Un altro pareggio per la compagine di Antonio Conte che raddrizza una partita iniziata malissimo dalla Juventus e rimediata nel secondo tempo, grazie al gol di Krasic su gentile concessione di Andujar. Conte presenta una Juventus inedita al Massimino, con il trio rappresentato da Vidal-Elia-Krasic dietro l’unica punta, Alessandro Matri mentre Montella lascia fuori Maxi Lopez a vantaggio di Bergessio. L’inizio non è assolutamente incoraggiante per l’undici di Antonio Conte, Pirlo viene costantemente aggredito e sbaglia molti palloni, dietro ci si affida ai lanci lunghi di Chiellini che sono naturalmente imprecisi, facendo correre a vuoto in molte occasioni sia Krasic che un evanescente Elia. Il Catania invece è messo benissimo in campo con Gomez spina nel fianco della difesa bianconera con Grosso messo in moltissime occasioni in difficoltà estrema e mai aiutato da Elia sulla fascia sinistra. Conseguenza naturale, il gol del Catania, con Gomez che si fa beffe sia di grosso che di Elia mettendo una palla stupenda al centro con Bergessio che anticipa un disattento Chiellini . la Juventus si affida troppo ai lanci lunghi per un isolatissimo Matri con l’unico pericolo per Andujar rappresentato da un tiro da fuori area di Claudio Marchisio veramente poca roba per un primo tempo molto deludente dei bianconeri. Conte si rimedia nel secondo tempo alla rivoluzione, comunque inspiegabile attuata ad inizio partita, togliendo Elia (olandese fuori dagli schemi voluti dal suo allenatore) per Pepe, capace di unire bene le due fasi di attacco e di difesa. La Juve è più compatta con proprio Pepe che mette una palla invitante per Krasic, il serbo tira da fuori area ed Andujar si dimostra imbarazzante facendosi piegare la mano da una conclusione assolutamente alla sua portata. Il pareggio rinfranca i bianconeri e soprattutto Krasic che si rende protagonista dieci minuti dopo il pari, di una discesa straripante conclusa però nel peggiore dei modi con tiro fiacchissimo che Andujar non può fare meno, questa volta, di parare. Esce Matri per Del Piero ed il capitano juventino regala una palla d’oro a Vidal che dal dischetto sbaglia un rigore in movimento, è l’ultimo sussulto bianconero prima dei dieci minuti finali, tutti targati Catania con Suazo e Catellani che si mangiano due gol praticamente fatti e con Gigi Buffon, a rimediare ad un pasticcio di un Giorgio Chiellini ancora una volta insufficiente. Finisce 1-1 con Antonio Conte che si può consolare, ancora una volta, di un buon secondo tempo della sua squadra ma che deve ragionevolmente recitare un mea culpa per la rivoluzione tattica attuata ad inizio partita, rivoluzione, forse un po’ eccessiva. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97797″]
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Gomez come Tyson, morde l’orecchio dell’avversario. Video
L’argentino Alejandro Gomez emula Mike Tyson addentando l’orecchio del suo sfidante, Martin Rodriguez, in un match valido per i pesi superpiuma disputatosi lo scorso sabato a Buenos Aires.
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Inter, paura prima della rimonta. Risolve Cambiasso contro il Catania
Leonardo fa due su due e rilancia le ambizioni scudetto della sua Inter. I nerazzurri infatti fanno bottino pieno nell’arco di pochi giorni e raccolgono a Catania la seconda vittoria consecutiva dall’avvento del tecnico brasiliano in panchina che è riuscito nel poco tempo a sua disposizione a motivare una squadra già sazia del triplete della scorsa stagione con l’aggiunta poi della conquista del Mondiale per Club e che agli ordini del suo precedessore Benitez sembrava piatta.
Ma prima dei sorrisi finali la paura di una nuova ricaduta dopo la brillantissima vittoria sul Napoli di 3 giorni fa. Al Massimino gli attaccanti del Catania fanno vedere nella ripresa i sorci verdi alla retroguardia nerazzurra che prima della doppietta – partita di Cambiasso vanno sotto di una rete siglata dal “piccolo” Gomez.C’è Eto’o al fianco del Principe Milito in attacco, che rientra dopo la squalifica delle tre giornate inflittagli dalla disciplinare per la testata rifilata a Cesar durante Chievo – Inter del 21 novembre scorso, ma l’attaccante camerunense si vede poco perchè costretto ad una partita di grande sacrificio sulla sinistra. Il primo tempo è a dir poco penoso per i ritmi blandi delle due squadre in campo nel quale non succede praticamente nulla se non una zuccata debole di Stankovic dritta nelle braccia di Andujar.
Più vivace la ripresa grazie alla spinta offensiva degli uomini di Giampaolo che trovano in Gomez e Martinho, appena entrato, due frecce che sia Maicon, da una parte, che Chivu, dall’altra, faticano a contenere. Maxi Lopez si divora una colossale occasione facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Castellazzi poi al 71′ è Stankovic che gli nega la gioia del gol respingendo di testa sulla linea ma sulla ribattuta si avventa come un falco Gomez che buca le maglie interiste, oggi in tenuta bianca, per il vantaggio etneo.
Tornano così in un baleno i fantasmi di un tempo non troppo lontano ma la paura dura solo pochi minuti perchè a decidere il match è la doppietta dell’onnipresente Esteban Cambiasso che prima, al 74′, tenuto in gioco da Capuano che non si alza insieme al resto della difesa, beffa Andujar sul secondo palo poi lo trafigge per la seconda volta di testa 5 minuti più tardi su un cross a giro vellutato di Maicon per il 2-1 finale, ma è davvero imbarazzante la marcatura degli etnei nell’occasione. Ci sarebbe anche il tempo di triplicare con Milito ma l’argentino non riesce ad inquadrare lo specchio della porta; un gol, fosse stato l’anno scorso, che non avrebbe sicuramente sbagliato. Nel finale esordio del nuovo arrivato Ranocchia. E ora il Milan non è più un miraggio.Il tabellino
CATANIA – INTER 1-2
71′ Gomez (C), 74′ Cambiasso (I), 79′ Cambiasso (I)
CATANIA (4-1-4-1): Andujar; Alvarez (82′ Spolli), Bellusci, Silvestre, Capuano; Carboni; Gomez, Ledesma, Pesce (82′ Antenucci), Llama (51′ Martinho); Maxi Lopez.
Panchina: Campagnolo, Delvecchio, Mascara, Sciacca.
Allenatore: Giampaolo.
INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu (66′ Pandev); Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (82′ Mariga); Stankovic; Milito (91′ Ranocchia), Eto’o.
Panchina: Orlandoni, Muntari, Materazzi, Biabiany.
Allenatore: Leonardo.
Arbitro: Damato di Barletta
Ammoniti: Martinho (C), Cordoba, Lucio (I) -
Colpaccio: Il Catania prende il “Papu” Gomez
Pietro Lo Monaco dimostra ancora una volta di aver un acume per gli affari superiore alla media e con una operazione intelligente e lungimirante è riuscito a portare all’ombra dell’Etna il funambolico Alejandro Dario Gomez, argentino classe ’88 e campione del Mondo Under 20 con la Selecion di Aguero.
Classico trequartista, per movenze e velocità palla al piede sembra il primo Kaka rossonero. Gomez arriva dal San Lorenzo per circa 3 milioni di euro e va a sostituire Martinez nello scacchiere tattico etneo.
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