Tag: alessandro dal canto

  • Torino, vendetta servita al Padova. Il Gubbio ad un passo dalla Lega Pro

    Torino, vendetta servita al Padova. Il Gubbio ad un passo dalla Lega Pro

    Due i posticipi nella quart’ultima giornata del campionato di Serie B. Il Torino batte per 3 a 1 il Padova e ritorna cosi in testa alla classifica risuperando il Pescara. Nell’altro match il Gubbio non va oltre lo zero a zero contro la Juve Stabia e vede ridursi al lumicino le speranze di permanenza nella Serie B.

    GUBBIO-JUVE STABIA 0-0
    Pari che ha l’amaro sapore di Lega Pro per il Gubbio che non riesce a battere la Juve Stabia e spreca cosi una grossa opportunità per tornare in corsa per la salvezza. Nonostante la buona volontà profusa nell’arco dei 90’ la formazione di Apolloni, il quale per l’occasione ha disegnato un 3-4-1-2 che non è sembrato da buttare, non è riuscita a piegare le resistenze di una formazione, quella campana, che ha giocato la propria gara senza regalare nulla all’avversario.

    Nel primo tempo i rossoblu cominciano ad attaccare sfiorando il gol ripetutamente con Guzman, Lunardini e Nwankwo ma il portiere delle Vespe, Colombi, è bravo a dire di no con altrettanti grandi interventi. Nella ripresa poi Graffiedi riesce anche a colpire il palo e si spengono cosi le speranze di permanenza degli umbri nella cadetteria. Juve Stabia che invece continua a raccogliere risultati positivi, stavolta senza giocatori di spessore tra tutti il folletto Sau,

    TORINO-PADOVA 3-1
    Colpaccio del Torino che supera per 3 a 1 l’insidioso Padova e si riprende quella vetta della classifica che per due giorni era rimasta in mano al Pescara. Una vittoria che va oltre i tre punti considerando il grande astio tra le due formazioni, nato dopo i fatti accaduti all’andata con le luci che si spensero con la formazione veneta in vantaggio e una vittoria che è rimbalzata da una parte all’altra a suon di carte bollate. Un successo prezioso per la formazione di Ventura poiché arriva proprio prima del grande scontro diretto del prossimo weekend contro il Pescara. Ma non è stato semplice, considerando che la formazione di Dal Canto ha dato il massimo andando vicino, nella ripresa, al pareggio in almeno un paio di circostanze.

    Clima rovente all’Olimpico con la società che tra le altre cose ha deciso di fare ricorso all’Alta Corte del Coni per riottenere i tre punti dell’andata. Match che si sblocca dopo appena 12’: combinazione Stevanovic Meggiorini con quest’ultimo, schierato a sorpresa, che indirizza la palla nell’angolino dove Perin non può arrivarci. Lo stesso si salverà otto minuti dopo su Stevanovic compiendo una bella parata. Granata che raddoppiano ad inizio ripresa.

    Bianchi e Meggiorini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Dopo 8’ infatti Parisi scatta sulla sinistra e mette in mezzo dove De Cesare, in posizione dubbia e sbucato alle spalle di Bianchi, mette a segno il gol che vale il due a zero piemontese. Al 13’ però Cacia riapre la contesa approfittando di una distrazione della difesa di Ventura. Un gol che incoraggia i veneti tanto che Marcolini e Cutolo vanno vicinissimi al pareggio, negatogli soltanto dalla traversa. Nel finale però Antenucci mette la parola fine alla gara siglando il definitivo 3 a 1. Per il Torino la Serie A è sempre più vicina.

    Le immagini di Torino Padova:
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  • Torino contro il Padova per riprendersi il primato. Gubbio, è l’ultima spiaggia

    Torino contro il Padova per riprendersi il primato. Gubbio, è l’ultima spiaggia

    GUBBIO-JUVE STABIA
    Gubbio senza alternative: o si vince o addio Serie B. Un’ultima spiaggia dunque per gli umbri che alle 19 ospitano una Juve Stabia ormai salva e che dunque ha ben poco da chiedere a questo campionato. Un’occasione da sfruttare per la formazione di Apolloni che spera ancora in una rimonta sulle squadre che stanno davanti, Nocerina e Vicenza su tutte.

