole di Mister Conte il quale non ha mai nascosto il desiderio di vincere la competizione per portare a casa la decima Coppa Italia. Il modulo scelto dovrebbe essere il 4-3-3, nel corso della conferenza stampa di ieri il tecnico ha annunciato che sarà la partita di capitan Del Pierouno che ha sempre dato tanto quando è stato chiamato” – spiega Conte che comunque farà ricorso al turn over ma senza esagerare. In porta Storari così come nelle gare precedenti, in difesa potrebbe rientrare Chiellini con a fianco Bonucci e Caceres, autore delle due reti all’andata. Niente turn-over per Lichtsteiner dato che lo svizzero salterà il big match in campionato contro l’Inter perchè diffidato.
    Mediana affidata a Pirlo, Vidal e Giaccherini con Marchisio che osserverà un turno di riposo mentre in attacco il tecnico ha ancora qualche dubbio per chi andrà a formare il tridente con Del Piero, con Vucinic, Quagliarella, Borriello, Pepe ed Estigarribia in lizza per due maglie.

    Alessandro Del Piero © Claudio Villa/Getty Images

    Solito 4-3-1-2 per Allegri che deve far fronte alle diverse assenze che non consentiranno al tecnico di ricorrere al turnover. Ibrahimovic giocherà dal primo minuto al contrario della panchina ipotizzata alla vigilia che gli avrebbe permesso di risparmiare energie in vista del difficile impegno contro la Roma prima e il Barcellona dopo così come Thiago Silva, inizialmente escluso dall’undici iniziale ma che prenderà il suo posto al centro della difesa insieme a Mexes con Antonini e Mesbah sulle fasce. Confermato Amelia in porta, a centrocampo spazio per Nocerino, Aquilani, Muntari in ballottaggio con Seedorf, Emanuelson, che gode di un momento strepitoso di forma agirà dietro le due punte che saranno Ibra ed El Shaarawy.

    Tutto pronto quindi per la grande sfida che rispolvera il prestigio della Coppa Italia come un tempo. L’appuntamento è per stasera allo Juventus Stadium, l’importanza dell’evento fa sì che la il big match sia trasmesso da Rai Uno secondo gli accordi televisivi ma, per gli oltre 60 milioni di italiani all’estero, sarà trasmessa anche in diretta mondiale grazie a Mediaset Italia visibile su alcune tra le più importanti emittenti del mondo: in Europa, Nordamerica, Sudamerica e Australia. E questa volta almeno Juventus Milan sarà una sfida che in qualche modo unisce.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – MILAN

    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, Chiellini; Giaccherini, Pirlo, Vidal; Pepe, Del Piero, Vucinic. All. Conte.

    MILAN (4-4-2): Amelia; Antonini, Thiago Silva, Mexes, Mesbah; Nocerino, Aquilani, Muntari; Emanuelson; Ibrahimovic, El Shaarawy. All. Allegri.

  • Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    La sfida infinita continua, dopo le polemiche, i veleni, le frecciate e le schermaglie delle settimane scorse fuori dal rettangolo verde di gioco, Juve Milan domani vivrà un’altra tappa cruciale della sua storia, allo ‘Stadium’ è in programma la semifinale di ritorno di Coppa Italia che decreterà la finalista della competizione. Quella di domani sera sarà la quarta sfida stagionale tra le due squadre che stanno dominando la Serie A con i rossoneri che hanno approfittato del calo della Vecchia Signora per portarsi a +4 in classifica quando il calendario dice -10 alla fine del campionato. I precedenti stagionali sorridono ai bianconeri che hanno battuto la squadra di Allegri in due occasioni, 2-0 nella gara del girone d’andata di campionato con doppietta di Marchisio al termine di una prestazione eccellente della squadra di Conte e 2-1 nella semifinale d’andata di Coppa Italia giocata a San Siro con un’altra doppietta, questa volta di Caceres.

    Ma la partita che è passata alla “storia” e che ha segnato un punto di rottura nei rapporti delle due società da sempre alleate è stata quella dello scorso 25 febbraio quando le due squadre si sono affrontate nella ‘Scala del calcio’ a San Siro per la sfida scudetto. In quell’occasione finì in parità 1-1 con gol di Nocerino e Matri ma le polemiche per la svista clamorosa sul gol di Muntari sull’1-0 in casa rossonera grida ancora vendetta, così come la Juve recrimina per un gol annullato e per le espulsioni mancate a Mexes e lo stesso Muntari. Da lì un’escalation di polemiche sfociate nel duro sfogo che ha visto coinvolto l’ad Adriano Galliani a fine primo tempo, nel “faccia a faccia” a fine partita tra alcuni giocatori delle due squadre e nelle frecciate continue di Allegri all’indirizzo della Juve, in particolar modo verso Conte e Marotta.

