Tag: alessandro costacurta

  • Matt Jarvis appello al coming out nel calcio

    Matt Jarvis appello al coming out nel calcio

    Un appello così forte e diretto non poteva giungere dall’Italia, tradizionalmente bigotta e chiusa a tali argomenti, in particolare in un mondo chiuso come quello del calcio “allergico” ad affrontare in maniera sincera e trasparente queste tematiche. Il messaggio in questione, dunque, giunge dall’Inghilterra e consiste in un invito al coming out da parte del calciatore del West Ham Matt Jarvis che si rivolge ai propri colleghi trovando spazio nel numero di Febbraio di Attitude, la più popolare rivista gay del Regno Unito.

    Il discorso non sembra riguardarlo in prima persona, considerando che la ventiseienne ala degli Hammers è sposato, ma la rivista gli ha concesso questo spazio in copertina – dopo quelle dedicate in passato a David Beckham ed allo svedese ex Arsenal Ljungberg – per amplificare la diffusione del suo messaggio, che mira ad abbattere un tabù che appare ancora, nel 2013, tanto spinoso nella maggior parte degli ambienti ed, in particolare, nel mondo del calcio.

    Matt Jarvis invita a fare coming out | © Jamie McDonald/Getty Images
    Matt Jarvis invita a fare coming out | © Jamie McDonald/Getty Images

    Per questo motivo, Matt Jarvis analizza la questione in profondità, sottolineando anche quelli che potrebbero essere i benefici sportivi di un’ammissione del proprio orientamento per i calciatori omosessuali: “Se lasciandosi andare potessero concentrarsi sul loro unico scopo, impegnarsi al massimo delle proprie capacità nello sport che stanno praticando, il coming out aiuterebbe”.  In tal senso, dunque, il coming out secondo Matt Jarvis assumerebbe una sorta di significato catartico, di liberazione dal peso di nascondere le proprie reali inclinazioni per potersi, così, concentrare esclusivamente sulla propria carriera sportiva e sugli obiettivi da raggiungere in tale direzione.

     

    Di contro, però, affinchè la decisione di outing possa essere seriamente presa in considerazione, è assolutamente necessario che – di fronte ad un coming out pubblico – non si verifichino i tanto temuti episodi discriminatori da parte dei tifosi e del pubblico che frequenta gli stadi che, soprattutto in Italia, spesso dimostra di non essere affatto maturo per affrontare con civiltà alcune tematiche delicate ed, in tal senso, basti pensare ai beceri cori razzisti durante l’amichevole tra Pro Patria e Milan con la successiva reazione sdegnata di Kevin Prince Boateng.

    Sul tema coming out, inoltre, non è da trascurare neppure l’intervista ad un calciatore tedesco sulla rivista Fluter, in cui spiegava di essere omosessuale ma dichiarava la sua paura ad ammetterlo per timore delle reazioni dell’ambiente e dei tifosi, ma definendosi tristemente come “un uomo che non esiste davvero” poichè costretto a mascherare la sua reale essenza, a soffocare il suo Io, ammettendo di essere ormai rassegnato al fatto che nel mondo del calcio non ci siano speranze di un cambiamento che potrebbe indurre ad “uscire allo scoperto”.

    Il problema, dunque, potrebbe essere risolto se gradualmente si creassero le condizioni per indurre a non temere la reazione dei tifosi ed, in tal senso, un importante contributo alla causa potrebbe venire dall’eventuale coming out di un grande campione amato da tutti “che potrebbe fare la differenza”, così come sostenuto da Alessandro Costacurta che, nello scorso mese di Settembre, aveva posato sulla rivista femminile Amica indossando tacchi a spillo per lanciare la campagna contro l’omofobia e contro la violenza sulle donne.

  • Casiraghi lascia l’Under 21, Zoratto il favorito

    Casiraghi lascia l’Under 21, Zoratto il favorito

    E’ terminata ufficialmente oggi l’avventura di Pierluigi Casiraghi alla guida della Nazionale Under 21. L’ormai ex ct ha risolto il proprio contratto in scadenza il prossimo 30 giugno di comune accordo con la FIGC dopo aver fallito la qualificazione agli Europei e di conseguenza alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. La bruciante eliminazione subita contro la Bielorussia per come è avvenuta (andata 2-0 per gli azzurrini, ritorno ko per 3-0) pesa come un macigno. Questo il comunicato della Federazione al termine dell’incontro avvenuto oggi tra Casiraghi, il presidente della FIGC Abete e quello del Club Italia Albertini:

    • E’ stata concordata la risoluzione del rapporto di lavoro con Casiraghi in scadenza al 30 giugno prossimo. Abete ha ringraziato l’ex ct per l’attività svolta con passione e professionalità, con l’obiettivo di far crescere e valorizzare i migliori giovani dei vivai azzurri“.

    A decidere chi raccoglierà l’eredità di Casiraghi sarà Arrigo Sacchi: il coordinatore delle nazionali dovrà sfogliare una rosa che comprende Ballardini, Costacurta e Zoratto. Ed è proprio quest’ultimo il favorito sugli altri due: l’attuale ct dell’Under 19 potrebbe essere scelto da Sacchi per facilitare il “trasloco” di tanti talenti Under 19 nell’Under 21 favorendone sin da subito l’integrazione e accelerando così il processo di ricambio generazionale del nostro calcio.

  • Under 21: in 4 per il dopo Casiraghi, ma Sacchi vuole Maldini

    Under 21: in 4 per il dopo Casiraghi, ma Sacchi vuole Maldini

    A pochi mesi della deludente spedizione in Sudafrica l’Italia vive ancora una clamorosa e mortificante debacle con l’Under 21 sconfitta mestamente in Bielorussia con un netto tre a zero dicendo addio anzi tempo all’Europeo e alle Olimpiadi del 2012.

    Gli azzurrini, nonostante i tanti talenti in rosa, hanno dimostrato una scarsa confidenza con partite di una certa importanza evidenziando limiti caratteriali e di tenuta che con ogni probabilità costeranno la panchina a Pierluigi Casiraghi.

    L’ex attaccante di Juventus e Lazio paga forse più dei suoi demeriti quei sciagurati minuti iniziali, ma il nuovo staff tecnico-dirigenziale vorrà adesso dare una sterzata ripartendo con un nuovo progetto e un nuovo modo di sincronizzare le giovani nazionali azzurre.

    Tra i papabili ci sono Zoratto e Zola, uomini che rappresenterebbero la continuità grazie alle loro esperienze in azzurro, alla guida dell’Under 19 il primo e come vice di Casiraghi il secondo. Costacurta e Bergomi gli altri papabili, ma una indiscrezione raccoltà da Alfredo Pedullà vorrebbe Arrigo Sacchi pronto a convincere Paolo Maldini a guidare gli azzurrini dando lustro ed esperienza al nuovo corso azzurro.