    In vista di questa sfida il trainer umbro schiererà i suoi con il 3-4-1-2. In porta c’è Farabbi. Davanti a lui difesa formata da Bartolucci, Cottafava e Benedetti. In mezzo al campo agiranno Lunardini e Nwankwo con Almici e Mario Rui mentre Guzman agirà proprio dietro al tandem formato da Ciofani e Graffiedi.

    Dall’altra parte l’allenatore dei campani Braglia deve fare a meno di tantissimi giocatori. Su tutti il folletto Sau, vera e propria arma in più degli stabiesi in questo campionato. Nel suo 4-4-2 il trainer giallo nero schiera, davanti a Seculin, una difesa formata da Scognamiglio e Molinari centrali con Baldanzeddu e Dicuonzo esterni. In mezzo al campo Danucci e Di Tacchio con Erpen e Zito laterali. In attacco fanno coppia Mbakogu e Falcinelli.

    Gubbio Juve Stabia, le probabili formazioni:
    GUBBIO (3-4-1-2) : Farabbi; Bartolucci, Cottafava, Benedetti; Almici, Lunardini, Nwankwo, Mario Rui; Guzman; Ciofani, Graffiedi. In panchina: Donnarumma, Caracciolo, Briganti, Sandreani, Buchel, Lofquist, Ragatzu. Allenatore: Apolloni.
    JUVE STABIA (4-4-2) : Seculin; Baldanzeddu, Scognamiglio, Molinari, Dicuonzo; Erpen, Danucci, Di Tacchio, Zito; Mbakogu, Falcinelli. In panchina: Colombi, Cappelletti, Caserta, Scozzarella, Mezavilla, Tarantino, Beretta. Allenatore: Braglia

    TORINO-PADOVA
    Torino e Padova di nuovo di fronte. E stavolta sul campo, visto che la querelle tra le due squadre relativa al match d’andata, sospeso per oscurità e inizialmente dato vinto ai piemontesi prima della restituzione dei tre punti ai veneti, tiene ancora banco. Granata assetati di punti che potrebbero pesare tanto in chiave promozione diretta e che vorrebbero riconquista di quel primo posto momentaneamente appannaggio del Pescara.

    Rolando Bianchi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ventura deve rinunciare agli indisponibili Surraco e Verdi ma non rinuncia al suo 4-4-2. Davanti a Benussi difesa formata da Glik e Ogbonna centrali, con D’Ambrosio e Parisi esterni. In mezzo al campo Basha e Iori con Stevanovic e Guberti che avranno il compito di pungere sugli esterni. In avanti Bianchi e Antenucci sono favoriti su Meggiorini e Sgrigna.

    Dall’altra parte situazione delicata per Dal Canto che si trova a dover fare i conti con numerosi assenti. Fuori per squalifica Legati, Portin, Trevisan e Renzetti ma non ci saranno nemmeno Milanetto, Osuji e Jelenic con Bovo che invece è in forte dubbio. In porta va Perin. A formare il 4-3-1-2 ci saranno poi Schiavi e Franco centrali con Donati e Marcolini esterni. In mezzo al campo Italiano, Jidayi e se recupera Bovo. Bentivoglio agirà dietro le due punte che saranno Cacia e Ruopolo, con Cutolo e Succi destinati alla panchina.

    Torino Padova, le probabili formazioni:
    TORINO (4-4-2): Benussi; D’Ambrosio, Glik, Ogbonna, Parisi; Stevanovic, Basha, Iori, Guberti; Bianchi, Antenucci. In panchina: Morello, Di Cesare, Vives, Oduamadi, Pasquato, Meggiorini, Sgrigna. Allenatore: Ventura
    PADOVA (4-3-1-2): Perin; Donati, Schiavi, Franco, Marcolini; Bovo, Italiano, Jidayi; Bentivoglio; Cacia, Ruopolo. In panchina: Pelizzoli, D.Beccaro, Cuffa, Drame, Lazarevic, Cutolo, Succi. Allenatore: Dal Canto

  • Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Ricomincia con il botto il campionato di Serie B. Un Pescara stratosferico infatti esce dal periodo buio che lo stava caratterizzando surclassando con un altisonante 6 a 0 a domicilio un Padova irriconoscibile. Grazie a questi tre punti il Pescara sale a quota 65 in graduatoria, con un match, quello contro il Livorno, ancora da proseguire, riconquistando la terza posizione in attesa che il Sassuolo, fermo a 64, scenda in campo domani. Il Padova invece resta fermo a quota 56 a causa di questa seconda sconfitta di fila e domani vi è il serio rischio che i veneti rimangono addirittura fuori dalla zona play off.