    Robinho e Pirlo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Domani sera le due contendenti allo scudetto tornano ad affrontarsi, in palio non c’è solo una finale di Coppa Italia ma la volontà di affermare la propria supremazia e di dimostrare chi tra le due è la squadra più forte. Conte nella conferenza stampa alla vigilia è stato chiaro, affermando che quella di domani sera sarà la gara più importante della stagione quasi a voler caricare al massimo il gruppo. Il tecnico bianconero non ha fatto mistero su quelli che saranno gli interpreti della sfida, annunciando l’impiego dal primo minuto di Del Piero: “Sarà la partita di Alex: è giusto che la giochi perchè insieme a Buffon è sempre stato il valore aggiunto della squadra e lo ha confermato. Questa gara ci darà la possibilità di alzare un trofeo. Per questo motivo per me è la più importante dell’anno”.

    In casa Milan l’atmosfera è serena, il sorteggio avverso in Champions League che ha designato il Barcellona come avversario da affrontare ai quarti non ha sclafito il buon umore di Allegri e della squadra che anzi vedono nella sfida contro i blaugrana campioni di tutto uno una prova stimolante per testare il reale valore della squadra rossonera e per capire quanto lontano si può arrivare. Secondo le ultime previsioni il tecnico del Diavolo dovrebbe rinunciare a Ibrahimovic, mai come quest’anno così decisivo, e ai titolari concedendo loro un turno di riposo in vista del difficile turno di campionato contro la Roma e l’appuntamento cruciale della stagione contro il Barça dando spazio alle seconde linee e a chi ha giocato di meno. L’obiettivo è ribaltare l’1-2 dell’andata per accedere alla finalissima e rimanere così in corsa per tutte e tre le competizioni.

  • Fiorentina Juventus, Del Piero titolare?

    Fiorentina Juventus, Del Piero titolare?

    La Juventus prepara l’importante sfida che si terrà sabato allo stadio Franchi contro gli acerrimi rivali viola. La squadra di Conte si trova così ad affrontare la terza trasferta consecutiva in cerca di punti dopo gli ultimi pareggi che hanno rallentato la corsa alla vetta della classifica. E proprio per non perdere ulteriore terreno dal Milan l’imperativo vincere diventa categorico. Dall’altro lato anche la Fiorentina è alla ricerca disperata di punti dopo il ko di Catania.

    I bianconeri, dopo aver usufruito del giorno riposo di lunedì, hanno iniziato la settimana di lavoro con un doppio allenamento il martedì, uno mattutino dedicato solo ai test atletici, e uno pomeridiano dove si sono svolti esercizi con il pallone chiudendo la seduta con due partitelle le quali si sono concluse con le doppiette di Quagliarella e Del Piero. Il capitano ha evidenziato una grande forma fisica candidandosi per un posto da titolare.

    Del Piero titolare in Fiorentina Juventus | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images
    Mister Conte ha permesso ai sostenitori bianconeri di assistere all’allenamento dei suoi uomini allo Juventus Center di Vinovo e l’affetto dei tifosi è stato così caloroso che l’allenatore si è intrattenuto per qualche stretta di mano.
    Dopo il bagno di folla di ieri, la Juventus è tornata a concentrarsi esclusivamente sul prossimo impegno di campionato curando i dettagli in vista della partita contro la Fiorentina. La squadra, dopo il riscaldamento e una partitella 11 contro 11 a campo ridotto, si è dedicata alla tattica: i difensori hanno lavorato sui movimenti di reparto, mentre gli attaccanti e i centrocampisti sono stati impegnati in una serie di conclusioni in porta.
    Infine un lavoro atletico, con una serie di scatti e cambi di direzione ha chiuso la seduta. Giovedì si replica, con un altro allenamento pomeridiano, ancora alle 14.30.

    Per la sfida contro la Fiorentina Antonio Conte ritroverà in difesa lo squalificato Bonucci e con molta probabilità potrebbe tornare a disposizione anche Giorgio Chiellini così come riferito a sky sport; per Barzagli bisognerà aspettare ancora qualche giorno prima del suo rientro, mentre dovrebbero essere a disposizione tutti gli altri uomini della rosa.
    Il tecnico avrà la possibilità di scegliere la retroguardia più affidabile, potendo contare anche su Martin Caceres, reduce dall’ottima prestazione al Marassi, e potendo così contare sul ritorno di Vidal a centrocampo.

  • Del Piero, futuro in Premier? Tentazione Arsenal

    Del Piero, futuro in Premier? Tentazione Arsenal

    A giugno chiuderà la sua lunga avventura (da calciatore) alla Juventus dopo 19 anni di onorato servizio, ma di appendere le scarpe al chiodo Alex Del Piero non ci pensa proprio. Dopo il rinnovo di contratto per quello che sarà, come ha specificato il presidente Andrea Agnelli nell’ultima assemblea dei soci, “il suo ultimo anno in bianconero“, nel futuro immediato del capitano, prima di assumere un incarico in società, non ci sono solo gli States, ma anche la Premier League che da sempre corteggia il numero dieci bianconero.

    Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport, infatti su Del Piero, dopo vari interessi di squadre inglesi poco blasonate, si è fatta sotto con prepotenza l’Arsenal che attraverso il suo storico manager Arsene Wenger ha cominciato a tessere i primi contatti con Pinturicchio. Un fax e una telefonata hanno lusingato Del Piero che da sempre è affascinato e attirato dall’intraprendere un’esperienza in Inghilterra in Premier League prima di dire basta, lì dove è amato come in pochi altri paesi. La tentazione si chiama Arsenal, i Gunners potranno permettere ad Alex di continuare a giocare ad alti livelli, lui che a 37 anni suonati ancora ha l’energia, la voglia di fare e le motivazioni di un ragazzino di 20. Tra l’altro Londra è sicuramente destinazione gradita alla famiglia del giocatore.

    Alessandro Del Piero | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nonostante il progetto di Wenger sia incentrato, da sempre, sui giovani, il ritorno della bandiera Thierry Henry, anche se solo per un paio di mesi, ha dato i suoi benefici al gruppo che si era un pò smarrito in questa stagione con dei risultati deludenti, soprattutto ad inizio campionato. L’esperienza, la classe e la forza di volontà di un giocatore come Del Piero potrà solo fare bene ai Gunners, che Alex sia un modello e un esempio per i giovani è un fatto assodato e questo il tecnico alsaziano, che ha profonda stima e ammirazione nei confronti del capitano bianconero, lo sa benissimo.

    E chissà che effetto farebbe, in un ipotetico trasferimento a Londra, se il destino un giorno facesse incrociare Del Piero e la sua amata Juventus, per la prima volta da avversari, In Champions League, magari in una gara importante.

  • Juventus – Chievo, Conte torna al 4-3-3. Del Piero nel tridente?

    Juventus – Chievo, Conte torna al 4-3-3. Del Piero nel tridente?

    Nell’anticipo serale di questa sera valido per la 26esima giornata di campionato, la Juventus ospita il Chievo allo Juventus Stadium cercando di allungare la striscia di risultati utili consecutivi (al momento 24 in attesa del recupero col Bologna del 7 Marzo prossimo) e soprattutto di tenere il passo del Milan in vista della volata scudetto che si deciderà quasi sicuramente nel mese di Marzo, approfittando anche di un’eventuale passo falso dei rossoneri impegnati nella difficile trasferta di Palermo.

    Dopo il match di San Siro dove la Juventus ha incontrato qualche difficoltà con il 3-5-2, Antonio Conte sembra intenzionato a tornare al 4-3-3 ma dovrà rinunciare a due pedine fondamentali, Vidal e Pepe entrambi squalificati dal Giudice Sportivo; i maggiori candidati alla loro sostituzione sono Giaccherini e Padoin ma non è da escludere che al posto dell’ex atalantino non giochi uno tra Quagliarella o Del Piero in attacco spostando quindi Giaccherini come esterno di centrocampo.
    Ma le novità rispetto alla partita di Sabato scorso contro il Milan non finiscono qui, infatti dovrebbe accomodarsi in panchina il disastroso Bonucci, al suo posto Conte dovrebbe spostare Chiellini centrale con l’inserimento di De Ceglie sulla corsia esterna di sinistra, oppure potrebbe optare per l’impiego dal primo minuto di Caceres che dal suo arrivo in Italia è stato impiegato pochissimo nonostante il valore del giocatore. Caceres o Chiellini, considerato il periodo negativo che sta attraversando Bonucci, sembrano offrire maggiori garanzie rispetto all’ex difensore del Bari.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La vittoria della Juventus in casa contro il Chievo manca dalla stagione 2009 quando si impose per 1-0 con gol di Iaquinta mentre la scorsa stagione la gara finì 2-2: al doppio vantaggio di Del Piero e Matri avevano risposto Uribe e Sardo.

    Il tecnico del Chievo Mimmo Di Carlo si affiderà al 4-3-1-2: dovrà fare a meno dello squalificato Pellissier, oltre agli infortunati Morero e Gulan, ma recupera tre giocatori rispetto alla partita di Domenica scorsa contro il Cesena. Si tratta di Thereau, Bradley e Dramé che saranno titolari contro la Juventus.

    Arbitrerà il Signor Andrea Gervasoni.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS CHIEVO

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Padoin, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Bonucci, Caceres, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella, Borriello. All. Conte.

    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Acerbi, Dramé; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Thereau, Paloschi. A disposizione: Puggioni, Frey, Cesar, Sammarco, Luciano, Uribe, Moscardelli. All. Di Carlo.