    Qualche novità rispetto alle formazioni previste alla vigilia: Dal Canto lascia fuori Marcolini, Italiano e Cacia. Dentro Franco, Lazarevic e Succi. Dall’altra parte c’è Immobile che recupera dalla distorsione alla caviglia rimediata in settimana. Fuori Sansovini. Match che comincia nel ricordo di Piermario Morosini: note di Ligabue in sottofondo e tutti in campo, arbitri compresi, con la maglia numero 25, per ricordare il centrocampista del Livorno deceduto proprio una settimana fa contro il Pescara.

    Si comincia e la squadra di Zdenek Zeman è un vero e proprio rullo compressore. Dopo un tiro dal limite di Insigne ci prova Caprari, ma Perin risponde presente. Ancora Pescara pericoloso con un colpo di testa di Nielsen, palla di poco a lato. Lazarevic intanto prova un break ma sbaglia tutto sotto porta, come farà al 9’ Immobile che centra il portiere avversario Perin da buona posizione. Al 13’ clamorosa, doppia, occasione targata Insigne e Cascione ma sulla linea prima Perin poi Trevisan sventano la minaccia.

    Il portiere del Padova però continua a farsi trovare pronto e a cavallo del 20’ compie altri tre grandissimi interventi per due volte su Immobile e una su Insigne. E per poco non ci scappa la classica beffa: Lazarevic serve Ruopolo che presentatosi davanti ad Anania manca incredibilmente la palla del vantaggio. Insigne e Caprari chiamano in causa Perin sino a che, al 38’, Ruopolo non stende Cascione in area di rigore. Dal dischetto Immobile, stavolta, non sbaglia.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa Dal Canto getta nella mischia sin da subito Marcolini ma è il Pescara a chiudere immediatamente i conti con Insigne, il quale nel giro di 4’ mette a segno due gol. Al 8’ sfrutta al meglio un assist di Immobile agganciando e calciando di destro, poi al 12’ lascia partire un tiro che si infila proprio sotto l’incrocio. Il Padova sotto di tre gol reagisce ma Portin, Cacia, entrato da poco, e Marcolini non hanno fortuna. Va meglio a Nielsen che al 25’ sfrutta un cross di Verratti insaccando.

    Dal Canto inserisce Dramè mentre Zeman nel giro di pochi minuti esaurisce la girandola dei cambi inserendo Gessa, Kone e Sansovini per Nielsen, Caprari ed Insigne. Al 38’ è proprio Sansovini che innesca Immobile il quale scattando sul filo del fuorigioco sigla la sua doppietta personale facendo scatenare l’ira del pubblico padovano contro i proprio giocatori. Nel finale c’è gloria anche per Cascione che fissa il punteggio su un clamoroso 0 a 6 con un tiro a giro sul secondo palo.

    Le azioni salienti di Padova Pescara 0-6:
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  • Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Dopo il nefasto ultimo turno di campionato, con la morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini, è tempo di ritornare in campo per le squadre di Serie B. E a farlo sarà proprio la squadra che il 25enne giocatore bergamasco stava affrontando quando ha perso la vita, il Pescara, ospite di un Padova che necessità di punti in chiave play off. La squadra di Zeman però, dopo un periodo molto buio, proverà a risalire la china per non compromettere quanto di buono fatto sin qui e continuare a credere ancora nella promozione diretta in Serie A.

    Dal Canto avrà qualche problema di troppo: Legati sarà assente per squalifica mentre Cutolo, Milanetto, Hallenius e Jelenic saranno assenti causa infortunio. In porta andrà Perin. Davanti a lui difesa a quattro con Trevisan e Schiavi, quest’ultimo favorito su Portin, al centro della difesa, mentre Donati e Renzetti agiranno sugli esterni. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Bovo, Italiano ed uno tra Marcolini e Jidayi, con l’italiano favorito. Bentivoglio poi giocherà in appoggio alle due punti che dovrebbero essere Ruopolo e Cacia, anche se Succi è in agguato.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman dovrà invece rinunciare a Zanon causa un’infiammazione al ginocchio. Sempre in dubbio invece Immobile che in settimana ha rimediato una distorsione alla caviglia. Davanti ad Anania dunque difesa formata da Romagnoli e Capuano centrali, con Balzano spostato a destra e Bocchetti a sinistra. In mezzo al campo confermato il trio Nielsen, Verratti e Cascione mentre in avanti Sansovini e Insigne sono sicuri del posto mentre l’impiego di Immobile si deciderà all’ultimo anche se è probabile che il tecnico boemo si affidi a Caprari.