  • Milan – Juventus 1-1, una notte per cuori forti

    Milan – Juventus 1-1, una notte per cuori forti

    E’ una notte come tutte le altre notti, è una notte con qualcosa di speciale… 25 febbraio 2012, Milan – Juventus, “la scala per il paradiso” come l’hanno definita, è “la notte dei desideri”, come direbbe Lorenzo Jovanotti. La notte dei desideri, dei sogni, delle ambizioni, dell’adrenalina per chi la vive da tifoso e per chi la gioca, per i campioni in campo e per gli allenatori in panchina.

    Una gara che poteva essere trampolino di lancio verso il sogno tricolore anche se c’è ancora molta strada da percorrere fino al termine del campionato: quest’anticipo di primavera favorisce l’atmosfera da grande sfida, da match decisivo.

    Era la notte dell’assenza di Zlatan Ibrahimovic, punto di riferimento dell’attacco rossonero, ma senza Ibra il Milan aveva già dimostrato di poter far bene con un attacco più imprevedibile e dinamico, senza punti fissi, che avrebbe potuto far male alla difesa bianconera, solida ma a volte troppo statica. Così è stato, infatti, con un ottimo Robinho ed un grande El Sharaawy, subentrato a Pato, e – di contro – un Bonucci in grande confusione, autore del passaggio sbagliato che ha favorito il gol di Nocerino (peraltro, anche deviato, ndr).

    Era la notte del ritorno (dopo la gara d’andata di Coppa Italia, ndr) di Andrea Pirlo a San Siro, nello stadio che lo ha venerato ed adorato per un decennio, applaudendo i suoi colpi di genio e le sue deliziose pennellate: la maglia bianconera, dopo solo una stagione, sembra gli stia molto bene indosso e per i tifosi bianconeri è stato colpo di fulmine. Andrea, però, nella notte milanese ha subìto le difficoltà della Juventus e non ha brillato particolarmente nel suo ex stadio.

    Era la notte della sfida, dalla panchina, fra due ex grandissimi protagonisti delle sfide del passato recente, Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi, prima compagni di squadra nella Juve di fine anni ’90, con un pizzico di rivalità all’interno dello spogliatoio, e poi avversari dopo il passaggio di SuperPippo in maglia rossonera, anche nella notte di Manchester, amara per i bianconeri e, di contro, dolcissima per i rossoneri, che conquistarono la Champions League 2003. Per loro c’era la speranza di giocare qualche scampolo di gara, sognando di mettere la firma – probabilmente l’ultima – su questa sfida tanto affascinante che conoscono alla perfezione: una speranza, però, resa vana dalle ragioni tattiche imposte dal match, con la necessità di recuperare lo svantaggio per la Juventus e di mantenere il gol di superiorità da parte del Milan.

    E’ una notte che rievoca tante altre notti con gli stessi colori in campo, ma con diversi protagonisti, dalle sfide epocali degli anni ’90, quando i due club dominavano in Italia ed in Europa guidati da Marcello Lippi e Fabio Capello, rendendo il campionato un vero e proprio duopolio, che lasciava poco spazio alla sorpresa ma che offriva grande spettacolo in campo, con campioni che hanno scritto pagine di storia del nostro calcio: Gianluca Vialli, Roberto Baggio (che giocò con entrambe le maglie), Paolo Maldini, Ciro Ferrara, Van Basten, Didier Deshamps, Boban; e poi, negli anni immediatamente successivi, Zizou Zidane, Shevchenko, Edgar Davids, Clarence Seedorf, Alex Del Piero, Pippo Inzaghi.

    Van Bommel e Pirlo | © Valerio Pennicino/Getty Images

    E’ stata la notte della sfida in panchina tra Antonio Conte e Massimiliano Allegri, diversi per carattere, stile, personalità e modo di condurre la squadra, il primo caratterizzato dalla proverbiale grinta con cui affrontava da giocatore ogni match e dall’assoluta concentrazione in ogni istante, maniacale nella cura dell’allenamento e della preparazione settimanale che conduce alla gara. Il secondo in apparenza più rilassato, più scanzonato nei modi di fare “scapigliati” e tipicamente “toscanacci”, ma che ha già dimostrato di poter condurre vittoriosamente un grande gruppo alla conquista di traguardi importanti, come lo scudetto dello scorso anno.