    Padova Pescara, le probabili formazioni:
    Padova (4-3-1-2): Perin; Donati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. In panchina: Pelizzoli, Portin, Franco, Jidayi, Cuffa, Lazarevic, Succi. Allenatore: Dal Canto
    Pescara (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, Sansovini, Insigne. In panchina: Ragni, Brosco, Kone, Togni, Gessa, Immobile, Maniero. Allenatore: Zeman.

  • Vicenza – Padova 0-1. Succi firma il colpaccio dei rossocrociati

    Vicenza – Padova 0-1. Succi firma il colpaccio dei rossocrociati

    Grazie ad un gol di Succi, al rientro da titolare dopo un lungo infortunio, il Padova dopo oltre 50 anni sbanca il Menti di Vicenza e riconquista cosi il quinto posto in classifica che il Varese gli aveva soffiato sabato scorso. Tre punti preziosi per la squadra di Dal Canto che rilancia così le proprie ambizioni in zona play off confermando quello che è il buono stato di forma che sta attraversando. Momento sempre più buio per il Vicenza: la squadra di Beghetto infatti non riesce a venir fuori dalle sabbie mobili in cui è andata a finire da due mesi a questa parte.

    Non mancano le sorprese nei due schieramenti: tra i padroni di casa Giani vince il ballottaggio con Bastrini e Pinardi quello con Paro. A sorpresa fuori Paolucci che lascia spazio a Maiorino. Dall’altra parte Dal Canto manda in panchina Italiano preferendogli Marcolini mente finisce in tribuna Cacia: al suo posto Succi. E come detto, questa, si rivelerà una mossa azzeccata.

    Vicenza che in avvio sembra non temere il divario di classifica, tanto che va alla conclusione già dopo 6’ con Abbruscato ma Perin blocca. Anche Maiorino è in vena e per fermarlo Trevisan deve usare le maniere forti: per lui giallo e squalifica in vista considerando che era sotto diffida. Si sveglia il Padova che all’11’ si fa vedere dalle parti dell’area vicentina con un potente tiro di Succi su assist di Ruopolo. Sono le prove del gol che arriva appena 2’ dopo: respinta corta di Giani e sulla palla si avventa proprio Succi che supera Frison mettendo a segno la sua prima rete stagionale.

    Davide Succi © Dino Panato/Getty Images

    Il match prosegue con le due squadre che si sfidano a visto aperto ma di occasioni da gol ce ne sono ben poche. Alla mezz’ora testata tra Ruopolo e Zanchi. Ne fa le spese l’attaccante padovano che rimedia una evidente ferita coperta pochi minuti dopo da un turbante. Sino al termine della prima frazione non accade più nulla con il Padova che va al riposo avanti di una segnatura.

    Ad inizio ripresa il match continua sulla stessa falsariga del primo tempo. Intanto il Padova, dopo 16’, effettua il primo cambio con Drame che prende il posto di Marcolini. Il Vicenza pian piano prende coraggio, ma il Padova respinge ogni insidia anche grazie all’aiuto degli attaccanti. Cosi Beghetto si gioca anche le carte Paolucci e Pari che prendono il posto di Maiorino e Rigoni. Zanchi si becca poco dopo un giallo che gli costringerà, essendo diffidato, a saltare la partita contro l’Albinoleffe. Ad un quarto d’ora dalla fine ecco che i vicentini si rendono pericolosi con Gavazzi, ma Perin è attento. Replica subito il Padova con Drame, ma Frison si distende in tuffo e para. Il Padova si gioca gli ultimi due cambi per spezzare il ritmo e fanno il loro ingresso in campo Mustacchio e Hallenius per Bianco e Succi. Non accadrà più nulla: per il Padova sono tre punti pesanti.