    Doveva essere uno scontro fra due diverse impostazioni di calcio, per tradizione e per vocazione, che si confrontano dialetticamente in campo, riflettendo anche le diverse personalità dei loro condottieri: il Milan estroso,  tutto “genio e sregolatezza”, in cui svettano due uomini simbolo come Prince Boateng ed Ibrahimovic, grandi assenti di questa sera, e la Juventus corsa e dinamicità, pressing e velocità, in cui i singoli trovano la loro massima espressione nella forza del collettivo e dei suoi indispensabili corridori, senza, però, rinunciare alla qualità di alcuni interpreti d’eccezione, di un altro pianeta, come Pirlo e Buffon. Il campo, però, ha mostrato un volto diverso del Milan, inedito finora, caratterizzato da grinta ed aggressività tipicamente bianconere: la foga agonistica dei rossoneri ha mandato in confusione per gran parte dell’incontro gli Juventini, sorpresi dall’atteggiamento degli avversari ed incapaci di reagire, almeno fino al pareggio di Matri, salvati soltanto dal grande orgoglio.

    Gli errori arbitrali hanno condizionato il match, almeno così pare, con il gol negato a Muntari che – secondo la versione rossonera – sarebbe più grave del fuorigioco (inesistente) fischiato a Matri: quel che è certo, però, che dallo scontro diretto la Juventus esce con la consapevolezza dello “scampato pericolo”, galvanizzata dall’imbattibilità preservata. Il Milan, da parte sua, ha mostrato una grinta eccezionale, inattesa, ed una superiorità sul piano del gioco, ma è stato palese il calo fisico nei minuti finali, di cui la Juventus è stata brava ad approfittare, mostrando una tenuta fisica eccellente ed un grande cuore.

    Peccato per il grande nervosismo in campo, con il pugno (da prova tv) sferrato da Mexes a Borriello, il fallaccio da espulsione di Vidal, e la mini rissa finale, all’imbocco del tunnel degli spogliatoi. E’ stata, dunque, una gara al cardiopalma, intensa e tesissima, per soli cuori forti: basti pensare che Adriano Galliani, a fine primo tempo ha lasciato San Siro per problemi di pressione.

    Il duello, dunque, continua: la gara ha lasciato importanti indicazioni per entrambi i club, dalle quali ripartire subito, nella speranza che la vis polemica non prenda il sopravvento sulle questioni di campo.

  • Milan Juventus la prima decisiva post Calciopoli

    Milan Juventus la prima decisiva post Calciopoli

    Che Milan Juventus non sia mai stata una partita come le altre è cosa risaputa, anche se negli ultimi 5 anni le due squadre hanno lottato per obiettivi totalmente diversi, con i bianconeri a barcamenarsi fra posizioni poco nobili della classifica e i rossoneri a cercare di contrastare, fino alla scorsa stagione inutilmente, lo strapotere dei cugini interisti. L’ultima volta che la sfida fra le due squadre ha rappresentato un vero e proprio match point per il campionato era il lontano maggio del 2005, in quell’occasione gli uomini di Capello s’imposero per 1-0 grazie ad un gol di Trezeguet che sfruttò al meglio un assist splendido in rovesciata di capitan Del Piero. L’anno successivo a San Siro l’undici bianconero subì una pesante sconfitta che però non pregiudicò la vittoria finale in campionato. Sappiamo poi che quegli scudetti non rimasero a lungo nella bacheca della Vecchia Signora, che dopo un anno di purgatorio in serie B, a seguito delle sentenze di Calciopoli, tornò in serie A speranzosa di riconquistare il posto che una società del proprio rango meritava.
    Purtroppo per le due squadre però a far da padrone in quegli anni in campionato e lo schiacciasassi interista e alle due nobili del nostro calcio non restava che spartissi le briciole, nel primo incontro post-calciopoli il risultato fu uno sciatto 0-0 a San Siro.  A fine anno la Juventus riuscirà a precedere il diavolo (solo quinto) in classifica piazzandosi al terzo posto e qualificandosi per la Champions.

    L’anno successivo fu ancora un pareggio nella sfida a Milano fra le due squadre con Iaquinta e Seedorf autori dei due gol della serata.
    Il risultato ancora una volta però non cambierà il corso del campionato che rimarrà a Milano, sponda nerazzurra e che vedrà juventini e milanisti accontentarsi rispettivamente di secondo e terzo posto.

    Video Milan Juventus Iaquinta e Seedorf
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    Quella del 2009-2010 è la peggiore stagione del post calciopoli per la squadra torinese, conclusasi con un misero settimo posto e che nello scontro diretto con i rossoneri l’ha vista soccombere in entrambe le gare per mano soprattutto di Ronaldinho che sia a Torino sia a Milano punì la squadra allora guidata da Ferrara e Zaccheroni.

    Milan Juventus, Ronaldinho protagonista
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    Nella scorsa stagione quella del primo scudetto non interista dopo il 2006, gli scontri fra le due squadre si sono chiusi alla pari, con una splendida vittoria bianconera in casa del diavolo, grazie alle reti di Quagliarella e di Capitan Del Piero, vittoria che però ha illuso la squadra di corso Galileo Ferraris, che a fine stagione chiuderà nuovamente al settimo posto rimanendo fuori dalle coppe e vedrà i milanisti guidati dall’ex Ibrahimovic e dal neo tecnico Allegri, conquistare lo scudetto, il 18 della propria storia.

    Milan Juventus, Quagliarella e Del Piero illudono la Vecchia Signora
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    Quest’anno però finalmente sembra che per la Juventus sia arrivato l’ora di cominciare a lottare per piazze più importanti di settimi posti e la sfida contro l’attuale capolista Milan, rappresenta un crocevia importante per il proseguo della stagione. La squadra di Conte arriva carica e motivata al big match di San Siro, aspettando di conoscere se Ibra sarà della gara e dall’alto della propria imbattibilità in campionato, senza contare che nei due incontri precedenti, l’ultimo in coppa Italia, i bianconeri hanno dimostrato di essere più affamati di vittoria, sopperendo così ad un minore tasso tecnico. Dal canto loro gli uomini di Allegri hanno recuperato da un periodo di parziale appannamento e dopo la vittoria di Udine, in rimonta e quella fenomenale in Champions arrivano alla sfida carichi e con qualche arma in più, come il recupero di Pato che potrebbe sopperire all’eventuale assenza del grande ex Ibrahimovic. Di sicuro ci sarà da divertirsi sperando in qualche altra prodezza come questa:

    Il gol scudetto di Trezeguet su assist di Del Piero
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  • Deschamps spalanca le porte di Marsiglia a Del Piero

    Deschamps spalanca le porte di Marsiglia a Del Piero

    Dopo Didier Deshamps, Ciro Ferrara ed Antonio Conte, per Alessandro Del Piero potrebbe esserci il “poker”: ossia, la quarta volta nella propria carriera ad essere allenato da un ex compagno di squadra, e nel caso particolare, per la seconda volta proprio da Didier Deschamps, ex veterano dello spogliatoio bianconero ai tempi di Marcello Lippi, ed in seguito tecnico della Juve in serie B, nella più funesta annata della sua storia terminata, però, con una brillante promozione nel maggio 2007.

    Didier, ora, è il tecnico del Marsiglia che affronterà nell’ottavo di Champions League la traballante Inter di Claudio Ranieri e sta compiendo un buon lavoro con la sua squadra, l’Olympique Marsiglia, che proverà a tendere qualche trappola ai nerazzurri: Deschamps, d’altronde, ha un “conto aperto” con Ranieri, considerando che – proprio dopo la sua ottima annata sulla panchina bianconera – venne sostituito dal tecnico romano, lasciando la società in maniera non propriamente idilliaca.

    Per ora, mister Didier è, dunque, pienamente concentrato sul prossimo ed imminente impegno in campo ma nelle interviste preparatorie al match non si sottrae dal rispondere a qualche domanda attinente il suo futuro e, soprattutto, il futuro della sua squadra, individuando un “rinforzo da sogno”, proprio nella persona di Del Piero, che a fine stagione vedrà scadere il suo contratto bianconero.

    In tal senso, in merito all’ipotesi di un prossimo futuro di Alex nella Ligue 1, la prima divisione transalpina, Didier si lascia scappare un auspicio ed un annuncio rivolto proprio al numero 10 bianconero: in un’intervista rilasciata alla Rai, infatti, sostiene di aver grande stima nei confronti di Del Piero e della sua carriera, precisando che – fermo restando che sarà Alex a decidere il futuro della sua carriera – sarebbe onorato di accoglierlo all’OM, e lo farebbe “a braccia aperte“, proprio perchè “è un campione ed un grande uomo ed ho avuto la fortuna di conoscerlo come compagno di squadra e poi come giocatore“.

    Didier Deschamps | © David Cannon/Getty Images

    Parlare di Alex, poi, rimanda automaticamente il discorso alla situazione in casa bianconera, proprio nella settimana più delicata ed importante della stagione in cui si sta vivendo la “marcia di avvicinamento” al big match di San Siro contro il Milan. A proposito della Juventus di Conte, altro suo ex compagno di spogliatoio nella Juventus anni ’90 che vinse a iosa scudetti, Coppe nazionali ed europee. Didier Deschamps, dunque, invia un consiglio amichevole all’indirizzo di Antonio Conte , invitandolo a non preoccuparsi troppo del contesto che sta intorno alla sua squadra, ossia ai giornali, televisioni e radio, ma di pensare esclusivamente alle questioni di campo, lavorando per provare ad ottenere grandi risultati con la Juventus.

    Le parole di Deschamps appaiono come un suggerimento all’indirizzo dell’amico Conte, per provare a distoglierlo dal clima di polemiche innescato dagli episodi arbitrali delle ultime settimane, dai commenti piccati, dalle battute ironiche di Allegri e dall’attesa per la decisione del giudice sportivo circa l’eventuale riduzione delle giornate di squalifica nei confronti di Zlatan Ibrahimovic.