    Il tabellino di Vicenza Padova:
    VICENZA (3-5-2): Frison; Martinelli, Zanchi, Giani; Gavazzi, Rigoni (71′ Paro), Pinardi, Botta, Bianco (83′ Mustacchio); Abbruscato, Maiorino (67′ Paolucci). In panchina: Pinsoglio, Tonucci, Bastrini, Possebon, Baclet. Allenatore: Beghetto
    PADOVA (4-3-1-2): Perin; Donati, Legati, Trevisan, Renzetti; Bovo, Marcolini (61′ Drame), Bentivoglio; Cuffa; Ruopolo, Succi (83′ Hallenius). In panchina: Cano, Franco, Portin, Jidayi, Italiano, Cutolo. Allenatore: Dal Canto
    ARBITRO: Pinzani di Empoli
    MARCATORI: 13’ pt Succi
    NOTE: Ammoniti: Trevisan, Perin, Bianco, Zanchi, Martinelli, Pinardi

    Video Vicenza Padova 0-1 highlights Youtube
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  • Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Con un gol di De Luca allo scadere il Varese strappa un punto preziosissimo in casa del Padova rimanendo così ad una sola lunghezza in classifica dai bianco scudati. Un’altra beffa per la squadra di Dal Canto, che proprio un paio di giorni fa si è vista togliere dal giudice sportivo i tre punti conquistati con il Torino e che all’Euganeo ha visto evaporarne altri due proprio sul gong. Serve a poco dunque il gol messo a segno da Ruopolo che per lunghi tratti aveva permesso ai veneti di comandare l’incontro. Dal Canto schiera i suoi con un 4-3-1-2. Davanti a Perin retroguardia formata da Donati e Renzetti esterni, Legati e Trevisan centrali. A centrocampo ecco io trio formato da Bovi, Italiano e Cuffa con Bentivoglio ad agire dietro le due punte Cacia e Ruopolo. Solo panchina, almeno inizialmente, per Cutolo e Succi. Maran risponde con un classico 4-4-2. Davanti a Bressan difesa formata da Cacciatore e Grillo sulle corsie laterali, Terlizzi e Troest centrali. In mezzo al campo ci sono Pucino e Filipe mentre il compito di affondare sugli esterni è affidato a Zecchin e Nadarevic. In avanti accanto a De Luca c’è Granoche.

    Inizialmente si vede più Varese che Padova. Dopo una buona chance targata Cacciatore, rischia grosso Trevisan che commette fallo su De Luca. Calvarese estrae il giallo, ma il giocatore di casa ha rischiato qualcosa in più. Ci provano Cacciatore e Granoche che però non hanno fortuna mentre a fermare Pucino è Perin al 15’. Dopo un quarto d’ora di dominio lombardo ecco che il Padova si sveglia e alla prima vera occasione trova il vantaggio: angolo di Bentivoglio, Legati gira di testa per Ruopolo che da distanza ravvicinata insacca. Nel finale di tempo la reazione del Varese con De Luca prima e Zecchin poi, ma il risultato non cambia.

    Francesco Ruopolo © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nella ripresa i ritmi calano, ma il Varese, nonostante sia senza allenatore a causa dell’allontamento di Maran per proteste, prova ad agguanta il pareggio. Al 15’ è il tirno di Nadarevic, subito dopo sostituito da Plasmati, ma Perin compie un altro ottimo intervento. Cutolo rileva Cacia tra i padroni di casa mentre tra gli ospiti le cose sembrano complicarsi quando al 28’ Pucino si becca il secondo giallo per un intervento su Bovo e lascia i suoi in dieci. Maran, seppur dalla tribuna, le prova tutte inserendo anche Rivas e Lepore per gli stanchi Granoche e Zecchin, mentre Dal Canto nei minuti finali cerca di spezzare il ritmo dando spazio a Marcolini e Succi al posto di Cuffa e Ruopolo. Ma al 1’ di recupero ecco il pareggio da parte del Varese: su un cross al limite dell’area bianco scudata, è Plasmati a saltare più in alto di tutti apparecchiando per De Luca il quale sfrutta al meglio una mezza dormita della retroguardia avversaria e di destro brucia Perin che dopo tanti ottimi interventi è costretto così a capitolare. Padova Varese finisce così 1-1. Nel complesso un pari più che meritato per il Varese che ha avuto diverse chance in più rispetto ad un Padova ancora frastornato dalle vicissitudine accadute in settimana.