    Preservare la serenità dello spogliatoio bianconero secondo Deschamps è la chiave fondamentale, che potrebbe consentire di proseguire sulla positiva strada fin qui intrapresa. Un cammino importante quello della Juventus di Conte, che – secondo Didier – “è partito favorito dal fatto di conoscere bene l’ambiente, la società, la mentalità e la città“, ma oltre a tali elementi, ve ne sono altri che costrituiscono un importante “plus” che potrebbe fare la differenza: il calore dello Juventus Stadium, con il suo ambiente caldissimo, ed una società che ha investito tanto e che sta lavorando bene.

    In un contesto di tale “idillio bianconero”, dunque, l’ex centrocampista della Juve non può sottrarsi dall’azzardare un paragone fra la squadra di Conte e quella di Lippi: quella di mister Marcello “era forte ed ha fatto molto bene, ma anche questa ha i mezzi per andare lontano e per regalare grandi soddisfazioni“.

  • Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Va alla Juventus la semifinale di andata di Coppa Italia. Grazie ad una doppietta di Caceres, all’esordio in bianconero, la formazione di Conte piega il Milan a cui non basta il gol del giovane El Shaarawy per ottenere un risultato positivo. Piemontesi che dunque ipotecano il passaggio del turno, anche se l’atto decisivo si avrà il 20-21 marzo allo Juventus Stadium. Un match non brillantissimo, specie nel primo tempo, mentre nella ripresa si sono aperti diversi spazi che sono risultati decisivi ai fini del 2-1. Continua dunque l’imbattibilità dei torinesi, giunta a 25 partite. Per il Milan invece in evidenza i soliti limiti: quando si gioca contro grosse squadre infatti i rossoneri stentano parecchio.

    Allegri mette in campo il consueto 4-3-1-2. Davanti ad Amelia reparto difensivo formato da Mexes e Thiago Silva centrali, Bonera e Antonini sulle corsie laterali. A centrocampo ecco Van Bommel, Ambrosini ed Emanuelson. Seedorf agisce tra le linee con El Shaarawy, preferito a Maxi Lopez, che svaria lungo tutto il fronte d’attacco ed Ibrahimovic a fare da boa.
    Conte schiera il 3-5-2 previsto alla vigilia ma con alcune importante varianti rispetto a quanto preventivato. In porta c’è Storari e davanti a lui il trio è formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo esterni sudamericani, ossia Caceres ed Estigarribia, con Pirlo in mezzo al campo ed accanto a lui agiscono Padoin, ultimo arrivato, e Giaccherini. In avanti ci sono Del Piero e Borriello.

    In avvio si vede una Juventus più propositiva ma che non riesce a creare grossi pericoli visto che la difesa rossonera fa buona guardia su Del Piero e Borriello. Al 10’ si fa vivo il Milan con Seedorf ma il suo tiro finisce a lato della porta difesa da Storari. Al 16’ occasionissima per i rossoneri: lancio di Bonera per El Shaarawy che con un tunnel fa secco Caceres ma da posizione defilata non riesce ad inquadrare la porta con la palla che scorre lungo tutto lo specchio della porta prima che la difesa bianconera la spazzi via. Al 32’ ci prova la Juventus: in azione di rimessa Giaccherini serve Estigarribia il quale in area di rigore fa sedere due avversari e da posizione defilata calcia di punta con il pallone che si perde di poco a lato. Passano un paio di minuti e i bianconeri vanno vicinissimi al gol: Giaccherini ci prova da fuori e il suo tiro, smorzato da Mexes, prende una strana traiettoria ma Amelia con un colpo di reni mette in angolo. Primo tempo che si chiude così sullo 0-0, risultato giusto con i padroni di casa che non riescono mai a mettere in moto Ibrahimovic e i piemontesi che invece non riescono a sfruttare al meglio gli spazi che si aprono di rimessa, forse a causa della mancanza di giocatori veloci in proiezione offensiva.