    Padova Varese video highlghts
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  • Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    C’è anche il Padova per il salto diretto in Serie A. Al Granillo arriva una vittoria importantissima per la squadra di Dal Canto che nonostante infortuni e squalifiche piega una Reggina sempre più in crisi portandosi ad appena cinque lunghezze dal primo posto. La cura Gregucci non sembra funzionare e i quattro gol subiti danno l’idea di una squadra che anziché segnali di ripresa sembra barcollare sempre più. Un momentaccio per la squadra di Lillo Foti finita fuori dalla zona play off e che ha dovuto subire anche la contestazione dei tifosi della curva sud i quali hanno disertato il loro settore facendo ingresso dopo ben 20’ ed esponendo uno striscione in cui si legge “Stanchi di questa società, più rispetto per la nostra città“. Bene invece il Padova, capace di tramortire già nel primo tempo gli amaranto con Ruopolo e Cuffa e nonostante la perla di Viola nella ripresa non c’è stata storia con il solito Ruopolo e Hallenius.

    Reggina Padova | © Dino Panato / Getty Images

    Gregucci scioglie all’ultimo istante tutti i dubbi, considerando le pesanti assenze di Adejo, Emerson e Bonazzoli. In porta ci va P. Marino mentre in difesa accanto a Freddi e Cosenza c’è A. Marino, preferito ad Angella. A centrocampo De Rose vince il ballottaggio con Castiglia e D’Alessandro quello con Colombo. A completare il reparto Rizzo, N. Viola e Rizzato. In avanti il tandem formato da Campagnacci e Ceravolo. Dal Canto ha diversi problemi visto che deve fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a quattro di difesa agiscono poi, per vie centrali, Legati e Trevisan, quest’ultimo preferito a Schiavi, mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo ci sono Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti non c’è Cutolo ma Drame accanto a Ruopolo ed Hallenius.

    La squadra veneta parte subito con più aggressività mentre la Reggina, più attendista, si fa vedere per prima con il tiro di Campagnacci. Gli amaranto sembrano quasi rinunciatari mentre il Padova fa la partita e al 28’ trova anche il vantaggio: il portiere amaranto Marino esce a vuoto apparecchiando per Ruopolo che non deve far altro che insaccare. I biancoscudati non si fermano e al 43’ vanno vicinissimi al raddoppio: splendida azione personale di Drame il cui tiro fa la barba al palo. E’ il preludio del meritato raddoppio che arriva al 45’: sugli sviluppi di un corner l’argentino Cuffa ha tutto il tempo di mirare lo specchio della porta e insaccare. I padroni di casa, quasi a sorpresa, tornano in partita poco prima del fischio finale di primo tempo: è il 2’ di recupero quando Nicolas Viola trova un bel gol su punizione.

    Nella ripresa sembra vedere in campo un’altra Reggina, tonica e pimpante, forse galvanizzata dal gol messo a segno a fine tempo. Ci prova subito Campagnacci, ma Pelizzoli, ex di turno gli dice di no. Dopo un’occasione a testa con Ceravolo e Drame ecco che sale in cattedra D’Alessandro ma sembra un predicatore nel deserto visto che in mezzo all’area nessuno approfitta dei suoi spunti. Gregucci prova a dare più qualità alla manovra inserendo Montiel al posto di De Rose quando sono passati 15’. Il Padova, più guardingo, agisce di rimessa ed è proprio su azione di contropiede che Hallenius avrebbe la palla del 3-1 ma dopo aver superato tre avversari manda altissimo. Lazarevic prende il posto di uno stanco Drame e al 26’ il Padova chiude i conti: merito ancora una volta di Ruopolo, stavolta con un gran tiro che non lascia scampo a Marino. Per la Reggina è notte fonda. Poco dopo Ragusa subentra a Rizzo, con Gregucci pronto a giocarsi il tutto per tutto. Ma di azioni pericolose non se ne vedono. Alessio Viola subentra a Campagnacci ma è il Padova a segnare: è il 36’ quando Hallenius calcia verso la porta difesa da Marino che ancora una volta si fa, colpevolmente, sorprendere. Dal Canto fa rifiatare il generoso Cuffa facendo entrare Osuji e sino alla fine la Reggina raccoglie due gialli per falli di frustrazione all’indirizzo di Freddi e Montiel e sfiora il gol con Nicolas Viola in pieno recupero. Ma è troppo tardi.

    Reggina Padova 1-4 video highlights youtube
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  • Reggina Padova, probabili formazioni. Tanti dubbi per Gregucci

    Reggina Padova, probabili formazioni. Tanti dubbi per Gregucci

    La Reggina per rientrare subito in zona play off dopo il sorpasso operato sabato pomeriggio dal Varese. Il Padova per conquistare i tre punti che gli permetterebbero di accorciare sulla vetta e poter dunque credere in quel primo posto che poi non è così distante. Un match d’alta quota dunque quello in programma stasera all’Oreste Granillo tra la Reggina di Angelo Gregucci e il Padova di Alessandro Dal Canto. Tante le assenze da una parte e dell’altra, ma lo spettacolo Reggina Padova sembra comunque assicurato: due squadre che giocano a viso aperto e che puntano decise alla vittoria.

    Gregucci passerà al 3-5-2, dovendo fare i conti anche con alcune pesanti assenze come quelle di Emerson e Bonazzoli, squalificati, e Adejo, alle prese con un infortunio rimediato a Modena. Ma sono tanti gli interrogativi che il trainer pugliese si porterà sino all’ultimo. In porta è duello tra Marino e Kovaksic, con quest’ultimo che sembra partire favorito sul primo. In difesa certo del posto l’ultimo arrivato Freddi mentre l’altra new entry, Angella, si gioca una maglia con Marino. A completare il tris di difesa c’è Cosenza. A centrocampo certi del posto in mezzo Castiglia e Nicolas Viola con De Rose e Rizzo a giocarsi l’altra maglia. Sugli esterni spazio a Colombo, in vantaggio su D’Alessandro, e Rizzato. In avanti tandem formato da Campagnacci e Ceravolo.

    Nicolas Viola | © Dino Panato/Getty Images

    Diversi problemi invece per Dal Canto che dovrà fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. Defezioni pesanti, ma c’è da considerare anche il recupero di Lazarevic e Osuji, i quali partiranno comunque dalla panchina. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a 4 del consueto 4-3-3 agiranno poi, per vie centrali, Legati e Schiavi mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo, considerate le numerose defezioni, dovrebbero partire dall’inizio Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti come detto non c’è Cacia e Lazarevic non è al top. Ruopolo agirà al centro del tridente mentre ai lati ci saranno l’ex crotonese Cutolo e uno tra Dramè ed Hellenius, con quest’ultimo favorito.

    Probabile formazione Reggina (3-5-2): Kovacsik; Freddi, Cosenza, Angella: Colombo, Castiglia, N. Viola, De Rose, Rizzato; Campagnacci, Ceravolo. In panchina: P.Marino, A.Marino, D’Alessandro, Rizzo, Montiel, Ragusa, A. Viola. Allenatore: Gregucci.

    Probabile formazione Padova (4-3-3): Pelizzoli, Donati, Schiavi, Legati, Renzetti; Cuffa, Marcolini, Jidayi; Cutolo, Ruopolo, Hellenius. In panchina: Perin, Trevisan, Portin, Tessari, Osuji, Lazarevic, Dramè. Allenatore: Dal Canto

     

  • Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Il Pescara non riesce a metter in cantiere la settima vittoria consecutiva venendo fermato dall’ostico Padova tra le mura amiche subendo un gol ingenuo e beffardo nei minuti di recupero. Già in presentazione di partita avevamo definito come il match con un succulento antipasto di serie A e vedendo l’Adriatico gremito e festoso ne abbiamo avuto conferma.

    Lorenzo Insigne
    Zeman senza PInsoglio e Capuano si affida ad Anania in porta rilanciando il giovane Romagnoli in difesa. In avanti, complice la squalifica in Under, c’è Insigne con Immobile e Sansovini. Nel Padova Dal Canto spiazza un pò tutti mandando in panchina Osuji insieme al claudicante Trevisan irrobustendo ancor di più la difesa con Legati terzino destro e Franco in mezzo con Schiavi.

    Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato anche se l’impatto iniziale è a favore del Padova con Cacia già pericoloso dopo poco minuti e con uno sgusciante Cutolo che partendo dalla destra mette in crisi la retroguardia. Gli abbruzzesi rispondono con qualche incursione di Insigne. L’occasione più pericolosa è però per gli ospiti con Cutolo, tiro cross che trova la complice deviazione di Zanon costringendo Anania ad un miracolo. La partita si accente e Immobile replica subito trovando però la pronta risposta di Perin. Prima del riposo, il Pescara ha una ghiottisima occasione con Insigne smarcato al meglio dall’ottimo Cascione.