    Nella ripresa le due squadre si presentano in campo senza variazioni. All’ 8’ la Juventus passa in vantaggio: Giaccherini in azione di rimessa tocca in verticale per Padoin il quale, contrastato da Thiago Silva, appoggia su Borriello, quest’ultimo da posizione defilata calcia in porta, Amelia non trattiene e sulla palla si avventa Caceres che insacca facilmente. Per il giocatore uruguayano quindi gol all’esordio ma la cosa che più incuriosisce è che il gol sia scaturito proprio dai tre arrivi del mercato invernale bianconero. Immediata la risposta dei rossoneri: punizione da fuori di Ibrahimovic ma Storari si oppone nonostante la palla gli rimbalzi davanti. La Juventus a questo punto pensa a contenere gli attacchi avversari facendosi viva in contropiede come al 15’ con Del Piero che da fuori calcia di un soffio a lato. Allegri si gioca la carta Robinho, al posto di Emanuelson. E poco dopo il Milan trova il pari: cross di Antonini dalla sinistra, Ambrosini sul secondo palo appoggia al centro per El Shaarawy che in area piccola insacca facilmente. Ad Ibrahimovic intanto viene annullato un gol per fallo di mano. Anche Conte cambia: prima le due punte, Del Piero e Borriello, affidandosi a dei velocisti quali Vucinic e Quagliarella. Poi fuori anche Padoin e dentro il giovane Marrone. Al 26’ un errore di Barzagli in uscita lancia Ibra ma Chiellini riesce a fermarlo. Poco dopo Ambrosini perde palla in favore di Vucinic ma il suo tiro è respinto da Amelia. La Juve punta tutto sulla velocità e sulla freschezza dei propri uomini offensivi ma il Milan non si lascia sorprendere. Almeno sino al 38’ quando Vucinic innesca Giaccherini sulla sinistra, quest’ultimo mette in mezzo con la difesa del Milan che respinge corto, al limite c’è piazzato Caceres che con un bel pallonetto supera Amelia. Allegri si gioca l’ultima carta: dentro Maxi Lopez al posto di Van Bommel a 4’ dalla fine. Ma è Quagliarella a farsi pericoloso con un bel diagonale che si perde a lato. Dall’altra parte il tentativo di El Shaarawy è deviato, involontariamente da Robinho. Finisce così 2-1 per la Juventus ma a fine gara non mancano le scintille tra Storari e Ibrahimovic. Per i bianconeri la finale è più vicina dopo il successo esterno di stasera. Al ritorno infatti basterà non perdere.

  • Coppa Italia, Milan Juventus. Ibra contro Del Piero

    Coppa Italia, Milan Juventus. Ibra contro Del Piero

    Così come in Spagna con Real Madrid e Barcellona, anche in Italia la Coppa nazionale regala lo scontro tra le due battistrada del campionato. Alle 20:45 Milan e Juventus si troveranno di fronte per la seconda volta in questa stagione, in questo caso per la semifinale di Coppa Italia.

    In campionato si imposero i bianconeri allo Juventus Stadium grazie ad una doppietta di Marchisio. Ma adesso sarà un’altra storia, con due squadre diverse rispetto ad allora, almeno nell’undici iniziale, e querelle del tutto nuove. A partire da quella tra Allegri e Conte, i quali da diverse settimane si punzecchiano a distanza. Il tecnico juventino in più di un’occasione ha indicato i milanesi come nettamente favoriti per la vittoria del campionato, il rossonero invece ha ribattuto asserendo che il comportamento di Conte sminuisce il valore dei torinesi. Adesso però è tempo di lasciare da parte le parole e pensare alla sfida. Un match che vedrà tra i protagonisti, sin dall’inizio, Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, squalificato per tre turni in campionato a causa di un ceffone rifilato ad Aronica e che dunque, salvo sconti, non potrà partecipare al match scudetto con i bianconeri, potrà rifarsi subito. E’ intenzione di Allegri utilizzarlo vista l’indisponibilità in campionato.

    Per quanto riguarda il resto della squadra Allegri deve fare i conti con le numerose defezioni. In porta al posto di Abbiati c’è Amelia, difesa a quattro con Abate e uno tra Mesbah, favorito, e Antonini a sinistra. Thiago Silva e Mexes, complice anche la defezione di Nesta, agiranno in mezzo. A centrocampo spazio al trio Ambrosini, Van Bommel ed Emanuelson, con Seedorf che agirà dietro al tandem formato da Ibra e presumibilmente Maxi Lopez, favorito su El Shaarawy.

    Pochi problemi invece per Conte che comunque farà leva sul turnover. In porta c’è Storari, davanti a lui difesa a tre con l’esordiente Caceres, Bonucci e Chiellini. A centrocampo sugli esterni agiranno Giaccherini ed Estigarribia, con Padoin, Pirlo e Marrone centrali. Out invece Marchisio e Pepe. In avanti accanto al capitano Del Piero c’è Borriello, ex di turno.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN JUVENTUS

    MILAN (4-3-1-2): Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Ambrosini, Van Bommel, Emanuelson; Seedorf; Ibrahimovic, Maxi Lopez. A disp.: Roma, Zambrotta, Bonera, Antonini, El Shaarawy, Inzaghi, Robinho, Allenatore: Allegri.

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Caceres, Bonucci, Chiellini; Giaccherini, Padoin, Pirlo, Marrone, Estigarribia; Borriello, Del Piero. A disp.: Buffon, De Ceglie, Barzagli, Lichsteiner, Elia, Matri, Quagliarella. Allenatore: Conte.