    Nella ripresa i padroni di casa iniziano a spingere sull’acceleratore, Immobile è prima impreciso su un bel cross di Sansovini e poi sfortunato vedendo finire la sua conclusione sul palo. Perin fa un miracolo su Gessa ma non può nulla su Insigne lesto a catapultarsi su bel cross di Gessa. Il Pescara dopo il gol arretra colpevolmente dando però l’impressione di controllare, Dal Canto mischia le carte alla ricerca di una reazione ma a dire il vero senza grande successo. Il gol arriva in maniera fortunosa al 92° con Trevisan bravo e fortunato a calciare verso la porta un pallone vagante al limite dell’area pescarese.

    Punizione forse troppo severa per il Pescara che sopratutto nel secondo tempo ha fatto la partita sbagliando però troppo sotto porta.

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  • Pescara Padova, l’apoteosi del 4-3-3 in una notte da serie A

    Pescara Padova, l’apoteosi del 4-3-3 in una notte da serie A

    La sosta della serie A per gli impegni della Nazionale ha permesso di ritagliare uno spazio prestigioso al big match della quindicesima giornata in programma questa sera all’Adriatico. Una cornice di serie A per due squadre che aspirano ad andarci attraverso un modulo speculare anche se con qualche differenza di concezione.

    Pescara-Padova può anche esser letta Zeman-Dal Canto due tecnici che fanno del 4-3-3 il punto di partenza del proprio lavoro e il dogma tattico da cui non si può transigere. La differenza sostanziale tra gli abbruzzesi e i veneti come abbiamo già avuto modo di dire è l’interpretazione. Il Pescara, come tutte le squadra di Zeman, non è capace di ragionare e cerca quindi di difendersi attaccando, utilizzando la tattica del fuorigico e portando più giocatori possibili nella metà campo avversaria. Nella concezione di Zeman sono sempre 7 i giocatori che devono attaccare con i soli centrali difensivi e il play di centrocampo più schiacciati ma solo per impostare da dietro l’azione.

    Zeman ©Claudio Villa/Getty Images

    Dal Canto ha studiato per il suo Padova invece una strategia più accorta bloccando almeno tre elementi in difesa e prediligendo a centrocampo giocatori più portati alla costruzione che agli inserimenti. Anche gli attacchi, entrambi prolifici e ben amalgamati, hanno qualche sostanziale differenza. Insigne, Sansovini e Immobile svariano per tutto il fronte cercando d non dare punti di riferimento agli avversari e creando spazio agli inserimenti dal centrocampo. Il Padova basa il suo gioco intorno a Cacia perno centrale con Cutolo e Dramè ai lati.

    Zeman dovrà fare a meno di Capuano convocato da Ciro Ferrara per il doppio impegno nelle qualidicazione all’Europeo Under 21 e dovrebbe quindi schierare davanti ad Anania, Zanon e Balzano esterni con Brosco e Romagnoli centrali. A centrocampo l’unico dubbio, Verratti non ancora al meglio dovrebbe partire dalla panchina lasciando a Zeman il ballottaggio tra Togni e Kone per una maglia al fianco di Cascione e Gessa. In avanti tridente delle meraviglie con Insigne e Sansovini ai lati di Immobile.

    Alessandro Dal Canto | © Dino Panato/Getty Images

    Problemi in difesa per Dal Canto che dovrà fare a meno di Donati convocato anche lui da Ferrara e Portin e deciderà solo all’ultimo se rischiare Trevisan in non perfette condizione. Davanti a Perin dovrebero giocare dunque Schiavi e Legati con Osuji e Renzetti esterni. Centrocampo con Bovo e Marcolini ai lati di Italiano attacco con Cacia, anche lui non al meglio, a far da boa a Cutolo e Dramè

    PROBABILI FORMAZIONI
    PESCARA (4-3-3):
    Anania; Zanon, Brosco, Petterini, Balzano; Kone, Gessa, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. A disposizione: Cattenari, Romagnoli, Togni, Verratti, Maniero, Giacomelli, Soddimo. All. Zeman

    PADOVA (4-3-3): Perin; Osuji, Schiavi, Legati, Renzetti, Bovo, Italiano, Marcolini; Cutolo, Cacia, Drame. A disposizione: Cano, Trevisan, Franco, Cuffa, Jidayi, Ruopolo, Hallenius. All. Dal Canto.